1. | Notato le minuscole? |
2. | O nodo? |
3. | :-\ |
4. | :dis: |
5. | ;D |
6. | Per i diversamente poliglotti: che ve lo dico a fa'! |
7. | Per chi volesse approfondire, suggerisco la lettura di topic quali: https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=9798.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=9798.0) o https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=12650.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=12650.0) o simili |
8. | Che non pensavo neppure di avere |
1. | nell'ambito di un bagaglio tecnico ampio ogni persona sceglie le 2-3 cose che gli vengono meglio e le allena al suo meglio, ho un compagno a cui Katagouruma entra con molta facilità, a me manco se mi metto a pregare la Madonna, non ha senso per me allenarla alla nausea quando potrei impiegare tale tempo in cose per me più produttive. Se dovessi quindi creare un mio metodo tale tecnica non ci sarebbe, magari in quella del mio compagno si. |
Quello che noi chiamiamo arte marziale altro non e' che un sistema di combattimento cristallizzato nei rituali e nell'estetica. L'equivalente dei moderni stunt e attori.
Il teatro dell'opera di pechino puo' essere un buon indizio.
Quello che noi chiamiamo arte marziale altro non e' che un sistema di combattimento cristallizzato nei rituali e nell'estetica. L'equivalente dei moderni stunt e attori.
Il teatro dell'opera di pechino puo' essere un buon indizio.
se intendiamo come arte marziale il teatro, il teatro esiste, quindi l'arte marziale esiste
per rimandere nei canoni del topic devi difinire l'arte marziale in qualcosa che non esiste
per esempio potevi dire che quello che noi chiamiamo arte marziale altro non e' che un unicorno, allora andava bene
Secondo il mio criterio le arti marziali non sono mai esistite,sono solo formule verbali ampollose.
Secondo il tuo la distinzione e' solo temporale, prima esistevano ora no. Ma sono esistite.
Aspettiamo l'autore della discussione per sapere da che parte vuole andare a parare, che altrimenti ci impegoliamo sui piani linguistici,culturali e ontologici che manco i monaci scazzati XD
1. | relativo o forse addirittura inesistente |
Si ma il tempo[1] non e' una discriminante per la predicazione dell'esistenza. Altresi' come puo' qualcosa che era non essere piu', essendo un idea e non un aggregato di materia? (per me anche questi sono problemi linguistici e non ontologici)
1. relativo o forse addirittura inesistente
Come facciamo a dire che un concetto non esiste se per argomentare dovremmo servirci della definizione di quel concetto.
Sia io che te abbiamo optato per prendere una definizione implicita di arti marziali comunemente intese per contestare il fatto che nella realta' non si verifica mai quella combinazione ideale di caratteristiche.
Allora non spreco nemmeno "energie giocose" :)
1. | Se poi qualcuno ci riesce, meglio per lui: c'è in palio un premio da un milione di dollari... |
2. | Bootstrapping, direbbe qualcuno. |
3. | Limitiamo il campo al combattimento non armato |
1. | sinceramente ne ho lette parecchie che non condivido |
1. | :gh: |
Non esiste l'arte....esiste la marzialità....declinata e declinabile a seconda di epoche, luoghi e necessità.
Alla luce di questo le cose che non funzionano finiscono per assomigliarsi tutte (cit.)...
e ste 124 pagine dove le mettiamo?[1]Quello è un ottimo topic, ma affrontato da un punto di vista "interno" al sistema da analizzare, che impedisce di vedere il tutto: insomma, si sono cercati criteri di distinzione per separare e distinguere le "fette" tra di loro, mentre qui tentavo di dire che nella "torta" intera andrebbero distinte le parti bruciacchiate o poco cotte da quelle saporite e ben cotte. Scusate la metafora, ma mi evita di tornare a essere prolisso.
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=9798.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=9798.0)
1. :gh:
:o cambiare spacciatore..... :sur:E' facile dire così...
sarà la mia formazione tecnica ma quoto in pieno.
Propriamente non esistono parti buone se non in relazione ad un obiettivo.
Molti qui dentro pensano,con le reciproche sfumature, che vi siano discipline da combattimento, ossia parti di un tutto che, un po' semplicisticamente, chiamiamo combattimento.Punti di vista legittimi. Però, secondo il mio punto di vista, questo modo di vedere (assieme ad altro) porta a dire: "Eeeh... Ma questo ce l'abbiamo anche noi!", perché mantiene la discussione e il confronto (dialettico) sul livello del cosa fare.
Alcune sono sportive,altre orientate alla difesa, alcune ritualizzate,altre solo forme di ginnastica.
Propriamente non esistono parti buone se non in relazione ad un obiettivo.Pensavo di aver espresso lo stesso concetto, ma evidentemente non ci sono riuscito. Devo migliorare il mio modo di scrivere:
(..) dato un contesto e degli scopi definiti, all'interno del mondo "combattimento corpo a corpo" la distinzione che si può fare e che ha un significato aderente con la realtà (...) è (...) tra quello che funziona e quello che non funziona. (...)
1. | A scanso di equivoci: non lo penso. |
Come gia' detto pero' la disciplina non la fa solo l'elenco di tecniche teoriche ma anche l'insieme dei sistemi di allenamento, il modus operandi, i confronti,le metodiche e gli strumenti.A-ah! (cit.)
Molti qui dentro pensano,con le reciproche sfumature, che vi siano discipline da combattimento, ossia parti di un tutto che, un po' semplicisticamente, chiamiamo combattimento.Punti di vista legittimi. Però, secondo il mio punto di vista, questo modo di vedere (assieme ad altro) porta a dire: "Eeeh... Ma questo ce l'abbiamo anche noi!", perché mantiene la discussione e il confronto (dialettico) sul livello del cosa fare.
Alcune sono sportive,altre orientate alla difesa, alcune ritualizzate,altre solo forme di ginnastica.
Per essere più esplicito: per assurdo potrei sostenere che una data arte marziale cinese abbia nel suo corpus tecnico le stesse identiche soluzioni di una disciplina israeliana[1] e, andando ad analizzare movimenti e posture, potrei anche non essere smentito. In un confronto pratico, però, un praticante medio della disciplina israeliana quasi certamente dimostrerebbe che quei movimenti (cosa fare), anche ammettendo ci sia una identicità formale, vanno tradotti praticamente e quello che fa la differenza è il come fare.Propriamente non esistono parti buone se non in relazione ad un obiettivo.Pensavo di aver espresso lo stesso concetto, ma evidentemente non ci sono riuscito. Devo migliorare il mio modo di scrivere:(..) dato un contesto e degli scopi definiti, all'interno del mondo "combattimento corpo a corpo" la distinzione che si può fare e che ha un significato aderente con la realtà (...) è (...) tra quello che funziona e quello che non funziona. (...)
1. A scanso di equivoci: non lo penso.