Qualcuno pensa che la ripetizione del gesto tecnico possa alla lunga essere controproducente?
(Parlo ovviamente di gesto tecnico eseguito in maniera corretta)
Se si perchè?
Io sono dell'idea più lo facci meglio è...(ok astenersi dalle battute please)
Qualcuno pensa che la ripetizione del gesto tecnico possa alla lunga essere controproducente?Concordo anche io, più ne faccio di buoni più ho la possibilità che istintivamente esca buono.
(Parlo ovviamente di gesto tecnico eseguito in maniera corretta)
Se si perchè?
Io sono dell'idea più lo facci meglio è...(ok astenersi dalle battute please)
1. | Citando Fantozzi |
Provo però a modificare un pò la mira per evitare lo svilimento: è possibile che il gesto tecnico eseguito "alla lunga" rimanga corretto?si o almeono lo si può protrarre per il tempo del match...
E' possibile che alla lunga se il movimento non è più tecnicamente corretto è ancora possibile trarre beneficio dall'allenamento o è solose mi alleno sempre con il gesto scorretto facilmente lo imparerò scorretto
controproducente?
Cos'è un movimento corretto? Può un atleta eseguire un movimento "più" corretto di un altro atleta diciamo se sono entrambi in forze e allenati?non ho capito cosa intendi
ahahahhaha no era un faccio mi sono mangiato la OQualcuno pensa che la ripetizione del gesto tecnico possa alla lunga essere controproducente?Concordo anche io, più ne faccio di buoni più ho la possibilità che istintivamente esca buono.
(Parlo ovviamente di gesto tecnico eseguito in maniera corretta)
Se si perchè?
Io sono dell'idea più lo facci meglio è...(ok astenersi dalle battute please)
P.S. Clode ma lo facci è congiuntivo? Lo Facci Lei[1]
1. Citando Fantozzi
--CUT--Ognuno ha il suo movimento "corretto" in base alla sua fisicità, agilità, destrezza etc. Sarà definibile però un movimento come corretto quando esso soddisfa i suoi principi di base.
Cos'è un movimento corretto? Può un atleta eseguire un movimento "più" corretto di un altro atleta diciamo se sono entrambi in forze e allenati?
1. | Per lo stile che si pratica |
Qualcuno pensa che la ripetizione del gesto tecnico possa alla lunga essere controproducente?direi di si, per allargare un po' il discorso forse può essere utile interrogarsi su come sia possibile portare l'atleta a "durare" di più quindi allungare il numero di ripetizioni corrette prima che la stanchezza lo "deteriori" e quindi cominci a diventare controproducente.
(Parlo ovviamente di gesto tecnico eseguito in maniera corretta)
Se si perchè?
Io sono dell'idea più lo facci meglio è...(ok astenersi dalle battute please)
Dunque, messa come l'ha messa clode, l'affermazione è giusta.
Ripetere un gesto tecnico fino allo sfinimento non è corretto se per sfinimento si intende una condizione tale per cui la mia prestazione si è ridotta ai minimi termini.
Per capirlo bisogna chiedersi perché si esegue il gesto tecnico tante volte.
E lo si fa principalmente per perfezionarlo e automatizzarlo. Cioè si insegna al corpo e al cervello l'esecuzione più corretta e performante possibile.
Il problema nasce quando la stanchezza del fisico supera un certo limite.
Questa questione è affrontata anche nella preparazione atletica: infatti tipicamente i lavori su ripetute in anaerobiosi lattacida si interrompono quando la prestazione scende sotto al 60%.
Per il gesto tecnico il problema si pone poiché oltre un certo limite, il livello di stanchezza muscolare e mentale è tale da compromettere e/o comunque modificare anche parzialmente l'esecuzione corretta del movimento (minor equilibrio, minor compattezza, minor rapidità, minor reattività).
Se però io eseguo 900 movimenti di tecnica corretti e 100 scorretti allo sfinimento è un conto.
Se faccio 600/400 è un altro, se faccio 500/500 un altro ancora.
Per parlare proprio terra terra, quel che non devo assolutamente fare è insegnare al cervello e al corpo troppe volte il movimento scorretto (o meno corretto), altrimenti impareranno che non fa differenza l'eseguire l'uno o l'altro e, soprattutto in situazione di forte stress, sarà più semplice che venga selezionato il movimento meno corretto.
Ecco perchè non si dovrebbe lavorare sui gesti coi "pesetti"
Cos'è un movimento corretto? Può un atleta eseguire un movimento "più" corretto di un altro atleta diciamo se sono entrambi in forze e allenati?
non ho capito cosa intendiNello specifico intendevo che il modello entro il quale un movimento può essere considerato corretto ha un margine di variabilità elevato. Un atleta è e rimane sempre un organismo e non un meccanismo. Un organismo del quale, fra l'altro, conosciamo ancora relativamente poco.
direi di si. La realtà dello scontro si compone di altri fattori che non si esauriscono con la corretta esecuzione del gesto tecnico dal solo punto di vista biomeccanico.--CUT--Ognuno ha il suo movimento "corretto" in base alla sua fisicità, agilità, destrezza etc. Sarà definibile però un movimento come corretto quando esso soddisfa i suoi principi di base.
Cos'è un movimento corretto? Può un atleta eseguire un movimento "più" corretto di un altro atleta diciamo se sono entrambi in forze e allenati?
Per fare un esempio per portare un dato pugno devo soddisfare una serie di principi quali la distanza, la veloctà, il bersaglio, il momento, la direzione, e poi devo anche usare la corretta[1] catena cinetica, e quindi altri principi, che mi consente "il massimo risultato con il minor sforzo".
1. Per lo stile che si pratica
Per capirlo bisogna chiedersi perché si esegue il gesto tecnico tante volte.Sono d'accordo. Cambia anche se nello stato di sfinimento ci si allena un atleta finito o un praticante di primo pelo.
Se però io eseguo 900 movimenti di tecnica corretti e 100 scorretti allo sfinimento è un conto.
Se faccio 600/400 è un altro, se faccio 500/500 un altro ancora.
Questa questione è affrontata anche nella preparazione atletica: infatti tipicamente i lavori su ripetute in anaerobiosi lattacida si interrompono quando la prestazione scende sotto al 60%.Ci possono essere però obietti diversi rispetto alla PA di un atleta ai fini della prestazione sportiva.
Per parlare proprio terra terra, quel che non devo assolutamente fare è insegnare al cervello e al corpo troppe volte il movimento scorretto (o meno corretto), altrimenti impareranno che non fa differenza l'eseguire l'uno o l'altro e, soprattutto in situazione di forte stress, sarà più semplice che venga selezionato il movimento meno corretto.
Dunque, messa come l'ha messa clode, l'affermazione è giusta.si ma anche no...se io considero la mia pratica come una serie di gesti tecnici...porterò tale serie sempre allo sfinimento.
Ripetere un gesto tecnico fino allo sfinimento non è corretto se per sfinimento si intende una condizione tale per cui la mia prestazione si è
ridotta ai minimi termini.
Per capirlo bisogna chiedersi perché si esegue il gesto tecnico tante volte.
E lo si fa principalmente per perfezionarlo e automatizzarlo. Cioè si insegna al corpo e al cervello l'esecuzione più corretta e performante
possibile.
Il problema nasce quando la stanchezza del fisico supera un certo limite.
Questa questione è affrontata anche nella preparazione atletica: infatti tipicamente i lavori su ripetute in anaerobiosi lattacida si interrompono
quando la prestazione scende sotto al 60%.
Per il gesto tecnico il problema si pone poiché oltre un certo limite, il livello di stanchezza muscolare e mentale è tale da compromettere e/o
comunque modificare anche parzialmente l'esecuzione corretta del movimento (minor equilibrio, minor compattezza, minor rapidità, minor
reattività).
Se però io eseguo 900 movimenti di tecnica corretti e 100 scorretti allo sfinimento è un conto.
Se faccio 600/400 è un altro, se faccio 500/500 un altro ancora.
Per parlare proprio terra terra, quel che non devo assolutamente fare è insegnare al cervello e al corpo troppe volte il movimento scorretto (o
meno corretto), altrimenti impareranno che non fa differenza l'eseguire l'uno o l'altro e, soprattutto in situazione di forte stress, sarà più semplice
che venga selezionato il movimento meno corretto.
1. | cit. "non ci resta che piangere" Spoiler: show |