Ar.Ma.
Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: DJ scanner on January 16, 2017, 16:03:08 pm
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ho trovato questo video sul tubo, io non mi intendo molto di dp, quindi chiedo agli esperti, a me personalmente il video non piace, non credo sia proficuo schivare per sempre, secondo me bisogna fargli male e parecchio, picchiare forte, preciso e deciso, ma ribadisco io di dp non mi intendo molto, potrei sbagliarmi
https://www.youtube.com/watch?v=cPgJGgXoUhU (https://www.youtube.com/watch?v=cPgJGgXoUhU)
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Non ho ancora visto il video e quindi potrei dire una cazzata ma imho associare bullismo e grosse dimensioni è abbastanza indecente...
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In realta' sappiamo che nel caso del bullismo e dello strupro la reazione violenta, non necessariamente a buon fine, e' una efficace forma di difesa.
Un NO secco rispetto al silenzio o nel caso del bullismo restituire due sganassoni spesso mette fine al ciclo invitando il predatore a cercare nuova preda.
Ma la domanda e':
Perche' guardando i suoi video continuiamo a tirare monetine virtuali a Luciolli?
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Secondo me bisognerebbe distinguere il bullo dal violento. Il bullismo spesso è il risultato dell'aggregazione di più di una persona che trova nel numero la propria identità. Quindi più che il "bullo" esiste un' aggregazione di coglioni che presi singolarmente si comportano come timorati di dio.
Il violento invece tipicamente non si aggrega con nessuno, spesso ha la lama in tasca, e neanche i bulli sono amici suoi perché è troppo anche per loro.
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non volevo fare un raffronto tra specie di alienati, chiedevo se questo video e la strategia consigliata e il tipo di allenamento proposto schiva e spingi sia qualcosa di normale.
io il tipo non lo conosco, non so cosa fa, il video mi è uscito per caso
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Magari per provare la strategia contro uno grosso serviva uno grosso.... XD
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non volevo fare un raffronto tra specie di alienati, chiedevo se questo video e la strategia consigliata e il tipo di allenamento proposto schiva e spingi sia qualcosa di normale.
io il tipo non lo conosco, non so cosa fa, il video mi è uscito per caso
La distinzione è importante però perché il video mostra un secco (che simula uno grosso) che cerca di picchiare un'altro facendo del pugilato. Questa non è un'aggressione, ma un combattimento. Quindi la prima domanda è perché il secco ha accettato di menarsi con uno più grosso?
Ma facciamo finta che non sia un combattimento, ma un allenamento al fine di automatizzare le schivate. Va bene, allenare le schivate "per combattere" sono un'ottima cosa. Ma allora è un combattimento o un'aggressione?
L'aggressione è un'azione violenta non è un combattimento sui 12 round. Quindi, grosso o secco, contro un'azione violenta o si scappa o si annulla l'azione violenta nel minore tempo possibile. Non si combatte.
Quindi secondo me bel video se parliamo di allenarsi nelle schivate del pugilato, cagata se parliamo di difesa personale. IMHO.
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Ma la domanda e':
Perche' guardando i suoi video continuiamo a tirare monetine virtuali a Luciolli?
perchè ho cliccato sul link e mi sono reso conto solo dopo di chi fosse... :-X
Comunque "quello grosso" (ma nemmeno poi tanto) è più avanti nel video, ma inutile che lo guardate :dis:
Quindi, grosso o secco, contro un'azione violenta o si scappa o si annulla l'azione violenta nel minore tempo possibile. Non si combatte.
la schivata ci stà ma poi come dici devi far qualcosa, è impensabile schivare tante volte. E poi che strategia sarebbe!? schivare così implica un abilità e un allenamento non banali, e se lo fai ci metti anche tranquillamente qualche pugno allora. E non è nemmeno scontato che essere più o meno grossi implichi per forza essere più o meno agili e veloci come il video sembra suggerire...
video abbastanza pessimo direi :nono:
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Ma la domanda e':
Perche' guardando i suoi video continuiamo a tirare monetine virtuali a Luciolli?
perchè ho cliccato sul link e mi sono reso conto solo dopo di chi fosse... :-X
Comunque "quello grosso" (ma nemmeno poi tanto) è più avanti nel video, ma inutile che lo guardate :dis:
Quindi, grosso o secco, contro un'azione violenta o si scappa o si annulla l'azione violenta nel minore tempo possibile. Non si combatte.
la schivata ci stà ma poi come dici devi far qualcosa, è impensabile schivare tante volte. E poi che strategia sarebbe!? schivare così implica un abilità e un allenamento non banali, e se lo fai ci metti anche tranquillamente qualche pugno allora. E non è nemmeno scontato che essere più o meno grossi implichi per forza essere più o meno agili e veloci come il video sembra suggerire...
video abbastanza pessimo direi :nono:
Si, infatti come allenamento alle schivate può essere utile (anche se la specializzazione nelle schivate richiede anche altro). Ma da qui a dire che è la strategia corretta contro uno più grosso in ambito di DP mi sembra un tantino azzardato...
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E' l'idea stessa dello scontro dipinto nel video a rendere ogni valutazione secondaria...
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Poi c'è anche un altro tema, non direttamente legato a questo topic, che sto notando è molto sottovalutato.
Sia il video (quello col coltello dell'altro topic) postato dallo Spartano sia tanti video che sto vedendo su YouTube dimostrano una cosa, capitata anche a me, cioè l'incapacità psicologica ancor prima che fisica di "scappare" da una situazione di merda. Lo dico sia per esperienza diretta sia perché una persona a me vicina è purtroppo morta per una coltellata che gli ha reciso l'arteria femorale.
Faccio un esempio: c'è un video con sto tizio che cammina con una borsello in mano e da dietro arriva uno con una specie di manganello e glielo da in testa, il tizio davanti cade a terra, ma non molla il borsello e si prende ancora almeno 5 colpi. Alla fine si avvicinano delle persone e l'aggressore scappa. Il tizio si alza con il borsello, è riuscito a non farselo prendere, ma la testa che gronda sangue dice due parole e crolla a terra. (ah, questa è un'aggressione...)
Ora, io le prime volte che mi è capitato di fare a botte in strada, ma anche in palestra, quando prendevo qualche colpo mi saliva così tanta adrenalina che l'unico pensiero era menare più forte. Non era difendermi, non era ragionare, era menare più forte. Accettavo completamente la bagarre. Peccato Mortale (IMHO).
L'adrenalina e il non accettare di star subendo un'aggressione può essere il più grande errore della propria vita.
Quindi allenare la capacità di ragionare sotto stress e con l'adrenalina a 1000 è si un allenamento utile a portare a casa la pelle e mi piacerebbe che video che si autoproclamano di DP ogni tanto parlassero anche di questo...
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Punto importante e spesso sottovalutato...
La faccio brevissima...una collega racconta a mia moglie di una aggressione subita con furto dal marito, descrivendo una posizione in cui lui sarebbe rimasto bloccato praticamente impossibile per chiunque...
Tre giorni dopo prendo un mio allievo non espertissimo e lo metto in quella posizione tre volte e ogni volta con parametri lievemente diversi e complicati...tre volte ha reagito con una semplicità unica.
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Io vorrei sottolineare l'ovvio...
Chi ti aggredisce o e' piu' grosso o ha un arma o ha il vantaggio numerico... oppure e' un coglione totale e poverino andrebbe difeso lui.
Dovrebbe essere una cosa scontata in ogni lavoro di difesa personale non l'oggetto di un discutibile video di schivate pugilistiche...
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Quoto il Mad. LaGGente (e gli istruttori pure) veramente troppo spesso pensano che la DP sia fare a botte. E non si rendono minimamente conto che reagire a un furto (per es.) è una pessima idea. Non hanno la percezione di quanto brutta, dolorosa, potenzialmente pericolosa sia una vera aggressione.
Io nei corsi di DP "base" passo un sacco di tempo a spaventare (in senso buono) gli allievi, per evitare che pensino a fare rambo.
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Ieri mi sono rivisto "quatum solace" il film con james bond che ha un certo punto dice "in addestramento ti insegnano che quando sale l'adrenalina devi compensare...", ho cercato questa frase su inernet e ho trovato un articolo su un blog di BJJ che menziona la stessa frase:
http://theboxmolfetta.blogspot.co.uk/2012/11/adrenalina.html (http://theboxmolfetta.blogspot.co.uk/2012/11/adrenalina.html)
non ho letto tutto l'articolo perché fa un discorso sull'adrenalina che più o meno conosciamo già tutti.
Però mi piace la frase di chiusura: "Come sempre, se non si combatte, non si può imparare a combattere."
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Che non c'entra un cazzo con l'adrenalina.....
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Secondo me ci sono molti punti in comune. Dice nell'articolo:
"L'esperienza della competizione, specialmente nei principianti, porta a reazioni ansiose facilmente collocabili in questa tipologia di esperienze"
"Spesso al termine dell'incontro, la prima cosa che il principiante afferma è di non ricordare cosa è successo, e non si riconosce vedendosi nei filmati della gara.
"Anche questo fenomeno è riconducibile all'aumento della quantità di adrenalina nel nostro organismo. E' infatti dimostrato che allo scattare della situazione “combatti o fuggi”, il nostro cervello inibisce la sua parte cosciente, azzerando qualunque tipo di ragionamento razionale, e attiva solo la parte più istintiva, cioè quella che determina le nostre reazioni di difesa e salvaguardia della vita"
(che può portare a fare cagate pazzesche tipo cercare di prendere a cazzotti uno che nel frattempo ci sta aprendo la pancia con una lama...)
La frase "Come sempre, se non si combatte, non si può imparare a combattere." penso sia riferita all'abitudine allo stress e quindi a gestire in modo corretto l'adrenalina durante gli incontri.
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Che lascia intendere anche altro mentre la gestione dell'adrenalina riguarda anche altre categorie professionali che non combattono mai...e con livelli diversi di rilascio...
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Sicuramente.
Mettendo sul piatto ancora qualcosa vorrei dire una cosa sul combattimento perché ho una mia opinione sul discorso combattimento. Anzi ho un'opinione sul discorso competizione. Credo che niente sia più formativo negli sport da combattimento che competere. In generale credo anzi che se si potesse competere il più possibile i miglioramenti sarebbe esponenziali anche rispetto la gestione dell'adrenalina.
Ma chiaro parliamo di un ambito dove si può competere.
Diverso il discorso di un contesto di DP. Però anche in questo contesto secondo me sarebbe molto utile creare situazioni (chiamiamoli anche giochi) dove si può in qualche modo competere cioè dove qualcuno vince e qualcuno perde (magari mettendo in palio un gatorade). Dove chiaramente stimoli e risposte, adrenalina e gestione della stessa richiedono qualità specifiche e funzionali alla DP.