Ar.Ma.
Martial Miscellaneous => Discipline armate nel mondo => Topic started by: Ferretti Enrico on February 14, 2015, 14:35:46 pm
-
Vorrei rivolgere una domanda a coloro che praticano o si allenano con armi da taglio e nello specifico il coltello:
secondo voi con un'arma a "corto raggio" come appunto un coltello le doti fisiche (velocità, timing, coordinazione, footwork, ecc. ) sono più importanti di quelle strettamente tecniche (abilità nel maneggio, conoscenza di stratagemmi, tecniche, principi, ecc.) ?
chiedo questo perché mi è capitato di notare che tra espeti con molta esperienza e novizi particolarmente "prestanti" dal lato delle qualità fisiche con in coltello le differenze si appiattiscono molto ( se non addirittura spariscono).
Grazie
-
Il coltello vs coltello a me piace da morire,pero' lo reputo un gioco.
Se una persona ha solo caratteristiche fisiche tendenzialmente "perde" perche' trucchi ed accortezze ne esistono.
Pero' e' vero che basta poco per annullare tale vantaggio, gia' con poco asperienza cambia tutto.
Questo pero' vale, per quel che ho visto, finche' parliamo di non specialisti.
gli schermidori sono un paletto nel culo.
-pero' devo dire che la differenza si sente meno che con le loro armi, li non si vede niente.
Per ultimo devo dire che giocare coi coltelli di gomma/plastica/alluminio (che fanno comunque piuttosto male,specie se con forza) non e' affatto la stessa cosa che con le lame vere. Tutta la baldanza e l'irruenza fisica scompaiono quando si prova con quelli veri, la prima cosa che si nota sono le distanze: anche scambiando lentissimi e collaborativi viene istintivo stare MOLTO piu' lontani. Questo secondo me riduce le possibilita' date dalla mera prestanza..
Pero' sono tutte opinioni un po' cosi',non sistematizzate :)
-
Il coltello è un grande catalizzatore.
All'aumentare dell'esperienza e della tecnica, anche uno basso/corto o grasso o anziano, diventa molto problematico per un praticante medio ben fisicato ed atletico :)
-
Sicuramente la fisicità conta. Uno alto (quindi con buon allungo) e veloce è avvantaggiato.
Però riflessi, scelta di tempo e senso della distanza sono determinanti e sono dalla parte di chi è allenato ;)
Quoto che gli schermidori sono imprendibili ( e infatti si parla, imho, di scherma di coltello ).
Sempre imho, preferisco di molto la scherma italiana di coltello (che appunto è scherma) al maneggio sud-est-asiatico (che è affascinante ma imho molto meno efficace).
-
In un contesto duellistico direi che la tecnica ha per forza di cose il suo peso.
Se invece si tratta di uno scontro "sporco" quello che conta è altro (veniva sottolineato a più riprese anche in quel "manualetto del carcerato" che è apparso tempo addietro sul forum e di cui adesso mi sfugge il nome )
-
la tecnica come detto risulta pesare molto in uno scontro armato, ma la prestanza atletica aumenta di valore all'accorciarsi dell'arma
-
il pugno in seconda permette una distensione maggiore anche se di poco del braccio ... e poche dita di ferro procurano grande disagio XD
personalmente ho sempre dato poco peso alla posizione del pugno come forma, la punta la portavo in base a come la meccanica del movimento mi risultava maggiormente economica ed insegnavo allo stesso modo
-
il pugno in seconda permette una distensione maggiore anche se di poco del braccio ... e poche dita di ferro procurano grande disagio XD
personalmente ho sempre dato poco peso alla posizione del pugno come forma, la punta la portavo in base a come la meccanica del movimento mi risultava maggiormente economica ed insegnavo allo stesso modo
no scusa doc la volevo fare nella discussione sciabola XD
-
Dal mio punto di vista il footwork è un'aspetto meramente tecnico, in un certo senso la coordinazione durante l'esecuzione di gesti specifici della disciplina è quasi più associabile all'aspetto tecnico che alla preparazione atletica e il timing lo catalogo come la somma e l'unione di mindset, preparazione psicofisica e tecnica.
A parte la mia premessa potenzialmente fuorviante legata alla lettura dell'intervento di apertura, quello che reputo più importante col coltello è il mindset.
Ho la sensazione che sia pure l'aspetto più sottovalutato e più difficile da capire e cercare di acquisire.
Nelle discipline del sud-est asiatico l'aspetto tecnico è figlio del mindset, in cui però non è compreso il duello col coltello se non come gioco o per finalità didattiche.
-
... ma la prestanza atletica aumenta di valore all'accorciarsi dell'arma
E' quello che intendevo.
Timing, coordinazione, velocità sono tutte qualità che si sviluppano anche in altri ambiti marziali. Se tutte queste qualità sono a mio vantaggio con un arma corta ho molte più chances anche se l'altro è esperto. La tecnica specifica non è poi così influente. Una lama corta da solo qualche centimetro in più di allungo rispetto, per dire, a pugni o colpi a mani nude.
Ad esempio io non so neanche come si impugna un fioretto, e in un duello con uno schermitore panzuto, vecchio ecc. questi può fregarmi con la tecnica. Ma con un coltello, a meno di miei errori clamorosi, ho molte più probabilità io di mettere il primo colpo (che non significa che poi sopravviva io...).
Chiedo questo perché , con il massimo rispetto, mi è capitato vedere gente che pratica coltello non avere questa gran supremazia su persone a digiuno della disciplina ma con buone doti fisiche (soprattutto timing e velocità) derivanti magari dall'allenamento di AM o SDC ( Pacquiao con un coltello in mano e con la conoscenza di quattro tecniche in croce mi farebbe più paura di molti maestri d'arme, ad esempio)
-
Si ma dipende...
Perchè ad armi pari non puoi prescindere dalla conoscenza dell'arma...
Puoi essere un piccolo ninja ma se ignori certe dinamiche (linee di taglio, angoli di attacco, passaggi di guardia e simili) il rischio è che il maestro "panzone" ti squarci malamente alla prima stoccata...
-
A parte la mia premessa potenzialmente fuorviante legata alla lettura dell'intervento di apertura, quello che reputo più importante col coltello è il mindset.
Ho la sensazione che sia pure l'aspetto più sottovalutato e più difficile da capire e cercare di acquisire.
Ottimo punto.
-
gli schermidori sono un paletto nel culo.
-pero' devo dire che la differenza si sente meno che con le loro armi, li non si vede niente.
Hahaha. Devo dire che questo l'ho riscontrato anche io, sia in prima persona che da spettatore. Per esperienza posso dire che una buona percezione del tempo e della misura e un corretto passeggio e portamento del ferro permettono a uno schermidore alla prima esperienza di coltello di tenere degnamente testa a 'esperti del settore'.
Come già precisato, anch'io mi riferisco esclusivamente a un contesto di gioco schermistico sportivo.
-
Si ma dipende...
Perchè ad armi pari non puoi prescindere dalla conoscenza dell'arma...
Puoi essere un piccolo ninja ma se ignori certe dinamiche (linee di taglio, angoli di attacco, passaggi di guardia e simili) il rischio è che il maestro "panzone" ti squarci malamente alla prima stoccata...
vero
gli schermidori sono un paletto nel culo.
-pero' devo dire che la differenza si sente meno che con le loro armi, li non si vede niente.
Hahaha. Devo dire che questo l'ho riscontrato anche io, sia in prima persona che da spettatore. Per esperienza posso dire che una buona percezione del tempo e della misura e un corretto passeggio e portamento del ferro permettono a uno schermidore alla prima esperienza di coltello di tenere degnamente testa a 'esperti del settore'.
Come già precisato, anch'io mi riferisco esclusivamente a un contesto di gioco schermistico sportivo.
senza che nessuno me ne voglia ... assolutamente vero ed incontestabile, lo schermidore con un arma "non sua" appena prende confidenza ha un potenziale da impiegare nettamente superiore a molti praticanti "classici"
-
Sono importanti tutte le qualità da te citate,ma il coltello come tutte le armi corte sono armi infime e spesso si muore entrambi o si esce feriti più o meno gravemente,sia se si ha di fronte un esperto,sia se si ha di fronte un pischello.
Le furberie con questa arma non ci danno la sicurezza di non essere,feriti,se mai la furberia ci da la sola certezze di essere feriti nel migliore modo per noi e per ferire nel peggiore dei modi l'avversario.
-
Vorrei rivolgere una domanda a coloro che praticano o si allenano con armi da taglio e nello specifico il coltello:
secondo voi con un'arma a "corto raggio" come appunto un coltello le doti fisiche (velocità, timing, coordinazione, footwork, ecc. ) sono più importanti di quelle strettamente tecniche (abilità nel maneggio, conoscenza di stratagemmi, tecniche, principi, ecc.) ?
chiedo questo perché mi è capitato di notare che tra espeti con molta esperienza e novizi particolarmente "prestanti" dal lato delle qualità fisiche con in coltello le differenze si appiattiscono molto ( se non addirittura spariscono).
Grazie
La fisicità conta molto, sarebbe assurdo negarlo. Ma se noti che in un duello tra un esperto e un novizio quest'ultimo riesce ad appianare le differenze allora c'è qualcosa che non va, forse quello che reputi un esperto è semplicemente un praticante.
Poi ogni gioco ha le sue regole e la buona riuscita in una tirata di coltello dipende anche dai parametri della "sfida". Per esempio ho partecipato a gare di coltello in cui il regolamento poneva importanti limitazioni all'uso della mano viva e in cui ad ogni contatto con la lama l'azione veniva immediatamente interrotta assegnando un punto indipendentemente da cosa e come si è colpito. In pratica si giocava a "ce l'hai" e uno di quelli che hanno meglio figurato, me lo ricordo bene, è stato un ragazzo alla prima esperienza in assoluto con i coltelli che praticava semi-contact. Con questo tipo di regolamento ci andava a nozze, ma di scherma di coltello qui c'era solo il fatto che tenevi un simulatore in mano.
Sono partito dal regolamento sportivo perché spesso anche la pratica in palestra viene falsata da letture un po' troppo superficiali di quella che invece è un'arte vera e propria, dove la tecnica e l'esperienza la fanno da padrona. Non avrebbe senso allenarsi altrimenti, se il primo che arriva fosse in grado sempre di mettere in difficoltà il "praticante esperto". Questo stesso regolamento sportivo è stato redatto da una palestra in cui si pratica scherma di coltello, basandosi evidentemente su quello che per loro erano gli aspetti più importanti in un duello.
Poi trovo d'accordo con Diego, se quello che lui intende con "mindset" è quello che io intendo con "rispetto della lama", che è la cosa più difficile da raggiungere in allenamento. Ma ce la si fa.
Come sono d'accordo sul fatto che il footwork non appartiene alla categoria delle doti fisiche, in quanto è un aspetto tecnico spesso trascurato che può portare un vantaggio importante nella pratica.
-
Babayaga ti faccio un ragionamento molto ma molto maccheronico e generalizzando di parecchio,il fatto di tenere un regolamento sportivo sul solo gioco largo é che il gioco stretto per molti é rischioso e non se la sentono di prendere una cartella seguita da una puntata,e poi come dire solo sul gioco largo così si può tenere a vedere la bellezza delle azioni tecniche,perché fa molta più figura e bello da vedere due che duellano,sulla misura larga,che due che ogni tre per due entrano nel gioco stretto,dove poi spesso partono colpi e neanche gli arbitri li vedono.
Sul discorso della mano disarmata in uno scontro vero spesso l'arto disarmato viene ferito,in maniera lieve ma viene ferito[1] al che ecco il motivo per cui si da il punto.
Sul fatto che il principiante la mette nel culo al cosiddetto esperto e si specie con un arma corta come il coltello é molto ma molto facile che ci riesca,il coltello é un tremendo equalizzatore.
-
Babayaga ti faccio un ragionamento molto ma molto maccheronico e generalizzando di parecchio,il fatto di tenere un regolamento sportivo sul solo gioco largo é che il gioco stretto per molti é rischioso e non se la sentono di prendere una cartella seguita da una puntata,e poi come dire solo sul gioco largo così si può tenere a vedere la bellezza delle azioni tecniche,perché fa molta più figura e bello da vedere due che duellano,sulla misura larga,che due che ogni tre per due entrano nel gioco stretto,dove poi spesso partono colpi e neanche gli arbitri li vedono.
Sul discorso della mano disarmata in uno scontro vero spesso l'arto disarmato viene ferito,in maniera lieve ma viene ferito[1] al che ecco il motivo per cui si da il punto.
Sul fatto che il principiante la mette nel culo al cosiddetto esperto e si specie con un arma corta come il coltello é molto ma molto facile che ci riesca,il coltello é un tremendo equalizzatore.
Ho capito il ragionamento e concordo sul fatto che il gioco stretto non è bello da vedersi, ma ti faccio un paio di esempi pratici: scambiare la mano viva con un colpo alla gola, oppure un taglio alla gamba per una puntata alla base del collo. Fermare l'azione al tocco annulla di fatto il gioco schermistico, non hai più niente da perdere e ti lanci cercando di toccare per primo.
Concordo sul fatto che il coltello è un tremendo "equalizzatore" ma solo nella misura in cui chi lo brandisce non ne valuta i rischi. Parlando nei termini di confronto e non di combattimento da strada, in genere il novizio ti si butta addosso non rispettando la distanza, che non è li perché è una regola arbitraria ma perché entrare in un certo range può essere un suicidio.
-
Babayaga ti faccio un ragionamento molto ma molto maccheronico e generalizzando di parecchio,il fatto di tenere un regolamento sportivo sul solo gioco largo é che il gioco stretto per molti é rischioso e non se la sentono di prendere una cartella seguita da una puntata,e poi come dire solo sul gioco largo così si può tenere a vedere la bellezza delle azioni tecniche,perché fa molta più figura e bello da vedere due che duellano,sulla misura larga,che due che ogni tre per due entrano nel gioco stretto,dove poi spesso partono colpi e neanche gli arbitri li vedono.
Sul discorso della mano disarmata in uno scontro vero spesso l'arto disarmato viene ferito,in maniera lieve ma viene ferito[1] al che ecco il motivo per cui si da il punto.
Sul fatto che il principiante la mette nel culo al cosiddetto esperto e si specie con un arma corta come il coltello é molto ma molto facile che ci riesca,il coltello é un tremendo equalizzatore.
Ho capito il ragionamento e concordo sul fatto che il gioco stretto non è bello da vedersi, ma ti faccio un paio di esempi pratici: scambiare la mano viva con un colpo alla gola, oppure un taglio alla gamba per una puntata alla base del collo.
Non faccio amf e mi sono perso puoi cercare di essere più chiaro?
Fermare l'azione al tocco annulla di fatto il gioco schermistico,
Ma non proprio vedi ad esempio gli schermidori sportivi,il gioco schermistico non é sparito affatto.
non hai più niente da perdere e ti lanci cercando di toccare per primo.
Assolutamente NO vedi sempre gli schermidori di scherma sportiva o di canne.
Concordo sul fatto che il coltello è un tremendo "equalizzatore" ma solo nella misura in cui chi lo brandisce non ne valuta i rischi. Parlando nei termini di confronto e non di combattimento da strada, in genere il novizio ti si butta addosso non rispettando la distanza, che non è li perché è una regola arbitraria ma perché entrare in un certo range può essere un suicidio.
E' proprio perché un principiante non valuta i rischi la mette nel culo ad un esperto,poi conta anche che un principante ti attacca a minchia e questo spiazza i vari espertoni.
-
Intendo dire che fermare al primo tocco disincentiva l'uso di manovre elaborate per guadagnare un bersaglio più "pregiato", impoverendo di fatto la scherma. A favore forse di uno scambio più rapido, forse più spettacolare perché l'assalto dura pochi secondi e l'azione diviene più frenetica.
L'esempio di prima era, in termini maccheronici, sacrificare un braccio per arrivare alla gola.
Come per la scherma olimpica di sciabola ti riduci a toccare facendo passare quasi in secondo piano la tua incolumità, è più spettacolare ma meno realistico.
ps i vari espertoni vanno in difficoltà perché nello stretto il colpo è assicurato, per tutte le parti in causa. Prova sempre con il pennarello. Ma se vogliamo un lavoro schermistico pulito, allora l'espertone deve dire la sua, altrimenti c'è qualcosa che non va.
-
Intendo dire che fermare al primo tocco disincentiva l'uso di manovre elaborate per guadagnare un bersaglio più "pregiato", impoverendo di fatto la scherma. A favore forse di uno scambio più rapido, forse più spettacolare perché l'assalto dura pochi secondi e l'azione diviene più frenetica.
Uhm frenetica non mi pare,le azioni frenetiche sono più comuni nel gioco stretto,mentre finché si rimane nella misura larga,le azioni non sono molto frenetiche,e per gli arbitri sono più facili da capire come dinamiche,a meno che non si trovano due che tirano colpi tanto per tirarli,perché facendo così sanno di sicuro che primo o poi entrano,ma questa a poco senso(almeno per me).
L'esempio di prima era, in termini maccheronici, sacrificare un braccio per arrivare alla gola.
Ok mi trovi d'accordo,per sommi capi...
Come per la scherma olimpica di sciabola ti riduci a toccare facendo passare quasi in secondo piano la tua incolumità, è più spettacolare ma meno realistico.
No almeno per me,perché un conto é la flesciata,un conto é il buttarsi proprio,sono due cose diverse,anche se la flesciata é molto pericolosa.
Un mio amico exschermidore dice sempre che se i vecchi sciabolatori,vedessero la scherma di sciabola moderna,si rivolterebbero nella tomba XD.
ps i vari espertoni vanno in difficoltà perché nello stretto il colpo è assicurato, per tutte le parti in causa. Prova sempre con il pennarello. Ma se vogliamo un lavoro schermistico pulito, allora l'espertone deve dire la sua, altrimenti c'è qualcosa che non va.
Ancora non mi trovi d'accordo,il principiante ti/ci incula proprio perché si muove in maniera non coordinata,e di conseguenza spesso non riusciamo a capire a pieno il suo movimento e zac ecco che ci ha inculato per bene,poi contando che non é uno scontro a pugni dove si può tranquillamente incassare il colpo e poi giocarcela,qua il colpo non si può incassare.
Personalmente o visto più espertoni inculati da inesperti che espertoni riuscirsi a fottersi tra loro.
-
La svista o la sorpresa capitan a tutti, personalmente nella pratica provo a immedesimarmi nel fatto che entrambi abbiamo un coltello in mano e do' particolare importanza al primo scambio, come se da questo dipendesse tutto. Poi quello che viene, fosse ancora per 5 o 10 minuti o un'ora è esercizio, sperimentazione e fitness. Però al primo scambio non devo concedere testa, gola o ventre.
Poi oh, il coniglio dal cilindro può capitare :D
-
La svista o la sorpresa capitan a tutti, personalmente nella pratica provo a immedesimarmi nel fatto che entrambi abbiamo un coltello in mano e do' particolare importanza al primo scambio, come se da questo dipendesse tutto. Poi quello che viene, fosse ancora per 5 o 10 minuti o un'ora è esercizio, sperimentazione e fitness. Però al primo scambio non devo concedere testa, gola o ventre.
Al primo scambio cercherei anche di non farmi beccare gli avambracci e ne l'interno coscia se per questo,anzi ancora meglio preferirei trovarmi a 100m con fucile in mano o dentro un carro armato :)
Poi oh, il coniglio dal cilindro può capitare :D
Anche qui non lo capita :(
-
Anche qui non lo capita :(
Nel senso che la botta di culo, il colpo della domenica, il "numero" può capitare a tutti.
-
Comunque io facendo sparring con Ebony ci sono rimasto di merda perche' stavamo giocando e tutto quanto ma mi ha sorpreso di brutto con un colpo di tacco sulla mano avanzata,dopo avermi dato le spalle...
Mi ha disarmato e ci sono rimasto =_=
-
Io non sono un sostenitore di certe manovre, ma una volta in gara ho visto un ragazzo calciare la mano armata, disarmando, e affondare al volto. Applauso del pubblico e inchino da parte dell'avversario, che numero!
-
Io non sono un sostenitore di certe manovre, ma una volta in gara ho visto un ragazzo calciare la mano armata, disarmando, e affondare al volto. Applauso del pubblico e inchino da parte dell'avversario, che numero!
E' quello che dico,io mai nella vita avrei provato quella roba e mai me la sarei aspettata.
Anche perche' oggettivamente girato di tallone quante possibilita' c'erano?
Pero' penso sia stata una delle 2-3 volte in croce che mi hanno davvero disarmato mentre giocavamo :pla:
-
Comunque da quando abbiamo cominciato a incrociare un po' di praticanti di scherma di coltello italiana anche noi abbiamo cominciato nella preparazione a infilare qualche calcio, non tanto per usarli ma per abituarci ad aspettarcelo.
-
Comunque da quando abbiamo cominciato a incrociare un po' di praticanti di scherma di coltello italiana anche noi abbiamo cominciato nella preparazione a infilare qualche calcio, non tanto per usarli ma per abituarci ad aspettarcelo.
Saggia scelta :thsit:
-
EGL ne sà... :thsit:
-
Mad perché ste cose non le ricordo mai?
Possibile che mi dimentico tutto!
Comunque grazie e troppo buoni con me mi fate :-[
-
Mad perché ste cose non le ricordo mai?
Possibile che mi dimentico tutto!
Comunque grazie e troppo buoni con me mi fate :-[
Eh magari ne hai fatti tanti di disarmi cosi', a me non era mai capitato XD
-
secondo voi con un'arma a "corto raggio" come appunto un coltello le doti fisiche (velocità, timing, coordinazione, footwork, ecc. )
Ciao ho praticato in passato un po' di scherma di coltello, per me le doti fisiche non sono così importanti , ma tra gli esempi che riporti tu per me la "dote fisica" è solo la velocità , perchè benché allenabile è limitata dal tipo di fibre bianche o rosse che ognuno di noi ha, dunque questione genetica.
Il senso del tempo, la coordinazione, sono elementi preziosi ma che possono essere allenati e modificati, il footwork è chiaramente una questione prettamente tecnica.
sono più importanti di quelle strettamente tecniche (abilità nel maneggio, conoscenza di stratagemmi, tecniche, principi, ecc.) ?
chiedo questo perché mi è capitato di notare che tra espeti con molta esperienza e novizi particolarmente "prestanti" dal lato delle qualità fisiche con in coltello le differenze si appiattiscono molto ( se non addirittura spariscono).
Beh il ferro corto di per se è un'arma estremamente poco efficiente,
Proprio dovuto alla sua corta misura e peso contenuto che permette di muoverlo con estrema velocità senza intralciarsi.
Velocità e distanza d'azione che per l'avversario diventa estremamente difficile da gestire dunque esponendo a grandi rischi il suo utilizzatore.
Spesso il neofita, non capendo bene cos'ha in mano infarcisce le sue azioni con tanta irruenza, soprattutto con simulacri in gomma metallo e protezioni, irruenza che di per se appartiene al mondo del coltello moderno, non è un caso che il ferro corto sia spesso utilizzato negli stemmi di reparti militari, arditismo , velocità , violenza sprezzo del pericolo sono spesso simboleggiati da una lama corta.
È capitato anche a me di vedere neofiti che entrano come dei siluri nelle guardie di maestri o full istructor.
A questo punto, ritornando alla domanda, allora hanno ragione loro, le prestazioni sono più importanti delle tecnica......, ni :gh: della semplice tecnica non dico più importanti ma paragonabili, dunque la questione dal mio punto di vista , sta nel definire il contesto, la preparazione tattica e psicologica degli avversari, ed anche per un maestro sono cose che se non allenate o stimolate quotidianamente tendono a diminuire con le inevitabili conseguenze .
Ego
-
Il coltello vs coltello a me piace da morire,pero' lo reputo un gioco.
gli schermidori sono un paletto nel culo.
Mi hanno definito in tanti modi nel corso della mia vita , ma paletto nel culo mi è nuova 8)
-pero' devo dire che la differenza si sente meno che con le loro armi, li non si vede
Beh ovvio
Per ultimo devo dire che giocare coi coltelli di gomma/plastica/alluminio (che fanno comunque piuttosto male,specie se con forza) non e' affatto la stessa cosa che con le lame vere. Tutta la baldanza e l'irruenza fisica scompaiono quando si prova con quelli veri, la prima cosa che si nota sono le distanze: anche scambiando lentissimi e collaborativi viene istintivo stare MOLTO piu' lontani. Questo secondo me riduce le possibilita' date dalla mera prestanza..
Pero' sono tutte opinioni un po' cosi',non sistematizzate :)
Si vero
-
Il coltello è un grande catalizzatore.
All'aumentare dell'esperienza e della tecnica,
Mah, io della gran tecnica nel coltello non c'è la vedo
Ego
-
la tecnica come detto risulta pesare molto in uno scontro armato, ma la prestanza atletica aumenta di valore all'accorciarsi dell'arma
Ciao, Sono d'accordo sul concetto di fondo anche se tutta questa tecnica con un rombo di 20-25 cm non c'è la vedo
Ego
-
... ma la prestanza atletica aumenta di valore all'accorciarsi dell'arma
E' quello che intendevo.
Timing, coordinazione, velocità sono tutte qualità che si sviluppano anche in altri ambiti marziali. Se tutte queste qualità sono a mio vantaggio con un arma corta ho molte più chances anche se l'altro è esperto.
Assolutamente si, con la spada potevi sgranare tutto il rosario di ave maria ma non mi prendevi, se non tiravi di scherma, col coltello, assolutamente possibile.
La tecnica specifica non è poi così influente. Una lama corta da solo qualche centimetro in più di allungo rispetto, per dire, a pugni o colpi a mani nude.
Ad esempio io non so neanche come si impugna un fioretto, e in un duello con uno schermitore panzuto, vecchio ecc. questi può fregarmi con la tecnica. Ma con un coltello, a meno di miei errori clamorosi, ho molte più probabilità io di mettere il primo colpo (che non significa che poi sopravviva io...).
Beh se poi non sopravvivi, cosa ti frega di mettere il primo colpo ;)
Chiedo questo perché , con il massimo rispetto, mi è capitato vedere gente che pratica coltello non avere questa gran supremazia su persone a digiuno della disciplina ma con buone doti fisiche (soprattutto timing e velocità) derivanti magari dall'allenamento di AM o SDC ( Pacquiao con un coltello in mano e con la conoscenza di quattro tecniche in croce mi farebbe più paura di molti maestri d'arme, ad esempio)
Si anche a me
-
Per esempio ho partecipato a gare di coltello in cui il regolamento poneva importanti limitazioni all'uso della mano viva e in cui ad ogni contatto con la lama l'azione veniva immediatamente interrotta assegnando un punto indipendentemente da cosa e come si è colpito. In pratica si giocava a "ce l'hai" e uno di quelli che hanno meglio figurato, me lo ricordo bene, è stato un ragazzo alla prima esperienza in assoluto con i coltelli che praticava semi-contact. Con questo tipo di regolamento ci andava a nozze, ma di scherma di coltello qui c'era solo il fatto che tenevi un simulatore in mano.
Sono partito dal regolamento sportivo perché spesso anche la pratica in palestra viene falsata da letture un po' troppo superficiali di quella che invece è un'arte vera e propria, dove la tecnica e l'esperienza la fanno da padrona. Non avrebbe senso allenarsi altrimenti, se il primo che arriva fosse in grado sempre di mettere in difficoltà il "praticante esperto". Questo stesso regolamento sportivo è stato redatto da una palestra in cui si pratica scherma di coltello, basandosi evidentemente su quello che per loro erano gli aspetti più importanti in un duello.
Eri a Soncino?
-
Intendo dire che fermare al primo tocco disincentiva l'uso di manovre elaborate per guadagnare un bersaglio più "pregiato", impoverendo di fatto la scherma. A favore forse di uno scambio più rapido, forse più spettacolare perché l'assalto dura pochi secondi e l'azione diviene più frenetica.
L'esempio di prima era, in termini maccheronici, sacrificare un braccio per arrivare alla gola.
Come per la scherma olimpica di sciabola ti riduci a toccare facendo passare quasi in secondo piano la tua incolumità, è più spettacolare ma meno realistico.
Tutta la scherma ha avuto un impoverimento tecnico soprattutto negli anni 70, adesso si sta cercando piano piano di riparare in parte al danno.
ps i vari espertoni vanno in difficoltà perché nello stretto il colpo è assicurato, per tutte le parti in causa. Prova sempre con il pennarello. Ma se vogliamo un lavoro schermistico pulito, allora l'espertone deve dire la sua, altrimenti c'è qualcosa che non va.
Per me spesso la ' espertone parla e non si allena, perde il tempo , la misura, la "cattiveria" o cazzimma come dicono alcuni amici terroni, la capacità di subire, psicologicamente un attacco ecc.
Non hai più gli skils per impostare una tattica di combattimento, e le prendi, già cosa possibilissima col coltello
-
Eri a Soncino?
No, mi avevano invitato ma a condizioni che non mi andavano bene. Ero al torneo nazionale di Massa, ma li forse tra tutti i regolamenti con cui ho gareggiato era quello più "onesto". Anche se come da altre parti davano lo stesso punteggio a bersagli diversi.
-
Eri a Soncino?
No, mi avevano invitato ma a condizioni che non mi andavano bene. Ero al torneo nazionale di Massa,
Nazionale di massa?
-
Così si chiamava l'evento.
-
Così si chiamava l'evento.
Nazionale di coltello? Non conoscevo
-
In realtà era una gara come le altre, solo che i partecipanti venivano da regioni diverse. Nella scherma di coltello come saprai non esiste ancora un ente in grado di organizzare un vero torneo nazionale. Oltretutto questa gara doveva servire per selezionare la rapprestativa nazionale per un torneo che si doveva tenere in ucraina ma che poi per ovvi motivi non si è tenuto.