Ar.Ma.

Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: Raptox on March 12, 2010, 11:47:35 am

Title: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 12, 2010, 11:47:35 am
Qunto ci frega a noi marzialisti la voglia di applicare da subito le piccole cose che soprattutto nelle prime fasi dello studio del TJQ si apprendono??
nel senso...una cosa è fare dei test per verificare se gli esercizi che si fanno ci stanno facendo progredire nella giusta direzione, tutt'altra è provare da subito ad applicare questi esercizi

pareri??
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Nicholas Linnear on March 12, 2010, 12:16:09 pm
L'essere umano, fin dai primi mesi di vita, mette subito in pratica ogni cosa che vede e che impara. Fa parte della crescita. Un artista marziale, mettendo in pratica ciò che giorno dopo giorno apprende, sia da se stesso che dal suo insegnante, affina la propria conoscenza dell'arte. Anzi, a mio parere, è molto difficile imparare nuove cose senza contaminare subito la propria pratica con le nuove conoscenze acquisite.
Ciao
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 12, 2010, 12:18:53 pm
L'essere umano, fin dai primi mesi di vita, mette subito in pratica ogni cosa che vede e che impara. Fa parte della crescita. Un artista marziale, mettendo in pratica ciò che giorno dopo giorno apprende, sia da se stesso che dal suo insegnante, affina la propria conoscenza dell'arte. Anzi, a mio parere, è molto difficile imparare nuove cose senza contaminare subito la propria pratica con le nuove conoscenze acquisite.
Ciao

mmhh..il mio era un discorso più terra terra...
esempio pratico, gestione del proprio equilibrio:
se faccio esercizi che mirano a sviluppare questa qualità all'inizio è normale che "non sono in grado di applicare" motivo per cui è più utile concentrarsi a fare esercizi e piccoli test di verifica piuttosto che provare direttamente facendo applicazioni di tecniche
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Iperbole on March 12, 2010, 12:36:44 pm
il mio era un discorso più terra terra...

Che dio ti benedica!  :D

esempio pratico, gestione del proprio equilibrio:
se faccio esercizi che mirano a sviluppare questa qualità all'inizio è normale che "non sono in grado di applicare" motivo per cui è più utile concentrarsi a fare esercizi e piccoli test di verifica piuttosto che provare direttamente facendo applicazioni di tecniche

Secondo me si deve cercare di fare entrambe , certo all'inizio ci si "esercita" di piu' ... poi col tempo si impara a giocare col proprio corpo piu' che ad applicare ... poi ovvio si provano le tecniche dentro e fuori la palestra. Insomma per me l'importante e' provare-provare-sperimentare-provare-provare-sperimentare sempre  ;)
Poi gli errori ci stanno tutti, ma pratichiamo per imparare dai nostri sbagli no?
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 12, 2010, 13:58:21 pm

Ma va, un nuovo troll? In effetti mi mancava un po' FAM in questi gg...
Ora possiamo splittare il 3d in uno con nome "callagan e la sua 44 nelle mutande" o proseguire con in topic.

Provieni per caso da FAM? :D
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Jaime Vizconde on March 12, 2010, 14:18:19 pm
ok le battute, ma cerchiamo di restare in topic, intesi?
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Jaime Vizconde on March 12, 2010, 14:21:46 pm
per rispondere alla domanda di Raptox
io sono del parere di cominciare fin da subito con le applicazioni, ovviamente ogni studente ha i suoi tempi e l'insegnante dovrà fare attenzione alle difficoltà (diverse da allevo ad allievo) trovate dal proprio studente, nonché alla capacità di assimilazione delle varie tecniche, principi studiati... non è certo un compito semplice
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: XinYiMan on March 12, 2010, 14:32:46 pm
Sicuramente la proposta di Deinoforo non è male, quasi quasi la prendo in considerazione, in fondo così risparmio soldi, forze, tempo e soprattutto do l'esempio!  ;D ;D

Parlando seriamente sono dell'opinione che stessa tecnica applicata diversamente può far sviluppare anche delle capacità, per esempio l'altra sera facevo applicare gedan barai in kiba-dachi ai bambini del karate, lo scopo era proiettare usando solo il bacino. Che soddisfazione ho letto negli occhi della bimba di costituzione più piccola quando ha fatto volare un ragazzo che è grosso 4 volte lei. Lei ha imparato concettualmente qualcosa, ha provato a mettere in pratica qualcosa e quella sera è uscita contenta dalla palestra (questa è la cosa più importante: essere felici di quello che si fa). Quindi io dico: si applicare determinate cose, nel giusto contesto, con la giusta intenzione è importante! Sempre e secondo il mio modestissimo parere!
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: XinYiMan on March 12, 2010, 15:05:26 pm
Ecco un esempio, questo è il Maestro Qian Zhao Hong, chiamato sega circolare. E' considerato da quello che ne so io , uno dei 3 combattenti più forti di Shangai. Stile: XIn Yi Liu He Quan

Come si può notare quando fa vedere le cose, ti mette in condizione anche di capire che cosa stai facendo, con delle applicazioni!

Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Darth Penguin on March 12, 2010, 15:18:25 pm
Forse stiamo travisando l'idea originale..
Il punto non è se le applicazioni vadano insegnate o la loro validità. E' chiaro che a tendere si deve arrivare li, per poi passare al combattimento libero.
Il problema è se non sia meglio fare prima dei semplici test della forza per capire se ci si sta muovendo correttamente. Altrimenti si cerca di muoversi in modo rilassato ed efficiente nella pratica a solo e poi si torna alle vecchie e sbagliate abitudini quando si provano le applicazioni.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: XinYiMan on March 12, 2010, 15:23:21 pm
Forse stiamo travisando l'idea originale..
Il punto non è se le applicazioni vadano insegnate o la loro validità. E' chiaro che a tendere si deve arrivare li, per poi passare al combattimento libero.
Il problema è se non sia meglio fare prima dei semplici test della forza per capire se ci si sta muovendo correttamente. Altrimenti si cerca di muoversi in modo rilassato ed efficiente nella pratica a solo e poi si torna alle vecchie e sbagliate abitudini quando si provano le applicazioni.

Secondo me, bisogna fare entrambe le cose per migliorare gradualmente di pari passo! Un confronto ci vuole sempre, altrimenti si rischia di perdersi nei meandri delle arti marziali, e si è convinti di fare chissacosà...conosco gente che pratica Taiji in un altra scuola che vedono la madonnina quando praticano e pensano di avere chissà quale collegamento con l'universo! E rifuggono sempre le applicazioni, però i test a coppie in maniera accondiscente ne fanno e a giudicare da come si fanno lanciare sembrano tutti bravi!
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: XinYiMan on March 12, 2010, 15:37:59 pm
Per la mia poca esperienza posso dire che in alcune scuole i test per capire se hai raggiunto una certa qualità esistono come parte del percorso di apprendimento.

Per il discorso applicazioni che è già stato recentemente trattato in un post, la mia opinione è questa:

l'applicazione è utile a livello didattico per introdurre una conoscenza dei meccanismi del corpo;

l'applicazione se eseguita fine a se stessa non è utile nel mondo reale (dead pattern) anzi imho è controproducente,

in certe scuole la reale applicazione arriva dopo avere costruito il corpo secondo caratteristiche tipiche che lo rendono efficiente, a volte senza neanche introdurre il concetto di applicazione come generalmente riconosciuto.
Esattamente quello che intendo io!
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Darth Penguin on March 12, 2010, 15:58:56 pm
Forse stiamo travisando l'idea originale..
Il punto non è se le applicazioni vadano insegnate o la loro validità. E' chiaro che a tendere si deve arrivare li, per poi passare al combattimento libero.
Il problema è se non sia meglio fare prima dei semplici test della forza per capire se ci si sta muovendo correttamente. Altrimenti si cerca di muoversi in modo rilassato ed efficiente nella pratica a solo e poi si torna alle vecchie e sbagliate abitudini quando si provano le applicazioni.

Secondo me, bisogna fare entrambe le cose per migliorare gradualmente di pari passo! Un confronto ci vuole sempre, altrimenti si rischia di perdersi nei meandri delle arti marziali, e si è convinti di fare chissacosà...conosco gente che pratica Taiji in un altra scuola che vedono la madonnina quando praticano e pensano di avere chissà quale collegamento con l'universo! E rifuggono sempre le applicazioni, però i test a coppie in maniera accondiscente ne fanno e a giudicare da come si fanno lanciare sembrano tutti bravi!

Certo, provare le applicazioni è fondamentale. Il punto è il quando. Se ci si rende conto che nell'applicazione non si riesce a mettere la qualità che si sta cercando di sviluppare, è meglio fare un passo indietro..Per poi tornarci su più avanti. Tutto qui.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: XinYiMan on March 12, 2010, 16:00:04 pm
Forse stiamo travisando l'idea originale..
Il punto non è se le applicazioni vadano insegnate o la loro validità. E' chiaro che a tendere si deve arrivare li, per poi passare al combattimento libero.
Il problema è se non sia meglio fare prima dei semplici test della forza per capire se ci si sta muovendo correttamente. Altrimenti si cerca di muoversi in modo rilassato ed efficiente nella pratica a solo e poi si torna alle vecchie e sbagliate abitudini quando si provano le applicazioni.

Secondo me, bisogna fare entrambe le cose per migliorare gradualmente di pari passo! Un confronto ci vuole sempre, altrimenti si rischia di perdersi nei meandri delle arti marziali, e si è convinti di fare chissacosà...conosco gente che pratica Taiji in un altra scuola che vedono la madonnina quando praticano e pensano di avere chissà quale collegamento con l'universo! E rifuggono sempre le applicazioni, però i test a coppie in maniera accondiscente ne fanno e a giudicare da come si fanno lanciare sembrano tutti bravi!

Certo, provare le applicazioni è fondamentale. Il punto è il quando. Se ci si rende conto che nell'applicazione non si riesce a mettere la qualità che si sta cercando di sviluppare, è meglio fare un passo indietro..Per poi tornarci su più avanti. Tutto qui.
Allora stavamo dicendo la stessa cosa!
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 12, 2010, 16:17:39 pm
Forse stiamo travisando l'idea originale..
Il punto non è se le applicazioni vadano insegnate o la loro validità. E' chiaro che a tendere si deve arrivare li, per poi passare al combattimento libero.
Il problema è se non sia meglio fare prima dei semplici test della forza per capire se ci si sta muovendo correttamente. Altrimenti si cerca di muoversi in modo rilassato ed efficiente nella pratica a solo e poi si torna alle vecchie e sbagliate abitudini quando si provano le applicazioni.

Concordo. Prima il corretto lavoro del corpo poi la tecnica.
La tecnica deve essere conseguenza del corpo formato prima con appositi ex se no non c'e' connessione tra teoria della AM e applicazione pratica.
Devo applicare con gli stessi principi con cui mi alleno in solo e quindi solo quando sono miei applico e non prima.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 12, 2010, 16:20:47 pm
..appunto..quello che ci "frega" è la fretta di voler vedere subito i "risultati" del lavoro anche se fatto per poco...
Per fortuna stò iniziando a sprogrammarmi una volta per tutte, per uscire da questa fourviante logica!!
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Darth Penguin on March 12, 2010, 16:28:41 pm
il punto è che nella pratica a solo spesso "sembra" che tutto funzioni bene. Poi appena qualcuno ti appoggia una mano sul braccio che stai muovendo ti irrigidisci e butti alle ortiche tutti i validissimi principi teorici su cui hai lavorato.
Il problema è che "testarsi" vicendevolmente in condizioni controllate è un lavoro frustrante che molti evitano volentieri.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: caiosempronio on March 14, 2010, 14:50:21 pm
Il problema è che al momento del test c'è troppa smania di dimostrare anzichè di verificare i nostri progressi.Troppo spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi.Naturalmente è un discorso valido in generale,non ci sono riferimenti specifici.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: MattiaBaldi on March 14, 2010, 15:17:47 pm
Vero,
se ci si allena da soli e basta si arriva a provare delle sensazioni buone ma non sufficenti per "reggere" un avversario-compagno .
Quando si e' ad un certo livello bisogna "testare" o praticamente non si sta facendo niente. Le applicazioni uno davanti l'altro col pugno dritto (per intenderci) non servono a niente cmq.
Un TS fatto bene o dei movimenti liberi e non "addomesticati" sono l'unica cosa possibile. Con i guantini leggeri, pesanti, con il caschetto va bene tutto purche' si metta in pratica quello che si sta facendo, per ritornare alla forma con tutto un altro punto di vista.



M.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: rockyjoe on March 14, 2010, 17:35:35 pm
Per la mia poca esperienza posso dire che in alcune scuole i test per capire se hai raggiunto una certa qualità esistono come parte del percorso di apprendimento.

Per il discorso applicazioni che è già stato recentemente trattato in un post, la mia opinione è questa:

l'applicazione è utile a livello didattico per introdurre una conoscenza dei meccanismi del corpo;

l'applicazione se eseguita fine a se stessa non è utile nel mondo reale (dead pattern) anzi imho è controproducente,

in certe scuole la reale applicazione arriva dopo avere costruito il corpo secondo caratteristiche tipiche che lo rendono efficiente, a volte senza neanche introdurre il concetto di applicazione come generalmente riconosciuto.
era proprio questo che intendevo quando dicevo che le applicazioni sono fantasiose ma servono a illustrare dei meccanismi del corpo in maniera piu tangibile...

forse parlare di test,invece di applicazioni,è una terminologia migliore e meno fuorviante
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: rockyjoe on March 14, 2010, 19:24:06 pm
Il problema è che al momento del test c'è troppa smania di dimostrare anzichè di verificare i nostri progressi.Troppo spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi.Naturalmente è un discorso valido in generale,non ci sono riferimenti specifici.

Quotone
questo succede perchè APPLICANDO,si pensa di lavorare sul compagno,per colpirlo o proiettarlo.mentre in realtà occorre testare sè stessi e lavorare su sè stessi e sulla propria mente-corpo.
bisogna dominare sè stessi e aumentare le proprie capacità,sè si vuole dominare un avversario e utilizzare su di lui quanto appreso.
in questo senso,non esistono applicazioni reali,se non fortuite...
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 14, 2010, 20:04:35 pm
Il problema è che al momento del test c'è troppa smania di dimostrare anzichè di verificare i nostri progressi.Troppo spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi.Naturalmente è un discorso valido in generale,non ci sono riferimenti specifici.

Quotone

Non posso che quotare anche io.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 14, 2010, 20:12:45 pm
questo succede perchè APPLICANDO,si pensa di lavorare sul compagno,per colpirlo o proiettarlo.mentre in realtà occorre testare sè stessi e lavorare su sè stessi e sulla propria mente-corpo.
bisogna dominare sè stessi e aumentare le proprie capacità,sè si vuole dominare un avversario e utilizzare su di lui quanto appreso.
in questo senso,non esistono applicazioni reali,se non fortuite...

Non e' solo quello. Concordo che l'attenzione e' piu' su di noi ma...e' che siamo figli del riuscire a tutti i costi o del la so piu' lunga io. E quindi bariamo con noi stessi oltre che con gli altri, l'importante e' riuscire. Un mix di orgoglio e supponenza, credo.

Spesso poi manca chiarezza nel come si fa un test e si eccede finendo in un confronto.

E' un mare ampio e a mio avviso un buon compagno di pratica e' un faro da non lasciarsi scappare.
Fa la differenza averlo o non averlo.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 14, 2010, 20:18:16 pm
Il problema è che al momento del test c'è troppa smania di dimostrare anzichè di verificare i nostri progressi.Troppo spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi.Naturalmente è un discorso valido in generale,non ci sono riferimenti specifici.
e dove è il problema?
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: XinYiMan on March 15, 2010, 08:10:28 am
Il problema è che al momento del test c'è troppa smania di dimostrare anzichè di verificare i nostri progressi.Troppo spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi.Naturalmente è un discorso valido in generale,non ci sono riferimenti specifici.
e dove è il problema?
Che si snatura l'esessenza del test. E quindi quello che veniva usato per vedere se si stà proseguendo sulla strada corretta finisce per diventare un esaltazione del proprio ego.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: rockyjoe on March 15, 2010, 08:43:38 am
questo succede perchè APPLICANDO,si pensa di lavorare sul compagno,per colpirlo o proiettarlo.mentre in realtà occorre testare sè stessi e lavorare su sè stessi e sulla propria mente-corpo.
bisogna dominare sè stessi e aumentare le proprie capacità,sè si vuole dominare un avversario e utilizzare su di lui quanto appreso.
in questo senso,non esistono applicazioni reali,se non fortuite...

Non e' solo quello. Concordo che l'attenzione e' piu' su di noi ma...e' che siamo figli del riuscire a tutti i costi o del la so piu' lunga io. E quindi bariamo con noi stessi oltre che con gli altri, l'importante e' riuscire. Un mix di orgoglio e supponenza, credo.

Spesso poi manca chiarezza nel come si fa un test e si eccede finendo in un confronto.

E' un mare ampio e a mio avviso un buon compagno di pratica e' un faro da non lasciarsi scappare.
Fa la differenza averlo o non averlo.
è vero,ma è proprio uesto il punto,la cultura orientale esalta l introspezione e la capacità di studiare se stessi.dalla conoscenza di se stessi dovrebbe derivare l azione corretta.l azione è corretta se è corretta,non si decide se è corretta in base unicamente agli effetti che produce su un avversario.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: baltoro 06 on March 15, 2010, 09:52:08 am
questo succede perchè APPLICANDO,si pensa di lavorare sul compagno,per colpirlo o proiettarlo.mentre in realtà occorre testare sè stessi e lavorare su sè stessi e sulla propria mente-corpo.
bisogna dominare sè stessi e aumentare le proprie capacità,sè si vuole dominare un avversario e utilizzare su di lui quanto appreso.
in questo senso,non esistono applicazioni reali,se non fortuite...

Non e' solo quello. Concordo che l'attenzione e' piu' su di noi ma...e' che siamo figli del riuscire a tutti i costi o del la so piu' lunga io. E quindi bariamo con noi stessi oltre che con gli altri, l'importante e' riuscire. Un mix di orgoglio e supponenza, credo.

Spesso poi manca chiarezza nel come si fa un test e si eccede finendo in un confronto.

E' un mare ampio e a mio avviso un buon compagno di pratica e' un faro da non lasciarsi scappare.
Fa la differenza averlo o non averlo.

Qui ci sono persone che sarebbero dei compagni di pratica preziosi.
non posso che continuare a quotare.  :)
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Grisù70 on March 15, 2010, 09:54:38 am
l'applicazione è una cosa, i test un'altra...
i test sono le prove di funzionalità di una qualità che può esser messa in pratica in mille applicazioni....
l'applicazione sul pugno dritto serve eccome... se questa la sai "isolare" e ricontestualizzare nel momento, insomma te la dimentichi per poi farla uscire dove serve....nel senso che non è del tutto sbagliato quel che diceva usque: fare fare fare....poi certo nel bagua non esistono applicazioni ma si fanno...il segreto è capire la chiave di volta...un movimento è sempre unico ed irripetibile

sto sabato me ne sono andato a scarpinare oltre i 700 metri..pendenza everest ;D...dopo tre orette con sto tizio ed un 'altro amico mi son fermato in un altopiano...sveglia alle 5 per godermi Dio...

il tizio è uno scoppiato che non sta mai fermo...scoppiato con l'esercito, con il tennis, col JKD ma soprattutto Krav Maga e boxe...abbiamo fatto due cose insieme per poi abbozzare qualche scambio...
che dire: l'applicazione sul pugno dritto è venuta, sullo sparring, fuori istintivamente sempre diversa...lui variava ed io mi adattavo...quando dimentichi te stesso riesci a fare cose notevoli, ormai il corpo si muove come è stato per anni catechizzato a muovere...ma il dimenticare se stessi è uno sforzo notevole

il tizio raddoppiava e triplicava i colpi ma al primo ero già di fianco o comunque all'interno con il palmo sotto il mento (cosa difficile con lui)...lui è bravo nelle prese e leve, cosa per me quasi sconosciuta...perlomeno non ho mai incontrato uno che fa Krav Maga...ne uscivo fuori ma è un casino...se entrava prima lui ciao...è molto difficile liberarti...se lo fa in velocità rompe male..ce la fai a metà del suo fare (ed è un limite..nel senso che devi sempre andare prima)...quindi per me è importante migliiorare la qualità dell'anticipo, subito...come per il calcio alto..infatti sui calci alti col cazzo che lo lasciavo entrare....sulle prese ho poco allenamento perché non mi sono mai allenato con uno che ne conosce così tante e le sa applicare così bene...questo è stato in culo al mondo con missioni etc..è abbastanza esaltato per essermi d'aiuto... fonte preziosa per crescere da eventuali sconfitte..

bravo col coltello....

continuerò a vedermi con lui ogni due settimane per scarpinare e non stancarmi...altra qualità....

fate tre ore o quattro di salita sul gennargentu e non stancatevi...mica è facile....però è possibile...disperdere sempre meno...

lui trova molta difficoltà a scambiare con me per ché sto basso e piccolo, ha provato il vuoto che non conosceva ed ha testato il colpo da minima distanza, perlomeno le dinamiche del mio stile a grandi linee....che dire...è una soddisfazione....soprattutto perché ci si è incontrati nella non competizione, dove tutti e due siamo appassionati allo scambio....poi in montagna nel silenzio si è più saggi...io ho trovato il suo Krav Maga bellissimo perché sconosciuto....certo lui solleva il mondo ed è muscolare all'eccesso...ah ah ah non potevo trovare di meglio...

non mi interessa sconfiggerlo..interessa la mia sconfitta


saluti ;D

Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 15, 2010, 10:54:58 am
Caro amico mi sà che andresti d'accordo con un po di "scarpinatori di montagna" che conosco :) :) :)
ottima cosa confrontarsi con amici che praticano discipline diverse, fa capire quali sono i limiti della nostra am...
però con i Test progressivi ha ben poco a che fare!! ;) ;) ;)
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 15, 2010, 10:57:53 am
questo succede perchè APPLICANDO,si pensa di lavorare sul compagno,per colpirlo o proiettarlo.mentre in realtà occorre testare sè stessi e lavorare su sè stessi e sulla propria mente-corpo.
bisogna dominare sè stessi e aumentare le proprie capacità,sè si vuole dominare un avversario e utilizzare su di lui quanto appreso.
in questo senso,non esistono applicazioni reali,se non fortuite...

Non e' solo quello. Concordo che l'attenzione e' piu' su di noi ma...e' che siamo figli del riuscire a tutti i costi o del la so piu' lunga io. E quindi bariamo con noi stessi oltre che con gli altri, l'importante e' riuscire. Un mix di orgoglio e supponenza, credo.

Spesso poi manca chiarezza nel come si fa un test e si eccede finendo in un confronto.

E' un mare ampio e a mio avviso un buon compagno di pratica e' un faro da non lasciarsi scappare.
Fa la differenza averlo o non averlo.
è vero,ma è proprio uesto il punto,la cultura orientale esalta l introspezione e la capacità di studiare se stessi.dalla conoscenza di se stessi dovrebbe derivare l azione corretta.l azione è corretta se è corretta,non si decide se è corretta in base unicamente agli effetti che produce su un avversario.

Stiamo dicendo la stessa cosa su questo punto. Non e' il risultato il segnale che facciamo bene. Ma io aggiungo che a volte guardare troppo dentro porta a deviare dal percorso per una naturale tendenza di ognuno a fare nel modo che gli viene meglio...

Un esempio pratico. Mi testa un compagno e poi un altro. Arriva maestro/istruttore che mi dice non va bene e mi corregge.
Anche senza accorgemene tendo a tornare la dove tutto risulta x me piu' facile perche' tendo a concentrarmi su me stesso (sensazioni)o sull'avversario (risultato) anziche seguire le indicazioni. Lo si fa in modo naturale quando non si ha ancora chiaro cosa si deve fare o quando il corpo non e' pronto x una cosa.
Le indicazioni ricevute x quanto chiare non aiutano a trovare la strada e ci troviamo a fare tentativi x riuscire o per afferrare una sensazione anziche concentrarci sul ex in modo neutro.

Non so se mi sono spiegato ma credo che sia importante non concentrarsi su un aspetto in certi casi quando avere una visione complessiva (io, sensazione, forze, l'altro, posizione delle parti del corpo, ecc.)


Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 12:09:23 pm
Il problema è che al momento del test c'è troppa smania di dimostrare anzichè di verificare i nostri progressi.Troppo spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi.Naturalmente è un discorso valido in generale,non ci sono riferimenti specifici.
e dove è il problema?
Che si snatura l'esessenza del test. E quindi quello che veniva usato per vedere se si stà proseguendo sulla strada corretta finisce per diventare un esaltazione del proprio ego.
se faccio una sfida con qualcuno è un test,eccome se lo è...
nessuna esaltazione di ego,solo un test per vedere chi ha appreso meglio quello che si sta' facendo;se poi uno si esalta o se si svilisce...bhè vuol dire che ha appreso pochino pochino.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 12:12:53 pm
questo succede perchè APPLICANDO,si pensa di lavorare sul compagno,per colpirlo o proiettarlo.mentre in realtà occorre testare sè stessi e lavorare su sè stessi e sulla propria mente-corpo.
bisogna dominare sè stessi e aumentare le proprie capacità,sè si vuole dominare un avversario e utilizzare su di lui quanto appreso.
in questo senso,non esistono applicazioni reali,se non fortuite...

Non e' solo quello. Concordo che l'attenzione e' piu' su di noi ma...e' che siamo figli del riuscire a tutti i costi o del la so piu' lunga io. E quindi bariamo con noi stessi oltre che con gli altri, l'importante e' riuscire. Un mix di orgoglio e supponenza, credo.

Spesso poi manca chiarezza nel come si fa un test e si eccede finendo in un confronto.

E' un mare ampio e a mio avviso un buon compagno di pratica e' un faro da non lasciarsi scappare.
Fa la differenza averlo o non averlo.
è vero,ma è proprio uesto il punto,la cultura orientale esalta l introspezione e la capacità di studiare se stessi.dalla conoscenza di se stessi dovrebbe derivare l azione corretta.l azione è corretta se è corretta,non si decide se è corretta in base unicamente agli effetti che produce su un avversario.
l'azione è corretta se è corretta...
In base ha cosa decidi se una azione è corretta,a parte la sua correttezza?
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 12:13:35 pm
Caro amico mi sà che andresti d'accordo con un po di "scarpinatori di montagna" che conosco :) :) :)
ottima cosa confrontarsi con amici che praticano discipline diverse, fa capire quali sono i limiti della nostra am...
però con i Test progressivi ha ben poco a che fare!! ;) ;) ;)
come definisci un test progressivo?
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Grisù70 on March 15, 2010, 12:51:07 pm
Caro amico mi sà che andresti d'accordo con un po di "scarpinatori di montagna" che conosco :) :) :)
ottima cosa confrontarsi con amici che praticano discipline diverse, fa capire quali sono i limiti della nostra am...
però con i Test progressivi ha ben poco a che fare!! ;) ;) ;)
come definisci un test progressivo?
il test nel mio caso è stato:
sono "tranquillo" quando, in uno scambio di colpi, ho ha che fare con uno sconosciuto che applica tecniche sconosciute?

in quanto tempo raggiungo una conoscenza del mio "essere vuoto"(e qui ognuno sa quello è suo)


 riesco a venire fuori con il mio "corpo" dove l'incognita del mio avversario si fa concretezza?
 etc etc...

questo è test perché testa proggresivamente delle qualità.....poi la qualità di assemblare le qualità...

testa in un momento in cui vi è collaborazione...io grido quando non "esco" il tipo si ferma e si ricomincia..a sfinimento....dopo a casa elaboro e rifletto..mi alleno dove manco...etc etc

ps: in una sfida ci sono altre varianti e non è possibile fare quel che intendo
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 12:58:01 pm
Caro amico mi sà che andresti d'accordo con un po di "scarpinatori di montagna" che conosco :) :) :)
ottima cosa confrontarsi con amici che praticano discipline diverse, fa capire quali sono i limiti della nostra am...
però con i Test progressivi ha ben poco a che fare!! ;) ;) ;)
come definisci un test progressivo?
1 il test nel mio caso è stato:
2 sono "tranquillo" quando, in uno scambio di colpi, ho ha che fare con uno sconosciuto che applica tecniche sconosciute?
in quanto tempo raggiungo una conoscenza del mio "essere vuoto"(e qui ognuno sa quello è suo)
3 riesco a venire fuori con il mio "corpo" dove l'incognita del mio avversario si fa concretezza?
 etc etc...

questo è test perché testa proggresivamente delle qualità.....poi la qualità di assemblare le qualità...

testa in un momento in cui vi è collaborazione...io grido quando non "esco" il tipo si ferma e si ricomincia..a sfinimento....dopo a casa elaboro e rifletto..mi alleno dove manco...etc etc

ps: in una sfida ci sono altre varianti e non è possibile fare quel che intendo

come la vedo io...
se facciamo una sfida,al gioco che si fa' nella palestra dove vado io,se tu mi butti a terra,capisco che ero radicato una fava,che ho perso la postura corretta mentre spingevo,che mi sono fatto "prendere";poco importa che si chiami sfida o test...idem con patate se si fanno i pugni...se vado KO la prossima volta capirò che non devo aprirmi troppo che devo essere piu' mobile ecc...ecc...
P.S. non capisco quali altre variabili ci siano,ammesso e non concesso che si intendano per variabili il solito dito nell'occhio o il calcio nei coglioni magari accompagnato dal bel gesto della lama di mezzo metro che entra dal sedere e ti esce dalla bocca...questi discorsi idioti per una volta proviamo ad accantonarli...
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Grisù70 on March 15, 2010, 13:03:56 pm
Caro amico mi sà che andresti d'accordo con un po di "scarpinatori di montagna" che conosco :) :) :)
ottima cosa confrontarsi con amici che praticano discipline diverse, fa capire quali sono i limiti della nostra am...
però con i Test progressivi ha ben poco a che fare!! ;) ;) ;)
come definisci un test progressivo?
1 il test nel mio caso è stato:
2 sono "tranquillo" quando, in uno scambio di colpi, ho ha che fare con uno sconosciuto che applica tecniche sconosciute?
in quanto tempo raggiungo una conoscenza del mio "essere vuoto"(e qui ognuno sa quello è suo)
3 riesco a venire fuori con il mio "corpo" dove l'incognita del mio avversario si fa concretezza?
 etc etc...

questo è test perché testa proggresivamente delle qualità.....poi la qualità di assemblare le qualità...

testa in un momento in cui vi è collaborazione...io grido quando non "esco" il tipo si ferma e si ricomincia..a sfinimento....dopo a casa elaboro e rifletto..mi alleno dove manco...etc etc

ps: in una sfida ci sono altre varianti e non è possibile fare quel che intendo

come la vedo io...
se facciamo una sfida,al gioco che si fa' nella palestra dove vado io,se tu mi butti a terra,capisco che ero radicato una fava,che ho perso la postura corretta mentre spingevo,che mi sono fatto "prendere";poco importa che si chiami sfida o test...idem con patate se si fanno i pugni...se vado KO la prossima volta capirò che non devo aprirmi troppo che devo essere piu' mobile ecc...ecc...
P.S. non capisco quali altre variabili ci siano,ammesso e non concesso che si intendano per variabili il solito dito nell'occhio o il calcio nei coglioni magari accompagnato dal bel gesto della lama di mezzo metro che entra dal sedere e ti esce dalla bocca...questi discorsi idioti per una volta proviamo ad accantonarli...
usque la variabile è:

in una sfida voglio vincere

in un test guadagno dove perdo

in una sfida penso a vincere

in un test sto attento ad applicare senza l'ossessione di prevalere

è questione di atteggiamento ed approccio


questo intendo
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 13:07:43 pm
Caro amico mi sà che andresti d'accordo con un po di "scarpinatori di montagna" che conosco :) :) :)
ottima cosa confrontarsi con amici che praticano discipline diverse, fa capire quali sono i limiti della nostra am...
però con i Test progressivi ha ben poco a che fare!! ;) ;) ;)
come definisci un test progressivo?
1 il test nel mio caso è stato:
2 sono "tranquillo" quando, in uno scambio di colpi, ho ha che fare con uno sconosciuto che applica tecniche sconosciute?
in quanto tempo raggiungo una conoscenza del mio "essere vuoto"(e qui ognuno sa quello è suo)
3 riesco a venire fuori con il mio "corpo" dove l'incognita del mio avversario si fa concretezza?
 etc etc...

questo è test perché testa proggresivamente delle qualità.....poi la qualità di assemblare le qualità...

testa in un momento in cui vi è collaborazione...io grido quando non "esco" il tipo si ferma e si ricomincia..a sfinimento....dopo a casa elaboro e rifletto..mi alleno dove manco...etc etc

ps: in una sfida ci sono altre varianti e non è possibile fare quel che intendo

come la vedo io...
se facciamo una sfida,al gioco che si fa' nella palestra dove vado io,se tu mi butti a terra,capisco che ero radicato una fava,che ho perso la postura corretta mentre spingevo,che mi sono fatto "prendere";poco importa che si chiami sfida o test...idem con patate se si fanno i pugni...se vado KO la prossima volta capirò che non devo aprirmi troppo che devo essere piu' mobile ecc...ecc...
P.S. non capisco quali altre variabili ci siano,ammesso e non concesso che si intendano per variabili il solito dito nell'occhio o il calcio nei coglioni magari accompagnato dal bel gesto della lama di mezzo metro che entra dal sedere e ti esce dalla bocca...questi discorsi idioti per una volta proviamo ad accantonarli...
usque la variabile è:

in una sfida voglio vincere

in un test guadagno dove perdo

in una sfida penso a vincere

in un test sto attento ad applicare senza l'ossessione di prevalere

è questione di atteggiamento ed approccio


questo intendo
atteggiamenti diversi...credo comunque che si apprenda di piu' da una sfida,non è facile tenere a bada le emozioni,cosa che nei test non si prendono in considerazione...
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Grisù70 on March 15, 2010, 13:20:33 pm
Caro amico mi sà che andresti d'accordo con un po di "scarpinatori di montagna" che conosco :) :) :)
ottima cosa confrontarsi con amici che praticano discipline diverse, fa capire quali sono i limiti della nostra am...
però con i Test progressivi ha ben poco a che fare!! ;) ;) ;)
come definisci un test progressivo?
1 il test nel mio caso è stato:
2 sono "tranquillo" quando, in uno scambio di colpi, ho ha che fare con uno sconosciuto che applica tecniche sconosciute?
in quanto tempo raggiungo una conoscenza del mio "essere vuoto"(e qui ognuno sa quello è suo)
3 riesco a venire fuori con il mio "corpo" dove l'incognita del mio avversario si fa concretezza?
 etc etc...

questo è test perché testa proggresivamente delle qualità.....poi la qualità di assemblare le qualità...

testa in un momento in cui vi è collaborazione...io grido quando non "esco" il tipo si ferma e si ricomincia..a sfinimento....dopo a casa elaboro e rifletto..mi alleno dove manco...etc etc

ps: in una sfida ci sono altre varianti e non è possibile fare quel che intendo

come la vedo io...
se facciamo una sfida,al gioco che si fa' nella palestra dove vado io,se tu mi butti a terra,capisco che ero radicato una fava,che ho perso la postura corretta mentre spingevo,che mi sono fatto "prendere";poco importa che si chiami sfida o test...idem con patate se si fanno i pugni...se vado KO la prossima volta capirò che non devo aprirmi troppo che devo essere piu' mobile ecc...ecc...
P.S. non capisco quali altre variabili ci siano,ammesso e non concesso che si intendano per variabili il solito dito nell'occhio o il calcio nei coglioni magari accompagnato dal bel gesto della lama di mezzo metro che entra dal sedere e ti esce dalla bocca...questi discorsi idioti per una volta proviamo ad accantonarli...
usque la variabile è:

in una sfida voglio vincere

in un test guadagno dove perdo

in una sfida penso a vincere

in un test sto attento ad applicare senza l'ossessione di prevalere

è questione di atteggiamento ed approccio


questo intendo
atteggiamenti diversi...credo comunque che si apprenda di piu' da una sfida,non è facile tenere a bada le emozioni,cosa che nei test non si prendono in considerazione...
e come no?

sono "tranquillo" quando, in uno scambio di colpi, ho ha che fare con uno sconosciuto che applica tecniche sconosciute?

alla fine in uno scontro in strada IO NON CERCO  la vittoria....io faccio il mio
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Grisù70 on March 15, 2010, 14:28:00 pm
io cerco la vittoria facendo il mio,se possibile...
atteggiamenti diversi

l'altra sera stavo bevendo dell'acqua e avevo una sete bestiale, stavo di fronte al frigo..aperto..bevevo e godevo..ad un certo punto cade un barattolino aperto di roba dallo scompartimento...era in bilico...l'ho preso al volo in una frazione di istinto con una mano...stavo ancora traccannando...gesto perfetto....presa sicura...nessun irrigidimento

mi ha dato da pensare un casino
son rimasto fermo...stupito...
stavo pensando a bere e il barattolino l'ho visto con la coda dell'occhio
mi sono spiazzato da solo...il mio inconscio mi ha detto: hai visto cosa so fare...col cazzo che riesci a salvare le olive aperte senza far cadere una goccia...qualsiasi prova!

ed io lì col barattolino che a parte il culo o fortuna...ero lì che pèensavo alla perfezione e velocità del gesto

venerdì sera ho visto napoli fiorentina...ci ho ripensato associando questo:
lancio lungo, yovetic o come si scrive.. prende palla..nella foga si gira, punta a rete e......frazioni di secondo..fischia l'arbitro nella frazione di secondo in cui si è già girato e...fiiiiiiiiiiii...tiro al volo rete...annullata...fischio prima dello scoccare del tiro...

stessa dinamica: prima del fischio gesti atletici notevoli caratterizzati da agonismo ed energie profuse (il girarsi e coordinarsi per il tiro)

dopo il fischio il gesto atletico perfetto ed accademico, fluido..palla dove non può arrivare nessuno...freddo...

gesto spogliato dall'ossessione di far gol..il fischio ha deresponsabilizzato l'attaccante che inconsciamente ha fatto il gesto tecnico senza pensare al gol..una frazione di secondo(prima e dopo il fischio) ma quanto basta per attivare il pulsantino OFF....
il conscio ha pensato al fischio
l'inconscio ha continuato l'azione
il gesto è uscito meglio e si è vista tutta la tecnica...accademia

prima del fischio il muoversi aveva altre caratteristiche
dopo il fischio il muoversi era totalmente fluido e freddo...una coordinazione e mira da videogioco

queste cose mi fanno riflettere assai

divulgo le mie intuizioni senza la pretesa di dire cose importanti

saluti :)
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 15:45:58 pm
io cerco la vittoria facendo il mio,se possibile...
atteggiamenti diversi

l'altra sera stavo bevendo dell'acqua e avevo una sete bestiale, stavo di fronte al frigo..aperto..bevevo e godevo..ad un certo punto cade un barattolino aperto di roba dallo scompartimento...era in bilico...l'ho preso al volo in una frazione di istinto con una mano...stavo ancora traccannando...gesto perfetto....presa sicura...nessun irrigidimento

mi ha dato da pensare un casino
son rimasto fermo...stupito...
stavo pensando a bere e il barattolino l'ho visto con la coda dell'occhio
mi sono spiazzato da solo...il mio inconscio mi ha detto: hai visto cosa so fare...col cazzo che riesci a salvare le olive aperte senza far cadere una goccia...qualsiasi prova!

ed io lì col barattolino che a parte il culo o fortuna...ero lì che pèensavo alla perfezione e velocità del gesto

venerdì sera ho visto napoli fiorentina...ci ho ripensato associando questo:
lancio lungo, yovetic o come si scrive.. prende palla..nella foga si gira, punta a rete e......frazioni di secondo..fischia l'arbitro nella frazione di secondo in cui si è già girato e...fiiiiiiiiiiii...tiro al volo rete...annullata...fischio prima dello scoccare del tiro...

stessa dinamica: prima del fischio gesti atletici notevoli caratterizzati da agonismo ed energie profuse (il girarsi e coordinarsi per il tiro)

dopo il fischio il gesto atletico perfetto ed accademico, fluido..palla dove non può arrivare nessuno...freddo...

gesto spogliato dall'ossessione di far gol..il fischio ha deresponsabilizzato l'attaccante che inconsciamente ha fatto il gesto tecnico senza pensare al gol..una frazione di secondo(prima e dopo il fischio) ma quanto basta per attivare il pulsantino OFF....
il conscio ha pensato al fischio
l'inconscio ha continuato l'azione
il gesto è uscito meglio e si è vista tutta la tecnica...accademia

prima del fischio il muoversi aveva altre caratteristiche
dopo il fischio il muoversi era totalmente fluido e freddo...una coordinazione e mira da videogioco

queste cose mi fanno riflettere assai

divulgo le mie intuizioni senza la pretesa di dire cose importanti

saluti :)
su yovetic e arbitro...poco ci azzecca,il calciatore ha tirato senza sapere che l'arbitro avrebbe fischiato...e comunque dalle nostre parti certi tiri si chiamano funghi,almeno che non sia Del Piero a farli  ;)
per le olive...una sera il sottoscritto,completamente sbronzo,fuori da un locale di domenicani,per non chiedere permesso ha dato una spallata ad un tizio,questi risentito ha iniziato a colpirmi...uno due alla faccia,muovevo la testa per prenderli nei corni anzichè negli occhi...ho fatto un passo indietro,barcollando per il vino e per i pugni,appena si è riavvicinato gli ho tirato un sinistro ad occhi chiusi,per il vino,e lo sdraiato...è stato solo culo.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 15, 2010, 16:00:15 pm
Era piu' conveniente a mio avviso chiedere il permesso :P

A mio avviso ad alcuni non e' chiaro il concetto di test.
Il test e' una valutazione di uno o piu' aspetti. Il confronto un'altra cosa.

Valutare se uno fa bene e' importante quanto praticare.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 15, 2010, 16:29:48 pm
ragazzi e quanto correte!! :)
ad esempio ultimamente stò facendo dei piccoli test per verificare quanto riesco a scaricare il peso a terra e quanto la mia struttura sia allineata e con i muscoli rilassati...
tipo: mi metto a piedi paralleli e con un compagno che fa pressione su vari punti della colonna vertebrale vedo quanto riesco a scaricare la sua forza sui miei piedi
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...
per questo si chiama test e non "confronto"
quando ho voglia di vedere quanto "valgo" marzialmente parlando, chiamo il kick boxer ci mettiamo solo i guantini e giù mazzate libere per un'ora..
certo anche questo è un test, per vedere quanto in generale progredisco..
ma quelli di cui parlo io sono i test per vedere se si stanno effettivamente sviluppando determinate qualità (quelle che dovrebbero essere tipiche di un corpo Nejja, per fare contento Insetto!)
fare sparring non mi serve per capire se stò creando in mio corpo nejja...fare dei piccoli test specifici...SI

claro???
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 16:38:53 pm
ragazzi e quanto correte!! :)
ad esempio ultimamente stò facendo dei piccoli test per verificare quanto riesco a scaricare il peso a terra e quanto la mia struttura sia allineata e con i muscoli rilassati...
tipo: mi metto a piedi paralleli e con un compagno che fa pressione su vari punti della colonna vertebrale vedo quanto riesco a scaricare la sua forza sui miei piedi
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...
per questo si chiama test e non "confronto"
e chi te lo dice...magari impari a stoppare un bisonte
Quote
quando ho voglia di vedere quanto "valgo" marzialmente parlando, chiamo il kick boxer ci mettiamo solo i guantini e giù mazzate libere per un'ora..
un ora di libero con solo guantini...a contatto pieno?...michia Raptox meglio non farti incazzare...grande davvero!!!
Lo facessi io con Max o l'altro tornerei a casa con la faccia gonfia come un pallone...noi usiamo i guantoni e il caschetto  :o
Quote
piu
certo anche questo è un test, per vedere quanto in generale progredisco..
ma quelli di cui parlo io sono i test per vedere se si stanno effettivamente sviluppando determinate qualità (quelle che dovrebbero essere tipiche di un corpo Nejja, per fare contento Insetto!)
fare sparring non mi serve per capire se stò creando in mio corpo nejja...fare dei piccoli test specifici...SI

claro???
claro che si
pero' io lo chiamo allenamento
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 15, 2010, 16:43:51 pm
ragazzi e quanto correte!! :)
ad esempio ultimamente stò facendo dei piccoli test per verificare quanto riesco a scaricare il peso a terra e quanto la mia struttura sia allineata e con i muscoli rilassati...
tipo: mi metto a piedi paralleli e con un compagno che fa pressione su vari punti della colonna vertebrale vedo quanto riesco a scaricare la sua forza sui miei piedi
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...
per questo si chiama test e non "confronto"
e chi te lo dice...magari impari a stoppare un bisonte
Quote
quando ho voglia di vedere quanto "valgo" marzialmente parlando, chiamo il kick boxer ci mettiamo solo i guantini e giù mazzate libere per un'ora..
un ora di libero con solo guantini...a contatto pieno?...michia Raptox meglio non farti incazzare...grande davvero!!!
Lo facessi io con Max o l'altro tornerei a casa con la faccia gonfia come un pallone...noi usiamo i guantoni e il caschetto  :o
Quote
piu
certo anche questo è un test, per vedere quanto in generale progredisco..
ma quelli di cui parlo io sono i test per vedere se si stanno effettivamente sviluppando determinate qualità (quelle che dovrebbero essere tipiche di un corpo Nejja, per fare contento Insetto!)
fare sparring non mi serve per capire se stò creando in mio corpo nejja...fare dei piccoli test specifici...SI

claro???
claro che si
pero' io lo chiamo allenamento

quando faccio sparring arriviamo a contatto ma evitiamo di massacrarci, nel senso che evitiamo di affondare i colpi, altrimenti neanche 10 min dureremmo!!
però si..sono contrario a troppe protezioni, che secondo me portano a prendersi troppi "rischi" con il pericolo di crearsi automatismi e abitudini che in un eventuale scontro senza protezioni sarebbero un suicidio...

Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 16:49:13 pm
ragazzi e quanto correte!! :)
ad esempio ultimamente stò facendo dei piccoli test per verificare quanto riesco a scaricare il peso a terra e quanto la mia struttura sia allineata e con i muscoli rilassati...
tipo: mi metto a piedi paralleli e con un compagno che fa pressione su vari punti della colonna vertebrale vedo quanto riesco a scaricare la sua forza sui miei piedi
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...
per questo si chiama test e non "confronto"
e chi te lo dice...magari impari a stoppare un bisonte
Quote
quando ho voglia di vedere quanto "valgo" marzialmente parlando, chiamo il kick boxer ci mettiamo solo i guantini e giù mazzate libere per un'ora..
un ora di libero con solo guantini...a contatto pieno?...michia Raptox meglio non farti incazzare...grande davvero!!!
Lo facessi io con Max o l'altro tornerei a casa con la faccia gonfia come un pallone...noi usiamo i guantoni e il caschetto  :o
Quote
piu
certo anche questo è un test, per vedere quanto in generale progredisco..
ma quelli di cui parlo io sono i test per vedere se si stanno effettivamente sviluppando determinate qualità (quelle che dovrebbero essere tipiche di un corpo Nejja, per fare contento Insetto!)
fare sparring non mi serve per capire se stò creando in mio corpo nejja...fare dei piccoli test specifici...SI

claro???
claro che si
pero' io lo chiamo allenamento

quando faccio sparring arriviamo a contatto ma evitiamo di massacrarci, nel senso che evitiamo di affondare i colpi, altrimenti neanche 10 min dureremmo!!
però si..sono contrario a troppe protezioni, che secondo me portano a prendersi troppi "rischi" con il pericolo di crearsi automatismi e abitudini che in un eventuale scontro senza protezioni sarebbero un suicidio...


io una volta ho fatto sparring con mio fratello...a contatto pieno,con guantoni e caschetto...il giorno dopo avevevamo la testa sfatta...non distinguevamo una chiave inglese da una pinza.
Quindi...se ti metti le protezioni,dopo la prima volta,capisci che comunque anche se hai il casco e i guantoni i colpi vanno evitati...
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: sabino_leone on March 15, 2010, 18:36:43 pm
Quote
author=Raptox link=topic=1835.msg32773#msg32773 niente...perchè  

quando faccio sparring arriviamo a contatto ma evitiamo di massacrarci, nel senso che evitiamo di affondare i colpi, altrimenti neanche 10 min dureremmo!!
però si..sono contrario a troppe protezioni, che secondo me portano a prendersi troppi "rischi" con il pericolo di crearsi automatismi e abitudini che in un eventuale scontro senza protezioni sarebbero un suicidio...

Raptox,Non credo che si possa fare combattimento a contatto pieno senza le dovute protezioni,tranne che tu non voglia diventare Frankestein.C'è molta confusione al riguardo,spesso si confonde l'applicazione con il combattimento libero.Secondo me senza le dovute protezioni soprattutto quando il livello non è alto vi è il rischio di farsi veramente male.Man mano chè il livello sale prenderò sempre più coscenza nel darle e prenderle.Posso dire con sincerità che anche le protezioni hanno un aspetto negativo,quello di non far comprendere subito quando l'altro ha toccato controllando o no,con il risultato che spesso i due contendenti aumenteranno sempre più la potenza dei colpi,finendo poi per creare grossi problemi fisici,purtroppo ahimè questo è il pegno da pagare.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 15, 2010, 18:42:10 pm

Posso dire con sincerità che anche le protezioni hanno un aspetto negativo,quello di non far comprendere subito quando l'altro ha toccato controllando o no,con il risultato che spesso i due contendenti aumenteranno sempre più la potenza dei colpi,finendo poi per creare grossi problemi fisici,purtroppo ahimè questo è il pegno da pagare.

...hai fatto centro!! :) :)

tra due persone sufficentemente preparate basta veramente poco per capire quando un colpo è andato a segno oppure no...
motivo per cui faccio sparring con poche selezionate persone...senza aver voglia di dimostrare alcunchè o semplicemente "vincere", ma con l'intelligenza di capire che se si viene colpiti sul naso basta veramente poca forza in più per romperlo...ma lo sparring serve ad allenarsi a non farsi colpire...non ad incassare o a darle come un cinghiale!! ;)
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 18:43:57 pm

Posso dire con sincerità che anche le protezioni hanno un aspetto negativo,quello di non far comprendere subito quando l'altro ha toccato controllando o no,con il risultato che spesso i due contendenti aumenteranno sempre più la potenza dei colpi,finendo poi per creare grossi problemi fisici,purtroppo ahimè questo è il pegno da pagare.

...hai fatto centro!! :) :)

tra due persone sufficentemente preparate basta veramente poco per capire quando un colpo è andato a segno oppure no...
motivo per cui faccio sparring con poche selezionate persone...senza aver voglia di dimostrare alcunchè o semplicemente "vincere", ma con l'intelligenza di capire che se si viene colpiti sul naso basta veramente poca forza in più per romperlo...ma lo sparring serve ad allenarsi a non farsi colpire...non ad incassare o a darle come un cinghiale!! ;)

lo sparring serve per imparare a combattere...per questo va fatto con un compagno,con un estraneo si chiama combattimento,ed è un'altra cosa
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Grisù70 on March 15, 2010, 18:54:16 pm

Posso dire con sincerità che anche le protezioni hanno un aspetto negativo,quello di non far comprendere subito quando l'altro ha toccato controllando o no,con il risultato che spesso i due contendenti aumenteranno sempre più la potenza dei colpi,finendo poi per creare grossi problemi fisici,purtroppo ahimè questo è il pegno da pagare.

...hai fatto centro!! :) :)

tra due persone sufficentemente preparate basta veramente poco per capire quando un colpo è andato a segno oppure no...
motivo per cui faccio sparring con poche selezionate persone...senza aver voglia di dimostrare alcunchè o semplicemente "vincere", ma con l'intelligenza di capire che se si viene colpiti sul naso basta veramente poca forza in più per romperlo...ma lo sparring serve ad allenarsi a non farsi colpire...non ad incassare o a darle come un cinghiale!! ;)

lo sparring serve per imparare a combattere...per questo va fatto con un compagno,con un estraneo si chiama combattimento,ed è un'altra cosa
bo.....è inutile dire che non condivido
un estraneo può essere comunque didatticamente collaborativo

ps: il muro più alto che ho saltato è stato quando tempo fa corricchiando non pensavo al muro ma ai maremmanni che mi seguivano

è stato culo ma quella fortuna pensando al muro non so se ti si ripresenta

saluti :)
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Grisù70 on March 15, 2010, 19:11:47 pm
Era piu' conveniente a mio avviso chiedere il permesso :P

A mio avviso ad alcuni non e' chiaro il concetto di test.
Il test e' una valutazione di uno o piu' aspetti. Il confronto un'altra cosa.

Valutare se uno fa bene e' importante quanto praticare.
anche qui dissento
la valutazione la puoi fare anche in terreno neutrale...nel senso che oltre a farla con te stesso e con altri in un contesto di palestra...devi valutare se questa qualità valutata sia accessibile quando il contesto è NUOVO...allora provare le stesse cose con un estraneo collaborativo, nel senso che si ferma quando deve e non ha in testa di romperti il culo e finirti, è utile e si chiama confronto.

nel caso di questo sabato, il tizio prendeva e quando riusciva la sua tecnica di leva mi faceva male ma si fermava nel momento in cui gridavo...se prendo un pugno in faccia si continua se mi sento di non gridare l'alt...etc etc......
non per forza poi si deve combattere a pugni....si può verificare il coro a corpo o radicamento...ma una cosa è essere abituati al tuo compagno che usa la tua stessa forza, diverso è quando uno, che si allena col bilancere, usa altro tipo di forza....in questo caso mi son trovato benissimo a fare "sumo" col tizio, che è un bisonte...dal cerchio usciva lui...ma sono esempi...
allenare la tua "percezione" sul calcio alto è utile...sarebbe utile verificare poi con praticanti di TKD

per raptox: ho letto e capisco..poi quel test lo farai, una volta raggiunto un livello, con gente che spinge come un bisonte...e sarà sempre un test, ed un confronto....

etc etc
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 15, 2010, 19:22:49 pm

Posso dire con sincerità che anche le protezioni hanno un aspetto negativo,quello di non far comprendere subito quando l'altro ha toccato controllando o no,con il risultato che spesso i due contendenti aumenteranno sempre più la potenza dei colpi,finendo poi per creare grossi problemi fisici,purtroppo ahimè questo è il pegno da pagare.

...hai fatto centro!! :) :)

tra due persone sufficentemente preparate basta veramente poco per capire quando un colpo è andato a segno oppure no...
motivo per cui faccio sparring con poche selezionate persone...senza aver voglia di dimostrare alcunchè o semplicemente "vincere", ma con l'intelligenza di capire che se si viene colpiti sul naso basta veramente poca forza in più per romperlo...ma lo sparring serve ad allenarsi a non farsi colpire...non ad incassare o a darle come un cinghiale!! ;)

lo sparring serve per imparare a combattere...per questo va fatto con un compagno,con un estraneo si chiama combattimento,ed è un'altra cosa
bo.....è inutile dire che non condivido
un estraneo può essere comunque didatticamente collaborativo

ps: il muro più alto che ho saltato è stato quando tempo fa corricchiando non pensavo al muro ma ai maremmanni che mi seguivano

è stato culo ma quella fortuna pensando al muro non so se ti si ripresenta

saluti :)
potrebbe esserlo,solo che non mi fido,c'è un sacco di gente stupida che non sa' stare al "gioco",come è emerso in altre discussioni ci sono personaggi che non capiscono il tipo di game che si sta' facendo,per questo preferisco fare certi tipi di allenamento con persone che conosco
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 15, 2010, 19:27:40 pm
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...

Hmm a mio avviso devi poter reggere in tutte le direzioni una spinta lineare e costante.
Credo che sia cosi anche x XU no?
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 15, 2010, 19:38:45 pm
Era piu' conveniente a mio avviso chiedere il permesso :P

A mio avviso ad alcuni non e' chiaro il concetto di test.
Il test e' una valutazione di uno o piu' aspetti. Il confronto un'altra cosa.

Valutare se uno fa bene e' importante quanto praticare.
anche qui dissento
la valutazione la puoi fare anche in terreno neutrale...nel senso che oltre a farla con te stesso e con altri in un contesto di palestra...devi valutare se questa qualità valutata sia accessibile quando il contesto è NUOVO...allora provare le stesse cose con un estraneo collaborativo, nel senso che si ferma quando deve e non ha in testa di romperti il culo e finirti, è utile e si chiama confronto.

Credo che dovro' ripetermi.
Un test e' un test e non un confronto. L'altro non e' collaborativo o non collaborativo e' neutro, cioe' esegue quello che serve x fare il test.

Es.
Se fai salto in alto e devi saltare 1 mt quello che ti testa tiene la sbarra a 1mt. Quello e' il test, saltare la barra.

Se deve verificare che sei radicato lo fa in un modo che e' proprio quello della tua scuola x capire che vai nella giusta direzione. Lo fa in un modo che non e' ne applicazione ne sparring e seguendo delle regole. Un test e' limtato a 1 caratteristica precisa e non ad un insieme di queste se no sei gia' in un reame applicativo/combattimento.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Grisù70 on March 15, 2010, 20:20:22 pm
Era piu' conveniente a mio avviso chiedere il permesso :P

A mio avviso ad alcuni non e' chiaro il concetto di test.
Il test e' una valutazione di uno o piu' aspetti. Il confronto un'altra cosa.

Valutare se uno fa bene e' importante quanto praticare.
anche qui dissento
la valutazione la puoi fare anche in terreno neutrale...nel senso che oltre a farla con te stesso e con altri in un contesto di palestra...devi valutare se questa qualità valutata sia accessibile quando il contesto è NUOVO...allora provare le stesse cose con un estraneo collaborativo, nel senso che si ferma quando deve e non ha in testa di romperti il culo e finirti, è utile e si chiama confronto.

Credo che dovro' ripetermi.
Un test e' un test e non un confronto. L'altro non e' collaborativo o non collaborativo e' neutro, cioe' esegue quello che serve x fare il test.

Es.
Se fai salto in alto e devi saltare 1 mt quello che ti testa tiene la sbarra a 1mt. Quello e' il test, saltare la barra.

Se deve verificare che sei radicato lo fa in un modo che e' proprio quello della tua scuola x capire che vai nella giusta direzione. Lo fa in un modo che non e' ne applicazione ne sparring e seguendo delle regole. Un test e' limtato a 1 caratteristica precisa e non ad un insieme di queste se no sei gia' in un reame applicativo/combattimento.
anch'io mi ripeto: quella caratteristica la testi con gente che applica un'altro stile...per me è test...poi magari diciamo in termini diversi la stessa cosa
per usque: no ti do torto...è pieno di imbecilli, spesso in palestra stessa
 :)
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 16, 2010, 01:44:13 am
anch'io mi ripeto: quella caratteristica la testi con gente che applica un'altro stile...per me è test...poi magari diciamo in termini diversi la stessa cosa

No credo che abbiamo una visione molto differente del concetto di "test".
Per me non e' confronto ma una verifica che sei nel cammino corretto.

In un confronto con un altro entrano in gioco troppe componenti.
Come puoi isolare una caratteristica e capire che sei nel corretto x quella caratteristica?

Btw abbiamo concetti different.no problem.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 16, 2010, 08:30:23 am
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...

Hmm a mio avviso devi poter reggere in tutte le direzioni una spinta lineare e costante.
Credo che sia cosi anche x XU no?

certo che si, ma che ne pensi della "progressione"???
iniziamo da piccole cose....un bel giorno arriverò a saper contrastare forze da qualunque direzione...
in questo momento sapere che si deve arrivare ad un certo livello può essere anche dannoso, perhè si rischia di perdersi qualche step fondamentale per cui ci si blocca nell'apprendimento..
 ;) ;)
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 16, 2010, 09:47:41 am
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...

Hmm a mio avviso devi poter reggere in tutte le direzioni una spinta lineare e costante.
Credo che sia cosi anche x XU no?

certo che si, ma che ne pensi della "progressione"???
iniziamo da piccole cose....un bel giorno arriverò a saper contrastare forze da qualunque direzione...
in questo momento sapere che si deve arrivare ad un certo livello può essere anche dannoso, perhè si rischia di perdersi qualche step fondamentale per cui ci si blocca nell'apprendimento..
 ;) ;)

Ah ok.
Da me quello che permette di gestire una forza da qualunque direzione, credo, sia un unico passo (o meglio la somma di 2 passi).
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: baltoro 06 on March 16, 2010, 09:55:41 am
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...

Hmm a mio avviso devi poter reggere in tutte le direzioni una spinta lineare e costante.
Credo che sia cosi anche x XU no?

Certamente si, ma un conto è quello che dovresti saper fare, un conto è quello che sei realmente in grado di fare.
quando si sta cercando di imparare è utile che il compagno adegui la forza in base a ciò che tu sei in grado di sostenere, in modo da metterti un pò in difficoltà ma senza esagerare, altrimenti non serve a nulla. Per questo motivo un compagno abile e sensibile e disponibile vale tanto oro quanto pesa.
E son d'accordo con Usque quando dice che alcuni test ed esercizi preferisce farli con gente che conosce e di cui si fida. Purtroppo non tutti hanno ben chiaro cosa si pratica e come si deve praticare ed il risultato che si vuole ottenere, tutti requisiti fondamentali per poter progredire.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: usquetandem on March 16, 2010, 11:28:02 am
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...

Hmm a mio avviso devi poter reggere in tutte le direzioni una spinta lineare e costante.
Credo che sia cosi anche x XU no?
per me si deve imparare a poter reggere una spinta che sia piu' o meno lineare,piu' o meno costante,una spinta non lineare è piu' difficile da contrastare...
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: Raptox on March 16, 2010, 11:34:26 am
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...

Hmm a mio avviso devi poter reggere in tutte le direzioni una spinta lineare e costante.
Credo che sia cosi anche x XU no?
per me si deve imparare a poter reggere una spinta che sia piu' o meno lineare,piu' o meno costante,una spinta non lineare è piu' difficile da contrastare...

certo...prima o poi si arriverà anche a quello!! ;) ;)
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 16, 2010, 12:41:38 pm
Certamente si, ma un conto è quello che dovresti saper fare, un conto è quello che sei realmente in grado di fare.
quando si sta cercando di imparare è utile che il compagno adegui la forza in base a ciò che tu sei in grado di sostenere, in modo da metterti un pò in difficoltà ma senza esagerare, altrimenti non serve a nulla. Per questo motivo un compagno abile e sensibile e disponibile vale tanto oro quanto pesa.

Si capisco il discorso, facendo cosi ti permette di adeguarti come struttura e di imparare a gestire progressivamente la spinta in punti differenti. Conosco quel metodo.

A mio avviso pero' non ci deve essere "pensiero" nel realizzare quanto sopra ma un qualcosa dentro il corpo sviluppato tramite altri ex che richiamo senza una particolare concentrazione o preparazione.

Cioe' il test deve funzionare indipendentemente dal mio controllo locale sulla schiena, spalle, gambe, ecc. Se mi richiede cio' vuol dire che non son ancora pronto e quindi fine test, altra pratica. Deve essere una cosa piu' che naturale, qualcosa che hai dentro e che non richiede controllo mentale se non una attivazione generale del corpo/mente.

E son d'accordo con Usque quando dice che alcuni test ed esercizi preferisce farli con gente che conosce e di cui si fida. Purtroppo non tutti hanno ben chiaro cosa si pratica e come si deve praticare ed il risultato che si vuole ottenere, tutti requisiti fondamentali per poter progredire.

Piu' che ovvio, mai detto il contrario.

Title: Re: applicazioni o no??
Post by: rockyjoe on March 16, 2010, 16:33:24 pm
questo succede perchè APPLICANDO,si pensa di lavorare sul compagno,per colpirlo o proiettarlo.mentre in realtà occorre testare sè stessi e lavorare su sè stessi e sulla propria mente-corpo.
bisogna dominare sè stessi e aumentare le proprie capacità,sè si vuole dominare un avversario e utilizzare su di lui quanto appreso.
in questo senso,non esistono applicazioni reali,se non fortuite...

Non e' solo quello. Concordo che l'attenzione e' piu' su di noi ma...e' che siamo figli del riuscire a tutti i costi o del la so piu' lunga io. E quindi bariamo con noi stessi oltre che con gli altri, l'importante e' riuscire. Un mix di orgoglio e supponenza, credo.

Spesso poi manca chiarezza nel come si fa un test e si eccede finendo in un confronto.

E' un mare ampio e a mio avviso un buon compagno di pratica e' un faro da non lasciarsi scappare.
Fa la differenza averlo o non averlo.
è vero,ma è proprio uesto il punto,la cultura orientale esalta l introspezione e la capacità di studiare se stessi.dalla conoscenza di se stessi dovrebbe derivare l azione corretta.l azione è corretta se è corretta,non si decide se è corretta in base unicamente agli effetti che produce su un avversario.
l'azione è corretta se è corretta...
In base ha cosa decidi se una azione è corretta,a parte la sua correttezza?
rispondo quanto prima..
un azione è corretta se esprime i principi tecnici della disciplina che si studia.le applicazioni,che in realtà non sono che dei test,permettono di isolare la messa in pratica  di certi principi, a bocce ferme.questo perchè nel movimento dinamico,dove potrebbero volenti o nolenti crearsi piu variabili, non è possibile isolare determinati principi oggetto di studio,e si coprono gli errori con la velocità e la potenza della propria massa corporea in movimento.questo succede anche nella fase di combattimento e di sparring,ma in sparring infatti non si studiano le dinamiche corrette,ma si cerca di trovare l azione corretta nel caos,sapendo già che quello che verrà fuori sarà spesso un compromesso;nello sparring,che da per acquisti principi e meccaiche corrette,si cerca la migliore strategia per poterli usare.
se invece il compromesso lo cerchi negli esercizi che servono a sviluppare l azione corretta,hai già rovinato il 50 % della tua arte marziale,qualunque essa sia.

ovviamente IMHO
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 17, 2010, 10:19:43 am
ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...

Hmm a mio avviso devi poter reggere in tutte le direzioni una spinta lineare e costante.
Credo che sia cosi anche x XU no?
per me si deve imparare a poter reggere una spinta che sia piu' o meno lineare,piu' o meno costante,una spinta non lineare è piu' difficile da contrastare...

Parlavo di quel tipo di test specifico. Test e non confronto. I test servono x vedere se hai compreso bene quello che devi fare in un contesto semplice o dove si prendono in causa pochi elementi.
Title: Re: applicazioni o no??
Post by: insetto on March 18, 2010, 17:47:51 pm


Parlavo di quel tipo di test specifico. Test e non confronto. I test servono x vedere se hai compreso bene quello che devi fare in un contesto semplice o dove si prendono in causa pochi elementi.
credo che quello che hai spigato sia la definizione di test semplice...poi ci sono vari livelli di test,il confronto è un test un pochino piu' difficile dal 5 contro 1 che si faceva da ragazzi
IMHO

Certo. C'e' ovviamente una progressione che devi seguire.