Ar.Ma.

Martial Miscellaneous => Open Ar.Ma. => Topic started by: Dottor Wolvie Killmister on March 12, 2010, 22:43:22 pm

Title: Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 12, 2010, 22:43:22 pm

Su richiesta di Lotus  :=) cercherò di descrivere il modo in cui il Systema concepisce e gestisce uno dei suoi pilastri: la respirazione.

L'argomento è delicato. Mi riferirò esclusivamente a quello che ho studiato sul materiale didattico (2 DVD e 1 libro), quello che ho sperimentato e verificato da solo, e quello che Vasiliev ha spiegato e fatto fare durante il seminario in Svizzera.

Eventuali riferimenti a conoscenze scientifiche e ai principi di altre arti marziali di cui non sono praticante sono ovviamente a totale disposizione di una critica costruttiva e competente.

Vabbò, iniziamo.


 
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 12, 2010, 23:05:10 pm

Principi

Nel Systema, l'atto che è ritenuto il più importante per la vita umana è la respirazione. Il dono più grande che il creatore della vita ha fatto alle sue creature viventi, in primis all'uomo, è l'aria. Essa è il bene più prezioso, come la sua libertà di permeare praticamente tutta la biosfera. Pensiamoci.
Quanto tempo si può restare senza mangiare? Bene...
Quanto tempo senza bere? Ok...
Quanto senza respirare? Perfetto.

Perchè la respirazione? Perchè, l'attività cerebrale (anche quella digestiva ;)..) o quella cardiaca non sono da meno?
Certo.
La differenza è che la respirazione è influenzabile. Il cuore è regolato da un apposito sistema nervoso, che opera autonomamente. Nessuno è mai morto perchè si è dimenticato di far battere il cuore. anche quando si dorme, il cervello è tutt'altro che spento. Ma se ci "scordiamo" di respirare, durante il sonno, ci svegliamo in preda a un attacco di panico più o meno consistente.
Essendo il corpo umano un sistema vivente formato da vari apparati (circolatorio, nervoso, muscolare, respiratorio ecc) che sono in stretta connessione funzionale fra di loro, la capacità di poter controllare il meccanismo della respirazione si traduce in capacità di influenzare praticamente tutti gli altri. L'esempio più banale è il parlare umano, ma anche l'emettere versi degli animali: avremo il sistema respiratorio che interagisce con quello masticatorio (digestivo superiore). Allo stesso modo è possibile ottenere altri effetti più marcatamente fisiologici, sfruttando quest'interazione fra i sistemi, questa volta però a un livello più "organico" ( processo dello scambio gassoso col sangue, mutamenti di pressione sanguigna ecc).

(continua..)
 
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: L0tvs Eff3ct on March 12, 2010, 23:19:27 pm
Continua!!  >:( >:(
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Rangio on March 13, 2010, 09:46:17 am
seguo
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Iperbole on March 13, 2010, 10:09:08 am
e che ci lasci cosi' .... sulle spine? ;)
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Rangio on March 13, 2010, 10:09:53 am
figurati, ieri sera avrà fatto il pieno di birre...ricolleghiamoci dopo pranzo  ;)
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Iperbole on March 13, 2010, 10:10:26 am
me sa che c'hai ragione ....  ;D
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 13, 2010, 14:02:48 pm
figurati, ieri sera avrà fatto il pieno di birre...ricolleghiamoci dopo pranzo  ;)

Pregiudizi, sempre pregiudizi.. :(

Allora,

Ruolo della respirazione in relazione ai "livelli di movimento"

Come tutti sappiamo, la respirazione è il processo con il quale il nostro corpo usa l'ossigeno disciolto nell'aria per far funzionare il metabolismo, cioè il lavoro completo di tutto gli organi e apparati, e ne espelle il risultato, la C02.

Vorrei però ricordare un semplice schema "gerarchico" di tali e altri componenti, prima di procedere.

Organismo-->apparato-->organo-->tessuto-->cellula

Nel nostro caso, l'ossigeno che serve alla cellula, interagisce con un tessuto (sangue, alveoli ecc.) tramite organi organizzati in apparati (respiratorio, circolatorio e nervoso centrale volontario ecc) che compongono l'essere vivente.

I polmoni servono a immettere ossigeno e emettere anidride carbonica.
Il sangue serve a trasportare questo flusso di input e output.
Al livello della cellula avviene la combustione.
Questo rende l'intero processo molto simile alla combustione a scoppio di idrocarburi di un motore a 4 tempi.

Nel Systema, il ciclo respiratorio viene rappresentato come un quadrilatero.

Esiste una fase di immissione, una di stasi, una di scarico e un'altra di stasi, con i polmoni svuotati (molti esercizi fisici vengono fatti iniziare così; nei video vengono definiti "clean starts").

Abbiamo detto che la respirazione può essere conscia o involontaria, e che interagisce strettamente con gli altri apparati dell'organismo.

(continua dopo magnato...  ;))

 


Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 13, 2010, 16:38:17 pm

La fisiologia biochimica della respirazione.

(http://img100.imageshack.us/img100/3583/fserievie06fv8.gif)

Questa immagine, tratta da una autorevole serie televisiva di carattere divulgativo scientifico in materia, illustra il ruolo che ha il sangue nel permettere lo scambio gassoso tra l'esterno e l'interno del corpo.
Una fitta rete di vasi sanguigni attraversa tutto il corpo, per raggiungere ogni cellula che abbia bisogno di nutrimento.
A livello cellulare, se non ricordo male, l'ossigeno concorre nella reazione chimica denominata ciclo di Krebs (correggetemi, non sono sicuro..), attraverso il quale le sostanze nutrienti assimilate con gli alimenti vengono usate per produrre energia. Tale processo provoca un aumento della temperatura, che come ben sappiamo si aggira intorno ai 36-36,5 gradi celsius, in condizioni di "salute", ovvero quando il corpo funziona correttamente. Questo però negli animali "a sangue caldo", nei quali il sangue arterioso che porta ossigeno scorre in un  "network" di vasi sanguigni diverso da quello del sangue venoso che porta anidride carbonica.

Se volessimo fare un'altra similitudine con un normale motore a scoppio a 4 tempi, potremmo parlare di miscela e sua proporzione con componenti gassose.
Quando acceleriamo, una valvola a farfalla regola la proporzione fra aria e carburante, aumentando la quantità di quest'ultimo, sempre proporzionata alla capacità del cilindro di sfruttare la reazione per produrre moto.
Se c'è troppo carburante il motore si ingolfa e non parte.
Se il carburante è troppo poco per il lavoro da compiere, il motore si spegne.
Spostandoci in ambito vivente, il primo caso equivale (in linea di massima) a un attaco di asma.
Il secondo a uno di asfissia.
 
Anche il sangue ha delle proporzioni ben definite nella quantità di O2 e CO2 che può trasportare. Al variare di queste, ne varia anche il PH.
I rettili possono resistere anche a drastiche variazioni del PH del loro sangue, ma negli animali superiori anche una piccola variazione di questo è dannosa per l'intero organismo, e viene subito avvertita. 
Pensiamo, per intenderci, a quando dormiamo. La cosa che non ci fa morire perchè non abbiamo respirato è costituita dalle variazioni del PH, che fanno scattare un meccanismo riflesso che provoca l'atto respiratorio.

Ma questo si può testare anche in stato di veglia.

Mettetevi rilassati, e senza chiudere volontariamente le narici o serrare le labbra, sempliemente smettete di respirare, ovvero muovere volontariamente il corpo in tal senso.

Qella sensazione di disagio crescente è data dall'aumento di CO2 che il sangue chiede di poter scaricare, e dalla diminuzione proprozionale dell'ossigeno destinato alle cellule.
Si può saper trattenere, resistere, ecc, ma lo stimolo a respirare, il senso di panico è lo stesso, ne varia solo lìintensità.
E' il caso, dicevo, di quando ci si sveglia di soprassalto col fiatone e col cuore che, per garantire un afflusso costante nel tempo e sufficiente, ha accelerato i battiti e la velocità del sangue.

E' grazie a questo meccanismo che possiamo permetterci di dormire, cioè di far riposare l'apparato cerebrale.

Ma questo meccanismo, ricordiamo, oltre che autonomo è anche volontario.

(continua)

 


Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: rockyjoe on March 13, 2010, 17:01:05 pm
Nel Systema, il ciclo respiratorio viene rappresentato come un quadrilatero.

Esiste una fase di immissione, una di stasi, una di scarico e un'altra di stasi, con i polmoni svuotati (molti esercizi fisici vengono fatti iniziare così; nei video vengono definiti "clean starts").
una divisione tipica anche dello asana yoga e delle arti marziali orientali
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 13, 2010, 17:02:16 pm

Influenza della respirazione sulle altre attività biologiche dell'organismo umano.

(http://stefanolazzarino.com/wordpress/wp-content/uploads/2008/04/primi-quindici/large-posizione-relativa-tra-bilanciere-e-valvola.jpg)

Abbiamo parlato di schema quadrato della respirazione.
Questo schema però non raffigura sempre un quadrato "perfetto", ma in base a vari fattori esterni o interni all'organismo varia, diventando un rettangolo o un trapezio.
Questo schema deve però essere sdoppiato, relativamente alla nostra capacità di realizzarlo, in reazione involontaria (passiva) e volontaria (attiva).
IUna avanzata e "superiore" gestione del dualismo psicologico fra conscio e inconscio è cosiderata, nel Systema, uno dei link fra il corpo e lo spirito.
Infatti la parola "duh", aria, indica anche il soffio vitale, lo spirito, l'anima.
La sola cosa che continua a tenerci in vita è la capacità di continuare a respirare. Quando essa finisce, anche lo stimolo di default del battito cardiaco si spegne come l'occhio bionico del T800.

In base a questi (e altri) principi, vengono strutturati gli esercizi di coordinazione respiratoria-motoria.

(Continuo dopo, oggi è sabbato...)
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 13, 2010, 17:28:56 pm
Vabbè, vi lascio un pò di "food for thoughts".

Questo argomento è stato dibattuto anche sul forum RMA di Vasilev.
Purtroppo non ricordo in quale 3d, loro la funzione "ricerca" non ce l'hanno :-[..

Si tratta dei risultati del lavoro di un medico ucraino, che ha avuto pure lui una buona dose di guai con la scienza ufficiale sovietica.
Posto solo i link perchè selezionare e riportare qui delle parti è un compito davvero ingrato.

http://buteykoitalia.homestead.com/drbuteyko.html


Un video molto semplice ma che spiega molto meglio il concetto (e che se avessi trovato prima mi/ci avrebbe fatto risparmiare molto tempo e spazio :-[):



Ma se si vuole approfondire, è facile trovare altra roba.


Continua..


Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Sunny K on March 14, 2010, 13:23:12 pm
Manifesto il mio gradimento con un intermezzo faceto, mancando di particolari competenze per essere utile come, magari, preferirei.

Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 14, 2010, 15:53:41 pm

Mentre cerco di postare qualcos'altro..domande?

Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: machine gun yogin on March 14, 2010, 15:58:45 pm
Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 14, 2010, 16:11:46 pm
Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem

Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)


Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: machine gun yogin on March 14, 2010, 16:16:28 pm
Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)
Be' Sri Aurobindo ha fatto un gran lavoro dedicando tutta la sua vita alla ricerca dell'influenza del respiro sul corpo umano, anche dando prove scientificahe con tanto di test, metodo scientifico e dati registrati.


Comunque sono tutto orecchie  :D
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 14, 2010, 16:22:40 pm
Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)
Be' Sri Aurobindo ha fatto un gran lavoro dedicando tutta la sua vita alla ricerca dell'influenza del respiro sul corpo umano, anche dando prove scientificahe con tanto di test, metodo scientifico e dati registrati.


Comunque sono tutto orecchie  :D

Infatti ho detto prima che di sicuro non avrei postato niente di sconosciuto.
Ma io mi riferivo alle applicazioni dinamiche della respirazione sfruttate nel Systema. Sto cercando qualche esercizio semplice da postare, ma prima devo spiegare qualcos'altro di fisiologia..il fatto è che sono tutti concetti comprensibili ma concatenati, e non è facile decidere da dove iniziare a spiegare il tutto :-[..
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: machine gun yogin on March 14, 2010, 16:23:37 pm
Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)
Be' Sri Aurobindo ha fatto un gran lavoro dedicando tutta la sua vita alla ricerca dell'influenza del respiro sul corpo umano, anche dando prove scientificahe con tanto di test, metodo scientifico e dati registrati.


Comunque sono tutto orecchie  :D

Infatti ho detto prima che di sicuro non avrei postato niente di sconosciuto.
Ma io mi riferivo alle applicazioni dinamiche della respirazione sfruttate nel Systema. Sto cercando qualche esercizio semplice da postare, ma prima devo spiegare qualcos'altro di fisiologia..il fatto è che sono tutti concetti comprensibili ma concatenati, e non è facile decidere da dove iniziare a spiegare il tutto :-[..

che figata

ti seguo
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 14, 2010, 16:26:31 pm
Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)
Be' Sri Aurobindo ha fatto un gran lavoro dedicando tutta la sua vita alla ricerca dell'influenza del respiro sul corpo umano, anche dando prove scientificahe con tanto di test, metodo scientifico e dati registrati.


Comunque sono tutto orecchie  :D

Infatti ho detto prima che di sicuro non avrei postato niente di sconosciuto.
Ma io mi riferivo alle applicazioni dinamiche della respirazione sfruttate nel Systema. Sto cercando qualche esercizio semplice da postare, ma prima devo spiegare qualcos'altro di fisiologia..il fatto è che sono tutti concetti comprensibili ma concatenati, e non è facile decidere da dove iniziare a spiegare il tutto :-[..

che figata

ti seguo

Grazie! ;)
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 14, 2010, 17:08:03 pm

La Respirazione e la sua interazione con Postura, Rilassamento e Movimento.


Il Systema si basa su questi 4 principi fisiologici, strettamente interconnessi.

Se ci si mette in postura dritta, rilassata, e si respira, ci si muoverà quel tanto che basta a respirare.
Se si continua a respirare, si rimarrà rilassati, in corretta postura e movimento impercettibile.
Se si va in apnea sarà più difficile rimanere calmi e rilassati. Se si vuole rimanere immobili (come quando si scatta una foto) è molto più facile farlo trattenendo il respiro.
Se ci si muove di più (camminare, correre, combattere ecc..) bisognerà adeguare la respirazione. Per respirare adeguatamente bisognerà farlo in postura adatta o imparare a farlo in qualsiasi postura, anche scomoda.
Se non ci si rilassa (rilassato è da intendersi come non teso eccessivamente, ma compatto al giusto grado) sarà più difficile muoversi, respirare e rimanere in postura adatta alla situazione (in piedi, seduti, distesi, in ginocchio ecc..).

Potrei continuare con gli esempi, ma credo che sia chiaro.

Prima di introdurre alcuni esercizi vorrei illustrare degli ultimi concetti di fisiologia, secondo lo schema con cui il Systema li affronta.

Consideriamo ancora il corpo umano come un motore.
Per funzionare bene, il corpo umano deve operare entro certe condizioni interne ed esterne.
Se fa caldo, suderà. Se fa freddo, un analogo meccanismo biochimico farà orripilare la pelle. Se si muove, consumerà più ossigeno, se una certa quantità di endorfine è stata rilasciata nel sangue, ogni variazione nel battito cardiaco ne influenzerà anche la velocità di "arrivo" ai tessuti interessati, se si respira in una certa maniera è possibile intervenire dinamicamente su questo processo.

Abbiamo detto che il sangue trasporta due tipi di gas, oltre al resto. Uno è l'ossigeno e l'altro è la CO2. E che questi gas viaggiano attraverso due reti di vasi sanguigni.

LA CO2, quando è disciolta in un liquido, aumenta sensibilmente la temperatura dello stesso. Pensiamo ai contenitori in acciaio in cui si fa "bollire" il mosto. Tramite la fermentazione viene prodotta CO2 che poi, per la sua maggiore volatilità, esce dal contenitore generando il fenomeno gassoso conosciuto come "afa". Quando la produzione di CO2 finisce, la temperatura torna a livelli "ambientali".

E' possibile respirare in modo da assicurare una buona termoregolazione, sia che si lavori d'estate sotto il sole, sia quando si è costretti a rimanere fermi al freddo. Ho fatto degli esercizi, e ne riesco già a padroneggiare discretamente i principi. Ma su questo magari torno più in là.

Un altro concetto da spiegare e quello della pressione sanguigna nei tessuti, anch'essa influenzabile con la respirazione. Se alcuni esercizi fisici (flessioni, corsa, squat, addominali, che passerò a descrivere) vengono fatti respirando in una certa maniera, è possibile condizionare l'apparato motorio (muscoli, ossa, tendini e cartilagini), ottenendo un maggiore grado di robustezza ed elasticità. Questo maggiore grado di prestanza fisica, è indispensabile ricordalo, si riflette anche in un miglioramento a livello mentale (network di connessioni nervose aumentato) e psichico (maggior resistenza a dolore, fatica e paura).

Mò mi fermo un pò.






Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: L0tvs Eff3ct on March 14, 2010, 18:35:37 pm
Well done, Raz DeGàn taroccato.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 14, 2010, 22:37:17 pm
Well done, Raz DeGàn taroccato.

A differenza sua, non ho bisogno dell'eye liner...
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 15, 2010, 19:17:55 pm
Principi, tecniche, esercizi e modalità di autoricerca dei pattern respiratori.

Abbiamo visto che il principio in base al quale viene considerata l'efficacia dell'atto respiratorio è quello di utilizzare nel modo migliore il sistema circolatorio, quello respiratorio e quello neurale delegato a questa funzione.
Da Buteyko apprendiamo che l'anidride carbonica non è nociva in modo assoluto, bensì una certa quantità di questa nel sangue facilità addirittura il ricambio, aiutando i globuli rossi nel loro compito. La proporzione tra ossigeno e anidride carbonica nel sangue dovrebbe quindi essere sempre tenuta entro certi limiti. Al variare del lavoro "cellulare", dovrà variare anche la quantità di questi due gas dentro il sangue, per avere un corretto input di O2 e output di CO2. Per venire meglio incontro a maggiori richieste di "fornitura" di sangue da parte delle cellule, il cuore adeguerà il numero di pulsazioni. Sappiamo bene che in questi casi entrano in gioco anche fattori biochimici (rilascio di adrenalina ecc.) a influenzare il ritmo cardiaco (e la pressione sanguigna). Ovviamente, in caso di spavento il rilascio sarà  antecedente l'eventuale richiesta di lavoro corporeo (per preparare il corpo), mentre in caso di sforzo fisico (corsa, lotta ecc) in condizioni psichiche "normali" l'eventuale rilascio di adrenalina sarà usato come "supporto" all'attività muscolare volontaria e involontaria.

Il Systema è un'arte marziale nel senso genuino del termine. Nel Systema si sa bene che nella realtà uno scontro degno di tal nome è sempre un gran casino. Dolore, stanchezza, panico...un bel mix.
In poche parole, si sa che si dovrà fare i conti con le naturali reazioni umane all'eventualità di una qualsiasi situzione di pericolo. Fare i conti con l'adrenalina.

Riprendiamo i due esempi precedenti, cioè lo spavento e lo sforzo più o meno prolungato.
Nel primo si ha una scarica istantanea di adrenalina che prepara ad aumentare i giri del motore, annunciata da eventuale interruzione del respiro e subitaneo aumento del battito cardiaco.
Nel secondo si ha avuto un aumento dei giri del motore per conseguenza del maggior lavoro fisico, e questo aumento ha provocato un rilascio di adrenalina per supportare meglio lo sforzo.

Nel primo estremo, l'aumento involontario di attività psicofisica è conseguenza di una reazione biochimica molto spesso istantanea.
Nel secondo estremo, l'aumento volontario di attività psicofisica è causa di una reazione biochimica molto spesso continuata, fino al suo esaurimento (allo stremo).

Nel Systema si cerca di gestire efficaciemente il flusso di adrenalina nel sangue diretto ai tessuti, cercando di tenerlo entro certi limiti.
A tal fine vengono usate due principali tecniche respiratorie, il Burst Breathing e quello che io chiamo "ciclo rallentato".
Questo introduce anche il concetto di "quantità gassosa ottimale".

Continuo..


 
 


Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 15, 2010, 20:04:26 pm

Nel Systema, quindi, si cerca di mantenere un equilibrio costante tra le componenti del sangue specificamente coinvolte nello sforzo fisico.

La quantità di adrenalina rilasciata "prima dell'azione" più o meno istantaneamente nel sangue varia in base a fattori di ordine psicologico. Di solito essa è sempre associata a sensazioni/emozioni forti come paura, rabbia, eccitazione ecc. Nel Systema si dice che le emozioni sono il risultato biochimico dei pensieri coscienti.
Per poter funzionare, quindi, è necessario che il praticante riesca a tenere un certo "distacco" emotivo ma al contempo riesca ad agire automaticamente, inconsciamente. Una mente in questo stato non si soffermerà a riflettere ingolfando il meccanismo, ma si terrà fredda e lucida.
Per gli esercizi prettamente psichici su paura, dolore e paura del dolore rimando per ora a un altra sede.

Come fare a tenere sotto controllo la scarica di adrenalina naturale, quella normalmente richiesta dal corpo che compie lavoro fisico?
Alterando il battito cardiaco.

Chi di voi pratica Yoga e discipline affini conosce benissimo questo processo pienamente influenzabile dalla respirazione. Ma nel Systema gli esercizi sono sia statici che dinamici. In altre parole, questo controllo del battito cardiaco e del flusso sanguigno viene fatto "intenzionalmente" (almeno in un primo momento, quello di esercizio e condizionamento).

Avevo parlato di Burst Breathing e Ciclo Rallentato*, e anche di quantità d'aria ottimale. Devo però introdurre un ultimo concetto: la respirazione a tre livelli.

1° Livello: Pancia-addome. Il ciclo respiratorio è provocato dal diaframma che si alza e si abbassa. Dato che i polmoni sono più lunghi che larghi, circa il 60% della capacità polmonare è usata in questo modo;

2° Livello: Petto-torace. Il ciclo è provocato dall'allargamento della gabbia toracica (circa il 30% del totale).

3° Livello: Spalle-collo. Con movimento tridimensionale delle spalle è possibile creare un'altra piccola decompressione, immettendo il restante 10%.

Nel Systema, in condizioni normali si inizia a respirare al primo livello. Se questo o un'altro qualsiasi è ostacolato (stretto, legato ecc), si usano gli altri due. Se due qualsiasi sono ostacolati, si userà quello libero e così via. Ma in teoria si inizia sempre con quello più basso, pancia-addome. La ragione di questo risiede nella maggior capacità di immissione/emissione del livello basso, a fronte del lavoro compiuto dal diaframma.
Una buona capacità di usare il diaframma è un requisito indispensabile per poter esercitarsi.

Con il Burst Breathing il diaframma si abbassa e si alza velocemente (2-3 volte al secondo). L'effetto è un respiro a raffica, uguale a quello che hanno i cani se fa caldo o hanno appena corso. Si immette con il naso e si emette dolcemente e naturalmente attraverso le labbra chiuse ma non serrate o contratte. Il quadrato respiratorio (velocità e quantità di aria immessa/emessa) qui è piccolo e temporalmente frequente.

Nel Ciclo Rallentato, la capacità di regolare il diaframma viene usata all'opposto, in maniera lenta e graduale, adeguata all'ampiezza del movimento. Qui invece il quadrato respiratorio è più ampio e durevole.

Evidenzio e ricordo il fatto che a un certo tipo di velocità di respirazione corrisponde inversamente una quantità di capacità polmonare usata. Ad ogni tipo di lavoro corrisponde una quantità di ossigeno necessaria e sufficiente. Maggiori immissioni di aria quindi possono essere di ostacolo nello scambio gassoso a livello cellulare.

Fra queste due tipologie estreme di respirazione si trova un vastissimo range di combinazioni, ognuna delle quali ha degli effetti sul metabolismo. Dato che stiamo parlando di arti marziali, mi riferisco ovviamente a quello "dinamico".

Continuo fra un pò, gasp :-\....







*Marchio ormai registrato.

 



 
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: L0tvs Eff3ct on March 15, 2010, 20:37:51 pm
Bene, sta uscendo fuori una discreta enciclopedia.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 15, 2010, 20:43:45 pm
Bene, sta uscendo fuori una discreta enciclopedia.

Grazie. Ed allora mi fai un caffè, per favore?
Poco zucchero.

Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: L0tvs Eff3ct on March 15, 2010, 20:52:45 pm
No, devo andare a comprare cilindri oncogeni, 'che mi si son finiti.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 15, 2010, 21:23:09 pm

Esercizi e loro esecuzione.

Abbiamo visto che per tenere sotto controllo l'adrenalina in un azione dinamica di sforzo muscolare, bisogna evitare innanzitutto che essa venga rilasciata in dosi "incompatibili". Tolto l'aspetto psicologico/istantaneo quindi, per evitare che una eccessiva richiesta (debito) di ossigeno/produzione (accumulo) di CO2 comporti un maggiore fabbisogno di sangue nel tempo e un aumento del battito cardiaco, nel Systema la respirazione deve precedere sempre il movimento.

Esattamente come a una maggior quantità di carburante immessa nel cilindro corrisponde un conseguente aumento di energia e lavoro prodotto, il sangue ben ossigenato darà ai tessuti corporei un supporto maggiore di quello poco ossigenato. E' buona norma iniziare ogni esercizio svuotando (senza esagerare) l'aria dai polmoni, in modo da avere un inizio pulito.

Ogni esercizio, nel Systema, tocca contemporaneamente tre livelli dell'essere umano; il fisico, il mentale (intellettivo) e quello spirituale (controllo del proprio ego, delle debolezze ecc.).
E' quindi impossibile scindere queste componenti nella descrizione degli esercizi, ma è possibile tuttavia focalizzarsi sull'argomento respirazione.

Per semplicità prenderò ad esempio camminare/correre e fare flessioni, ma il principio è applicabile a qualsiasi esercizio muscolare volontario.

Correre/camminare.

Dopo un inizio pulito (polmoni svuotati) si comincerà a camminare, sincronizzando le quattro fasi respiratorie con X passi. Come in un rapporto di cambio, si proveranno tutte le combinazioni possibili: 1 fase ogni 2-3-4 o 5 passi. Al seminario siamo arrivati a 14 passi (di corsa) per ogni ciclo (uso del ciclo rallentato).
Questo esercizio serve a scoprire qual'è il proprio rapporto di cambio ottimale. Ovviamente, per ottimale intendo quello che riesce, in situazione dinamica, a tenere il battito cardiaco al minimo delle pulsazioni per minuto.
In altre parole, a fornire tramite la circolazione un corretto ricambio gassoso fra la cellula e l'esterno del corpo, evitando stress psichico da sforzo  diminuendo la concentrazione di acido lattico e quindi la "stanchezza" dei tessuti impegnati.
Questo rapporto varia in base a tanti fattori fisiologici (capacità polmonare, allenamento, prestanza muscolare, condizioni di salute, età ecc.)
Il Systema, anticamente, si chiamava "poznaj sebja", "conosci te stesso".
E tramite questo tipo di esercizio ci si può testare, migliorare, e con la pratica "programmare la centralina" in modo da adottare inconsciamente il tipo di respirazione più adatto.

Flessioni.

Le flessioni si fanno scendendo piano, cercando al contempo anche di stressare i muscoli, e anche di resistere il più a lungo possibile in posizione ferma. Per aiutare nello sforzo in questo caso si applica il Burst Breathing, che aiuta a mantenere un costante ricambio gassoso e a resistere di più.
Da un punto di vista fisico, questo aumenterà il numero di fasci muscolari coinvolti, perchè lo stimolo nervoso sarà più costante e verranno migliorate le connessioni neuromotorie. Da quello spirituale, invece, si avrà una maggiore soglia di resistenza al dolore e alla fatica, sia nel lungo periodo che nel breve.
Anche qui, nella flessione a velocità normale, bisogna sincronizzare le fasi respiratorie con le fasi dell'esercizio, facendo sempre attenzione ad immettere la giusta quantità di aria.
Per "capire" quanta aria ci vuole, è però necessario rilassare tutti i muscoli non direttamente coinvolti nell'esercizio, in modo da imparare ad "ascoltare" sia il proprio cuore che il proprio sangue. E' difficile, ci vuole esercizio.
E' solo una questione di tempo, lavoro e pazienza. Ma poi tutto questo ripaga.

Vabbè, diciamo che per ora mi posso anche fermare un pò.
Domande?



 
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 15, 2010, 21:23:49 pm
No, devo andare a comprare cilindri oncogeni, 'che mi si son finiti.

Quelli dopo il caffè sono sacri.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: West Wind on March 16, 2010, 14:08:43 pm
Molto interessante,grazie Wolvie.
Un punto Karma meritato  ;)
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 16, 2010, 16:59:46 pm
Molto interessante,grazie Wolvie.
Un punto Karma meritato  ;)

Grazie. :)
Ricordo però che i complimenti sono graditi, ma le domande ancora di più, perchè mi aiuterebbero a spiegarmi ancora meglio.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: rockyjoe on March 16, 2010, 17:19:18 pm
in pratica mi sembra la descrizione di 2 tipi di respirazione.quella naturale addominale,e quella inversa(burst breathing)
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 16, 2010, 17:39:07 pm
in pratica mi sembra la descrizione di 2 tipi di respirazione.quella naturale addominale,e quella inversa(burst breathing)

Non proprio, nel senso che il burst breathing si fa praticamente solo col veloce movimento su e giù del diaframma, perchè in quel caso ti serve una certa parte di quel 60% di capacità polmonare usata. Cosi come col diaframma si fa quella più lenta.
Si usa il diaframma , e perchè dopotutto è un muscolo, non usarlo a dovere sembra uno spreco, quindi, e anche perchè comporta meno dispendio di energie.
Provare a fare il burst breathing allargando/stringendo la gabbia toracica  :-X rende subito l'idea della maggiore adeguatezza del lavoro diaframmatico.
Ci vuole solo un pò di esercizio, simile a quello che si fa a scuola di canto, fra l'altro. E poi si comincia a respirare imitando un motore a scoppio.
Purtroppo sul tubo non trovo niente di adatto per spiegarmi meglio..


 


Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: rockyjoe on March 16, 2010, 17:44:05 pm
in pratica mi sembra la descrizione di 2 tipi di respirazione.quella naturale addominale,e quella inversa(burst breathing)

Non proprio, nel senso che il burst breathing si fa praticamente solo col veloce movimento su e giù del diaframma, perchè in quel caso ti serve una certa parte di quel 60% di capacità polmonare usata. Cosi come col diaframma si fa quella più lenta.
Si usa il diaframma , e perchè dopotutto è un muscolo, non usarlo a dovere sembra uno spreco, quindi, e anche perchè comporta meno dispendio di energie.
Provare a fare il burst breathing allargando/stringendo la gabbia toracica  :-X rende subito l'idea della maggiore adeguatezza del lavoro diaframmatico.
Ci vuole solo un pò di esercizio, simile a quello che si fa a scuola di canto, fra l'altro. E poi si comincia a respirare imitando un motore a scoppio.
Purtroppo sul tubo non trovo niente di adatto per spiegarmi meglio..

per carità ti credo,ma anche il modo in cui l hai descritto è il modo in cui pratico la respirazione inversa...
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 16, 2010, 17:50:01 pm
in pratica mi sembra la descrizione di 2 tipi di respirazione.quella naturale addominale,e quella inversa(burst breathing)

Non proprio, nel senso che il burst breathing si fa praticamente solo col veloce movimento su e giù del diaframma, perchè in quel caso ti serve una certa parte di quel 60% di capacità polmonare usata. Cosi come col diaframma si fa quella più lenta.
Si usa il diaframma , e perchè dopotutto è un muscolo, non usarlo a dovere sembra uno spreco, quindi, e anche perchè comporta meno dispendio di energie.
Provare a fare il burst breathing allargando/stringendo la gabbia toracica  :-X rende subito l'idea della maggiore adeguatezza del lavoro diaframmatico.
Ci vuole solo un pò di esercizio, simile a quello che si fa a scuola di canto, fra l'altro. E poi si comincia a respirare imitando un motore a scoppio.
Purtroppo sul tubo non trovo niente di adatto per spiegarmi meglio..

per carità ti credo,ma anche il modo in cui l hai descritto è il modo in cui pratico la respirazione inversa...

Aahh, ora ho capito. Allora la colpa è tua che stai così "avanti"..giusto, infatti quella è una applicazione ancora più specifica per il combattimento. La cosa che varia è solo il lavoro muscolare per permettere la compressione/decompressione nella cavità toracica, e le possibili combinazioni sono tantissimissime.
Comunque, rocky, per capirci bene dovremmo allenarci insieme, una buona volta  ;)...
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: rockyjoe on March 16, 2010, 18:34:06 pm
in pratica mi sembra la descrizione di 2 tipi di respirazione.quella naturale addominale,e quella inversa(burst breathing)

Non proprio, nel senso che il burst breathing si fa praticamente solo col veloce movimento su e giù del diaframma, perchè in quel caso ti serve una certa parte di quel 60% di capacità polmonare usata. Cosi come col diaframma si fa quella più lenta.
Si usa il diaframma , e perchè dopotutto è un muscolo, non usarlo a dovere sembra uno spreco, quindi, e anche perchè comporta meno dispendio di energie.
Provare a fare il burst breathing allargando/stringendo la gabbia toracica  :-X rende subito l'idea della maggiore adeguatezza del lavoro diaframmatico.
Ci vuole solo un pò di esercizio, simile a quello che si fa a scuola di canto, fra l'altro. E poi si comincia a respirare imitando un motore a scoppio.
Purtroppo sul tubo non trovo niente di adatto per spiegarmi meglio..

per carità ti credo,ma anche il modo in cui l hai descritto è il modo in cui pratico la respirazione inversa...

Aahh, ora ho capito. Allora la colpa è tua che stai così "avanti"..giusto, infatti quella è una applicazione ancora più specifica per il combattimento. La cosa che varia è solo il lavoro muscolare per permettere la compressione/decompressione nella cavità toracica, e le possibili combinazioni sono tantissimissime.
Comunque, rocky, per capirci bene dovremmo allenarci insieme, una buona volta  ;)...
nel wing chun ad esempio spesso si usa il terzo set per allenare vari tipi di respirazione.uno di questi è proprio il sistema che dici tu..e lo usiamo al momento del combattimento.il respiro naturale invece lo usiamo se diamo un senso diverso all allenamento della forma.poi ovviamente i concetti si estrapolano dalla forma e si usano in varie situazioni,libere e semilibere..
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 16, 2010, 18:56:20 pm

Esatto.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: L0tvs Eff3ct on March 19, 2010, 21:23:03 pm
Continua o ti stupro.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 19, 2010, 21:25:25 pm
Continua o ti stupro.

Domani, dolce gattina dalla pelle ambrata...mò ho il mal di testa.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 23, 2010, 20:20:26 pm

Continuo dopo un pò di silenzio stampa, scusatemi.


Applicazioni pratiche.

Queste "tecniche" di respirazione mirano a condizionare fisicamente, mentalmente e spiritualmente il praticante a gestire lo scontro nella maniera più efficace ed efficente possibile. Per sortire effetti e miglioramenti tangibili è necessaria una pratica costante e graduale. Non bisogna, in altre parole, nè correre troppo nè perdere tempo utile alla pratica. Nel caso del Systema, infatti è sufficente iniziare con un giusto assetto mentale che faccia sparire la differenza fra quello che si fa in palestra e quello che si fa fuori, nella vita normale. Portare al secondo piano due confezioni d'acqua, alzarsi dal letto senza effettivamente svegliarsi solo dopo mezz'ora che
abbiamo preso il caffè, mantenere la calma e l'accortezza quando guidiamo l'auto, lavorare in maniera da ottimizzare le risorse naturali del corpo e assecondare il suo naturale funzionamento, e così via sono quindi tutte occasioni di "allenamento extra".

Questo rende la pratica respiratoria del Systema diversa dalle applicazioni dello Yoga o del Qi Gong. E' relativamente molto più facile usare tecniche respiratorie nella calma di un ambiente adatto a questo scopo come un tempio, una stanza con musica new age e
dell'incenso profumato. Ma cosa succede quando non ci si trova più nel comfort di tali ambienti e situazioni? NON è intenzione del Systema denigrare o ridurre l'importanza di tali altre pratiche ai fini della salute del praticante, ma al tempo stesso viene fatta notare la necessità di adattare un tale corpus di pratiche e conoscenze a ben altro tipo di attività "non contemplative".
 

Respirazione, rilassatezza e percezione ambientale: prevenzione del pericolo.

Sappiamo bene che la mente incoscia lavora a una velocità incomparabile a quella della mente conscia, quella che fa calcoli matematici e analisi logico-funzionale complesse tipiche di attività prettamente umane come lo studio e la ricerca.

La mente inconscia osserva, raccoglie, analizza, elabora e ottiene informazioni da cose della realtà sensoriale-fenomenica che possono sfuggire alla mente analitica. E' l'intuito, quello che ci dice una cosa senza spiegarcene in maniera esplicita o superficiale (vedi il mio post su Chomsky) i dettagli e le dinamiche. Per esempio, stiamo parlando con un conoscente a casa nostra, e solo dopo che ci ha detto che ha
acquistato una nuova auto, ci rendiamo conto al 100% del perchè il suo portachiavi appoggiato sul tavolo è un altro. Prima lo avevamo notato, ma non a un livello analitico e consapevole. Questo è ovviamente il caso di una situazione "priva di pericolo". Se invece ci soffermiamo più consciamente sull'osservazione dei particolari, possiamo identificare degli indizi che ci possono far capire molto della situazione e dei suoi attori. 

Cosa intuire, ad esempio, dallo sguardo di un tipo che si avvicina per
chiederci l'ora, e mentre lo fa ci nasconde il suo lato forte per estrarre da tasca un arma per poi minacciarci o attaccarci? Nell'ambito della DP, questa capacità è definita di solito "threat detection", rilevamento della minaccia. Va da sè che chi si occupa di
sicurezza a livello professionale dovrà necessariamente avere una maggiore padronanza di questa abilità.

Come esercitare proficuamente questa capacità di individuare la
minaccia? Esiste infatti la minaccia visibile e la minaccia invisibile.
Una minaccia visibile è un tipo grande e grosso che si sta avvicinando a noi, guardandoci male e urlandoci addosso. Esiste la minaccia invisibile, cioè la probabilità che quel tipo abbia un arma in tasca o degli amici che stanno per dargli una mano.
Ancora, una minaccia visibile è il tipo che scende dall'auto dopo che con la tua ci hai cozzato. La minaccia invisibile è il tipo di atteggiamento con il quale si avvicina a noi: potrebbe scendere incazzato e urlante ma "innocuo", oppure calmo ma pronto a tirarci un cazzotto nello stomaco e andarsene via ridendo.

In un 3d AiViA ha postato un articolo sulla capacità neurale dell'apparato digerente, di fatto un secondo cervello. Nel Forum di RMA è stato postato uno studio sulla capacità di percezione "atattile" della pelle, cioè di avvertire la presenza di qualcosa o qualcuno  prima ancora di entrare in contatto visivo o uditivo.
Queste abilità "extra" (in quanto di recente scoperta e studio) di percezione si possono allenare, nella stessa maniera in cui si possono allenare la prestanza fisica o la tecnica esecutiva, a patto di avere il mindset ottimale, quello che si affida alla maggiore capacità e velocità di reazione tipica dell'intuito, dell'istinto, dell'automatismo o qualsiasi altro termine che preferite.

Per mantenere un costante stato di consapevolezza ambientale che utilizzi pertanto al meglio le capacità cerebrali, nel Systema si respira in modo da tenere sempre il metabolismo (in senso lato) sotto controllo, evitando quindi sia la reazione estrema di paralisi di fronte al pericolo (quando la mente va in loop e le gambe tremano), o al suo opposto una iperreattività che potrebbe rivelarsi più dannosa che utile (quando ad esempio ci si accanisce sulle mani che ci strangolano invece di colpire altri bersagli del corpo che stanno a distanza utile come la faccia, gli occhi o i genitali ecc..).
Si tratta semplicemente di stare costantemente in "codice giallo", inteso come una costante allerta che però non va a sforzare e stressare le facoltà analitiche e logiche.

Nei miei giorni pre-Systema, quando lavoravo al locale il fine settimana, ho avuto modo di notare che uno stato mentale calmo, privo di pensieri fissi, unito a uno sguardo non fisso su niente in particolare ma che abbracciasse tutto quello all'interno del mio cono
visivo, aumentava la mia visione periferica, la mia percezione dei movimenti "loschi" e la conseguente capacità di intervenire in tempo. E si tratta inoltre di uno stato mentale che non stressa il cervello, ma che anzi libera da ansie e paranoie inutili e dannose (e che
pertanto diminuisce sensibilmente il rischio di mal di testa), a patto di respirare in maniera da perpetuare il circolo virtuoso all'interno dell'organismo.
       
Esercizi:

1)Applicare il burst breathing seduti o in piedi, ma sempre con la schiena ben allineata.
Dopo un pò si inizieranno ad avvertire gli effetti della maggiore ossigenazione al cervello, cioè stato di veglia e consapevolezza ambientale maggiore, e diminuzione dello stress psicofisico. Utilissimo la mattina appena svegli.

2)Svuotare i polmoni, e trattenere il respiro fino a che la sensazione di panico non provoca un rilascio di adrenalina nel sangue. Utilissimo per resistere un ora in più al sonno, magari alla fine della nostra giornata.

E' inutile aggiungere che entrambe queste tecniche respiratorie (insieme a molte altre)  vengono regolarmente usate dalle unità Spetsnaz addestrate col Systema Rjabko.
E' importante però non esagerare con queste pratiche, in quanto un eccessivo squilibrio nella proporzione di O2 e CO2  tende a modificare la pressione sanguigna, provocando a volte un principio di mal di testa, con conseguente (e indesiderato, se si sta lavorando..) calo dell'attenzione.


Una volta acquisito questo stato mentale, e imparato a gestirlo con la respirazione, si passa alla percezione ambientale "emotiva".

Esercizi

1) Mettersi in mezzo a un cerchio di 4 o più persone. Uno alla volta, senza preavviso, una delle persone deve fare la mossa di colpire quella al centro, che deve spostarsi e/o difendersi, e comunque "reagire". Dato che si lavora sulla minaccia invisibile, non è necessario che l'azione offensiva venga eseguita completamente, anzi è da evitare. L'obbiettivo per ora è infatti imparare a riconoscere il cambiamento ambientale ed "emotivo" quando c'è una minaccia che sta per svilupparsi. Imparare a leggere l'intenzione negli occhi, a sentire con la pelle o lo stomaco.
Dapprima lentamente, un "attacco" alla volta, e poi sempre più freneticamente con più persone coinvolte, mano a mano che si fanno concreti progressi. Sempre con la mente libera, sempre con la respirazione appropriata.

2) Mettersi a camminare su e giù per la stanza con uno o più persone che vi camminano contro, come per strada, a distanze variabili. Come prima, uno alla volta vi attacca (senza preavviso) e voi reagite, solo che stavolta l'esercizio è dinamico (state camminando).

In entrambi gli esercizi è bene che chi "attacca" simuli uno stato interno di rabbia o aggressione, che cerchi di provare nell'attimo in cui agisce. Questo migliora la percezione psichica fra causa ed effetto, in quanto chi si difende impara ad associare automaticamente lo stimolo "mentale" a un effettivo e reale attacco.
Ha a che fare con la classica sensazione di sentirsi gli occhi di più persone addosso.

E' importante notare che più ci si sforza di essere attivi e svegli, più difficoltà si incontreranno nel padroneggiare e aumentare questa capacità. Se l'ego o la paura fanno capolino, c'è qualcosa da aggiustare. Magari bisogna rallentare, o forse iniziare con meno persone. Ma l'importante è mantenere la mente in grado di pararci il culo ancora prima che sia troppo tardi, ma senza per questo (non mi stancherò mai di dirlo) senza entrare in inutile e controproducente paranoia.

Domande?


Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 24, 2010, 17:14:17 pm
Niente domande? :(....'azz come sono bravo a spiegare le cose >:(...

Vabbè :dis:....

Respirazione da shock psichico immediato (spavento)

Può capitare, ovviamente, nonostante la nostra migliorata attenzione, di stare con la testa fra le nuvole, oppure di pensare con insistenza a qualcosa (si, di solito per noi maschi è quella cosa lì  :sbav:...). In questo caso, se il pericolo mi si manifesta di sorpresa, da codice bianco devo passare bruscamente in codice rosso saltando gli stati intermedi. In caso di spavento quindi, di solito si avrà un scarica adrenalinica (effetto fisico praticamente involontario) e una contemporanea interruzione del respiro o "fiato mozzato" ( effetto psicofisico semivolontario).

Per risolvere entrambi i problemi (sfruttare la naturale reazione biochimica e mantenere una corretta respirazione da "lotta o fuga") bisogna fondamentalmente imparare a non interrompere il ciclo respiratorio IN NESSUN CASO (tranne se l'aria è irrespirabile...ma l'esercizio che descrivo più avanti serve anche in quel caso). Vasiliev dice testualmente di imparare ad adeguare inconsciamente ed automaticamente la respirazione alla situazione di pericolo. Se ci siamo fatti cogliere impreparati fino all'ultimo, si consiglia infatti di applicare immediatamente il burst breathing ("l'acceleratore" del metabolismo), ma anche una buona ( non eccessiva) inspirazione "normale", seguita dal resto del ciclo respiratorio. Nella parte di antica cultura russa che ancora oggi permea il Systema, sembra che il burst breathing venga definito il "respiro salvatore". In effetti è vero, ho constatato di persona che le sue applicazioni sono a volte sorprendenti.

Per simulare biochimicamente lo stato di spavento in condizioni di totale sicurezza, ci si affidera a una speciale tipologia di esercizi. Nell'esempio, come al solito, mi riferirò alle flessioni (preferibilmente sui pugni sul pavimento nudo).

Mettersi in posizione da flessione, con la linea schiena-collo-testa dritta, e scendere fino a che si avverte il maggiore carico muscolare sopportabile (di solito è a metà strada..). La flessione può anche essere fatta dinamicamente a velocità "normale", ma trattandosi di un esercizio di respirazione e di autoscoperta si preferisce la più "calma" flessione statica.

Cercare di rilassare le parti muscolari non direttamente coinvolte nel lavoro, imparando a scovare le aree del proprio corpo in tensione "inutile" come gli addominali o il collo, in modo da economizzare lo sforzo e aumentare la propria padronanza neuromotoria.
Cercare di rimanere in quella posizione, applicando uno square breathing adeguato.
Dopo 2-3 cicli preparatori smettere di respirare (senza contrarre la bocca o le mucose), e resistere fino a che non si avverte un certo livello di panico e stress (intorno a 7, in una scala da 1 a 10).

E' importantissimo imparare a visualizzare la "lancetta" del proprio manometro di resistenza fisica, visualizzando il proprio limite provvisorio SENZA MAI OLTREPASSARLO.
Così, piano piano la propria psiche inizia ad abituarsi sempre di più alla maggiore presenza di adrenalina e CO2 nel sangue, cioè le condizioni fisiologiche oggettive che si riscontrano inesorabilmente nella realtà effettiva del pericolo (di qualsiasi genere esso sia).

Questa pratica respiratoria ha quindi l'obbiettivo di "vaccinare" dalla paura (intesa quindi nel senso di reazione biochimica).

Una volta raggiunto il proprio punto limite, mettersi in piedi e applicare i diversi pattern respiratori che ho descritto, dal burst breathing al ciclo quadrato. I più cazzuti ci possono anche aggiungere, una dozzina-ventina di piroette finalizzate a stordire il senso dell'equilibrio :o, come ci insegna il CKM [kill].
In linea di massima, è la stessa cosa che si fa con l'acceleratore per stabilizzare i giri del motore (nel nostro caso i battiti cardiaci..) quando si cambia marcia...
L'obbiettivo è quello di individuare subito il ciclo che ci permette (meglio e il prima possibile) di riprendere e stabilizzare la psiche, mantenendola "lucida" nonostante lo stress dell'esercizio appena compiuto.


Sulla gestione dello shock dei colpi ci torno più avanti :).

Spero che al mio ritorno trovi delle domande :pla:...
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: L0tvs Eff3ct on March 28, 2010, 00:23:45 am
Fai molti esempi pratici e dettagliatamente descritti di come porti nel quotidiano la pratica respiratoria.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on March 29, 2010, 20:11:13 pm
Fai molti esempi pratici e dettagliatamente descritti di come porti nel quotidiano la pratica respiratoria.

Sei espressivo come la traccia di un compito in classe di italiano.

E io quelli facevo sempre con i miei tempi e modi, aspettando l'ispirazione ;)...
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on April 02, 2010, 17:30:54 pm

Mentre "elaboro" la descrizione di altri esercizi, ci sono domande?

............................
................
..
.

Azz, ma non è rimasto nessuno, oltre al neomoderatore ( ???) ?  :(

 :'(...........

Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on April 05, 2010, 22:47:08 pm


Respirazione dinamica (corsa): check up e controllo del battito.

Iniziare a camminare, e dopo un paio di minuti passare alla classica corsetta da riscaldamento, rilassando le parti non coinvolte nel movimento come spalle, braccia e torace.
Le braccia vanno tenute molli, sciolte, in modo da non sforzare muscoli inutili alla corsa, e per imparare a capire il loro movimento ondeggiante per poterlo poi usare dinamicamente in combattimento, eventualmente.
Ma le braccia si possono anche tenere su, più in alto delle spalle,  senza tendere troppo i muscoli (che comunque si stancheranno lo stesso, dopo qualche minuto che le si tiene così).

La respirazione in questo esercizio DOVREBBE essere principalmente quella bassa o addominale (diaframmatica), che abbiamo visto comportare minore lavoro muscolare.

 
Sia camminando che correndo, applicare VOLONTARIAMENTE un rapporto a piramide tra fase respiratoria e numero di passi. Esempio:

1 passo-inspirare, 1 passo trattenere, 1 passo espirare, 1 passo trattenere.

Appena ci si abitua a questo ritmo, passare a

2 passi-inspirare, 2 passi-trattenere, 2 passi-espirare, 2 passi-trattenere.

E progredire (lentamente, costantemente, senza fretta e senza perdere coscienza di quello che si sta facendo) fino al massimo di passi possibile per fase respiratoria. Al seminario siamo arrivati a più di dieci, forse 14, ma io già a 9 passi stavo impallato...

Poi, diminuire il rapporto riportandolo a un passo per fase respiratoria, con la stessa velocità di progressione, tenendo d'occhio il battito cardiaco, la rilassatezza e la reattività psicofisica in quanto, trattandosi di esercizi di respirazione (e in secondo luogo fisici), ossigeno e CO2 nel sangue tendono a variare in maniera abbastanza marcata influenzando l'attività cerebrale, e infatti ogni tot Vasiliev ci teneva vispi facendoci andare all'indietro e poi avanti, sul video si vede abbastanza bene.

Velocità di movimento, eventuali pause e modifiche del rapporto variano in base a ogni praticante. L'importante è applicare bene il principio.

Si tratta ancora, quindi, di respirare e muoversi ricercando il proprio rapporto di cambio ottimale.
Una volta trovato, esercitarlo, esercitarsi e esercitarsi ancora fino a che non diventa praticamente automatico.
3-4 ore più o meno di fila o diluite in uno-due giorni dovrebbero bastare.

TRAINING TIP:

Se durante la corsetta si tiene il diaframma leggermente abbassato in modo da produrre una lieve e costante decompressione nella cassa toracica, ogni passo ci provocherà un'atto respiratorio molto vivace e praticamente involontario, uguale al rapporto 1:2 Per ogni passo (per via del movimento involontario del busto, tenuto dritto, rilassato e sciolto) espireremo quando appoggiamo il piede a terra  ed espireremo quando lo stacchiamo durante il "micro-salto" che ci porta alla fase precedente.

Usando questo loop riesco a farmi venire da sbadigliare anche dopo molti minuti di corsa, il che non è comunque cosa di cui vantarsi, dato che il cervello ne "risente" un pò (aumenta un pò troppo l'afflusso di ossigeno al sangue e ti viene uno strano capogiro che ti distrae...ma forse capita solo a me).

Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: insetto on April 08, 2010, 18:51:49 pm
In un 3d AiViA ha postato un articolo sulla capacità neurale dell'apparato digerente, di fatto un secondo cervello. Nel Forum di RMA è stato postato uno studio sulla capacità di percezione "atattile" della pelle, cioè di avvertire la presenza di qualcosa o qualcuno  prima ancora di entrare in contatto visivo o uditivo.
Queste abilità "extra" (in quanto di recente scoperta e studio) di percezione si possono allenare, nella stessa maniera in cui si possono allenare la prestanza fisica o la tecnica esecutiva, a patto di avere il mindset ottimale, quello che si affida alla maggiore capacità e velocità di reazione tipica dell'intuito, dell'istinto, dell'automatismo o qualsiasi altro termine che preferite.

Letto ora, hai percaso l'articolo che citi sotto mano? O un riferimento x fare una ricerca sulla rete...

Btw interessante come queste cose siano presenti in alcuni metodi e assenti in altri, almeno nella mia ignoranza mi pare cosi'.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on April 08, 2010, 21:47:53 pm
In un 3d AiViA ha postato un articolo sulla capacità neurale dell'apparato digerente, di fatto un secondo cervello. Nel Forum di RMA è stato postato uno studio sulla capacità di percezione "atattile" della pelle, cioè di avvertire la presenza di qualcosa o qualcuno  prima ancora di entrare in contatto visivo o uditivo.
Queste abilità "extra" (in quanto di recente scoperta e studio) di percezione si possono allenare, nella stessa maniera in cui si possono allenare la prestanza fisica o la tecnica esecutiva, a patto di avere il mindset ottimale, quello che si affida alla maggiore capacità e velocità di reazione tipica dell'intuito, dell'istinto, dell'automatismo o qualsiasi altro termine che preferite.

Letto ora, hai percaso l'articolo che citi sotto mano? O un riferimento x fare una ricerca sulla rete...

Btw interessante come queste cose siano presenti in alcuni metodi e assenti in altri, almeno nella mia ignoranza mi pare cosi'.


Questo è il link al forum di RMA sulla percezione atattile:

http://www.russianmartialart.com/forum/viewtopic.php?t=3784

Sono assenti in tutti i metodi in cui l'allievo/praticante/guerriero/soldato è considerato carne da cannone spendibile senza rimpianti.

In tutti gli altri casi è diverso.
E' roba di altri tempi questa qui, roba che non dimentica di rispettare la vita anche quando si impara a dare la morte....





Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: altardit on May 31, 2010, 10:58:49 am
Qualcuno ha avuto esperienze dirette col sYstema?
Come lo avete trovato?
Chi o che scuola/organizzazione?
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Wa No Seishin on May 31, 2010, 11:04:51 am
Ti segnalo il 3d aperto da Wolvie qualche settimana fa.

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=1856.0
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Gargoyle on May 31, 2010, 11:05:06 am
visto solamente in video
mi lascia estremamente dubbioso, ma mi affasciana e incuriosisce allo stesso tempo
come me ho sentito molti altri che dubitavano, ma effettivamente una volta provato molti si sono ricreduti e convertiti...
però quello che si vede nei video... mi fa cascare un po' le braccia ???  :dis:
sarebbe da provare
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Gargoyle on June 02, 2010, 09:30:27 am
ma anche questo è Systema?

 ???
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Barvo Iommi on June 02, 2010, 10:57:23 am
ma anche questo è Systema?

 ???
??? ??? ???
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Gargoyle on June 02, 2010, 11:03:02 am
mentitemi piuttosto, ma ditemi di no!  :nono:
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Wa No Seishin on June 02, 2010, 21:12:38 pm
Son tutto fuorché un esperto di Systema, ma assomiglia molto al No Contact Combat di Vasiliev...

Vale il solito discorso: mi piacerebbe fare da cavia.
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on February 03, 2011, 21:44:21 pm

Mi permetto di riesumare il 3d, in quanto questa newsletter (che sto proponendo anche in quello apposito della sezione DP) riguarda la respirazione e degli esercizi di condizionamento.

Controlla la tua tensione (parte 1)
Articolo di Vladimir Vasiliev pubblicato il 31 luglio 2007

Nel condizionamento del Systema, noi proviamo a creare degli esercizi che ci possano guidare direttamente verso i più alti livelli di abilità del combattimento. Gli esercizi di addestramento non sono disgiunti dall’arte marziale, ma piuttosto ne formano una base energica per tutti i movimenti di attacco e difesa

Una delle variabili che interferisce con la nostra efficacia di movimento in qualsiasi scontro è la tensione. Vorrei presentare un po’ di utili esercizi fisici che possono aiutare a controllare la propria tensione, e al tempo stesso fortificare il corpo e sviluppare l’uso della respirazione.

Questa progressione può essere utilizzata anche da sola, indipendentemente dagli altri esercizi, in ogni caso. Tuttavia, costituisce un espansione dei principi descritti nel nostro manuale "LET EVERY BREATH... Secrets of the Russian Breath Masters" e il relativo DVD "SYSTEMA BREATHING". I movimenti chiave in sequenza per  controllare la tensione sono descritti più avanti. Ma se siete dei principianti, consiglio di fare riferimento sia al libro che al DVD per comprendere più profondamente altri aspetti dell’addestramento respiratorio del Systema.
Ora, andiamo a praticare un avanzato…

Controllo della Tensione – Parte superiore del corpo.


Questo lavoro è un’altra espansione dei “metodi di rilassamento e tensione” descritti accuratamente nel capitolo 8 di “LET EVERY BREATH”. Ci aggiungiamo una nuova dimensione, il controllo della tensione per effettuare un lavoro (in questo caso, flessioni).

Come chi avrà già letto il manuale saprà, noi ci concentriamo sui tre gruppi muscolari maggiori: flessioni per la parte alta del corpo, addominali e dorsali per il tronco e piegamenti per le gambe. In questa presentazione, il Controllo della Tensione verrà spiegato sulla base dell’esercizio di flessioni sulle braccia. Nella prossima newsletter prenderemo in esame anche gli altri esercizi. 

Per ulteriori dettagli riguardo la postura del Systema nella flessione, ci si può documentare nel capitolo 5 del libro o guardare il DVD.

1. PREPARAZIONE GENERALE
-Iniziare in qualsiasi posizione comoda, seduti o sdraiati, ed espirare l’aria dai polmoni
-Inspirare lentamente, contraendo tutto il corpo con la stessa lentezza
-Trattenere il tempo necessario affinché ogni parte del nostro corpo sia tesa completamente
-Espirare lentamente, rilassando tutto il corpo con la stessa lentezza
-Trattenere il tempo necessario affinché ogni parte del nostro corpo sia rilassata completamente
-Ripetere non meno di 6 volte o più, se si vuole. Alla fine, ci si accorgerà che la respirazione sarà più calma e lenta, e che contrarre o rilassare il corpo sarà diventato più facile.

2. PREPARAZIONE SPECIFICA
-Inspirare e contraere gradualmente solo i muscoli che si useranno per la flessione, cioè quelli delle braccia, tenendo però il resto del corpo (anche le spalle) rilassate
-Espirare e rilassare gradualmente i muscoli delle braccia
Adottare la stessa modalità dell’esercizio precedente, ripetendo almeno 6 volte

3. IN POSIZIONE
- Continuando a respirare naturalmente, mettersi in posizione da flessione
- Inspirare e tendere le braccia e il resto del corpo
- Espirare e rilassare le braccia e il resto del corpo
- Ripetere 2 o 3 volte, abbastanza da sentire il proprio corpo come un tutt’uno

Questo esercizio è molto utile, poiché di solito appena si sta per fare uno sforzo, si forma inconsciamente della tensione involontaria nelle parti del corpo che useremo e nelle aree più deboli. Con questo paio di atti respiratori fatti in posizione da flessione, la tensione inconscia diventa consapevole, volontaria. A quel punto, diventiamo consapevoli di tutto il nostro corpo, e anche il flusso sanguigno è distribuito più uniformemente. Il principio è che non bisogna sottoporre alcuna parte del corpo a un superlavoro non necessario. Questo protegge le aree più deboli, previene infortuni e si concretizza nell’incredibile guadagno di potenza che avrete sperimentato (e di cui forse vi siete meravigliati) durante una lezione o uno stage di Systema.

4. LOCALIZZARE LA TENSIONE
- Inspirare abbastanza velocemente, e al tempo stesso contrarre tutto il corpo tranne le braccia
- A un certo punto fare 7 flessioni complete con il Burst Breathing (Molti di voi sanno già cos’è, ma nel caso non lo sappiate,  si tratta di una breve e rapida inspirazione con il naso seguita da una espirazione fatta con lo stesso ritmo con la bocca, con l’aria espirata che apre dolcemente le labbra per uscire. Si può vedere chiaramente sul DVD e nel libro, a pagina 69). Questo tipo di respirazione permettere di tirare via dolore e fatica dai muscoli e minimizzare lo sforzo fatto dal cuore, in quanto l’afflusso di ossigeno è ininterrotto, a prescindere dallo sforzo fisico che si sta facendo.
- Ora, inspirare ancora e stavolta tendere le braccia lasciando il resto del corpo rilassato e fare 7 flessioni complete con il Burst Breathing.
- Poi, tendere tutto il corpo e fare altre 7 flessioni, ancora con il Burst Breathing
- Infine, rilassare il corpo e fare altre 7 flessioni, sempre con il Burst Breathing
C’è da rimanere meravigliati da come sarà facile fare queste ultime flessioni. Le persone che vengono ad allenarsi dicono spesso che sembra stiano volando, questo perché hanno imparato a controllare la propria tensione.

5.VARIAZIONI PER AUMENTARE IL CONTROLLO
Invece del punto 4 si può provare a fare questo:
- Inspirare gradualmente e fare una flessione tendendo solo il corpo man mano che si scende. Completare l’inspirazione e “costruire” la tensione del corpo per tutto il movimento discendente, mentre le braccia stanno rilassate.
- Espirare e risalire altrettanto lentamente rilassando il corpo, in modo da arrivare al punto superiore con tutta l’aria espirata e il corpo completamente rilassato.
Ripetere 10 volte.
- Inspirare gradualmente e fare una flessione tendendo solo le braccia man mano che si scende. Amplificare l’inspirazione e “costruire” la tensione delle braccia per tutto il movimento discendente, mentre il resto del corpo sta rilassato. Completare l’inspirazione e “costruire” la tensione nelle braccia per tutto il movimento discendente, mentre il corpo rimane rilassato.
- Espirare e risalire con lo stesso criterio, rilassando le braccia.
- Ripetere lo stesso pattern, combinando lo scendere e il risalire con l’inspirare e l’espirare.
- Ripetere 10 volte ognuna di queste varianti.
- Per concludere, fare più flessioni possibili in qualsiasi modo e con qualsiasi pattern ci sembri più comodo, ed osservare il risultato.
Ovviamente, non dimenticare di bilanciare questi esercizi con gli altri due, cioè gli squat e gli addominali-dorsali. E’ utile per la circolazione, la pressione sanguigna e la psiche.

(continua...)   
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Dottor Wolvie Killmister on February 05, 2011, 21:07:27 pm

Controlla la tua tensione (parte 2)

Una volta completata la sequenza di controllo della tensione per la parte alta del corpo di cui abbiamo parlato nella precedente newsletter, si può procedere per la parte mediana. Gli esercizi di base per questa parte sono gli addominali (Sit-Ups) e i dorsali (Leg Raises). Per i dettagli sulla corretta postura da assumere durante questi esercizi documentarsi pure sul capitolo 6 di “Let Every Breath...” o guardare il DVD “Systema Breathing”.

1. PREPARAZIONE GENERALE
- Mettersi in posizione comoda distesi sulla schiena ed espirare l’aria dai polmoni.
- Se avete appena finito di lavorare sulla parte alta del corpo, forse ci sarà un po’ di tensione nei muscoli usati per le flessioni, quindi respirate profondamente sei volte (come  sempre, inspirare con il naso ed espirare con la bocca) e “cercare” queste aree problematiche di tensione nel proprio corpo, non solo nelle braccia. Rendersi conto delle aree di tensione del proprio corpo dovrebbe essere fatto prima di qualsiasi esercizio, perché permette di identificarle, localizzarle e lavorarci su.
- Inspirare, e mentre lo si fa tendere tutto il corpo
- Trattenere il tempo necessario affinché tutto il corpo sia completamente teso
- Espirare, e rilassare tutto il corpo
- Trattenere  il tempo necessario affinché tutto il corpo sia completamente rilassato, ripetendo il tutto anche due o tre volte, se si vuole. L’obbiettivo è quello di “coprire” o di “diluire” le piccole aree di tensione, in modo da poter guadagnare tono muscolare, ridurre le aree di debolezza e potenziare tutto il corpo.

2. PREPARAZIONE SPECIFICA
- Inspirare e tendere gradualmente solo la parte superiore del corpo, dalla vita in su, tenendo rilassata quella inferiore
- Espirare e rilassare gradualmente la parte superiore del corpo
- Ripetere due o tre volte
- Inspirare e tendere gradualmente solo la parte inferiore del corpo, dalla vita in giù, tenendo rilassata quella superiore
- Espirare e rilassare gradualmente la parte inferiore del corpo
- Ripetere due o tre volte
Per questo e altri esercizi, bisogna rendere il proprio respirare indipendente dal lavoro muscolare, quindi provare ad alternare l’interazione fra il respiro e la contrazione/decontrazione. Per esempio, la prossima volta tendere la parte superiore del corpo mentre si espira, e fare lo stesso con la parte inferiore. Fare riferimento al “principio di indipendenza del respiro” a pagina 48 di “Let Every Breath”.

3. COSTRUZIONE GRADUALE
- Mantenendo la stessa posizione, inspirare gradualmente e contemporaneamente contrarre ed alzare le gambe tenendole distese; se si può, completare il semicerchio e toccare con i piedi il pavimento dietro la testa. La vera difficoltà di questo esercizio è che ci si trova a dover inspirare mentre il corpo e le gambe si contraggono, fino a che il massimo dell’atto inspiratorio si ha al massimo della contrazione muscolare.
- Espirare, rilassando le gambe e riportandole al punto di partenza.
- Ripetere da 7 a 10 volte
- Inspirare, ed a un certo punto espirare e contemporaneamente alzare le gambe contraendole, come nell’esercizio precedente
- Espirare, e ritornare al punto di partenza come nell’esercizio precedente
- Ripetere da 7 a 10 volte.
Questo è un esercizio estremamente pratico, dà un modo ideale di controllare il proprio movimento, respiro e tensione. Costruisce resistenza muscolare e connettiva (tendini e articolazioni) e rafforza la psiche, perché richiede pazienza, concentrazione e calma. Previene gli infortuni, e aumenta la sensibilità al movimento e ai cambiamenti interni al corpo. Una volta padroneggiata, questa abilità diventerà parte integrante del proprio addestramento marziale ma anche della propria vita quotidiana.

4. LOCALIZZARE LA TENSIONE ALZANDO LE GAMBE
- Nella stessa posizione, inspirare e tendere il corpo dalla vita in su, mentre il resto del corpo è rilassato e alzare le gambe come prima, usando il Burst Breathing per tenere più completo e fluido il movimento.
- Ripetere 7 volte
- Ora inspirare e tendere solo le gambe, mentre il resto del corpo è rilassato. Iniziare il Burst Breathing, tenere le gambe tese e fare tutto il movimento
- Ripetere 7 volte

5. LOCALIZZARE LA TENSIONE NEI SIT-UP
- Inspirare e tendere solo la parte superiore del corpo tenendo le gambe rilassate, iniziare il Burst Breathing e alzare il corpo sedendosi, tenendo la schiena dritta
- Ripetere 7 volte
- Inspirare e tendere solo le gambe, tenendo la parte superiore del corpo rilassata, iniziare il Burst Breathing e alzare il corpo sedendosi, tenendo la schiena dritta
- Ripetere 7 volte

6. LAVORARE IN COMPLETA TENSIONE
- Ora, tendere tutto il corpo e fare 5 alzate di gambe e 5 sit ups aiutandosi con il Burst Breathing.

7. LAVORARE IN COMPLETO RILASSAMENTO   
- Per finire, rilassare tutto il corpo, respirare in maniera normale, calma, e rilassata e fare 5 alzate di gambe e 5 sit ups
Apprezzatene i risultati…

Come molti praticanti di Systema avranno notato, i punti 4, 5 e 6 riguardanti l’intensificare e localizzare la tensione sono più difficili da fare della costruzione graduale della tensione. Padroneggiare quei principi è di grande utilità. Sviluppa una totale capacità di multitasking, come l’abilità di fare un lavoro morbido e preciso con una parte del corpo e di farne in contemporanea uno pesante con un’altra parte. Ad esempio, tenere dolcemente un bambino per la mano in strada mentre con l’altra portiamo un peso, senza sforzo. E’ possibile inoltre notare la capacità di tenere simultaneamente diversi livelli psicologici sia di concentrazione che di emozione.

In aggiunta, vi prego di notare i grandi benefici del Burst Breathing. Siamo costantemente tesi nella nostra vita quotidiana, e si solito non ne siamo neanche consapevoli, nonostante ci sia di sicuro un segno di questa tensione, cioè il respiro interrotto. Mentre state facendo questi difficili esercizi, vi sforzate di fare il Burst Breathing, in modo da respirare in continuazione e prevenire ogni accumulo di tensione eccessiva. Quindi, invece di tenderlo troppo, si acquista una tensione funzionale nel gruppo muscolare, esattamente sufficiente a poter compiere lo sforzo. Si diventa più sani, più efficienti in qualsiasi cosa si faccia.
 
Link all’articolo originale:

http://www.russianmartialart.com/main.php?page=article_info&articles_id=19&osCsid=9aad5e4ffed73aaff8e7db5d2c91c0f4 (http://www.russianmartialart.com/main.php?page=article_info&articles_id=19&osCsid=9aad5e4ffed73aaff8e7db5d2c91c0f4)
Title: Re:Systema, questo sconosciuto...
Post by: Takuanzen on February 14, 2011, 10:23:37 am
Informazioni molto interessanti, mi segno e appena ho tempo leggo tutto!! Bella iniziativa. :)