ma offro una riflessione: se io faccio tutto il movimento partendo da in piedi dell'armbar ma poi a terra mantengo il suo gomito puntato verso la mia gamba e nn verso il suolo sto facendo o no la stessa tecnica e lo stesso movimento?Dal mio punto di vista, si. Se l'esecuzione è fatta bene è sempre un arm bar, se è fatta male la considero invece un arm bar “da cani”.
confesso di non aver visto completamente i due video, ma vorrei intervenire per una precisazione.
non faccio jujiutsu, quindi di difendere il maestro Clark mi interessa relativamente. dico relativamente perché NEL jujiutsu, da quello che ho letto e sentito, è un'autorità. sul fatto che le tecniche eseguite, nello specifico, abbiano una reale potenzialità nella difesa personale, questo non sono in grado di dirlo. così, a naso, per me sono troppo complesse per essere eseguite fluidamente in caso di panico.
ben sapete che sono uno che viene preso da attacchi di allergia quando sono di fronte a gente con millemila dan e mestri di millemila specialità. non avendo più quindici anni, mi risulta difficile credere alle mirabolanti manifestazioni sulla efficacia di una disciplina; le cose voglio testarle sulla mia pelle per vedere che effetto hanno.
come mi vien da ridere quando sento "colleghi" marzialisti dire che la potenza fisica è inutile perché hai la tecnica... mi piacerebbe allora capire perché atleti professionisti di karate, judo, taekwondo e similari si rompano il culo con i pesi, o perché lo facessero (con strumenti ben più primitivi) anche in tempi non sospetti i praticanti di tode.
detto questo, per fugare ogni dubbio sulle mie intenzioni e per rendere più chiaro quello che scrivo, posso dire di essere altrettanto allergico nel sentir parlare di "invenzioni". in questo campo specifico, secondo il mio modestissimo punto di vista, non esistono invenzioni, ma rielaborazioni e perfezionamento di cose già esistenti.
ovvero, quando eravate bambini e litigavate con il ragazzino della classe vicina alla vostra, non avete mai provato a buttarlo a terra o a dargli una ginocchiata? certamente sì, ma questo non vuol dire che eravate thai boxers o jujuteri ante litteram, significa solo che usavate "tecniche" istintive, che trovano la loro sublimazione nella specializzazione di una disciplina.
per spiegarmi meglio, sarebbe come dire che il single leg è nato col bjj, affermando che secoli di lotta grecoromana o lotta libera non siano mai esistiti.
oppure (e qui John puoi darmi in testa quando e come vuoi, se ritieni che stia dicendo inesattezze), sarebbe sentirsi dire da Moni Aizik che finchè ha praticato judo veniva menato anche dalle vecchiette, mentre adesso rompe le ossa a chiunque perché ha codificato il CKM.
credo che questo, onestamente, voglia dire forzare pesantemente la mano sul discorso onestà intellettuale.
sono convinto che lo stesso Moni, in una ipotetica situazione di corpo a corpo, se dovesse vedere la possibilità di portare un osotogari, che gli consentirebbe di avere l'avversario a terra e il controllo di un braccio dello stesso, lo farebbe senza alcuna remora.
secondo me, il grande merito delle discipline come il KM o il CKM, sia stato quello di prendere tecniche già esistenti (sicuramente creandone di nuove, funzionali a determinate situazioni), e elaborale, smontandole e rimontandole in modo razionale e mirato, al fine di renderle applicabili in modo istintivo anche da chi non è in possesso di una particolare fisicità. a questo è stato aggiunto un gran lavoro di potenziamento per rendere le medesime tecniche, se portate con intensità ed intenzione, devastanti. questo porta, sempre imho, nel campo dell'efficienza ed efficacia, le discipline israeliane ben oltre il jujiutsu o l'aikido, pur mantenendo con le stesse una larga base comune.
Spartan, una domanda: a che pro questo "analitico" quanto prolisso thread?
Per il resto, da Lichtenfeld ad Aizik, nessuno ha mai rinnegato determinati spunti o approcci...sono stati semplicemente selezionati, contestualizzati, integrati ed evoluti....motivo per cui, visto che lo si cita, Moni alcune cose le insegna e le farebbe e altre no
Lo stesso BJJ ha operato una selezione tecnica sulla base della fattibilità dove il discrimine è appunto il confronto
1. sono d'accordo che informare sia corretto e che una disciplina anche se è nata da basi comuni, ma ha rielaborato, integrato o addirittura inventato è cosa diversa dalla disciplina da cui è nata.
2. accreditare una disciplina solo perché all'avanguardia dal punto di vista tecnico o metodologico non alza né lo standard né fa di quella disciplina una disciplina migliore.
3. la realtà e che se non sono mai finito a terra in strada, senza essere io un lottatore, è solo grazie alla capacità (e all'adrenalina) di gestire posture come quella del cavaliere o dell'arciere cioè di mantenere posizioni basse cioè mantenere il baricentro basso. Nessun incontro non collaborativo combattuto in piedi può contestare questo dato di fatto.
4. una disciplina che riduce se stessa a una soluzione e non a uno strumento non sarà mai un'arte marziale o da combattimento.
Bah... non so...
Alla fine, quelli cerebrodotati il grosso dei concetti chiave se lo procurava sua sponte, semplicemente spolpandosi tuoi (e altrui) posts e video.
Boh... sarò troppo cinico... ma la vedo così.
non riesco ad elaborare il concetto riportato al punto 4.E' il solito discorso trito e ritrito che se una disciplina non fornisce dei principi adattabili a problemi di combattimento non provati durante l'allenamento manca della capacità creativa e se manca di capacità creativa non c'è arte che è una componente fondamentale delle discipline che pratichiamo. Fermo restando che non tutti siamo picasso o Pacquiao e quindi se uno non è creativo non saranno le tecniche o la ginnastica a farci diventare magicamente dei fenomeni.
Bingo, potresti esplicitarlo in maniera differente?