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Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: Cobra75 on March 07, 2010, 17:40:40 pm

Title: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Cobra75 on March 07, 2010, 17:40:40 pm
Forse mi faccio troppe pippe mentali.
Forse come il 90% della gente che scrive sui forum dovrei passare questo tempo in palestra anziche' davanti ad un PC.
Forse e' solo perche' e' da poco che mi sono avvicinato a questo splendido seppur complesso universo:le arti marziali.
Pratico Taiji Quan ed Yi Quan,definite arti marziali INTERNE.
E qui nasce il problema,il dilemma origine di 1000 discussioni cha a volte degenerano in un "quello che faccio io e' meglio di quello che fai te".

Ora,dopo questa lunga e noiosa premessa,vorri chiedervi un favore:
distaccatevi dal vostro stile e concentratevi su questa domanda,cercando di abbozzare una risposta:
Quand'e' che uno stile si puo' definire INTERNO,dato per scontato di saper distinguere quelli ESTERNI?

Grazie a tutti per la pazienza e chiedo scusa ai moderatori se questo argomento e' gia' stato trattato,VI ringrazio se saprete dirmi comunque qualcosa al riguardo.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Iperbole on March 07, 2010, 17:51:54 pm
Solitamente si chiamano stili interni i vari taiji,Pa kua,Xing yi e subderivati. Gli altri sono detti esterni.
Ma credo che questa distinzione sia una ciufolata, dato che generalmente siamo noi ad essere avvezzi ad etichettare tutto per capire meglio.
Il taiji e' il taiji e basta, l'hung gar e' l'hung gar e basta
 ;)
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Cobra75 on March 07, 2010, 17:54:54 pm
Quindi la distinzione interno-esterno e' una cosa tipicamente occidentale?
Se si,fine della discussione.
In caso contrario,se questa distinzione nasce a priori in Cina,non hai risposto alla domanda!  ;)
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Grisù70 on March 07, 2010, 18:12:11 pm
Quindi la distinzione interno-esterno e' una cosa tipicamente occidentale?
Se si,fine della discussione.
In caso contrario,se questa distinzione nasce a priori in Cina,non hai risposto alla domanda!  ;)
ci sono fior di discussioni a riguardo.....già che non sei in palestra cercale  ;D
va bò te le avrei volentieri linkate...sono depresso il cagliari ha pareggiato :-X
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: rockyjoe on March 07, 2010, 18:35:26 pm
Pratico Taiji Quan ed Yi Quan,definite arti marziali INTERNE.
E qui nasce il problema,il dilemma origine di 1000 discussioni cha a volte degenerano in un "quello che faccio io e' meglio di quello che fai te".

Ora,dopo questa lunga e noiosa premessa,vorri chiedervi un favore:
distaccatevi dal vostro stile e concentratevi su questa domanda,cercando di abbozzare una risposta:
Quand'e' che uno stile si puo' definire INTERNO,dato per scontato di saper distinguere quelli ESTERNI?
il punto non è proprio questo.
se dico di praticare uno stile interno(wing chun),anche perchè poi penso che tutti gli stili dovrebbero essere praticati internamente(come credo che sarebbe sempre dovuto essere,anche in passato),qualcuno potrebbe riderci su..
io credo di praticare uno stile interno,e credo anche che sulla base della erronea definizione interno esterno,qualcuno mi direbbe che sono esterno,considerato che si includono tra gli stili interni solo quei 3.cosa che non me ne fregherebbe di meno,se non fosse che non è vero.
il problema è che se gli stili interni funzionano su quei principi,e gli esterni no,anche io direi che gli interni sono meglio degli esterni.
solo che poi oggi,invece di dire "il mio stile è meglio del tuo",la gente dice"il mio stile è interno e il tuo no".e questo non l accetto perchè è proprio sbagliata la premessa.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Cobra75 on March 07, 2010, 19:10:54 pm
La domanda non e' poi cosi' banale allora!
Pensavo di essere il solo ad avere dubbi o perplessita':
mal comune,mezzo gaudio!  ;)

OK,semplifichiamo un po' le cose: invece di chiederci cos'e' che definisce uno stile interno o esterno,chiediamoci allora se questa distinzione e' nata in Cina o in occidente.

Per Rockyjoe: hai detto che pratichi Wing Tsun in maniera interna,e che tutti gli stili dovrebbero essere particati in maniera interna.
Deduco che tu possa spiegarmi cosa voglia dire,almeno per te,praticare in maniera interna.

Non voglio alimentare critiche o inutili discussioni:sto solo cercando di capire,da perfetto ignorante quale sono,una fondamentale differenza (sempre se esiste!) che mi aiuterebbe nella pratica.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: rockyjoe on March 07, 2010, 19:56:25 pm
La domanda non e' poi cosi' banale allora!
Pensavo di essere il solo ad avere dubbi o perplessita':
mal comune,mezzo gaudio!  ;)

OK,semplifichiamo un po' le cose: invece di chiederci cos'e' che definisce uno stile interno o esterno,chiediamoci allora se questa distinzione e' nata in Cina o in occidente.

Per Rockyjoe: hai detto che pratichi Wing Tsun in maniera interna,e che tutti gli stili dovrebbero essere particati in maniera interna.
Deduco che tu possa spiegarmi cosa voglia dire,almeno per te,praticare in maniera interna.

Non voglio alimentare critiche o inutili discussioni:sto solo cercando di capire,da perfetto ignorante quale sono,una fondamentale differenza (sempre se esiste!) che mi aiuterebbe nella pratica.

ogni stile nel tempo ha sviluppato versioni per le masse(gli esterni.emblematico è l episodio in cui mi pare Yang Lu Chan spiegasse a un suo allievo cinese che ai Qing,Manchù, a Pechino,non insegnasse nello stesso modo che ai suoi allievi cinesi[quindi il taiji di Pechino era esterno],e magari neppure a tutti),ai quali veniva data solo l armatura esterna dello stile e gli interni(quelli prescelti,fidàti,che magari vivevano col maestro e addirittura ne sposavano la figlia continuando a mantenere l arte in famiglia,quindi all interno)ai quali venivano dati i segreti del movimento,spesso "interno",e non riconoscibile se non da chi fosse stato introdotto a "movimenti"simili.il movimento inoltre è interno quanto più è piccolo(può consistere anche nella relativa immobilità di alcune parti,pensa ai motti "spalle che cadono e gomiti che affondano" )e non traspare all esterno,sviluppandosi più all interno del corpo che fuori dello stesso.
c è poi il fatto che si ritiene il metodo interno segua determinati principi,e questi,proprio perchè provengono da una teoria di base,una teoria dela mente che guida il chi nel corpo,al fine di produrre vari tipi di jing,pongono la mente,in ultima analisi,e la comprensione delle leggi del movimento e dell intenzione,in primo piano.dato che sono aspetti che non sono visibili all esterno,ancora una volta si può parlare di una cosa interna,che quindi non si vede con la stessa facilità con cui si può vedere un movimento grossolano.
tutti i cosiddetti fondatori di arti interne venivano da scuole shaolin(uso questa parola come termine comodo).costoro probabilmente,o per intelligenza personale,o perchè messi a parte dei segreti interni di shaolin(a shaolin determinate cose erano note,ma non necessariamente a tutti),si muovevano internamente.ma non furono veri e propri creatori di nulla di nuovo,a meno di non voler indicare come scopritori di un qualcosa coloro che hanno semplicemente riscoperto anche da sè(magari per talento,studio,o rivelazione mistica) o rivelato(che poi se l hanno rivelato è tutto da vedere,visto ciò che si vede in giro come arti interne)ciò che a Shaolin era già noto.
le arti cinesi si fondano sulla cultura cinese,ne adottano i principi,volenti o nolenti.si possono usare tecniche diverse(si può essere piu striker,o piu grappler,un mix delle 2 cose,o praticanti di arti esclusivamente armate;per di piu striker basato sui diretti,o sui circolari;grappler che preferisce le prese alte a quelle basse;gente che preferisce il bastone lungo alla lancia,per motivi di uso quotidiano),usando gli stessi principi(che poi sono quelli della natura),ma non bisogna scambiare l uso di tecniche diverse,per esigenze personali del fondatore di turno,con l uso di principi diversi.quantomeno non è sempre questo il caso.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Cobra75 on March 07, 2010, 20:05:14 pm
Grazie!
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: RR on March 07, 2010, 23:02:29 pm
è interno se porta alla comprensione di meccanismi energetici e di forze, non visibili, non ordinari e non riconducibili alla forza muscolare..

è esterno se si appoggia su metodi legati ad un uso, anche sapiente ma sempre "ordinario", della forza fisico-muscolare
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Iperbole on March 07, 2010, 23:07:50 pm
è esterno se si appoggia su metodi legati ad un uso, anche sapiente ma sempre "ordinario", della forza fisico-muscolare

in realta' anche in alcuni stili detti volgarmente "esterni" si lavora sul chi ...
Insomma cobra sono sono pippe mentali "nostre" secondo me ... tu fregatene e allenati  ;)
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: RR on March 07, 2010, 23:24:14 pm
è esterno se si appoggia su metodi legati ad un uso, anche sapiente ma sempre "ordinario", della forza fisico-muscolare

in realta' anche in alcuni stili detti volgarmente "esterni" si lavora sul chi ...
se trascendono la forza fisica allora entrano nell'uso dell'energie, e diventano interni..

Quote
Insomma cobra sono sono pippe mentali "nostre" secondo me ... tu fregatene e allenati  ;)
[/quote]
beh..insomma non sono solo pippe mentali....

chi dice di sapere usare il qi marzialmente deve essere in grado di mostrarlo fisicamente..
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Iperbole on March 07, 2010, 23:27:15 pm
Aspe' che ci stiamo incartando  ;)
esempio da 4 soldi ... taiji quan e Hung gar.
Stili molto diversi tra loro, ma entrambi validi in ambito marziale.
In tutti e due gli stili c'e' un lavoro sul chi, un lavoro diverso, ma c'e' ...
non si trascende nulla ... tanto dentro ... quanto fuori  :)
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: MattiaBaldi on March 08, 2010, 02:12:03 am
La risposta che mi diede HanBin (un primario di Beijing mio amico) resta la migliore per spiegare un concetto a me chiaro ma spesso travisato.

Lo stile interno e' quello che vede a priori la tua attenzione nell'interno del tuo copro, tu muovi l'interno e in esso ce' la tua attenzione.
Lo stile esterno e' quello che pone l'attenzione sull'esterno del tuo copro, tu muovi la pelle ed i muscoli e l'i ce' la tua forza.

E' vero, se fai HungGar senti che e' la tua superficie esterna ad essere rafforzata, i muscoli lavorano in una maniera differente e tutta l'energia del  movimento e' governata da questa sensazione.
Negli stili interni la tua attenzione fin da subito, i primi anni sono fermi per ascoltare il corpo dentro, sara' tutta dedicata al controllo della struttura e il rilassamento muscolare per favorire l'energia dalle gambe. Sara' la' tutta la tua attenzione, nel rispettare determinati valori che dai alla forma, struttura, rilassamento, dantien compresso, reni pieni, colonna dritta, cervicali estese e vedere che piu' ti rilassi e piu' l'energia scorre.
Nell'HungGar ci sono delle forme volutamente tutte in contrazione che lavorano su i muscoli separatamente, si diventa parecchio grossi proprio perche' ce' un lavoro sul movimento unito all'intenzione che da certi risultati.

Poi ogni stili e' differente e ha delle metodiche sue, ma questo e' il concetto di base fra interno ed esterno.


M.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: baltoro 06 on March 08, 2010, 09:42:49 am
Forse mi faccio troppe pippe mentali.
Forse come il 90% della gente che scrive sui forum dovrei passare questo tempo in palestra anziche' davanti ad un PC.
Forse e' solo perche' e' da poco che mi sono avvicinato a questo splendido seppur complesso universo:le arti marziali.
Pratico Taiji Quan ed Yi Quan,definite arti marziali INTERNE.
E qui nasce il problema,il dilemma origine di 1000 discussioni cha a volte degenerano in un "quello che faccio io e' meglio di quello che fai te".

Ora,dopo questa lunga e noiosa premessa,vorri chiedervi un favore:
distaccatevi dal vostro stile e concentratevi su questa domanda,cercando di abbozzare una risposta:
Quand'e' che uno stile si puo' definire INTERNO,dato per scontato di saper distinguere quelli ESTERNI?

Grazie a tutti per la pazienza e chiedo scusa ai moderatori se questo argomento e' gia' stato trattato,VI ringrazio se saprete dirmi comunque qualcosa al riguardo.

Provo a rispondere per ciò che ho capito finora.
Partiamo dai 3 elementi che compongono l'uomo secondo i principi orientali: corpo (Li) mente (Yi) energia (Qi).
Una AM si considera esterna quando si occupa dell'aspetto Li, quindi coordinazione motoria, corrette gerarchie funzionali, allineamenti posturali, lavoro su tendini e legamenti ecc.. Chiaramente questo lavoro può essere più o meno corretto, più o meno completo. Viene invece trascurato l'aspetto Qi e Yi che sono appunto gli elementi "interni" del ns. essere.
Le AM interne, oltre a praticare approfonditamente l'aspetto Li, praticano in maniera altrettanto approfondita l'aspetto Qi e Yi. Non solo, ma cercano di mettere in correlazione secondo le giuste gerarchie "Yi comanda, Qi segue, Li esegue" e anche "mettere in relazione l'interno con l'esterno" le 3 entità.
Questo procedimento deve essere eseguito non solo a parole o in teoria, ma a fatti.
Tutte le AM teoricamente si occupano almeno anche dell'aspetto Yi, ma in pratica poi viene trascurato e poco considerato/allenato.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on March 08, 2010, 10:10:50 am
Io provo a dire la mia croce mentale.

Considero esterni gli stili duri (quelli direttamente connessi a Shaolin) ed interni quelli morbidi (quelli che si riferiscono a Wudang).
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: usquetandem on March 08, 2010, 13:08:05 pm
provo a dire anche io la mia
Secondo me il concetto di esterno/interno è solo una ca**ata,appurato questo si puo' iniziare a parlare di diverse qualita' e metodi nell'uso del corpo.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: RR on March 08, 2010, 13:47:08 pm
beh...ribadisco quello detto prima...interno ed esterno rappresentano i due poli di uno spettro REALMENTE esistente..e quindi sono distinguibili..

poi nella realtà è difficile capire la gradazione da un polo all'altro, separandoli con l'accetta...ma i due poli esistono come possibilità..

è evidente che un certo tipo di lavoro si focalizza principalmente su muscoli e ossa, sulla periferia del corpo, e anche se la mente è presente in ogni attività creativa..questa interviene e si serve di forze perifieriche... esempio il pugilato!..un buon pugile ha intenzione e presenza mentale senz'altro,...ma la mente agisce sulla periferia del corpo..può anhce essere presente a livello embrionale una percezione di "ventre" del movimento..come con un "tan tien" embrionale, ma non si può dire che la sua pratica si muova coscientemente in quella direzione...questo tipo di lavoro dipende pertanto da dimensioni fisiche ed età del praticante e tende a diminuire con il passare del tempo..

in linea di principio e di studio, invece, un'arte come il taiji "mira" dichiaratamente ad altro...e virtualmente è un lavoro che NON dipende da età e dimensioni fisiche , ma dall'energia che si accumula "all'interno" del corpo (attingendola però anche dall'esterno...in un'osmosi dentro-fuori)..dove interno è un interno non solo biologico-fisico..

queste distinzioni non sono pippe mentali.... lo diventano se non si ha esperienza diretta e di trasmissione concreta...


la via energetica diventa evidente quando con dinamiche corporee minime si ottengono effetti straordinari, non spiegabili solo con questioni fisiche


va da sè...che la seconda strada, quella energetica, è una strada specialistica e rara...un'Alta competenza...



come  mi pare disse YM una volta, nell'altro forum ..e con un paragone azzeccato, il lavoro interno è un corso di specializzazione a Yale, laddove la maggior parte delle persone studia ancora per la terza media nella scuola sotto casa ...o qialcosa del genere...diciamo rende l'idea..



l'aspetto interno del lavoro marziale esiste ed è raro
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: rockyjoe on March 09, 2010, 08:53:13 am
certo meglio dividere,così si continua il merchandising delle arti marziali.ma interno ed esterno da soli non sono una cippa...solo entrambi insieme portano al tao..e alla giusta via di mezzo.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: baltoro 06 on March 09, 2010, 10:22:45 am
certo meglio dividere,così si continua il merchandising delle arti marziali.ma interno ed esterno da soli non sono una cippa...solo entrambi insieme portano al tao..e alla giusta via di mezzo.

D'accordo, ma in una visione pratica vuol dire tutto e niente. :)
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: RR on March 09, 2010, 10:26:23 am
certo meglio dividere,così si continua il merchandising delle arti marziali.ma interno ed esterno da soli non sono una cippa...solo entrambi insieme portano al tao..e alla giusta via di mezzo.

ma che c'entra?...la qualità non è mai legata a questioni di merchandising, perché è rara..

la maggior parte di gente che pratica o insegna "stili interni" non è nemmeno nell'anticamera del lavoro interno..

interno -esterno "solo a parole" sono mercato... non quando si basano su esperienze reali..

la distinzione esiste nelle possibilità alte, non facilemnte raggiungibili...
anzi..potrei introdurre un'altra distinzione ...alto e basso!!!! (in termini di qualità..)

dove basso è fare qualcosa sempre alla periferia di se stessi...
e alto è agire con una coscienza profonda delle proprie possibilità interiori...(indipendentmente dal fatto che si pratichi "stili esterni" o "interni"..la qualità fa la differenza)

altro che via di mezzo e perfetta fusione di yin e yang...in genere si rimane in un limbo che non è certo fluire pieno da un opposto all'altro..

nè bianco nè nero, nè passaggio armonico dall'uno all'altro....ma una pozzanghera grigia..

ma questo riguarda tutte le cose...

nel  senso che l'eccellenza è rara..

il lavoro interno è risultato di uno sviluppo NON ordinario, in questo senso rappresenta un polo da raggiungere ...


Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: rockyjoe on March 09, 2010, 17:00:11 pm
io so solo che pratico uno stile della lista degli esterni.però non vedo la differenza colle migliori pratiche interne.queste non sono parole,sono fatti...
così come è un fatto che l aikido è un arte interna,pur non essendo cinese..perchè l ho praticato..

l unica prova del 9 è provare con le proprie braccia...è il resto che sono chiacchiere,a mio avviso..
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: RR on March 09, 2010, 19:36:20 pm
non ci capiamo...e mi spiego meglio..

il problema, a mio avviso, non è l'etichetta "stile interno" che , come ci insegna YM è relativamente nuova e deriva da sun lu tang...il punto è che l'aspetto "interno" di un'arte marziale esiste!...e poco importa che sia l'aikido , il taiji o altro a manifestarlo...
ma è un livello realmente esistente e raro...ed è uno sviluppo non comune...

il fatto che tu non veda differenze con le "migliori" pratiche interne può voler dire o che le persone che incontri hanno un livello altissimo , o che invece fanno tutti le stesse cose (in modo esterno).... personalmente ritengo che la maggior parte dei praticanti  di "stili interni" difficilmente riceva le chiavi per  un vero lavoro e sviluppo interno, e quindi si finisce per fare un taiji come il karate!..ma questo è appiattimento , non uguaglianza tra metodi differenti... parlo, chiaramente, per quello che ho visto io..

ci sono arti che si dirigono verso questo tipo di sviluppo "in modo sistematico", cioè attraverso metodi collaudati e finalizzati a sviluppare certe qualità ed energie, altre arti no...

o vuoi negare che tra la boxe e il karate da un lato e il taiji dall'altro ci siano differenze di concezione del corpo e della forza? quindi non è tutto la stessa cosa... poi chi sta in piedi in uno scontro è relativo (in occidente il problema non si pone nemmeno, il pugile ha più chiavi d'accesso alla sua arte di quanto ne abbia un praticante "medio" di taiji..)..
 non escludo affatto che "stili esterni" come l'Hung gar o quello che pratico io, il Tai Shing, possano dirigersi verso uno sviluppo interno dell'arte man mano che si procede nello studio (mi pare ci siano forme e metodi precisi a questo fine..), ma il taiji si dirige "idealmente" (e praticamente per quei pochi che sono realemnte iniziati al lavoro) sin dall'inizio verso quest'altra concezione della forza e del corpo...

e anche questi sono fatti, non parole

Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: rockyjoe on March 10, 2010, 08:55:03 am
non ci capiamo...e mi spiego meglio..

il problema, a mio avviso, non è l'etichetta "stile interno" che , come ci insegna YM è relativamente nuova e deriva da sun lu tang...il punto è che l'aspetto "interno" di un'arte marziale esiste!...e poco importa che sia l'aikido , il taiji o altro a manifestarlo...
ma è un livello realmente esistente e raro...ed è uno sviluppo non comune...

il fatto che tu non veda differenze con le "migliori" pratiche interne può voler dire o che le persone che incontri hanno un livello altissimo , o che invece fanno tutti le stesse cose (in modo esterno).... personalmente ritengo che la maggior parte dei praticanti  di "stili interni" difficilmente riceva le chiavi per  un vero lavoro e sviluppo interno, e quindi si finisce per fare un taiji come il karate!..ma questo è appiattimento , non uguaglianza tra metodi differenti... parlo, chiaramente, per quello che ho visto io..

ci sono arti che si dirigono verso questo tipo di sviluppo "in modo sistematico", cioè attraverso metodi collaudati e finalizzati a sviluppare certe qualità ed energie, altre arti no...

o vuoi negare che tra la boxe e il karate da un lato e il taiji dall'altro ci siano differenze di concezione del corpo e della forza? quindi non è tutto la stessa cosa... poi chi sta in piedi in uno scontro è relativo (in occidente il problema non si pone nemmeno, il pugile ha più chiavi d'accesso alla sua arte di quanto ne abbia un praticante "medio" di taiji..)..
 non escludo affatto che "stili esterni" come l'Hung gar o quello che pratico io, il Tai Shing, possano dirigersi verso uno sviluppo interno dell'arte man mano che si procede nello studio (mi pare ci siano forme e metodi precisi a questo fine..), ma il taiji si dirige "idealmente" (e praticamente per quei pochi che sono realemnte iniziati al lavoro) sin dall'inizio verso quest'altra concezione della forza e del corpo...

e anche questi sono fatti, non parole


io non vedo una sola boxe,come non vedo un solo karate.tutte le arti possono evolvere(o meglio hanno in sè,ma dipende da quanto uno vuole ricercare e camminare) verso un cammino interno.il problema è a che cosa si punta.ogni professionista,o anche ogni amatore, di ogni arte ,che operi in modo coscienzioso,ha il compito di evolvere al massimo la propria arte personale,e questa passerà sempre da quelli che sono considerati principi interni(ma ce sono comuni a tutte le arti,secondo me),perchè tali principi non sono appannaggio di una disciplina piutosto che di un altra,in quanto ineriscono alle leggi di natura,alle leggi del movimento,delle dinamiche psicofisiche,ecc....

e qui credo che stiamo dicendo la stessa cosa.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: RR on March 10, 2010, 10:55:44 am
beh..no, non diciamo esattamente la stessa cosa...sopratutto se dici che anche la boxe può evolvere verso l'interno!

è indubbio che qualsiasi attività umana ben fatta preveda una partecipazione più o meno profonda dell'interiorità umana, quindi un buon pugile può sviluppare anche una ricettività particolare al movimento avversario (come nelle barzellette,  quando suona il campanello della porta del bar,  il vecchio pugile al bancone alza la guardia!..), un senso del ritmo, un percezione del suo corpo amplificata,  intuito... ecc...
però , il tipo di sviluppo interno previsto nel taiji NON è casuale e sopratutto prevede l'acquisizione di capacità che si basano proprio su qualità interne, anzi..senza le quali il taiji non esiste proprio..al contrario della boxe..
ad esempio trasformare il movimento avversario...sentirlo, deviarlo, assorbirlo, e poi più in là prevederlo nell'impulso prima ancora che parta...inoltre queste qualità- man mano che si evolve nello studio - NON dipendono dalle capacità fisiche, per cui non decrescono con il decrescere delle capacità fisiche, come nella boxe...ma si appoggiano ad una fisiologia interna precisa...fino a ,manifestare una forza speciale non riconducibile solo a questioni fisiche ordinarie..anzi NON spiegabile con questioni fisiche ordinarie..

ora..siccome questo livello sembra più da leggenda, quasi una balla messa in giro da George Lucas o dai film di cappa e spada cinese, si finisce per pensare che in realtà sia tutto la stessa cosa...
personalemnte ho motivi per ritenere che questo sviluppo sia reale, sia quello previsto dalle arti interne, che fosse più "comune" secoli fa....e che sia rarissimo oggi..
ma , con le chiavi d'accesso giuste, sempre realizzabile..

in definitiva, lo sviluppo interno è una "specializzazione" di certe arti... come il taiji, appunto....e non di tutte le arti....appunto la boxe NON prevede in modo sistematico e cosciente questo livello...essendo uno sport..
e dirò di più, se non si va in quella direzione interna, NON si sta facendo taiji!... ma solo una caricatura formale che ci somiglia vagamente, ed è inutile marzialmente ..
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: usquetandem on March 10, 2010, 10:57:56 am
tu sei in grado di fare quello che hai descritto?
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: RR on March 10, 2010, 11:03:43 am
ma neanche lontanamente :)
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: usquetandem on March 10, 2010, 11:27:23 am
ma neanche lontanamente :)
Io non credo che sia il tuo caso,ma mi pare,per quello che sento in giro,che il problema del taiji sia che si parla troppo per sentito dire e non per quello che si fa'
...Credo che sia piu' importante praticare muovendosi come si muovevano 100 anni fa' piu' che pensare a quello che pensavano
...Non credo che per diventare dei sumotori si debba essere scintoisti,così come non credo che per diventare bravi nel taiji si debba essere taoisti.
Poi ci sta che in un percorso di crescita si valuti il tutto,ma credo che si debba partire dalla base,cercando di capire mentre si fa' e non sforzarsi di capire prima della pratica.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: RR on March 10, 2010, 11:41:03 am
mah..io penso che si debba anche pigliare in considerazione l'idea che siamo in un'epoca di decadenza di certe conoscenze... e che "in generale" il taiji è un'arte che sta subendo uno snaturamento pazzesco, come tutte le arti interne... MA , quando incontri qualcuno che è in grado di fare certe cose, e quando studiando vedi che certe conoscenze erano patrimonio di diverse realtà...e tutte parlano di certe possibilità..allora capisci che c'è una direzione in cui cercare...

anche perché se non si va in quella direzione di sviluppo il taiji è pressochè inutile...
 meglio fare krav maga da un lato e pilates dall'altro! ;)
tra una boxe ben fatta  e un taiji fatto alla comevieneviene e speracheaculosviluppicasualmentequalcosa..beh..preferisco il primo..

ma io ho personalmente riscontro del fatto che quello sviluppo è una cosa concreta (appurato anche per vie non marziali, ma sempre legate all'azione..) ..ed è lì che nascono le mie considerazioni, che poi mie non sono, sul taiji e lo sviluppo interno..

il punto è che lo sviluppo interno è "raro" ed è "specialistico" ed è questo che è difficile da accettare..
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: usquetandem on March 10, 2010, 11:55:18 am
sul krav maga e pilates concordo pienamente,quello che spesso mi lascia perplesso sono le varie definizioni di lavoro interno che si sentono in giro...dalla connessione tendineo-legamentosa,all'allineamento delle ossa alla ricerca di un qualcosa di metafisico...
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: Raptox on March 10, 2010, 11:57:09 am

il punto è che lo sviluppo interno è "raro" ed è "specialistico" ed è questo che è difficile da accettare..

..e che non tutti ci arrivano...anche con il più bravo dei maestri...
non è facile accettare i propri limiti, ma farlo è il primo passo per poter progredire...altrimenti si perde solo del tempo...
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: MattiaBaldi on March 10, 2010, 14:32:32 pm
Perche' scocciarsi la testa.

Esistono tante arti marziali cinesi, ognuno segue le direttive del maestro di quella cosa che fa.

e basta, poi quello che ha allenato ha allenato, se si vuole cambiare che sia. Ma ogni stile e' un universo apparte, ce ne sono di interni-esterni complicati da scindere.
Ogni stile mette la mente e focalizza il lavoro su aspetti differenti anche se lo studio dell'energia ha punti in comune questo non significa nulla.

M.
Title: Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
Post by: rockyjoe on March 10, 2010, 17:01:18 pm
beh..no, non diciamo esattamente la stessa cosa...sopratutto se dici che anche la boxe può evolvere verso l'interno!

è indubbio che qualsiasi attività umana ben fatta preveda una partecipazione più o meno profonda dell'interiorità umana, quindi un buon pugile può sviluppare anche una ricettività particolare al movimento avversario (come nelle barzellette,  quando suona il campanello della porta del bar,  il vecchio pugile al bancone alza la guardia!..), un senso del ritmo, un percezione del suo corpo amplificata,  intuito... ecc...
però , il tipo di sviluppo interno previsto nel taiji NON è casuale e sopratutto prevede l'acquisizione di capacità che si basano proprio su qualità interne, anzi..senza le quali il taiji non esiste proprio..al contrario della boxe..
ad esempio trasformare il movimento avversario...sentirlo, deviarlo, assorbirlo, e poi più in là prevederlo nell'impulso prima ancora che parta...inoltre queste qualità- man mano che si evolve nello studio - NON dipendono dalle capacità fisiche, per cui non decrescono con il decrescere delle capacità fisiche, come nella boxe...ma si appoggiano ad una fisiologia interna precisa...fino a ,manifestare una forza speciale non riconducibile solo a questioni fisiche ordinarie..anzi NON spiegabile con questioni fisiche ordinarie..

ora..siccome questo livello sembra più da leggenda, quasi una balla messa in giro da George Lucas o dai film di cappa e spada cinese, si finisce per pensare che in realtà sia tutto la stessa cosa...
personalemnte ho motivi per ritenere che questo sviluppo sia reale, sia quello previsto dalle arti interne, che fosse più "comune" secoli fa....e che sia rarissimo oggi..
ma , con le chiavi d'accesso giuste, sempre realizzabile..

in definitiva, lo sviluppo interno è una "specializzazione" di certe arti... come il taiji, appunto....e non di tutte le arti....appunto la boxe NON prevede in modo sistematico e cosciente questo livello...essendo uno sport..
e dirò di più, se non si va in quella direzione interna, NON si sta facendo taiji!... ma solo una caricatura formale che ci somiglia vagamente, ed è inutile marzialmente ..
il mio discorso è molto più terra terra.molti fanno taiji e non ci arriveranno mai,magari pensando di esserci arrivati o di esserci prossimi,solo perchè nel sentiero del taiji è previsto di passare coscientemente da questa tappa...
qualcuno fa boxe(il che vuol dire,nei limiti delle tecniche"da regolamento",picchiarsi onestamente)e potrebbe arrivarci incoscientemente,anche se non è previsto nel sentiero della boxe(ma nel sentiero del continuo perfezionamento dell uomo si).non mi riferivo affatto all interiorità umana,ma ad aspetti tecnici interni.alcune delle qualità interne che tu dici,il pugile non le impara perchè previste dalla boxe,ma come frutto di un esperienza di combattimento,seppur limitata nei modi del confronto.il sentire,assorbire e trasformare la forza altrui,per dirla in breve,non è prerogativa delle cd arti interne.solo che si impara dall esperienza e è basato piu sull interpretazione soggettiva e non su una didattica sistematica.ma alla fine la didattica è per imparare,non ha valore in se stessa,se non perchè permette di raggiungere un fine.anzi,se vediamo in giro,nonostante il percorso sistematico,sono pochi a poter dire di fare taiji..e ancora meno ad applicarlo..