Ar.Ma.

Arti marziali Cinesi => Kung Fu (vari stili) => Topic started by: starfabio13 on September 24, 2013, 12:33:14 pm

Title: Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 24, 2013, 12:33:14 pm
Salve a tutte/i,
rendendomi conto negli anni di molti buchi e deficienze nell'insegnamento marziale in ambito Uinchunensco, riscontrato in vari lineages, desideravo conoscere le idee in merito alle possibili soluzioni col fine di fare una pratica marziale più uniforme ed integra, e se qualcuno ha ricercato in quest'ambito, la ragione per la quale il Wing Chun, generalmente presenta tali deficienze e buchi.

La mia idea é che il Wing Chun sia stato trasmesso appositamente o bonariamente monco, rendendo diversamente abili , cioé scandalosi, i Chunners e la pratica.
Le ragioni possono essere che questo dato di fatto, che ha portato l'integrazione delle cose mancanti o fatte male, tramite la ricerca in altri settori, anche non marziali, sia stata voluta, sia per ragioni di mercato e di pericolosità, sia non voluta per l'inadeguatezza e la mancanza di preparazione di coloro che hanno trasmesso quest'arte marziale.

Vi aspetto dal fabbro per gli anelli mancanti ...   :ricktaylor:
 :halo:  :D
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Giorgia Moralizzatrice on September 24, 2013, 12:37:45 pm
Adesso si scaneterà l'inferno   :nono:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Mic on September 24, 2013, 12:43:16 pm
narrano antiche leggende che esisteva lo stile puro leggendario dal potere incredibile, ma questo fulgido esempio di armonia pace interiore si macchio e decade in una massa amorfa  :om:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Giorgia Moralizzatrice on September 24, 2013, 12:46:04 pm
Dai che con l'autunno fa un pò freddino e occorre un pò di peperoncino... serio!!!! 8)
Contento tu   :dis:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 24, 2013, 12:52:56 pm
Salve a tutte/i,
rendendomi conto negli anni di molti buchi e deficienze nell'insegnamento marziale in ambito Uinchunensco, riscontrato in vari lineages, desideravo conoscere le idee in merito alle possibili soluzioni col fine di fare una pratica marziale più uniforme ed integra, e se qualcuno ha ricercato in quest'ambito, la ragione per la quale il Wing Chun, generalmente presenta tali deficienze e buchi.

La mia idea é che il Wing Chun sia stato trasmesso appositamente o bonariamente monco, rendendo diversamente abili , cioé scandalosi, i Chunners e la pratica.
Le ragioni possono essere che questo dato di fatto, che ha portato l'integrazione delle cose mancanti o fatte male, tramite la ricerca in altri settori, anche non marziali, sia stata voluta, sia per ragioni di mercato e di pericolosità, sia non voluta per l'inadeguatezza e la mancanza di preparazione di coloro che hanno trasmesso quest'arte marziale.

Vi aspetto dal fabbro per gli anelli mancanti ...   :ricktaylor:
 :halo:  :D
mah... c'è choi sostiene che il WC è un sistema completo e solo vedendo tutto si possa capire.
C'è chi sostiene che sia uno stile iperspecializzato e che questo sia la sua maggiore qualità e la sua maggiore pecca.
C'è chi sostiene che l'unico lineage completo ed originale sia il suo....
La tua visione pertanto non mi sembra particolarmente strana.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 24, 2013, 13:13:39 pm
Fabio.love, tu che idea ti sei fatto, che tu lo conosca praticamente o meno?
Le idee generali sul Wing Chun sono varie ed disparate, ma intendo una discussione su ambiti personali di esperienza più o meno diretta per fini costruttivi.

Quindi soluzioni ai buchi e storture varie, se riscontrate e testate.
Ragioni per le quali é così.
Comprendo che può essere un argomento vasto... :o

Ti faccio un esempio: i pugni a catena, una delle tecniche possibili, sono risultati molto inefficaci, quando in realtà sono per loro natura veloci e potenti. 
Questo perché sono stati dogmatizzati e usati in un contesto reale ove, privi dell'adattabilità del momento, hanno beccato classicamente uno spostamento laterale con un gancetto, tanto per fare un esempio.
Inoltre quei pugni sembravano le pippette dei dodicenni visto che erano semplici movimenti privi di una geometria tattica in applicazione reale insieme ad una incapacità di veicolare energia cinetica sotto forma di colpo, diventando delle spintarelle degne dei coniglietti di play boy  :spruzz:

Quindi, come avete, se lo avete fatto, riportato ad un uso proprio per sua natura, le tecniche svuotate di efficacia ed efficienza?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 24, 2013, 13:15:47 pm
narrano antiche leggende che esisteva lo stile puro leggendario dal potere incredibile, ma questo fulgido esempio di armonia pace interiore si macchio e decade in una massa amorfa  :om:
[/quo

 :-[ Così mi fai arrossire.... :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Mic on September 24, 2013, 13:30:37 pm
narrano antiche leggende che esisteva lo stile puro leggendario dal potere incredibile, ma questo fulgido esempio di armonia pace interiore si macchio e decade in una massa amorfa  :om:

 :-[ Così mi fai arrossire.... :)


 Si sono scritti fiumi di inchiostro sui forum con ognuno  che diceva che il suo era il vero e gli altri falsi, citando improbabili genealogie come la storiella della monaca che creo lo stile, dalla mia esperienza i praticanti peccano di deliri di onnipotenza poi dal lato tecnico il wx dovrebbe essere uno stile a corta distanza con esercizi per stare incollato all'avversario (chi-sao?) ma prima ti fanno fare un esercizio che è l'opposto dello stile il lat-sao, ci vedo troppe contraddizioni non parlerei di anelli mancanti ma ti parti logiche mancanti.   
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on September 24, 2013, 14:17:51 pm
Salve a tutte/i,
rendendomi conto negli anni di molti buchi e deficienze nell'insegnamento marziale in ambito Uinchunensco, riscontrato in vari lineages, desideravo conoscere le idee in merito alle possibili soluzioni col fine di fare una pratica marziale più uniforme ed integra, e se qualcuno ha ricercato in quest'ambito, la ragione per la quale il Wing Chun, generalmente presenta tali deficienze e buchi.

La mia idea é che il Wing Chun sia stato trasmesso appositamente o bonariamente monco, rendendo diversamente abili , cioé scandalosi, i Chunners e la pratica.
Le ragioni possono essere che questo dato di fatto, che ha portato l'integrazione delle cose mancanti o fatte male, tramite la ricerca in altri settori, anche non marziali, sia stata voluta, sia per ragioni di mercato e di pericolosità, sia non voluta per l'inadeguatezza e la mancanza di preparazione di coloro che hanno trasmesso quest'arte marziale.

Vi aspetto dal fabbro per gli anelli mancanti ...   :ricktaylor:
 :halo:  :D

Il mio parere, esposto tempo fa  https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=10631.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=10631.0)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on September 24, 2013, 14:20:58 pm
La mia idea é che il Wing Chun sia stato trasmesso appositamente o bonariamente monco, rendendo diversamente abili , cioé scandalosi, i Chunners e la pratica.
Le ragioni possono essere che questo dato di fatto, che ha portato l'integrazione delle cose mancanti o fatte male, tramite la ricerca in altri settori, anche non marziali, sia stata voluta, sia per ragioni di mercato e di pericolosità, sia non voluta per l'inadeguatezza e la mancanza di preparazione di coloro che hanno trasmesso quest'arte marziale.

Lì è un problema di metodo di allenamento  https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=11110.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=11110.0)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 24, 2013, 14:34:33 pm
Fabio.love, tu che idea ti sei fatto, che tu lo conosca praticamente o meno?
Le idee generali sul Wing Chun sono varie ed disparate, ma intendo una discussione su ambiti personali di esperienza più o meno diretta per fini costruttivi.

- CUT -

Quindi, come avete, se lo avete fatto, riportato ad un uso proprio per sua natura, le tecniche svuotate di efficacia ed efficienza?
ciao.
Le idee che mi sono fatto sono frutto di qualche anno dedicato all'arte in questione.
Troppo pochi per essere un parere da esperto.
Nella mia personale esperienza ho iniziato a seguirlo come "approfondimento" dell'altra arte che prtaicavo.
Sostanzialmente condivido molto le idee dell'utente Gibi, sostanzialmente il WC come tanti altri stili è specializzato su alcune strategie/distanze ma il marketing lo ha presentato e continua a farlo adesso come una arte completa su tutte le situazioni e tutte le distanze.
Personalmente lo considero come una delle cose più frustranti e cervellotiche che ho fatto, ma, torno a dire, sono solo e solamente impressioni personali.

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 24, 2013, 16:24:35 pm
Huelà!  :thsit:
Ho letto ciò che avete scritto in questa sede e nei link che avete postato,
al che vi posso dire che......  condivido tutto quello che dite e che avete scritto!  :sbav:

Ho letto e sentito molti che hanno più o meno praticato Wing Chun nei vari lineages, nonché molti che avevano esperienze di altri stili, oppure altri che non conoscevano il Wing Chun ma si erano fatti un'idea in base a video, esperienze di stages o allenamenti e così via. In sintesi fonti più disparate ed eterogenee.

Praticandolo conosco molto bene l'ambiente, le linee di pensiero, le divisioni e i deliri di onnipotenza, il marketing, le storie, insomma tutto quello compone il mondo del Wing Chun che si può paragonare alla sigla... WC ! :vomit:

Ok, fino a qui ci siamo.

Un conto é l'arte un conto sono gli artisti.
Un conto é il Wing Chun e un conto sono i Chunners.
E quello che vale per il Wing Chun vale in molti altri stili,
dicendo questo con profondo dispiacere visto che ci muoviamo in un letamaio generale.

Ma ci sono persone che ricercano e si sforzano di migliorarsi veramente, di togliere l'immondizia e vedere se c'é l'oro, in base alle tendenze marziali che si possono esprimere in questo o altro stile.
E sono tutti buoni, efficaci e tendenti ad essere pratici, non solo nel senso di combattimento.

Per esperienza vi posso dire che l'arte in questione si presta e tende ad essere un sistema di combattimento integrale, e ciò traspare dalle forme, dai principi, dalle applicazioni.
Negli anni é stato svuotato, usato per fare soldi e rendersi fighi e straegoici,
e quindi il risultato é stato quello che avete scritto, che corrisponde a verità, almeno per la mia esperienza, e non solo...

Ma sono i chunners in generale da buttare nel WC e tirare la catena. E molti che si sono avvicinati e praticano sono persone che hanno voglia di imparare realmente e che purtroppo incontrano e hanno incontrato il settimo continente delle arti marziali ( quello di plastica sta dalle parti dell'oceano pacifico)...

Il processo di distorsione é stato efficace nel tempo.

Col pugile non faccio a pugni ma uso i calci” , “con il lottatore non vado a lottare ma uso i colpi” e “con quello della kick boxing vado di ginocchiate e gomitate”.
Questa parte presa da un link che mi avete postato rende una delle idee di questa distorsione.
In realtà la risposta é che col pugile ci faccio a cazzotti, col lottatore ci lotto e col kickboxer mi ci prendo a calci.


 
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 24, 2013, 16:39:16 pm
Col pugile non faccio a pugni ma uso i calci” , “con il lottatore non vado a lottare ma uso i colpi” e “con quello della kick boxing vado di ginocchiate e gomitate”.
Questa parte presa da un link che mi avete postato rende una delle idee di questa distorsione.
In realtà la risposta é che col pugile ci faccio a cazzotti, col lottatore ci lotto e col kickboxer mi ci prendo a calci.
considerando le relative specializzazioni direi che o uno è un mostro nel riuescire ad imporre il proprio gioco oppure è più facile che finisca così: "dal pugile mi faccio prendere a cazzotti" "dal lottatore mi faccio annodare" e "da quello della kick boxing mi faccio prendere a calci e pugni".
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 24, 2013, 16:40:31 pm
Chi fa Wing Chun deve, come tutti coloro che praticano arti marziali, fare sparring, e farlo bene, cioé addestrarsi per combattere realmente, cioé l'operatività reale.
Sennò tutti a fare chi sao e simili, che servono, ma come tutte le cose hanno un loro posto, e purtroppo vi é l'abuso oppure la deficienza: questione di equilibrio.

Ogni persona che si addita la conoscenza suprema si scorda che la conoscenza é di tutti, non ha padroni, né chiede soldi, quanto chiede il lavoro ed il merito, la volontà e la motivazione.

E rispondo in parte al fatto se le forme sono importanti insieme ai principi scritti che più o meno sono identici nel mondo del Wing Chun.
Sono utili proprio perché tendono a salvaguardare ciò che é l'arte marziale in modo che chi é motivato può, seppur in un contesto deformatorio, orientato ai soldi, all'ego e all'anti arte marziale, avere la possibilità di praticare quell'arte. Sono una protezione contro i rovinatori delle cose belle, delle arti, delle scienze, che si mettono in bocca la parola combattimento, guerriero e tutto quello che li fa sentire, in modo velato o meno, delle mongolfiere di ego trasudante, in cerca di soldi e gratificazioni cretine.

il Wing Chun non ha dogmi, ma principi, come ultimo esempio, ma é diventato un mondo di dogmi assoluti degni della più alta espressione di rigidità integralista, e questo si chiama ignoranza e stupidità.

Per fortuna ho incontrato e leggo sui blog di alcuni che cercano seriamente, e ciò che scrivo, lo scrivo in funzione di un principio antico, chiamato Fratellanza, ove chi pratica cose simili si riunisce, discute e cerca di migliorarsi, in spirito collaborativo e costruttivo, sapendo che la bellezza dell'Arte Marziale risiende nelella molteplicità delle sue manifestazioni. :-*


Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 24, 2013, 16:47:39 pm
Col pugile non faccio a pugni ma uso i calci” , “con il lottatore non vado a lottare ma uso i colpi” e “con quello della kick boxing vado di ginocchiate e gomitate”.
Questa parte presa da un link che mi avete postato rende una delle idee di questa distorsione.
In realtà la risposta é che col pugile ci faccio a cazzotti, col lottatore ci lotto e col kickboxer mi ci prendo a calci.
considerando le relative specializzazioni direi che o uno è un mostro nel riuescire ad imporre il proprio gioco oppure è più facile che finisca così: "dal pugile mi faccio prendere a cazzotti" "dal lottatore mi faccio annodare" e "da quello della kick boxing mi faccio prendere a calci e pugni".

Sono eventualità possibili, ma non lo do per scontato.
Chi fa una via marziale si addestra proprio per combattere, che lo faccia sul ring oppure in una situazione reale.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on September 24, 2013, 17:08:51 pm
Chi fa Wing Chun deve, come tutti coloro che praticano arti marziali, fare sparring, e farlo bene,

S ma..con  che "regole"?
Non parlo di regolamento "sportivo" ma di ambito di applicazione.
Il raticante di Wx deve fare sparring (prevalentemente) sulla lunga distanza, su quella di clinch, a terra?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on September 24, 2013, 17:10:44 pm
Col pugile non faccio a pugni ma uso i calci” , “con il lottatore non vado a lottare ma uso i colpi” e “con quello della kick boxing vado di ginocchiate e gomitate”.
Questa parte presa da un link che mi avete postato rende una delle idee di questa distorsione.
In realtà la risposta é che col pugile ci faccio a cazzotti, col lottatore ci lotto e col kickboxer mi ci prendo a calci.
considerando le relative specializzazioni direi che o uno è un mostro nel riuescire ad imporre il proprio gioco oppure è più facile che finisca così: "dal pugile mi faccio prendere a cazzotti" "dal lottatore mi faccio annodare" e "da quello della kick boxing mi faccio prendere a calci e pugni".

Credo (anzi spero) che il nostro nuovo amico intendesse dire che in allenamento  col pugile mi prendo a cazzotti, col lottatore ci lotto ecc ecc.
Diversamente ti quoto.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 24, 2013, 17:17:47 pm
Chi fa Wing Chun deve, come tutti coloro che praticano arti marziali, fare sparring, e farlo bene,

S ma..con  che "regole"?
Non parlo di regolamento "sportivo" ma di ambito di applicazione.
Il raticante di Wx deve fare sparring (prevalentemente) sulla lunga distanza, su quella di clinch, a terra?

Quando fai sparring non collaborativo e non preordinato, tutte quegli aspetti avvengono sia separati che in conseguenza l'uno dell'altro.
Se il Wx tende ad essere uno strumento per la realtà, occorre fare esercizi olistici anche in questo senso.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 24, 2013, 17:25:21 pm
Col pugile non faccio a pugni ma uso i calci” , “con il lottatore non vado a lottare ma uso i colpi” e “con quello della kick boxing vado di ginocchiate e gomitate”.
Questa parte presa da un link che mi avete postato rende una delle idee di questa distorsione.
In realtà la risposta é che col pugile ci faccio a cazzotti, col lottatore ci lotto e col kickboxer mi ci prendo a calci.
considerando le relative specializzazioni direi che o uno è un mostro nel riuescire ad imporre il proprio gioco oppure è più facile che finisca così: "dal pugile mi faccio prendere a cazzotti" "dal lottatore mi faccio annodare" e "da quello della kick boxing mi faccio prendere a calci e pugni".

Credo (anzi spero) che il nostro nuovo amico intendesse dire che in allenamento  col pugile mi prendo a cazzotti, col lottatore ci lotto ecc ecc.
Diversamente ti quoto.

Non parlo di allenamento, in uno scontro reale non so chi ho di fronte e non ho tutto questo tempo per rendermene conto, tra l'altro non me ne interesso, ma combatto e sono operativo.
La mia concentrazione é volta al combattimento, a usare al meglio ciò che so fare, non a preoccuparmi o a farmi domande.
Chi ha fatto esperienza reale in un contesto reale sa cosa voglio dire.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on September 24, 2013, 17:25:42 pm
Quando fai sparring non collaborativo e non preordinato, tutte quegli aspetti avvengono sia separati che in conseguenza l'uno dell'altro.
Se il Wx tende ad essere uno strumento per la realtà, occorre fare esercizi olistici anche in questo senso.

Mmhhhh..i pugili fanno sparring non collaborativo ("fare i guanti") all'interno di un ambito circoscritto, ovvero i pugni al volto e al corpo. Lo stesso per i nak muay, per i kickboxer, anche loro fanno sparring non collaborativo e non preordinato.
 Ho scritto "ambito circoscritto", se vuoi possiamo chiamarlo regolamento ma la questione non cambia.
Ci sono scuole di bjj che si occupano di difesa personale  e si allenano (prevalentemente) nell'ambito "lotta al suolo".
E il Wx? Che ambito deve prediligere durante l'allenamento?
Si insomma, se mi trovi in palestra che sono a terra, passo la guardia del mio compagno e gli tiro un arm bar, posso dire che sono nell'ambito del Wx? 
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Mic on September 24, 2013, 17:52:07 pm
Chi fa Wing Chun deve, come tutti coloro che praticano arti marziali, fare sparring, e farlo bene,

S ma..con  che "regole"?
Non parlo di regolamento "sportivo" ma di ambito di applicazione.
Il raticante di Wx deve fare sparring (prevalentemente) sulla lunga distanza, su quella di clinch, a terra?

Quando fai sparring non collaborativo e non preordinato, tutte quegli aspetti avvengono sia separati che in conseguenza l'uno dell'altro.
Se il Wx tende ad essere uno strumento per la realtà, occorre fare esercizi olistici anche in questo senso.

dato che conosco vari praticanti di wx ed ognuno di loro fa cose diverse e alcuni non fanno sparring, mi puoi definire cosa intendi per sparring non collaborativo e come si attua?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on September 24, 2013, 18:04:42 pm
dato che conosco vari praticanti di wx ed ognuno di loro fa cose diverse e alcuni non fanno sparring, mi puoi definire cosa intendi per sparring non collaborativo e come si attua?

ecco..quello che chiedevoanche io insomma..
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Semiautomatic Monkey on September 25, 2013, 02:06:17 am
Le domande che ci si fa sono sempre le stesse. Si ripetono abbastanza spesso, l’unico modo per mettere un poco di pepe nella discussione é farne un sunto attraverso una geniale sintesi: “Sono convinto che fare la prima forma lentamente e su una gamba sola mi metta in grado di combattere tranquillamente, e vincere, contro un pro della UFC. Insomma, perché non vi piace il wc non modificato?”.
A parte questo, che oltre ad essere una battuta, é pure una triste verità, a mio avviso, oltre alle considerazioni di GiBi, che quoto in toto anche se secondo me non ha finito il sistema e fa il modificato, bisogna considerare questo: immaginiamoci un triangolo, ad un angolo ci mettiamo la parola “sicurezza”, intesa come “safety”, ad un altro angolo ci mettiamo il concetto “Potenza”, al terzo il concetto “velocità”. Ora, il WC privilegia il concetto “safety”, a discapito di potenza e, in parte, della velocità.
Pensiamo alla postura eretta, alla testa sempre dietro ai gomiti, alla guardia con le braccia portate in avanti. Safety, in primo luogo ! Il wc ha le sue risposte per sopperire alla mancanza di potenza, risposte che si trovano in termini come “struttura, catene cinetiche, contemporaneità” etc. etc.
Non é proprio vero che il wc sia uno stile “corto-cortissimo”, io credo che sia uno stile di counter striking da media-corta distanza che però “amerebbe” essere fighissimo alla corta-cortissima, ma non ci riesce. Ha anche un footwork completo, ma pochi lo allenano in modo “pesante”. Si preferisce fare chi sao, e prendere cartoni dal primo che si allena a tirare pugni e non spende tempo a stare impalato davanti ad un altro a fare “tucatuca”.
Quindi, come si fa a rendere efficace il wc? Sparring, chiaro! Peccato che quando vedi due praticanti che si esercitano nel go-sau, lo sparring tipico dello stile, sembrano al meglio due galli incavolati. Oltre al fatto che chiedersi “come si fa a renderlo efficace?”, é l’anticamera alla risposta “Impossibile, tanto vale che tu ti dia ad un SDC qualunque, con comprovati metodi di allenamento dove puoi testare le tue abilità ogni giorno”.
Ma, metti che io sono proprio di coccio e mi piace il wc, metti che mma , boxe e compagnia mi stanno sui maroni...che posso fare?
A mio avviso, puoi fare tre cose: trovati un maestro preparato e non invasato, che ti insegni bene il footwork e che non sia infoiato con il chi sau e basta, fai tanta pre-pugilistica, fai sparring interstile.
Io, personalmente, ci ho aggiunto lo studio di un’altra arte complementare, che mi ha aiutato a capire il wc, ma soprattutto ho aggiunto Giorgio. Giorgio ha praticato per anni ed anni full-contact, thai e savate. Devo inventarmene di tutti i colori per tenerlo a freno. Il mio wc é migliorato così... quanto scritto, chiaramente IMHO. Magari, ho scritto belinate tremende.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 09:08:14 am
Rispondo a tutti:
a Golden rispondo che quello che dice é vero, nel momento in cui é stato praticato un WX distorto, quindi quello che scrive si riscontra tranquillamente e praticando WX.
Il Wx é veloce, é potente e il tuo concetto di Safety first fa parte di quel trend di argomentazioni nel WX erronee, poiché esagerate, che chi ha insegnato ha trasmesso, dando false sicurezze, dando impreparazione a scontri reali, praticando alla damigella di corte.
Gli esercizi del Wx non sono sbagliati, é sbagliato il modo in cui si fanno, così come manca lo sparring, così come ogni esercizio viene fatto e collocato nel posto e nel modo sbagliato: gli appunti sui passi, sul chi sao e così via sono proprio quelle verità della pratica che sono distorsioni complete e che hanno naturalmente quei risultati.
Per Gibi e Lewis:
il combattimento libero significa che di fronte all'altro, in caso di combattimento a due, ognuno combatte per neutralizzare l'altro, usando quello che sa fare: il tutto si fa modulando velocità, potenza e precisione, poiché il Wx non nasce per il ring. E' una simulazione reale di combattimento ove più si é preparati più si combatte con intensità maggiore.  Lo stess ovale se si fa lo stesso esercizio con più avversari. Ognuno deve porsi nello stato per cui stra combattendo nell'ottica dello scontro reale, in modo tale da collaborare e cooperare per migliorarsi, poiché affinando il mio livello faccio crescere anche i miei compagni di allenamento. Inoltre occorre farlo senza protezioni, e qua credo di sollevare osservazioni.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 09:25:43 am
Considero a proposito dello sparring, che anche in molti altri ambienti viene visto in un'ottica un pò sfalsata, ma qui parlo di uno sparring che ti prepara allo scontro reale.
Lo attuo:
uno di fronte l'altro e combatto, semplice ed essenziale, da lì si sviluppa tutto, dalla distanza lunga, breve, corta, calci, leve, proiezioni, e così via. Che tecniche uso? Quelle che conosco, e prevedono usare tutto il corpo come un'arma, poiché che si sia capito o meno, che si accetti o meno, il Wx come tecniche e come sistema prevede di formare un essere umano nell'ottica antica del Guerriero e di chi combatteva comunque per non morire: devi essere in grado, con gli strumenti che hai, di avere la possibilità di sopravvivere allo scontro, quindi devi essere in grado di saper fare tutto. Se questo aspetto non viene compreso, il Wx é monco.
Poiché lo sparring vero per combattere realmente spaventa, i marzialisti, di norma dei cagasotto mascherati da superman, evitano. Lo sparring dei pugili é fatto per uno sport da combattimento, nulla togliendo alla sua efficacia, alla sua realtà, e dona una forma mentis adatta.
Quello che voglio condividere con voi é la mia pratica esperienziale, e sono d'accordo sui metodi sbagliati e su tutto quello che ha reso il WX snaturato.
Il Wx ha tecniche che sono movimenti naturali adattati al combattimento, cioé sono movimenti tridimensionali fatti tatticamente e che possono avere qualsiasi traiettoria. Ciò é nelle forme, ma esse sono sintesi, quindi occorre praticarle con attenzione e si vedrà che la forma si spiega come una pergamena.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 25, 2013, 09:34:01 am
Col pugile non faccio a pugni ma uso i calci” , “con il lottatore non vado a lottare ma uso i colpi” e “con quello della kick boxing vado di ginocchiate e gomitate”.
Questa parte presa da un link che mi avete postato rende una delle idee di questa distorsione.
In realtà la risposta é che col pugile ci faccio a cazzotti, col lottatore ci lotto e col kickboxer mi ci prendo a calci.
considerando le relative specializzazioni direi che o uno è un mostro nel riuescire ad imporre il proprio gioco oppure è più facile che finisca così: "dal pugile mi faccio prendere a cazzotti" "dal lottatore mi faccio annodare" e "da quello della kick boxing mi faccio prendere a calci e pugni".

Sono eventualità possibili, ma non lo do per scontato.
Chi fa una via marziale si addestra proprio per combattere, che lo faccia sul ring oppure in una situazione reale.
cerco di rendere più chiaramente il mi intervento.
Non voglio dire che il WC è una schifezza e le prende da tutti, il mio discorso è un altro.
Parlavo di relative specializzazioni perchè a parità di allenamento, immagino si parli di due dopolavoristi che si allenano 3 volte a settimana nelle rispettive dicipline.
Mi sembra abbastanza scontato che chi allena il 100% del proprio tempo a fare a cazzotti, il pugile, in quell'ambito sia più bravo di chi fa un po' tutto, il WC-man che cerca uno stile "completo".
Stesso discorso per kick boxer e lottatore.
E' molto facile dire "con il pugile uso i calci, perchè lui non li sa tirare e quindi vinco", in pratica credo che lo sia molto meno e quando si entra nel suo terreno di elezione si entra in un ambito in cui lui è quello specialista.
Tutto qui.
 :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 09:43:41 am
Il problema del Wx é che é stata trasmessa un'idea sbagliata, rigida e ciò si é ripercosso a cascata fino agli esercizi.
Se sto a terra faccio Wx, se sto in piedi faccio Wx.
Perché lo dico? Perché mi sono confrontato in vari ambiti cercando persone serie e ho trovato gente valida, così come ho avuto situazioni di botte e risse, così come le ho prese, le ho date e sono qui a scrivere. E personalmente, in ogni ambito, ho trovato, come nel Wx, gente settaria, gente che si crede onnipotente, gente che si fa i soldi: a me interessano le persone che seriamente fanno una via marziale. E coloro che chiudono il Wx in sequenze e tecniche prestabilite, che se non vedono un tan-sao pugno nella realtà preciso, bello e perfetto come lo fai nella forma... bene, a mio avviso e per le mie conoscenze pratiche e teoriche sul Wx, forse ha bisogno di ricominciare seriamente tutto.
Se non ti addestri a combattere l'arte é monca, poiché gli strumenti hanno bisogno necessariamente di essere applicati e il Wx é un'arte marziale che occorre viverla non rigidamente, come viene fatto troppo spesso. E' valida, fatta e creata per il combattimento, non é sport, e come altre forma per essere sia combattente che Guerriero. E per essere una persona che cresce e si evolve nella vita.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 09:50:38 am
Col pugile non faccio a pugni ma uso i calci” , “con il lottatore non vado a lottare ma uso i colpi” e “con quello della kick boxing vado di ginocchiate e gomitate”.
Questa parte presa da un link che mi avete postato rende una delle idee di questa distorsione.
In realtà la risposta é che col pugile ci faccio a cazzotti, col lottatore ci lotto e col kickboxer mi ci prendo a calci.
considerando le relative specializzazioni direi che o uno è un mostro nel riuescire ad imporre il proprio gioco oppure è più facile che finisca così: "dal pugile mi faccio prendere a cazzotti" "dal lottatore mi faccio annodare" e "da quello della kick boxing mi faccio prendere a calci e pugni".

Sono eventualità possibili, ma non lo do per scontato.
Chi fa una via marziale si addestra proprio per combattere, che lo faccia sul ring oppure in una situazione reale.
cerco di rendere più chiaramente il mi intervento.
Non voglio dire che il WC è una schifezza e le prende da tutti, il mio discorso è un altro.
Parlavo di relative specializzazioni perchè a parità di allenamento, immagino si parli di due dopolavoristi che si allenano 3 volte a settimana nelle rispettive dicipline.
Mi sembra abbastanza scontato che chi allena il 100% del proprio tempo a fare a cazzotti, il pugile, in quell'ambito sia più bravo di chi fa un po' tutto, il WC-man che cerca uno stile "completo".
Stesso discorso per kick boxer e lottatore.
E' molto facile dire "con il pugile uso i calci, perchè lui non li sa tirare e quindi vinco", in pratica credo che lo sia molto meno e quando si entra nel suo terreno di elezione si entra in un ambito in cui lui è quello specialista.
Tutto qui.
 :)

Parti da presupposti erronei a mio avviso:
chi dice il pugile sia l'unico specialista? In base al fatto che usa quelle tecniche?
Non é una questione di tempo oppure di uso specifico solo di braccia.
Gli "specialisti" a mio avviso fanno l'errore di credere che lì ci sia il top o quantomeno sono più bravi e preparati, ma qui non sono d'accordo per niente.
Il Wc si addestra su tutto, e ciò non vuol dire che non sia specialista.
A mio avviso il pugile, che sa usare le braccia, é bravo ma pericoloso come ogni persona che sa usare le tecniche di braccia. E sulle tecniche poi ne potremo parlare, il modo di farle, l'utilizzo pratico, gli spostamentie c ososi via.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 25, 2013, 10:09:27 am
Parti da presupposti erronei a mio avviso:
chi dice il pugile sia l'unico specialista? In base al fatto che usa quelle tecniche?
Non é una questione di tempo oppure di uso specifico solo di braccia.
Gli "specialisti" a mio avviso fanno l'errore di credere che lì ci sia il top o quantomeno sono più bravi e preparati, ma qui non sono d'accordo per niente.
Il Wc si addestra su tutto, e ciò non vuol dire che non sia specialista.
A mio avviso il pugile, che sa usare le braccia, é bravo ma pericoloso come ogni persona che sa usare le tecniche di braccia. E sulle tecniche poi ne potremo parlare, il modo di farle, l'utilizzo pratico, gli spostamentie c ososi via.
???
Uno che si allena su tutte le distanze (lunga, medio-lunga, corta, lotta in piedi, terra) io non lo definirei specialista.
Io considero il pugile come specialista nella distanza medio lunga perchè quello è l'ambito in cui combatte e in riferimento a quello si prepara.
Considero specialista il lottatore nella distanza cortissima e a terra perchè su quello si prepara e lavora.
C'è, appunto, una specializzazione, che significa approfondire al massimo un aspetto e tralasciare gli altri.
La stessa differenza che passa tra un corridore "puro" ed un pentatleta per intendeci.
Se un atleta non vuole tralasciare alcun aspetto avrà una preparazione più "completa" ma meno approfondita per ovvie disponibilità di tempo ed energie.
Sono queste le mie premesse e le definizioni che uso, su quale/i di queste non sei d'accordo?
Giusto per capire.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Mic on September 25, 2013, 10:22:42 am
immaginiamoci un triangolo, ad un angolo ci mettiamo la parola “sicurezza”, intesa come “safety”, ad un altro angolo ci mettiamo il concetto “Potenza”, al terzo il concetto “velocità”. Ora, il WC privilegia il concetto “safety”, a discapito di potenza e, in parte, della velocità.
Pensiamo alla postura eretta, alla testa sempre dietro ai gomiti, alla guardia con le braccia portate in avanti. Safety, in primo luogo ! Il wc ha le sue risposte per sopperire alla mancanza di potenza, risposte che si trovano in termini come “struttura, catene cinetiche, contemporaneità” etc. etc.


questo è un aspetto che non avevo mai considerato.

Non é proprio vero che il wc sia uno stile “corto-cortissimo”, io credo che sia uno stile di counter striking da media-corta distanza che però “amerebbe” essere fighissimo alla corta-cortissima, ma non ci riesce. Ha anche un footwork completo, ma pochi lo allenano in modo “pesante”. Si preferisce fare chi sao, e prendere cartoni dal primo che si allena a tirare pugni e non spende tempo a stare impalato davanti ad un altro a fare “tucatuca”.
Quindi, come si fa a rendere efficace il wc? Sparring, chiaro! Peccato che quando vedi due praticanti che si esercitano nel go-sau, lo sparring tipico dello stile, sembrano al meglio due galli incavolati. Oltre al fatto che chiedersi “come si fa a renderlo efficace?”, é l’anticamera alla risposta “Impossibile, tanto vale che tu ti dia ad un SDC qualunque, con comprovati metodi di allenamento dove puoi testare le tue abilità ogni giorno”.


potresti chiarirmi questo punto, che fosse di counter striking l'avevo capito.

Per Gibi e Lews[1]:
il combattimento libero significa che di fronte all'altro, in caso di combattimento a due, ognuno combatte per neutralizzare l'altro, usando quello che sa fare: il tutto si fa modulando velocità, potenza e precisione, poiché il Wx non nasce per il ring. E' una simulazione reale di combattimento ove più si é preparati più si combatte con intensità maggiore.  Lo stess ovale se si fa lo stesso esercizio con più avversari. Ognuno deve porsi nello stato per cui stra combattendo nell'ottica dello scontro reale, in modo tale da collaborare e cooperare per migliorarsi, poiché affinando il mio livello faccio crescere anche i miei compagni di allenamento. Inoltre occorre farlo senza protezioni, e qua credo di sollevare osservazioni.
 1. devo cambiare sto nick  :dis:
una simulazione reale di combattimento è leggermente difficile applicarla vuoi per contesto vuoi per opzioni che userai, il fatto è che una situazione reale di scontro non si può fare in palestra, le protezioni  sono un mezzo che ti permette di ripetere una tecnica con una certa veemenza anche 50 volte cosa difficile senza, se uno vuole colpire in maniera decisa senza protezioni  ci sono esercizi come i kihon del karate oppure come stili del sud-est asiatico, ma in quel caso il senso di colpire e diverso li si reagisce al colpo.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 11:31:37 am
no che si allena su tutte le distanze (lunga, medio-lunga, corta, lotta in piedi, terra) io non lo definirei specialista.
Io considero il pugile come specialista nella distanza medio lunga perchè quello è l'ambito in cui combatte e in riferimento a quello si prepara.
Considero specialista il lottatore nella distanza cortissima e a terra perchè su quello si prepara e lavora.
C'è, appunto, una specializzazione, che significa approfondire al massimo un aspetto e tralasciare gli altri.
La stessa differenza che passa tra un corridore "puro" ed un pentatleta per intendeci.
Se un atleta non vuole tralasciare alcun aspetto avrà una preparazione più "completa" ma meno approfondita per ovvie disponibilità di tempo ed energie.
Sono queste le mie premesse e le definizioni che uso, su quale/i di queste non sei d'accordo?
Giusto per capire.
[/quote]

Non sono d'accordo sull'aspetto quantitativo di tempo ed energia, poiché la qualità é la prima cosa seguita dalla quantità. Tu consideri specialista uno che fa diciamo solo una cosa, ma ciò secondo me sono "appropriazioni indebite" di una definizione che riguarda il livello reale e non il tempo, l'energia e il fatto che si fa solo una cosa. I paragoni con lo sport sono apparentemente simili nel principio ma non sono applicabili realmente ad un contesto di arti marziali, per la differente natura delle attività e della pratica.
Tu hai un pensiero a mio avviso rispettabile e logico, ma ho un'altra visione ed idea rispetto alla tua.
Per me quello che chiami specialista, lo definisco limitato, senza togliere nulla alla sua validità, alla bellezza della pratica e così via. E seppur volessi rientrare nella tua definizione di specialista, poni tre esempi di sport e non di arte marziale. :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 11:46:13 am
una simulazione reale di combattimento è leggermente difficile applicarla vuoi per contesto vuoi per opzioni che userai, il fatto è che una situazione reale di scontro non si può fare in palestra, le protezioni  sono un mezzo che ti permette di ripetere una tecnica con una certa veemenza anche 50 volte cosa difficile senza, se uno vuole colpire in maniera decisa senza protezioni  ci sono esercizi come i kihon del karate oppure come stili del sud-est asiatico, ma in quel caso il senso di colpire e diverso li si reagisce al colpo.
[/quote]

Addestrarsi vuol dire prescindere dal facile e dal difficile, il che significa arrivarci per gradi e gli esercizi servono a questo, secondo un canone di progressività.
Le protezioni sono false sicurezze e il fatto che le protezioni proteggano occorre vedere da cosa: se intendi colpi reali le protezioni sono inutili. La protezione spesso protegge da ferite superficiali ed assorbe energia cinetica, fino ad una certa soglia. Anche col caschetto ad esempio, un pugno vero ti sfrittella il cervello. A piena potenza nel rilascio occorre addestrarsi sui sacchi a muro, uomo di legno o simili. E la decisione del colpo riguarda l'intenzione non l'energia trasferita. Le simulazioni le fai gradatamente, in base al livello di chi le fa. Quando mi dici che fai 50 volte una tecnica decisa e con veemenza, non capisco che vuoi dire praticamente, fammi un esempio, poiché abbiamo delle idee differenti e nel mio modo di vedere tutto ciò le protezioni sono comunque inutili in questo caso.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Zìxué on September 25, 2013, 11:49:42 am
-cut-
E seppur volessi rientrare nella tua definizione di specialista, poni tre esempi di sport e non di arte marziale. :)

Ti segnalo questa discussione: https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=9798.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=9798.0)

E' stata la prima discussione che mi sono letto da cima a fondo e ti dirò che mi è stata molto utile. Mi auguro possa esserlo anche per te.
 :)

P.S. Un consiglio "tecnico": se dedichi qualche secondo in più alla formattazione corretta dei post (e dei quote), renderesti gli interventi più facilmente leggibili. Grazie.
:)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 12:32:50 pm
Seguirò il consiglio tecnico , sto facendo pratica! :)

Il mio pensiero su quell'argomento é preciso e viene da ricerche, da studio, da pratica, da confronti, e tenendo presente in che ambito storico culturale vivo.
Una qualcosa che nasce come un arte, avente in sé delle caratteristiche precise, che si aggiornano in base all'essere umano che evolve, di cui la scienza intesa occidentalmente ne fa parte, e che si esprime nella forma manifesta chiamata marziale, non é sport.
Lo sport da combattimento é simile, ma non é un'arte marziale. Né lo sarà mai.
E chiunque studi e pratichi, neanche si pone questo dilemma.
Quando si vogliono trovare similitudini forzate e giustificative per aggiustare il tutto, scusatemi ma mi viene da ridere. Io non sono un moderato in questo, lo sport da combattimento stia al suo posto e assomiglia all'arte marziale, ma non lo é. E' bello, funzionale, tutto quello che volete, ma é sport. Così come ciò che si pone come difesa personale tipo krav maga: non é un'arte marziale.
E lo sport e simili dovrebbero dimostrare che sono arti marziali. Non si può confondere la parte con il tutto, applicazioni comprese. Lo sport fa solo il combattente, l'arte marziale fa il guerriero ( che in sé é anche un combattente). A livello di preparazione un combattente é nettamente inferiore al guerriero, ma qui apro un discorso complesso. E comunque mi piace che ognuno abbia le sue convinzioni, credenze, che spero vengano da basi di conoscenze sufficienti, e mi pare sia così in questo forum! :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 25, 2013, 12:39:45 pm
Tu consideri specialista uno che fa diciamo solo una cosa, ma ciò secondo me sono "appropriazioni indebite" di una definizione che riguarda il livello reale e non il tempo, l'energia e il fatto che si fa solo una cosa.
perdonami, non l'ho proprio capita, riesci a spiegarmela con altre parole per favore?

E seppur volessi rientrare nella tua definizione di specialista, poni tre esempi di sport e non di arte marziale. :)
Beh... l'esempio iniziale[1] non lo avevo posto io  :).
Ma se facessi lo stesso ragionamento parlando della specializzazione del Karate sulla parte di striking? o sull'Aikido nel lavorare certi concetti secondo precise e riconoscibili metodologie e tecniche? quelle sono universalmente considerate AM, non sport.
Oppure le differenze strategiche e di specializzazione tra nei-ja e stili esterni?
in questo caso, cambiando gli esempio il ragionamento come ti sembrerebbe?
 1. contro il pugile lavoro sui calci, ecc....
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 25, 2013, 12:43:10 pm
l'arte marziale fa il guerriero ( che in sé é anche un combattente). A livello di preparazione un combattente é nettamente inferiore al guerriero, ma qui apro un discorso complesso.
riesci a dare una definizione sintetica delle due categorie? in cosa differiscono? negli obbiettivi, nelle qualità sviluppate?
Grazie.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Zìxué on September 25, 2013, 13:01:53 pm
Lo sport da combattimento é simile, ma non é un'arte marziale. Né lo sarà mai.
Secondo me, tralasciando le classificazioni genealogiche, "arte marziale" e "sport da combattimento" sono due sottoinsiemi di un insieme unico che potremmo chiamare "combattimento corpo a corpo"[1], non completamente distinti, ma sovrapponibili in parte; ma è solo un'opinione tra le tante. Così come è solo una mia opinione che molte arti marziali siano rimaste indietro di qualche decennio, a voler essere ottimisti, nell'aggiornamento.

(...) ciò che si pone come difesa personale tipo krav maga: non é un'arte marziale.
Un'altra mia (trascurabile) opinione è che Krav Maga e derivati siano in realtà i veri eredi contemporanei delle "arti marziali", perché hanno le stesse finalità e ambito di utilizzo (l'autodifesa, in senso lato), ma con uno studio aggiornato e in continuo aggiornamento di preparazione fisica, preparazione tecnica, studio delle "situazioni", ecc...

Lo sport fa solo il combattente, l'arte marziale fa il guerriero ( che in sé é anche un combattente). A livello di preparazione un combattente é nettamente inferiore al guerriero
Io ritengo che oggi, 25 settembre 2013 secondo il calendario gregoriano, un guerriero sia questo:
Spoiler: show
(http://cdn.armiespy.com/wp-content/uploads/2011/05/colmoschin34pa5.jpg)

Per evitare fraintendimenti ed equivoci dovuti alla attribuzione di significati diversi alle parole che usiamo, potresti darmi una tua definizione di "combattente" e di "guerriero"?
 1. Casualmente "combattimento corpo a corpo" potrebbe essere una delle traduzioni di Krav Maga... Che strano...
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 13:18:45 pm
A fabio.love: specialista: é speciale in qualcosa non per il fatto che fa una cosa, ma perché la sa fare bene. Esempio: il pugile lavora con tecniche di braccia: questo é il fatto. Ma non in virtù di questo é specialista cioé vuol dire che sia bravo. 
Il termine più adatto é : esclusivo. Il pugile é esclusivo, il lottatore idem, il dentista é esclusivo e così via.
Specialista é legato alla qualità, non al fare una cosa e basta ( quantità).
Poi se é bravo é specialista, oltre che esclusivo.
Dico ciò perché l'idea generale é che lo "specialista" sembra sempre il numero uno in quello che fa, tipo Wolverine, come un medico che é bravo perché é medico: non é proprio così.

Nota: col pugile lavoro sui calci non mi appartiene... :)

Karte ed Aikido sono sportivizzate, quindi si sono snaturate.  Parla del Kumite con un karateka giapponese, senti cosa ti dice a proposito. Io l'ho fatto e lui mi ha confermato ciò.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 13:26:05 pm
l'arte marziale fa il guerriero ( che in sé é anche un combattente). A livello di preparazione un combattente é nettamente inferiore al guerriero, ma qui apro un discorso complesso.
riesci a dare una definizione sintetica delle due categorie? in cosa differiscono? negli obbiettivi, nelle qualità sviluppate?
Grazie.

La differenza é nello Stato di Coscienza: il combattente fa un percorso di combattimento, il Guerriero fa un percorso di risveglio e all'interno vi é il combattimento.
Il combattente ha nel combattimento il fine, per il Guerriero é un mezzo.
Il combattente cerca il combattimento, il Guerriero lo evita a meno che non sia necessario.
Ma in questo a livello di combattimento, il Guerriero non é inferiore, poiché accede a Stati di Coscienza che gli consentono di usare gli stessi mezzi e strumenti del combattente, ad un livello diverso.
Il combattente é il passo prima del Guerriero.
Lo stato Guerriero non appartiene solo alle arti marziali e Guerriero non é chi fa la guerra. :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 13:41:53 pm
A zixue:
le tue trascurabili opinioni le trovo concrete e intelligenti, e tutto il discutere di arti marzili e consimili viene a mio avviso, e per ricerca, da una trasmissione farlocca e degenerata.
Nella mia ricerca cerco di comprendere realmente cos'é l'arte marziale e mi sono reso conto che occorre ricostruire i pezzi, attraverso una forma marziale che mi piace e cercando l'unità di base in mezzo a questa disordinata molteplicità che separa.
Non disprezzo né critico SDC, né discipline incentrate su difesa personale tipo Krav Maga, ma esse sono aspetti di un qualcosa di più grande e dalla quale originano: l'Arte Marziale, che si esprime negli stili in tutto il pianeta. E per quanto i primi due siano, nei loro specifici ambiti, validi, belli, strutturati, li considero parziali, di fatto e non di giudizio. Sono le forme dell'arte marziale che trasmesse male, hanno creato molta disinformazione, fatto perdere il senso delle cose, dato idee modificate, e ti faccio un esempio:
a me piace il Wing Chun e posso dirti che é valida e completa; ma anche l'Aikido, la Muai Thai, il taiji e in base alla mia esperienza pratica, esse in fondo ti portano al quel livello senza forma ove tu incarni quello che fai, sei quello che fai.
Le sdc e il krav maga ad esempio, in un qualche modo, seppur combatti, anche se sportivamente, comunque combatti, ma non ti portano ad un livello di espressione massimo, avendo origine e fine differente.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on September 25, 2013, 13:47:05 pm
La differenza é nello Stato di Coscienza: il combattente fa un percorso di combattimento, il Guerriero fa un percorso di risveglio e all'interno vi é il combattimento.
Il combattente ha nel combattimento il fine, per il Guerriero é un mezzo.
Il combattente cerca il combattimento, il Guerriero lo evita a meno che non sia necessario.
Ma in questo a livello di combattimento, il Guerriero non é inferiore, poiché accede a Stati di Coscienza che gli consentono di usare gli stessi mezzi e strumenti del combattente, ad un livello diverso.
Il combattente é il passo prima del Guerriero.
Lo stato Guerriero non appartiene solo alle arti marziali e Guerriero non é chi fa la guerra. :)

Blablablablablablablabla poi arriva il primo pipparolo con 9 mesi di Kickboxing e vi sparge il culo ai 4 punti cardinali. E il Guerriero senza più diginità e denti piagnucola all'interno del suo Tempio della Guerra, chiedendosi come ha fatto un voglare combattente a violentare il suo spirito Bushi. Ma anche lì, scuse su scuse, eh?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Mic on September 25, 2013, 13:58:23 pm
Quote
una simulazione reale di combattimento è leggermente difficile applicarla vuoi per contesto vuoi per opzioni che userai, il fatto è che una situazione reale di scontro non si può fare in palestra, le protezioni  sono un mezzo che ti permette di ripetere una tecnica con una certa veemenza anche 50 volte cosa difficile senza, se uno vuole colpire in maniera decisa senza protezioni  ci sono esercizi come i kihon del karate oppure come stili del sud-est asiatico, ma in quel caso il senso di colpire e diverso li si reagisce al colpo.

Addestrarsi vuol dire prescindere dal facile e dal difficile, il che significa arrivarci per gradi e gli esercizi servono a questo, secondo un canone di progressività.
Le protezioni sono false sicurezze e il fatto che le protezioni proteggano occorre vedere da cosa: se intendi colpi reali le protezioni sono inutili. La protezione spesso protegge da ferite superficiali ed assorbe energia cinetica, fino ad una certa soglia. Anche col caschetto ad esempio, un pugno vero ti sfrittella il cervello. A piena potenza nel rilascio occorre addestrarsi sui sacchi a muro, uomo di legno o simili. E la decisione del colpo riguarda l'intenzione non l'energia trasferita. Le simulazioni le fai gradatamente, in base al livello di chi le fa. Quando mi dici che fai 50 volte una tecnica decisa e con veemenza, non capisco che vuoi dire praticamente, fammi un esempio, poiché abbiamo delle idee differenti e nel mio modo di vedere tutto ciò le protezioni sono comunque inutili in questo caso.
il termine "certa" e diverso da "decisa" se uso un termine è perchè intendo quel termine, un guantone non è uno scudo dietro il cui nascondersi ma un mezzo che ti permette di fare un gesto più volte in relativa sicurezza esempio il tatami  permette di allenare una tecnica più volte ma se uno vuole allenarsi con maggiore realismo  dovrebbe farlo senza le conseguenze sarebbero che alla terza proiezione ci si ferma,  allenarsi senza protezione si può fare ma significa non fare sparring ma fare esercizi a coppia in cui si evita di colpire il viso ma con un buon impatto sul resto, ti posso assicurare che una tale metodologia di insegnamento fa ridurre un corso da 20 a 3 persone in due lezioni.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 14:00:52 pm
La differenza é nello Stato di Coscienza: il combattente fa un percorso di combattimento, il Guerriero fa un percorso di risveglio e all'interno vi é il combattimento.
Il combattente ha nel combattimento il fine, per il Guerriero é un mezzo.
Il combattente cerca il combattimento, il Guerriero lo evita a meno che non sia necessario.
Ma in questo a livello di combattimento, il Guerriero non é inferiore, poiché accede a Stati di Coscienza che gli consentono di usare gli stessi mezzi e strumenti del combattente, ad un livello diverso.
Il combattente é il passo prima del Guerriero.
Lo stato Guerriero non appartiene solo alle arti marziali e Guerriero non é chi fa la guerra. :)

Blablablablablablablabla poi arriva il primo pipparolo con 9 mesi di Kickboxing e vi sparge il culo ai 4 punti cardinali. E il Guerriero senza più diginità e denti piagnucola all'interno del suo Tempio della Guerra, chiedendosi come ha fatto un voglare combattente a violentare il suo spirito Bushi. Ma anche lì, scuse su scuse, eh?

Deduco che sei uno di quelli che gli é successo.
Oppure che non é che hai cose intelligenti da dire.
Oppure che sei uno di quelli duri da ring convinti che poi, spesso, gli fanno la faccia a scacchi.
Oppure sei uno gajardo.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 25, 2013, 14:05:59 pm
A lewis:
condivido quello che dici, inerente alla palestra. So bene ciò che scrivi e so che funziona così.
Se nella tua esperienza e per quello vuoi ti allena bene e funziona l'uso e il concetto che hai di protezione ne sono ben felice.
Io non mi alleno in palestra, proprio perché non voglio limitazioni nel mio modo di praticare, che non esclude comunque la sicurezza. :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on September 25, 2013, 14:10:08 pm
Deduco che sei uno di quelli che gli é successo.

Mai sentito un guerriero. :)
Quote
Oppure che non é che hai cose intelligenti da dire.
Questo è assodato.
Quote
Oppure che sei uno di quelli duri da ring convinti che poi, spesso, gli fanno la faccia a scacchi.
Non saprei, non combatto sui ring e personalmente preferisco la dama.
Quote
Oppure sei uno gajardo.
Non capisco cosa c'entri il mio orientamento sessuale...e si che guerrieri tipo gli Spartani certe cose le apprezzavano.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Mic on September 25, 2013, 14:22:04 pm
A lewis[1]:
condivido quello che dici, inerente alla palestra. So bene ciò che scrivi e so che funziona così.
Se nella tua esperienza e per quello vuoi ti allena bene e funziona l'uso e il concetto che hai di protezione ne sono ben felice.
Io non mi alleno in palestra, proprio perché non voglio limitazioni nel mio modo di praticare, che non esclude comunque la sicurezza. :)
 1. siamo  a due  :om:
seriamente sono curioso mi  puoi dire una tua seduta di allenamento in cosa consiste ?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 25, 2013, 14:26:39 pm
l'arte marziale fa il guerriero ( che in sé é anche un combattente). A livello di preparazione un combattente é nettamente inferiore al guerriero, ma qui apro un discorso complesso.
riesci a dare una definizione sintetica delle due categorie? in cosa differiscono? negli obbiettivi, nelle qualità sviluppate?
Grazie.

La differenza é nello Stato di Coscienza: il combattente fa un percorso di combattimento, il Guerriero fa un percorso di risveglio e all'interno vi é il combattimento.
Il combattente ha nel combattimento il fine, per il Guerriero é un mezzo.
Il combattente cerca il combattimento, il Guerriero lo evita a meno che non sia necessario.
Ma in questo a livello di combattimento, il Guerriero non é inferiore, poiché accede a Stati di Coscienza che gli consentono di usare gli stessi mezzi e strumenti del combattente, ad un livello diverso.
Il combattente é il passo prima del Guerriero.
Lo stato Guerriero non appartiene solo alle arti marziali e Guerriero non é chi fa la guerra. :)
quindi parliamo di guerriero in senso "castanediano"?
Perchè per quello non serve studiare AM, Don Juan non mi ricordo avesse niziato Castaneda alle AM, ma gli avesse fatto fare fondamentalmente un percorso iniziatico da sciamano.
Mi perdonerai però che il significato che tiu attribuisci al termine "guerriero" non è quello comunemente accettato e peraltro con l'etimologia da cui il nome deriva non c'entra una fava.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 25, 2013, 14:40:45 pm
A fabio.love: specialista: é speciale in qualcosa non per il fatto che fa una cosa, ma perché la sa fare bene. Esempio: il pugile lavora con tecniche di braccia: questo é il fatto. Ma non in virtù di questo é specialista cioé vuol dire che sia bravo. 
Il termine più adatto é : esclusivo. Il pugile é esclusivo, il lottatore idem, il dentista é esclusivo e così via.
Specialista é legato alla qualità, non al fare una cosa e basta ( quantità).
Poi se é bravo é specialista, oltre che esclusivo.
Dico ciò perché l'idea generale é che lo "specialista" sembra sempre il numero uno in quello che fa, tipo Wolverine, come un medico che é bravo perché é medico: non é proprio così.
Ok, nell'italiano corrente che conosco io specialista significa che è specializzato in qualcosa.
Esempio il medico generico e quello specializzato in urologia o in ortopedia.
Poi ci sono urologi e ortopedici incapaci, non dico di no, ma sono comunque dei pessimi specialisti.
La sfumatura di valore associata al termine specialista è una deriva di uso comune,  ma è improprio.
Anyway, torno a dire, se finisci nel terreno di elezione di uno che allena solo quello, IMHO è una scelta tattica pericolosa.


Nota: col pugile lavoro sui calci non mi appartiene... :)

Vero, tu la consideri una stortura, mi sembra evidente che stessi confermando che quello che citi sia un discorso fuorviante anche per me.
Col pugile non faccio a pugni ma uso i calci” , “con il lottatore non vado a lottare ma uso i colpi” e “con quello della kick boxing vado di ginocchiate e gomitate”.
Questa parte presa da un link che mi avete postato rende una delle idee di questa distorsione.
In realtà la risposta é che col pugile ci faccio a cazzotti, col lottatore ci lotto e col kickboxer mi ci prendo a calci.


Karte ed Aikido sono sportivizzate, quindi si sono snaturate.  Parla del Kumite con un karateka giapponese, senti cosa ti dice a proposito. Io l'ho fatto e lui mi ha confermato ciò.
???
a me piace il Wing Chun e posso dirti che é valida e completa; ma anche l'Aikido, la Muai Thai, il taiji e in base alla mia esperienza pratica, esse in fondo ti portano al quel livello senza forma ove tu incarni quello che fai, sei quello che fai.
ma quindi il karate del karateka giapponese che schifa il kumitè, e che in quanto non sportivizzato immagino sia un artista marziale, non è "estremamente sbilanciato[1]" sullo striking?
E se si trovasse sdraiato  da un judoka o un jujutero[2] non finirebbe annodato in poco tempo con il 99% di probabilità?
 1. il fatto che qualcuno trovi delle proiezioni interpretando i kata non conta, Funakoshi, come scrive giustamente Ryujin in altri post prevedeva due o tre tecniche di proiezione fatte anche in amniera approssimativa, del newaza non ne parliamo neppure.
 2. noti terribili sportivoni
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Giorgia Moralizzatrice on September 25, 2013, 14:57:06 pm
Poi non dire che non ti avevo avvisato   XD  :gh:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 25, 2013, 15:10:41 pm
Poi non dire che non ti avevo avvisato   XD  :gh:
??? non me credo....
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Giorgia Moralizzatrice on September 25, 2013, 15:20:11 pm
 :D None non tu, dicevo a starfabio13, scusa in effetti non avevo specificato  XD

Adesso si scaneterà l'inferno   :nono:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Semiautomatic Monkey on September 25, 2013, 16:33:20 pm
Rispondo a tutti:
a Golden rispondo che quello che dice é vero, nel momento in cui é stato praticato un WX distorto, quindi quello che scrive si riscontra tranquillamente e praticando WX.
Il Wx é veloce, é potente e il tuo concetto di Safety first fa parte di quel trend di argomentazioni nel WX erronee, poiché esagerate, che chi ha insegnato ha trasmesso, dando false sicurezze, dando impreparazione a scontri reali, praticando alla damigella di corte.
Gli esercizi del Wx non sono sbagliati, é sbagliato il modo in cui si fanno, così come manca lo sparring, così come ogni esercizio viene fatto e collocato nel posto e nel modo sbagliato: gli appunti sui passi, sul chi sao e così via sono proprio quelle verità della pratica che sono distorsioni complete e che hanno naturalmente quei risultati.

Well,
non credo che ci siamo intesi più di tanto. "Safety First" non significa "Mi difendo e non meno". Significa che lo stile pone maggior accento sul proteggere il grugno, rispetto ad altri. Mi sono letto gli interventi successivi, e non ho capito bene nemmeno quelli. Se dici che i "Tipici esercizi" sono svolti all'acqua di rose, sono pure d'accordo. Se dici che ci sono persone che girano con il goniometro, e non sanno insegnarti la differenza fra "standard" e "adattalo!", sfondi una porta aperta...
Per quanto riguarda la mia pratica, penso che il mio Maestro non sia proprio un pirla. Certo non é un invasato, conosce perfettamente i "pro" ed i "contro" dello stile, é realista.
Mi sembra che tu sia ancora incastrato in una visione del tipo "wing chun= arma di distruzione di massa". Secondo me, non é così. Comunque, buona pratica!
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 08:53:28 am
Deduco che sei uno di quelli che gli é successo.

Mai sentito un guerriero. :)
Quote
Oppure che non é che hai cose intelligenti da dire.
Questo è assodato.
Quote
Oppure che sei uno di quelli duri da ring convinti che poi, spesso, gli fanno la faccia a scacchi.
Non saprei, non combatto sui ring e personalmente preferisco la dama.
Quote
Oppure sei uno gajardo.
Non capisco cosa c'entri il mio orientamento sessuale...e si che guerrieri tipo gli Spartani certe cose le apprezzavano.

....gajardo non c'entra niente con l'orientamento sessuale....
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 09:29:25 am
A fabio.love: sul Guerriero: quello é ciò che a me risulta nella mia esperienza, intesa come anche studio, poi scrivi ciò che tu intendi per quei due termini: combattente e guerriero, se vuoi.
Sul "comunemente" cosa intendi? Perché comunemente molte parole sono state svuotate del loro significato, e non cerco il "comunemente"  ma precisamente cosa vuol dire quel termine e cosa contiene, come significato. Il Guerriero si esplica anche nella forma marziale.

Per lo specialista ed il suo terreno di elezione, e la tua considerazione sulla pericolosità, la pensiamo diversamente.

Sul karateka: in un combattimento reale chi si specializza troppo rischia come dici tu, nel momento in cui non é nel suo terreno di elezione. Se sei un karateka cosa faresti se venissi sbatuto a terra?

A giorgia Oca: l'inferno é divertente!  :)

A Golden: sul concetto di safety first hai chiarito bene. Quindi la mia risposta sarebbe stata diversa, mi scuso per l'interpretazione errata che ho dato. Chi ti insegna , sai tu bene se é un pirla o meno. Scrivo delle cose che riguardano la generalità, ma non vuol dire che sia sempre così. Se mi vedi come incastrato, sarà questa l'idea che do! ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Moai on September 26, 2013, 09:39:50 am


Sul karateka: in un combattimento reale chi si specializza troppo rischia come dici tu, nel momento in cui non é nel suo terreno di elezione. Se sei un karateka cosa faresti se venissi sbatuto a terra?



pregherei.... XD

detto questo, non vorrei che passasse l'idea fuorviante che chi non si "specializza in niente" abbia più possibilità di chi pratiche ultraspecialistiche...

il problema è che molti di quelli che praticano le famose arti mortali o "totali" in realtà non sanno gestire nessuna fase del combattimento...

io, personalmente, ho più timore di un pugile o un judoka preparati che di un chunner (IMHO)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: xjej on September 26, 2013, 09:49:07 am
Anche perché il judoka di prende come uke per le proiezioni la prossima volta, se non lo temi :ricktaylor:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 09:53:39 am
A lewis[1]:
condivido quello che dici, inerente alla palestra. So bene ciò che scrivi e so che funziona così.
Se nella tua esperienza e per quello vuoi ti allena bene e funziona l'uso e il concetto che hai di protezione ne sono ben felice.
Io non mi alleno in palestra, proprio perché non voglio limitazioni nel mio modo di praticare, che non esclude comunque la sicurezza. :)
 1. siamo  a due  :om:
seriamente sono curioso mi  puoi dire una tua seduta di allenamento in cosa consiste ?

Consiste nel lavoro sul qi qong e sulle tre armonizzazioni, come parte iniziale, con tecniche appropriate. Quindi ci sono esercizi che sviluppano le caratteristiche idonee per combattere, che lavorano sulla determinazione, la concentrazione, la precisione, il controllo emotivo e così via, che consentono contemporaneamente il lavoro dell'aspetto tecnico.
Le forme sono praticate di pari passo con gli esercizi, non in blocco. Quindi simulazioni reali di combattimento in modo progressivo.
La mia descrizione é sintetica. Chiedi specifiche se lo desideri.  ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 26, 2013, 09:54:41 am
A fabio.love: sul Guerriero: quello é ciò che a me risulta nella mia esperienza, intesa come anche studio, poi scrivi ciò che tu intendi per quei due termini: combattente e guerriero, se vuoi.
Sul "comunemente" cosa intendi? Perché comunemente molte parole sono state svuotate del loro significato, e non cerco il "comunemente"  ma precisamente cosa vuol dire quel termine e cosa contiene, come significato. Il Guerriero si esplica anche nella forma marziale.

Per lo specialista ed il suo terreno di elezione, e la tua considerazione sulla pericolosità, la pensiamo diversamente.

Sul karateka: in un combattimento reale chi si specializza troppo rischia come dici tu, nel momento in cui non é nel suo terreno di elezione. Se sei un karateka cosa faresti se venissi sbatuto a terra?
come "comunemente accettato" intendo dire che il linguaggio è una convenzione condivisa.
Se dico "rosa" i miei interlocutori capiscono che parlo di un fiore specifico con le spine sullo stelo perchè c'è una convenzione condivisa secondo cui a quella cosa lì sia associato quel nome.
Non si possono usare significati "traslati" senza informare preventivamente l'interlocutore delle accezioni che si usano.
Esempio molto molto estremizzato per far capire bene.
Io dico "mi piacciono i ragazzini", chi mi legge capisce che sono un "pederasta".
MA io dico "no, io con il termine ragazzini intendo definire le donne dal carattere forte ma dalla ingenuità adolescenziale".
Siete voi che non avete capito i presupposti o io che ho usato un protocollo di comunicazione starato[1]?
Anche nella mia palestra si usava il termine "guerrero" con un accezione diversa dall'italiano standard, riempiendo il termine di significati derivati ma capibili solo all'interno del circolino della palestra, proprio perchè li c'era una convenzione condivisa sui certi termini.
Come per "energia", "movimenti sottili" e altri concetti per cui un termine che ne comprenda tutte le sfumature non esiste.
Come intendo io i termini "guerriero" e "combattente" quindi dipende dal registro che applico, quindi dall'interlocutore con cui sto parlando.
Diciamo che se parlassi con una persona che non conosco intenderei questo.
Guerrieri: persona che fa la guerra, per mestiere. Professionista della guerra.
Combattente: persona che combatte, sia in senso letterale(combattere un duello, affrontare uno scontro fisico, armato o disarmato) sia in senso più ampio (es. combattere contro le avversità della vita o combattere contro idee preconcette).
Però capisci che se tu usi un termine in una certa maniera che gli altri non riconoscono, una maniera che perlatro non ha un alogica nella stessa etimologia del termine, non puoi dirmi che stai usando un termine nel suo significato originale ed esatto e che sono tutti gli altri ad averlo svuotato di esso.

Sul Karateka: mi sembra che alla fine dicessimo lo stesso.
Comunque si, specializzarsi è un rischio, com elo è affrontare tutto in maniera non troppo approfondita.
E va bene la qualità, ma il volume di ore di allenamento conta, non lo dico io, ma evidenze empiriche tratte dastudi ed analisi sui professionisti dello sport, che volenti o nolenti, rappresentano il meglio nei loro ambiti e permettoo un acerta oggettività dei dati analizzati.
Infatti i vari professionisti MMA lavorano tutto il bagaglio tecnico, ma si specializzano anche loro su un certo tipo di distanza che prediligono/gli viene meglio e su quella impostano le loro strategie.
Ma non allenano tutto il bagaglio nella stessa maniera.
Poi la bravra è quella di evitare il terreno d'elezione dell'avversario e portare il gioco dove si è più forti.


P.S.
Xjeji: sei un cyberbullo.... XD
 1. mi sono espresso "ad cazzum"
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Zìxué on September 26, 2013, 10:06:17 am
tre armonizzazioni
Questo, per puro spirito accademico, mi incuriosisce.

simulazioni reali di combattimento

Questo, invece, mi lascia un po' perplesso. Sarà che oltre ad essere lento a muovermi sono lento a capire...
Puoi chiarire i miei dubbi?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Dipper on September 26, 2013, 10:07:11 am
il problema è che molti di quelli che praticano le famose arti mortali o "totali" in realtà non sanno gestire nessuna fase del combattimento...
^ Questo :thsit:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Mic on September 26, 2013, 10:11:37 am
A lewis[1]:
condivido quello che dici, inerente alla palestra. So bene ciò che scrivi e so che funziona così.
Se nella tua esperienza e per quello vuoi ti allena bene e funziona l'uso e il concetto che hai di protezione ne sono ben felice.
Io non mi alleno in palestra, proprio perché non voglio limitazioni nel mio modo di praticare, che non esclude comunque la sicurezza. :)
 1. siamo  a due  :om:
seriamente sono curioso mi  puoi dire una tua seduta di allenamento in cosa consiste ?

Consiste nel lavoro sul qi qong e sulle tre armonizzazioni,


ovvero esercizi di respirazione in cui non si suda ?

come parte iniziale, con tecniche appropriate. Quindi ci sono esercizi che sviluppano le caratteristiche idonee per combattere, che lavorano sulla determinazione, la concentrazione, la precisione, il controllo emotivo e così via, che consentono contemporaneamente il lavoro dell'aspetto tecnico.


visto che come dici non usate protezioni di quante persone è composto il corso ?


Le forme sono praticate di pari passo con gli esercizi,


tipo bunkai del karate estrapolate applicazioni  dalle forme ?

non in blocco. Quindi simulazioni reali di combattimento in modo progressivo.


mi dici come le fate ?

La mia descrizione é sintetica. Chiedi specifiche se lo desideri.  ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 10:14:00 am


Sul karateka: in un combattimento reale chi si specializza troppo rischia come dici tu, nel momento in cui non é nel suo terreno di elezione. Se sei un karateka cosa faresti se venissi sbatuto a terra?



pregherei.... XD

detto questo, non vorrei che passasse l'idea fuorviante che chi non si "specializza in niente" abbia più possibilità di chi pratiche ultraspecialistiche...

il problema è che molti di quelli che praticano le famose arti mortali o "totali" in realtà non sanno gestire nessuna fase del combattimento...

io, personalmente, ho più timore di un pugile o un judoka preparati che di un chunner (IMHO)

Sul gestire nessuna fase del combattimento: questo é vero nel momento in cui non fai pratica del combattimento e chiaramente sei impreparato, limite dato, e per me é stato ed é un paradosso, nel Wx. Allo stesso tempo credo che anche gli "specialisti" a volte pecchino di presunzione, sempre IMHO.
Credo che non si debba sottovalutare nessuno, né sopravvalutarlo.
I chunners fanno e hanno fatto spesso la fine meritata, ma non sono gli unici, e anche pugili, lottatori, kickers, chi fa muai thai, mma, e così via, hanno fatto la stessa fine.
Che i chunners siano stati e siano spesso arroganti é vero, e considero giusto che poi vengano gonfiati come palloni. Ma non sono gli unici coatti esistenti.  :o
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Moai on September 26, 2013, 10:21:39 am
Non te la prendere starfabio ...ho scritto chunner ma potevo citare molte altre discipline :)

Sull'essere sboroni hai ragione , quello che dico é che nelle discipline specializzate esiste di norma un approccio molto pragmatico ed efficace che non vedo in altri contesti

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 10:23:07 am
A fabio.love:
sul guerriero: infatti ho scritto " nella mia esperienza". Conosco i significati comuni, e tu sei chiaro nell'esposizione e le tue risposte le trovo interessanti, ma non sostengo di avere le chiavi della conoscenza.! :)

La via di mezzo é la migliore! ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 10:24:07 am
Non te la prendere starfabio ...ho scritto chunner ma potevo citare molte altre discipline :)

Sull'essere sboroni hai ragione , quello che dico é che nelle discipline specializzate esiste di norma un approccio molto pragmatico ed efficace che non vedo in altri contesti



Verissimo, purtroppo.... :'(
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 10:40:30 am
tre armonizzazioni
Questo, per puro spirito accademico, mi incuriosisce.

simulazioni reali di combattimento

Questo, invece, mi lascia un po' perplesso. Sarà che oltre ad essere lento a muovermi sono lento a capire...
Puoi chiarire i miei dubbi?


Le tre armonizzazioni sono il modo in cui nel qi qong si lavora sul corpo, sul respiro e sulla mente.
Puoi trovare ciò anche con una ricerca su google, senza che scriva oltre,  oppure nei libri di qi qong, oppure in libri marziali, di cui uno che mi viene in mente adesso é Le le tre vie del Tao di Flavio Daniele.
Anche sul sito di un certo Roberto Capponi trovi materiale consultabile chiaro e semplice su questo.

La simulazione reale di combattimento: te meni, modulando intensità, potenza, velocità in base al livello di chi ci si allena. Più semplice a farlo che a dirlo!  :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Rev. Madhatter on September 26, 2013, 10:50:02 am
La simulazione reale di combattimento

Budda poverello, sei laureato!

Simulazione reale e' un ossimoro.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Moai on September 26, 2013, 11:00:04 am
Spoiler: show
"Gino ti stai masturbando?" "no mamma! É una simulazione reale di sesso!"
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on September 26, 2013, 11:03:42 am

....gajardo non c'entra niente con l'orientamento sessuale....

Quasi quanto te con l'ironia. XD
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 26, 2013, 11:04:12 am
Simulazione reale e' un ossimoro.
Precedenti poetici illustri.
Dante apre la preghiera alla Santa Vergine si apre con tre di queste figure: "Vergine madre. figlia di tuo figlio, umile e alta più che creatura"....[1]
 1. vado a memoria, potrei aver ciccato la citazione    :sbav:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on September 26, 2013, 11:08:21 am
Maremma che infarto, ero convinto di leggere Fabry bestemmiare per la prima volta...  :D
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 11:11:54 am
A lews:
esercizi di respirazione in cui non si suda, si suda, si traspira. A che ti riferisci e cosa vuoi sapere?
Le arti marziali ultimamente rientrano nel suda suda..... ;)

Il corso é composto da cinque persone.

Estrapoliamo applicazioni dalle forme, ma facciamo anche il contrario.

La simulazione reale di combattimento: te meni, modulando intensità, potenza, velocità in base al livello di chi ci si allena. Più semplice a farlo che a dirlo! :) Niente di preordinato. Libertà assoluta su tecniche, traiettorie, distanze.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on September 26, 2013, 11:13:24 am
La simulazione reale di combattimento: te meni, modulando intensità, potenza, velocità in base al livello di chi ci si allena. Più semplice a farlo che a dirlo! :) Niente di preordinato. Libertà assoluta su tecniche, traiettorie, distanze.

Ma senza protezioni, esatto..? Quindi non arrivando a bersaglio..?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 11:18:22 am
Siete veramente degli zuccherini!  :)

Pensa te, un ossimoro! Ma va?

Ditemi la verità, siete dei cecchini di professione sulle parole, birbaccioni! :)

Andy é delizioso... :sur:
 
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 11:21:51 am
La simulazione reale di combattimento: te meni, modulando intensità, potenza, velocità in base al livello di chi ci si allena. Più semplice a farlo che a dirlo! :) Niente di preordinato. Libertà assoluta su tecniche, traiettorie, distanze.

Ma senza protezioni, esatto..? Quindi non arrivando a bersaglio..?

Ci arrivi, ci arrivi. Guarda che é più facile comprenderlo nella pratica.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 26, 2013, 11:23:24 am
ALa simulazione reale di combattimento: te meni, modulando intensità, potenza, velocità in base al livello di chi ci si allena. Più semplice a farlo che a dirlo! :) Niente di preordinato. Libertà assoluta su tecniche, traiettorie, distanze.
però ti rendi conto che derubricare il combattimento sportivo a qualcosa di  non reale per poi parlare di "simulazione della realtà" è quantomeno un paradosso?
Perchè le esperienze fisicoemotive di una simulazione della realtà dovrebbero essere più formative e profonde di un incontro sul ring con KO (o anche semplicemnte di uno sparring DBMA)?
Ammenochè tale simulazione non preveda che io istruttore aggredisca l'allievo a sua insaputa , tipo nel parcheggio della palestra o mentre è a un bancomat.
In tal caso è  simulazione perchè io solo so che non voglio veramente accopparlo o invalidarlo, ma è realtà per lui che non lo sa  e conseguentemente come aggressione reale la vive.  ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on September 26, 2013, 11:28:19 am
La simulazione reale di combattimento: te meni, modulando intensità, potenza, velocità in base al livello di chi ci si allena. Più semplice a farlo che a dirlo! :) Niente di preordinato. Libertà assoluta su tecniche, traiettorie, distanze.

Ma senza protezioni, esatto..? Quindi non arrivando a bersaglio..?

Ci arrivi, ci arrivi. Guarda che é più facile comprenderlo nella pratica.

Lo so, però in questo momento stiamo parlando. ;) Anche se sono sempre felice se dopo le parole si passa ai fatti.

Quindi, se arrivate a bersaglio, stringendo stringendo, vi smontate la faccia ad ogni combattimento?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 26, 2013, 11:30:03 am
Maremma che infarto, ero convinto di leggere Fabry bestemmiare per la prima volta...  :D
non stiamo mica litigando.
 :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 12:48:08 pm
Andy e fabio.love:
le parole hanno un limite e ad ogni risposta si aprirebbe una conseguente domanda, che voi ponete e le trovo pertinenti e giuste. Così come ci fraintendiamo non potendo praticare insieme.  :'(
Scrivere non dà l'idea concreta, sul famoso ossimoro " simulazione di combattimento"  :) e su quello che é in realtà.
Mi scuso, ma trovo un limite di parole che non riesco a superare per darvi un'idea, per quanto possa dire:
la faccia la colpisco ma non la smonto, i colpi arrivano con intensità anche alte, ma usciamo non danneggiati: il farsi male é raro, ma può succedere. L'impatto c'é, ci sono le condizioni di stress, poiché quello é il banco di prova imprescindibile. Ciò non vuol dire che nella realtà vada tutto bene.
L'adesione al 100% alla realtà ce l'hai solo quando ti scontri realmente, in un allenamento, per quanto ben fatto non lo farai. Uno delle funzioni é quella di testare i tuoi strumenti, le tue capacità, milgiorarti, é un banco di prova, ma non é la realtà, seppur ti ci puoi avvicinare molto.
Sul ring non rischi la pelle ( seppur qualcuno ce la lascia o si fa danni seri) , hai delle regole, hai un ambiente impostato, hai un pubblico, il contesto é diverso nella sua totalità: le corde del ring, il tatami, non piove, non ci sono panchine, scale e così via. Ciò non toglie che si impattano, che sono scontri cruenti, che combattono, chi chi fa sdc non sviluppi certe cose.
Le tue capacità sono spinte seriamente al limite in virtù di un pericolo, non di uno incontro sportivo.
L'arte marziale serve anche per non morire, lo sport per vincere competizioni.
E la funzione e l'uso su cui si basano che cambiano la pratica.
 :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 26, 2013, 12:58:08 pm
Sul ring non rischi la pelle ( seppur qualcuno ce la lascia o si fa danni seri) , hai delle regole, hai un ambiente impostato, hai un pubblico, il contesto é diverso nella sua totalità: le corde del ring, il tatami, non piove, non ci sono panchine, scale e così via. Ciò non toglie che si impattano, che sono scontri cruenti, che combattono, chi chi fa sdc non sviluppi certe cose.
Le tue capacità sono spinte seriamente al limite in virtù di un pericolo, non di uno incontro sportivo.
L'arte marziale serve anche per non morire, lo sport per vincere competizioni.
E la funzione e l'uso su cui si basano che cambiano la pratica.
 :)
stanti le difficoltà di riportare a parole certe sensazioni, sono d'accordo con quanto scritto in neretto.
Ma se questa esperienza lascia il segno e in qualchemaniera "forma"[1] da un punto di vista operativo come è portabile all'interno di un corso di AM?
Perchè sembra che l'unica soluzione sia quella di rissare rischiando la vita per davvero.
Qualsiasi altra simulazione, tipo quella che hai descritto fare da voi, è comunque qualcosa dove ci sono regole, hai un ambiente impostato, hai tempo di settarti mentalmente prima di iniziare e certo se uno dei due è in forte difficoltà l'altro si ferma, magari dopo aver simulato una finalizzazione.
 1. ma personalmente è una formazione che eviterei volentieri
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 13:13:19 pm
Sul ring non rischi la pelle ( seppur qualcuno ce la lascia o si fa danni seri) , hai delle regole, hai un ambiente impostato, hai un pubblico, il contesto é diverso nella sua totalità: le corde del ring, il tatami, non piove, non ci sono panchine, scale e così via. Ciò non toglie che si impattano, che sono scontri cruenti, che combattono, chi chi fa sdc non sviluppi certe cose.
Le tue capacità sono spinte seriamente al limite in virtù di un pericolo, non di uno incontro sportivo.
L'arte marziale serve anche per non morire, lo sport per vincere competizioni.
E la funzione e l'uso su cui si basano che cambiano la pratica.
 :)
stanti le difficoltà di riportare a parole certe sensazioni, sono d'accordo con quanto scritto in neretto.
Ma se questa esperienza lascia il segno e in qualchemaniera "forma"[1] da un punto di vista operativo come è portabile all'interno di un corso di AM?
Perchè sembra che l'unica soluzione sia quella di rissare rischiando la vita per davvero.
Qualsiasi altra simulazione, tipo quella che hai descritto fare da voi, è comunque qualcosa dove ci sono regole, hai un ambiente impostato, hai tempo di settarti mentalmente prima di iniziare e certo se uno dei due è in forte difficoltà l'altro si ferma, magari dopo aver simulato una finalizzazione.
 1. ma personalmente è una formazione che eviterei volentieri

Questo metodo che ti ho "descritto", é quello più valido che ho praticato e che ha avuto riscontri con me e altri in situazioni reali, da un punto di vista di efficacia ed operatività. Se hai delle migliorie, un altro metodo, parlamene.
L'ultima parte di quello che scrivi é vera a metà, infatti praticando cerchi di aderire, per quanto possibile a situazioni reali. Il metodo lo affini.
Rissare rischiando? No! Combattere, cercando di neutralizzare l'altro.
Portarlo all'interno di un corso? Si, ma in una palestra non é possibile, infatti non pratico in una palestra.  :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 26, 2013, 13:17:58 pm
Questo metodo che ti ho "descritto", é quello più valido che ho praticato e che ha avuto riscontri con me e altri in situazioni reali, da un punto di vista di efficacia ed operatività. Se hai delle migliorie, un altro metodo, parlamene.
L'ultima parte di quello che scrivi é vera a metà, infatti praticando cerchi di aderire, per quanto possibile a situazioni reali. Il metodo lo affini.
Rissare rischiando? No! Combattere, cercando di neutralizzare l'altro.
Portarlo all'interno di un corso? Si, ma in una palestra non é possibile, infatti non pratico in una palestra.  :)
Torno a chiarire che naturalmente non metto in discussione il fatto che certi metodi abbiano funzionato su di te.
E neppure la tua esperienza.
Quello che sto cercando di capire, anche se rischio di sembrare pedante, è se questo può essere applicato anche ad altri e su quali basi ogiche può funzionare.
Anche perchè è modellizzando qualcosa che è possibile ripeterlo e adattarlo, se non a ddirittura migliorarlo.
 :)
Quello che ho maturato io sulla mia esperienza (intesa come lavoro su di me e sulle persone che conosco) è legato al concetto di livello dello stimolo.
Sarò un po' più dettagliato quando tornerò da pranzo.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on September 26, 2013, 14:28:27 pm
livello dello stimolo.
Lo stimolo serve per creare esperienze.
Tale stimolo deve essere abbastanza forte per originare una esperienza che sia formativa, ma non deve essere troppo pesante per rendere troppo provante la cosa e permettere alla persona di farne altre.

Il rischio è che per lavorare cose tipo "il combattimento per la vita" si tenda ad andare troppo oltre nelle intenzioni e parallelamente negli effetti andare troppo bassi come stimolo.
Esempio classico è: combatto senza regole, tutto è permesso, non metto le protezioni perchè falsano, e quindi i colpi sono appena abbozzati o leggermente appoggiati e certe cose di fatto non si fanno perchè troppo pericolose.
Quindi paradossalmente abbassare le pretese porta a lavorare su stimoli esperienziali più forti e probanti.

Con una proiezione potresti spaccarmi la testa sull'asfalto, allora mentre combattiamo ti limiti ad abbozzarmela, io capisco che fine farei e ci fermiamo: bene, buona hai vinto tu.
La stessa proiezione me la puoi tirare fino alla fine se lavoriamo su un tatami, io mi rendo conto effettivamente cosa fare e cosa no mentre la staijiudendo, faccio una vera esperienza di che significa non trovarsi più appoggiati ma sentirsi sballottati a terra, tu tu rendi effettivamente conto se per arrivare li te la sei preparata bene o se saresti stato in grado di farla veramente.

Oppure uno sparring tipo DBMA, ho la maschera, i guanti, conchiglia, ginocchiere e gomitiere.
Ma la paura e il senso di smarrimento e blocco che mi prende a vedermi di fronte un bestione con un bel randello in mano pronto a darmelo in testa al mio primo errore per me sono una illuminazione.
E anche avere addosso in un attimo la presa di coscienza che o lo faccio io a lui o lo fa lui a me è stato qualcosa che con qualsiasi simulazione resa non pericolosa di una cosa in sè pericolosissima non mi ha mai dato, se non a livello puramente intellettuale.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 15:28:51 pm
Le simulazioni reali servono come banco di prova pratico, per questo sono strutturate per dare il giusto stimolo senza eccessi di troppo o poco.

Il tuo esempio classico non riguarda il modo in cui pratico nelle simulazione.
Però l'esempio classico che tu porti fa fare le tue considerazioni, che in quel caso trovo corrette.

Per quel che mi riguarda e mi ha riguardato, l'esempio della leva sul tatami non ha portato un'esperienza come la vivi te. E lo sparring come DBMA con molte protezioni ho notato che falsa la sicurezza, non consente un affinamento tecnico idoneo allo scontro reale, e non eleva la qualità del combattimento come capacità personale. Li si rischia di tirare senza controllo, cosa vista spesso, e paradossalmente, ho visto persone più farsi male con le protezioni che senza. Inoltre le protezioni falsano le percezioni sulla validità ed efficacia dei colpi,  ma questo fino ad un certo livello: se con le protezioni vai giù pesante esse, a meno che non diventi l'omino della michelin, non hanno più la loro funzione, dipendendo questo dalla capacità di trasferire energia cinetica dei praticanti.

Questo vale per me chiaramente : dopo aver praticato con le protezioni, in base alla mia idea di operatività e migliore metodo per addestrare capacità di combattimento per uno scontro reale, il risultato é stato l'ossimoro simulazione reale nel modo in cui l'ho descritto, seppur in maniera, magari poco chiara. Essendo senza protezioni nella realtà, ho bisogno di non averle quando mi addestro. A me sono sempre risultate una limitazione, ma ripeto, dico questo dopo essermici allenato. Conosco chi ci si trova bene e l'importante é quello! :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on September 26, 2013, 16:09:31 pm
Per quel che mi riguarda e mi ha riguardato, l'esempio della leva sul tatami non ha portato un'esperienza come la vivi te. E lo sparring come DBMA con molte protezioni ho notato che falsa la sicurezza, non consente un affinamento tecnico idoneo allo scontro reale, e non eleva la qualità del combattimento come capacità personale. Li si rischia di tirare senza controllo, cosa vista spesso, e paradossalmente, ho visto persone più farsi male con le protezioni che senza. Inoltre le protezioni falsano le percezioni sulla validità ed efficacia dei colpi,  ma questo fino ad un certo livello: se con le protezioni vai giù pesante esse, a meno che non diventi l'omino della michelin, non hanno più la loro funzione, dipendendo questo dalla capacità di trasferire energia cinetica dei praticanti.

Questo vale per me chiaramente : dopo aver praticato con le protezioni, in base alla mia idea di operatività e migliore metodo per addestrare capacità di combattimento per uno scontro reale, il risultato é stato l'ossimoro simulazione reale nel modo in cui l'ho descritto, seppur in maniera, magari poco chiara. Essendo senza protezioni nella realtà, ho bisogno di non averle quando mi addestro. A me sono sempre risultate una limitazione, ma ripeto, dico questo dopo essermici allenato. Conosco chi ci si trova bene e l'importante é quello! :)
La mia opinione supportata dall'aver conosciuto tanta gente che praticava senza protezioni portando questi stessi argomenti a favore:
Che non hai avuto un maestro/istruttore che ti insegnasse nel modo giusto come far sparring con le protezioni. Non è che o vai giù pesante da subito...Le protezioni poi sono da selezionare.

Quote
Essendo senza protezioni nella realtà, ho bisogno di non averle quando mi addestro.
Si ma nella realtà le botte arrivano forte. Quindi anche quando ti addestri arrivano forte? Impossibile altrimenti dovresti andare all'ospedale ad ogni seduta tecnica di allenamento.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Paguro49 on September 26, 2013, 16:36:26 pm
Intervengo per una precisazione (o anche due o tre 8)) e un piccolo pensiero mutuato dalla mia esperienza.
Ad un certo punto, ho letto che "karatè e Aikido si sono sportivizzate", cosa vera per il Karate, assolutamente no per l'Aikido.
A mio modestissimo avviso, oggi come oggi ci sono solo tre tipi di Artisti Marziali in senso stretto, ossia simili a quelli che c'erano un tempo in virtù di come si preparano e per cosa, cioè a dire che, non essendoci più lo stesso tipo di necessità, in relazione alla tutela della vita, chi più si avvicina a quello spirito, è chi più allarga gli orizzonti, sperimenta, mischia e bada al sodo, senza fronzoli e senza misticismi, convincendosi solo dei fatti e mai dei racconti o delle congetture.
In questo senso, mi vengono in mente, le MMA, il K1 e quei praticanti, di questo o quello, che si stufano del proprio orticello e iniziano a girovagare, studiare, provare, farsi accartocciare, imparare, per meglio capire cosa diavolo sia il combattimento.
Parlo di queste tre tipologie (ma di certo ce ne sono altre) perché sono quelli che studiano più metodi, in piedi come a terra, in maniera pragmatica, quindi preoccupandosi di non avere lacune in una situazione dove tutto (o quasi) è permesso, ovvero ciò che faceva un Karateka o altro, prima che esistesse il banco di prova delle competizioni.
Chi si chiude dentro il proprio dojo, con modo ortodosso e fondamentalista, riempiandosi di termini come "antico", "tradizionale", "lineage" eccetera, di fatto perde l'occasione del confronto istruttivo, di imparare la tal cosa da chi meglio la sa fare, finendo per fare rievocazione storica o poco più.
Li nascono gli alibi, come i colpi mortali o proibiti, le regole e i divieti, le presunte superiorità di questo e quello.
Io ho visto fin troppo spesso, maestri e maestroni, fieri della propria arte, pura e incontaminata da altro, convinti di possedere mezzi definitivi e letali, prendere un sacco di legnate alla prima occasione in cui il naso è uscito dal giardino.
Penso insomma che, il solo modo per praticare in una certa direzione, marziale e realistica, sia quello di mettere abbondantemente il naso fuori di casa, nutrendo curiosità e fascino per tutto, senza prevenzioni, con la voglia di vestire i panni dell'allievo che va ad imparare cose nuove.
Oppure ci si da alla rissa sfrenata, ma in quel caso la mia simpatia viene meno. :)

P.S.
Ovvio che includo anche discipline come il Kudo ad esempio, ma volevo essere conciso.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 16:43:54 pm
Minosse,
se quello é ciò che pensi, va bene. Mica parlo male delle protezioni, o del modo di usarle.
Allo stesso modo ti posso dire che non hai mai incontrato un maestro/istruttore che ti insegnasse come fare sparring nel modo giusto senza protezioni.  :)

L'intensità dei colpi aumenta fino ad una soglia, anche alta. Oltre non puoi andarci, creeresti danni.
Anche con le protezioni se esprimi il 100%:  se con un guantone prendi in piedo la testa protetta da caschetto, oppure se centri un bersaglio corporeo anche con un solo colpo, se proietti oppure fai una leva veramente al 100%: qualora sai trasmettere energia cinetica in modo veloce, preciso, esplosivo e penetrante, oppure proietti o fai una leva ad altissima velocità con precisione ed energia, vediamo un pò la protezione quanto ti protegge. Fatti sbattere per terra al 100% su un tatami, vediamo quanto ti para. Quindi anche con le protezioni hai bisogno di regolarti.
Se coll'espressione al 100% non si hanno danni sai che vuol dire, per mia esperienza sempre: che occorre allenarsi perché non si é efficaci. Un colpo vero che ti centra in pieno non lo si regge.
Poi rimane il fatto che se tu decidi di proteggerti o meno con protezioni, nulla questio.
Le protezioni limitano, per me, lo sviluppo di certe capacità e danno false sicurezze, ma non é un dogma.
 :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: The Spartan on September 26, 2013, 16:50:20 pm
Oddio...
Se io tiro un colpo full speed su un caschetto con grata, o su un corpetto ad hoc, il mio movimento nn ne risente, lui lo sente ma nn va all'ospedale...
Nn lo vedo così limitante...
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Paguro49 on September 26, 2013, 16:53:00 pm
Oddio...
Se io tiro un colpo full speed su un caschetto con grata, o su un corpetto ad hoc, il mio movimento nn ne risente, lui lo sente ma nn va all'ospedale...
Nn lo vedo così limitante...
Magari ci va pure Ko, ma senza fratture craniche e tu senza nocche sbucciate, cosa che, in genere, permette affondi maggiori.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 17:02:18 pm
Nella tua linea di pensiero  mi ci ritrovo, e ho visto le stesse cose che hai visto tu, ma ho visto pure che parecchi combattenti dei primi due stili da te menzionati hanno fatto la stessa fine, il che lo rende un problema comune!
Quindi dipende da chi pratica. Se ti muovi, cerchi, studi, pratichi, hai in te la voglia di migliorare veramente, fai te la differenza.
Vedo che da un lato ci sono i tradizionalisti intergralisti, dall'altra quelli che cercano novità per forza: in mezzo ci sono le persone che intendi tu con quel tipo di modo di ricercare, a prescindere dallo stile.
 Se ho scritto Aikido sportivizzato ho fatto un errore, pardon! :sbav:

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 26, 2013, 17:13:30 pm
Oddio...
Se io tiro un colpo full speed su un caschetto con grata, o su un corpetto ad hoc, il mio movimento nn ne risente, lui lo sente ma nn va all'ospedale...
Nn lo vedo così limitante...

Io ho visto in uno sparring di kick in allenamento, uno centrato in pieno con un colpo dato con guantone e ricevuto da uno col caschetto con la grata. Il colpo é stato full speed, full power e full precision: ospedale, trauma cranico, le vertebre cervicali ne hanno risentito. Se hai letto parlo del 100% e quindi del regolarsi nell'impatto. Ti chiedo: se tu pratichi, quanto esprimi sull'impatto al massimo? Se col tuo 100% impatti su una protezione, chi ha la protezione può subire danni da ospedale? E per la limitazione, ok, la vedi così, quindi buona pratica! :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: The Spartan on September 26, 2013, 17:39:24 pm
Nn vorrei capire male...per me 100% significa generare la massima potenza possibile, come se tirassi a un sacco...regolarsi imho significa contenersi e di logica nn è più 100%
Ma ci sono protezioni balistiche, si pensi alla linea Blauer, in grado di ridurre notevolmente le conseguenze di quel 100%.
E per quella che è la mia esperienza nn è certo una passeggiata, tanto che dopo un pò chi le indossa accusa l'accumulo...
Altro 100% io nn ne conosco...
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on September 26, 2013, 18:57:37 pm
Minosse,
se quello é ciò che pensi, va bene. Mica parlo male delle protezioni, o del modo di usarle.
Allo stesso modo ti posso dire che non hai mai incontrato un maestro/istruttore che ti insegnasse come fare sparring nel modo giusto senza protezioni.  :)
Può essere.
L'intensità dei colpi aumenta fino ad una soglia, anche alta. Oltre non puoi andarci, creeresti danni.
ok...Credo però che questa soglia sia molto bassa perchè basta poco per aprirsi un sopracciglio, rompersi un labbro, far sanguinare il naso di qualcuno senza guantoni. E' facile con quindi...
Anche con le protezioni se esprimi il 100%:  se con un guantone prendi in piedo la testa protetta da caschetto, oppure se centri un bersaglio corporeo anche con un solo colpo, se proietti oppure fai una leva veramente al 100%: qualora sai trasmettere energia cinetica in modo veloce, preciso, esplosivo e penetrante, oppure proietti o fai una leva ad altissima velocità con precisione ed energia, vediamo un pò la protezione quanto ti protegge. Fatti sbattere per terra al 100% su un tatami, vediamo quanto ti para. Quindi anche con le protezioni hai bisogno di regolarti.
E certo che devi regolarti! Chi ha mai detto il contrario?
Però il 100% lo tiri solo al sacco o ai pad...Anche in match si tira al massimo al 70-80%...questo anche i pro.
Se coll'espressione al 100% non si hanno danni sai che vuol dire, per mia esperienza sempre: che occorre allenarsi perché non si é efficaci. Un colpo vero che ti centra in pieno non lo si regge.
E qui siamo d'accordo.
Poi rimane il fatto che se tu decidi di proteggerti o meno con protezioni, nulla questio.
Io decido di proteggermi con casco e con l'utilizzo dei guantoni perchè è il metodo ritenuto universalmente più efficace per imparare a combattere. E' un fatto ormai che a mio parere non ha più necessità di essere dibattuto, ci sono un sacco di discussioni sul forum che spiegano perchè.
Le protezioni limitano, per me, lo sviluppo di certe capacità e danno false sicurezze, ma non é un dogma.
 :)
Può darsi. Però sono il compromesso migliore per imparare veramente a combattere. Poi ci sta che uno ogni tanto provi anche senza qualche protezione. Ma combattere sempre senza protezioni si che falsa e di molto quello che è un combattimento (sempre considerando che per far sparring senza guanti si debba darsi davvero piano).
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on September 27, 2013, 11:09:18 am
Allo stesso modo ti posso dire che non hai mai incontrato un maestro/istruttore che ti insegnasse come fare sparring nel modo giusto senza protezioni.  :)

L'intensità dei colpi aumenta fino ad una soglia, anche alta. Oltre non puoi andarci, creeresti danni.

Argomento ampiamente dibattuto, se ti va dai una lettura e il tuo contributo alla discussione

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=6810.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=6810.0)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 27, 2013, 12:18:08 pm
Allo stesso modo ti posso dire che non hai mai incontrato un maestro/istruttore che ti insegnasse come fare sparring nel modo giusto senza protezioni.  :)

L'intensità dei colpi aumenta fino ad una soglia, anche alta. Oltre non puoi andarci, creeresti danni.

Argomento ampiamente dibattuto, se ti va dai una lettura e il tuo contributo alla discussione

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=6810.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=6810.0)

Grazie Gibi, me lo leggo e poi contribuisco. :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 27, 2013, 12:22:11 pm
A chi mi ha risposto o meno:
voi come imparate a combattere in quello che fate?
Lo sparring non collaborativo come viene fatto?
Che risultati avete dalla vostra pratica? :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on September 27, 2013, 17:01:27 pm
A chi mi ha risposto o meno:
voi come imparate a combattere in quello che fate?

Con degli esercizi e delle routine man mano meno collaborative..inutile aggiungere che vi è l'uso di colpitori per espirmersi al 100% e di protezioni per allenarsi con continuità..

Lo sparring non collaborativo come viene fatto?

Con le protezioni, la maggior parte delle volte si tratta di sparring "condizionato" in modo da isolare alcune tecniche o distanze del combattimento.

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Moai on September 27, 2013, 18:09:52 pm
A chi mi ha risposto o meno:
voi come imparate a combattere in quello che fate?
Lo sparring non collaborativo come viene fatto?
Che risultati avete dalla vostra pratica? :)

noi ci meniamo forte forte forte finchè non ne resta in piedi uno solo!!!!

scherzi a parte, negli sdc si fa come ti ha illustrato GIBI... :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Bingo Bongo on September 27, 2013, 18:53:46 pm
A chi mi ha risposto o meno:
voi come imparate a combattere in quello che fate?
Lo sparring non collaborativo come viene fatto?
Che risultati avete dalla vostra pratica? :)
Con uno più bravo di me per imparare.
Con uno meno bravo di per insegnare.
Con molti, il più possibile del mio livello, per migliorare.

Le protezioni necessarie e adeguate al contesto. Colpi mediamente caricati in rapporto anche al bersaglio.
Ma dipende anche da altre cose. Se hai visto i pro thailandesi fare sparring avrai notato come entrano con le gomitate urlando tutti contenti senza farsi troppi problemi. Solo che loro non si tagliano (io penso che sia proprio la pelle diversa). Se lo fanno a me mi devono cucire subito dopo.
Viceversa qualche pugno lo posso pure mangiare senza troppi problemi.
Insomma anche lo sparring è qualcosa che richiede metodo.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Semiautomatic Monkey on September 27, 2013, 22:02:51 pm
Noi lo facciamo su un pendio scosceso con una piastra di rame sotto il culo, attaccata con un filo a terra per avere più struttura.
A mani nude, al 100% e chi muore, vuol dire che se lo meritava.
Usiamo anche le protezioni, ma quelle leggere da mma perché non siamo mica ragazzine.

A parte gli scherzi, go sau a mani nude , con conchiglia e paradenti, sparring situazionale con guanti da 8 once. Se si carica, caschetto aperto e guanti da 12.

A me piace il go sau a mani nude, perché mollo i pizzicotti e li faccio saltare come cavallette primaverili.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 30, 2013, 11:38:43 am
Grazie a tutti per le risposte precise! :)

A bingo Bongo: si l'ho notato e come scrivi te, il metodo é importante poiché é il come fare una cosa. Per la pelle thailandese forse é tipo la guaina di isolamento del tetto!
Per i video, mi ricordo, e credo siano ancora sul tubo, di alcuni filmati sull'addestramento degli Spieznatz, ove si corcano con le protezioni, e sono quasi al 100%. Il tipo esce che sembra la carne macinata pronto per farci le polpette!  :o
Può essere utile per migliorare l'allenamento con le protezioni e sono sempre spunti interessanti.

Mi sembra che noi cerchiamo efficienza ed efficacia nel combattimento,
cercando e allenandoci con metodi con i quali abbiamo dei risultati e realizziamo i nostri obiettivi nel e per il combattimento.
Mi sembra che lo otteniamo nel metodo usato o ciò che scrivete me ne da l'idea!  :)

A Gibi, che ringrazio per l'indicazione della discussione dello sparring senza e con le protezioni indicata prima: ho letto come l'argomento sia stato sviluppato ampiamente, non aggiungo nulla.
 :)

 
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on September 30, 2013, 13:08:35 pm
Spieznatz
:zan:
Sono quelli che ti Spiezzano le natz(nuts)?  XD

A Gibi, che ringrazio per l'indicazione della discussione dello sparring senza e con le protezioni indicata prima: ho letto come l'argomento sia stato sviluppato ampiamente, non aggiungo nulla.
 :)
Non aggiungi nulla ma mi pare che o tu non l'abbia letto bene oppure tu non abbia capito nulla.... :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 30, 2013, 13:15:31 pm
Spieznatz
:zan:
Sono quelli che ti Spiezzano le natz(nuts)?  XD


Ecco qui:  :) :sbav:
Specnaz (traslitterazione scientifica dal cirillico спецназ, pronuncia russa [spʲɪʦˈnas], traslitterazione anglosassone: spetsnaz), è un termine usato per indicare genericamente i corpi speciali sovietici così come quelli attuali russi e di altri paesi dell'ex-Unione Sovietica. In russo si usa anche per indicare reparti speciali di qualsiasi nazionalità, non solo quelli nazionali. È la contrazione di due parole in russo: специального назначения[?] - special'nogo naznačenija, ovvero, tradotto, "per incarichi speciali". Originariamente il termine specnaz designava le unità di forze speciali dell'esercito o della marina militare, assoggettate al controllo diretto del servizio segreto militare (GRU), ma in seguito fu utilizzato anche per indicare le unità analoghe dirette dai servizi segreti civili (prima KGB, poi FSB) o alle dipendenze del Ministero degli Interni (MVD).

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on September 30, 2013, 13:27:00 pm
Bè so googolare anche io, ti stavo solo zanichellando perchè avevi scritto male...:)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on September 30, 2013, 13:59:43 pm

Non aggiungi nulla ma mi pare che o tu non l'abbia letto bene oppure tu non abbia capito nulla.... :)
[/quote]

Guarda che mi piace lo zanichellaggio, ho scritto male la parola!  :D

Si l'ho letto tutto.
Qualora non abbia capito nulla, illuminami. :)
Quello che ho letto non solo qui, sulle protezioni o meno, argomentato allo stesso modo, denoto che mostra che ogni modalità presa singolarmente, con e senza protezioni, ha suoi "pregi" e "difetti". Si ovvia a ciò nel mezzo, oppure alternandole.
Il problema che noto é che per testare il combattimento devi combattere: ma ciò non é possibile, poiché in entrambe i casi, esprimersi al 100% vuol dire che allenarsi diventa un massacro.
Quindi, sia per sdc che per dp che per am, occorre modulare il combattimento con un metodo che sia efficace a questo scopo, e nel 3d é stato fatto fino ad arrivare ad un comune denominatore.
Poi c'é la qualità, come viene fatto quel "metodo".
In tutto questo, ognuno di noi, a prescindere dal comunemente accettato, fa la sua esperienza e decide come allenarsi. E ciò che hanno scritto ha valore per me.
Il mio contributo é che mi alleno senza protezioni, é un metodo efficace, le modalità le posso spiegare, ma non ho la pretesa di convincere nessuno. Ma non sono solo io che mi devo adattare ad altre visioni, così  come ad entrare in una logica differente che non mi appartiene.
Se comunque mi vedi ancora al buio, re-illuminami!  ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on September 30, 2013, 14:37:42 pm
No va bè, io sono convinto che allenarsi senza protezioni nello strike (guantoni per lo meno) e nel grappling tatami, non sia efficace. Per i motivi già detti anche nel topic citato di GiBi. Credo che anche nella Dp si sia soliti usare protezioni comunque.
Se ti va di spiegarci in che modalità ti alleni senza protezioni leggerò il contributo, ma sarò sincero, sono molto scettico :) .
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on September 30, 2013, 15:07:47 pm
I corpi armati più preparati nel mondo si allenano nella DP con le protezioni; i maggiori esperti mondiali del calibro di Moni Aizik o Lee Morrison, per dirne un paio, pure. Ma sono tutti degli idioti di fronte ai raffinati metodi operativi di allenamento di un certo Wing Chun...  :=)


Sì, anelli mancanti.
Dei GROSSI anelli mancanti.
Con le leggi della logica e l'accettazione della realtà.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 01, 2013, 11:34:32 am
I corpi armati più preparati nel mondo si allenano nella DP con le protezioni; i maggiori esperti mondiali del calibro di Moni Aizik o Lee Morrison, per dirne un paio, pure. Ma sono tutti degli idioti di fronte ai raffinati metodi operativi di allenamento di un certo Wing Chun...  :=)


Sì, anelli mancanti.
Dei GROSSI anelli mancanti.
Con le leggi della logica e l'accettazione della realtà.

A coloro che hanno la famosa"logica" e le citazioni di nomi grandi ,con citazioni di corpi speciali al seguito, e così via, che, senza offesa non sono gli unici che si documentano, testano e cercano di allenarsi il meglio possibile per le finalità e gli obiettivi da raggiungere,
ri-dico che il metodo senza protezioni mi si adatta.
Non ho pretese di elevare ciò a rango massimo, ma quello che traspare é che, da parte di molti, non si accettano modalità che non rientrino nei loro parametri oppure in quelli che sono definiti migliori,
allora posso accontentarli, dicendo che hanno ragione, e ce l'hanno, ma c'é una certa rigidità....
Inoltre, se scrivo che non solo nella mia esperienza, quel metodo ha dato i suoi effetti in situazioni reali e non sportive, si inizia col non crederlo e tutte le bambi-minchiate di quelli che si trovano in una sezione di kung-fu, in particolare di wing chun, ai quali , credo e sottolineo credo, manca:
la conoscenza dei vari wing chun,
la conoscenza del qi qong come base del lavoro sul corpo,
la conoscenza del metodo usato per combattere secondo tattica e strategia,
la conoscenza delle metodiche che si adattano per certe cose e che non presuppongono un meglio ed un peggio, ma quanto una funzionalità pratica che funziona anche se non "logica",
insieme alle forzature esistenti da parte di quelli che sembrano cercare il metodo migliore e diventano settari.
La differenza é che mi pare che si cerca di leggere la risposta che si vuole, altrimenti ci sono le battute ad effetto, argomentate logicamente, e seppur descrivi, argomenti bene, con precisione, anche lì sarà falso. E si ricomincia col disco rotto.
E l'accettazione della realtà forse é scansata proprio.
Quindi Andy, mi tengo i miei grossi anelli mancanti.
Te lo scrive chi pratica Wing Chun e che sostiene che anche nel Wing Chun ci sono praticanti diversi tra i quali molti sono settari, dogmatici, e che hanno dato modo di rendere l’idea che il wing chun e i suoi praticanti siano delle mezze seghe in mezzo al mondo dei sogni in un’arte marziale che fa buchi, acqua e che sembra una trovata per fare soldi più che un’arte marziale.
Ciò, chiunque sia un minimo obiettivo, c’è in tutti gli ambiti, non solo delle AM, ma anche negli SDC e nei sistemi di DP.
Il metodo migliore e più accettato è nello sparring con protezioni? Lo so da svariato tempo, infatti parlavo di me e di come mi alleno, senza protezioni.
Se ti serve la gratificazione perché da bravo scolaretto segui le cose dei migliori, fallo, sostieni le tue teorie, ma non sostengo che gli altri siano degli idioti, quanto a me sembra che qui te ed altri,cerchiate gratificazioni da branco su stessi argomenti, dando l’idea che abbiate bisogno di sentirvi forti e di fare gruppo per sostenere ed imporre, secondo le vostre logiche e basta, degli assunti universali.
Applicate il principio del : o con me o contro di me.
Io non appartengo a quelli come te: se non sei con me, vedo se possiamo andare insieme, al massimo ognuno va per la sua. Soprattutto in un forum.
Ah! Invece di aspettare la tua “vittima”, perché, in base a quello che sai, non mi dici altri anelli mancanti? Così ti mantieni sul tema di fondo e te ne sarei grato, perché se confronto per te vuol dire scontrarsi, allora tira fuori un argomento, quello che fai, come lo fai, perché lo fai.  :)






Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 01, 2013, 12:08:20 pm
No va bè, io sono convinto che allenarsi senza protezioni nello strike (guantoni per lo meno) e nel grappling tatami, non sia efficace. Per i motivi già detti anche nel topic citato di GiBi. Credo che anche nella Dp si sia soliti usare protezioni comunque.
Se ti va di spiegarci in che modalità ti alleni senza protezioni leggerò il contributo, ma sarò sincero, sono molto scettico :) .

Se leggi nelle pagine antecedenti l'ho scritto:
se non va bene te lo riscrivo con piacere.
Ti l'idea generale sul tema dello sparring:
ciò che é logico non funziona sempre nella pratica, poiché é fatta di vari livelli differenti e lo stesso metodo può essere funzionale o meno a seconda di come lo si pratica.
Stando attendo che mi riferivo a quel tipo di sparring che serve per una situazione reale, lo stesso modello di riferimento va applicato in modo differente, poiché si riferisce ad una situazione simile nella forma ma non uguale ad un combattimento sportivo, nonché cambia la sostanza della situazione stessa.
Detto questo, si trova il metodo che si adatta alla persona e che con lei funziona, rendendola in grado di raggiungere lo stesso obiettivo che un'altra persona raggiunge con metodo differente.
Nella difesa personale e nel combattimento reale, che si occupano di situazioni identiche,
avere o meno le protezioni comporta rischi e vantaggi: di norma si cerca di tutelare l'integrità fisica, sopratutto se insegnato su larga scala, se le persone che praticano non sono esperte e rischiano di perdere il controllo. Come metodo é più facile.
I rischi comuni con lo sparring con protezioni derivano dall'intensità delle tecniche, poiché anche con le protezioni non vai al massimo, e non ci puoi andare. Inoltre entrambe vanno fatti secondo certi criteri, sennò non servono e sono deleteri.
Ciò perché :
la protezione ti fa sfogare ma rischi di non fare un parallelo lavoro tecnico di raffinazione funzionale per centrare gli obiettivi;
secondo non mantieni uno stato attento sulla modulazione di forza ed energia  perché la protezione, anche inconsciamente ti fa sentire sicuro ma in realtà non lo sei;
terzo se una persona sa modulare la forza e l’energia, ogni tecnica fatta al massimo se ti “prende” ti fa a pezzi;
ti toglie in parte il senso della realtà, poiché se ti senti protetto hai una sicurezza falsata dalla protezione stessa, ed inoltre ti affidi anche un po’ alle protezioni per difenderti.
Il principio base è che se combatto mi metto nelle condizioni del combattimento, quindi provo con abiti diversi, in ambienti naturali ed architettonici diversi e applicando ciò che so fare.
Tutto questo può essere criticato ma in base a cosa?
In base ad un modo di vedere diverso che si basa su principi diversi, logici e coerenti.
Lo sparring con protezioni l’ho fatto, secondo i canoni descritti anche in questo forum, ma per me non ha, su di me, e su altri con i quali pratico, la funzionalità che mi serve per lo scopo del mio addestramento nell’ambito del combattimento.
La differenza è che se tu ti trovi bene con un metodo, ovviamente praticalo.
Lo sparring senza protezioni è difficilmente applicabile in luoghi come palestre e simili, per ragioni inerenti alle strutture.
Per fare sparring di buon livello senza protezioni, e questa è una differenza sostanziale,
devi diventare bravo e sviluppare una serie di qualità in maniera maggiore rispetto a quello con le protezioni. Ciò è il risultato della mia esperienza.
Se poi come qui succede spesso, mi perculerai in maniera più o meno raffinata, mi farò due risate.
Spero solo che tu capisca la differenza tra la “logica” e la realtà, e che solo la pratica esperienziale ti dà le risposte, le quali possono essere generali, ma esistono le sfumature e le eccezioni, soprattutto nei metodi. :)
N.B. soffro di manie di persecuzione  :'(  ;D





Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on October 01, 2013, 13:23:03 pm
Quindi, IN SUNTO, la questione è:
"Lo so che chiunque altro che abbia avuto dei risultati concreti e tangibili usa altre metodologie, ma questa piace a me e con me funziona."..?

P.S. Cosa pratico è visibile a tutti.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Paguro49 on October 01, 2013, 14:07:55 pm
Un solo piccolo appunto riguardo la storia delle protezioni.
Che facciano sentire protetti eccetera, è possibile, ma solo fino alla prima volta in cui si va al tappeto, poi passa ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 01, 2013, 14:23:20 pm
Quindi, IN SUNTO, la questione è:
"Lo so che chiunque altro che abbia avuto dei risultati concreti e tangibili usa altre metodologie, ma questa piace a me e con me funziona."..?

P.S. Cosa pratico è visibile a tutti.

Bene, ho visto cosa pratichi :)
Il nodo é che non so cosa tu voglia dire sul discorso dello sparring senza protezioni:
si é arrivati al fatto che la metodologia migliore é con le protezioni, documentato ed argomentato.
Ho semplicemente detto che poiché scelgo la funzionalità a me più congeniale, faccio quello senza protezioni. Con ciò non ho detto nient'altro che questo.
Ho chiesto a livello personale, assodato il comunemente accettato e praticato anche in maniera universale, poiché desideravo conoscere pareri diretti, anche se in via pc.
Sono libero di praticare e trovare la mia funzionalità. Non credo che freghi a qualcuno.
Quindi ti chiedo di nuovo: non so cosa tu voglia apparentemente contestarmi, o comunque dire.
Ti rinnovo il tema: se tu vedi buchi intesi come anelli mancanti nel Wing Chun, quali sono? :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 01, 2013, 14:26:30 pm
Un solo piccolo appunto riguardo la storia delle protezioni.
Che facciano sentire protetti eccetera, è possibile, ma solo fino alla prima volta in cui si va al tappeto, poi passa ;)

Indubbiamente!  :)
Il corpetto che sembra l'armatura di Pegasus, poi comprendi che é sempre meglio evitare di farsi colpire per bene! :D
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on October 01, 2013, 14:43:13 pm
Ti rinnovo il tema: se tu vedi buchi intesi come anelli mancanti nel Wing Chun, quali sono? :)

....

Sei sicuro di volere una risposta a questa domanda?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 01, 2013, 14:46:30 pm
Ti rinnovo il tema: se tu vedi buchi intesi come anelli mancanti nel Wing Chun, quali sono? :)

....

Sei sicuro di volere una risposta a questa domanda?

Si, é quello che ho chiesto all'inizio: spara tranquillamente. :blue:
Senza remore, di la tua e perché.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Paguro49 on October 01, 2013, 14:49:58 pm
(http://://www.partecipiamo.it/gif/garfield/023.gif)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on October 01, 2013, 14:58:38 pm
Anelli mancanti?

Ritengo il Wing Chun un fottuto, gargantuesco buco nero all'interno delle discipline di combattimento mondiali.[1]

Il perchè, ci sono mezzo milione di discussioni a riguardo, qui. Buona lettura. :)
 1. Poi ci mancherebbe, ognuno può praticare quel che vuole e lo diverte. Basta essere onesti nel farlo.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 01, 2013, 15:52:09 pm
Anelli mancanti?

Ritengo il Wing Chun un fottuto, gargantuesco buco nero all'interno delle discipline di combattimento mondiali.[1]

Il perchè, ci sono mezzo milione di discussioni a riguardo, qui. Buona lettura. :)
 1. Poi ci mancherebbe, ognuno può praticare quel che vuole e lo diverte. Basta essere onesti nel farlo.

Ti ringrazio per la risposta sincera e me le andrò piano piano a leggere. :)

Auguro a te una bellissima pratica in quello che fai e in ciò che credi sia bello, utile e valido,
non solo per il combattimento.  :)

Sono un praticante Wx da 16 anni, e forse avrò buttato il mio tempo, anzi in parte l'ho buttato purtroppo, sopratutto all'inizio.
Il wx é un'arte marziale e quello che scrivi é il risultato di uno schifo che ha riguardato il Wx, alterando tutto.
L'ho sostenuto anche qui nei vari commenti lasciati.
Ma un conto sono coloro che hanno coperto di merda il WX, cioé gli stessi che lo hanno trasmesso: male, per fare soldi, distorcendolo completamente. Un conto é il Wx.
Quello che ne uscito é ciò che pensi: non sei il solo e troppo spesso é così che viene visto, e praticato.
Il Wx come arte marziale é un'arte marziale seria, competente, incentrata sull'efficacia del combattimento reale, ma non vado oltre: troppe chiacchiere su una forma marziale resa una cagata, che innescherebbero altre cose già dette.
Ti dico che negli ultimi anni, parecchi che sono seri e di fatto hanno visto che é valida, hanno cominciato un lavoro di scrostamento della merda, persone con precedenti esperienze anche in altri ambiti marziali, da DP ad altre AM a SDC: infatti si é notato come il mondo del Wx é scoppiato come una busta di piscio ( perdonate l'italiano super volgare :o ).
Questi lavorano, si allenano e ricercano, spendendo soldi, integrando ciò che va integrato, superando quella frammentarietà ricercata per desiderio di supremazia.
Per questo il Wx non é sparito dal panorama marziale.
Se fosse un cesso e un abominio per natura, sarebbe già bello morto e sepolto.  :halo:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Paguro49 on October 01, 2013, 16:15:42 pm
Starfabio guarda, posto che non dubito del fatto che più di uno si sia posto degli interrogativi, andando poi a rivedere la pratica, cosa che non accade mica solo nel wx, il fatto che una roba sopravvive non indica molto, spesso può anche indicare il livello di distacco dalla realtà di molti nerd 8)
Si è citato il Pancrazio, disciplina che qualcuno tenta di riportare in vita partendo da immagini su cocci di terracotta, perchè di discendenza e trasmissione non c'è traccia alcuna, ma guardando in giro c'è davvero di tutto, io mi sono imbattuto in poster che riportavano la dicitura "Hokuto Ryu", cioè a dire che non mi sorprenderei nemmeno se vedessi pubblicizzare "Dragonball Do", figuriamoci se non può sopravvivere una cagata.
No la sopravvivenza non indica nulla, se non la fantasia e la volontà di non seppellire.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 01, 2013, 16:40:34 pm
Starfabio guarda, posto che non dubito del fatto che più di uno si sia posto degli interrogativi, andando poi a rivedere la pratica, cosa che non accade mica solo nel wx, il fatto che una roba sopravvive non indica molto, spesso può anche indicare il livello di distacco dalla realtà di molti nerd 8)
Si è citato il Pancrazio, disciplina che qualcuno tenta di riportare in vita partendo da immagini su cocci di terracotta, perchè di discendenza e trasmissione non c'è traccia alcuna, ma guardando in giro c'è davvero di tutto, io mi sono imbattuto in poster che riportavano la dicitura "Hokuto Ryu", cioè a dire che non mi sorprenderei nemmeno se vedessi pubblicizzare "Dragonball Do", figuriamoci se non può sopravvivere una cagata.
No la sopravvivenza non indica nulla, se non la fantasia e la volontà di non seppellire.

C'é anche l'ougunken shinken, mi pare scritto così.... Altro che kenshiro... :o
Il nerdismo é un fenomeno, come ce ne sono molti e lì ci trovi tutte le razze degli abitanti marziali: da am, a sdc a dp. :sbav:

Tu che dici sul tema dei buchi del Wx?
Tuo parere, vado comunque a leggere ciò che Andy mi ha citato.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Moai on October 01, 2013, 21:52:09 pm


Tu che dici sul tema dei buchi del Wx?


Moai alle prese coi buchi del wc

[spoiler][(http://www.ideazampa.com/wp-content/uploads/citikitty.jpg)/spoiler]

(scusate non ho resistito...)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Semiautomatic Monkey on October 01, 2013, 23:35:52 pm
Scusa, sono lento. Non ho ancora capito dove e come fai sparring senza protezioni. Che metodiche usi. Che target. Che tipo di impatto. Vale a dire, se non vuoi ottenere danni dalla tua pratica, suppongo che vi sia controllo. Quindi, che genere di controllo. Hai spiegato la tua "visione" dello sparring, ma non ci ho capito molto. Saresti così ben gentile da spiegarlo per bene?
Grazie in anticipo.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on October 02, 2013, 00:24:46 am
Se leggi nelle pagine antecedenti l'ho scritto:
se non va bene te lo riscrivo con piacere.
Ti l'idea generale sul tema dello sparring:
ciò che é logico non funziona sempre nella pratica, poiché é fatta di vari livelli differenti e lo stesso metodo può essere funzionale o meno a seconda di come lo si pratica.
Stando attendo che mi riferivo a quel tipo di sparring che serve per una situazione reale, lo stesso modello di riferimento va applicato in modo differente, poiché si riferisce ad una situazione simile nella forma ma non uguale ad un combattimento sportivo, nonché cambia la sostanza della situazione stessa.
Detto questo, si trova il metodo che si adatta alla persona e che con lei funziona, rendendola in grado di raggiungere lo stesso obiettivo che un'altra persona raggiunge con metodo differente.
Nella difesa personale e nel combattimento reale, che si occupano di situazioni identiche,
avere o meno le protezioni comporta rischi e vantaggi: di norma si cerca di tutelare l'integrità fisica, sopratutto se insegnato su larga scala, se le persone che praticano non sono esperte e rischiano di perdere il controllo. Come metodo é più facile.
I rischi comuni con lo sparring con protezioni derivano dall'intensità delle tecniche, poiché anche con le protezioni non vai al massimo, e non ci puoi andare. Inoltre entrambe vanno fatti secondo certi criteri, sennò non servono e sono deleteri.
Ciò perché :
la protezione ti fa sfogare ma rischi di non fare un parallelo lavoro tecnico di raffinazione funzionale per centrare gli obiettivi;
secondo non mantieni uno stato attento sulla modulazione di forza ed energia  perché la protezione, anche inconsciamente ti fa sentire sicuro ma in realtà non lo sei;
terzo se una persona sa modulare la forza e l’energia, ogni tecnica fatta al massimo se ti “prende” ti fa a pezzi;
ti toglie in parte il senso della realtà, poiché se ti senti protetto hai una sicurezza falsata dalla protezione stessa, ed inoltre ti affidi anche un po’ alle protezioni per difenderti.
Il principio base è che se combatto mi metto nelle condizioni del combattimento, quindi provo con abiti diversi, in ambienti naturali ed architettonici diversi e applicando ciò che so fare.
Tutto questo può essere criticato ma in base a cosa?
In base ad un modo di vedere diverso che si basa su principi diversi, logici e coerenti.
Lo sparring con protezioni l’ho fatto, secondo i canoni descritti anche in questo forum, ma per me non ha, su di me, e su altri con i quali pratico, la funzionalità che mi serve per lo scopo del mio addestramento nell’ambito del combattimento.
La differenza è che se tu ti trovi bene con un metodo, ovviamente praticalo.
Lo sparring senza protezioni è difficilmente applicabile in luoghi come palestre e simili, per ragioni inerenti alle strutture.
Per fare sparring di buon livello senza protezioni, e questa è una differenza sostanziale,
devi diventare bravo e sviluppare una serie di qualità in maniera maggiore rispetto a quello con le protezioni. Ciò è il risultato della mia esperienza.
Se poi come qui succede spesso, mi perculerai in maniera più o meno raffinata, mi farò due risate.
Spero solo che tu capisca la differenza tra la “logica” e la realtà, e che solo la pratica esperienziale ti dà le risposte, le quali possono essere generali, ma esistono le sfumature e le eccezioni, soprattutto nei metodi. :)
N.B. soffro di manie di persecuzione  :'(  ;D
:csadd:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 02, 2013, 10:59:18 am
Capisco che perdo tempo e non voglio farne perdere anche a voi.

Buona pratica.

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 02, 2013, 11:01:12 am
Scusa, sono lento. Non ho ancora capito dove e come fai sparring senza protezioni. Che metodiche usi. Che target. Che tipo di impatto. Vale a dire, se non vuoi ottenere danni dalla tua pratica, suppongo che vi sia controllo. Quindi, che genere di controllo. Hai spiegato la tua "visione" dello sparring, ma non ci ho capito molto. Saresti così ben gentile da spiegarlo per bene?
Grazie in anticipo.

Scusa, non sono bravo a parole a quanto pare, quindi non potendo praticare insieme ho l'impossibilità di rendere l'idea in modo migliore.

Buona pratica.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on October 02, 2013, 13:29:12 pm
Stando attendo che mi riferivo a quel tipo di sparring che serve per una situazione reale, lo stesso modello di riferimento va applicato in modo differente, poiché si riferisce ad una situazione simile nella forma ma non uguale ad un combattimento sportivo, nonché cambia la sostanza della situazione stessa.
Insomma la questione da sempre sentita: "in strada cambia tutto....io non faccio sport faccio arte marziale..ecc.." E a questo proposito ti avevano rimandato al topic: differenze tra sdc e am.
Nella difesa personale e nel combattimento reale, che si occupano di situazioni identiche,
E qui invece si parla di differenza tra street fighting e dp. Ho imparto leggendo questo forum che lo street fighting è solo una piccola parte della Dp. Quindi non credo si possa dire che si occupano di situazioni identiche.
avere o meno le protezioni comporta rischi e vantaggi: di norma si cerca di tutelare l'integrità fisica, sopratutto se insegnato su larga scala, se le persone che praticano non sono esperte e rischiano di perdere il controllo. Come metodo é più facile.
Non vedo perchè uno con le protezioni dovrebbe andar fuori di testa e invece uno senza no...Abbiamo detto che fanno male le botte anche con le protezioni quindi la paura di prenderle si ha comunque.
I rischi comuni con lo sparring con protezioni derivano dall'intensità delle tecniche, poiché anche con le protezioni non vai al massimo, e non ci puoi andare.
???
Ciò perché :
la protezione ti fa sfogare ma rischi di non fare un parallelo lavoro tecnico di raffinazione funzionale per centrare gli obiettivi;
Ti fa sfogare?? ma che razza di luogo comune....Ho le protezioni quindi meno come un fabbro a caso...E perchè non dovrei fare un lavoro tecnico per cercare gli obbiettivi con le protezioni??!? mah...
secondo non mantieni uno stato attento sulla modulazione di forza ed energia  perché la protezione, anche inconsciamente ti fa sentire sicuro ma in realtà non lo sei;terzo se una persona sa modulare la forza e l’energia, ogni tecnica fatta al massimo se ti “prende” ti fa a pezzi;
Ma se ogni tecnica fa male e ti fa a pezzi se ti prende anche con le protezioni perchè dovresti essere più sicuro? Bastano i primi colpi per rendertene conto e poi abbassi la cresta...Ed è proprio questo sparring con le protezioni che ti fa capire che devi abbassare sta cresta....
ti toglie in parte il senso della realtà, poiché se ti senti protetto hai una sicurezza falsata dalla protezione stessa, ed inoltre ti affidi anche un po’ alle protezioni per difenderti.
Altro luogo comune già sfatato ufficialmente su sto forum. Non ti affidi alle protezioni per difenderti.
Per fare sparring di buon livello senza protezioni, e questa è una differenza sostanziale,
devi diventare bravo e sviluppare una serie di qualità in maniera maggiore rispetto a quello con le protezioni. Ciò è il risultato della mia esperienza.
Se poi come qui succede spesso, mi perculerai in maniera più o meno raffinata, mi farò due risate.
Spero solo che tu capisca la differenza tra la “logica” e la realtà, e che solo la pratica esperienziale ti dà le risposte, le quali possono essere generali, ma esistono le sfumature e le eccezioni, soprattutto nei metodi. :)
Qui quello che ha poca idea della realtà secondo me sei tu. E' più realistico menarsi forte con le protezioni che pianissimo senza....

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 02, 2013, 14:00:48 pm
Minosse,
tieniti strette le tue convinzioni, nonché leggendo le tue risposte almeno per me si incontra il limite delle parole.
Sono fuori dalla realtà, hai ragione, confermo che hai ragione, sto scrivendo su una piattaforma virtuale.
Se avete sfatato molto su questo forum, nel comunemente accettato, é una cosa molto bella.
Ma credo che non scenda per il gozzo oppure che si abbiano le orecchie foderate di prosciutto quando:
chi scrive conferma il comunemente accettato ed esprime che nel suo caso preferisce altro rispetto al comunemente accettato;
nel suo dichiarato e specifico caso trova per sua esperienza diretta più funzionale una cosa diversa;
se dice della sua esperienza rientra sistematicamente in quelli: fuori realtà, fanatici, bugiardi, che si mettono in mostra e altri personaggi della serie;
se argomenti con cose che non rientrano nelle interpretazioni e nelle linee di riferimento generali é sempre un personaggio come sopra;
Le argomentazioni diverse sono cappellate e quindi é quella persona che ha argomenti deboli, che non si fa esaminare, che ha paura del confronto, che é logico etc. etc
E il soggetto può anche scrivere con ogni possibile specificazione , ma tanto non va bene e quindi si ritorna come un circolo vizioso ad essere un personaggio della serie sopra riportata;
quando scrivi sono sentenze, se scrivi documenta, ma anche lì ci sarà comunque un modo che non é collaborativo, cooperativo, intelligente, solo un cercare di sfatare l 'altro, difendere le proprie convinzioni mentre si accusa di questo l'altro.
Se poi, nel mio caso, comprendo l'inutilità di discutere su un argomento e portarlo avanti sarebbe un continuo e palloso ripetere, scelgo per me. Cioé mi fermo.
E tu, non hai colto per niente quello che ho scritto, infatti hai scambiato fischi per fiaschi.

A bientot, monsieur! ;D
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 02, 2013, 14:10:10 pm
Nella difesa personale e nel combattimento reale, che si occupano di situazioni identiche,
avere o meno le protezioni comporta rischi e vantaggi: di norma si cerca di tutelare l'integrità fisica, sopratutto se insegnato su larga scala, se le persone che praticano non sono esperte e rischiano di perdere il controllo. Come metodo é più facile.
e
la protezione ti fa sfogare ma rischi di non fare un parallelo lavoro tecnico di raffinazione funzionale per centrare gli obiettivi;
sulla base di quello che ho riportato non credo che tu abbia bene in testa come debba essere lo sparring, anche se secondo te sono gli altri a non conoscere il tuo metodo e a non capirlo.
Secondo me il problema è qui.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on October 02, 2013, 14:11:38 pm
Ed inoltre, non hai mai tentato anche solo di spiegare COME questo sparring viene effettuato.
Come puoi pretendere che altri accettino la tua opinione/metodologia che è completamente contro ogni logica, se nemmeno tenti di mostrarla o farla comprendere? :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 02, 2013, 14:24:11 pm
pag. 5.
A ridinghete con la logica, il coccio é buono eh?

Sparring senza protezioni, colpi liberi, assoluta libertà di applicare le tecniche o meno.
L'intensità e la velocità variano secondo chi fa sparring.

Se leggi le risposte date da altre utenti, logicamente non é che descrivono bene cosa fanno, ma li capisco bene. Si danno pugni, calci, schivano, fanno leve, colpiscono, vengono colpiti, fanno i round, vanno a tempo, che fanno?
Hanno scritto sinteticamente e comprendo.
Se può esserti utile, faccio quello sparring con protezioni, senza.  :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on October 02, 2013, 14:30:55 pm
pag. 5.
A ridinghete con la logica, il coccio é buono eh?

Sparring senza protezioni, colpi liberi, assoluta libertà di applicare le tecniche o meno.
L'intensità e la velocità variano secondo chi fa sparring.

Se leggi le risposte date da altre utenti, logicamente non é che descrivono bene cosa fanno, ma li capisco bene. Si danno pugni, calci, schivano, fanno leve, colpiscono, vengono colpiti, fanno i round, vanno a tempo, che fanno?
Hanno scritto sinteticamente e comprendo.
Se può esserti utile, faccio quello sparring con protezioni, senza.  :)

Ma quindi gli sparring fra gli allievi più avanzati, sono sostanzialmente così?

RIO HEROES VIOLENT FIGHT (really blood and violence) no glov (https://www.youtube.com/watch?v=Jx_t8CZpjJ4#)

FELONY FIGHTS 7 - Sapo (Mexican) VS. Travis (White) (https://www.youtube.com/watch?v=UcE8BQxEhkI#)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 02, 2013, 14:38:21 pm
pag. 5.
A ridinghete con la logica, il coccio é buono eh?

Sparring senza protezioni, colpi liberi, assoluta libertà di applicare le tecniche o meno.
L'intensità e la velocità variano secondo chi fa sparring.

Se leggi le risposte date da altre utenti, logicamente non é che descrivono bene cosa fanno, ma li capisco bene. Si danno pugni, calci, schivano, fanno leve, colpiscono, vengono colpiti, fanno i round, vanno a tempo, che fanno?
Hanno scritto sinteticamente e comprendo.
Se può esserti utile, faccio quello sparring con protezioni, senza.  :)
Beh, sei tu ad aver detto di aver fatto quello sparring, ma se dici quello che ho riportato ho il fiero dubbio che , come noi non capiamo la profondità del vostro lavoro senza protezioni, tu abbia fatto uno sparring fatto male e quindi non capisca il corretto uso delle protezioni.
occhio che il coccio è duro anche per te, non solo per me...  ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on October 02, 2013, 18:38:47 pm
Personalmente sono sempre pronto a cambiare idea su ogni argomento. Ma davvero su questo particolare sono molto sicuro di aver capito cosa è buono e cosa non è buono.
Su questa piattaforma posso dire tranquillamente che tutti gli utenti, anche quelli che fanno kung fu, sanno che sparring si deve fare sempre (per lo meno quasi sempre) con le protezioni.
Quoto in particolare Fabry che ha espresso sicuramente meglio di me, le mie perplessità sulla tua concezione di sparring.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 02, 2013, 22:10:02 pm
Personalmente sono sempre pronto a cambiare idea su ogni argomento. Ma davvero su questo particolare sono molto sicuro di aver capito cosa è buono e cosa non è buono.
Su questa piattaforma posso dire tranquillamente che tutti gli utenti, anche quelli che fanno kung fu, sanno che sparring si deve fare sempre (per lo meno quasi sempre) con le protezioni.
Quoto in particolare Fabry che ha espresso sicuramente meglio di me, le mie perplessità sulla tua concezione di sparring.
io sono semplicemente convinto che le protezioni siano uno strumento e che quindi abbiano dele specifiche modalità di utilizzo.
Occhio che non sto affatto dicendo che il lavoro libero senza protezioni non serva a nulla, anzi.
Semmai che a seconda degli scopi che uno si prefigge ambedue le modalità possano essere utili a lavorare certi aspetti e che quindi possano essere portati avanti parallelamente.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Bingo Bongo on October 02, 2013, 22:23:44 pm
Intanto voglio fare una piccola premessa: ognuno qui dentro è, di diritto, meritevole di rispetto sia che faccia qi qong sia che si alleni nella tana delle tigri.
Però io ritengo che il rispetto possa venir meno quando manchi, indipendentemente dalla disciplina praticata, l'umiltà.
Per un motivo molto semplice: la mancanza di umiltà è la dimostrazione di non aver capito né di SdC occidentali né di AMT orientali.

Ora, io ho grande rispetto del wx. Come stile di kung fu. Come idea. Come disciplina. E ne ho rispetto come Arte Marziale.
Per questo motivo voglio provare a spiegare, perché ne sono convinto e perchè sono serio, qual è, secondo me, l'anello mancante.

Per capire però ciò che mi accingo brevemente a spiegare bisogna mettere un paletto senza il quale qualunque spiegazione perde di senso:
combattere sul serio su un ring, anche di solo pugilato, è più reale di qualunque simulazione con o senza protezioni.
Però con una accortezza: se ci mettessimo di fronte uno a l'altro e ci prendessimo semplicemente a pugni sarebbe sicuramente reale, ma sarebbe assolutamente stupido.
Il pugilato, gli SdC e le AM non insegnano a prendersi a pugni. Insegnano a darle e a non prenderle in un contesto reale.
La differenza è scontata e banale. Ma non dimentichiamola perché è fondamentale. Senza questa differenza non ci sarebbe né arte né parte in ciò che pratichiamo.
Bene, se su questo siamo d'accordo possiamo fare un passo avanti.

Per fare però un passo avanti dobbiamo necessariamente partire da un concetto
antecedente.
E cioè che prima del combattimento c'è un corpo.
Ecco: l'anello mancante è il corpo.
Ma come dagli stili esterni a quelli interni passando dal qiqong tutto lo scibile orientale sembra concentrato proprio sul corpo e io dico che è invece l'anello mancante.
Esattamente.
Ma il corpo non manca perché nel wx manca la conoscenza biomeccanica o per la preparazione atletica meno evoluta o per le conoscenze scientifiche.
Manca il corpo perché oggi se vedo praticare il wx lo vedo praticare senza corpo.
Che cacchio sto dicendo? Sto dicendo un'altra cosa scontata perché la disse già 30 anni fa bruce lee. Il WX è troppo rigido.
Non è vero? Lo si vede in tutti i combattimenti. E' talmente rigido e legato alla forma che quando un praticante di WX sale sul ring è costretto a fare una brutta kick boxing. Ripeto: è costretto. Lo è perché è troppo scomodo, troppo lento se fa i passi tipici. E troppo lento è troppo scomodo se tiene il tronco fermo e le braccia protese in avanti. Lo è anche se il tronco lo ruota a destra e a sinistra.
Se nel combattimento reale i corpi si aggrovigliano, se muscoli, che neanche sapevamo di avere, si contraggono, si allungano, si stortano questo è ciò che bisogna allenare perché questo è il corpo (questo è lo sparring!)
Se io penso al pugno del wx dico che la postura del wx è la migliore possibile per dare potenza ed efficacia ai tipici colpi.
Se questi colpi li tiro al manichino o ai sacchi a muro o su un compagno che fa quello che faccio io. Ma il corpo?
Il pugno, ok. Ma il corpo?
Quel pugno in un combattimento reale non verrà mai fuori bene.
E se lo farò non lo farò con il tronco in quella posizione.
Non si può portare la forma, privata del corpo, nel combattimento reale.

Secondo me se questo concetto non porta a rivedere le metodiche di sparring nel wx non solo qualunque simulazione sarà utile solo in palestra, ma mai e poi mai il wx sarà in grado di confrontarsi
con altre discipline su un ring.
E guardate che io ci provo ogni tanto a dare la sostanza, il "corpo del pugilato". Ci provo a "boxare di WX."
Però non è la mia disciplina, ma mi piacerebbe molto che i praticanti ci provassero.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 03, 2013, 09:23:31 am
- cut -
combattere sul serio su un ring, anche di solo pugilato, è più reale di qualunque simulazione con o senza protezioni.
- cut-
Quoto tutto, ma la frase che riporto mi ha praticamente commosso.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Dipper on October 03, 2013, 09:31:52 am
Idem :thsit:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: TheElbowSmash on October 03, 2013, 11:28:47 am
Quotone :)

Quante castronerie che continuo a leggere da certi utenti  :pla:

Io continuo a pensare che, indipendentemente da quanto qualcuno possa dire di aver fatto sparring e di aver combattuto, se continua a fare affermazioni del genere ammette implicitamente di non aver preso mai un cazzotto sul naso neanche con un guantone da 18once...E non c'è scusa che tenga.

Perché una persona che ha combattuto realmente, anche solo una volta, di dire certe cose non se lo sognerebbe.

E invece no, nel 2013 c'è chi continua a pensare che un caschetto protettivo di 2 cm che ti copre orecchie e nuca ti renda invulnerabile e incurante di ogni colpo.
C'è chi continua a pensare che un pugno tecnico, che è scientificamente testato possa sviluppare in condizioni ottimali una potenza pari a 5 volte il peso corporeo di chi lo scaglia (si parla di una media di 350 kg di pressione contro i 90kg sopportati da un collo umano), diventi un soffice marshmallow sul tuo naso, perché tanto chi lo ha tirato indossa dei guanti da 10 once.
C'è chi continua a pensare che se indossi i guanti le cose le fai automaticamente a cazzo, che non vai al massimo (Perchè..boh), perché tanto è un gioco, è sport, mica ci si fa male sul serio.
C'è chi continua a pensare che dove ci sono regole non c'è realtà. E si perché se non ci si può prendere a morsi, dita negli occhi e calci nelle palle NON esistono assolutamente altri modi per farsi male e per morire. E' una passeggiata.
C'è chi continua a pensare che riuscirà a staccare ad una persona la trachea a mani nude, anche se non hai mai neanche provato la sensazione di adrenalina e paura che si prova quando gonfi un occhio a qualcuno. Si, anche in allenamento.
E c'è chi continua a pensare che un atleta, quando scende dal ring, perda automaticamente la forza e le capacità di utilizzare le braccia e le gambe.

Beh, tu che fai queste affermazioni. Me lo puoi scrivere in tutte le lingue del mondo di aver fatto sparring, di aver combattuto. Puoi riempire interi post con racconti di allenamenti intensi, combattimenti, risse, aggressioni e accoltellamenti, ma se affermi certe cose, per me rimarrai sempre quello che un ceffone non l'ha mai preso neanche da sua madre. Perché io non so cosa tu abbia fatto o come, ma di certo non hai mai combattuto e non hai mai fatto sparring.
E se per sparring intendi quella cosa che ho visto fare in alcune palestre tradizionali, con due ragazzi impauriti che si prendevano a ceffoni indossando il caschetto con la grata integrale e dei guantini da MMA, con il Maestro che non correggeva tanto ne sapeva meno di loro, beh..è meglio che non mi esprima.

Dai..continuiamo a parlare di realtà, continuiamo a riempirci la bocca di parole come "Street Fighting".
Fatto sta che, anche se è brutto dirlo, in 100 anni, ci sono crepate oltre 500 persone con ancora indosso i guantoni...esatto, quei guantoni che non fanno niente.
E se non è questa realtà...dimmi tu dove altro cercarla.

Continuiamo a sputare sullo sport, come se fosse una bazzecola, e sul confronto regolamentato.
Tanto chi nella vita ha avuto almeno una volta le palle di salire su un ring sapendo che sarebbe anche potuto non uscirne più, chi ha deciso per una volta di combattere invece di continuare ad elaborare teorie su come sarebbe stato, rimane 1000 volte più Budoka, più Guerriero, più Ninja e più Street Fighter di te.

 

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Shurei-Kan on October 03, 2013, 11:50:30 am
 :+1: per Bingo Bongo e per TheElbowSmash.

Sono stato lontano dal forum per diversi mesi senza pentimento.... ho davvero poco tempo per parteciparvi ma che bello leggervi in questo periodo ragazzi!
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Rev. Madhatter on October 03, 2013, 12:02:00 pm
 :+1:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Paguro49 on October 03, 2013, 12:43:31 pm
Nulla di interessante da aggiungere a Bingo e The :+1:
Forse solo che, siccome fra le ragioni per cui ci si infila in un Dojo, c'è la paura delle botte e del rischio aggressioni da superare, capita che molti fortunati, non abbiano mai davvero fatto a cazzotti in vita loro, indipendentemente da cinture e gradi, per cui hanno solo le paure, le teorie per superarle, le rassicurazioni derivanti dalle tecniche mortali e dai livelli conseguiti, ma resta tutta fantasia pura e semplice, che di reale non ha nulla, anche se ci si infilano le parolone.
Quello che mi fa tristezza, è il livello successivo, quello in cui le sicurezze si ricercano nell'abilità altrui, negli aneddoti (veri o presunti tali) che riguardano altri, nella presunta forza di questoo quel maestro, per arrivare fino ai (mamma come mi sta sul cazzo sto termine) lineage, che rendono più o meno vero e puro ciò dietro cui ci si nasconde.
Un pugno in faccia, ben dato o ben preso, spesso chiariscono le idee assai più di anni a suon di convinzioni letali.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: xjej on October 03, 2013, 13:47:59 pm
Quote
combattere sul serio su un ring, anche di solo pugilato, è più reale di qualunque simulazione con o senza protezioni.

E' una cosa che tiro in mezzo quando si parla di gente che pratica discipline "reality based" che ti uccidono solo a guardarli.
Ie, è arcinoto, lotto e di striking non tiro nulla. Sport da combattimento, arbitro, regole, materassina.
Ecco, io chiedo sempre, facciamo un conteggino delle ossa rotte "in carriera" ?
E, sopratutto, un agonista ha la ghigliottina del tempo sulla testa.
Sei mesi per preparare un campionato italiani, un infortunio articolare o muscolare e che fai, ti fermi ? Taping, denti stretti e via.
L' intensità e il volume di allenamento ? La qualità ?
Voi lo volete a contatto in una situazione problematica un ragazzo di 80kg abituato a prender testate, che corre 10km in meno di quaranta minuti e fa' 200kg di squat come propedeutico per lanciar la gente in aria ? Io no.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 03, 2013, 17:06:11 pm
 :)
Ringrazio bingo bongo per avermi risposto, ti risponderò sul tema corpo, sparring e rigidità.
E' stato fatto apposta, poiché il Wx non si rispecchia nella mancanza del corpo proprio perché viene dalla cina dove ciò é espresso nel lavoro sul qi qong, in specifico, marziale.
Nè si rispecchia come mancanza di sparring idoneo alla finalità pratica del WX,
né si rispecchia nella rigidità.
Ma di fatto quelle tre cose sono vere e lo sono ancora in troppi ambiti Wx.

Se vuoi entro nel dettaglio: su tutto.

Chi vuole dare il suo contributo sugli anelli mancanti aderendo al tema lo ringrazio, poi chi fa altro va bene lo stesso.

Grazie fabio.love e minosse per le vostre risposte. Con voi mi trovo bene comunque nel discutere in modo intelligente.

The Elbow: esprimiti esprimiti. :)

A chi pensa che non faccia sparring, che sono un idiota, o simili,
guardate che ho capito. ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 03, 2013, 17:21:24 pm
Ah, non parlo del mio Wx, perché il Wx non é di nessuno.
Il Wx che pratico non é il meglio, né il più forte, né il progenitore di ken e raul.
Cerco di praticare al meglio con ciò che mi piace e che a me serve.
Però se volete darmi anche quella cosa dell1%, va bene! :D

Ripeto :soffro di manie di persecuzione..... :sbav:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Shurei-Kan on October 03, 2013, 17:31:46 pm
Fabio.... un consiglio....

Non ti incaponire. Lo so che sembra che tutti ce l'abbiano con te ma credimi ...NON E' COSI'. In questo forum provengono in molti dalle AMT, e comunque tutti hanno maturato esperienze e conoscenze che vanno oltre la media. Fidati quando ti dico che non ce l'hanno con te o con la tua pratica a prescindere.... ce l'hanno con un certo pensiero che rifiuta l'oggettività delle cose e si arrocca si Dogmi. E molti di noi marzialisti procediamo su questa strada senza nemmeno rendercene conto.
Poi spesso ci provano gusto e sono proprio dei Tamarri fatti e finiti....... ma questo è un'altro discorso.
Cerca di far si che la tua grande passione, che peraltro traspare in ogni tuo post, funga da stimolo per farti progredire in ogni direzione e non ti tenga sotto scacco.
Qui ci sono passati quasi tutti......vai a rileggerti i primi post di qualche utente......magari sul FAM e stenterai a riconoscerli.
Buona pratica!
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: TheElbowSmash on October 03, 2013, 17:46:44 pm
Quoto Montalbano.

Nessuno ti sta dando dell'idiota e qui dentro nessuno lo farà mai. Io in primis, non mi permetterai mai sopratutto perché non è di certo da queste cose che si denota.

Semplicemente fa strano sentire alcune considerazioni nel 2013, dopo decenni di prove, conferme, successi, sconfitte, morti, studi, documentazioni e con l'informazione e la varietà marziale che abbiamo oggi.
Fa strano sentire alcune considerazioni di questo tipo dopo che si hanno a disposizione così tante certezze da poter far si che, discussioni del genere, non debbano neanche esistere.
E' una cosa su cui ci si scontra da anni, in tutto il mondo, dal primo post di Bullshido all'ultimo thread di questo forum.

Nulla di personale
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 03, 2013, 18:18:00 pm
Quello che mi fa tristezza, è il livello successivo, quello in cui le sicurezze si ricercano nell'abilità altrui, negli aneddoti (veri o presunti tali) che riguardano altri, nella presunta forza di questoo quel maestro, per arrivare fino ai (mamma come mi sta sul cazzo sto termine) lineage, che rendono più o meno vero e puro ciò dietro cui ci si nasconde.
sacrosanto!
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 03, 2013, 18:20:45 pm
A chi pensa che non faccia sparring, che sono un idiota, o simili,
guardate che ho capito. ;)
non mi sembra che nessuno ti abbia dato dell'idiota.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 04, 2013, 10:20:50 am
Vi ringrazio delle risposte. :'(

 :)

Comunque vi chiedo sempre, se vi va, di aiutarmi, poiché pratico wx e mi piace farlo, e per me é utile che rispondiate a quello che per voi sono anelli mancanti. Visto che siete praticanti anche voi, a chi lo vado a chiedere: al fruttarolo? :)

Poi Elbow; ciò che scrivi é per me tutto condivisibile ma:
nel mondo marziale niente é preso come comunemente accettato, e se sì occorre vedere dove e come, al che non si trova l'uniformità se non arrancando;
spesso molti ambiti si autodanno il top, del metodo, della ricerca, ma non é che il primo che parla o che strilla ha ragione;
quello che tu dici su prove, documenti e così via, spesso sono settoriali, ed anche quando vengono testati comparando e unendo tutta una serie di cose, vengono dati risultati che comunque, essendo praticanti, occorre testare su di sé; ma spesso bisogna vedere se il tutto é fatto secondo certi canoni e principi: infatti come noti te, c'é comunque difformità ovunque.
Ciò non toglie né confuta, che si arriva, finalmente, a una cosa comune.
ecco perché, ad esempio nello sparring senza protezioni, scrivo che mi si adatta:
inoltre, cosa si intende per sparring, come ha detto gibi, non é un concetto uniformato e quindi, come per altri aspetti, si arriva alla fine adire: de che stamo a parlà? :sbav:

Io finalizzo l'addestramento per  il combattimenro reale: cioé quello che non faccio sul ring, quello che non é giocare a menasse un pò con amici e amiche, ma quello per il quale almeno una persona che posso incontrare ovunque crea una semplice situazione: lui mi vuole fare violenza e fare male fisicamente, da una pizza in faccia al farmi fuori, in vari modi e maniere; ciò presuppone un ambiente variabile, una mia condizione variabile, un mio abbigliamento variabile e una serie di variabili che ogni persona può tranquillamente immaginare. Detto ciò mi serve uno strumento che mi alleni e mi dia un metodo che mi serva per applicare quello che faccio a questa situazione.
Da qui arrivo a dire, essendo passato per un sdc, la kick boxing, praticata per due anni, che mi piace e mi divertiva, e mi allenavo cinque volte a settimana, che un ring è diverso, che la preparazione è diversa, che l’attitudine è diversa e che la finalità è diversa e che un AM e una SDC sono diverse.
Ho lasciato la kick, non per il meglio o peggio, ma perché col WX ho trovato un am che faceva al mio caso, conscio di tutto quello che é.
Sdc e Am si muovono nella marzialità, e in comune hanno:
il combattimento, che si esprime in forme che hanno contesti e modalità diverse: il saltellare da ring su una scala, non lo fai, per fare un esempio.
la preparazione tecnica, fisica e mentale, che va adattata per quelle finalità.
I metodi, che sono modi simili e diversi per giungere a quei risultati.

Allora chi è meglio o peggio? Nessuno.
Un pugile, come esempio, ha una preparazione bellissima, tostissima, ed anche fuori dal ring ti scoppia. Ma si prepara in funzione del ring e combatte.
Un Chunner, fatto come andrebbe, avrebbe le stesse cose, sviluppate in funzione di uno scontro reale, che non è il solo menasse come espressione formale, così come fa il pugile, che rischia e ogni tanto ce lascia le penne, quanto situazioni diverse.

Io so quello che vivo e che so fare, ho imparato a prendere e valutare e sperimentare tutto, auspico sempre di trovare chi è più avanti e meglio di me, e non mi baso solo sulle chiacchiere e sui metodi che altri trovano:  perché, nell’ambito della mia direzione del combattimento, ogni cazzo di persona che faceva questo o quello, niente, o a metà, si è ritrovata sempre e comunque impreparata in una situazione dove c’era da sfangarsela e a proposito di persone che hanno stirato le zampe, anche nel mio piccolo e limitato vivere, ne ho viste e sentite e documentate col cartello delle pompe funebri.
Ma ciò mi pone neanche davanti al piedistallo, mi pone semplicemente in un’ottica di ricerca finalizzata a quello che voglio fare. 
Ecco perché ogni cosa è giusto che stia al suo posto, non solo per non rompere le palle ma soprattutto perché lì trova la sua massima espressione.
Tra praticanti di sdc, am e dp, c’è la gara a chi è più sognatore ed imbecille, e quelli è bene che stiano lì.  Sai quanti beoti fanno mma per esempio o krav maga e fanno i Conan della situazione, sai quanti thai boxer se la cantano, e così arrivando fino alle arti eschimesi da combattimento passando pure per il centro della terra? Penso di sì, ma tra noi cerchiamo di intenderci.
Mi piacerebbe darti l’idea di attaccarti per farti fuori, mi piacerebbe vedere come rispondi, sarebbe bello allenarsi insieme.
Visto che non è possibile, ti chiedo di nuovo, se ti va  di dirmi cosa non va nel Wx.
Parlare d’altro lo possiamo fare aprendo una nuova discussione.

Di nuovo grazie a tutti!!! ;)






Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: mao ùin ciù on October 04, 2013, 15:04:13 pm
Noi lo facciamo su un pendio scosceso con una piastra di rame sotto il culo, attaccata con un filo a terra per avere più struttura.
A mani nude, al 100% e chi muore, vuol dire che se lo meritava.
Usiamo anche le protezioni, ma quelle leggere da mma perché non siamo mica ragazzine.

 :nono:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: TheElbowSmash on October 04, 2013, 16:19:40 pm
Continuo a leggere cose assurde  :pla:

Sparring senza protezioni?
....
al 100%?!

Questo dimostra ancora che, chi fa queste affermazioni, ha una teoria assolutamente personale su cosa significhi 100%, e sopratutto non ha assolutamente idea di cosa un pugno in faccia comporti sia a chi lo scaglia che a chi lo riceve.

Diciamo che, nella MIGLIORE, delle ipotesi, fate questo (che non è neanche male):
Wing Chun Sparring (https://www.youtube.com/watch?v=eGq16earzl8#)

o questo, in cui i colpi al viso sono limitatissimi e controllati:
Wing Chun Sparring(Wing Chun vs Xing Yi; Wing Chun vs Mantis;Wing Chun vs Hong Gar) (https://www.youtube.com/watch?v=SxFsAaC4XK8#ws)

Nella peggiore delle ipotesi. State semplicemente raccontando ca**ate.

Avete idea delle capacità di taglio che ha una nocca? Evidentemente No. Un semplice schifosissimo manrovescio frustato, se impatta anche solo di striscio in posti come sopracciglia o fronte, ha enormi possibilità di aprirtele in 2.

Un pugno, tirato anche solo al 60% della forza, può aprire la faccia a chi lo subisce e anche far saltare il metacarpo a chi lo scaglia.

Sapete perché aggiunsero i guantoni nella Boxe? Per proteggere gli atleti? No. Per aumentare i KO. Quando combattevano a mani nude, il tutto si esauriva spesso in enormi bagni di sangue, ma con pochissimi Ko. Perché i pugili finivano per controllare parecchio i loro colpi, per evitare di rompersi le mani.
Negli SDC te li fanno indossare (spesso con imbottiture minime) anche durante gli sparring leggeri. Perché basta veramente poco per aprire una ferita grave. (E anche con i guanti il pericolo "strisciata" non è scongiurato).
Vedesi foto: http://cdn.bleacherreport.net/images_root/slides/photos/000/961/478/75588101_display_image.jpg?1306267064 (http://cdn.bleacherreport.net/images_root/slides/photos/000/961/478/75588101_display_image.jpg?1306267064)

Anche i lottatori di MMA, quando devono fare sparring completo, lo fanno con i guantoni.

Io considero i praticanti di Kyokushinkai come i marzialisti più duri che esistano. Indovinate perché possono prendersi a calci in testa ma non usare i pugni al volto? Esatto, perché ogni singolo incontro terminerebbe per interruzione medica per via di tagli e ferite.

Quindi, per favore.. :dis:

A meno che i vostri sparring non somiglino al Rioheroes, o a Hostel, siete clamorosamente lontani da una qualunque idea di contatto pieno o 100% senza protezioni.

Tra l'altro, massima del mese:
Con le protezioni non puoi andare al 100%
..Le protezioni SERVONO per poter andare al 100% arrecando il minor numero di danni.
Anzi, per far "avvertire" il colpo al mio avversario, in maniera sostanziale, con un guantone da 12 o 140z dovrò impiegare un'intensità 20 volte maggiore di quella che impiegherei per ottenere lo stesso risultato a mani nude.
100% significa poter usare il 100% della propria forza, non arrecare il 100% di danni al partner.


E, se volete schiarirvi un po le idee..ecco cos'è uno sparring:
Julio Cesar Chavez Jr. Sparring Vanes Martirosyan (https://www.youtube.com/watch?v=9INz2rIMukg#ws)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: TheElbowSmash on October 04, 2013, 16:21:02 pm
Noi lo facciamo su un pendio scosceso con una piastra di rame sotto il culo, attaccata con un filo a terra per avere più struttura.
A mani nude, al 100% e chi muore, vuol dire che se lo meritava.
Usiamo anche le protezioni, ma quelle leggere da mma perché non siamo mica ragazzine.

 :nono:

Mao, vedi che mi sa che era sarcastico XD
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: mao ùin ciù on October 04, 2013, 16:29:08 pm
Noi lo facciamo su un pendio scosceso con una piastra di rame sotto il culo, attaccata con un filo a terra per avere più struttura.
A mani nude, al 100% e chi muore, vuol dire che se lo meritava.
Usiamo anche le protezioni, ma quelle leggere da mma perché non siamo mica ragazzine.

 :nono:

Mao, vedi che mi sa che era sarcastico XD

Mi alleno con lui... so che era sarcastico...  ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 04, 2013, 16:36:29 pm
Noi lo facciamo su un pendio scosceso con una piastra di rame sotto il culo, attaccata con un filo a terra per avere più struttura.
A mani nude, al 100% e chi muore, vuol dire che se lo meritava.
Usiamo anche le protezioni, ma quelle leggere da mma perché non siamo mica ragazzine.

 :nono:

Mao, vedi che mi sa che era sarcastico XD

Mi alleno con lui... so che era sarcastico...  ;)
;D
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Bingo Bongo on October 04, 2013, 20:36:33 pm
Se vuoi entro nel dettaglio: su tutto.

Assolutamente si. Però devi farmi 2 favori:

:)
Ringrazio bingo bongo per avermi risposto, ti risponderò sul tema corpo, sparring e rigidità.
E' stato fatto apposta, poiché il Wx non si rispecchia nella mancanza del corpo proprio perché viene dalla cina dove ciò é espresso nel lavoro sul qi qong, in specifico, marziale.
né si rispecchia nella rigidità.
1. Non voglio sentirmi dire: che il wx deve essere agile e veloce. Che il wx allena la sensibilità al contatto perché tanto a contatto prima o poi ci si arriva. Che nel wx è fondamentale il radicamento. Che è fondamentale la postura. Che è fondamentale il gomito. Che nel wx attacco e difesa sono un unico gesto tecnico. Che nel wx ci si allena anche ad occhi bendati. Che nel wx si difende la linea centrale. Che il peso è tenunto in modo tale da poter reagire contemporaneamente con le 2 braccia e con 1 gamba. Che il wx è fatto per l'autodifesa. Che nel wx ci si allena per colpire i punti vitali. Che nel wx si va sempre avati. Che la regola del wx è "salta addosso al tuo avversario e riempilo di pugni". Non voglio sentirmi dire che tutto questo è fondamentale altrimenti il wx non è efficace.
Non voglio sentirmelo dire perché lo so a memoria. Lo so meglio dei chunner.

Quote
Nè si rispecchia come mancanza di sparring idoneo alla finalità pratica del WX
2.
Ho praticato wx, pugilato e diverse altre discipline. Quando facevo pugilato ero allenato come se fossi una promessa perché ero un buon atleta e forse un discreto talento. Ma non è stato il mio destino. Nonostante tutto sono finito all'ospedale più di una volta. Quindi se mi parli di sparring  per la finalità del wx mi sento preso per il culo.
Io so per certo che i pugni del wx fanno male. Così come so per certo che un buon pugile, con o senza guanti, mi trasferisce il mento al posto del cervelletto.
Quindi di finalità del wx non voglio sentirne parlare.
L'unica finalità che deve avere il wx e non farmi coricare da un pugile che vuole fare a pugni fuori da un locale perché ho guardato le cosce della sua ragazza. Parlo di un pugile. Non parlo di un assassino con il coltello, di un fenomeno della MT o di un pro di mma. Parlo di un buon pugile. Uno che si allena 3 volte a settimana come si allena 3 volte a settimana un wx. Entrambi con fiato, forza e resistenza. E queste 3 qualità le sto in un certo senso dando come dato di fatto nei chunner, ma ancora non è ho visto 1 che ne abbia tanto da poter affrontare, non un combattimento, ma neanche uno sparring serio.
Il resto per me sono solo barzellette.

A me basta che tu mi dica, in tutta sincerità, che tu o un tuo allievo se incontrate un pugile che vuole fare a botte riuscite a tenergli testa facendo wx con la schiena dritta. Io ti stringo virtualmente la mano e mi auguro di vedere il prima possibile come vi allenate, come fate sparring e come combattate.
Se invece mi dici che il wx non è fatto per combattere contro atleti, ma per venire fuori in particolari situazioni che possono essere contestualizzate in spazi ristretti e dove non c'è un contatto violento, ma un contatto che può eventualmente preannunciare altre azioni violente, ti stringo virtualmente la mano ancora più volentieri.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Semiautomatic Monkey on October 05, 2013, 14:38:28 pm
Bingo, il WX é uno stile adatto a risovere scontri "leggeri" in velocità. Se mi trovo davanti ad una persona più "preparata", uso altro. Alleno il wx in modo tradizionale, poi lo mescolo con altro se voglio ottenere più contundenza ed aggressività. In effetti, la pratica "WX" ne beneficia molto da questo tipo di approccio. Quindi, se vuoi praticare wx perché ti piace, te lo insegno. Se vuoi diventare un combattente, ti insegno anche altro. Insegno anche a donne e bambini, si divertono, e va bene. Insegno anche a bestioni, con quelli mi meno, uso protezioni, pao e "gli metto dentro" quel poco di wx che può servire. Quindi: wing chun---kali e silat---boxe. Sta a te scegliere....
E non faccio pagare. E' un piccolo club, non una scuola....so perfettamente che il wx non é la risposta a tutto. Siete un poco "pesanti", ultimamente eh......!?!?!?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 05, 2013, 15:17:20 pm
golden mau: trovo siano risposte intelligenti e trovo che il tuo approccio sia "sano" e interessante.
ma credo di avertelo gia' detto :-).
sarebbe possibile partecipare ad una delle tue lezioni?  :sbav:
ovviamente se e quando la cosa ti possa essere comoda e solo se ti fa piacere.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Semiautomatic Monkey on October 05, 2013, 16:32:27 pm
Ma quando vuoi! Tu porti la tua esperienza, noi la nostra (é diversa per ciascuno di noi, quindi divertente e ricca). Normalmente facciamo così: partenza sabato mattina verso le 10\10 e trenta. Pausa e magnata da 12 e trenta fino a digestione...dalle due e trenta ad libitum....e se vuoi portate moglie e figli, fallo. Stanno con mia moglie et figliolanza, così non hai neanche il problema di "star lontano da casa per fare a botte". Roba sempre digerita male dalle compagne....    ;D
Ne sarei davvero felice! Poi, Mao non vede l'ora di essere "Legato al suolo" di nuovo da Te.  :sur:
Fai conto solo che parto il 12 di ottobre, e torno a novembre... Ah , ultima cosa....no "lezione", ma "incontro interstile". Sono un istruttore molto riluttante, e sono completamente privo di "ego". Inteso come "ce l'ho lungo e voglio mostrartelo". L'"ego" tendo a tenermelo nelle mutande...   
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: mao ùin ciù on October 05, 2013, 16:54:47 pm
Ne sarei davvero felice! Poi, Mao non vede l'ora di essere "Legato al suolo" di nuovo da Te.  :sur:

Stavo pulendo casa quando hanno iniziato a fischiarmi le orecchie...
Facebook niente, Twitter niente, altri forum niente, ecco dove siete!
Beh esperienza al suolo ancora pari a zero, non sarà difficile legarmi nuovamente.
Se volete mi faccio trovare già legato che facciamo prima,  :dis: No, così è ambigua la cosa...
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 05, 2013, 17:50:46 pm
Golden Mau, Mao mi farebbe piacerissimo  :sur:
E l'idea di portare dietro la famiglia è interessante.
Per non appesantire l'OT ci risentiamo quando torni e mi dici come è strutturato questo incontro visto che non di solo Wc lavorate, ma anche boxe e kali (dai che porto i bastoni e la maschera  :spruzz:).
Intanto io vado avanti con la preparazione per il ginocchio.
Non vedo l'ora  :sur:

Mao, visto che in firma hai "lotta manigolda" mi sa che questa volta sarò io a finire legato.  :)

Grazie mille!
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Semiautomatic Monkey on October 05, 2013, 18:13:48 pm
Golden Mau, Mao mi farebbe piacerissimo  :sur:
E l'idea di portare dietro la famiglia è interessante.
Per non appesantire l'OT ci risentiamo quando torni e mi dici come è strutturato questo incontro visto che non si Wc lavorate, ma anche boxe e kali (dai che porto i bastoni e la maschera  :spruzz:).
Intanto io vado avanti con la preparazione per il ginocchio.
Non vedo l'ora  :sur:

Mao, visto che in firma hai "lotta manigolda" mi sa che questa volta sarò io a finire legato.  :)

Grazie mille!
Appena torno, organizziamo. Di base, potremmo cominciare a parlare del 16 di novembre. Scusate L'O.T. E comunque, il bello di questo forum é questo: rendere reali queste discussioni "virtuali"....  :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on October 06, 2013, 11:37:58 am
Siete un poco "pesanti", ultimamente eh......!?!?!?

Però Mau le tue risposte e lo stile con cui le posti sono molto diverse da quelle di altri. :)
La presunta pesantezza non è certo rivolta a quelli come te.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Semiautomatic Monkey on October 06, 2013, 22:21:44 pm
Lo so, lo so...tutta colpa di GiBi.  :P 
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: GiBi on October 07, 2013, 11:20:15 am
 :dis:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Prototype 0 on October 08, 2013, 20:48:10 pm
Trovo che il filo di rame sia utile anche per garantire presa a terra in caso di folgorazione.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 09, 2013, 10:12:25 am
Ehi TheElbow, come mai tiri per lunghe lo sparring?
Secondo me tra sdc e am vi é una frattura in termini di gente che va a rompere i coglioni l'uno nell'ambito dell'altro, cercando comunque un meglio ed un peggio, e come i puri e perfetti deficienti, c'é la gara a trovare questo o quello che non va bene.

Secondo me un praticante serio esce fuori da queste perdite di tempo ed affronta il percorso che fa in maniera utile cercando ciò che gli serve.
Il resto é un voler affermare il proprio ego in maniera infantile e leggere quello che uno scrive in modo di parte.

Esempio: allenare una persona che va su un ring é diverso che addestrare una persona ad un combattimento reale.
Questa affermazione non toglie nulla né agli sdc né alle amt,
né dice che é meglio l'uno o l'altra,
né che in entrambe ci si prepari al combattimento.

Ma chi fa sdc e mette bocca nelle am con questa impostazione, tipo il Wx, considerato come ognuno vuole, fa un errore: entra in ambiti non suoi e valuta certi aspetti in un ottica che non é sufficiente per parlarne, se non in modo superficiale, pur cogliendo certe cose.
Un praticante di am che si comporta allo stesso modo , fa lo stesso errore.
Quindi per parlare occorre una certa forma di comunicazione che prevede la conoscenza della propria materia, il comprendere in che contesti ci si muove, fuoriuscire dal gara meglio/peggio, mostrare intelligenza nel portare prove e argomenti, quando soprattutto in ognuno, ci sono visioni sempre diverse e contrastanti per i motivi citati sopra.
E l'agognato problema dello sparring, visto che qua é risolto, perché parlarne ancora?
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Rev. Madhatter on October 09, 2013, 10:41:05 am
Secondo me tra sdc e am vi é una frattura in termini di gente che va a rompere i coglioni l'uno nell'ambito dell'altro, cercando comunque un meglio ed un peggio, e come i puri e perfetti deficienti, c'é la gara a trovare questo o quello che non va bene.

Secondo me un praticante serio esce fuori da queste perdite di tempo ed affronta il percorso che fa in maniera utile cercando ciò che gli serve.
Il resto é un voler affermare il proprio ego in maniera infantile e leggere quello che uno scrive in modo di parte.


l'arte marziale fa il guerriero ( che in sé é anche un combattente). A livello di preparazione un combattente é nettamente inferiore al guerriero, ma qui apro un discorso complesso.
riesci a dare una definizione sintetica delle due categorie? in cosa differiscono? negli obbiettivi, nelle qualità sviluppate?
Grazie.

La differenza é nello Stato di Coscienza: il combattente fa un percorso di combattimento, il Guerriero fa un percorso di risveglio e all'interno vi é il combattimento.
Il combattente ha nel combattimento il fine, per il Guerriero é un mezzo.
Il combattente cerca il combattimento, il Guerriero lo evita a meno che non sia necessario.
Ma in questo a livello di combattimento, il Guerriero non é inferiore, poiché accede a Stati di Coscienza che gli consentono di usare gli stessi mezzi e strumenti del combattente, ad un livello diverso.
Il combattente é il passo prima del Guerriero.
Lo stato Guerriero non appartiene solo alle arti marziali e Guerriero non é chi fa la guerra. :)



Non disprezzo né critico SDC, né discipline incentrate su difesa personale [...] E per quanto i primi due siano, nei loro specifici ambiti, validi, belli, strutturati, li considero parziali, di fatto e non di giudizio.
[...]
Le sdc e il krav maga ad esempio, in un qualche modo, seppur combatti, anche se sportivamente, comunque combatti, ma non ti portano ad un livello di espressione massimo, avendo origine e fine differente.


Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Shurei-Kan on October 09, 2013, 10:59:42 am
 XD
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 09, 2013, 11:45:14 am
Caro REW, :nono:
un fatto non esprime meglio o peggio.
Superiore/inferiore non vuol dire meglio/peggio.

Sei tu, come altri, che vogliono vedere per forza il meglio/peggio e le contraddizioni in termini.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Dipper on October 09, 2013, 12:46:06 pm
:mirror:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Darth Dorgius on October 09, 2013, 12:46:47 pm
(http://24.media.tumblr.com/tumblr_ltlrlcon5U1qdlh1io1_400.gif)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Shurei-Kan on October 09, 2013, 13:06:37 pm
:mirror:

 :+1: per la bellissimissimissima gif  XD
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: TheElbowSmash on October 09, 2013, 13:21:53 pm
Non è l'argomento sparring di per se a farmi infervorare, e non si tratta neanche di definizione del combattimento, meglio o peggio, ring o strada, ego, ecc..

Semplicemente si tratta di leggere periodicamente alcune assurdità senza capo ne coda, che reputo attacchi diretti all'oggettività e al raziocinio, a prescindere dal fatto che si tratti di un contesto di AM o meno.

Se leggo qualcuno che scrive di fare sparring al 100% senza protezioni (per esempio), io non lo attacco perché pratica arti marziali tradizionali e io SDC, o perché vedo tutto bianco o nero, o perché devo difendere un mio punto di vista a spada tratta e non voglio sentire ragioni, ma semplicemente perché sta dicendo una Cazzata. Pura e semplice. Bella e buona.

Non si tratta di una leggerezza in un argomento specifico, o di ignoranza, o di un diverso punto di vista, ma di una cazzata oggettiva. E in quanto tale, mi sento in dovere di far notare nella maniera più chiara possibile quanto una cosa del genere sia un affronto all'intelligenza di tutti. E divento prolisso.
Se fossimo su un altro forum e un aviatore scrivesse che lui è solito librarsi a corpo libero usando il culo come turbina, sarebbe più o meno la stessa cosa.

Di tutti gli altri discorsi, delle definizioni, delle micro-sfumature, dei cavilli concettuali, ci si riempiono i thread. Alcuni sono anche punti di vista interessanti, condivisibili o meno, altri vengono utilizzati come scappatoie per evitare di dare giustificazioni su argomenti sui quali si è stati smontati da ogni fronte. Ma va bene così. Fa parte del confronto di opinioni, ed è così che deve essere.

Una cazzata però, rimane sempre una cazzata. Senza interpretazioni.
Uno è libero di incaponirsi per spacciarla come vera, ed io di farglielo notare.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Menosse on October 09, 2013, 13:27:05 pm
Comunque Fabio non diceva che fa sparring senza protezioni al 100% mi pare, dice che lo fa senza protezioni ovviamente trattenendo la potenza dei colpi. Il punto secondo me è che uno sparring di questo tipo in ogni caso non può essere considerato come unica forma di sparring, perchè verrebbero falsate dinamiche conseguenti la percezioni dei colpi, distanze, ecc...
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Darth Dorgius on October 09, 2013, 14:45:45 pm
Oh però se vuoi continuare sono pronto a leggere in che modo superiore e inferiore non sono giudizi di valore.
Parlavi in senso spaziale?

Tipo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Forni_di_Sopra (http://it.wikipedia.org/wiki/Forni_di_Sopra)

http://it.wikipedia.org/wiki/Forni_di_Sotto (http://it.wikipedia.org/wiki/Forni_di_Sotto)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 14, 2013, 09:46:00 am
Comunque Fabio non diceva che fa sparring senza protezioni al 100% mi pare, dice che lo fa senza protezioni ovviamente trattenendo la potenza dei colpi. Il punto secondo me è che uno sparring di questo tipo in ogni caso non può essere considerato come unica forma di sparring, perchè verrebbero falsate dinamiche conseguenti la percezioni dei colpi, distanze, ecc...

No, non glielo suggerire!
Mi sto divertendo a vedere come THe Elbow se ne va per conto suo,
dai lascia correre il cavallino, che si deve sfogare...
 :sbav:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Giorgia Moralizzatrice on October 14, 2013, 10:22:23 am
@starfabio13: se tu ti stai divertendo a leggere questi post  (e francamente inizio a trovare il tuo atteggiamento un po' irritante) io invece sono curiosa di come fai a sostenere che
Quote
Superiore/inferiore non vuol dire meglio/peggio
, IMHO potresti ammettere di aver usato termini sbagliati per quanto volevi comunicare e provare a riprendere il discorso altrimenti mi sembra una affermazione difficilmente sostenibile.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 14, 2013, 10:49:20 am
@starfabio13: se tu ti stai divertendo a leggere questi post  (e francamente inizio a trovare il tuo atteggiamento un po' irritante) io invece sono curiosa di come fai a sostenere che
Quote
Superiore/inferiore non vuol dire meglio/peggio
, IMHO potresti ammettere di aver usato termini sbagliati per quanto volevi comunicare e provare a riprendere il discorso altrimenti mi sembra una affermazione difficilmente sostenibile.

Ehi Giorgia,
forse dovresti trovare irritante l'atteggiamento di altri utenti.
Inoltre se si arriva ad un punto per il quale non ci si comprende, non é un dramma, ed ognuno, educatamente, lascia stare. Le parole hanno dei limiti così come una tastiera, e c'é chi é più bravo o meno a spiegare a a scrivere. Se leggi le cose che scrivo, ho scritto anche che alcune cose vanno provate per esperienza diretta, che non riesco a farmi comprendere per mio limite di spiegazione, di uso di termini e di limitatezza delle parole scritte.

Superiore ed inferiore riguardano uno stato in base a certi parametri.
Meglio e peggio riguardano l'attuazione pratica, la differenza dei risultati su una scala di valori.
In una lingua, due termini differenti, hanno significato differente e possono essere similli.
Superiore e meglio non necessariamente vanno di pari passo:
Considero superiori le arti marziali agli sdc? Sì.
Considero meglio le Am degli Sdc ? No.

Superiore in questo senso é nella potenzialità e nella natura della cosa.
Meglio in questo senso é nell'attuazione pratica della cosa stessa.

A mio avviso e per esperienza, confermo che gli sdc sono meglio insegnati, sono belli, sono più pratici, sono più realistici, in generale.

Inoltre, l'aspetto del combattimento é funzionale: sul ring, nello scontro reale.
Sempre combattimento é, ma la funzione genera differenti preparazioni.

dov'é il problema di comunicare:
nella mal comprensione, nelle informazioni distorte, nella pratica distorta delle AM,
non degli Sdc, che invece vengono praticati alla grande.

Sempre IHMO, così evitiamo il sentenziare.
Attendo risposta, e ulteriori spiegazioni se necessario e se sono in grado di darle.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Darth Dorgius on October 14, 2013, 10:57:32 am
Starfabio, cerca di mettere maggior cura nelal scelta dei vocaboli e dei termini senza interpretazioni che sono solo tue e vedrai che la chiareza e la qualità della comunicazione migliorerà molto.
Sono quasi certo che l'obiettivo di fabio non è la comunicazione. :)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Darth Dorgius on October 14, 2013, 11:04:39 am

Tu sei l'avvocato di Rev?


Ora ne ho la certezza. XD
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 14, 2013, 11:10:59 am

Tu sei l'avvocato di Rev?


Ora ne ho la certezza. XD

Ora ne ho più di qualcuna. :sbav:

Tu invece, Shashka, ne sei gia esperto/a, vedo....
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Giorgia Moralizzatrice on October 14, 2013, 11:13:54 am
Ehi Giorgia,
forse dovresti trovare irritante l'atteggiamento di altri utenti.
Tranquillo che so da sola cosa trovo irritante XD senza bisogno di suggerimenti, invece se tu ti senti irritato ti consiglio di segnalare il post alla moderazione  ;)


Inoltre se si arriva ad un punto per il quale non ci si comprende, non é un dramma, ed ognuno, educatamente, lascia stare.
Certo oppure educatamente (come penso di aver fatto io) chiede spiegazioni

Ok provo a vedere se ho compreso il tuo post, provo a sintetizzare al massimo sperando di non travisare i concetti: gli SDC sono praticati e insegnati in maniera migliore rispetto alle AM, ma queste ultime avrebbero potenzialità superiori.
Ho capito giusto?

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Darth Dorgius on October 14, 2013, 11:16:23 am
Ok provo a vedere se ho compreso il tuo post, provo a sintetizzare al massimo sperando di non travisare i concetti: gli SDC sono praticati e insegnati in maniera migliore rispetto alle AM, ma queste ultime avrebbero potenzialità superiori.
Ho capito giusto?

Io ho capito una cosa diversa: "Per favore, bannatemi." XD
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Giorgia Moralizzatrice on October 14, 2013, 11:19:58 am
Per quello non credo serva una richiesta  ;)
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Darth Dorgius on October 14, 2013, 11:21:25 am
Per quello non credo serva una richiesta  ;)

"Tutto è richiesta."
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 14, 2013, 11:27:57 am
Tu sei l'avvocato di Rev?
Magari metti maggior cura nel leggere bene cosa scrive,
in termini chiari e precisi, così da poter consigliare a lui quello che hai scritto a me,
visto che si permette in primis di farsi rispondere come merita.
No, ho studiato ingegneria.
Qui non è un discorso di fare gruppetti e cyberbullismi, ma di comunicazione.
Per comunicare bisogna costruire un canale ed usare un a terminologia comune.
Parli di guerrieri e combattenti in termini solo tuoi, parli di "alto7basso" e poi affermi di non voler dire "meglio/peggio" e accusi gli altri di non capirti per ignoranza o per volontà di non voler capire per non accettare che hai ragione.
Onestamente alla lunga sentirsi dire A e poi "A non significa quello che tu credi ma significa B" diventa abbastanza sterile e fastidioso.

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Darth Dorgius on October 14, 2013, 11:28:52 am
No, ho studiato ingegneria.


 XD

Onestamente alla lunga sentirsi dire A e poi "A non significa quello che tu credi ma significa B" diventa abbastanza sterile e fastidioso.

:thsit:
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 14, 2013, 11:30:48 am
No, ho studiato ingegneria.


 XD
e se per questo ho pure superato le 40 primavere (cit.).... :-[
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Andy on October 14, 2013, 11:38:18 am
Il modo in cui sta crollando questa discussione mi ricorda un tipo che entra in un Apple Store, comincia ad urlare "IPHONE MERDAAAAAAAAA" ed a tirare pedate contro le vetrine.
I commessi lo placcano e lui urla "Fermi, guardate che ho degli argomenti e dovete ascoltarmi!" comincia a prendere a testate gli espositori "IPAD MERDAAAAAAAAAA!"; arrivano i Carabinieri, cercano di calmarlo e lui sbotta "Hanno cominciato i commessi! MAC DI MERDAAAAAAAAAAA" usando uno degli stessi commessi, afferrato dietro la nuca, per sfasciare l'ultima vetrina.

Boh, volevo mettervi da parte questa scenetta che avveniva nella mia testa leggendo gli ultimi interventi. XD
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Darth Dorgius on October 14, 2013, 11:39:12 am
Il modo in cui sta crollando questa discussione mi ricorda un tipo che entra in un Apple Store, comincia ad urlare "IPHONE MERDAAAAAAAAA" ed a tirare pedate contro le vetrine.
I commessi lo placcano e lui urla "Fermi, guardate che ho degli argomenti e dovete ascoltarmi!" comincia a prendere a testate gli espositori "IPAD MERDAAAAAAAAAA!"; arrivano i Carabinieri, cercano di calmarlo e lui sbotta "Hanno cominciato i commessi! MAC DI MERDAAAAAAAAAAA" usando uno degli stessi commessi, afferrato dietro la nuca, per sfasciare l'ultima vetrina.

Boh, volevo mettervi da parte questa scenetta che avveniva nella mia testa leggendo gli ultimi interventi. XD
:D
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 14, 2013, 11:44:44 am
Tu sei l'avvocato di Rev?
Magari metti maggior cura nel leggere bene cosa scrive,
in termini chiari e precisi, così da poter consigliare a lui quello che hai scritto a me,
visto che si permette in primis di farsi rispondere come merita.
No, ho studiato ingegneria.
Qui non è un discorso di fare gruppetti e cyberbullismi, ma di comunicazione.
Per comunicare bisogna costruire un canale ed usare un a terminologia comune.
Parli di guerrieri e combattenti in termini solo tuoi, parli di "alto7basso" e poi affermi di non voler dire "meglio/peggio" e accusi gli altri di non capirti per ignoranza o per volontà di non voler capire per non accettare che hai ragione.
Onestamente alla lunga sentirsi dire A e poi "A non significa quello che tu credi ma significa B" diventa abbastanza sterile e fastidioso.

Questa é una tua opinione, rispettabile.
Parlo di guerrieri e combattenti perché mi é stato chiesto di farlo per comunicare.
L'idea dei gruppetti e di cyberbullismo viene data bene.
Giorgia, come Bingo Bongo, sono utenti con i quali si comunica perché si attengono agli argomenti e non hanno atteggiamenti che vanno oltre un sano giocare.
A me non interessa avere ragione, né mi sento il genio incompreso.

Se tu od altri considerate sterile, fastidiose, inutili, ripetitivi certi 3D,
nessuno vi obbliga a partecipare, e in questo 3d utenti hanno risposto e c'é stato un interscambio.
E da praticante come voi, un 3D ove chiedo delle cose sul Wx, proprio perché credo ci siano persone delle quali é bello e utile conoscere cosa ne pensano e cosa ne sanno, si arriva a discutere e ad andare fuori dal seminato.

Quindi proporrei di fermarci qui.

Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Fabio Spencer on October 14, 2013, 11:47:38 am
Se tu od altri considerate sterile, fastidiose, inutili, ripetitivi certi 3D,
nessuno vi obbliga a partecipare,
non ho detto questo, ho detto che trovo fastidioso e sterile certi processi comunicativi che in realtà di comunicazione non sono.

Comunque per me ok, finiamola pure qui.
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: starfabio13 on October 14, 2013, 11:51:45 am
Ehi Giorgia,
forse dovresti trovare irritante l'atteggiamento di altri utenti.
Tranquillo che so da sola cosa trovo irritante XD senza bisogno di suggerimenti, invece se tu ti senti irritato ti consiglio di segnalare il post alla moderazione  ;)


Inoltre se si arriva ad un punto per il quale non ci si comprende, non é un dramma, ed ognuno, educatamente, lascia stare.
Certo oppure educatamente (come penso di aver fatto io) chiede spiegazioni

Ok provo a vedere se ho compreso il tuo post, provo a sintetizzare al massimo sperando di non travisare i concetti: gli SDC sono praticati e insegnati in maniera migliore rispetto alle AM, ma queste ultime avrebbero potenzialità superiori.
Ho capito giusto?

Ti ringrazio per il consiglio del moderatore. :)

Sì,hai capito in maniera perfetta.
Vorrei chiederti se tu hai la stessa opinione, confrontando le nostre conoscenze in merito,
e se puoi rispondere alla domanda del 3d sugli anelli mancanti.
Ti ringrazio per la tua gentilezza e determinazione,
almeno con te si può comunicare.

Bingo Bongo, ti devo ancora rispondere! :o
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Giorgia Moralizzatrice on October 14, 2013, 12:07:07 pm
Non conoscendo la realtà delle pratiche del [WV][CT] non so darti un parere, penso che la diversità tra le pratiche sia data dagli obiettivi del singolo, per cui anche il concetto di "anelli mancanti" dovrebbe esssere riportato allo scopo del praticante e ai principi/campi di utilizzo dell'AM


Mi sa che mi sto bingobonghizzando   XD 
Title: Re:Gli anelli mancanti
Post by: Krypteia on October 16, 2013, 11:42:03 am
Ho fatto un po' di pulizia.
Invito tutti a mantenere un registro più educato.