"La violenza è sempre violenza, quello che ci rende diversi sono le motivazioni"
"attitudine mentale, soprattutto quando tale attitudine nn solo è insita in un certo modo nella disciplina ma assolutamente essenziale in qualsiasi contesto di sopravvivenza uno contro uno."
Ad ogni modo sa bene che quando le idee sono comuni...
...forse in un mondo già tarato dall'influenza cattolica...Si vede che non hai conosciuto il mio parroco :ohiohi: :pol: (ma qui si andrebbe troppo OT)
Secondo me invece un certo atteggiamento verso l'aggressivita' e' piuttosto recente, ed essere nel 2012 e' parte del problema.:+1:
Per quasi tutta la storia dell'umanita' la violenza e' stata leggitima parte della vita di tutti e il giudizio era al massimo sull'uso che se ne faceva.
Ora invece va di moda fingere che la violenza sia brutta e cattiva,quella fisica, salvo poi essere giunti ad alcune delle piu' alte vette di violenza verbale,psicologica e sociale mai toccate dall'uomo.
---e poi partirebbe il pippone sulla violenza delegata,ma se non ricordo male l'avevo gia' fatto su questo forum---
In linea di massima cmq sono piu' che favorevole a un utilizzo attivo dell'aggressivita' e a una sua "coltivazione".
Anche perche' perfino in ottica di raggiungimento della pace dei sensi bisogna passare dalla violenza per scegliere la pace, bisogna comprendere,conoscere e saper esercitare la violenza. "ripudiarla" e' una cazzata anche prima di essere una scelta poco saggia in termini di combattimento.
Noi disprezziamo la violenza. Ma abbiamo bisogno di qualcuno che ci difenda dai violenti,qualcuno che eserciti la violenza al posto nostro. Cosi' assumiamo teste calde,le sproniamo ad essere cosi', e deleghiamo a loro quello che noi non vogliamo fare.
Ma anche in questo continuiamo a disprezzarli,perche' si macchiano di violenza.
Queste persone vivo la tensione tra questi due poli, dissonanza cognitiva allo stato puro.
E queste persone col passare del tempo inevitabilmente sbroccano.
E noi invece che aiutarli e prendercene cura li consideriamo "avariati"
congressi del MSI.
Citazione da: Rev. Madhatter - Febbraio 07, 2012, 00:57:57 am
Noi disprezziamo la violenza. Ma abbiamo bisogno di qualcuno che ci difenda dai violenti,qualcuno che eserciti la violenza al posto nostro. Cosi' assumiamo teste calde,le sproniamo ad essere cosi', e deleghiamo a loro quello che noi non vogliamo fare.
Ma anche in questo continuiamo a disprezzarli,perche' si macchiano di violenza.
Queste persone vivo la tensione tra questi due poli, dissonanza cognitiva allo stato puro.
E queste persone col passare del tempo inevitabilmente sbroccano.
E noi invece che aiutarli e prendercene cura li consideriamo "avariati"
, una serena presa di coscienza del fatto che il famoso motto "è per tutti" di cui tanti si riempono la bocca per noi è una cazzata...perchè ci sono discipline che nn sono per tutti
Intanto il discorso moralità nn c'entra assolutamente nulla, poi nel momento in cui si parla di attitudine mentale il problema di dare o ricevere colpi diventa secondario almeno per un pò.
Chiarito questo c'è poi, almeno per quel che mi/ci riguarda, una serena presa di coscienza del fatto che il famoso motto "è per tutti" di cui tanti si riempono la bocca per noi è una cazzata...perchè ci sono discipline che nn sono per tutti ma senza che questo poi contraddica alcuni dei principi cardine del KM e delle discipline israeliane relativi ad accessibilità e facilità.
Venendo poi al ragazzo timorato che vuole realmente praticare una disciplina, lavorare sull'aggressività diventa due volte una conditio sine qua non e posso testimoniare direttamente che non è nulla di impossibile o così complesso. ;)