De nada. Se vuoi intanto ti giro i contatti del rappresentante Trimigno in zona
Ragnaz non saprei ci sarebbe il Merenda che sta però nel bolognese,in alternativa potresti vedere il sito del Merenda se ha qualcuno in zona.
www.sistemascrima.it (http://www.sistemascrima.it)
oltre ai seminari ad Imola dovrebbero pure tenere un corso, se non ricordo male Bruno è di Imola
Buon divertimento e ti auguro di trovare quello che cerchi :thsit:
Buon divertimento e ti auguro di trovare quello che cerchi :thsit:
Vi terrò aggiornati!! ;)
Buon divertimento e ti auguro di trovare quello che cerchi :thsit:
Vi terrò aggiornati!! ;)Keep Calm
And Do
MEZZOPONTE
:thsit:
Niente mezzoponte,
ma mulinelli, corridoi di varie larghezze e passetti vari :P
Una cosa carina che si studia nella scuola di Trimigno é la manichetta,se Bruno ne é a conoscenza fatti vedere qualcosa di questa roba sia singola che la doppia manichetta,personalmente lo trovo molto carino.
Ni é al simulazione della falce e poi diventa bastone corto.
Niente mezzoponte,
:o Niente mezzo ponte?
:nono: :nono: :nono:
Non ci siamo proprio :gh:
ma mulinelli, corridoi di varie larghezze e passetti vari :P
OK praticamente avete fatto da quello che ho capito solo bastone giusto?
Una cosa carina che si studia nella scuola di Trimigno é la manichetta,se Bruno ne é a conoscenza fatti vedere qualcosa di questa roba sia singola che la doppia manichetta,personalmente lo trovo molto carino.
Niente mezzoponte, ma mulinelli, corridoi di varie larghezze e passetti vari :P
Ho conosciuto l'istruttore di imola (benchè originario della puglia) che insegna bastone e coltello della famiglia Trimigno.
E' rimasto con me dopo la lezione coi suoi allievi (che non son riuscito a seguire per problemi logistici miei), quasi 1 ora e mezza a parlarmi sia del metodo, che dei loro progetti, sia facendo e provando bastone e coltello. Persona davvero molto gentile e molto appassionata. E devo anche brava, per quello che può valere il mio giudizio.
Nei limiti del possibile penso che seguirò questa scuola/corso, mi sembra interessante sia sul lato prettamente tecnico che anche dal punto di vista del fascino di fare qualcosa di italiano :)
Sabato prossimo ci sarà un seminario proprio con i maestri Trimigno "in persona", a Imola, che, salvo imprevisti, penso frequenterò.
Mi son divertito molto e ho trovato devo cose molto sfiziose e interessanti!
Grazie a tutti per i consigli e al gargus in particolare per i contatti ;)
Niente mezzoponte, ma mulinelli, corridoi di varie larghezze e passetti vari :P
Ho conosciuto l'istruttore di imola (benchè originario della puglia) che insegna bastone e coltello della famiglia Trimigno.
E' rimasto con me dopo la lezione coi suoi allievi (che non son riuscito a seguire per problemi logistici miei), quasi 1 ora e mezza a parlarmi sia del metodo, che dei loro progetti, sia facendo e provando bastone e coltello. Persona davvero molto gentile e molto appassionata. E devo anche brava, per quello che può valere il mio giudizio.
Nei limiti del possibile penso che seguirò questa scuola/corso, mi sembra interessante sia sul lato prettamente tecnico che anche dal punto di vista del fascino di fare qualcosa di italiano :)
Sabato prossimo ci sarà un seminario proprio con i maestri Trimigno "in persona", a Imola, che, salvo imprevisti, penso frequenterò.
Mi son divertito molto e ho trovato devo cose molto sfiziose e interessanti!
Grazie a tutti per i consigli e al gargus in particolare per i contatti ;)
Eh, un po' per gli impegni del maestro Luciano (viaggi, stage ed esibizioni varie) e un po' per i miei (niente di così nobile e onorevole), è un po' di tempo che non mi faccio affettare e percuotere in quel di Manfredonia :-[ ...
Contento che tu sia entrato nella famigghia ;)
Pure io mi trovo molto di più col coltello che col bastone, di cui comunque fin'ora ho visto poco niente.
Per gli occhiali bisogna capire che intendi.
Per me vanno benone quelli tipo antinfortunisticaSpoiler: show
Comodi, economici, non si appannano facilmente, buona visuale e la gomma morbida non fa male sulla faccia anche se arriva un bel colpo
Tanti consigliano le maschera da sci, ma non ho mai provato...
QuoteEsperienza molto positiva, credo proprio che, nei limiti del possibile, continuerò a seguire la scuola :thsit:
(domandina: dove trovo/compro degli occhiali protettivi ??)
QuoteEsperienza molto positiva, credo proprio che, nei limiti del possibile, continuerò a seguire la scuola :thsit:
(domandina: dove trovo/compro degli occhiali protettivi ??)
Cerca occhiali protettivi militari, magari cerca sul sito di arco e frecce
(domandina: dove trovo/compro degli occhiali protettivi ??)[/quote]
Molto interessante, una bella esperienza che un giorno, da appassionato di coltelli e lame (ma principiante nell'utilizzo) mi piacerebbe provare. Hai fatto bene a provare. Esistono video per capire le tecniche di cui parlavate?
Intanto seguo con piacere i resoconti. :sur:
In questa discussione trovi un po' di video anche delle scuola Trimigno:
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=16126.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=16126.0)
1. | Decidano i moderatori. |
2. | Lui, da praticante di arti marziali cinesi, ci vedeva analogia con il footwork del Baguazhang, ma lascerei perdere questa parte del discorso in questa sede... XD |
Grazie mille ragazzi davvero per i video linkati! Tanta roba che mi sto guardando con calma, un mondo da scoprire oltre a tanta esterofilia, di cui siamo sempre troppo impregnati noi italiani. :)
Avrei una domanda da fare, in realtà risalente a un po' di tempo fa, ma non so se pertinente a questa discussione o all'altra[1]. Boh, io la pongo lo stesso: riguardo al footwork, spesso circolare, che connessioni ci sono, a livello storico, con la Danza delle Spade praticata nella pizzica salentina? I movimenti dei piedi sono molto simili, davvero. Ne parlavo con un mio amico qualche tempo fa[2]. Volevo solo sapere se vi sono degli effettivi legami tra le danze folkloristiche e le arti marziali italiane, almeno su questo punto. :sur:
1. Decidano i moderatori. 2. Lui, da praticante di arti marziali cinesi, ci vedeva analogia con il footwork del Baguazhang, ma lascerei perdere questa parte del discorso in questa sede... XD
Boh, io la pongo lo stesso: riguardo al footwork, spesso circolare, che connessioni ci sono, a livello storico, con la Danza delle Spade praticata nella pizzica salentina? I movimenti dei piedi sono molto simili, davvero. Ne parlavo con un mio amico qualche tempo fa [nb]
Ragnaz se utilizzi i coltelli di gomma dura puoi anche usare le maschere da scherma di plastica che dovrebbero reggere sui 350/400 N e tengono,le puoi utilizzare anche con i bastoni antishock certo non puoi tirare al 100% di forza,ma se li usi in velocità vai tranquillo,l'unica cosa occhio alle puntate con il bastone.
Per simpatia mia mi son trovato particolarmente bene lavorano di coltello col maestro Di Tullo (un arzillo 66enne che con una lama in mano è un gran brutto cliente per più o meno chiunque, mi sa).
(Mi ero perso questi ultimi post)Per simpatia mia mi son trovato particolarmente bene lavorano di coltello col maestro Di Tullo (un arzillo 66enne che con una lama in mano è un gran brutto cliente per più o meno chiunque, mi sa).
Vero :thsit: , e, senza nulla togliere al maestro Luciano, è davvero bravo anche nello spiegare, e ci mette davvero taaaaanta pazienza (specialmente con un caprone come me XD ).
Ragazzi, posso andare un po' controtendenza?
Senza nulla togliere alle scuole popolari, mi sto trovando molto di più a mio agio coi metodi "militari", ma penso che il tutto sia dovuto ad un'impostazione pregressa che ho io alla base :-[
I metodi militari immagino (correggimi se sbaglio) siano più orientati a situazioni di DP o comunque situazioni pratiche e reali, con meno fronzoli, etc.etc...
Insomma, una mentalità molto simile al KM, infatti sembra che all'epoca, I israeliani impararono la scherma di coltello proprio da noi italiani...
Gargo ma con chi stai facendo?
1. | magari anche dove mi dicevi che vai tu |
In attesa di poterti incontrare e allenarci un po' assieme[1] sto frequentando I stage di Merendoni che riesco a fare :)
1. magari anche dove mi dicevi che vai tu
Capito.In attesa di poterti incontrare e allenarci un po' assieme[1] sto frequentando I stage di Merendoni che riesco a fare :)
1. magari anche dove mi dicevi che vai tu
Magari sarebbe bello!
Molto interessante!! :sur:
Noi italiani con le lame di abbiamo sempre saputo fare, c'è poco da dire :thsit:
Da quel che dici questi metodi militari in effetti mi incuriosiscono molto e credo anch'io possano essere complementari alla "scuola" , che è più orientata alla scherma da duello.
(anche se il buon DiTullo mi fece vedere un paio di cosette molto "sporche" simil-DP che loro studiano ;) )
QuoteInsomma, una mentalità molto simile al KM, infatti sembra che all'epoca, I israeliani impararono la scherma di coltello proprio da noi italiani...
Nel 1948 Fiorenzo Capriotti (capo meccanico di 3^ classe X^ Flottiglia MAS) venne contattato da un ufficiale del SIS, un suo amico conosciuto a Shanghai, che gli propose di partire per Israele con il compito di addestrare e formare una unità speciale della marina militare israeliana, la Shayetet 13, come da accordi avvenuti tra Alcide De Gasperi e Ada Sereni (organizzatrice dell'emigrazione di 25.000 ebrei europei in Palestina).
Capriotti arrivò ad Haifa in incognito nel giugno 1948 e subito nel Mar di Galilea, con sei M.T.M. della Marina Militare, iniziò il suo intenso lavoro di addestramento dei soldati provenienti dai kibbutz comandati da uomini come Yohai Ben-Nun (futuro comandante della marina militare israeliana). Il 27 ottobre l'italiano ritorna in Patria ma continua a mantenere stretti rapporti con Israele, sovrintendendo da Lugano alla spedizione di materiale al reparto da lui addestrato in Israele, dove peraltro tornerà nel 1952. Nel 1957 abbandona l'MSI. Nell'ottobre 1992 torna in Israele, ad Atlit, dove il comandante della marina Amihai Ayalon lo nomina comandante ad honorem della Shayetet 13 in occasione dell'anniversario dell'azione di Gaza. In Italia divenne imprenditore in Lombardia e nel 1996 ricevette una medaglia dal governo israeliano per aver aiutato l'esodo degli ebrei da La Spezia (in realtà Capriotti non fu di alcun aiuto alla partenza delle navi Fede e Fenice colme di profughi perché era ancora prigioniero di guerra, ma Ada Sereni volle ugualmente concedergli un riconoscimento). Nell'aprile 1998 era tra gli invitati al gala tenuto a Roma per celebrare i cinquant'anni della nascita dello stato di Israele.
Minkia!! Questa non la sapevo
Minkia!! Questa non la sapevo :-\ ...
+1QuoteInsomma, una mentalità molto simile al KM, infatti sembra che all'epoca, I israeliani impararono la scherma di coltello proprio da noi italiani...
Nel 1948 Fiorenzo Capriotti (capo meccanico di 3^ classe X^ Flottiglia MAS) venne contattato da un ufficiale del SIS, un suo amico conosciuto a Shanghai, che gli propose di partire per Israele con il compito di addestrare e formare una unità speciale della marina militare israeliana, la Shayetet 13, come da accordi avvenuti tra Alcide De Gasperi e Ada Sereni (organizzatrice dell'emigrazione di 25.000 ebrei europei in Palestina).
Capriotti arrivò ad Haifa in incognito nel giugno 1948 e subito nel Mar di Galilea, con sei M.T.M. della Marina Militare, iniziò il suo intenso lavoro di addestramento dei soldati provenienti dai kibbutz comandati da uomini come Yohai Ben-Nun (futuro comandante della marina militare israeliana). Il 27 ottobre l'italiano ritorna in Patria ma continua a mantenere stretti rapporti con Israele, sovrintendendo da Lugano alla spedizione di materiale al reparto da lui addestrato in Israele, dove peraltro tornerà nel 1952. Nel 1957 abbandona l'MSI. Nell'ottobre 1992 torna in Israele, ad Atlit, dove il comandante della marina Amihai Ayalon lo nomina comandante ad honorem della Shayetet 13 in occasione dell'anniversario dell'azione di Gaza. In Italia divenne imprenditore in Lombardia e nel 1996 ricevette una medaglia dal governo israeliano per aver aiutato l'esodo degli ebrei da La Spezia (in realtà Capriotti non fu di alcun aiuto alla partenza delle navi Fede e Fenice colme di profughi perché era ancora prigioniero di guerra, ma Ada Sereni volle ugualmente concedergli un riconoscimento). Nell'aprile 1998 era tra gli invitati al gala tenuto a Roma per celebrare i cinquant'anni della nascita dello stato di Israele.