Ar.Ma.
Meditazione, salute e pratiche di lunga vita => Meditazione / Spiritualità/ Medicina Alternativa/ Psicologia => Topic started by: Prototype 0 on November 10, 2013, 22:26:56 pm
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http://www.orientamento.it/indice/una-presentazione-delle-tecniche-terapeutiche-della-terapia-breve-strategica-di-giorgio-nardone/ (http://www.orientamento.it/indice/una-presentazione-delle-tecniche-terapeutiche-della-terapia-breve-strategica-di-giorgio-nardone/)
http://www.davidealgeri.com/psicoterapia-breve-strategica-milano.html (http://www.davidealgeri.com/psicoterapia-breve-strategica-milano.html)
http://www.psicostrategie.it/l-approccio-ericksoniano-tra-ipnosi-e-cambiamento.html (http://www.psicostrategie.it/l-approccio-ericksoniano-tra-ipnosi-e-cambiamento.html)
Machine, aggiungine un pò anche tu.
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Il secondo viene dalla scuola di Watzlawick e Nardone presentata nel primo link.
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Bene, lasciali convivere.
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Come terapie brevi mi baserei soprattutto su specifiche terapie CBT (comportamentali-cognitive), anche se sotto questa famiglia ne cadono moltissime. Giusto per specificare un pochino:
Per casi di ansia (attachi di panico, fobie, timidezza, poca autostima e sicurezza in se stessi).... direi tutte le terapie CBT con componenti che usano esposizione tipo ERP e systematic desensitization:
http://en.wikipedia.org/wiki/Exposure_and_response_prevention (http://en.wikipedia.org/wiki/Exposure_and_response_prevention)
http://en.wikipedia.org/wiki/Systematic_desensitization (http://en.wikipedia.org/wiki/Systematic_desensitization)
Per la depressione direi terapie CBT con componenti tipo behavioral activation e cognitive restructuring:
http://en.wikipedia.org/wiki/Behavioral_activation (http://en.wikipedia.org/wiki/Behavioral_activation)
http://en.wikipedia.org/wiki/Cognitive_restructuring (http://en.wikipedia.org/wiki/Cognitive_restructuring)
Le terapie mindfulness sono (forse) piu lente ma piu durature.
Anche se devo dire che le terapie CBT con esposizione sono eccezzionali per casi di ansia, panico, fobie (anche per un approccio PNL per uscire dalla comfort zone). Il problema e' che richiedono persone molto preparate e sono anche molto difficili (e costose) da implementare. Poi non tutti sono in grado di affrontarle, perche dolorose.
I sistemi che fanno uso di catarsi, come bioenergetica, sono molto buoni per casi di intervento immediato, per sbloccare il corpo/mente fin da subito. Poi bisogna lavorare piu in profondita'.
Le terapie brevi psicoanalitiche/psicodinamiche che ho visto non sono poi molto diverse dalle CBT. Se lo sono, non sono brevi probabilmente. L'approccio comunque e' differente anche se il lavoro che si va a fare e' molto simile, nel senso che si parte da una posizione diversa dalla CBT.
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Hai notato che, lì da te, va da tempo di moda anche la CBT-Hypnotherapy?
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Non so se vada di moda "da tempo", ma so di terapeuti originariamente puristi CBT che usano hypnosis (CBH) che e' un approccio piu di natura psicoanalitica.
Come avrai notato anche in passato, non sono per l'hypnotherapy, non la conosco e in ambiente ricerca (da me frequentato, magari in America sono piu entusiasti) non ne ho sentito parlare bene. Quindi non mi sono neanche mai preoccupato di andare ad approfondire.
Comunque la CBT originariamente ingloba tecniche di rilassamento, proprio come l' hypnosis, ma poi si lascia al pazienta il compito di rielaborare le informazioni. Si basa su un processo di apprendimento attivo, non un approccio passivo dove ti siedi e aspetti che il miracolo avvenga. A livello neurologico, che probabilmente conosci meglio di me, la componente della terapia che sfrutta l'appredimento sembra essere fondamentale.
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Oddio, attualmente, la passività in ipnosi tende a latitare abbastanza: a partire da M.Erickson, le suggestioni sono divenute molto meno impositive e molto più "suggerenti", ristrutturanti.
Anche per questo, il suddetto basava molto del suo lavoro sul pre-induzione induzione ipnotica, utilizzando magistralmente linguaggio simbolico e metafore per una ristrutturazione cognitiva.
In un certo senso, a modo suo, faceva una sorta di cbt ante litteram.
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Ho sempre inquadrato l'ipnosi come terapia passiva, dove il cambiamento viene indotto, non autogenerato. Se si usa "cognitive restructuring" anche li, quale sarebbe la differenza con la CBT? Anche i suggerimenti vengono fatti in CBT e pure l'uso del linguaggio metaforico e dei simboli.
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1- fosse il cambiamento indotto con la facilità di uno schiocco di dita, ogni ipnotista sarebbe beatificato perchè in grado di miracolare a raffica più efficacemente di Padre Pio redivivo
2- l' ipnosi è - salvo taluni pazienti poco ricettivi - uno stato alterato mica da ridere: una meravigliosa unione tra difese molto abbassate (mai assenti, alla faccia di chi spaccia l' ipnotista come uno che ti incula a sangue sul lettino senza che te ne accorgi e/o opponi resistenza) e iper-ricettività alle suggestioni; quest' ultime, come detto, sempre meno spesso autoritarie e sempre più spesso "maieutiche" sulle capacità di - mi si passi il termine - autoguarigione dell' unità psichesoma.
Per questo, a prescindere dall' orientamento terapeutico personale, vari psicologi veri e propri la implementano.... vedilo come lockpicking encefalico.
3- che c' è di strano nel trovare analogie? Le hai trovate pure tu tra terapie brevi cbt-like e altre nientemeno che psicodinamiche.
E' come per AAMM e DP: le cose funzionanti, un pò si somigliano sempre.
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2- l' ipnosi è - salvo taluni pazienti poco ricettivi - uno stato alterato mica da ridere: una meravigliosa unione tra difese molto abbassate (mai assenti, alla faccia di chi spaccia l' ipnotista come uno che ti incula a sangue sul lettino senza che te ne accorgi e/o opponi resistenza) e iper-ricettività alle suggestioni
Questa e' la cosa che mi lascia un po perplesso, questo stato alterato. Parli di trance? Uso di droghe per indurla? Funziona su tutti? Come la induci, semplicemnete a parole o usi un lavoro corporeo? Puo essere che questo stato causi paura/ansia per chi ci si trova? Lo dico perche' le poche volte che mi sono trovato alterato con meditazioni particolari mi sono cagato addosso, credendo di non tornare piu "normale", mentre magari gente come te si gode il momento fino all'ultimo secondo.
Sulle analogie le terapie possono avere similutidini a livello pratico, ma ci deve essere un punto di partenza diverso in termini di teoria, altrimenti sono la stessa cosa secondo me.
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Ci sono diverse tecniche, dal più banale rilassamento progressivo alle più fulminanti tecniche di confusione/spiazzamento mentale cui Erickson era piuttosto avezzo , passando per modalità comunicative di fascinazione o semplice fissazione su un " punto" (respirazione volutamente rallentata e profonda, focalizzazione su proprio battito, ecc.).
Non mancano iniziali ancoraggi[1] che elicitano la trance nelle sedute successive, come può essere il reiterato sfiorare la fronte del paziente o massaggiare le sue tempie quando la sua prima trance è in pieno regime.
Il nostrano Marco Pacori si è iperspecializzato - divenendo anche target di un servizio delle Iene - in ipnosi non verbale creata con singolare mix di palpazioni, oscillazioni corporee, vocalizzi e ritmici battiti di piede sul pavimento.
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Altra cosa, sugli psicotici non sono sicuro ma, di norma, chiunque è ipnotizzabile.Anche perchè, notava sempre il solito Erickson, lo stato ipnoide è uno stato in cui la mente va già di suo in vari momenti del giorno o della vita.... tipico caso (lo dico in termini popolani) quando rimani incantanto e "assente" come un coglione alla finestra/tv/dipinto.
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.. lo stato ipnoide è uno stato in cui la mente va già di suo in vari momenti del giorno o della vita.... tipico caso (lo dico in termini popolani) quando rimani incantanto e "assente" come un coglione alla finestra/tv/dipinto.
Quindi se qualcuno suggerisce qualcosa mentre sono in quello stato, il suggerimento fa partire il comportamento?
Probabilmente ci sono diversi gradi, ma quello di stare imbambolati alla finestra e' secondo i mindfulnessiani e i cognitivi: dormire ad occhi aperti, poca attenzione, la mente pigra che quando puo' evita anche il minimo sforzo, il concetto di cognitive miser... una cosa che andrebbe evitata quanto il piu possibile.
Sulla PNL che ho letto anni fa sono piu volte incappato in quello che dici riguardo alle ancore e ipnosi semplificata. Questa comunque mi pare poco ipnosi, se per ipnosi parliamo di stato di trance dove manipolare l'inconscio.
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E' chiaro che tutto si gioca con la profondità della trance.
Anche perchè, sennò, non sarebbe attuabile una cosa molto utile ad abbattere ulteriormente resistenze: l' amnesia post-seduta.
A volte, la si crea parzialmente, col paziente che non capisce bene se quei flash dialogici e immagogici sono ricordi reali o sogno, altre volte l' amnesia è totale.
In quest' ultimo caso, in effetti, l' ipnosi è più manipolativa.
Com' è e come non è, tutto ciò è utile a evitare che gli schemi mentali patologici da tempo radicati vadano a creare, a posteriori, un' ulteriore barriera di "giustificazioni" sabotanti le suggestioni: se esse vertono - ad esempio - su una tua futura condotta di esposizione allo stressor (o prescrizione del sintomo, magari), ricordarle alla perfezione può creare rimuginazioni della serie "eh no, col cazzo, io ho sempre avuto attacchi di panico in tale situazione" che rischiano di vanificare il tutto.
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Comunque, foss' anche solo per procurarti una affidabile quanto corposa bibliogafia a riguardo, potresti fare una capatina in istituti tipo questi
http://www.lcch.co.uk/ (http://www.lcch.co.uk/)
http://www.hypnotherapyuk.net/ (http://www.hypnotherapyuk.net/)
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Il secondo lo conosco, e avevo anche pensato di andare a farmi il sorso livello 1 che tuttosommato non costa nenache tanto. Fatto sta che poi non ho piu approfondito anche per il poco tempo a disposizione e per biases nei confronti di questa pratica.
Magari la prossima sessione di gennaio o a settembre 2014, vediamo.
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Sai una cosa?
Mi sono sempre che... ma una volta che, ipoteticamente, mi trasferisco lì e ho fatto tutto il percorso formativo e preso il diploma... come cazzo la inizio l' attività in loco?
Non conosco un cazzo di nessuno, da che sufficientemente vasta rete sociale inizio a pescare clienti?
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Bel problema. Premetto che se faccio il corso lo faccio per pura conoscienza personale, per crescita personale, per migliorare nelle aree dove sono carente e per aiutare, se posso. Un po come chi e' appassionato di am e lo fa per passione non per soldi.
Se ti interessa lavorare qua come terapeuta, e hai gia il diploma, meglio che ti fai un master in CBT (e.g. in KingsCollege), che ti permette di lavorare per GP e nell'NHS in generale. La CBT e' come le benzodiazepine da noi, la prescrivono a tutti, anchi chi ha i crampi al culo... non si sa mai che sia dovuto a disturbi emozionali.
Poi piano piano, quando hai le mani in pasta nella sanita nazionale (che sia dal medico della mutua, in cliniche, in ospedale) ti crei il tuo parco clienti. La cosa piu furba sarebbe collaborare con charity e universita facendo pure l'assistente ricercatore part-time. Quindi doppio stipendio, psicoterapeuta part-time dal GP e assistente ricercatore in universita'.
Non e' facile, ma nenache impossibile. E scommetto che abituato agli standard italiani per via di raccomandazioni, qua e' una barzelletta.
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Master?
Qui da noi, è un percorso post laurea.
Lì è alternativo alla laurea?
E che mi dici di quest' ennesima figura legata alla salute mentale? Che ha di oggettivamente diverso rispetto ad uno psicoterapeuta?
http://www.nhscareers.nhs.uk/explore-by-career/psychological-therapies/careers-in-psychological-therapies/primary-care-graduate-mental-health-worker/ (http://www.nhscareers.nhs.uk/explore-by-career/psychological-therapies/careers-in-psychological-therapies/primary-care-graduate-mental-health-worker/)
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Se non sei già terapeuta al master di cbt nemmeno ti accettano. È una specializzazione non un corso professionale per l'abilitazione.
Quello che fanno al kingscollege è parecchio famoso, e ti vai a studiare molte delle cbt più usate,
La figura professionale che hai postato è una specie di informatrice-supporto ma non psicoterapeuta.
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Visto che parlavi di avere diploma, mi illusi che fosse quello di maturità :gh:
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:nono: