Nela boxe mi sono spesso "dilettato" e per dilettato intendo aver fatto il sacco con i guantoni, i focus etc.. ma quando devi combattere con atleti che si misurano nella Thai, nel K1 e in altri contesti che prevedono i colpi al viso devi cmq fare parecchie sedute di sparring con persone che sappiano boxare, ti immagini uno sparring tra due karateka che non abbiano mai boxato e non hanno idea di guardia, distanza, combinazioni etc...
io sostengo che un karateka non abbia grandi difficoltà ad imparare a boxare ma sostengo anche che se non si studia la boxe o cmq non ci si prepara a combattere prevedendo i colpi al viso, (considerando che ho anche combattuto con guantini da MMA e non con guantoni da boxe) le tecniche del karate non sono sufficienti per confrontarsi con kickboxer thaiboxer pugili etc....
io sono un karateka e rimango un karateka, continuo a praticare i kihon e i kata, è quello che ho nel cuore e non lo cambierò mai, ma mi sono reso conto che per confrontarsi in circuiti con altri praticanti di altre discipline bisogna integrare la pratica con la boxe, magari non la tradizionale boxe all'inglese per intenderci, ma per esempio durante il mio incontro ho piazzato un gran montante al mio avversario, (spero presto di poter mettere il video completo) e se avessi avuto l'automatismo di unire un gancio o un altro pugno forse lo avrei messo giù, invece questo automatismo non l'ho avuto e ho dato un colpo singolo non essendo abituato alle combinazioni al viso... grazie cmq per le belle parole...sono sicuro che tanti atleti italiani sono molto più meritevoli di me e magari gli manca l'occasione...spero di poter partecipare nuovamente a novembre a ginevra al PFK5 dove sono stato praticamente confermato, lavorerò per perdere molto peso e migliorare la mia tattica per cercare di vincere stavolta....osu
Permettimi una domanda: tu dici che per confrontarsi con gente che usa i pugni al viso c'è giustamente bisogno di integrare col pugilato. Ti riferisci prevalemtemente al fatto che ad esempio essendo un praticante di kyokushin non sei abituato (per regolamento) a tirare al viso e quindi consideri il lavoro che fanno nella boxe più adatto a colmare velocemente il gap o credi che sia il karate in generale a non avere tecniche adatte per confrontarsi "puro" in regolamenti differenti dal kyokushin/jissen?
Per quel che mi riguarda credo che il merito maggiore del pugilato sia non tanto quello che riguarda la tecnica di pugno vera e propria, ma tutto il contesto (misura, combinazioni e movimento di entrata/uscita in primis).
Tu/voi cosa ne pensate?
Ivan, prima di tutto complimenti per lo spirito e per la competizione.
Permettimi una domanda: tu dici che per confrontarsi con gente che usa i pugni al viso c'è giustamente bisogno di integrare col pugilato. Ti riferisci prevalemtemente al fatto che ad esempio essendo un praticante di kyokushin non sei abituato (per regolamento) a tirare al viso e quindi consideri il lavoro che fanno nella boxe più adatto a colmare velocemente il gap o credi che sia il karate in generale a non avere tecniche adatte per confrontarsi "puro" in regolamenti differenti dal kyokushin/jissen?
Per quel che mi riguarda credo che il merito maggiore del pugilato sia non tanto quello che riguarda la tecnica di pugno vera e propria, ma tutto il contesto (misura, combinazioni e movimento di entrata/uscita in primis).
Tu/voi cosa ne pensate?
1. | senza andare in dietro di secoli, ma solo 40 anni fa |
Questo è un discorso che gente coi controcazzi ha fatto già più di 40 anni fa...
Quando Mochizuki jr, Mochizuki....., arrivò in Europa e cominciò a girare, guardare e, soprattutto, confrontarsi, capì subito che la scherma di braccia del karate era "ridicola" e infatti nell'eleborazione del suo metodo adottò altre meccaniche, partendo dal footwork addirittura.
Andando avanti nel tempo, chiunque abbia voluto competere a un certo livello le meccaniche di braccia del karate più noto le ha dovute abbandonare o integrare.
Ivan più sopra ha dato conferma di alcuni problemi che in passato abbiamo sottolineato suscitando lo sdegno di certi praticanti.
E ancora nel 2012 la menano... :nono:
1. | OT: nella "gente coi controcazzi" del passato che comprese l'integrabilità con il pugilato, potrei includervi anche Wang Xiang Zhai, riguardo al gong fu cinese, ma andrei troppo oltre rispetto a questa sezione... :thsit: |
1. | Tralasciamo ora il fatto che vengano allenati diversamente |
1. | Tra l'altro vorrei sapere chi, dove, quando, per quali vantaggi che non siano di tipo economico/marketinero ha definito che un arte deve rimanere pura altrimenti non é "DO" |
2. | E non sto parlando di differenze che ovviamente esistono |
fior fior di karateka professionisti si sono allenati in queste routine, ma non credo ci sia qualcuno che si sognerebbe di dire che un Machida o un Kazumi o un Kikuno non facciano karate, o che senza il pugilato sarebbero stati delle schiappe.
fior fior di karateka professionisti si sono allenati in queste routine, ma non credo ci sia qualcuno che si sognerebbe di dire che un Machida o un Kazumi o un Kikuno non facciano karate, o che senza il pugilato sarebbero stati delle schiappe.
Senza il pugilato, ma anche senza la lotta, di sicuro non sarebbero andati all'UFC o in qualunque altro circuito di MMA.
Per quando riguarda la lotta è sicuro, essendo diciamo l'altra faccia del combattimento che il karate non cura, quindi un gap enorme, ero più che altro riferito ad un integrazione di due stili di stand up striking.fior fior di karateka professionisti si sono allenati in queste routine, ma non credo ci sia qualcuno che si sognerebbe di dire che un Machida o un Kazumi o un Kikuno non facciano karate, o che senza il pugilato sarebbero stati delle schiappe.
Senza il pugilato, ma anche senza la lotta, di sicuro non sarebbero andati all'UFC o in qualunque altro circuito di MMA.