Ar.Ma.
Martial Miscellaneous => Discipline armate nel mondo => Topic started by: Ebony Girls Lover on October 25, 2013, 19:40:41 pm
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Un video che ho trovato in inglese sulla scherma di daga che é insegnata nel trattato Flos Duellatorum,il video é un po lunghetto e porcaccia di quella miseriaccia quanta fatica ho fatto con l'inglese.
www.youtube.com/watch?v=uXY_MpbsgAk (https://www.youtube.com/watch?v=uXY_MpbsgAk#ws)
Il video é buono,ci sono solo un paio di cose che non mi tornano a apparte quello anzi mi sono stupito di aver visto per una volta la scherma italiana in modo particolare di daga fatta bene dove non tirano fuori della cazzate allucinanti.,almeno una volta qualcosa di buono si trova.
Nel caso aveste domande.............ma non penso il video secondo me é fatto abbastanza bene.[1]
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premetto che non ho visionato tutto il video XD ... la pigrizia mi assale :yawn:
ma ci vedo un'impostazione un po' troppo soft :dis:
la daga a rondelle con la sua acuminata e lunga lama è un'arma impressionante, tenendola in mano ed avendo un'impostazione marziale "nostrana" il maneggio diviene automaticamente ferale (non brutale, in quanto ricco di scienza) :spruzz:
terrei i piedi meno distanti l'uno dall'altro
sferrerei colpi meno allungati
non porterei il "mandritto", con presa sottomano (a rompighiaccio) con linea orizzontale
farei azioni di sbarramento con ingressi più lineari ed incisivi, pur mantenendo un'impostasione da lezione/dimostrativa assumerei e farei assumere una differente postura
per far entrare le chiavi articolari, salvo abbondante aiuto dell'allievo, eseguirei sbarramenti più decisi, accorcerei la distanza, opterei per un'azione di ammorbidimento ... ma gli allievi dovrebbero portarmi un attacco (simulato ma impostato :whistle: ) e non distendere il braccio in offerta
troppo soft e troppo "teorico" per i miei gusti
non mi è piaciuto, non lo consiglierei :)
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Sei di palato fine tu,invece io mi accontento con poco :)
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Per ora ho visto solo i primi 20 minuti del filmato.
La prima domanda che mi è venuta in mente è riguardo il filo della daga. Com'era? Singolo, doppio, a rasoio?
Da come ho visto afferrare con disinvoltura la lama mi sembra che lo approccino come se il filo non ci sia o presupponendo di avere guanti antitaglio/di "maglia di ferro"?!
Ho visto azioni simili nelle am filippine che di solito motivo con la premessa 'i filippini sono "pazzi"'[1] per poi guardare i dettagli di ingaggio alla lama[2]
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lama a sezione triancolare
acuminato
a volte affilato nella parte terminale, lungo il filo l'affilatura (lo chiamerei spigolo vivo ... privo di bave XD ) non è a rasoio, pur essendo in grado di scannare in caso di atrito
essendo anche un'arma impiegata in arme (con armatura) ho sempre pensato che il maneggio fosse "duro" e con pochi colpi leggeri ... avrei ritenuto inutile addestrarsi in due differenti modi per impiegare la stessa arma (ciò che buca un uomo in arme, buca un uomo in canotta XD )
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Grazie mille, Giannizzero.
Quando riesco finisco di vedere il filmato.
Sull'impiego in arme ne capisco poco, ma mi era stato riferito che alcuni bersagli usatissimi col coltello nelle am filippine risultano ancora oggi consigliatissimi in ambienti militari di altra nazionalità perchè corrispondono ai punti più vulnerabili ed efficaci anche in caso di moderne divise con protezioni balistiche integrate (mi avevano fatto riferimento a quelle rigide ma che credo[1] siano comunque coordinate a quelle morbide).
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Da ignorante immagino che, anche se oggi cambiano i materiali, comunque le giunture sono quelle[1].
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In che senso le giunture sono quelle?
Parli delle protezioni individuali degli operatori?
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si, immagino che anche se le divise sono protette rimangono comunque scoperte almeno le stesse parti delle vecchie armature per permettere il movimento. Quindi mi sembra che sia sensato che, come dice Diego, i punti vulnerabili rimangono gli stessi.
Tra l'altro quelle delle divise sono protezione pensate per la protezione dalle armi da fuoco.
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Quindi mi sembra che sia sensato che, come dice Diego, i punti vulnerabili rimangono gli stessi.
In realtà a me la coincidenza aveva sorpreso perchè nel caso filippino non credo la scelta dei bersagli fosse stata influenzata molto dalle armature ma mossa più dal fare il "lavoro" in fretta.
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Si certo i punti vulnerabili a grandi linee sono quelli,poi non so se le case produttrici di materiale difensivo stiano progettando o abbiano progettato qualcosa in merito che vada bene sia per i proiettili che contro le lame.
So per certo che con l'antischegge sono stati fatti dei passi enormi nella difesa dell'operatore,però anche li i punti vulnerabili sono più o meno sempre quelli.