Ar.Ma.
Martial Miscellaneous => Discipline armate nel mondo => Topic started by: The Doctor Sherlockit on December 29, 2014, 22:07:04 pm
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Benchè non sia un esperto di flos a tutto tondo ( mi interessa solo la parte di abrazare) in questo video (a prescindere delle tecniche rappresentate) si vede una cosa comune a molti trattati di scherma ( sopratutto quelli di carattere più militaresco tipo Di Grassi che mi interessa di più) che spesso sfugge ai non praticanti, cioè spesso i sistemi descritti sui trattati erano (sono?) sistemi organici che su una manciata di concetti e principi fondamentali fondano l'uso di diverse armi (anche delle mani nude e della lotta come in questo caso). Da qui una considerazione sui "giochi" che non devono essere interpretati solo come i kata classici a cui siamo abituati ma come appunto veri e proprio giochi attraverso cui lo scolaro apprende quei concetti, principi e movimenti fondamentali che poi trasporterà nell'uso delle varie armi.
Fiore's techniques III - Regia Turris (https://www.youtube.com/watch?v=zxKklcP-jkE#ws)
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Quando studiato kenjutsu si faceva molto uso di sequenze in coppia preordinate.
Il termine corretto non è kata ma lo usavamo comunque per semplicità.
Anche per quanto concerne il vero e proprio kata che h9 visto però si faceva a solo per ricordare la sequenza e "pulire" la tecnica, ma aveva tutto un suo senso fatto in coppia dove uno usava il bokken e l'altro il bastone lungo.
Non riesco a capire a quali differenze ti riferisco guardando il video.
A parte le ovvie specificità legate alle diverse armi naturalmente.
Il video comunque è molto interessante, grazie della condivisione.
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La differenza sostanziale sta nell'accettazione che la scherma è una disciplina situazionale, ergo uso dei giochi per insegnarti qualcosa che vada oltre la tecnica e si accetta, essendo arte situazionale, che il gioco non riuscirà tal quale in combattimento... Alla fine dello studio di un trattato non ti rimane la tecnica ma i movimenti acquisiti.
Nel kata, dopo lo studio del kata dovrebbero rimanerti le tecniche, il kata è una codificazione di tecniche e serve a tramandare le tecniche.
Sottile ma sostanziale differenza che ha portato alle arti occidentali senza kata.
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grazie della spiegazione.
ma continuo a pensare che quello nel video sia più vicino ad un kihon più che a un kata.
e con quello credo andrebbe confrontato.
poi ho usato il termine kihon come "esercizio predefinito in coppia" non ricordo il termine corretto usato nelle scuole di spada quindi è sicuramente un uso scorretto ma spero di "essermi capito".
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Argomento un pochino meglio.
Il kata probabilmente è una specie di bigino e come tale va preso, come i kihon serve per dare degli schemi motori e per comodità viene data una applicazione che serve a dare un senso al movimento.
Ma se il kata\kihon è il "teorema" l'applicazione di questo è come un esercizio che ne richiede l'uso, serve a vederlo in pratica ma è solo un esempio.
Proprio nelle discipline giapponesi si parla di "dimenticare la tecnica", quindi dire che non considerano il situazionale mi sembra un assoluto un po'forte.
Quando facevo kenjutsu ogni tanto si faceva " geken" una specie di scherma libera o semilibera (a ruoli per esempio, o usando un solo tipo di attacco..... Eccetera).
Insomma una cosa paragonabile a uno sparring condizionato.
Poi per i miei gusti se ne faceva troppo poco, e se mi dici che nella scherma storica se ne fa molto di più non ho motivo di non crederti.
Ma per sintetizzare i kata di spada non sono proprio la stessa cosa di quelli a mani nude e poi il kata è solo un pezzo di una pratica più organica e complessa.
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sistemi organici che su una manciata di concetti e principi fondamentali fondano l'uso di diverse armi (anche delle mani nude e della lotta come in questo caso)
condivido totalmente ... e rilancio, per studiare le armi è necessario conoscere le mani nude e viceversa ... in particolar modo se si tratta di lame corte
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Due cose le forme nelle scuole nostrane ci sono e sono chiamate appunto scuole XD anche se sinceramente non ne capisco il senso,e non solo nelle scuole popolari ma anche nelle scuole nobiliari/militari,ad esempio vedete il trattato scritto da Cerri sul bastone a due mani,che poi si studiano solo così,magari come ripasso delle azioni principali e senza alcuna applicazione pratica é un altro discorso.
e non solo anche nel 1500 Marozzo descrive una specie di forma da fare a solo con la spada e il boccoliere.
Altra cosa per studiare le armi non é necessario la conoscenza della pratica disarmata,infatti nella stragrande maggioranza delle scuole nostrane,nonostante ci siano azioni di percussione(rari molto rari)o di lotta(molto più frequente)queste non si studiano,ma si studia solo la parte armata,sono poche le scuole dove si studia si la parte armata che la parte disarmata,ed in generale la parte disarmata viene studiata solo dopo lo studio della parte armata.
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Io conoscevo quella di Manciolino non quella di marozzo
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Si,libro primo cap.10Del primo assalto di gioco largo di Spada e Brochiero.
Invece non conosco quello di Manciolino.
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grazie della spiegazione.
ma continuo a pensare che quello nel video sia più vicino ad un kihon più che a un kata.
e con quello credo andrebbe confrontato.
poi ho usato il termine kihon come "esercizio predefinito in coppia" non ricordo il termine corretto usato nelle scuole di spada quindi è sicuramente un uso scorretto ma spero di "essermi capito".
esatto! si chiamano kumitachi, sono "la messa in pratica" a due, servono a parare e contrattaccare i colpi principali e se messi assieme formano i kata (per lo meno dove faccio ken è così, nella disciplina del video non posso assicurarlo ma sembrano essere analoghi :P)
cmq concordo che in situazione di combattimento le forme servono solo per saper come muoversi!