Ar.Ma.
Off Topic => Mass Media Directory => Topic started by: Gargoyle on March 18, 2013, 08:51:17 am
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Forse un po' ot, ma l'argomento mi ricorda un racconto, in teoria basato sull'esperienza diretta dell'autore. Vero o meno, l'ho trovato interessante:
http://www.ibs.it/code/9788806208899/lilin-nicolai/respiro-del-buio.html (http://www.ibs.it/code/9788806208899/lilin-nicolai/respiro-del-buio.html)
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Lilin non ha la mia stima.
Oltre agli strafalcioni enormi storico tecnici che pervadono i suoi scritti, egli ha la stessa credibilita' non verificabile di chi afferma di aver studiato arti marziali himalayane senza dare uno straccio di prova.
Lilin é un romanziere, é il Fabio Volo dei romanzi a sfondo militare.
Vende tanto presso un pubblico totalmente a digiuno di tutto.
Un bel personaggio di marketing, sicuramente.
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Quello non lo metto in dubbio, anzi come avevo già sostenuto dubito anche che il suo primo libro e i successivi, siano scritti dalla stessa mano... ma prendendo i racconti per quel che sono, con i difetti che hanno, qualche riflessione interessante sul vivere in un certo mondo, me l'hanno fatta fare :)
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Per quel poco che ho visto io e per quel pò di più che ne posso sapere, è difficile fare una comparazione precisa, ma mentre ad esempio nell'esercito americano puoi avere di partenza "disagi" di vario tipo nn necessariamente ancora conclamatisi, nell'esercito britannico la natura di questi disagi è più circoscritta ma è maggiormente presente un certo tipo di, chiamiamolo clichè, nella testa dei soldati.
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Quello non lo metto in dubbio, anzi come avevo già sostenuto dubito anche che il suo primo libro e i successivi, siano scritti dalla stessa mano... ma prendendo i racconti per quel che sono, con i difetti che hanno, qualche riflessione interessante sul vivere in un certo mondo, me l'hanno fatta fare :)
...esattamente come i libri di Fabio Volo. Certi mondi li descrivono per "sentito dire". :=)
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Quello non lo metto in dubbio, anzi come avevo già sostenuto dubito anche che il suo primo libro e i successivi, siano scritti dalla stessa mano... ma prendendo i racconti per quel che sono, con i difetti che hanno, qualche riflessione interessante sul vivere in un certo mondo, me l'hanno fatta fare :)
...esattamente come i libri di Fabio Volo. Certi mondi li descrivono per "sentito dire". :=)
Appunto...
P.S. In Plotone Sette di McNab mi pare che come nota alla fine del romanzo tratti proprio il PSTD e di come esso sia sottovalutato dalle autorità e dall'opinione pubblica.
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ma il problema tende a venire ignorato perchè non si vuol ammettere questo disagio dei proprio soldati o altro?
perchè si potrebbe ritenere respondabile lo stato?
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ma il problema tende a venire ignorato perchè non si vuol ammettere questo disagio dei proprio soldati o altro?
perchè si potrebbe ritenere respondabile lo stato?
Il problema è squisitamente economico.
Un conto è dare una pensione a qualcuno che in servizio ha perso una gamba a causa dell'azione del nemico.
Non ci si diventa ricchi, e nemmeno si tira avanti, però qualcosa in UK e USA ti danno. Ed è innegabile. Hai di fatto compromesso la tua vita per un servizio che hai reso allo Stato.
Un conto è dare la stessa assistenza economica a problemi mentali.
Come si fa a dimostrare che non erano già presenti prima del servizio? Come si fa ad affermare che soon a causa di servizio?
Alla fine gli eserciti più "operativi del mondo" lo stanno riconoscendo solo da vent'anni. E lo stesso non è semplice ricevere aiuti di Stato per lo PSTD.
Perchè in primis è difficilissimo diagnosticarla, e poi tanta gente "ci ha un po' marciato dentro", togliendo sussidi a chi davvero era messo male.
Ripeto, in Italia, il problema non si pone: non si riconosce un bel niente manco a chi perde una gamba.
E detto questo la questione è semplice: quanti ragazzi italiani accetterebbero di arruolarsi sapendo che in caso di ferimento sarebbero totalmente abbandonati dalle Istituzioni e sarebbero solo a carico della loro famiglia?
Questo argomento non è MAI toccato quando fanno domanda.
E' vero che con i continui tagli alla Difesa, tra un po' avremo pochissimi soldati, e un po' di "crisi di vocazioni" potrebbe anche far bene alle Casse dello Stato. Però il concetto è: un Esercito lo vogliamo si o no?
E chi fa missioni in zona di guerra lo tuteliamo si o no?
Come al solito in Italia è tutto un: "vedremo, faremo, valutaremo..."
E intanto siamo in Afghanistan da 10 anni, 52 caduti, ma il numero di feriti è segreto.
Chissà perchè...
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ok, chiaro grazie
anche se triste...
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Lilin non ha la mia stima.
Oltre agli strafalcioni enormi storico tecnici che pervadono i suoi scritti, egli ha la stessa credibilita' non verificabile di chi afferma di aver studiato arti marziali himalayane senza dare uno straccio di prova.
Lilin é un romanziere, é il Fabio Volo dei romanzi a sfondo militare.
Vende tanto presso un pubblico totalmente a digiuno di tutto.
Un bel personaggio di marketing, sicuramente.
OT
Come studioso della storia russa, sovietica e postsovietica avrei da dissentire, ma tant'è..
Fine OT
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Lilin è un personaggio ben confezionato.
Qualcosa di cui c'era bisogno per cercare di dar fiato ad un genere abbastanza fiacco in Italia.
Un editore ci ha scommesso sopra, e ha vinto.
Poi c'è il famosissimo articolo pubblicato su L'Espresso sulla guerra in Libia dove descrive l'azione del COM.SUB.IN. (che mi è stato fatto notare di recente su FB).
Cerchiamo di distinguere il Lilin persona fisica, il Lilin personaggio ed il romanziere.
giusto un esempio delle innumerevoli ricerche fatte su di lui, e la questione è abbastanza triste:
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:7QSJdmgjGzcJ:www.independent.co.uk/arts-entertainment/books/features/when-does-a-soldiers-memoir-count-as-fact-and-when-as-fiction-2335945.html+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it (http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:7QSJdmgjGzcJ:www.independent.co.uk/arts-entertainment/books/features/when-does-a-soldiers-memoir-count-as-fact-and-when-as-fiction-2335945.html+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it)
http://www.ilgiornale.it/news/ho-smascherato-nicolai-lilin-maleducato-siberiano.html (http://www.ilgiornale.it/news/ho-smascherato-nicolai-lilin-maleducato-siberiano.html)
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Un attimo...
Non sto dicendo che tutto il contenuto del libro sia veramente stato vissuto da lui in primissima persona, come infatti ha chiarito in diverse occasioni davanti a legittime domande riguardo l'autenticità dei fatti narrati.
Sto solo dicendo che (per quanto ne so...) il contesto storico a cui fa riferimento è verosimile.
Tutto qui.
EDIT:
Con tutto il rispetto, l'articolo de "Il Giornale" te lo potevi risparmiare :D ...
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Un attimo...
Non sto dicendo che tutto il contenuto del libro sia veramente stato vissuto da lui in primissima persona, come infatti ha chiarito in diverse occasioni davanti a legittime domande riguardo l'autenticità dei fatti narrati.
Sto solo dicendo che (per quanto ne so...) il contesto storico a cui fa riferimento è verosimile.
Tutto qui.
Che la guerra in Cecenia è stato uno schifo è purtroppo cosa nota.
Però ogni volta che un giornalista gli fa una domanda, lui cambia versione.
Insomma, con tutta probabilità, lui ha preso pezzi in giro di roba in contesti temporali diversi, e ci fa sopra dei libri.
Ricordiamoci che è nato nel 1980.
E se nel 2004 si è trasferito in Italia, in "Cecenia" c'è stato per quanto e quando? 1999-2000, stimo. Nei momenti più topici recenti della guerra.
Non so.
Io dico: se piace, si legge.
Ma non è roba reale, e nemmeno realistica, quella che scrive.
Non posto quello del FattoQuotidiano perchè ancora più cattivo con lui, forse anche troppo, contro al persona.
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Non posto quello del FattoQuotidiano perchè ancora più cattivo con lui, forse anche troppo, contro al persona.
Grazie per la sensibilità ;) .
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Non posto quello del FattoQuotidiano perchè ancora più cattivo con lui, forse anche troppo, contro al persona.
Grazie per la sensibilità ;) .
Allora: Come scrittore Lilin deve meritare rispetto perché ha venduto un pacco di copie. E chi vince sul mercato, ha ragione. Lui scrive quello che un certo target di lettori vuole leggere. NOn quello che per forza è vero. E si fa così.
Però, insomma, quando cambia ogni 3X2 versione quando gli si chiede qualcosa... A qualcuno può dare fastidio, a qualcun'altro no.
Per me un comportamento del genere non gli fa onore.
Se all'Einaudi diceva subito che era un romanzo, magari vendeva anche di più.
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I primi dubbi, per la mera cronaca, anzi...più di dubbi li hanno cmq nella stessa Russia...
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Non posto quello del FattoQuotidiano perchè ancora più cattivo con lui, forse anche troppo, contro al persona.
Grazie per la sensibilità ;) .
Allora: Come scrittore Lilin deve meritare rispetto perché ha venduto un pacco di copie. E chi vince sul mercato, ha ragione. Lui scrive quello che un certo target di lettori vuole leggere. NOn quello che per forza è vero. E si fa così.
Però, insomma, quando cambia ogni 3X2 versione quando gli si chiede qualcosa... A qualcuno può dare fastidio, a qualcun'altro no.
Per me un comportamento del genere non gli fa onore.
Se all'Einaudi diceva subito che era un romanzo, magari vendeva anche di più.
Ma certo.
ad onor del vero, devo comunque dire che la mia opinione si basa sul suo primo romanzo, che ho potuto comunque analizzare meglio nella sua veridicità (confrontandolo ad esempio con altra letteratura russa più "autorevole"), ed è anche per questo che tendo a "credergli" anche sul secondo ;) .
I primi dubbi, per la mera cronaca, anzi...più di dubbi li hanno cmq nella stessa Russia...
Eh...il problema è che ci sono persone che hanno ancora i dubbi perfino su Katyn ;) .