Ar.Ma.
Allenamento, recupero e cultura fisica => Performance/Preparazione atletica/Recupero => Topic started by: 笨笨 on July 17, 2012, 15:32:52 pm
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Gli hindu squat mi hanno sempre dato l'impressione di un gran male a ginocchia e schiena... ma di recente mi sono stati consigliati, in quantità industriale, come alternativa alla corsa, per "risparmiare le ginocchia" (che sarebbero distrutte da tutto quel correre) - e mi è stato consigliato di farne una serie da 500 (!!!!) o due da 250 (!!) al giorno.
Io, per istinto, ho replicato che mi sembrava un po' una stronzata... ma il mio interlocutore, facendosi vanto di letture specialistiche relative all'allenamento funzionale e al fitness, mi ha zittito perentoriamente - in fondo è vero, io legiucchio qua e là, ma non sono un esperto...
Che ne pensate?
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Gli hindu squat mi hanno sempre dato l'impressione di un gran male a ginocchia e schiena...
Che condivido quest'impressione ma non saprei dirti altro.
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Darò una festa il giorno che nel mondo la smetteranno di inventarsi sostituti della corsa.
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esempio video di hindu squat ?
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Che ne pensate?
Bruce Springsteen - Born To Run (https://www.youtube.com/watch?v=f3t9SfrfDZM#)
corri Forrest , corri!
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esempio video di hindu squat ?
E' il primo che ho trovato: Full Hindu Squat - visit [url=http://www.power-fitness.info]www.power-fitness.info (https://www.youtube.com/watch?v=jPSVpo4mzNI#)[/url]
A vederlo ho sentito le mie ginocchia fare crack... Anche le caviglie hanno preso a lamentarsi...
EDIT: Ho provato a fare una ventina di ripetizioni or-ora e a parte un paio di schiocchi alle ginocchia nelle prime due, non sembra traumatico.
Proverò ad aumentare le ripetizioni, magari ad esaurimento e poi potrò giudicare meglio.
Se mi piacerà, potrei adattarlo al mio allenamento tipico... leeeeeeento, mooooolto leeeeeento...
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Seguo.
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Premesso che non capisco come faccia a essere un sostituto della corsa a me l'hindu squat è sempre piaciuto.
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io pratico(ovviamente)Hindu Squat.
Non so perchè (chi)le proponga come alternative alla corsa.
Con la premessa che diverse correnti di pensiero sostengono che la corsa tipo fondo non è adatta al lottatore.
Sono comunque daccordo con un parziale spirito critico:un numero esagerato di Squat non fanno bene alla salute delle ginocchia.
Per evitare problemi cambio spesso il tipo di accosciata,preferendo diversificare il tipo di stimolo;del resto non sono il Grande Gama,ma solo un dilettante,quindi non necessito di prestazioni al top......
Farei presente che per quante cose giuste ed interessanti ci siano nelle metodiche antiche(infatti oggi "ri-scoperte"e/o recuperate,vedi clubell,kettlebelt,flessioni indiane,etc etc)alcuni movimenti e posture vanno riconsiderate valutando:fisiologia delle etnie da cui proviene l'esercizio,e consuetudini di vita(esempio:alcune posture di allungamento proprie delle discipline indiane che sono adatte alla mobilità peculiare della loro colonna vertebrale.....ma quà mi dilungo troppo.....).
Consiglio:non prendere lo squat come sostituto della corsa,che sono due robe diverse,e se vuoi provarle,parti piano con poche ripetizioni,e vedi come risponde il tuo corpo.
500 ripetizioni al giorno le eviterei,comunque,tenendole al massimo come allenamento occasionale.
Io mi limito a 100 giornaliere canoniche più varianti(per un totale di....hummm200 circa)e per una pratica onesta mi bastano.
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Nel kyokushin sono intesi come squat normali... A volte vengono eseguiti con piccoli saltelli.
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narra la leggenda che all'apice della carriera agonistica il mio idolo Hajime Kazumi praticasse ogni giorno 1000 squat , 1000 piegamenti sui pugni e 1000 crunch :-X :-X :-X
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narra la leggenda che all'apice della carriera agonistica il mio idolo Hajime Kazumi praticasse ogni giorno 1000 squat , 1000 piegamenti sui pugni e 1000 crunch :-X :-X :-X
il Grande Gama si formò praticando quotidianamente un numero simile di hindu squat e flessioni indiane.
pare che di queste ultime abbia partecipato anche a gare di resistenza dove,all'incirca a 2000,abbiano fermato la competizione perchè,semplicemente,non la finiva più di farle :yawn:
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azz :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:
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Movimenti meccanicamente/dinamicamente diversi.
Nello squat normale il movimento è a carico del quadricipite e del grande glueteo principalmente ( con coinvolgimento dei muscoli posteriori della coscia in maniera marcata sotto il parallelo ).
Nell' hindusquat si va' a lavorare utilizzando la muscolatura di caviglia e polpaggio e c'è movimento "dinamico" delle braccia che aiutano in fase di risalita ( quindi minor carico su quadricipite e grande gluteo ).
Il core in genere lavora di stabilizzazione ma nell' hindu è un controllo con delle variazioni di intensità ( sopratutto a carico dei lombari in fase di risalita ) mentre nello squat normale è più isometrico.
Hindu squat per fare lavori in aerobia o per lavori di resistenza locale "agli inizi" e per far lavorare un po' di coordinazione.
Squat normale per lavori sulla resistenza locale e quant'altro possa servire anche in chiave di movimento specifico ( pure stazioni per ht/hht eccetera ).
Grazie Xjej
L'impegno a carico dei lombari (con i miei problemi di schiena) sembra giustificare la mia sensazione di "sovraccarico" (aka "fastidio") alla schiena. E il "lavoro in aerobia" giustifica il consiglio di praticarli al posto della corsa.
Già che ci siamo, due domande:
1. Quali differenze (vantaggi? svantaggi?) presentano gli hindu squat rispetto all'esercizio che, ai tempi, chiamavamo "squat respiratorio"?
2. che cosa sono gli "ht" e "hht"?
Grazie ancora :)
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Per la verità secondo me sti cosi stanno alla corsa come un coltello da cucina sta ad un victorinox.
Con a disposizione bel tempo, scarpe decenti e un percorso in terra battuta/pista d'atletica salvo forti controindicazioni non vedo perchè non scegliere la corsa che è forse lo strumento di allenamento più multiforme che abbiamo a disposizione.
Per quel che riguarda lo squat respiratorio, conosco quello con sovraccarico. Sinceramente mi manca quello a corpo libero.
Le sigle che ho postato sono un lapsus, intendevo interval training e high intensity interval training nei quali lo squat può fare da "stazione" di un circuito a corpo libero ( anche se sarebbe meglio qualcosa di più impegnativo ).
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Per la verità secondo me sti cosi stanno alla corsa come un coltello da cucina sta ad un victorinox.
Con a disposizione bel tempo, scarpe decenti e un percorso in terra battuta/pista d'atletica salvo forti controindicazioni non vedo perchè non scegliere la corsa che è forse lo strumento di allenamento più multiforme che abbiamo a disposizione.
D'accordissimo - io, poi, che vivo fra i campi, non ho neppure bisogno della pista. Ad agosto, complici le vacanze, mi ci metto d'impegno :)
Per quel che riguarda lo squat respiratorio, conosco quello con sovraccarico. Sinceramente mi manca quello a corpo libero.
Praticamente è lo stesso: mani sui fianchi o sulla nuca (gomiti aperti), si scende in inspirazione fino ad avere le cosce parallele al pavimento; poi si risale in espirazione, continuando fino a rimanere col fiato corto.
Le sigle che ho postato sono un lapsus, intendevo interval training e high intensity interval training nei quali lo squat può fare da "stazione" di un circuito a corpo libero ( anche se sarebbe meglio qualcosa di più impegnativo ).
Ora è chiaro. Grazie :)
Con la premessa che diverse correnti di pensiero sostengono che la corsa tipo fondo non è adatta al lottatore.
Eppure io ricordo che noi del karate agonistico si faceva gruppo, nella corsa, coi ragazzi del judo... ma appunto, forse erano altri tempi, oggi le metodologie sono cambiate :)
Per il resto sono d'accordissimo con te.
La storia del "Grande Gama" mi intriga parecchio - chiederò informazioni a zio google ;)
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Nono le metodiche non son cambiate, si corre e parecchio.
Sullo squat respiratorio più che identificarlo come un lavoro rest-pause sulla resistenza ( senza vedere particolari transfer utili per la verità ) proprio non mi viene. Anche perchè pure lo squat normale mica si fa' in apnea..
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A me non basta che ribadire ciò che ho detto:ci sono correnti di pensiero che riguardano l'allenamento del lottatore che non reputano la corsa di resistenza(il fondo)utile al lottatore.
Leggi:c'è chi dice che è inutile se non controproducente e chi invece ne sostiene la bontà.
Credo di essere stato il più chiaro possibile.
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L'Hindu Squat mi è stato insegnato da pochissimi giorni. Oggi lo provo, con tutte le vostre indicazioni.
Sono stati citati due grandissimi miti, anche se di mondi diversi, che sono Hajime Kazumi e il Grande Gama.
Non potevo che seguire. :nin:
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A me non basta che ribadire ciò che ho detto:ci sono correnti di pensiero che riguardano l'allenamento del lottatore che non reputano la corsa di resistenza(il fondo)utile al lottatore.
Leggi:c'è chi dice che è inutile se non controproducente e chi invece ne sostiene la bontà.
Credo di essere stato il più chiaro possibile.
Il fondo al lottatore non serve direttamente per i cinque minuti di incontro.
Ma serve per le due ore in materassinatutti i giorni che devono avere un'intensità (alta ) costante e non avere cali di concentrzione causa stanchezza.
Questo senza includere i miglioramenti a carico dell' apparato cardiovascolare, il miglioramento della capillarizzazione ( entrambi punti che vanno a favore del lottatore in qualunque situazione, cinque minuti di incontro inclusi ) e, nel caso della corsa costante in fascia aerobica, del controllo del peso che per il lottatore è pane.
Poi la corsa non è solo lento costante. C'è il fartlek, ci sono scatti e allunghi brevi, ci sono le ripetute sui 400 metri e quant'altro.
Ogni "forma" ha delle finalità diverse che sinceramente vedo difficilmente sostituibili in altri modi per semplicità ed efficenza, senza considerare un parametro importantissimo per la programmazione dell' allenamento ed il riscontro dei risultati, la misurabilità.
Non ho sinceramente notizia di nessun lottatore/judoka a medio-alto livello che non pratichi la corsa a seconda delle esigenze. Giusto solo ai supermassimi si infila la bicicletta sotto le chiappe per ovvi motivi invece che farli correre.
Se potessi linkarmi una fonte di qualunqne tipo in merito alle "posozioni contrarie" potrebbe essere una lettura interessante
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Il fondo al lottatore serve per arrivare alla fine degli allenamenti
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Infatti ho parlato di corsa tipo fondo (resistenza sulla lunga distanza). Altre modalità sono contemplate.
Se pensi che correre sia utile al lottatore, non stai sostenendo una verità assoluta, ma solo la verità della scuola che segui con argomenti logici, come logici sono gli argomenti dei detrattori della corsa tipo fondo :sforzo diverso dalla pressione continua con sbalzi improvvisi cui il lottatore è sottoposto,tipo di respirazione differente, sviluppo di muscolatura aerobica al posto della più idonea via di mezzo aerobica-anaerobica, etc.
Sta roba la trovi su buona parte dei blog nostrani di lotta che talvolta citano gli autori/allenatori stranieri (perché noi
da soli pare non siamo buoni a ricercare ed insegnare un tubo.....)
A livello personale devo dire che, da non agonistici, per lottare molto, più che correre, mi è bastato, bah..... Allenarmi molto nello sparring.
Che vuoi che ti dica, quindi?