E qui la domandona del secolo: perchè io non conosco questa concatenazione di tecniche? perché io non mi alleno a questo? Perché questo non viene trasmesso agli allievi?
+1 anche da parte mia
Ma io al contrario non vedo la luce in fondo al tunnel, ma più che altro la "sola" infondo alla scatola ;D
e ti quoto qui:
E qui la domandona del secolo: perchè io non conosco questa concatenazione di tecniche? perché io non mi alleno a questo? Perché questo non viene trasmesso agli allievi?
La risposta per me è: perchè nessuno ha interesse a farlo, dai tempi in cui vennero creati i pinan e venne introdotto il karate nelle scuole ed il karate diventò una forma educativo-sportivo, il karate ha perso quella componente che vai cercando; non è un caso secondo me che questa cosa te l'abbia fatta vedere un maestro di 70 anni.
La cosa su cui riflettere è anche: ma vale la pena smazzarsi in un lavoro di ricerca in altre discipline per ritrovare qualcosa nel karate ( quando gli stessi maestri l'hanno voluta nascondere?). Un pò come il discorso del karate e le leve articolari, nel karate ci sono e per scoprire dove sono vado a fare ju jitsu e poi con il ju jitsu indago il karate... ma a quel punto era più semplice fare direttamente ju jitsu.
Dipende, ci sono persone che lo trovano divertente o quantomeno interessante. Secondo me l'importante sta nell'essere onesti con quelli che per amicizia o per combinazione si trovano ad allenarsi con te sugli scopi di quello che fai =)
Dipende, ci sono persone che lo trovano divertente o quantomeno interessante. Secondo me l'importante sta nell'essere onesti con quelli che per amicizia o per combinazione si trovano ad allenarsi con te sugli scopi di quello che fai =)
spetta mi sa che non mi sono spiegato bene, non intendo allenamenti in amicizia con persone che praticano altro, ma una ricerca sistematica iscrivendosi in un altro corso di arti marziali
Dipende, ci sono persone che lo trovano divertente o quantomeno interessante. Secondo me l'importante sta nell'essere onesti con quelli che per amicizia o per combinazione si trovano ad allenarsi con te sugli scopi di quello che fai =)
spetta mi sa che non mi sono spiegato bene, non intendo allenamenti in amicizia con persone che praticano altro, ma una ricerca sistematica iscrivendosi in un altro corso di arti marziali
Lo avevo capito ;) Mi sono spiegato male io. Intendevo che l'importante se stai afcendo un lavoro di ricostruzione è essere chiari con quelli che si trovano ad allenarsi con te, siano essi amici o allievi. ;)
bene Storm...benissimo... :)
ma tutto quello che racconti non mi rincuora per nulla anzi...mi fa ancora più incazzare e mi fa pensare che allora generazioni di karateka sono state bellamente prese per il culo...
presi per il culo? forse...STorm, intervento interessante.
quantomeno quello che ci viene insegnato ha poco a che fare con il karate "arte della guerra". quello che voglio dire: senza andare indietro di secoli, ma solo di decine di anni, c'erano le sfide tra dojo per vedere sequello che insegnavi era valido o meno. il maestro in questione non ha ancora raggiunto i 70, ma nel suo karate c'è un livello "superiore" di consapevolezza. probabilmente, su una materassina Luca Bagnoli (o Ryujin o Davide o chiunque altro) mi farebbe un mazzo grosso come una capanna... ma io so cosa aspettarmi, dal momento in cui si mettono in guardia sino al momento del mawashi che mi manda a nanna.
quello che mi ha stupito è che io sono stato tritato da cose che non mi sarei mai aspettato. e il maestro, ne sono sicuro, ha lavorato senza farmi male davvero, perchè quello che ha fatto, portato con maggior cattiveria era sufficiente a mandarmi in traumatologia.
in fin dei conti, le tecniche che ho subito io le conosco perfettamente, le saprei anche eseguire, ma non in quel modo, non con quella intensità, nè con quella scelta di tempi e combinazione.
ecco perchè ho sempre affermato che io sono un dopolavorista marziale e nulla più.
In quel momento, ho capito alcune cose: tanto di quello che si dice sul karate sono fanfulle e chiacchiere, quell’uomo è veloce come io non sarò mai, potente come io non sarò mai, freddo come io non sarò mai, e quell’uomo è in grado di uccidere. Non la furia scomposta di chi ti trovi in mezzo alla strada a fare baruffa o attacca un'altra persona brandendo un coltello, accecato dall'ira, ma una tecnica finalizzata a fare male, che credo sia stata ampiamente usata in anni passati.Non so se sia n apresa in giro, onestamente non voglio arrischiarmi a dare certi giudizi.
E qui la domandona del secolo: perchè io non conosco questa concatenazione di tecniche? perché io non mi alleno a questo? Perché questo non viene trasmesso agli allievi?
ma io so cosa aspettarmi, dal momento in cui si mettono in guardia sino al momento del mawashi che mi manda a nanna.
quello che mi ha stupito è che io sono stato tritato da cose che non mi sarei mai aspettato. e il maestro, ne sono sicuro, ha lavorato senza farmi male davvero, perchè quello che ha fatto, portato con maggior cattiveria era sufficiente a mandarmi in traumatologia.
Io avrei anche chiesto al "maestro" perchè ste cose non le insegnano... giusto per curiosità...
Son d'accordo però con chi dice che il karate-sport si vende(va) molto meglio del karate-streetfight
Io avrei anche chiesto al "maestro" perchè ste cose non le insegnano... giusto per curiosità...
Son d'accordo però con chi dice che il karate-sport si vende(va) molto meglio del karate-streetfight
in verità no, cioè, il karate sport ha un suo pubblico a cui in effetti non frega nulla del karate streetfight, ma è anche vero che il karate streetfight ha la sua vasta fetta di pubblico ( che spesso studio per buttare giù cani e vecchiette ma va bhe) a cui non frega nulla dello sport, il problema è che mentre al pubblico sportivo viene insegnato il miglior karate sportivo mentre al pubblico streetfighter-difesa personale vengono insegnati kihon-kata-bunkai-applicazioni
Son d'accordo però con chi dice che il karate-sport si vende(va) molto meglio del karate-streetfight
Son d'accordo però con chi dice che il karate-sport si vende(va) molto meglio del karate-streetfight
non sò bene come spiegare, ma mi sono fatto un'idea su questa faccenda, ho come la sensazione che vivano con molta serietà il fatto di insegnare qualcosa che possa essere usato per fare del male, che sò, la paura abberrante di creare un assassino (esagero un po'), di manifestare violenza, non sò, ho provato a pensarci, ma non mi riesce di darmi una risposta precisa, forse il fatto di aver ingollato due atomiche e le barbarie della guerra li ha convinti o li ha obbligati ad un restyling (spero si scriva così) delle proprie idee, un non dover più manifestare certe emozioni.
Non so... fosse così sarebbe una presa pelculo davvero epocale... può anche darsi eh... ???
Non so se chi fa kata/kihon etc. sia davvero davvero interessato a farsi lividi a ogni allenamento :)
Quindi due ipotesi:
1- i maestri ottuagenari si tramandano un super karate da strada e fottono le masse
2- al karate da difesa personale ogni karateka ci deve arrivare da solo distaccandosi da quello che viene comunemente insegnato ( si anche e sopratutto dai kata codificati) per guardare le cose con un diverso e più libero punto di vista che nulla ha a che fare con il karate da palestra.
............insomma, il discorso è complesso e mi riesce difficle rendere quello che penso.
Quale sarebbe la piega imbarazzante?
i paladini ci sono e ci saranno, in qualsiasi disciplina... ci sono nel curling, nell'equitazione, figurati nelle arti marziali.
io non giudico mai, le cose possono piacermi o non piacermi, ma chi pratica con sforzo e dedizione merita sempre rispetto.
2- al karate da difesa personale ogni karateka ci deve arrivare da solo distaccandosi da quello che viene comunemente insegnato ( si anche e sopratutto dai kata codificati) per guardare le cose con un diverso e più libero punto di vista che nulla ha a che fare con il karate da palestra.Sarà che in questa frase percepisco l'eco di parte del percorso di apprendimento di quello che pratico[1], ma tendo ad essere d'accordo con questa posizione. Magari sostituendo "distaccandosi" con "partendo da" e "nulla" con "poco".
1. | https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8714.msg198141#msg198141 |
Magari sostituendo "distaccandosi" con "partendo da" e "nulla" con "poco"...........
per rispondere a Fabry... come diceva Kit, forse la parte più consistente dei praticanti non ha come obiettivo il difendersi o il combattere. io stesso sono uno di quelli che della c.d. difesa personale se ne fotte altamente. faccio karate perchè mi voglio muovere, mi piace anche il cerimoniale che lo contorna, mi diverto col point kumite.Credo comunque di aver inteso il tuo punto di vista.
insomma, il discorso è complesso e mi riesce difficle rendere quello che penso.
Spoiler: show
ok, volevo non intervenire più ma ci sono 2 o 3 considerazioni che devo fare proprio perchè questo forum è pieno di persone intelligenti e gente che stimo...Un +1
ma è mai possibile che certi discorsi siano accettati solo nelle AM? che sembrino logici solo agli occhi dei propri praticanti, quando trasportati su altre discipline sono totalmente astrusi e incoerenti? :(
mi spiego: si dice che per un certo karate (quello "reale" diciamo) un praticante debba discostarsi da quello che viene insegnato, che debba trovare lui la chiave per arrivare a certe finalità ecc...
bene. ora proviamo a fare lo stesso discorso per qualsiasi altro campo dello scibile umano. per non andare lontano applichiamo il discorso ad un osport come il calcio: per anni l'allenatore ti mette a palleggiare e tirare la palla contro il muro. arriva ad un certo punto un giocatore agonista e ti fa vedere un dribbling e tu ci rimani di merda...e ti dice "questo è il vero calcio, ma tu che ti sei iscritto ad una scuola calcio, che ti alleni per giocare una partita di calcio non potrai mai farlo se non ti allontani dal percorso normale dell'allenamento che ti fanno fare...A CALCIO :-\ ???
ora...solo a me pare una follia oppure non sono stato toccato dal lume della saggezza marzialistica?
ma il bello è che io non ho mai sentito praticamente nessuno degli insegnanti del "vero karateschifomerdalosport" affermare che quello che insegnano non serve a difendersi...anzi tutti ti dicono che in 30 o 40 anni :sbav:di quella roba lì diventerai una macchina da guerra.
per Storm: non ci vogliono 20 anni per fare quelle cose...ce ne vogliono 3-4-5 di allenamenti specifici e mirati. quello che hai visto (e sentito) fare al tizio non sono altro che le tecniche di goshin che anch'io ho studiato in un corso specifico.
c'era questo maestr oche teneva questo corso di tecniche da difesa mutuate dal karate e i suoi allievi le applicavano bene e con disinvoltura...ma le devi allenare santodio! non è che ad un certo punto le sai fare per grazia ricevuta!
ti chiedo: dove sono quelle cose nei corsi di karate? quanto si praticano? con quale intensità e frequenza?
aveva ragione Kit che diceva che nel karate sportivo si è raggiunto l'eccellenza e se uno vuole può trovare fior fiore di palestre che ti alleneranno bene...in campo "tradizionale" questo non c'è!
e non venitemi a dire che è per il fatto che la gente non vuole farsi lividi!
1- i corsi di sport da combattimento full e krav maga sono pieni di ex karateca proprio alla ricerca "dei lividi"
2- ma un modo di pensare del genere non contrasta con lo spirito del do e delle AM?
3- ma non sarà che è più remunerativo questo andazzo, alla faccia di tante belle parole?
un punto essenziale per me è questo: un insegnante/maestro deve passare all'allievo tutto quello che sa...e deve formarlo con l'idea che diventi più forte di lui...altrimenti non è un maestroIHMO
per Shurei: frustriati? certo! facciamo un sondaggio: quanti hanno iniziato la pratica del karate per imparare a menare o quanto meno difendersi? io credo che sia praticamente la totalità di noi, se siamo onesti.
allora tu pensa a quanta gente non ha ottenuto ciò per cui magari ha sputato l'anima o ha comunque sacrificato tempo, fatica e soldi....
per tutto questo io NON CREDO NEL KARATE...come non credo in nessun dogma...ma credo nelle persone, nella sincerità e nel lavorare duro...
in sostanza io credo che una disciplina si valuti dalla media dei propri praticanti, e siccome una rondine non fa primavera io me ne fotto del sessantenne che ti mena...quando vedrò 10 karateca ventenni che mi suonano come un tamburo allora riterrò valida la disciplina...al contrario il sapere che in una disciplina i più forti hanno l'età della pensione è davvero scoraggiante...
moai
scusa Moai, ma credo che tu abbia frainteso alcuni passaggi e ci tengo a che le cose che ho detto siano chiare per tutti.Della serie, "perchè effettivamente i colpi fanno male"..?
quando dico che io credo nel karate, intendo dire che il karate ha tutte le carte in regola per funzionare come "arte della guerra".
CUT
scusa Moai, ma credo che tu abbia frainteso alcuni passaggi e ci tengo a che le cose che ho detto siano chiare per tutti.Credo che comunque tutto parta dal fatto che tale "differenza" non viene presentata ne spiegata.
quando dico che io credo nel karate, intendo dire che il karate ha tutte le carte in regola per funzionare come "arte della guerra".
qui non si tratta di allontanarsi da quello che ti viene insegnato, ma di studiare il karate che preferisci.
come detto prima, non ho assolutamente nulla contro il cosidetto "karate sportivo", anche perchè io stesso lo pratico.
siccome c'è una platea di karateka più interessati alla parte "ludica", ci sono tantissimi maestri che lo insegnano, dalle forme più leggere alle forme più pesanti.
poi, a prescindere dallo stile (il maestro di cui parlo è uno shotokanista) c'è chi studia (o ha studiato) per usare il karate come arma (come reputo fosse stato concepito).
ho detto che le tecniche subite le conosco tutte, solo che nessuno mi ha mai insegnato ad usarle in quella maniera. mi piacerebbe saperle usare così? sì, certo. sono pronto ad andare la mattina al lavoro con qualche livido in faccia? no, non me la sento. quindi continuo a fare quello che faccio, e quando posso qualcosa in più.
per usare le parole di Mad, io sono uno che si mette sempre in discussione.
tutto qui.
io non mi sento frustrato... ho solo partecipato una mia esperienza personale, che mi ha reso consapevole di quello che faccio e di quello che sono; chiaramente, ogni esperienza è soggettiva, e può avere ripercussioni diverse sulle persone.
p.s. comunque, il maestro giapponese di cui parlo non è l'ideatore del goshin-do ;)
quando dico che io credo nel karate, intendo dire che il karate ha tutte le carte in regola per funzionare come "arte della guerra".
Della serie, "perchè effettivamente i colpi fanno male"..?
Ma subentra il fraintendimento (se non la malafede in certi casi) quando viene insegnato il "Karate depotenziato" ma presentandolo come "Karate arma".
Credo di non essermi spiegato bene, Fabry. :) Provo a "ritagliare" meglio".Uh... ammetto allora di non aver capito.quando dico che io credo nel karate, intendo dire che il karate ha tutte le carte in regola per funzionare come "arte della guerra".Della serie, "perchè effettivamente i colpi fanno male"..?
allora mi sa che siamo tutti d'accordo...QuoteMa subentra il fraintendimento (se non la malafede in certi casi) quando viene insegnato il "Karate depotenziato" ma presentandolo come "Karate arma".
esatto... :)
Kit diceva che abbiamo già parlato di tecniche di percussione, di entrate fatte in un certo modo, di suriashi per chiudere distanze... la mia meraviglia è che oltre a parlarne, finalmente le ho anche viste ;) quindi, un karate possibile, al di là delle chiacchiere.
per rimanere alle parole di Moai, tutti sappiamo cos'è un dribling, poi una cosa è vederlo fare a me, un'altra a Messi (nome buttato a caso, sentito nominare ma non ho la più pallida idea di chi sia XD)
Ciao Miao...... :)Magari si potrebbe spinoffare da qui... comunque il discorso è solo sull'onestà e consapevolezza di quel che si insegna.
Sai che ti voglio bene, vero? :-*
Il tuo post è bellissimo e condivisibilissimo........per primo da me stesso medesimo.
La questione secondo me è un'altra........perchè tutti devono vedereil Karatela Vita allo stesso modo invece che avere prospettive differenti, scopi differenti ma tutti, dal proprio punto di osservazione, rispettabilissimi.
Perchè ad esempio chi non la vede come me, o come te, o come il prossimo che posterà in questo 3ed, dev'essere per forza un coglione o il cazzaro di turno....
Semplicemente Fabry, le botte in quanto botte sono estremamente efficaci. :)ok, adesso ci sono arrivato :)
E' tutto ciò che ci gira intorno, il problema. Direi che Moai ha già eviscerato a dovere nel suo post...e credo qualcosa come una ventina di discussioni nel forum...
ti ringrazio per la testimonianza, potrei chiederti il nome del maestro? anche in privato? sarebbe un karate(pur io non praticandolo) da vedere se ci fosse l'occasione
Tutto nasce dalla mia partecipazione ad uno stage federale; il maestro è un signore giapponese di una certa età, vicino ai settanta e dalla chioma argentata. Vive ed insegna a Roma, e chi ha un’età di quaranta o più, lo conosce senz’altro.
Ci presentano, dato che ero una giovane cintura marrone di oltre quarant’anni, mi incollo a lui come una piattola per tutta la giornata e, tra una lezione e l’altra, lo bombardo di domande.
Però ribadisco, pur condividendo e capendo certe disillusioni, che se manca, da una parte, il maestro che ti insegna i livelli successivi, dall'altra manca spesso l'allievo che, ad un certo punto dice "vabbè vaffanculo, se non mi insegni tu quelle cose li, me le imparo da solo".
Nel senso che, molte cose, non possono essere insegnate, si possono stimolare, si possono mostrare al fine di far capire agli allievi che non sono balle, si possono esemplificare, ma attengono a quanto abbiamo dentro, che è differente per ognuno.
L'istinto combattivo, non si insegna, lo devi tirar fuori tu.
Quello che il maestro può fare, è mettere in atto una serie di esercizi e stratagemmi per stimolarti a tirarlo fuori, ma insegnarlo no.
La sequenza di tecniche raccontata da Storm a inizio 3D, sicuramente è efficace per il maestro che l'ha usata per menare Stormino bello, ma insegnarla così, come sequenza, è aleatorio, perchè occorre che si confaccia a chi la applica.
Trovo onesto insegnare le varie componenti di quella sequenza, ma occorre anche chiarire che non è tutto li, perchè poi occorre il temperamento, l'istinto, il grande sen no sen, l'attitudine, tutte cose che sono assolutamente personali, che al massimo si possono stimolare in allenamento, ma non insegnare.
senza voler sembrare polemico,anche se mi rendo conto sia facile prenderla in quel verso,specie perche' non uso un linguaggio delicato, ho sempre trovato un punto d'estremo interesse quel "mi ha aiutato".Spoiler: show
Se prendi 10 persone, avrai 10 diverse attitudini, 10 caratteri, 10 tmperamenti, 10 differenti modi di reagire a uno stimolo eccetera eccetera.
Il buon maestro, a mio avviso, è quello che stimola i suoi allievi a tirar fuori quella roba li, non quello che pretende di insegnarla.
Se sei un "Irimi" è inutile che pretendo di farti combattere "tenkan" perchè è contrario alla tua natura e, per quanto tu possa imparare bene la lezioncina, all'atto pratico finirai per prenderle.
Dovrò piuttosto esaltare i tuoi talenti e punti di forza.
Se invece pretendo si insegnare il "mio modo di combattere" dovrò essere sicuro di poter tramutare gli allievi in altri me stesso, oppure le prenderanno.
La sequenza in situazione al limite, è una cosa che rispecchia proprio quel personale modo d'essere, ma occorre essere così per poter sortire gli stessi effetti.
Magari invece, quelle 3/5 tecniche, in posesso di un altro tizio, possono rimescolarsi in una differente e più adeguata sequenza, oppure il tizio ne mette 1 su 5 e aggiunge altro, o ancora le fa ma in maniera diametralmente opposta.
Il Mae Geri, può essere d'incontro, d'anticipo, di rimessa, in uscita laterale eccetera, a me il compito di insegnare il Mae Geri, il compito di far sapere che ci sono più modi per portarlo, ma non la pretesa che i miei allievi usino il "mio Mae Geri" perchè è utile solo per me, non a caso è "il mio".
Questo intendo rispetto a ciò che non può essere insegnato.
Se lo stesso maestro di Boxe, avesse preteso di far combattere, nella stessa identica maniera, Ray Shugar Leonard, Mike Tyson, Alì e Hagler, avrebbe poi avuto un solo pugile su 4 che finiva in piedi il primo match. ;)
mi spiego, io pensavo che le "basi"del kung fu mi dessero una mano ad apprendere piu' velocemente la thai.
un mio collega pensava che le basi nel karate gli dessero un vantaggio nel timing anche nella thai.
un altro giovine amico di iommi sottilineava come il suo wing chun offrisse una maggiore sensibilita' da cui partire per imparare la lotta.
affascinante.
ma e' una stronzata.
Spoiler: show
Spoiler: showSpoiler: show
Spoiler: show
Detto questo: il discorso sulle basi è corretto ed è anche supportato dalle tradizioni marziali (e dalle arti marziali tradizionali stesse).... Mai sentito parlare di "vuotare la tazza"? :)
Quindi la tua teoria è che il vero karate non viene insegnato perchè esiste una maxi federazione che vuole fare sport per cazzi propri non decidendo i programmi tecnici degli altri enti e le altre federazioncine, che da sempre la osteggiano, per osteggiarla ancora di più hanno deciso di fare le stesse cose della maxi federazione invece di proporre un prodotto nuovo destinato agli utenti che non raccoglie la suddetta maxi federazione....
Ma se gli altri sono polli non è che è colpa di chi è più organizzato e grande eh XD
Spoiler: show
Detto questo: il discorso sulle basi è corretto ed è anche supportato dalle tradizioni marziali (e dalle arti marziali tradizionali stesse).... Mai sentito parlare di "vuotare la tazza"? :)
nel senso di tirare lo scarico?
Spoiler: showSpoiler: show
Ciao Miao...... :)
Sai che ti voglio bene, vero? :-*
Il tuo post è bellissimo e condivisibilissimo........per primo da me stesso medesimo.
La questione secondo me è un'altra........perchè tutti devono vedereil Karatela Vita allo stesso modo invece che avere prospettive differenti, scopi differenti ma tutti, dal proprio punto di osservazione, rispettabilissimi.
Perchè ad esempio chi non la vede come me, o come te, o come il prossimo che posterà in questo 3ed, dev'essere per forza un coglione o il cazzaro di turno....
perche' il +1 non bastava:
Complimenti a moai che parla con esperienza,lucidita',cognizione di causa
ciao Luca :)
non mi permetterei mai di dire a qualcuno che ciò che pratica è una stronzata o roba da cazzaro....
I corsi dove ci si fa i lividi, dove si suda e si soffre hanno una buona affluenza... Se si cambia é per altri motivi.
I corsi dove ci si fa i lividi, dove si suda e si soffre hanno una buona affluenza... Se si cambia é per altri motivi.
Penso che, se ci si tatuasse dentro la testa, proprio all'atto della prima iscrizione ad un Dojo, un piccolo Mantra tipo "le mazzate si imparano a mazzate", tante menate non avrebbero terreno così fertile.
Poi ci si può mettere sopra qualsiasi cosa, le finezze più fighe, lo studio filosofico e spirituale, la via del Budo, ma quella base li dovrebbe essere imprescindibile.
Io non conosco pugili che non abbiano mai preso un pugno di quelli che fanno male, però conosco Karateka intonsi anche nonostante la cintura nera sdrucita......qualcosa non funziona!
Il point va bene, in fondo la gara non è una guerra, ma se diventa "il solo modo" allora fa danni, così come il modo in cui si fanno i Kihon e tutte le applicazioni a coppie.
Posto che tu sai cosa farò e quando, posto che è sicuro che non ti frego calciando invece che scazzottare, posto che entrambi abbiamo ben imparato i movimenti da fare, quando parto lo faccio per entrare e, se non pari/schivi/anticipi, ti metto giù!
Questo potrebbe/dovrebbe essere un modo più onesto di praticare, un modo che può anche permettermi di limitare la parte libera del Kumite se proprio voglio.
Se però tutto è per finta, l'attacco, la difesa, il colpo, il timing e l'intenzione, finisce che nulla avrà sostanza e tutto sarà nutrito solo dalla fantasia e dai costrutti mentali che applicherò a quello che fingiamo di fare.
Ovvio che se non ho interesse per il combattimento, la difesa e tutte quelle parti cruente, andrà benissimo anche la forma soft, dove tutto è mimato, ma poi non dovrò confondermi ne confondere le realtà, dovrà essere chiarissimo che ho una grande teoria, ma non sò un cazzo di cosa accade quando prendo una legnata che piega le gambe.
A questo, andrebbe aggiunto che, se due si menano, proveranno di tutto per prevalere, ogni espediente.
Quindi uno studio serio, deve contemplare gli espedienti, le scorrettezze, le botte a tradimento, le vigliaccate e tutto il resto, perchè purtroppo, quando ci si mena per davvero, non si può dire "hey arimo, questo non vale" e squalificare il nemico.
Però succede che, il bacino di utenza dei Karateka e aspiranti tali, che non ha problemi col livido, il ko e le legnate in genere, è molto ma molto inferiore al numero di praticanti in attività, quindi è ovvio che un modo schietto di insegnar Karate, comporta una drastica riduzione dei suoi praticanti, cosa che non troverei per nulla spiacevole, così come dei proventi a livello di organizzazioni.
Stormino racconta di cosa?
Male forte forte al braccio, male forte forte alla gamba, malissimo al petto, tutti giù per terra, luce in fondo al tunnel, nocche brutte e cattive a un niente da lui.........dolorante ma integro.....graziato!
Allo stesso modo, il risultato medio derivante da questo tipo di aproccio/esperienza, sarebbe senza dubbio........tantissime palestre in meno causa mancanza di allievi e sovrabbondanza di maestri e maestroni.
Insomma penso che ci sia una carenza di onestà proprio alla base stessa della didattica, del patto stretto fra chi insegna e chi impara, ossia che "le mazzate si imparano a mazzate".
I corsi dove ci si fa i lividi, dove si suda e si soffre hanno una buona affluenza... Se si cambia é per altri motivi.
da me no. quando hanno cominciato a farsi i lividi, 20 allievi sono diventati 4... e ora manco quelli, ah ah! praticamente faccio lezioni semi private!
I corsi dove ci si fa i lividi, dove si suda e si soffre hanno una buona affluenza... Se si cambia é per altri motivi.
non so in Argentina, ma qui la tendenza sta cambiando solo da molto poco.
E' stato un po' come stare con una donna bellissima senza finirci mai a letto... alla fine è meglio una più brutta ma che te la da.
I corsi dove ci si fa i lividi, dove si suda e si soffre hanno una buona affluenza... Se si cambia é per altri motivi.
da me no. quando hanno cominciato a farsi i lividi, 20 allievi sono diventati 4... e ora manco quelli, ah ah! praticamente faccio lezioni semi private!
Muteki non parlavo di te nello specifico. ogni posto fa storia a parte. Peró é un dato di fatto che non mancano le palestre dove ci si allena duramente e che non hanno alcun problema di affluenza.
A saburo questa è una cosa interessante perchè è vera.
Nelle arti dove ci si fanno i lividi in maniera professionale ( boxe ecc) quando ci si allena cercano di non farsene, nelle arti come il karate invece no; vorrà dire qualcosa ? 8)
A saburo questa è una cosa interessante perchè è vera.
Nelle arti dove ci si fanno i lividi in maniera professionale ( boxe ecc) quando ci si allena cercano di non farsene, nelle arti come il karate invece no; vorrà dire qualcosa ? 8)
A saburo questa è una cosa interessante perchè è vera.
Nelle arti dove ci si fanno i lividi in maniera professionale ( boxe ecc) quando ci si allena cercano di non farsene, nelle arti come il karate invece no; vorrà dire qualcosa ? 8)
In questo caso secondo me no... Nel kali si fanno i lividi, pure nel pakulan. Nel krav maga/commando krav maga sono sicuro che se li fanno... A kapap confermo per esperienza personale.
A saburo questa è una cosa interessante perchè è vera.
Nelle arti dove ci si fanno i lividi in maniera professionale ( boxe ecc) quando ci si allena cercano di non farsene, nelle arti come il karate invece no; vorrà dire qualcosa ? 8)
In questo caso secondo me no... Nel kali si fanno i lividi, pure nel pakulan. Nel krav maga/commando krav maga sono sicuro che se li fanno... A kapap confermo per esperienza personale.
che cmq non sono sport da combattimento dove al match ci devi arrivare sano per farti scassare sul ring... quindi la mediazione del trovare modi per allenarsi a menare senza scassarsi prima dell'evento importante
Da noi i lividi sono/erano pane quotidiano... I primi tempi con il kote kitae avevo le braccia blu...
infatti io parlo di quelli che ci si fa a casaccio perchè "farsi male fa figo", o quelli fatti perchè: non so bene come funziona questa cosa ma siccome il maestro del mio maestro se li sono fatti allora me li faccio anche io, una cosa del genere insomma
infatti io parlo di quelli che ci si fa a casaccio perchè "farsi male fa figo", o quelli fatti perchè: non so bene come funziona questa cosa ma siccome il maestro del mio maestro se li sono fatti allora me li faccio anche io, una cosa del genere insomma
CASPITA! e pensare che io picchio gratuitamente anche gli avventori del mio bistro... ;D
Da noi i lividi sono/erano pane quotidiano... I primi tempi con il kote kitae avevo le braccia blu...
Esempio tipo, perchè nel forum, i praticanti seri di muay thai quando si sente che in alcune scuole si fa il tibia contro tibia storcono il naso? Mentre nel karate va benissimo il kote kitae perchè ci si fanno i lividi, che è più o meno la stessa cosa spostata alle braccia?
Stranissimo....
1. | Tra l'altro é piú o meno comune in qualsiasi sport di contatto avere lividi. Non venitemi a fare le storie con i lividi dai perdio... giá c'é mia moglie che mi rompe i maroni quando torno a casa con le mie buone botte. ;D |
2. | e dove ringrazierai i concetti acquisiti nel kote kitea come la torsione del pugno per irrigidire ulteriormente l'avambraccio |
3. | E questo succede pure nel kapap o a kyokushin (parlo di questi due per esperienza diretta, poca che sia). |
Kit tu stai facendo il furbetto. :)
Chi ha detto che va benissimo farsi i lividi o il che il kote kitee fatto bene fa lividi?
Il discorso é iniziato peché si critica il karate perché non c'é contatto, la gente non vuole sudare, farsi lividi, prendere qualche castagna etc.
Saburo é intervenuto dicendo che da lui i lividi erano pane quotidiano. Da noi pure, un bel "moreton" a lezione te lo fai.[1]
Quindi intervieni con il tema degli SDC etc etc. che va benissimo per caritá, ti ho messo pure un +1... Sono d'accordo che studiare bene non vuoli dire farsi male. Ma questo non era il punto. Il punto é che si critica il karate PURE per la gente che non vuole sudare e soffrire.
Questo puó essere vero in certe realtá e falso in altre.
Nel kote kitea uno NON dovrebbe farsi ematomi, perché é (o dovrebbe essere) un lavoro graduale e un momento di verifica e studio (del condizionamento svolto previamente) che non é comparabile con fare a tibiate... Ma le botte ci possono scappare ed é normale, soprattutto all'inizio quando hai molto etusiasmo e "pochi avambracci" e soprattutto nei posti dove il karate é ancora allenamento duro, dove stringi i denti e vai avanti... giusto o sbagliato che sia.
Se fai un lavoro a coppie dove uno attacca e l'altro para[2]... le botte al corpo, allle braccia etc saltano fuori O altrimenti stai facendo per finta.[3]
E' una roba che se studi un certo tipo di karate devi tenere in mente... Ti tocca soffrire e spingere sempre un po' di piú in ogni allenamento, in modo che quel giorno che ti tocchi allenare con "una tigre" tu non faccia la parte della "pecora". E questo lavoro provoca ematomi.
Quello che a me rode non é che uno si fa gli ematomi, ma che quel lavoro a coppie, anche duro e a massima velocitá, dovrebbe iniziare come kihon per poi essere sempre piú "naturale" e realistico... mente in molti posti si continua per tutta la vita ad attaccare in zenkustu dachi oi tsuki...
Qui mi riallaccio con quello che dicevo inizialmente... che in molti posti manca lo scalino seguente... abbandonare il formalismo per arrivare a situazioni piú dinamiche...
1. Tra l'altro é piú o meno comune in qualsiasi sport di contatto avere lividi. Non venitemi a fare le storie con i lividi dai perdio... giá c'é mia moglie che mi rompe i maroni quando torno a casa con le mie buone botte. ;D 2. e dove ringrazierai i concetti acquisiti nel kote kitea come la torsione del pugno per irrigidire ulteriormente l'avambraccio 3. E questo succede pure nel kapap o a kyokushin (parlo di questi due per esperienza diretta, poca che sia).
Si ma rifletti un attimo, perchè una persona sana di mente, che ha interesse nel combattimento e a sputare il sangue dovrebbe inscriversi ad un corso di karate dove le cose vengono fatte male ( come scassarsi in allenamento) e si perde tempo in cose inutili ( i kata), quando invece può iscriversi in una palestra dove viene allenato in maniera intelligente per scassarsi sul ring ( e non in palestra) e gli vengono fatte fare solo cose utili?
Ok, vabbé Mad, ho capito il tuo punto.
Io ho riportato la mia esperienza personale, avendo praticato principalmente karate e un po' di teekwondo negli ultimi 6 anni, sono stato in tre posti divesi di pugilato e in due di questi mi é stato detto che ho una buona tecnica... Ossia so come tirare un jab, un cross etc, un hook etc.
Lieto di essermi fatto capire :)Spoiler: show
Nel kote kitea uno NON dovrebbe farsi ematomi, perché é (o dovrebbe essere) un lavoro graduale e un momento di verifica e studio (del condizionamento svolto previamente) che non é comparabile con fare a tibiate... Ma le botte ci possono scappare ed é normale, soprattutto all'inizio quando hai molto etusiasmo e "pochi avambracci" e soprattutto nei posti dove il karate é ancora allenamento duro, dove stringi i denti e vai avanti... giusto o sbagliato che sia.
Se fai un lavoro a coppie dove uno attacca e l'altro para/contrattacca/anticipa, etc.[1]... le botte al corpo, allle braccia, etc. saltano fuori o altrimenti stai facendo per finta.[2]
E' una roba che se studi un certo tipo di karate devi tenere in mente... Ti tocca soffrire e spingere sempre un po' di piú in ogni allenamento, in modo che quel giorno che ti tocchi allenare con "una tigre" tu non faccia la parte della "pecora". E questo lavoro provoca ematomi.
Quello che a me rode non é che uno si fa gli ematomi, ma che quel lavoro a coppie, anche duro e a massima velocitá, dovrebbe iniziare come kihon per poi essere sempre piú "naturale" e realistico... mente in molti posti si continua per tutta la vita ad attaccare in zenkustu dachi oi tsuki, perché altrimenti "non é karate".
Qui mi riallaccio con quello che dicevo inizialmente... che in molti posti manca lo scalino seguente... abbandonare il formalismo per arrivare a situazioni piú dinamiche.
1. e dove ringrazierai i concetti acquisiti nel kote kitea come la torsione del pugno per irrigidire ulteriormente l'avambraccio 2. E questo succede pure nel kapap o a kyokushin (parlo di questi due per esperienza diretta, poca che sia).
Sottoscrivo in pieno questi passaggi. ;)
Ieri ci ha fatto lezione un Karateka proveniente dal KK, lui non fa Kata ma fa molta preparazione fisica e sparring a 360° (praticamente MMA), ha rotto i culi a tutti...Spoiler: show
Ieri ci ha fatto lezione un Karateka proveniente dal KK, lui non fa Kata ma fa molta preparazione fisica e sparring a 360° (praticamente MMA), ha rotto i culi a tutti...Spoiler: show
si ho presente chi e', e' quello che sul volantino scrive "Karate NON tradizionale" ;D
Ah, io ci ho buttato due magliette fradice di sudore con il Karateka in questione...bello quando la realtà ci sorprende su cose che davamo per scontate.
Ah, io ci ho buttato due magliette fradice di sudore con il Karateka in questione...bello quando la realtà ci sorprende su cose che davamo per scontate.
Non credete?
:)
si ho presente chi e', e' quello che sul volantino scrive "Karate NON tradizionale" ;D
Lui, o un suo allievo..., una persona squisita.
Alla fine che conclusioni abbiamo raggiunto?se non sbaglio Bellero sta a Milano
Si può sapere il nome di questo maestro romano?
Credo sia riferito al primo post,al maestro dello stage di Storm.Alla fine che conclusioni abbiamo raggiunto?se non sbaglio Bellero sta a Milano
Si può sapere il nome di questo maestro romano?
ah, ok.Credo sia riferito al primo post,al maestro dello stage di Storm.Alla fine che conclusioni abbiamo raggiunto?se non sbaglio Bellero sta a Milano
Si può sapere il nome di questo maestro romano?
Se nn ho capito male io il soggetto dovrebbe essere il grande interpete del meraviglioso "Storia di karatè, pugni e fagioli" ossia il maestro Yoshioka...personaggio un tempo veramente folcloristico...
...mi raccontava di quando dopo gli stages andavano a bere e poi portavano a casa yoshioka a spalla, uno lo prendeva per i polsi e uno per le caviglie e lo trasportavano in albergo. :D
Il vino lo ha sempre amato...
io sarei quasi per spin offare ed aprire un intero topic solo per le sue leggendarie imprese ;D ;D ;D