Io non ho ancora avuto modo di girare con nessun praticante di systema, son curioso di capire se quel lavoro funziona o e' come tirare i pugni al coso delle giostre...
Ma sotto stress e nel caos...boh....
Si, però attenzione, un conto è saper gestire ansia e stress, altro conto è saper cosa fare in certe situazioni.
Sia che siamo in un ambiente rilassato/controllato o in una situazione realmente brutta.
Posso essere molto bravo a gestire il panico, ma se poi non ho una risposta valida a come uscire dalla situazione che mi causa panico... boh, non so... mi ritrovo comunque incasinato.
... mi sarei rotto le scatole di prendere pugni sul petto da Starov ad ogni suo stage
Si, però attenzione, un conto è saper gestire ansia e stress, altro conto è saper cosa fare in certe situazioni.
Sia che siamo in un ambiente rilassato/controllato o in una situazione realmente brutta.
Posso essere molto bravo a gestire il panico, ma se poi non ho una risposta valida a come uscire dalla situazione che mi causa panico... boh, non so... mi ritrovo comunque incasinato.
E perché il lavorare in questo modo escluderebbe un lavoro congiunto e dettagliato sulle risposte valide? ;)
nel systema, il 70, 75% del lavoro è fatto proprio per imparare a gestire stress e tensionimi vien da pensare che si "favorisca" un po' di più l'aspetto psicologico/rilassente/respiratorio.
"tecnica", così come la intendono i marzialisti, praticamente non se ne fa. Si impara a gestire il proprio corpo e quello dell avversario, partendo dai principi, non da tecniche.ribadendo il mio limite, non mi ci trovo.
Lavorare sui principi è cosa buona e giusta, e ci mancherebbe altro, ma per certe situazioni bruttebruttebrutte, devo rendere istintive alcunetecniche, le più collaudate, testate e funzionali possibili. E queste le devo allenare allo sfinimento, alla nausea. E nel modo più realistico possibile.
Ad "improvvisare" una "tecnica" al momento del bisogno confidando nella MIA creatività e nel fatto che abbia compreso al 100% i principi dell'arte... sicuro sicuro io non mi sentirei, ma ripeto, è una cosa mia personale.
E comunque chiaramente bisogna mantere un minimo di elasticità mentale e tattica.
:)
Non sono mai stato un creditore del systema,ma potrebbe incuriosirmi uno stage col boss mastrolindo
... mi sarei rotto le scatole di prendere pugni sul petto da Starov ad ogni suo stage
Scusate l'OT ma che impatto possono avere sulla salute quei pugni sul petto?
Mi spiego, a forza di sottoporsi a pugnazzi del genere a mano nuda, durante stage o allenamenti, non si rischia di danneggiare le strutture e gli organi ?
A me personalmente non piacciono i metodi dove insegnano i colpi sulle persone passive in quel modo. Almeno negli SDC ci si mena a vicenda e si è in movimento, quindi magari l'impatto non è cosi violento. Ma questa è solo una mia opinione personale.
sì, però capisci bene che se ogni bambino che nasce dovesse scoprire da solo il fuoco, evolvere da solo un linguaggio, inventare la scrittura, scoprire la ruota, eccetera eccetera, al giorno d'oggi saremmo parecchio indietro. ci sarà un motivo se la civiltà avanza secondo canali differenti. la scrittura è considerata talmente importante da essere presa a confine tra storia e preistoria, perché permette ad ognuno di far tesoro delle esperienze altrui e imparare, senza dover riprendere tutto da zero, anche senza incontrare direttamente chi l'ha preceduto
d'altra parte anche nei contesti di confronto più liberi della storia l'autodidattica non mi risulta si sia mai rivelata una carta vincente, perché non importa quante esperienze tu possa fare: saranno sempre poche rispetto a quelle accumulate in generazioni, secoli, da persone che ti hanno preceduto nel perseguire gli stessi obiettivi
questo senza nessuna offesa, ovviamente. si parla di presupposti al metodo
...riconosco la mia totale inesperienza riguardo il Systema
ok, ma poi tocca a me scegliere, sulla base di esperienze limitate.. mentre in altre scuole l'approccio è fondamentalmente opposto: te ne faccio vedere una, e poi tra questa tu puoi scegliere quella che ti pare :gh:
Aaaaaah, ma vedi Wolvie, allora avevo ragione io! 8)Quote...riconosco la mia totale inesperienza riguardo il Systema
XD
ok, ma poi tocca a me scegliere, sulla base di esperienze limitate.. mentre in altre scuole l'approccio è fondamentalmente opposto: te ne faccio vedere una, e poi tra questa tu puoi scegliere quella che ti pare :gh:
Sulla base di esperienze limitate? E allora l'esperienza che ti mette a disposizione l'istruttore per fartela diventare tua? ;)
Infatti non bisogna prendersene più di quanti se ne possano reggere...si, il mantenere una certa struttura e tensione corporea aumenta sensibilmente questa capacità di "incassare", ma se si esagera... so di persone che per fare i fighi agli stage :dis: (un istruttore serio ti guarda in faccia e ti chiede sempre se ti vuoi fermare, ma se tu proprio insisti :nono: ..) poi sono andati a piangere nello spogliatoio o all'ospedale per danni interni abbastanza fastidiosi :pla:Che tipo di danni interni?
IMHO come detto sopra, basta un low-kick per condizionarti al dolore, e allo stress psicologico provocato dal dolore. Non serve colpire la testa, il plesso solare o il torace. Poi sappiamo tutti che se prendi un pugno sul naso cominci a lacrimare e ci vedi poco, ma non puoi allenarti a romperti il naso o dislocarti la mandibola per provare a condizionarti ad eventi cosi estremi.
E' un lavoro più di condizionamento mentale a non irrigidirti all'idea di essere colpito..come sappiamo, il corpo non si può condizionare al 100%, ma puoi abituarti all'idea di essere colpito. Poi, ci sono diversi drills in cui ci si colpisce a vicenda, ma hanno uno scopo diverso da quello degli sdc.
Quei pugni in quel modo li senti...io ricordo il Mochi fare circo con 3-4 persone a reggerne una che lui colpiva... :-X
Ma sotto stress e nel caos...boh....
Si, però attenzione, un conto è saper gestire ansia e stress, altro conto è saper cosa fare in certe situazioni.
Sia che siamo in un ambiente rilassato/controllato o in una situazione realmente brutta.
Posso essere molto bravo a gestire il panico, ma se poi non ho una risposta valida a come uscire dalla situazione che mi causa panico... boh, non so... mi ritrovo comunque incasinato.
E' questa la differenza con altri metodi...in questo benedetto Systema i principii che ti vengono insegnati servono proprio per farti avere quell'esperienza che poi ti permette di ragionare per conto tuo.Trovo che sia o dovrebbe essere una modalità didattica abbastanza comune in diverse discipline che mirano maggiormente a risultati a medio/lungo termine.
C'è un lasso di tempo tra decisione e azione che è stato studiato parecchio negli ultimi 20 anni. Al contrario di quello che si pensa, sembra che l'azione inizi prima della decisione. Quindi è inconscia e automatica :o
Prima agisci e poi decidi.
A questo punto si puo mettere in dubbio che la gestione dello stress sia determinante nell'iniziare un' azione come per esempio colpire con un pugno o con un arma.
Vero. Le persone rispondono allo stress in modo diverso, e per diminuire il threshold bisogna rendere una situazione abituale. Quando si prende familiarità con una situazione, lo stress cala drasticamente.
Questo comunque, come diceva gargoyle, non vuol dire che si rieca ad intreprendere un corso di azioni immediato e risolutivo. Parlavi di intenzione tempo fa, come un proesso dove pensiero e movimento diventano una cosa sola. Quindi mi muovo mentre penso.
IMHO un sistema di dp dovrebbe appunto allenare questo assieme a condizionamento e tecniche efficaci.
Vero, infatti in psicoterapia se uno ha paura dei ragni non è che gli mettono na tarantola in mano alla prima seduta... magari verso la fine ce la fa, ma all'inizio non fa altro che peggiorare la situazione. Credo che se il lavoro è rivolto allo stress provocato dalla paura che puo salire in un'aggressione l'approccio dovrebbe essere simile, gradualmente vado dalla situazione meno peggio a quella piu spaventosa. Poi però bisogna attuare la generalizzazzione, che avviene appunto sottoponendo la persona a diverse situazioni e contesti, tra cui orario del giorno, persone attorno, temperature, luoghi, etc...
Un esempio stupido. Se ti alleni di SDC alle 7 di sera e uno ti aggredisce alle 6.30 del mattino quando ti sei appena avegliato, magari la razione, e il risutato, non sono cosi efficace come ti saresti aspettato. Magari perchè sei piu rincoglionito al mattino, o altre variabili collegate all'orario che potrebero influire... ma come si fa a sviluppare un programma di DP che contempli questo tipo di alternative? Mi sa che è impossibile e assurdo. La gente lavora ed è gia tanto se va in palestra 3-4 volte a settimana.
Infatti non bisogna prendersene più di quanti se ne possano reggere...si, il mantenere una certa struttura e tensione corporea aumenta sensibilmente questa capacità di "incassare", ma se si esagera... so di persone che per fare i fighi agli stage :dis: (un istruttore serio ti guarda in faccia e ti chiede sempre se ti vuoi fermare, ma se tu proprio insisti :nono: ..) poi sono andati a piangere nello spogliatoio o all'ospedale per danni interni abbastanza fastidiosi :pla:Che tipo di danni interni?
Secondo me danni se ne possono fare anche con 1 o 2 di quei colpi, specialmente se chi riceve il colpo ha un BMI notevolmente inferore a quello che colpisce.
Come ripeto, non mi piacciono i metodi dove stai fermo e il maestro ti colpisce. Soprattutto su plesso solare, torace e testa. Quando mi allenavo di KK ci si colpiva relativamente forte, per il condizionamento. Ma lo si faceva su muscoli della gambe e braccia non su parti cosi delicate che possono portare danni irreversibili magari non visibili short-term. Al massimo quel che capitava era che a fine lezione non camminavi piu per un giorno o massimo 2.
Mi darete della femminuccia ma non credo che questo condizionamento sia sano.
Opinione da puro ignorante in materia non avendo frequentato seminari di sistemi di autodifesa come KM, systema o similar.IMHO come detto sopra, basta un low-kick per condizionarti al dolore, e allo stress psicologico provocato dal dolore. Non serve colpire la testa, il plesso solare o il torace. Poi sappiamo tutti che se prendi un pugno sul naso cominci a lacrimare e ci vedi poco, ma non puoi allenarti a romperti il naso o dislocarti la mandibola per provare a condizionarti ad eventi cosi estremi.
E' un lavoro più di condizionamento mentale a non irrigidirti all'idea di essere colpito..come sappiamo, il corpo non si può condizionare al 100%, ma puoi abituarti all'idea di essere colpito. Poi, ci sono diversi drills in cui ci si colpisce a vicenda, ma hanno uno scopo diverso da quello degli sdc.
Per quel che riguarda l'efficacia in condizioni realistiche invece ...Quei pugni in quel modo li senti...io ricordo il Mochi fare circo con 3-4 persone a reggerne una che lui colpiva... :-X
Ma sotto stress e nel caos...boh....
sono daccordo con questoSi, però attenzione, un conto è saper gestire ansia e stress, altro conto è saper cosa fare in certe situazioni.
Sia che siamo in un ambiente rilassato/controllato o in una situazione realmente brutta.
Posso essere molto bravo a gestire il panico, ma se poi non ho una risposta valida a come uscire dalla situazione che mi causa panico... boh, non so... mi ritrovo comunque incasinato.
Parecchie ricerche in ambito "decision making" confermano quello che dici.
Uno puo essere in grado di gestire lo stress e restare abbastanza rilassato in condizioni di alto rischio, ma non essere in grado di implementare un corso di azioni pronto e decisivo.
C'è un lasso di tempo tra decisione e azione che è stato studiato parecchio negli ultimi 20 anni. Al contrario di quello che si pensa, sembra che l'azione inizi prima della decisione. Quindi è inconscia e automatica :o
Prima agisci e poi decidi.
A questo punto si puo mettere in dubbio che la gestione dello stress sia determinante nell'iniziare un' azione come per esempio colpire con un pugno o con un arma.
E' questa la differenza con altri metodi...in questo benedetto Systema i principii che ti vengono insegnati servono proprio per farti avere quell'esperienza che poi ti permette di ragionare per conto tuo.Trovo che sia o dovrebbe essere una modalità didattica abbastanza comune in diverse discipline che mirano maggiormente a risultati a medio/lungo termine.
Trovo invece il metodo di insegnamento del km più indicato a programmi volti a obiettivi in un lasso di tempo inferiore, quindi teoricamente più indicato per finalità di dp. Il problema è che quando finisce in media il percorso di trasmissione e apprendimento nei sistemi “brevi” spesso non è indicato chiaramente.
In soldoni dal metodo di insegnamento “stile km” basato sulla selezione tecnica mi aspetterei che a una tabula rasa si preveda in media di trasmettere tutto il programma per esempio in 200 ore di normale pratica in palestra (ho calcolato un annetto a 4 ore settimanali).
Vero, infatti in psicoterapia se uno ha paura dei ragni non è che gli mettono na tarantola in mano alla prima seduta... magari verso la fine ce la fa, ma all'inizio non fa altro che peggiorare la situazione. Credo che se il lavoro è rivolto allo stress provocato dalla paura che puo salire in un'aggressione l'approccio dovrebbe essere simile, gradualmente vado dalla situazione meno peggio a quella piu spaventosa. Poi però bisogna attuare la generalizzazzione, che avviene appunto sottoponendo la persona a diverse situazioni e contesti, tra cui orario del giorno, persone attorno, temperature, luoghi, etc...
Un esempio stupido. Se ti alleni di SDC alle 7 di sera e uno ti aggredisce alle 6.30 del mattino quando ti sei appena avegliato, magari la razione, e il risutato, non sono cosi efficace come ti saresti aspettato. Magari perchè sei piu rincoglionito al mattino, o altre variabili collegate all'orario che potrebero influire... ma come si fa a sviluppare un programma di DP che contempli questo tipo di alternative? Mi sa che è impossibile e assurdo. La gente lavora ed è gia tanto se va in palestra 3-4 volte a settimana.
Trovo che sia o dovrebbe essere una modalità didattica abbastanza comune in diverse discipline che mirano maggiormente a risultati a medio/lungo termine.
Trovo invece il metodo di insegnamento del km più indicato a programmi volti a obiettivi in un lasso di tempo inferiore, quindi teoricamente più indicato per finalità di dp. Il problema è che quando finisce in media il percorso di trasmissione e apprendimento nei sistemi “brevi” spesso non è indicato chiaramente.
In soldoni dal metodo di insegnamento “stile km” basato sulla selezione tecnica mi aspetterei che a una tabula rasa si preveda in media di trasmettere tutto il programma per esempio in 200 ore di normale pratica in palestra (ho calcolato un annetto a 4 ore settimanali).
Esatto.
Infatti non ho mai detto che il Systema preveda dei tempi di apprendimento più veloci del Krav Maga, a parità di risultati, ovviamente. Che sia più rapido e facile di AM tradizionali invece si, e non sono di certo l'unico a confermarlo. E' importante ricordare che la "leggenda" ;) vuole che sia stato e sia ancora utilizzato per l'addestramento di unità speciali, quindi di persone selezionate e che già hanno certi requisiti di intelligenza e adattabilità.
Infine, è chiaro che chi venga dagli SDC o dalle AM e non abbia mai provato ad allenarsi in quella maniera sia un pò spiazzato da tanta "libertà"...io stesso all'inizio ero un pò frustrato, lo ammetto, avevo ancora bisogno di qualcuno che mi dicesse cosa fare, almeno fino a un certo punto, quindi capisco perfettamente il discorso di Happo e Mad ;) .
...considera che nel Systema buona parte del lavoro è fondato proprio sulla propriocezione, sul "sentirsi", sul "conoscersi", sia a livello psicologico che a livello biomeccanico o fisiologico...capirai che si tratta di un percorso molto personale che può variare da individuo a individuo.ottimo
Infatti lo stesso Vasiliev dice che il Systema si trova per caso ad essere un'arte marziale.
Ok , grazie la mia era proprio una domanda per avere in linea di massima un punto di riferimento.
Guarda, a questo punto ti posso riferire soltanto per la mia esperienza, con i miei amici-allievi..
indicativamente, per arrivare a comprendere grossomodo i principii di varie situazioni di combattimento (armati, disarmati, a terra, in inferiorità numerica ecc), teoricamente direi...50-60 ore.
Poi però c'è una fase di approfondimento e acquisizione reale delle abilità, e qui subentrano sparring non collaborativi, test sulla capacità di resistere allo stress ecc., e già qui si va sulla possibilità in termini di tempo che la persona ha di allenarsi, il che rende tutto un pò meno quantificabile...proprio perché non sarai mai allenato a sufficienza per una situazione reale, in quanto quello che viene auspicato è un progresso "ad vitam".Ok questo dal mio punto di vista è un concetto simile teoricamente a molte altre discipline e am che ho abbastanza chiaro, basato sulla continua ricerca di implementazione dei propri skills e l'approfondimento dei concetti di base e dello loro possibili sfaccettature e interpretazioni.
Ma ripeto, sto parlando in base alla mia ancora breve esperienza di apprendimento e insegnamento-condivisione.
anche lo strip poker ha le sue particolarità
tornando IT
c'è da capire quanto sia assoluto il concetto dei principi
e quanto l'idea di una risposta semplice, apprendibile in tempi ragionavoli, facilmente memorizzabile
rappresenti un alternativa piuttosto che una diversa visione
ok, ma poi tocca a me scegliere, sulla base di esperienze limitate.. mentre in altre scuole l'approccio è fondamentalmente opposto: te ne faccio vedere una, e poi tra questa tu puoi scegliere quella che ti pare :gh:
la selezione è a monte, ed effettuata da persone per forza di cose più esperte dell'allievo che, per sua natura, non padroneggia le tecniche tra cui è chiamato a scegliere
ok, ma poi tocca a me scegliere, sulla base di esperienze limitate.. mentre in altre scuole l'approccio è fondamentalmente opposto: te ne faccio vedere una, e poi tra questa tu puoi scegliere quella che ti pare :gh:
la selezione è a monte, ed effettuata da persone per forza di cose più esperte dell'allievo che, per sua natura, non padroneggia le tecniche tra cui è chiamato a scegliere
Secondo me bisogna separare la risposta pre costituita a un problema di combattimento con la tecnica.
Fra insegnare una ginocchiata della MT e il pugno del Systema non cambia nulla.
In etrambi casi la tecnica è la biomeccanica per esegurila. Ed è questa la cosa importante. Le infinite sfumature di quella ginocchiata e di quel pugno sono frutto dell'esperienza nello sparring o in simulazioni di DP.
Starov, che frai i 3 guro del systema, è comunque quello più "esoterico" spiega all'inizio del video la biomeccanica del pugno. Quel tipo di biomeccanica si trova in tutto il systema. Questo tipo di principi fanno di una disciplina un'arte marziale. La somma di risposte, anche se efficaci, a problemi di combattimento senza un filo conduttore non fanno un'arte marziale.
Per rendere però efficace quella catena motoria è necessario però essere rilassati. Non c'è alternativa. Non solo sciolti, ma rilassati. Quindi parliamo di una condizione prima ancora che fisica, mentale. Ecco l'altro principio che pone l'accento sulla respirazione. Ecco anche l'introspezione.
Se c'è una cosa che ho capito del Systema è la perfetta coerenza a "incastro" dei principi sui quali si basa, la facilità di apprendimento e l'indubbia potenza che quella biomeccanica è ingrado di imprimere alle tecniche. Tecniche che nascono da quella biomeccanica.
Quindi il tema non è quale tecnica efficace insegnare, ma quale principio insegnare tale per cui applicandolo raggiungo il mio scopo, in questo caso di DP, nel modo più efficace e adattabile possibile.
Ecco allora che vedi il systema in auto, sulle scale, in posti chiusi o all'aperto, contro armi o a mani nude e non diciamo che riconosciamo il systema per le tecniche, ma per la biomeccanica con le quali vengono portate.
Stabilto questo si può discuture su quali scenari o pressure test siano migliori per accellare l'apprendimento o per coprire problematiche che le statistiche ci hanno detto essere le più probabili. In questo senso il KM può sicuramente dare un importante contributo.
In caso di stress dato da preoccupazioni e sollecirtazioni nella vita quotidiana (e.g. scadenza al lavoro, un famigliare che sta male, la ragazza ti ha lasciato, etc...) il discorso che fai è vero. Si innalza il livello di stress generale quindi ogni cosa che succede parte da un livello di partenza gia innalzato. Ma questo è addirittura controproducente per quel che riguarda stress management.[/quote]
In caso di stress dato da PAURA quello che dici è falso. Ci sono paure specifiche che non hanno nulla a che fare con tutto il resto.. Sono appunto domain specific non domain general.
Quindi paura e ansia (preoccupazione) danno differenti stress psicologici e sopratutto fisiologici.
Nel caso di un'aggressione si tratta di paura, non di preoccupazioni. In questo caso per desensitizare questo tipo di situazioni, bisogna essere esposti gradualmente a situazioni del genere dalla meno paurosa alla piu paurosa. Non solo. Bisogna anche essere esposti a una grande varietà di situazioni, in modo da coprire il piu possibile la gamma di eventi che possono accadere. Si chiama generalizzazzione. Altrimenti se ti aggrediscono al bar e ti sei allenato in palestra, la paura sale come (o quasi) se on ti fossi mai allenato.
Fra un po vedrai fanchinna fare lezione al bar con la birra in mano XD
[extended version]
Ok , grazie la mia era proprio una domanda per avere in linea di massima un punto di riferimento.
Guarda, a questo punto ti posso riferire soltanto per la mia esperienza, con i miei amici-allievi..
indicativamente, per arrivare a comprendere grossomodo i principii di varie situazioni di combattimento (armati, disarmati, a terra, in inferiorità numerica ecc), teoricamente direi...50-60 ore.
Per esempio nel km e nelle discipline israeliane il tempo previsto per dare l'"istruzione di base completa" al civile che si iscrive in palestra, identificabile forse nel loro caso con la pratica di una panoramica di tutti gli scenari/difese da programma, non l'ho ancora capito.
Io parlo di stress legato al confronto e allo scontro e nn certo alla paura dei ragni...Ho usato l'esempio della paura dei ragni per differenziarlo dalle preoccupazioni della vita di tutti i giorni. C'è una differenza sostanziale tra ansia e paura. Lo stress lo posono dare entrabi ma c'è differenza in termini di risposta ed intervento. Spero sia daccordo almeno su questo.
Ed essendo un fenomeno riscontrato e condiviso, direi che falso è un termine abbastanza improprio.
Lo stress legato a eventi come quelli legati a situazioni di dp, ma nn solo, ha uno spettro di reazioni fisiologiche abbastanza noto e conclamato in maniera quasi inequivocabile.
Semplice...Ok, ma questa non è paura. Li devi imparare a gestire rabbia o similar.
Litighi nel traffico con uno...stress percepito 10.
Fai un periodo x di addestramento continuato reality based sottoposto costantemente a vari tipi di stress...rilitighi nel traffico con uno...stress percepito 10-X...
E l'esempio ha riscontri anche in settori a latere come forze dell'ordine o addetti ad emergenze di vario genere.
La paura comporta reazioni fisiologiche e psicologiche che è possibile imparare a gestire e controllare.1. La paura si puo gestire con tecniche derivanti da terapie cognitive e comportamentali. Non solo sugli umani ma pure sugli animali. Questo non vuol dire che sia facile. Non puoi eliminare l'emozione della paura, fa parte di te, della tua persona. Ma puoi inibire le associazioni.
E' la fobia ad avere impatto su altro che richiede, appunto, altro approccio.
Una aggressione o una discussione che degenera da un certo punto di vista hanno differenze solo nella tempistica con cui certi meccanismi entrano in azione e nn nei meccanismi stessi.Sei sicuramente più informato tu sui protocolli che usano in ambito sicurezza e non ho conoscienze sufficenti per argomentare.
Il tipo di addestramento che viene fatto è infatti di ispirazione dichiaratamente militare e ci sono tante similutudini con altri settori in cui la gestione dello stress legato alle emergenze è la norma professionale.
I principii senza applicazione concreta rimangono lì, è chiaro, solo sulla carta..l'apprendibile in tempi ragionevoli si ricollega invece al fatto che non c'è nulla da memorizzare, almeno non nel senso classico del termine applicato alle AM tradizionali. Capiti i principii, sei tu che crei la tua tecnica, anzi la tiri fuori da dove è già, applicando i principii in base a come sei "fatto" tu.
L'alternativa è imparare a rifare roba già pronta e fatta da altri, sempre uguale a sé stessa, o quasi..ma è la mia visione, io non riuscirei a fare una cosa che mi esce male quando ho lo stesso risultato con una cosa che mi esce spontaneamente.
La paura comporta reazioni fisiologiche e psicologiche che è possibile imparare a gestire e controllare.1. La paura si puo gestire con tecniche derivanti da terapie cognitive e comportamentali. Non solo sugli umani ma pure sugli animali. Questo non vuol dire che sia facile. Non puoi eliminare l'emozione della paura, fa parte di te, della tua persona. Ma puoi inibire le associazioni.
E' la fobia ad avere impatto su altro che richiede, appunto, altro approccio.
2. La fobia è una forma di paura. La differenza tra e due sta solo nel labeling cognitivo, non nelle reazioni fisiologiche e psicologiche. Non voglio sembrarti presuntuoso ma ste cose le studio per lavoro.Una aggressione o una discussione che degenera da un certo punto di vista hanno differenze solo nella tempistica con cui certi meccanismi entrano in azione e nn nei meccanismi stessi.Sei sicuramente più informato tu sui protocolli che usano in ambito sicurezza e non ho conoscienze sufficenti per argomentare.
Il tipo di addestramento che viene fatto è infatti di ispirazione dichiaratamente militare e ci sono tante similutudini con altri settori in cui la gestione dello stress legato alle emergenze è la norma professionale.
Per quel che sembra logico a me (magari dico una cazzata è), ci sono differenze tra difesa personale di una persona che da vittima indifesa viene aggredita con rischio di vita, e un litigio per strada tra due autisti incazzati. Con questo non dico che l'uno non possa sfociare nell'altro, dico solo che ci sono differenze in termini di emozioni e cognizioni. Magari poi in termini di risultati sono equivalenti: l'autista 1 spappola la testa dell'autista 2 e ci scappa il morto.
La scena che hai descritto sopra però non comporta paura. Ma me ne vengono in mente altre che coinvolgono paura, e credo tu capisca di che situazioni sto parlando.
Comunque (semplice consiglio) dai un'occhiata alla tecnica che dicevo, IMHO puo essere un buon lavoro da affiancare ai sistemi di difesa.
Quei pugni in quel modo li senti...io ricordo il Mochi fare circo con 3-4 persone a reggerne una che lui colpiva... :-X
Ma sotto stress e nel caos...boh....
Wolvie, quando ci farai un filmato di sparring non collaborativo?
Quei pugni in quel modo li senti...io ricordo il Mochi fare circo con 3-4 persone a reggerne una che lui colpiva... :-X
Ma sotto stress e nel caos...boh....
eh si, l'avversario quasi sempre ... è vivo e quelli vivi non stanno mai fermi ;D
Ma relativamente al discorso anche del semplice litigio o affini, entrano sempre cmq in gioco paure di diverso tipo...paura di essere inadeguati, paura delle conseguenze, paura del giudizio altrui o dell'impatto sulla propria coscienza...tutte cose facilmente riscontrabili che in un contesto volto alla Dp rappresentano spesso un fardello.
I principii senza applicazione concreta rimangono lì, è chiaro, solo sulla carta..l'apprendibile in tempi ragionevoli si ricollega invece al fatto che non c'è nulla da memorizzare, almeno non nel senso classico del termine applicato alle AM tradizionali. Capiti i principii, sei tu che crei la tua tecnica, anzi la tiri fuori da dove è già, applicando i principii in base a come sei "fatto" tu.
L'alternativa è imparare a rifare roba già pronta e fatta da altri, sempre uguale a sé stessa, o quasi..ma è la mia visione, io non riuscirei a fare una cosa che mi esce male quando ho lo stesso risultato con una cosa che mi esce spontaneamente.
è incredibile
per imparare ad usare lo spray al peperoncino serve il corso
per fare arti marziali si improvvisa
ma guarda che ti sei spiegato benissimo
solo che non sono d'accordo
tutto qui
crogiolarsi con la storia dei principi è la peggiore di tutte
ogni situazione ha delle particolarità che vanno apprese
ogni ambito è un potenziale corso che avete già sviluppato
perchè john fa il corso con l'auto?
perchè ha le sue particolarità
altrimenti, visto che i principi li ho fatti miei
e che da li, con l'improvvisazione, posso sviluppare le mie tecniche
John non mi serve
Ni...
Io faccio il corso in auto per far provare ai miei uno scenario e dargli gli input su alcune cose che esulano la pratica.
Infatti a un certo punto alcuni hanno capito cosa avrei fatto nel momento in cui si sono, parlo di tecnica, sintonizzati sui principi.
Considera che al nostro corso istruttori di livello 8 Moni nn ci ha mostrato nessuna tecnica...solo la situazione, poi noi dovevamo trovare la soluzione e lui poi confermarla o meno... :thsit:
Che tradotto in un monte ore medio di pratica per l'allievo corrisponde a...?Ok , grazie la mia era proprio una domanda per avere in linea di massima un punto di riferimento.
Guarda, a questo punto ti posso riferire soltanto per la mia esperienza, con i miei amici-allievi..
indicativamente, per arrivare a comprendere grossomodo i principii di varie situazioni di combattimento (armati, disarmati, a terra, in inferiorità numerica ecc), teoricamente direi...50-60 ore.
Per esempio nel km e nelle discipline israeliane il tempo previsto per dare l'"istruzione di base completa" al civile che si iscrive in palestra, identificabile forse nel loro caso con la pratica di una panoramica di tutti gli scenari/difese da programma, non l'ho ancora capito.
Esiste uno standard teorico legato alla conoscenza dei principi dopo il quale idealmente lo studente "migliore" riesce a trovare da solo soluzioni sensate nella maggiorparte dei casi.
Che tradotto in un monte ore medio di pratica per l'allievo corrisponde a...?Ok , grazie la mia era proprio una domanda per avere in linea di massima un punto di riferimento.
Guarda, a questo punto ti posso riferire soltanto per la mia esperienza, con i miei amici-allievi..
indicativamente, per arrivare a comprendere grossomodo i principii di varie situazioni di combattimento (armati, disarmati, a terra, in inferiorità numerica ecc), teoricamente direi...50-60 ore.
Per esempio nel km e nelle discipline israeliane il tempo previsto per dare l'"istruzione di base completa" al civile che si iscrive in palestra, identificabile forse nel loro caso con la pratica di una panoramica di tutti gli scenari/difese da programma, non l'ho ancora capito.
Esiste uno standard teorico legato alla conoscenza dei principi dopo il quale idealmente lo studente "migliore" riesce a trovare da solo soluzioni sensate nella maggiorparte dei casi.
ma tu sei fissato con i tempi XDHai ragione. :D
Un allievo con una situazione ottimale psicofisica e una frequenza costante di 3-4 ore settimanali di media diciamo che in un paio d'anni ha già una quadratura sufficiente.Grazie.
due contro uno, eh...
mi faccio la solita dose di raggi gamma ed arrivo
per situazionalità non si intende solo lo scenario
anche un certo tipo di aggressione ha le sue caratteristiche
e allora è giusto lavorare sui principi ma è anche vero che ogni studio ha le sue particolarità
ed inoltre è giusto emanciparsi ma non è male avvalersi delle esperienze altrui
l'apprendimento passa anche attraverso la memorizzazione proprio per questo
Ecco se dovessi confrontare le 2 discipline vorrei confrontarle basandomi proprio su dei pressure test, non sull'"annusare gli allievi". IMHO in questo modo si puo parlare di tempistica.. forse.
Comunque 2 anni di allenamento sono tempi ragionevoli, soprattutto considerando le necessità di oggi. Il maestro che ti dice che la cintura nera la ottieni dopo 10 anni, IMHO, scoraggia fin da subito gli allievi.