I include the downward elbow strike not because it isn’t effective, but because most people don’t know how to do it right and end up making it ineffective."Includo la gomitata discendente non perchè non sia efficace, ma perchè la maggior parte della genta non sa come eseguirla bene e finisce per renderla inefficace."
La gomitata discendente e' molto difficile; per colpire con la punta del gomito bisogna stendere il braccio,tenendolo chiuso come nelle normali gomitate colpiamo col morbido.Ok ma io da quando, per ruolo in palestra, devo stare attento a far migliorare tecnicamente gli altri sto constatando sempre di più che le tecniche facili non esistono proprio!
Ed e' difficile punto e basta,anche conoscendo la tecnica
Però credo sia proprio il pugno a martello frontale a essere criticato...A 9:39, cosa sta facendo? Non ho l'audio...
Ho visto solo i primi minuti...:thsit: :+1:
Aggiungo che i colpi andrebbero contestualizzati... facili o difficili che siano..
Io non tiro un jab a uno che sta barcollando perchè ha già preso una sventola che lo ha rintronato.
Così come non tipo uno shuto (o colpo col taglio della mano) di prima intenzione.
Io sulle gomitate ho altri tipi di problemi... :-[
O tiro una gran mazzata che poi però mi obbliga a richiudermi subito in fretta per non farmi frollare costato e costole, ma così facendo ne tiro giusto una; oppure sacrifico un po' di rapidità di chiusura e accentuo un po' il movimento di ritorno, per essere pronto a doppiare il colpo...
Io sulle gomitate ho altri tipi di problemi... :-[
O tiro una gran mazzata che poi però mi obbliga a richiudermi subito in fretta per non farmi frollare costato e costole, ma così facendo ne tiro giusto una; oppure sacrifico un po' di rapidità di chiusura e accentuo un po' il movimento di ritorno, per essere pronto a doppiare il colpo...
Buona la prima ;)
In ottica KM l'idea è quella di piombargli addosso e lì restare....un pò.
Se ti fai frollare vuol dire che hai tirato una gomitata dimmmmerda e quindi te le meriti. XD
benchè si parli di scherma il Marcelli contestualizzando i colpi di taglio ( in cui a mani nude rientrebbero shuto e pugno a martello): "il taglio è figlio della punta"Nonostante ci sia chi è molto propenso ad associare la pugilistica filippina come figlia del maneggio del coltello (quindi oggetto/arma in prima battuta da punta e solo in seconda da taglio) io ho qualche remora a enfatizzare l'analogia tra mani nude e scherma di punta.
1. | intendo con cicli trimestrali/semestrali – ammetterei tranquillamente e con favore anche un termine su base annuale/biannuale ma in franchezza non ne ho mai avuto notizia |
2. | distanziandosi così dal luogo comune che ci vogliono normalmente decenni per ottenere risultati praticando un arte marziale |
3. | seppur con eventuali differenze stilistiche per dettagli che reputo minime o comunque di secondo, se non terzo, piano |
4. | in cui ho dovuto purtroppo constatare a mie spese importanti lacune tecniche di base da praticanti di dp da 2, quando non 4-5, anni di esperienza |
Quella orizzontale è banale...Una delle possibili utilità nella trasmissione della orizzontale è per la copertura che qui http://www.urbancombatives.com/defaultart.htm (http://www.urbancombatives.com/defaultart.htm)Morrison associa al keysi e e per la quale mostra un immagine di Norman e a fianco la sua.
Molti dei miei si perdono nel combinare il movimento con le anche... :'(
Il punto non è avere tempo per insegnare anche altro...Qui cadiamo in un discorso in cui io e te, per probabile diversa impostazione/catalogazione scolastica dei sistemi pratica, sulla carta non siamo d'accordo e forse non lo saremo mai. :)
Il punto è che in molti casi l'insegnare altro è tempo sottratto al perfezionamento delle basi e alle introduzioni di nuovi scenari o di drill di vario genere.
In più per certi versi l'introduzione, presunta, di alcuni colpi non porta in concreto nulla di più a quello che già si fa.
solo per precisare, schermisticamente punta non significa per forza attacco diretto, per noi colpi di punta sono anche ganci e montanti pugilistici o altri attacchi angolati che a mani nude arriverebbero a colpire con le due nocche di indice e medio, anzi schermisticamente il colpo perfettamente diretto è usato pochissimo ci saranno più spesso punte interne, punte esterne, punte dal basso verso l'alto e dall'altro verso il basso)Non sono pienamente d'accordo alla tua interpretazione soprattutto in generale per il gancio, che per quanto se ne voglia rendere la traiettoria rettilinea, ha concettualmente un richiamo alla linea circolare, presente nel nome stesso.
1. | in pratica ci sono in contesto armato tutti i corrispettivi delle modalità che ci sono poi a mani nude e sono anche a mio parere più facilmente distinguibili |
In base a quelle che per me sono le basi su cui fondare il proprio repertorio tecnico, spesso non si tratta affatto di insegnare altro ma piuttosto di comprendere e allenare in modi differenti da quelli precedenti le stesse basi.Mi trovo d'accordo :+1:
Considera che le prime parole che i meno avvezzi all'inglese hanno imparato dagli insegnanti anglofoni con un'impostazione didattica come la mia, perché rimarcata fino alla nausea erano “body mechanics”.
Veniva ripetuto e incoraggiato il termine/concetto proprio per scoraggiare che gli allievi dessero eccessiva importanza all'applicazione/tecnica/soluzione proposta in sè perché in contesto dinamico, specifico e relativamente poco prevedibile, non è detto che la soluzione proposta sia ottimale rispetto a un'altra che è comunque riconducibile alle linee guida trasmesse per il tipo di scenario e dalla comprensione/metabolizzazione di queste idee guida è facilmente improvvisabile e applicabile dal praticante con un minimo di familiarità al contesto, anche se non gli è stata neppure spiegata nei dettagli formalmente.
1. | Eseguito con meccanica Goju / Kyokushin |
2. | NON invece l'uraken (backfist) che invece è altro, soprattutto senza guanti a protezione. |
Io sulle gomitate ho altri tipi di problemi... :-[
O tiro una gran mazzata che poi però mi obbliga a richiudermi subito in fretta per non farmi frollare costato e costole, ma così facendo ne tiro giusto una; oppure sacrifico un po' di rapidità di chiusura e accentuo un po' il movimento di ritorno, per essere pronto a doppiare il colpo...
Concordo per logica con gli altri interventi inerenti le finalità a breve termine e relative selezioni a monte dei colpi per i corsi finalizzati alla dp.
Al riscontro pratico trovo però una certa incoerenza data dal fatto che i corsi “a tempo determinato/limitato”[1] sono una piccola minoranza nel panorama delle offerte.
1. intendo con cicli trimestrali/semestrali – ammetterei tranquillamente e con favore anche un termine su base annuale/biannuale ma in franchezza non ne ho mai avuto notizia
Io sulle gomitate ho altri tipi di problemi... :-[
O tiro una gran mazzata che poi però mi obbliga a richiudermi subito in fretta per non farmi frollare costato e costole, ma così facendo ne tiro giusto una; oppure sacrifico un po' di rapidità di chiusura e accentuo un po' il movimento di ritorno, per essere pronto a doppiare il colpo...
Non l'ho mica granchè capita...... ???
Appunto....Onestamente ritengo che gli effetti possono essere sempre variabili. Di video in rete dove si dimostra la capacità di mettere KO con uno shuto portato, senza nemmeno chissà quale enfasi, ce ne sono alcuni e non mi sembrano fake. Ma non ci metterei mai la mano sul fuoco, non ce la metto su nessun attacco mai.
Ma con effetti diversi quindi.... :thsit:
Non l'ho mica granchè capita...... ???Penso che intenda la differenza portare un attacco di gomito full swing o enfatizzare il richiamo. Similmente a come porti un gancio richiamandolo assecondando la traiettoria oppure facendogli invertire la rotta.
Penso che intenda la differenza portare un attacco di gomito full swing o enfatizzare il richiamo. Similmente a come porti un gancio richiamandolo assecondando la traiettoria oppure facendogli invertire la rotta.
Sono pienamente d'accordo con Mad in merito.
Il dato è un combinato del curriculum CKM, sul quale non ho parola oltre un certo punto, che non lo prevede e della mia esperienza marziale.
E' un colpo molto complesso dove i rischi sono imho più dei benefici essendo assolutamente funzionali sulla stessa direttrice gli schiaffi o l'interno dell'avambraccio.
Noi abbiamo il liver shot come lo insegna Bas ma ho difficoltà a considerarlo un gancio.
Alt....A me la parola “principi” in campo marziale non sta molto simpatica perché -non è il tuo caso- è spesso tirata in ballo da qualcuno per prendere una china verso l'etereo e il filosofeggiante.
Io nn parlo di principi...io parlo di colpi....
Io non insegno ufficialmente igancio cs ma la biomeccanica del movimento la trovi para paranello schiaffone.
Così ma più stretto.Sì, è leggermente più stretto. Uno shovel hook direi (i più esperti mi correggano nel caso...). Quella traiettoria IMHO è ideale per colpire il fegato se si parte proprio da quella distanza, che in effetti è un po' lunga per il gancio dalla curva più enfatizzata che propone come alternativa non preferita (e da lì grazie al pesce direi XD).
https://www.youtube.com/watch?v=AXX8dCtkeqQ# (https://www.youtube.com/watch?v=AXX8dCtkeqQ#)
Se tu rispetti questi 3 punti non esiste un disarmo sbagliato solo perché non sta nel curriculum...ma chiaramente parliamo di una persona che ha fatto un certo percorso già.
Sul discorso delle semplificazioni e delle letture dissento....o almeno nel senso che non tutte sono uguali e secondo me è un talento che non è da tutti, nemmeno a livello di istruttori, figuriamoci gli allievi...Intendevo che dopo anni di pratica (qualunque essa sia) ciascuno si crea un modo personale e inconscio/inconsapevole di semplificazioni e letture, anche se non gli sono mai stati forniti istruzioni formali a riguardo.
1. | motivo per il quale avrei preferito scegliere un altro esempio |
"Nelle varie (scuola che vai combinazione che trovi...) sequenze di difesa da presa al collo delle discipline israeliane questa trasferibilità di meccaniche/movimenti e la priorità esplicita di essi sulle singole applicazioni non la vedo e non l'ho riscontrata. "Non sono certo neppure di sapere quale sia la vostra difesa da presa al collo.
Senza fare la cosa del chi e dove...
Nel CKM la soluzione in oggetto (sempre più vista in giro... :whistle:) è banalissima...se sei normodotato la impari biomeccanicamente in manco 20 minuti...e biomeccanicamente la esegui da manuale.
Il punto è che a livello didattico con questa tecnica, che cmq va poi allenata e ripetuta, tu introduci discretamente elementi non solo tecnici che poi saranno il pane quotidiano: abitudine al contatto fisico, gestione dello stress collegato, posizionamento ed equilibrio, lettura della situazione, ecc...
Il tutto con l'obiettivo cmq dichiarato di lasciare il più possibile libero lo studente senza meccaniche che in qualche modo lo ingabbino...tutto al più, ma io parlo sempre di principi, lo guidino...
Ampliando il discorso ai cugini...la 360 del KM è uno strumento che non punta a condizionare nelle scelte il praticante, anzi introduce una serie di biomeccaniche che tornano e che sta poi al praticante legare insieme...e infatti a questo è collegato il drill seguente che è il Retzev che è un vero e proprio free flow drill.Quando ho visto la 360 del KM sinceramente mi son chiesto: perché codificare/schematizzare 7/8 difese (non ricordo neppure quante sono) con braccio singolo quando con altro approccio didattico basta chiarire l'idea di senso della guardia per esprimere linee guide difensive con arto singolo (compresi le difese dai calci bassi) e come schemi di copertura di base si sintetizza facilmente con 1-2 meccaniche a due braccia per lato[3] e che sono utilizzabili anche in ottica offensiva essendo strettamente legate ai vari rhino, pensador, etc.?
Io per carità capisco che forse alcune cose possano apparire rigide ma non è così...Come scrivevo nel post precedente, ci mancherebbe altro che credo l'allora vertice di una scuola/”piramide” non sia così.
Quando qualche anno fa ho conosciuto Peccini a un corso della Golani, la cosa che proprio mi colpì di lui (e che per me al tempo era in embrione...) fu proprio la sua capacità di improvvisare su cose mai viste applicando i principi base della disciplina e quello che conosceva...
Ora, io non ho metro per giudicare quello che avviene nella macrofamiglia del Kali ma per quella che è la mia esperienza se c'è una cosa che contraddistingue una disciplina israeliana di qualità è proprio la libertà poi...Accetto la constatazione basata sulla tua esperienza, pur essendo divergente dalla mia, dove invece rispetto alla libertà a cui ero abituato in altre discipline mi sembrava di essere, con un paragone da tv series americana, in libertà su cauzione o condizionata sulla parola con il divieto di non allontanarsi dallo stato/contea. ;)
1. | non ricordo il nome della minicollana di video ma ricordo che ciascun filmato cominciava con uno spezzone di un divertente corto in cui Moni impersonava il protagonista che salvava la ragazza di turno in un bar e il capo dei cattivi era recitato da un tuo collega istruttore livello 7 o 8, non altissimo ma abbastanza piazzato e credo con forte background di judo/lotta. Nello spezzone della storia a inizio filmato venivano ritratte le applicazioni che Moni spiegava in palestra durante la successione del filmato. |
2. | Neppure nel caso del filmato di Aizik era espressa l'idea di questa geometria d'interazione ma per la mia ottica “filippina” questa lacuna è pienamente giustificata dal medium utilizzato: se uno spettatore vuole imparare quanto nei filmati è accennato deve dimostrare il suo interesse non a parole ma con i fatti, alzando le terga e andando in palestra. |
3. | 4 in tutto di cui 2, 1 per lato, considerate primarie perché più flessibili e duttili nel caso in cui non siamo certi che l'attacco avversario sia alto o medio al tronco ed essendo a due braccia anche contro uno avversario sottintendono pure intrinsecamente possibili vantaggi tattici per il proseguimento |
http://www.combativemind.com/self-protection-hard-skills/4-combatives-strikes-popular-useless-real-fight-video/ (http://www.combativemind.com/self-protection-hard-skills/4-combatives-strikes-popular-useless-real-fight-video/)Io credo derivi anche dalla natura di sintesi "all'americana" propria del Combatives. Inoltre, si intendono cose molto diverse con questo nome, su cui pure posso dare necessariamente diversi giudizi. I vecchi filmati del combatives mostrano in effetti spesso cose piuttosto improbababili, ma non tutto era da buttare...alcune tecniche erano semplici e di facile esecuzione. Bell'articolo, comunque, per le riflessioni che stimola! :)
4 Combatives Strikes That Are Popular But Useless In A Real Fight (With Video)
Written by Neal Martin
There are some (many?) techniques in self defence that are just not as effective as they are made out to be by some. A brief objective examination of such techniques will quickly reveal them to be the ill-conceived, reality distorting techniques that they are. The kind of techniques that shouldn’t have a place on any serious combatives syllabus.
With many of these techniques it is a case of bending reality to suit the needs of those who endorse them, whatever those needs are. It certainly wouldn’t be for the needs of fighting to protect themselves because the tools in question aren’t fit for that particular job. If they were up to the job then there would be lots of evidence to back up the claims of effectiveness. Since there isn’t, and lots of people continue to train such techniques, one can only assume that reality dyslexia is rife in the self defence world.
Which it is.
Here are four techniques that don’t match the claims of those who teach them as being effective. I also did a video to demonstrate and explain the four techniques further. It’s at the end of the article.
Knife Hand Strike
The classic knife hand strike has been a staple technique in just about every martial arts system you can think of. As a kid, I remember spending many hours moving up and down the dojo drilling this strike along with many others.
Drilled in such a manner, and even practiced on the pads or bag, the knife hand strike can feel very effective. And it can be effective.
But only if your opponent is standing still enough to use it.
The only time I have seen this strike used is in a pre-emptive context where the person who received the blow did nothing to try and defend against it. I’ve also seen it demonstrated on people who have ended up unconscious from the blow. No one is saying this strike isn’t dangerous.
The fact that you can knock someone out or even kill someone with this strike means little though. If you could do it under pressure in a real fight against someone who was trying to hit you back, then it would mean something.
The difficulty of doing the knife hand strike successfully under pressure makes it low percentage however.
Knife hand strikes are for people who enjoy knocking out drunks and then going home to record it in their “fight journal” as another victory.
Aside from that, if you are going to attack the neck, why use the edge of the hand at all? Why not use the edge of your fist instead?
Using your fist will prevent broken fingers if anything goes wrong—if you miss and connect with your opponent’s skull, for instance.
It is also possible to deliver more impact using the fist. You can also cover more area with the fist than you can with the edge of your hand.
Given these facts, there is really no reason why anyone should choose to use a knife hand strike when a closed fist strike would clearly be more effective.
In terms of targeting the neck at all in a fight, clearly it would be easier to target the head with a high percentage high-line strike. That just makes more sense than trying to chop the other guy’s neck.
Front Hammer-Fist Strike
The front hammer-fist strike is another one of those strikes that is popular in many combatives training circles, and yet in terms of practicality and effectiveness, this strike is largely useless.
It makes you wonder why it is taught as such a high percentage technique when it clearly isn’t.
I believe it is just one of those things in self defence and combatives that “sounds good” or “seems right”. The martial arts world in general is full of stuff like this, stuff that people want to believe is effective (and in fact do believe) even though it has never been properly tested or proven to work.
Just because something seems like a really good idea doesn’t mean it is.
The physics of this strike are all wrong. The angle of the strike is moving in a downward trajectory for a start. That would be okay if the target was below you, as in the case of a downward hammer strike where you would be aiming for the back of the neck or spine. The margin for error in this case would be quite forgiving since you are very likely to hit something even if your aim is off.
Trying to land the same strike on a target that is not beneath you but directly in front of you, where there is virtually no margin for error, is a lot trickier. If your aim is not spot on then you are going to hit nothing at all. And when you consider that your opponent is going to be moving around a lot (as they do) then the chances of you even connecting with this strike are slim indeed.
Now let’s say you did manage to connect. What kind of impact would there be? Not a great deal, I’d wager, mainly because the strike is not penetrating into the target the way a punch would. Due to the downward motion of the front hammer-fist and the fact that the target is vertical, you are only going to be able to clip the target, which wouldn’t be enough to cause any real damage.
I’ve heard people talking about knocking someone out with this strike by bringing the fist down on to the chin of their opponent, clipping it to cause the knockout. Again, this is said under the assumption that the opponent is standing still, which isn’t grounds to validate the effectiveness of a strike.
Anything can be effective on a motionless opponent.
People also like to “cycle” this front hammer-fist strike, firing of three or more strikes in rapid succession, as if this is going to make the strike more effective. By that logic, if I cycle hitting someone with a feather, my feather-strike would be more effective, simply because I’m cycling it.
If a strike is fundamentally flawed to begin with, repeated use isn’t going to make it any better or more effective.
And while we are at it, if the front hammer-fist is so badass, why don’t we see it used in MMA fights? It would be perfectly legal to use in the cage. Yet it isn’t. Is this because the strike is so underground and deadly, or because it is useless?
Face Smash
Those who teach the front hammer-fist also tend to teach this strike alongside it—the Face Smash, as it is known. This strike entails taking your hand and smashing it into your opponent’s face so they feel like they have just been hit by the Face-Hugger from the Alien movies.
In reality, I doubt the effect would be that dramatic unless some phallic appendage came out of your hand and shot into your opponents mouth. Then the Face Smash might be useful, if only for shock and comedy value as you watch your attacker gag on your hand-penis. Maybe in our next evolution…fingers crossed.
For now we will just have to make do with an ordinary hand “smashing” into our opponents face. I’m not even sure what effect this is supposed to have on someone. I imagine it might make their nose sting a bit as your palm hit it, but not much else. What effect could such a strike have on an attacker who wanted your guts for garters? I mean really?
More to the point, what reason is there to use something so low percentage when you can just as easily use a punch or a palm strike, both of which will deliver a lot more impact and have a greater detrimental effect on your opponent?
There isn’t any reason.
Moving on.
Downward Elbow Strike
I include the downward elbow strike not because it isn’t effective, but because most people don’t know how to do it right and end up making it ineffective. I used to be one of those people until Mick Coup demonstrated to me the right way to do a downward elbow strike, and I could have kicked myself when I saw him do it for it was just a very simple tweak in the body mechanics of the strike.
The way most people do this strike is use only their striking arm to try and deliver the impact. In effect, they jab down with their elbow which results in only a limited amount of impact.
The way Mick teaches this strike is to bring the hips into it more, which makes complete sense when you consider the way in which you do the rest of your strikes. They all rely on hip movement so you can put more of your bodyweight into the strike.
So rather than jab down with your elbow, twist your hips (in the direction of your striking arm) which will allow you to drop more of your bodyweight into the strike. This will obviously result in a much more powerful strike.
Try it this way and you will notice a big difference in the power of your strike.
Watch the video below for further explanation of the things discussed in this article.
4 Self Defense Techniques That Are Popular But Useless In A Real Street Fight (https://www.youtube.com/watch?v=fCzlTfqfrHo#ws)
Rieccomi...Condivido assolutamente sia il fatto che cominciamo a sembrare i protagonisti della commedia che hai citato XD sia che probabilmente dal vivo potremmo trovarci in breve d'accordo e notare maggiormente i punti in comune o simili.
Stiamo diventando molto Meg e Tom in C'è post@ per te.....
XD
E il dramma è che live ci metteremmo "d'accordo" in due secondi.
Non è benaltrismo ma io ho molto ben presente la realtà delle arti marziali giapponesi e siamo davanti davvero a un abisso...ecco, lì posso capire il tuo discorso di mondi diversi ma altrimenti...Ho di certo meno esperienza sia diretta sia indiretta di te con le am giapponesi, sebbene abbia comunque intravisto nelle stesse già una bella differenza tra l'impostazione italiota da quella estera, ma sinceramente l'approccio di schematizzazione iniziale delle discipline israeliane per mia percezione di affinità me le aveva proprio fatte accostare come paragone più calzante nel panorama degli stili marziali. XD
ha proprio la valenza importante di introdurre un concetto/principio biomeccanico (fissa questa di Moni Aizik)...............Leggo con piacere la tua affermazione dell'insistenza di Aizik e nel CKM sui concetti biomeccanici. Da quanto vedo come risultati nei praticanti di am/discipline israeliane non ne attribuisco ad esse quest'importanza di espressione e applicazione costante di questi linee guida come prerogativa caratterizzante dei sistemi di questa origine o sviluppo dell'area geografica mediorientale.
.........Posso riconoscere che poi noi operiamo se vuoi una riduzione ai minimi termini o selezione delle opzioni in base ai nostri criteri o a valutazioni statistiche ma questo avviene di fatto in maniera tendenzialmente rigida all'inizio per poi diventare un concetto più malleabile quando lo studente conclude quello che consideriamo il blocco di programma "foundational".
La tua valutazione della 360 non la capisco :-[...è più da KM che nostra ma per come la vedo io è cmq uno strumento che, reattività a parte, cmq insegna a rispondere a una serie di minacce trasversali.Sulla 360 dicevo banalmente che se confronto il riassunto didattico iniziale sul tema di difesa trasversale di colpi su varie linee d'offesa, paragonato alla coincisa modalità filippina[2] per intenti di dp in tempi brevi, ai miei occhi il km non brilla per le tanto decantate doti di sintesi, semplicità e velocità di apprendimento. Sintetizza in 7/8 azioni quello che altri riassumono con semplicità, chiarezza e maggiori versatilità e potenziali vantaggi in massimo 4 movimenti.
Relativamente alla mia citazione di Peccini e tua conseguente valutazione l'avere un background di un certo tipo per me, in quel caso, era e resta un non fattore trattandosi della soluzione di uno scenario complesso armato.Sulla citazione di Peccini continuo a non concordare. Per te la sua esperienza è un non fattore per il contesto in cui l'hai visto improvvisare. Per me quando le meccaniche sono assimilate fortemente, con una minima capacità logica, spesso legata anche solo al semplice buonsenso, del valutare la scaletta di priorità per lo scenario specifico i risultati auspicabili diventano più facilmente ottenibili di quanto si possa pensare a priori.
Ho sempre detto, e credo di non essere il solo su questi lidi, che per chi ha un certo metro, le soluzioni proposte dagli israeliani sono esteticamente inguardabili e diffido tutt'ora di tecniche che, se ho ben chiaro il tutto, sembrano bellissime a vedersi.Credo di non aver mai commentato Abolnik e mi limito a dire che finora “non gode della mia stima marziale” (cit.), tant'è vero che nonostante il (passato) legame mi incuriosisce più Peccini dell'israeliano residente in South Africa.
Guardando fuori dal mio orto, il famoso e famigerato Idan Abolnik, giuste o sbagliate che siano, è bruttissimo a vedersi...ma è quella la realtà e non ci sono cazzi.
...confermo però che certe cose non vengano dette...e nel caso degli israeliani è una norma di comportamento.... :thsit:d'altra parte anche ai filippini non frega nulla di essere belli visivamente.
1. | Per esempio riguardo alla pratica del CKM nello specifico non posso né esprimermi più di tanto né “controbattere” perché molte considerazioni che scrivi e che leggo con piacere sono aspetti di cui non sono ovviamente a conoscenza per mancanza di alcun contatto o prova pratica e mia conseguente ignoranza a riguardo. Avevo scambiato un paio di telegrafici messaggi privati con il gentilissimo Moni in altra piattaforma proprio per cercare di tenermi aggiornato nel caso fosse tornato nel nordovest per aver l'opportunità di provare e imparare qualcosa a me nuovo magari in un seminario dopo quello che aveva tenuto a Genova durante la prima manifestazione interstile organizza da Costaguta tra l'altro con il patrocinio di un responsabile di un eps che avevo già avuto modo di incontrare. |
2. | c'è catalogazione simile tra l'altro nel jkd cosiddetto “concepts”, se non ricordo male pure nel jkd cosiddetto “original” e da un cassetto della mia memoria probabilmente persino nella scherma storica europea per quanto concerne le mani nude/libere |