Ar.Ma.

Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: Drake on October 25, 2013, 18:11:56 pm

Title: Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 25, 2013, 18:11:56 pm
Allora, stavo guardando qui e lì i consigli che vengono dati per l'addestramento alla difesa personale ecc.. si è parlato del fatto che bisogna studiare anche prevenzione e tutta una serie di fattori che indicano una disciplina non come combattimento da strada ma come difesa personale. E sono d'accordo. Però, per quel che riguarda i metodi e i paradigmi orientativi all'addestramento di preparazione alla difesa personale, ammetto di avere creato un po' di confusione nel marasma.
Mi spiego meglio, riferendomi in modo particolare al KravMaga e al Systema che se ho capito bene sono due delle tecniche di DP più in "vista" al momento o che propongono un bagaglio più aderente alle esigenze reali (intanto già qui, ho capito bene? è così?), quali sono i paradigmi orientativi e gli strumenti di addestramento alla situazione reale di queste discipline?
Se ho capito bene (scusate la mia terminologia pessima ma veramente in tutto quel che ho letto c'è talmente tanta roba scritta che ho finito di far più confusione):
Il KravMaga cerca movimenti semplici e che si è visto essere statisticamente più risolutivi e rapidi, e centra l'addestramento in abituazione allo stess e nascita di automatismi reattivi utilizzando due sistemi, il pressure tes e gli stess drills. Ho capito bene? Sono questi due gli strumenti principali? Quali sono le differenze tra i due? Ci sono varianti o sotto varianti di questi?
Per il Systema invece, sempre se ho capito, si cerca la nascita di un movimento spontaneo, fluido e che si basa su movimenti diciamo naturali (?), e cerca con l'addestramento la desensibilizzazione allo stress generato dal dolore e dal contesto del combattimento, tramite tecniche di respirazione e rilassamento applicate in esercizi dove si sperimenta dolore e situazioni di stress psicofisico. Anche qui, ho capito bene? Potrei saperne di più?
Insomma... vorrei capire se è possibile fare una specie di sunto esplicativo che faccia il punto su questi punti (scusate il gioco di parole) e mi cavi un po' via da sta confusione. E magari può fare da punto di orientamento per comprendere anche per altri..
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Ragnaz on October 25, 2013, 19:03:13 pm
Sul KM ovviamente non mi esprimo (mai provato)
Sul systema.... che sia una disciplina di DP "pura" non sono proprio d'accordo.
Che nasca come metodo di combattimento per "addetti del settore", ok.
Però ora come ora mi pare si tenda di più a impostarla come una disciplina che prima di tutto lavora sul corpo e sulla psiche, e solo in un secondo momento diviene "utile" in situazione da DP.
La curva d'apprendimento, cioè, è più lenta del KM e delle discipline (keysi per es.) votate esclusivamente alla DP o allo streetfight.
Di sicuro la versione "insegnata" agli operatori è diversa da quella per i civili e decisamente (credo eh!!) più "hard core" :P
Le "cose" che dici del systema cmq le trovo corrette :)
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 25, 2013, 19:54:20 pm
 :-[ ecco.. già prima uscita dalla confusione. :) quindi il systema non è propriamente una tecnica da DP.
Cosa intendi con disciplina che lavora su corpo e psiche e poi diventa da DP?
:) comunque mi fa piacere intanto aver capito almeno qualcosa.. :P
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Ragnaz on October 25, 2013, 20:03:48 pm
:-[ ecco.. già prima uscita dalla confusione. :) quindi il systema non è propriamente una tecnica da DP.
Cosa intendi con disciplina che lavora su corpo e psiche e poi diventa da DP?
:) comunque mi fa piacere intanto aver capito almeno qualcosa.. :P

Nel senso che per ottenere il risultato "auspicato" dal systema, è necessario un lavoro fisico/psichico particolare e non banale, visto che spesso va contro molte abitudini inveterate. Solo dopo un bel po' di lavoro, si riesce quindi a trasporre il tutto in chiave DP. Quindi, come dicevo, la curva d'apprendimento è meno rapida di km e simili, il cui punto forte (non l'unico eh!) è proprio il dare strumenti "difensivi" nel tempo più breve possibile.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 26, 2013, 08:46:17 am
Quote
Nel senso che per ottenere il risultato "auspicato" dal systema, è necessario un lavoro fisico/psichico particolare e non banale, visto che spesso va contro molte abitudini inveterate

Questo è un punto che mi sembra interessante. Va contro "abitudini". :) mi sembra un punto in più e più approfondito. Posso chiederti un esempio concreto se ti viene su un lavoro di cambio abitudine ecc? In modo che da esempi concreti sia più facile comprendere. :)
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 26, 2013, 10:40:10 am

Se ho capito bene (scusate la mia terminologia pessima ma veramente in tutto quel che ho letto c'è talmente tanta roba scritta che ho finito di far più confusione):
Il KravMaga cerca movimenti semplici e che si è visto essere statisticamente più risolutivi e rapidi, e centra l'addestramento in abituazione allo stess e nascita di automatismi reattivi utilizzando due sistemi, il pressure tes e gli stess drills. Ho capito bene? Sono questi due gli strumenti principali? Quali sono le differenze tra i due? Ci sono varianti o sotto varianti di questi?


Il KM coi suoi derivati nasce dalla necessità di adattare le tecniche di combattimento corpo a corpo alla realtà senza operare alcuna forzatura che sia figlia del bisogno di tramandare "inutilmente" corpus tecnici monolitici.
Più che di movimenti semplici, sarebbe meglio parlare di movimenti naturali del corpo effettuati col più ampio coinvolgimento "muscolare" possibile senza concedersi finezze motorie che sotto stress o in contesti di particolare pressione si dimostrano, prima ancora che inefficaci, estremamente complicate da realizzare.
Il riferimento statistico riguarda invece le scelte tecniche ed è un metro che, ancora una volta, nn esula dalla realtà, addestrativa e della cronaca.
Il lavoro tecnico procede di pari passo con un lavoro fisico e psicologico e un costante testarsi in diverse condizioni di stress.
Grossolanamente, di sicuro per quanto riguarda il CKM, il pressure test è qualcosa che unisce insieme tutti gli stress possibili e la più ampia possibile verifica tecnica, mentre nei drills ci si concentra di solito su una o due caratteristiche che poi sono ovviamente funzionali al pressure test e al lavoro reale.
Per varianti o sottovarianti nn so che intendi ma credo che i vari drills siano cmq da intendersi come varianti.
Ovviamente anche il lavoro fisico (penso al subire colpi durante i piegamenti...) fatto ad hoc rientra nella categoria di sopra.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 26, 2013, 13:44:31 pm
Quote
il pressure test è qualcosa che unisce insieme tutti gli stress possibili e la più ampia possibile verifica tecnica, mentre nei drills ci si concentra di solito su una o due caratteristiche che poi sono ovviamente funzionali al pressure test e al lavoro reale.
Per varianti o sottovarianti nn so che intendi ma credo che i vari drills siano cmq da intendersi come varianti.

Qui mi hai già risposto riguardo le sottovarianti. In un certo senso, i drills sono le sottovarianti del pressure test. Cioè si concentrano sulle caratteristiche specifiche che poi verranno coinvolte in maniera più ampia nel pressure test. :) se ho capito.
Posso chiederti quali sono in generale le caratteristiche che vengono cercate nei drilss e un esempio concreto di pressure test?
Se possibile... ovviamente può essere un discorso talmente ampio che capisco se mi dici, impossibile! :P

Quote
Il KM coi suoi derivati nasce dalla necessità di adattare le tecniche di combattimento corpo a corpo alla realtà senza operare alcuna forzatura che sia figlia del bisogno di tramandare "inutilmente" corpus tecnici monolitici.
Più che di movimenti semplici, sarebbe meglio parlare di movimenti naturali del corpo effettuati col più ampio coinvolgimento "muscolare" possibile senza concedersi finezze motorie che sotto stress o in contesti di particolare pressione si dimostrano, prima ancora che inefficaci, estremamente complicate da realizzare.

Questo è un punto che non avevo colto per niente, nemmeno pressapoco come il resto e mi incuriosisce. "Movimenti naturali con il più ampio coinvolgimento muscolare", cioè? Cosa si intende? Posso chiederti anche qui degli esempi? Cioè si intende in generale uno spingere, tirare, spostarsi di lato, alzarsi, senza tanto pensare come ma facendolo e basta? Insomma.. ti chiederei qualche dettaglio in più.. :)

Intanto grazie a tutti per l'aiuto alla comprensione di queste discipline e dei loro principi che sono molto interessanti. :)
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 26, 2013, 13:50:23 pm
...
Sul systema....
... mi pare si tenda di più a impostarla come una disciplina che prima di tutto lavora sul corpo e sulla psiche, e solo in un secondo momento diviene "utile" in situazione da DP.

Secondo me il lavoro su corpo e psiche e' gia un lavoro per la DP, fin dal primo giorno.

La curva d'apprendimento, cioè, è più lenta del KM e delle discipline (keysi per es.) votate esclusivamente alla DP o allo streetfight.

Questo lavoro mente/corpo mi pare lo si faccia anche nel CKM, con preprazione atletica e sottoposizione a particolari tipi di stress.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 26, 2013, 14:20:13 pm
Quote
il pressure test è qualcosa che unisce insieme tutti gli stress possibili e la più ampia possibile verifica tecnica, mentre nei drills ci si concentra di solito su una o due caratteristiche che poi sono ovviamente funzionali al pressure test e al lavoro reale.
Per varianti o sottovarianti nn so che intendi ma credo che i vari drills siano cmq da intendersi come varianti.

Qui mi hai già risposto riguardo le sottovarianti. In un certo senso, i drills sono le sottovarianti del pressure test. Cioè si concentrano sulle caratteristiche specifiche che poi verranno coinvolte in maniera più ampia nel pressure test. :) se ho capito.
Posso chiederti quali sono in generale le caratteristiche che vengono cercate nei drilss e un esempio concreto di pressure test?
Se possibile... ovviamente può essere un discorso talmente ampio che capisco se mi dici, impossibile! :P

Quote
Il KM coi suoi derivati nasce dalla necessità di adattare le tecniche di combattimento corpo a corpo alla realtà senza operare alcuna forzatura che sia figlia del bisogno di tramandare "inutilmente" corpus tecnici monolitici.
Più che di movimenti semplici, sarebbe meglio parlare di movimenti naturali del corpo effettuati col più ampio coinvolgimento "muscolare" possibile senza concedersi finezze motorie che sotto stress o in contesti di particolare pressione si dimostrano, prima ancora che inefficaci, estremamente complicate da realizzare.

Questo è un punto che non avevo colto per niente, nemmeno pressapoco come il resto e mi incuriosisce. "Movimenti naturali con il più ampio coinvolgimento muscolare", cioè? Cosa si intende? Posso chiederti anche qui degli esempi? Cioè si intende in generale uno spingere, tirare, spostarsi di lato, alzarsi, senza tanto pensare come ma facendolo e basta? Insomma.. ti chiederei qualche dettaglio in più.. :)

Intanto grazie a tutti per l'aiuto alla comprensione di queste discipline e dei loro principi che sono molto interessanti. :)

Nel pressure test si cerca, esasperandole, di riprodurre tutte le condizioni psicofisiche presenti in una situazione reale...quindi dall'innalzamento del ritmo cardiaco fino al disorientamento sensoriale passando per tutti gli stimoli possibili e immaginabili.
Nel video che segue la persona testata si trova ad agire all'improvviso (nessuno sapeva quando sarebbe arrivato l'attacco) al culmine di un pesantissimo percorso fisico, bagnata dalla vita in giù, in un terreno che nn conosce, di notte ma con la visuale ulteriormente disturbata da luci puntate al volto e con l'ovvia pressione degli attaccanti...
INTENSE NIGHT TRAINING AT THE 2013 CKM BOOT CAMP IN ISRAEL! (https://www.youtube.com/watch?v=H2m3G_tVzY0#)

Per quanto riguarda tecniche e movimenti un esempio è la classica tecnica su presa di lato alla testa dove, nonostante il tentativo di confondere le acque di cattivi esecutori, la soluzione verte su una "banale" estensione delle anche analoga a quella che si fa nello squat o nello stacco.
Oppure ci sono i calci che sono tirati in maniera molto grezza rispetto a standard classici e su aree di impatto più che su bersagli precisi.
Analogo discorso per molti disarmi, ma qui bisognerebbe operare distinzioni da sistema a sistema che cmq nn spostano il senso del discorso, che sono fondati sostanzialmente su posizioni e movimenti comodi biomeccanicamente (nn ci sono quelle posizioni di braccia o gambe che dopo 10 secondi hai il formicolio....) che sono già in qualche modo "noti" al copro come il tenere saldamente un oggetto a sè.
Altro esempio è dato dalla guardia dissimulata a mani più o meno parallele che consente di tenere a distanza uno come si farebbe nella realtà e di spingere, se è il caso, come si farebbe nella realtà.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 26, 2013, 14:39:26 pm
Da quel che sto capendo forse per quel che riguarda il Systema concordo con MachineGun.. :) credo che già sia preparazione.. :) però sono ignorante non avendo mai partecipato attivamente ad un allenamento di Systema o KM. Spero di poter presto rimediare. :)
Invece grazie per le dritte Spartan, mi staijiarendo parecchio le idee. Quindi, il pressure test lavora sullo sviluppo del reggere i vari stimoli psicofisici dello stress della situazione reale. I drill invece se ho capito bene, mantengono sempre un certo livello di abituazione allo stress, ma magari lavorano più su finezze ecc. Ci sono arrivato? :P Riformulo come un'idiota lo so.. ma lo faccio per poter dire alla fine, si ho capito! :) Abbiate pazienza de me.. :halo:
Mi chiaro anche il discorso quello sulle tecniche e i movimenti diciamo. Solo, se posso, hai descritto i movimenti come cose naturali e dai movimenti ampi, "grossolani" nel senso che sono più fattibili in uno stato di stress e alterazione psicofisica dovuta alla situazione, ma ad esempio nel video che ho visto ci sono anche delle movenze complesse, mi è parso di vedere anche un calcio circolare di schiena se non ho visto male. E gli stessi disarmi mi sembrano dei movimenti che richiedono finezza. Ma forse non vedo nel movimento dei video quello che intandi di preciso. :) Posso chiederti più delucidazione?
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Ragnaz on October 26, 2013, 19:30:27 pm
Quote
Nel senso che per ottenere il risultato "auspicato" dal systema, è necessario un lavoro fisico/psichico particolare e non banale, visto che spesso va contro molte abitudini inveterate

Questo è un punto che mi sembra interessante. Va contro "abitudini". :) mi sembra un punto in più e più approfondito. Posso chiederti un esempio concreto se ti viene su un lavoro di cambio abitudine ecc? In modo che da esempi concreti sia più facile comprendere. :)

Vediamo.. per es. quando si riceve un colpo in genere si tende a irrigidire tutto il corpo e ad espirare violentemente tutta l'aria dai polmoni. Nel systema ci si abitua a mantenere la respirazione costante (magari accelerandola ma senza bloccarla) e a non irrigidirsi "tipo monoblocco" ma mantenere un tono muscolare (diciamo "minimo indispensabile") che protegga gli organi interni (ovviamente parliamo di un colpo al corpo) e consenta di lasciare il corpo "morbido" e in grado di assorbire l'energia del colpo.
Idem su una spinta... l'istinto, se vengo spinto, è di resistere, instaurando una situazione di forza vs forza irrigidendosi un po' dappertutto. Se invece resto morbido e "sbloccato" appena sento la spinta posso cedere (il tanto che basta, non troppo!) in modo da non dare appoggio.
Inoltre tutte le contratture muscolari "caratteriali" e le rigidità sparse che tutti abbiamo, andrebbero col tempo "ammorbidite", in un "progetto" molto più ampio di evoluzione personale (ma questo è più un pensiero mio, da deformazione professionale :P)

...
Sul systema....
... mi pare si tenda di più a impostarla come una disciplina che prima di tutto lavora sul corpo e sulla psiche, e solo in un secondo momento diviene "utile" in situazione da DP.

Secondo me il lavoro su corpo e psiche e' gia un lavoro per la DP, fin dal primo giorno.


Sisi, è verissimissimo, ma imho è un lavoro che richiede un certo tempo per poter essere "messo in pratica"

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Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 26, 2013, 21:09:17 pm

Invece grazie per le dritte Spartan, mi staijiarendo parecchio le idee. Quindi, il pressure test lavora sullo sviluppo del reggere i vari stimoli psicofisici dello stress della situazione reale. I drill invece se ho capito bene, mantengono sempre un certo livello di abituazione allo stress, ma magari lavorano più su finezze ecc. Ci sono arrivato? :P Riformulo come un'idiota lo so.. ma lo faccio per poter dire alla fine, si ho capito! :) Abbiate pazienza de me.. :halo:
Mi chiaro anche il discorso quello sulle tecniche e i movimenti diciamo. Solo, se posso, hai descritto i movimenti come cose naturali e dai movimenti ampi, "grossolani" nel senso che sono più fattibili in uno stato di stress e alterazione psicofisica dovuta alla situazione, ma ad esempio nel video che ho visto ci sono anche delle movenze complesse, mi è parso di vedere anche un calcio circolare di schiena se non ho visto male. E gli stessi disarmi mi sembrano dei movimenti che richiedono finezza. Ma forse non vedo nel movimento dei video quello che intandi di preciso. :) Posso chiederti più delucidazione?

Il pressure test testa tutte le qualita'...i drills le sviluppano, grossolanamente...
Nel video chi si difende, se nn ricordo male, nn tira colpi complessi...se c'è qualcuno che lo fa probabilmente è per esperienze pregresse: noi nn insegniamo calci girati.
Le tecniche in genere e poi i disarmi nn si basano su lunghe catene di movimenti nè su finezze, è tutto molto semplice anche se alcuni movimenti lo possono sembrare.
E percepisci la cosa anche in molti corpo a corpo dove nn trovi appunto traccia di quelle belle soluzioni preconfezionate che riescono solo in palestra.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 26, 2013, 22:19:35 pm

Concordo con Ragnaz su quanto ha detto, precisando che il Systema è a tutti gli effetti da considerarsi un'arte marziale, con tutti i "pro" e i "contro" che questo comporta rispetto alle discipline di DP "pura" e le arti marziali cosiddette "tradizionali".


Secondo me il lavoro su corpo e psiche e' gia un lavoro per la DP, fin dal primo giorno.


In certe situazioni, con certi tipi di istruttori e di allievi, si. Il Systema può anche essere insegnato come DP, e con risultati ancora più rapidi rispetto ad altre discipline, ma nella pratica ciò richiede dei "precisi" requisiti di ordine fisico, intellettivo e psicologico, che non sempre si trovano negli allievi. Ed infatti, il Systema insegnato come arte marziale si presuppone prima di costruire queste basi, sulle quali poi si può andare a lavorare con modalità più vicine alla DP (studio tramite approccio situazionale, gestione degli aspetti psicologici, tecnici, e varie modalità di esercizio e test delle abilità conseguite).

Spoiler: show
Ad esempio, con tutti io di solito inizio subito con esercizi sulla respirazione per aiutare ad avere più resistenza e fiato per correre e scappare, che è una delle prime cose della DP, ma poi è difficile che possa subito dopo introdurre il lavoro prettamente tecnico senza aver prima fatto lavorare sulle basi di respirazione, rilassamento, movimento ecc.

Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 26, 2013, 22:30:42 pm
Avevo intuito che il metodo richiede una certa "intelligenza" per essere appreso a dovere. Sono sempre piu incuriosito da sto systema  :thsit:
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 26, 2013, 22:58:40 pm

Si...se si ha un certo tipo di "intelligenza" diventa più agevole, ma la didattica prevede anche di sviluppare quasi ex novo quest'attributo...e per farlo, bisogna pirima di tutto lavorare su sé stessi anche a livello emotivo..ansia, frustrazione, insicurezza, orgoglio, aggressività, presunzione, vanità, tutte cose che, in varie maniere, possono interferire con l'apprendimento.
 

Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Ragnaz on October 28, 2013, 13:28:34 pm

Si...se si ha un certo tipo di "intelligenza" diventa più agevole, ma la didattica prevede anche di sviluppare quasi ex novo quest'attributo...e per farlo, bisogna pirima di tutto lavorare su sé stessi anche a livello emotivo..ansia, frustrazione, insicurezza, orgoglio, aggressività, presunzione, vanità, tutte cose che, in varie maniere, possono interferire con l'apprendimento.

Aggiungo che, effettivamente, molto spesso il limite che impedisce di essere sufficientemente tranquilli/concentrati/rilassati è proprio caratteriale e dipende proprio da insicurezze, voglia di dimostrare qualcosa, ansia da prestazione etc.etc.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 28, 2013, 17:28:07 pm
Molto interessanti questi ultimi punti sul Systema..
Mi sembra di capire quindi che il Systema cerca un lavoro "olistico" sul praticante, nel senso un lavoro a tutto tondo sulle varie caratteristiche non solo specifiche, ma anche di personalità, emozionali ecc.. per ottenere risultati efficaci. :)
Wolvie, tu da quanto pratichi Systema?
Spartan, grazie per le informazioni molto utili, ora mi manca solo un punto riguardo il KravMaga, cioè: i drill servono per allenare le caratteristiche, e quali sono le caratteristiche che cerca il praticante di KM?
Wolvie, mi viene da farti la stessa domanda per il praticante di Systema. :)
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 28, 2013, 19:59:04 pm
Molto interessanti questi ultimi punti sul Systema..

Sono contento che li reputi tali  :) ...

Mi sembra di capire quindi che il Systema cerca un lavoro "olistico" sul praticante, nel senso un lavoro a tutto tondo sulle varie caratteristiche non solo specifiche, ma anche di personalità, emozionali ecc.. per ottenere risultati efficaci. :)

Si. Ma alla fine è una cosa condivisa con chiunque pratichi qualsiasi altro stile in una certa maniera, appunto, olistica. Diciamo che il bello del Systema rispetto alle arti "tradizionali" è quello di presentare certe cose in un linguaggio a noi più "comprensibile", e quindi certe cose più "filosofiche" le vedi applicate in una maniera molto concreta, "alla buona", anche per l'assenza di formalità di ordine tecnico,  didattico e organizzativo. A chi gli chiede come fare per diventare bravi nel Systema, Mihail Rjabko dice "Siate persone buone e il resto verrà da sé"...e questo si traduce in un automiglioramento personale finalizzato quindi e soprattutto al lato "combattivo", come a dire che se sono umile lavorerò sodo e onestamente, se sono presuntuoso crederò di essere il migliore rischiando di sottovalutare quello che mi si potrà parare davanti, se sono insicuro non saprò mai fino a che punto arrivano le mie potenzialità, se sono orgoglioso rischierò di comportarmi in maniera "pericolosa", se sono onesto con me stesso saprò fino a che punto potrò stimare le mie capacità (specialmente nel caso di un pericolo) e saprò agire per il meglio.
Poi, è chiaro che da Rjabko fino all'ultimo ragazzo iscritto in palestra, siamo tutti umani, e quindi tutto fuorché perfetti  ;) .
Ma ti ripeto, ogni sistema elaborato, praticato, insegnato e "vissuto" in una certa maniera ha come obbiettivo le stesse cose.

Wolvie, tu da quanto pratichi Systema?

L'ho "conosciuto" nel 2008, studiato da autodidatta con i primi video fino al novembre 2009, quando andai al mio primo stage con Vasiliev a Berna (e lì mi resi conto che dai video avevo capito davvero pochissimo  :D ), poi dal 2010 ho frequentato ogni stage possibile con Luca Chiarato (oltre a quelli di Vasiliev, Rjabko e Komarov), e nel 2011-2012 ho partecipato a una serie di allenamenti intensivi tenuti da lui, poi circa un anno fa sono stato riconosciuto (da Vasiliev) istruttore-in-training (posso già insegnare ma devo ancora farmi il culo :P ).
Per onestà e correttezza, devo però dire che una certa parte del mio lavoro nel Systema l'ho sviluppato, testato e integrato anche studiando il CKM con il collega di Spartan qui nella città dove vivo...infatti un altra figata del Systema è che è perfetto per il cross training, almeno laddove ci siano analoghe "mentalità" addestrative.

Spartan, grazie per le informazioni molto utili, ora mi manca solo un punto riguardo il KravMaga, cioè: i drill servono per allenare le caratteristiche, e quali sono le caratteristiche che cerca il praticante di KM?
Wolvie, mi viene da farti la stessa domanda per il praticante di Systema. :)

Come dicevo, anche per il Systema si può affermare che siano tre o quattro cose in croce ma allenate il più possibile. Come avrai capito, l'obbiettivo di questa disciplina (perseguito "direttamente", senza deviazioni che passano per lo studio della "tecnica") è migliorare le caratteristiche a tutto tondo del praticante.
Quindi il praticante è il soggetto dell'addestramento, e non l'oggetto.
Ogni esercizio mira perciò a migliorare contemporaneamente certe caratteristiche del praticante/persona.
Nel Systema, queste caratteristiche sono distinte in base a tre livelli di "abilità" umane da conseguire/migliorare: fisiche (forza, velocità, resistenza, dinamicità, scioltezza ecc), intellettive (precisione, tempismo, coordinazione, astuzia, esperienza ecc) e psicologiche o "spirituali" (umiltà, coraggio, forza d'animo, lealtà, onestà ecc).

A questo, bisogna poi aggiungere i 4 "pilastri" concettuali su cui si basa la disciplina: respirazione, struttura, rilassamento e movimento. Ogni elemento presenta delle valenze che lo fanno essere "produttivo" ad ognuno dei 3 livelli di abilità..ma spiegarlo "sinteticamente" diventerebbe un po' più lungo e complesso  :-[ .. diciamo che queste cose poi si trasformano in quella maniera "olistica" di lavorare su concetti più comprensibili del combattimento come la biomeccanica delle varie "tecniche", la psicologia del combattimento e dell'apprendimento, la fisiologia umana ecc.

Spero di essere stato esauriente.  :)





Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 28, 2013, 20:01:53 pm
Sostanzialmente basta la voglia di sopravvivere....
A livello piu' prosaico un praticante definibile come preparato e' un soggetto ke ha acquisito un livello di attenzione superiore alla media, una nuova consapevolezza corporea e la capacita' di performare serenamente in condizioni di stress ignorando elementi come il dolore o la fatica fisica.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 28, 2013, 21:45:41 pm
Aumento attenzione, consapevolezza corporea ed inibizione di distrazioni (e.g. dolore) sono ottenibili attraverso certe meditazioni e protocolli standardizzati (e.g. mindfulness training).

Si ricade ancora sul fatto che dopotutto le tecniche non sono molto importanti per la DP, almeno non quanto la padronanza mentale.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 29, 2013, 09:09:42 am
Quote
Quote
Spero di essere stato esauriente.  :)

Esauriente? :) siete stati tutti chiarissimi oltre che esaurienti e disponibili! Grazie mille veramente. :) ora mi sembrano più chiari i punti.

Ultima domanda, il Systema e lo Spetnaz Systema di Starov (se non erro il nome) sono la stessa cosa? Chi è costui?
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 29, 2013, 10:02:05 am
Aumento attenzione, consapevolezza corporea ed inibizione di distrazioni (e.g. dolore) sono ottenibili attraverso certe meditazioni e protocolli standardizzati (e.g. mindfulness training).

Si ricade ancora sul fatto che dopotutto le tecniche non sono molto importanti per la DP, almeno non quanto la padronanza mentale.

Non credo sia proprio la stessa cosa...l'attenzione è intesa come percezione di quello che succede attorno a noi, il mantenimento di un certo stato "di allerta" e la conoscenza di certe dinamiche...
Idem sul resto, con il massimo rispetto, nn ho certo in mente lo yogi in meditazione sotto il banano quando penso a consapevolezza corporea e capacità di gestire il dolore.
Che poi certe cose si possano fare lo so bene, ma so che sono dimensioni e percorsi diversi...
La tecnica conta...è il tecnicismo quello che non conta...
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Ragnaz on October 29, 2013, 10:31:33 am
Quote
Quote
Spero di essere stato esauriente.  :)

Esauriente? :) siete stati tutti chiarissimi oltre che esaurienti e disponibili! Grazie mille veramente. :) ora mi sembrano più chiari i punti.

Ultima domanda, il Systema e lo Spetnaz Systema di Starov (se non erro il nome) sono la stessa cosa? Chi è costui?

Il systema è...un sistema :P e ognuno lo declina e applica a modo suo. Per cui il systema di starov è appunto, UN sistema ;)
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 29, 2013, 13:52:05 pm
Quote
Non credo sia proprio la stessa cosa...l'attenzione è intesa come percezione di quello che succede attorno a noi, il mantenimento di un certo stato "di allerta" e la conoscenza di certe dinamiche...
Idem sul resto, con il massimo rispetto, nn ho certo in mente lo yogi in meditazione sotto il banano quando penso a consapevolezza corporea e capacità di gestire il dolore.
Che poi certe cose si possano fare lo so bene, ma so che sono dimensioni e percorsi diversi...
La tecnica conta...è il tecnicismo quello che non conta...

Attenzione contestuale e livello di attivazione sono aumentabili tramite gli esercizi di mindfulness. Quindi, teoricamente parlando, la meditazione può fungere da supporto alla preparazione alla situazione reale, ma ovviamente serve l'esercizio specifico in modo da contestualizzare l'accrescimento della caratteristica. :)
Cosa intendi con tecnica e tecnicismo?

Quote
Il systema è...un sistema :P e ognuno lo declina e applica a modo suo. Per cui il systema di starov è appunto, UN sistema ;)

ahahah! Ottima risposta!!!  :P
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 29, 2013, 14:13:47 pm
Non vorrei insistere ma nn sono proprio la stessa cosa...
Qui si parla di concetti pratici dove forse certi strumenti posso aiutare ma il loro è un aiuto di consistenza indeterminabile e assolutamente, come tale, secondario rispetto a strumenti ad hoc.
E' un pò come il gioco del Mah Jong che molti cecchini dei SEAL considerano uno strumento utile alla loro professione ma che nn è e nn sarà mai materia di addestramento nei loro corsi. ;)
Per tecnica e tecnicismo intendo nel primo caso una soluzione "sicura", nel secondo caso il rimpinzare di teorie di vario genere soluzioni che alla prova dei fatti hanno più rischi che garanzie, pur essendo magari ineccepibili sotto certi aspetti.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 29, 2013, 15:41:38 pm
Se ho capito bene, il ragionamento che fai e' riconducibile al condizionamento mentale dato dall'abitudine ad un contesto specifico. In questo senso, la mindfulness non abitua a nessun contesto, essendo una coltivazione di un'attitudine per promuovere attenzione, consapevolezza corporea e capacita inibitrice in modo assoluto, non relativo.

E' anche vero che il limite dell'abituazione a contesti specifici e' la generalizzazzione : e' difficile generalizzare a tutti i casi possibili ed immaginabili partendo da na 20ina di scenari che si studiano in palestra.

Questa analisi dovrebbe far riflettere sull'universalita' di certi protocolli (se usati da soli) e come si puo migliorarli con percorsi diversi (con metodi compelmentari come mindfulness training et similar).

Non dico che chi fa meditazione di un certo tipo sia piu a suo agio per strada di chi si mena da mattina a sera in gabbia, o di chi simula bottiglie rotte in palestra. Ma la DP non va vista solo nei limiti del combattimento che introduce un certo numero di variabili non presenti in situazioni ad alto rischio (quindi nenache simulando queste situazioni con scenari ipotetici in palestra).
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 29, 2013, 17:24:41 pm
Si, ma è come ho detto io...può aiutare ma nn è detto che giovi a chiunque e dunque gli strumenti che si adoperano sono altri.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 29, 2013, 18:03:21 pm
E come mai non gioverebbe a chiunque?
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 29, 2013, 18:13:43 pm
Perchè è una cosa legata a sensazioni individuali...
Ci sono quelli che traggono beneficio dalla meditazione...io mi spacco il cazzo...
Vedi tu...
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 29, 2013, 18:21:26 pm
Ci sono diversi tipi di mindfulness training, ed ognuno racchiude diverse tecniche esattamente per il problema da te sottolineato. Ognuno sceglie la tecnica che più gli si addice. Lo stesso ZZ è un metodo mindfulness, anche se non viene isegnato in nessun protocollo che io conosca. Questo per dire che ci sono parecchie scielte per chi non riesce a disciplinarsi nel stare seduto in ora. Queste alternative non sono necessariamente inferiori.. anzi.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 29, 2013, 18:25:45 pm
Si, ma nn sono funzionali come altre...
Ribadisco, c'è una forte convinzione che i videogames di un certo tipo e il Mah Jong aiutino le capacità dei cecchini...
Benissimo...giocate pure se vi va, dice chi si occupa della loro formazione, noi continuiamo a farvi fare altro...che basta e avanza...
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 29, 2013, 18:50:55 pm
Tralasciando i videogiochi, che non centrano molto con mindfulness training, non mi stupirei se fra qualche annetto queste tecniche meditative venissero inglobate in sistemi di difesa personale. A quel punto forse anche i puristi conservatori del "This is spartaaaa!!!" dovranno rivedere le loro convinzioni.

Per il momento dico solo che la mindfulness e' gia inglobata nei training militari di un certo tipo per aumentare la resilienza e non solo:

http://www.mind-fitness-training.org/training.html (http://www.mind-fitness-training.org/training.html)
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 29, 2013, 18:59:53 pm
Facendo un copia e incolla del protocollo (MMFT) descritto dal sito:

"Mindfulness-based Mind Fitness Training (MMFT)® – pronounced “M-fit” – is a course taught over eight weeks, specifically designed for individuals operating in extreme stress environments.  MMFT provides skills training in two key areas: mindfulness skills and stress resilience skills.  It cultivates mindfulness skills with specific exercises to build attentional control and concentration. "

Quindi aumenta controllo, attenzione e concentrazione.

"MMFT also provides resilience skills training for coping with the physiological and psychological effects of extreme or prolonged stress.  Resilience is the ability to function effectively during stressful experiences and to bounce back after such experiences.  "

Aumenta la capacita' di sopportare stress: resilienza.

"To create resilience, an individual needs to have a stressful experience that deliberately pushes him outside of his comfort zone and then teach the body and mind to recover effectively from that experience.  In the process, his body and mind learn to tolerate and function effectively amidst more stress than before.  "

Permette di riuscire a funzionare in modo efficace anche sotto enorme strss.
"
These body-based stress resilience skills make MMFT distinct from other basic mindfulness-based approaches.  These skills are made accessible and relevant with applications to the real-world operational environment – with an emphasis on operational effectiveness and enhanced decision-making.  MMFT is taught in the organizational setting, to existing teams and groups, and can be adapted to different contexts.
"

Quindi come dicevo, anche se il training e' generale, puo essere proiettato in contesti specifici.

PS Ho trovato pure questo su un corso di difesa personale che ingloba mindfulness training:

http://www.stateofmindhealthinstitute.com/awareness/intro/ (http://www.stateofmindhealthinstitute.com/awareness/intro/)

Un pioniere  XD

Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 29, 2013, 19:28:18 pm
Tralasciando i videogiochi, che non centrano molto con mindfulness training, non mi stupirei se fra qualche annetto queste tecniche meditative venissero inglobate in sistemi di difesa personale. A quel punto forse anche i puristi conservatori del "This is spartaaaa!!!" dovranno rivedere le loro convinzioni.

Per il momento dico solo che la mindfulness e' gia inglobata nei training militari di un certo tipo per aumentare la resilienza e non solo:

http://www.mind-fitness-training.org/training.html (http://www.mind-fitness-training.org/training.html)

Potrebbe anche finire il mondo nel frattempo...
Tutto è possibile...e comprendo la speranza.
Ma allo stato attuale delle cose credo che certe decisioni siano prese con un pelino di senno in più di un semplice e becero conservatorismo di ispirazione spartana...
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 29, 2013, 19:42:22 pm

Aggiungo: in certi ambienti!
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Ragnaz on October 29, 2013, 21:49:34 pm

http://www.mind-fitness-training.org/training.html (http://www.mind-fitness-training.org/training.html)

C'è per caso qualcuno che fa qualcosa di simile nel belpaese che tu sappia?
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 29, 2013, 21:57:26 pm

Intervengo brevemente, visto che si parla anche di "condizionamento psicologico" (almeno in senso lato).
Nel Systema è presente un certo tipo di lavoro finalizzato a sviluppare o aumentare la percezione cosiddetta "atattile"..mi riferisco (ad esempio) ad allenamenti fatti al buio o bendati, in cui è necessario esercitarsi a velocità graduale per ore e ore prima di sviluppare quel tipo di istinto sensibile ai cambiamenti della situazione, come anche esercizi mentali per ignorare il dolore fisico tramite la respirazione e metodi di visualizzazione "ambientale"...funziona davvero? Si, e anche più spesso di quanto si creda. E' sviluppabile da tutti? Dipende. E' sfruttabile in termini pratici? Ancora, dipende.
Ad ogni strumento corrisponde la propria funzione, ma solo se è coerente con i principii di quel certo metodo/sistema. I russi sono "famosi" proprio per via dell'importanza che danno a queste cose, ma stiamo parlando di un arte marziale il cui riferimento spirituale è la chiesa ortodossa russa...è logico che quindi altri metodi dalle diverse genesi abbiano sviluppato strumenti didattici diversi e più adatti alle proprie esigenze, strumenti che possono coincidere o meno fra di loro. 
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 29, 2013, 23:31:48 pm

http://www.mind-fitness-training.org/training.html (http://www.mind-fitness-training.org/training.html)

C'è per caso qualcuno che fa qualcosa di simile nel belpaese che tu sappia?

No idea, ma di sicuro ci sono psicologi in Italia che usano i 2 protocolli standard MBSR e MBCT.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 30, 2013, 08:45:52 am

Intervengo brevemente, visto che si parla anche di "condizionamento psicologico" (almeno in senso lato).
Nel Systema è presente un certo tipo di lavoro finalizzato a sviluppare o aumentare la percezione cosiddetta "atattile"..mi riferisco (ad esempio) ad allenamenti fatti al buio o bendati, in cui è necessario esercitarsi a velocità graduale per ore e ore prima di sviluppare quel tipo di istinto sensibile ai cambiamenti della situazione, come anche esercizi mentali per ignorare il dolore fisico tramite la respirazione e metodi di visualizzazione "ambientale"...funziona davvero? Si, e anche più spesso di quanto si creda. E' sviluppabile da tutti? Dipende. E' sfruttabile in termini pratici? Ancora, dipende.
Ad ogni strumento corrisponde la propria funzione, ma solo se è coerente con i principii di quel certo metodo/sistema. I russi sono "famosi" proprio per via dell'importanza che danno a queste cose, ma stiamo parlando di un arte marziale il cui riferimento spirituale è la chiesa ortodossa russa...è logico che quindi altri metodi dalle diverse genesi abbiano sviluppato strumenti didattici diversi e più adatti alle proprie esigenze, strumenti che possono coincidere o meno fra di loro.

Molto interessante! Ma sono proprio tecniche stile MindFulness e meditazione o sono più simili a Training Autogeno, visualizzazioni, autoipnosi ecc?
Sto Systema mi sta intrippando!! Di dove sei se posso chiedere?
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 30, 2013, 09:12:26 am
Certi esercizi volti a sviluppare determinate caratteristiche psicologiche si fanno nel KM come nel CKM...quello che è fondamentale è comprendere come alcune cose teoriche nn possono avere un peso preponderante o prioritario con gente che è all'inizio...
Fai fare la teoria migliore del mondo a uno...poi quando questo si prende la prima pizza in faccia nn si ricorda manco come si chiama... :thsit:
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 30, 2013, 11:33:52 am

Intervengo brevemente, visto che si parla anche di "condizionamento psicologico" (almeno in senso lato).
Nel Systema è presente un certo tipo di lavoro finalizzato a sviluppare o aumentare la percezione cosiddetta "atattile"..mi riferisco (ad esempio) ad allenamenti fatti al buio o bendati, in cui è necessario esercitarsi a velocità graduale per ore e ore prima di sviluppare quel tipo di istinto sensibile ai cambiamenti della situazione, come anche esercizi mentali per ignorare il dolore fisico tramite la respirazione e metodi di visualizzazione "ambientale"...funziona davvero? Si, e anche più spesso di quanto si creda. E' sviluppabile da tutti? Dipende. E' sfruttabile in termini pratici? Ancora, dipende.
Ad ogni strumento corrisponde la propria funzione, ma solo se è coerente con i principii di quel certo metodo/sistema. I russi sono "famosi" proprio per via dell'importanza che danno a queste cose, ma stiamo parlando di un arte marziale il cui riferimento spirituale è la chiesa ortodossa russa...è logico che quindi altri metodi dalle diverse genesi abbiano sviluppato strumenti didattici diversi e più adatti alle proprie esigenze, strumenti che possono coincidere o meno fra di loro.

Molto interessante! Ma sono proprio tecniche stile MindFulness e meditazione o sono più simili a Training Autogeno, visualizzazioni, autoipnosi ecc?
Sto Systema mi sta intrippando!! Di dove sei se posso chiedere?

Per quello che ho capito (e sperimentato) io, un po' dell'uno e un po' dell'altro, a seconda delle inclinazioni "psicologiche" del praticante...figurati che i russi consigliano anche la preghiera, ma è chiaro che non è una cosa "imposta", ci mancherebbe. Molta parte di questo processo la fa comunque la respirazione, sia intesa in senso scientifico come attività fisiologica principale per la sopravvivenza, sia intesa in senso "spirituale" come connessione tra la mente e la realtà fisica tramite l'aria (in russo воздух, "vozdùch" quasi la stessa parola che indica anche spirito, дух, "duch").
Comunque, sono di San Severo (Foggia)  :) .

Certi esercizi volti a sviluppare determinate caratteristiche psicologiche si fanno nel KM come nel CKM...quello che è fondamentale è comprendere come alcune cose teoriche nn possono avere un peso preponderante o prioritario con gente che è all'inizio...
Fai fare la teoria migliore del mondo a uno...poi quando questo si prende la prima pizza in faccia nn si ricorda manco come si chiama
... :thsit:

Sarebbe strano il contrario :D ....
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: The Spartan on October 30, 2013, 11:52:29 am
Ti dirò...più per il tecnicismo che per le teorie alternative o complementari ci sono tanti posti in cui questa "banalità" è ancora trascurata...
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Ale_ale on October 30, 2013, 12:13:20 pm
figurati che i russi consigliano anche la preghiera

Avevo evitato di scriverlo, ma leggendo mi era proprio venuta in mente la preghiera come esempio di attività molto "soggettiva"... forse può servire, ma nel dubbio meglio fare altro di certo.

Quote
sia intesa in senso "spirituale" come connessione tra la mente e la realtà fisica tramite l'aria (in russo воздух, "vozdùch" quasi la stessa parola che indica anche spirito, дух, "duch").

dai che arriviamo al ki[1]...  :gh:
 1. hai anche descritto bene una delle interpretazioni del termine, ma in effetti i Russi stanno tra occidente e oriente.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 30, 2013, 13:06:15 pm

Guarda...personalmente io sono per un approccio scientifico, ma proprio perché la scienza non ha ancora spiegato "tutto" ciò che esiste, sono propenso a lasciare un certo spazio alle spiegazioni "alternative". Voglio dire, nel momento in cui ti mi dici che con un certo tipo di respirazione acquisisco maggiore resistenza, consapevolezza e autocontrollo, farmi lavorare su tutto questo sperimentandolo e testandolo attraverso effettiva fatica, dolore e paura mi "convince" della sua utilità molto meglio e soprattutto "prima" rispetto alla mera meditazione, diciamo, "statica"...
Questo è, secondo me, un altro modo di intendere il pragmatismo: includere davvero tutto quello che può funzionare, nei modi e termini migliori per ottenere ciò che si sta cercando. Quindi, ad esempio, se la preghiera rende davvero "combattenti" migliori, ben venga.




 
 
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 30, 2013, 14:36:16 pm
L'efficacia è la misura della verità.. :P e la verità può cambiare da un momento all'altro! :)
Come diceva pure l'epistemologo Khun la scienza stessa è soggetta ciclicamente ad abbattere i suoi paradigmi e ripartire da zero. :) quindi concordo pienamente con l'approccio di Wolvie. Tutto quel che può funzionare e mi fa andare meglio, anche se magari non capisco ancora scientificamente perché mi renda più efficace, lo uso. :) Poi un giorno si capirà o si troverà ancora di meglio.

Ps: non sopporto scrivere via cellulare.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Fabio Spencer on October 30, 2013, 15:14:53 pm
L'efficacia è la misura della verità.. :P e la verità può cambiare da un momento all'altro! :)
Come diceva pure l'epistemologo Khun la scienza stessa è soggetta ciclicamente ad abbattere i suoi paradigmi e ripartire da zero. :) quindi concordo pienamente con l'approccio di Wolvie. Tutto quel che può funzionare e mi fa andare meglio, anche se magari non capisco ancora scientificamente perché mi renda più efficace, lo uso. :) Poi un giorno si capirà o si troverà ancora di meglio.

Ps: non sopporto scrivere via cellulare.
concordo, ma credo che il discorso di partenza fosse che queste cose, diciamo metodi "alternativi" e "laterali"[1], possono migliorare ulteriormente uno che si è già costruito delle basi forti.
Il training mentale sugli atleti professionisti possono fare la differenza tra un 1° ed un 2° o 3° posto, ma si inseriscono su un monte di preparazione fisica, tecnica e funzionale già enorme alla base.
Il cecchino dei Seals può migliorare la concentrazione tramite il mah jong, ma c'è un corso specifico prima, c'è la conoscenza delle armi, lo studio del terreno, delle tecniche di occultamento ecc...
Non diventa un cecchino eccezionale solo giocando a mah-jong, o devidendo il tempo in 50% mah-jong e 50% altre cose funzionali alla sua specialità.
Sempre che io abbia capito bene.  :)
 1. uso le virgolette perchè al momento non mi sovvengono termini più precisi per indicare il mio pensiero
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Ragnaz on October 30, 2013, 15:26:04 pm
L'efficacia è la misura della verità.. :P e la verità può cambiare da un momento all'altro! :)
Come diceva pure l'epistemologo Khun la scienza stessa è soggetta ciclicamente ad abbattere i suoi paradigmi e ripartire da zero. :) quindi concordo pienamente con l'approccio di Wolvie. Tutto quel che può funzionare e mi fa andare meglio, anche se magari non capisco ancora scientificamente perché mi renda più efficace, lo uso. :) Poi un giorno si capirà o si troverà ancora di meglio.

Ps: non sopporto scrivere via cellulare.
concordo, ma credo che il discorso di partenza fosse che queste cose, diciamo metodi "alternativi" e "laterali"[1], possono migliorare ulteriormente uno che si è già costruito delle basi forti.
Il training mentale sugli atleti professionisti possono fare la differenza tra un 1° ed un 2° o 3° posto, ma si inseriscono su un monte di preparazione fisica, tecnica e funzionale già enorme alla base.
Il cecchino dei Seals può migliorare la concentrazione tramite il mah jong, ma c'è un corso specifico prima, c'è la conoscenza delle armi, lo studio del terreno, delle tecniche di occultamento ecc...
Non diventa un cecchino eccezionale solo giocando a mah-jong, o devidendo il tempo in 50% mah-jong e 50% altre cose funzionali alla sua specialità.
Sempre che io abbia capito bene.  :)
 1. uso le virgolette perchè al momento non mi sovvengono termini più precisi per indicare il mio pensiero

Assolutamente, ma credo nessuno degli intervenuti in questo 3D avesse dubbi in merito...credo sia "lapalissiano" ;)
(per carità, repetita juvant eh )
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 30, 2013, 15:26:57 pm
L'efficacia è la misura della verità.. :P e la verità può cambiare da un momento all'altro! :)
Come diceva pure l'epistemologo Khun la scienza stessa è soggetta ciclicamente ad abbattere i suoi paradigmi e ripartire da zero. :) quindi concordo pienamente con l'approccio di Wolvie. Tutto quel che può funzionare e mi fa andare meglio, anche se magari non capisco ancora scientificamente perché mi renda più efficace, lo uso. :) Poi un giorno si capirà o si troverà ancora di meglio.

Ps: non sopporto scrivere via cellulare.
concordo, ma credo che il discorso di partenza fosse che queste cose, diciamo metodi "alternativi" e "laterali"[1], possono migliorare ulteriormente uno che si è già costruito delle basi forti.
Il training mentale sugli atleti professionisti possono fare la differenza tra un 1° ed un 2° o 3° posto, ma si inseriscono su un monte di preparazione fisica, tecnica e funzionale già enorme alla base.
Il cecchino dei Seals può migliorare la concentrazione tramite il mah jong, ma c'è un corso specifico prima, c'è la conoscenza delle armi, lo studio del terreno, delle tecniche di occultamento ecc...
Non diventa un cecchino eccezionale solo giocando a mah-jong, o devidendo il tempo in 50% mah-jong e 50% altre cose funzionali alla sua specialità.
Sempre che io abbia capito bene.  :)
 1. uso le virgolette perchè al momento non mi sovvengono termini più precisi per indicare il mio pensiero

Hai capito benissimo  :thsit:, per quel che riguarda il Systema queste sono delle cose che possono subentrare anche più o meno "spontaneamente" se l'individuo vi portato, ma subentrano solo dopo un certo percorso molto più concreto e specifico.

E anche "laterali" va benissimo, infatti è proprio uno dei termini usati di frequente dai primi istruttori di cultura "occidentale" (specialmente di paesi anglofoni) formatisi con Vasiliev quando devono spiegare l'attitudine dinamica, creativa e flessibile della mentalità del Systema.  ;)

Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Drake on October 30, 2013, 16:17:24 pm
Esattamente! :) concordo con quanto hai espresso Fabio, :) è anche il mio pensiero quello che hai espresso.
Come dicevano gli altri è pure per me sottinteso alla base.
Insomma, figo meditare, può anche aiutare, ma come diceva il buon Spartan, se non hai mai combattuto e lavorato sulle dinamiche specifiche, prima sventola che ti arriva perdi tutta la meditazione!
Un po' come un mio amico che medita un'ora al giorno, fa Yoga due volte a settimana e taiji, e poi va in shock perchè la vecchietta gli ruba il posto alla cassa!   XD  ;D
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Fabio Spencer on October 30, 2013, 17:09:59 pm
Esattamente! :) concordo con quanto hai espresso Fabio, :) è anche il mio pensiero quello che hai espresso.
Come dicevano gli altri è pure per me sottinteso alla base.
Insomma, figo meditare, può anche aiutare, ma come diceva il buon Spartan, se non hai mai combattuto e lavorato sulle dinamiche specifiche, prima sventola che ti arriva perdi tutta la meditazione!
Un po' come un mio amico che medita un'ora al giorno, fa Yoga due volte a settimana e taiji, e poi va in shock perchè la vecchietta gli ruba il posto alla cassa!   XD  ;D
terribili vecchiette ninja  :nin:
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 30, 2013, 18:05:54 pm
L'efficacia è la misura della verità.. :P e la verità può cambiare da un momento all'altro! :)
Come diceva pure l'epistemologo Khun la scienza stessa è soggetta ciclicamente ad abbattere i suoi paradigmi e ripartire da zero. :) quindi concordo pienamente con l'approccio di Wolvie. Tutto quel che può funzionare e mi fa andare meglio, anche se magari non capisco ancora scientificamente perché mi renda più efficace, lo uso. :) Poi un giorno si capirà o si troverà ancora di meglio.

Ps: non sopporto scrivere via cellulare.
concordo, ma credo che il discorso di partenza fosse che queste cose, diciamo metodi "alternativi" e "laterali"[1], possono migliorare ulteriormente uno che si è già costruito delle basi forti.
Il training mentale sugli atleti professionisti possono fare la differenza tra un 1° ed un 2° o 3° posto, ma si inseriscono su un monte di preparazione fisica, tecnica e funzionale già enorme alla base.
Il cecchino dei Seals può migliorare la concentrazione tramite il mah jong, ma c'è un corso specifico prima, c'è la conoscenza delle armi, lo studio del terreno, delle tecniche di occultamento ecc...
Non diventa un cecchino eccezionale solo giocando a mah-jong, o devidendo il tempo in 50% mah-jong e 50% altre cose funzionali alla sua specialità.
Sempre che io abbia capito bene.  :)
 1. uso le virgolette perchè al momento non mi sovvengono termini più precisi per indicare il mio pensiero

La preparazione mentale è importante tanto quanto quella tecnica. Non è un caso che si sentono spesso casi di marzialisti, ma anche agonisti di sdc, incappare in brutti ceffi (magari proprio provenienti da paesi ex URSS) tornare a casa gonfi di botte... se sono fortunati.

Dalla mia esperienza una persona con lucidità mentale e determinazione può avere la meglio su persone poco stabili ma magari provenienti da pugilato, muay thai etc.

Per arrivare a controllare la mente bisogna fare un training specifico. Alcune persone sono già molto determinate e hanno una straordinaria forza di volontà. Altri no. Infatti in giro c'è gente che mena e gente molto pericolosa che non ha mai fatto un giorni di AM e nessun corso di difesa personale. Queste persone sono naturalmente così. E ne ho conosciuti pochi, gran pochi di marzialisti con questo potere mentale. Proprio perché di solito si cercano discipline che aumentino autostima, sicurezza, fiducia in se stessi etc, caratteristiche fondamentali in ogni conflitto, e caratteristiche che di solito mancano a chi va in cerca di questi corsi. Altrimenti probabilmente non avrebbero bisogno di fare un corso di AM o DP (pura opinione personale).

Il problema è che questi corsi spesso non sviluppano queste cose, proprio perché si pensa che ci siano altre caratteristiche più importanti.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 30, 2013, 20:13:34 pm

Ma è questa la differenza fra i corsi "seri" di AM o DP e quelli meno seri..se non operi anche un cambiamento psicologico funzionale a quello che si va a fare[1], tutta la tecnica e forma fisica del mondo servirà a ben poco, perché per farli funzionare mancherà la "scintilla" , l'assetto attitudinale, la cazzimma o come volete chiamarla ;) .
Valga su tutti il famoso motto "One Mind, Any Weapon".


 1. Per come ho visto io, è un processo che include per forza di cose il risveglio dell'istinto di sopravvivenza, e che per forza di cose passa dal corpo alla mente, e viceversa...
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: MachineGunYogin on October 30, 2013, 22:40:59 pm
E probabilmente e' una delle ragioni per cui sto systema attira. Ho visto alcuni video dove si vedono tecniche di respirazione e delle specie di esercizi di qigong (perdonami il paragone) per assimilare una gestione del corpo in modo molto differente da come lo si fa normalmente nella vita di tutti i giorni. Sembrano i lavori simili a core/bioenergetica dove avviene una componente catartica per sbloccare il corpo, e successivamente una componente mindfulness per padroneggiarlo.

Ne approfitto con un OT per raccontare qui una faccenda fresca fresca:

Ieri mi imbatto in un ex-compagno universitario (un tedesco di 1.90m di altezza e circa un quintale di peso) con un occhio nero e la faccia dal lato sinistro tutta rossa. Gli chiedo se ha preso un pugno in palestra (visto che faceva pugilato nella palestra dell'universita' dove andavo saltuariamente). Mi risponde di no, e mi mostra i denti (ne mancavano 2 all'appello). A quel punto incuriosito chiedo che e' successo. Subito non vuole parlare, forse imbarazzato, ma poi mi racconta. Praticamente era a Dalston, un quartiere un po malfamato di Londra, che usciva da un locale notturno. Aveva bevuto solo una birra, quindi non era di certo mentalmente alterato dall'alcool. Camminando per andare alla fermata del bus, urta accidentalmente un tizio con il telefono in mano. Il telefono cade e si rompe. Il tedesco non si preoccupa nemmeno di chiedere scusa, e continua a camminare. Il tipo col telefono non la prende bene, e comincia ad insultarlo. Il tedesco si gira e senza neanche accorgersene prende un diretto in piena faccia (in un occhio). Il tizio del telefono mica si ferma li. Riesce in qualche modo ad atterrarlo e lo prende a calci in faccia. Poi se ne va.

Gli chiesi come era sto tipo. Lui mi risponde che non era tanto alto e nemmeno tanto grosso, almeno non quanto lui, con un vago acento est-europeo, forse slavo. Notare che il tedesco aveva almeno 3 anni di pugilato alle spalle (minimo), una mole da dinosauro e una tempra molto aggressiva, nel senso che per il suo carattere non e' la prima volta che si trovava a fare a pugni per strada.     

In questi casi, i consigli del "manuale di DP Vs. mindfulness" dovrebbero grossomodo essere questi (sparo un po a caso):

1- Se sei presente mentalmente, e hai un discreto livello di attenzione, guardi dove cammini.

2 - Se sei attento all'ambiente, noti immediatamente soggetti poco raccomandabili e ci stai alla larga, camminandoci attorno.

3 - Se sei attento alle interazioni con le persone, chiedi scusa, perche' non vuoi urtare i nervi di persone che non conosci, anche se sei grosso, e anche se sei un pugile, perche' non si sa mai come va a finire per strada.

4 - Se uno ti insulta urlando, la prima cosa che fai e' accertarti della sua posizione, e prendere le dovuto distanze.

5 - Se ricevi un pugno, o comunque entri in contatto fisico, devi reagire il piu velocemente possibile, senza farti prendere da paralisi.

(A questo punto per iniziare un corso di azioni efficace serva la tecnica data da un corso di AM, DP, SDC ... e una discreta preparazione atletica per avere resistenza, forza e velocita',... sufficenti per porre fine all'attacco).

Quindi si tratta in primis di porre attenzione a te stesso, agli altri, all'ambiente, alla situazione ecc... Se lo fai, difficilmente incontrerai situazione che richiedono DP perche' le probabilita' sono forse un 0.0005% dei casi (almeno qua da noi). Se capita (e sei presente mentalmente) difficilemnete entrerai in panico, perche' sarai capace di controllare la paura, almeno fino ad un certo punto, un punto che ti permette movimento volontario. Quello che la tecnica puo darti entra in gioco qui, in questo preciso istante. Nel senso che se sei lucido mentalmente, e calmo (almeno quanto piu possibile), l'azione tecnica puo partire. Ecco che se hai queste premesse, e conosci tecnicamente cosa fare, sei anche in grado di farlo, e hai anche un certo grado di flessibilita' che ti permette di cambiare azione qualora la situazione lo richieda.

La tecnica fine a se stessa serve per acquisire conoscenza, ma non e' detto che tu sia in grado di implementarla se non hai un certo livello di capacita' inibitorie, controllo emozionale e presenza. La preparazione fisica serve per dare efficacia alla tecnica.
Title: Re:Paradigmi d'addestramento..
Post by: Prototype 0 on November 05, 2013, 12:08:14 pm
Ritengo che la sua pratica di pugilato sottostia ad un suo fabbisogno di ipertrofizzare l' Io quanto basta da autoconvincersi che ste cose non possano mai avvenirgli neanche se sta in torto marcio.
Solo che Madre Natura si è, ora, presa la briga di fargli psicoterapia mostrandogli inequivocabilmente come la sua autopercezione fosse inaccettabilmente dissociata dalla ineluttabile realtà materiale delle cose.