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Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: Fanchinna on March 22, 2010, 17:21:48 pm

Title: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 22, 2010, 17:21:48 pm
https://www.youtube.com/user/KarateMasters#p/u/30/SIF8MwVbrAY
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 22, 2010, 17:27:15 pm
bellissimo canale!
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 22, 2010, 18:27:15 pm
Non mi piace molto come difesa da mae geri. Meglio questa :

Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 22, 2010, 18:36:25 pm
quella è una difesa da kihon... diversa quindi nell'aspetto da una difesa da SDC, ma non nel concetto.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 22, 2010, 18:43:20 pm
Infatti è proprio il concetto che non mi piace. Parare un frontale restando sul posto secodo me non è molto fattibile. Rientrando in quel modo poi... L'altro va subito in clinch e ti sfa di gomitate. Secondo me ovviamente  ;)
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 22, 2010, 18:49:56 pm
Infatti è proprio il concetto che non mi piace. Parare un frontale restando sul posto secodo me non è molto fattibile. Rientrando in quel modo poi... L'altro va subito in clinch e ti sfa di gomitate. Secondo me ovviamente  ;)

non penso che otsuka si preoccupasse dei clinch. né se ne cura il kihon, che serve ad apprendere i principi alla base delle tecniche. di qui i vari kihon kumite, yakusoku kumite e bunkai. in movimento tutto muta, naturalmente. otsuka, che veniva da un'esperienza differente dal karate, quando fondò il wadoryu lo tenne presente, visto che le sue basi erano da ricercare nel jujitsu.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 22, 2010, 18:56:37 pm
Sì ho capito ma non vedo perchè imparare a fare un movimento che poi va modificato o , in questo caso , STRAVOLTO per poter essere utilizzato. Non sarebbe meglio studiare da subito il movimento giusto ?
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 22, 2010, 18:59:54 pm
ne abbiamo già parlato: si chiamano kihon non a caso. sono le basi. non modifichi nulla ma lo applichi diversamente, che è una cosa diversa. se non hai le basi non fai karate ma un'altra cosa. le basi racchiudono dei principi e forniscono delle chiavi che vanno al di là del combattimento.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Darth Dorgius on March 22, 2010, 19:00:32 pm
Infatti è proprio il concetto che non mi piace. Parare un frontale restando sul posto secodo me non è molto fattibile.

Ma a me non pare che rimanga sul posto. :)
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 22, 2010, 19:09:58 pm
In effetti hai ragione Dorje : muove un piede per defilarsi ma così facend porge la schiena. Tu pratichi KK vero ? Dal tuo punto di vista questo modo di affrontare un calcio frontale è attuabile ?

Muteki non esiste applicare diversamente. Se impari un movimento l'unico modo in cui sei in grado di farlo è per come lo hai allenato. Soprattutto in condizioni di stress. Perchè non allenare direttamente la forma corretta ? Senza polemica
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 22, 2010, 22:49:29 pm
In effetti hai ragione Dorje : muove un piede per defilarsi ma così facend porge la schiena. Tu pratichi KK vero ? Dal tuo punto di vista questo modo di affrontare un calcio frontale è attuabile ?

Muteki non esiste applicare diversamente. Se impari un movimento l'unico modo in cui sei in grado di farlo è per come lo hai allenato. Soprattutto in condizioni di stress. Perchè non allenare direttamente la forma corretta ? Senza polemica

perché non esiste UNA sola forma corretta, almeno secondo me.
provo a spiegarmi meglio: nella realtà delle cose tutto muta.
se alleno solo una guardia (es. da boxe), prima o poi mi colpiranno. se alleno una sola forma per parare, prima o poi sbaglierò.
ma se alleno una forma di base e poi studio le variazioni, imparerò a controllare me stesso, lo spazio e il tempo che si attuano dinamicamente attorno a una tecnica. a questo, serve il kihon.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Dipper on March 22, 2010, 22:55:09 pm
Per quanto la forma sia molto più stilizzata, nel kihon ippon kumite della SKI la difesa dal calcio maegeri somiglia molto di più a quella che ha postato Luca. Si esce in linea retta, ma a 45° rispetto al calcio e lo si devia. E' la forma secondo me più elementare e intuitiva per difendersi da un mae geri.

In effetti però anche a me pare che Otsuka pur mantenendo il baricentro, con la rotazione dell'anca, si porti fuori dalla portata del calcio. Mi sembra che sia una tecnica più difficile, e inoltre come giustamente nota Luca, offre parecchio il fianco e la schiena. Io personalmente la ritengo adatta solo per chi è veramente sicuro della propria superiorità tecnica rispetto al compagno.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Scorpio on March 23, 2010, 01:00:39 am
Anche a me sembra rischiosa... Preferisco il sukui-uke. Ma da voi qual è la prima difesa da mae-geri che si insegna, nel kihon?
Title: Re: Waza Geri
Post by: Joseph on March 23, 2010, 01:08:30 am
Posso dire che noi, nel Judo, studiamo un uscita molto simile, cercando più che di dare la schiena di spostarci un po' lateralmente in un principio di Tai sa baki.
La posizione che si ottiene, come quella di Otsuka, è ottima per proiettare in o soto gari o ko soto gari o altro ancora, la tecnica andrebbe vista anche da questa prospettiva.
Title: Re: Waza Geri
Post by: canarino mannaro on March 23, 2010, 08:01:31 am
Secondo me va bene come variabile, come è già stato scritto, sicuramente ci vogliono diversi anni di pratica. Non la consiglierei a chi inizia lo studio del karate.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 08:26:39 am
Sì ho capito ma non vedo perchè imparare a fare un movimento che poi va modificato o , in questo caso , STRAVOLTO per poter essere utilizzato. Non sarebbe meglio studiare da subito il movimento giusto ?

no
è la fretta dei tempi moderni che ti spinge a questa considerazione suggerita dal maligno
per imparare a scrivere:
- prima fai l'alfabeto
- le prime frasette
- il dettato
- i primi temi liberi

l'alternativa è il karate per endovena: come lo creano mi avvisate?
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 23, 2010, 08:32:05 am
anche noi,k in uno yakusoku kumite, usiamo la stessa usxcita di otsuka. e personalmente la uso spesso combattendo, ma non esco troppo di schiena, preferendo un movimento più ridotto. il principio però è lo stesso: nello yakusoku kumite, come nel kihon, si enfatizza il gesto per renderlo evidente e studiarlo alla sua massima estensione.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 09:36:36 am
Ma no Fanky , nessuna fretta da parte mia  ;)
Solo che continuo a non capire per quale ragione si debba studiare una cosa per poi cercare di giustificarla a posterori con fantasiose e inattuabili " applicazioni " ... Non sarebbe meglio partire dalla realtà per creare la forma piuttosto che il contrario come fanno i karateka ?
Title: Re: Waza Geri
Post by: Dipper on March 23, 2010, 09:39:46 am
Posso dire che noi, nel Judo, studiamo un uscita molto simile, cercando più che di dare la schiena di spostarci un po' lateralmente in un principio di Tai sa baki.
La posizione che si ottiene, come quella di Otsuka, è ottima per proiettare in o soto gari o ko soto gari o altro ancora, la tecnica andrebbe vista anche da questa prospettiva.
Molto interessante questa prospettiva. Però così mi confermi che è una difesa di livello superiore, perchè è pesante se entra, ma se la sbagli e il tori è bravo, diventa un problema, mi sbaglio?
L'uscita classica invece lascia un più ampio margine di errore perchè con le spalle si fronteggia sempre l'avversario.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 09:41:26 am
Ma no Fanky , nessuna fretta da parte mia  ;)
Solo che continuo a non capire per quale ragione si debba studiare una cosa per poi cercare di giustificarla a posterori con fantasiose e inattuabili " applicazioni " ... Non sarebbe meglio partire dalla realtà per creare la forma piuttosto che il contrario come fanno i karateka ?

qui a qualcuno sfugge come nasce la dottrina
tu per 40 vivi una certa realtà
(facciamo l'esempio che vuoi)

tu per 40 anni coltivi fiori
in questi 40 anni impari, sulla tua pelle, (con la tua esperienza) determinate cose
poi decidi, da vecchio, di scriverle su un libro per rendere partecipi tutti di queste tue comprensioni

ecco
è sempre così
è la pratica che crea la teoria non il contrario

le forme,
i kata se preferite,
non li ha creati paperino
ma maestri che hanno combattuto sul serio
scuole che hanno combattuto per generazioni

al massimo ci sono dei problemi comunicativi
ci vorrebbe il karate ISO 9001
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 23, 2010, 09:56:59 am
senza contare il fatto che il kata ha una valenza profonda che va al di là del combattimento: esso nasce dal combattimento e poi lo supera, pur ritornandoci.

quando si pratica shodo, o ikebana (ma anche nei giardini giapponesi o in molte altre pratiche affini) si cerca di creare una "forma" non naturale, che abbia però parvenza di naturalezza.

il karate, che pur essendo okinawense attinge a una mentalità tipicamente asiatica, fatta di forme e di estetismi lontani dai nostri, non è esente da questo. ecco perché ancora oggi nel karate di okinawa si dà enfasi particolare alla forma.

altrimienti si faccia kickboxing, che è meglio, nel senso che la kick prepara benissimo al ring. se quello è l'obiettivo, benintesi.

Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 10:06:08 am
Mah sugli aspetti del karate che esulano dal combattimento non mi sono mai pronunciato e non mi pronuncio neanche ora: non li conosco e francamente non mi interessano. Se mi dici che compi certi gesti perchè così vogliono i tuoi dei o perchè pensi che ti facciano bene alla salute o che compiendoli per una vita il tuo spirito possa assurgere ai pascoli del nirvana e cavalcare una vacca sacra indù insieme a odino mentre corri verso il valhalla , allora no problem! Ognuno ha le sue convinzioni per quanto riguarda la spiritualità e la trascendenza. Vi raccontassi le mie mi rinchiudereste e buttereste via la chiave. Ma se parliamo di combattimento non ci sono molte alternative. Esistono solo poche cose che funzionano e quelle sono.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 10:12:48 am
Mah sugli aspetti del karate che esulano dal combattimento non mi sono mai pronunciato e non mi pronuncio neanche ora: non li conosco e francamente non mi interessano. Se mi dici che compi certi gesti perchè così vogliono i tuoi dei o perchè pensi che ti facciano bene alla salute o che compiendoli per una vita il tuo spirito possa assurgere ai pascoli del nirvana e cavalcare una vacca sacra indù insieme a odino mentre corri verso il valhalla , allora no problem! Ognuno ha le sue convinzioni per quanto riguarda la spiritualità e la trascendenza. Vi raccontassi le mie mi rinchiudereste e buttereste via la chiave. Ma se parliamo di combattimento non ci sono molte alternative. Esistono solo poche cose che funzionano e quelle sono.

scusa
per provare a capirci
di quale combattimento parli?
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 10:25:28 am
Io pratico e mi interesso solo di sport. Di difesa personale non so niente ma non credo sia possibile realmente difendersi da un calcio come fa il signore nel tuo video  :)
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 23, 2010, 10:27:44 am
Io pratico e mi interesso solo di sport. Di difesa personale non so niente ma non credo sia possibile realmente difendersi da un calcio come fa il signore nel tuo video  :)

e allora continua a fare sport.  ;)
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 10:33:41 am
Cosa intendi Muteki ?  :)
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 10:35:42 am
Cosa intendi Muteki ?  :)

che forse per te l'agonismo
il combattimento da gara
è comunque la risposta migliore anche in una situazione reale
noi la pensiamo un pò diversamente
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 10:36:44 am
Io pratico e mi interesso solo di sport. Di difesa personale non so niente ma non credo sia possibile realmente difendersi da un calcio come fa il signore nel tuo video  :)

p.s. il Signore nel video è
Hironori Otsuka
Maestro di Jiu Jitsu
allievo di Funakoshi
creatore dello stile Wado ryu
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 10:41:23 am
No no non credo affatto che lo sport sia la soluzione migliore in caso di pericolo reale. Solo che non credo che quello che fate voi sia più utile del pugilato o del tennis. Pe come la vedo io non c'è nessun modo per prepararsi ad una situazione di vita o di morte. L'unico modo è viverla spesso e volentieri e cavarsela. E' quello che capita ai soldati o agli swat o a questa gente qui. Secondo me davanti ad un coltello voi vi comporereste proprio come me : vi piscereste addosso. E allora tanto vale che ciascuno faccia quello che gli va senza preoccuparsi se funziona o no. Io faccio uno sport e non mi preoccupo se quello che faccio mi può salvare la pelle o no : do per  scontato di no  ;) e intanto mi diverto e sto bene  :gh:
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 10:42:55 am
Io pratico e mi interesso solo di sport. Di difesa personale non so niente ma non credo sia possibile realmente difendersi da un calcio come fa il signore nel tuo video  :)

p.s. il Signore nel video è
Hironori Otsuka
Maestro di Jiu Jitsu
allievo di Funakoshi
creatore dello stile Wado ryu

Sì avevo capito  :)

Il ju jitsu tradizionale e l'aikido mi piaccino molto quando non hanno pretese di dp, li ho praticati entrambi fino al 1° kyu
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 10:48:31 am
Io pratico e mi interesso solo di sport. Di difesa personale non so niente ma non credo sia possibile realmente difendersi da un calcio come fa il signore nel tuo video  :)

p.s. il Signore nel video è
Hironori Otsuka
Maestro di Jiu Jitsu
allievo di Funakoshi
creatore dello stile Wado ryu

Sì avevo capito  :)

Il ju jitsu tradizionale e l'aikido mi piaccino molto quando non hanno pretese di dp, li ho praticati entrambi fino al 1° kyu

cioè il ju jitsu, sviluppatosi nei millenni per la sopravvivenza
non deve aver pretese di DP?
la pensiamo proprio diversamente
ma la colpa, effettivamente, non è solo tua
ma di certi che, indossata la cinturetta nera, credono di avere un dono cementificato...
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 11:01:44 am
Mah io credo che il jujitsu fosse originariamente molto diverso da quello che viene insegnato oggi. Penso fosse Una disciplina brutale , praticata da uomini brutali. Oggi , come tutte le discipline giapponesi , è il frutto della formalizzazione di una formalizzazione fatta in tempo di pace. E' assurdo praticare " L'arte della guerra " per chi non fa la guerra di professione. Non si svilupperanno mai gli attribti per applicare ciò che si studia. La stessa tecnica usata da me , Libraio con la pancetta , e da un samurai che a tredici - quattordici anni aveva già diverse battaglie e cadaveri all spalle non funziona nello stesso modo : mi pare ovvio  ;)
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 11:07:06 am
domanda seria:
come mai, secondo te, molti "presunti" esperti di DP oggi si propogono
non solo alle forze dell'ordine (che già è capibile fino ad un certo punto)
ma alle forze armate intese come militari
(che come dici giustamente tu sarebbero gli specialisti della guerra e, caso mai quindi, dovrebbero essere loro ad insegnarcela)
e soprattutto perchè spesso ci riescono? (cioè riescono a vendere il loro prodotto/servizio a questi?)
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 11:08:35 am
Pechè il mondo è strano e i ghiozzi abbondano  :D :D :D
Non lo so , dimmelo tu  :)
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 23, 2010, 12:42:50 pm
luca, ribadisco: meglio continuare a fare sport, con l'intenzione di fare sport, proprio come fai tu. ma non puoi entrare in campi diversi dallo sport. come io non posso parlare di sport.

l'altro giorno allenavo un principiante al kumite libero. lo riempio di mazzate, lo proietto in sutemi, lo monto e lo mazzolo di nuovo. non era affatto una cosa sportiva. non l'ho fatto per farmi bello ma per insegnargli cosa si può fare combattendo. tanto avevamo i caschetti, e lui era contento.

ma in uno sport non si può fare. e il sutemi è tipico del jujitsu. e funziona. ma un regolamento non vede le cose allo stesso modo.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Joseph on March 23, 2010, 13:39:55 pm
Posso dire che noi, nel Judo, studiamo un uscita molto simile, cercando più che di dare la schiena di spostarci un po' lateralmente in un principio di Tai sa baki.
La posizione che si ottiene, come quella di Otsuka, è ottima per proiettare in o soto gari o ko soto gari o altro ancora, la tecnica andrebbe vista anche da questa prospettiva.
Molto interessante questa prospettiva. Però così mi confermi che è una difesa di livello superiore, perchè è pesante se entra, ma se la sbagli e il tori è bravo, diventa un problema, mi sbaglio?
L'uscita classica invece lascia un più ampio margine di errore perchè con le spalle si fronteggia sempre l'avversario.


Guarda, dipende molto anche dall'animo con cui l'avversario sferra il colpo.
Se è un colpo per guadagnare spazio affondando come quello nel video e non un calcetto interlocutorio, lui sarà molto squilibrato di sicuro, altrimenti le soluzioni sono altre.
Chiudere la distanza, comunque, è sempre un minimo pericoloso, ma per un Judoka è un po' una scelta obbligata.. ;)
E se la tecnica entra (specie o soto gari) è una brutta schienata che da sola, o felicemente accompagnata da un po' di calcetti, chiude la pratica per sempre.
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 23, 2010, 13:43:40 pm
Posso dire che noi, nel Judo, studiamo un uscita molto simile, cercando più che di dare la schiena di spostarci un po' lateralmente in un principio di Tai sa baki.
La posizione che si ottiene, come quella di Otsuka, è ottima per proiettare in o soto gari o ko soto gari o altro ancora, la tecnica andrebbe vista anche da questa prospettiva.
Molto interessante questa prospettiva. Però così mi confermi che è una difesa di livello superiore, perchè è pesante se entra, ma se la sbagli e il tori è bravo, diventa un problema, mi sbaglio?
L'uscita classica invece lascia un più ampio margine di errore perchè con le spalle si fronteggia sempre l'avversario.



Guarda, dipende molto anche dall'animo con cui l'avversario sferra il colpo.
Se è un colpo per guadagnare spazio affondando come quello nel video e non un calcetto interlocutorio, lui sarà molto squilibrato di sicuro, altrimenti le soluzioni sono altre.
Chiudere la distanza, comunque, è sempre un minimo pericoloso, ma per un Judoka è un po' una scelta obbligata.. ;)
E se la tecnica entra (specie o soto gari) è una brutta schienata che da sola, o felicemente accompagnata da un po' di calcetti, chiude la pratica per sempre.

naturalmente sono difese complesse: come dicevo, anche noi le studiamo ma sono applicate bene solo dopo anni di studio. e in effetti le possibilità di agire in altro modo sono interessanti, e non di meno considererei l'idea di un "invito"... per quanto rischioso...
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 16:31:54 pm
luca, ribadisco: meglio continuare a fare sport, con l'intenzione di fare sport, proprio come fai tu. ma non puoi entrare in campi diversi dallo sport. come io non posso parlare di sport.

l'altro giorno allenavo un principiante al kumite libero. lo riempio di mazzate, lo proietto in sutemi, lo monto e lo mazzolo di nuovo. non era affatto una cosa sportiva. non l'ho fatto per farmi bello ma per insegnargli cosa si può fare combattendo. tanto avevamo i caschetti, e lui era contento.

ma in uno sport non si può fare. e il sutemi è tipico del jujitsu. e funziona. ma un regolamento non vede le cose allo stesso modo.

Ma guarda Muteki che non è vero. Se il tuo problema è che vuoi essere libero di lottare e colpire ci sono le MMA. Quello che hai descritto è un semplicissimo sparring leggero... Noi lo facciamo tutte le sere  :)
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 16:44:18 pm
luca, ribadisco: meglio continuare a fare sport, con l'intenzione di fare sport, proprio come fai tu. ma non puoi entrare in campi diversi dallo sport. come io non posso parlare di sport.

l'altro giorno allenavo un principiante al kumite libero. lo riempio di mazzate, lo proietto in sutemi, lo monto e lo mazzolo di nuovo. non era affatto una cosa sportiva. non l'ho fatto per farmi bello ma per insegnargli cosa si può fare combattendo. tanto avevamo i caschetti, e lui era contento.

ma in uno sport non si può fare. e il sutemi è tipico del jujitsu. e funziona. ma un regolamento non vede le cose allo stesso modo.

Ma guarda Muteki che non è vero. Se il tuo problema è che vuoi essere libero di lottare e colpire ci sono le MMA. Quello che hai descritto è un semplicissimo sparring leggero... Noi lo facciamo tutte le sere  :)

la libertà totale di colpire (che io non credo esista sul serio, non credo che nelle MMA un dito nell'occhio sia consentito, anche se ammetto non me ne intendo) non sottintende il possedere una tecnica idonea per farlo al meglio

Title: Re: Waza Geri
Post by: Joseph on March 23, 2010, 16:47:46 pm
Posso dire che noi, nel Judo, studiamo un uscita molto simile, cercando più che di dare la schiena di spostarci un po' lateralmente in un principio di Tai sa baki.
La posizione che si ottiene, come quella di Otsuka, è ottima per proiettare in o soto gari o ko soto gari o altro ancora, la tecnica andrebbe vista anche da questa prospettiva.
Molto interessante questa prospettiva. Però così mi confermi che è una difesa di livello superiore, perchè è pesante se entra, ma se la sbagli e il tori è bravo, diventa un problema, mi sbaglio?
L'uscita classica invece lascia un più ampio margine di errore perchè con le spalle si fronteggia sempre l'avversario.



Guarda, dipende molto anche dall'animo con cui l'avversario sferra il colpo.
Se è un colpo per guadagnare spazio affondando come quello nel video e non un calcetto interlocutorio, lui sarà molto squilibrato di sicuro, altrimenti le soluzioni sono altre.
Chiudere la distanza, comunque, è sempre un minimo pericoloso, ma per un Judoka è un po' una scelta obbligata.. ;)
E se la tecnica entra (specie o soto gari) è una brutta schienata che da sola, o felicemente accompagnata da un po' di calcetti, chiude la pratica per sempre.

naturalmente sono difese complesse: come dicevo, anche noi le studiamo ma sono applicate bene solo dopo anni di studio. e in effetti le possibilità di agire in altro modo sono interessanti, e non di meno considererei l'idea di un "invito"... per quanto rischioso...


Aspè, mi son perso:

quali difese sono complesse?

quali altre azioni sono interessanti?

che intendi per "invito"?
Title: Re: Waza Geri
Post by: shizentai on March 23, 2010, 16:51:04 pm
la soluzione di Aerts e quella di Otsuka sono profondamente diverse nel loro scopo...
Aerts la vede nel contesto di un match, si sposta all'indietro devia la gamba pre squilibrare  e entra con il low kick oppure con un gancio destro...isomma è nel contesto dello "scambio" .... cioè ci sono più passaggi: spostamento parata calcio 3 tempi

Quella di Otsuka porta a evitare lo scambio, esce pochissimo (perchè se si è bravi non occorre uscire di un kilometro) e rientra subito in digonale prendendo il centro dell'avversario... Otsuka, a differenza di Aerts,  non ha fatto ancora nessuna tecnica... si è solo spostato... o meglio lo spostamento è la tecnica...poi poteva benissimo tirargli una golitata una manata in faccia una testata...dargli una spinta...è lo stesso...
è vero che c'è un attimo in cui volge la schiena che non ha senso.... sono portato a pensare che stesse esagerando apposta il movimento di taineri per qualche ragione magari di spiegazione, così come mette una pausa al centro dell'azione e così come mette la mano in faccio giusto per dire che si possono fare tante cose.... ma la tecnica è in sè lo spostamento ...1 tempo solo.

detto questo..nessun dubbio sul fatto che peter aerst siaun fenomeno :)
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 16:52:08 pm
luca, ribadisco: meglio continuare a fare sport, con l'intenzione di fare sport, proprio come fai tu. ma non puoi entrare in campi diversi dallo sport. come io non posso parlare di sport.

l'altro giorno allenavo un principiante al kumite libero. lo riempio di mazzate, lo proietto in sutemi, lo monto e lo mazzolo di nuovo. non era affatto una cosa sportiva. non l'ho fatto per farmi bello ma per insegnargli cosa si può fare combattendo. tanto avevamo i caschetti, e lui era contento.

ma in uno sport non si può fare. e il sutemi è tipico del jujitsu. e funziona. ma un regolamento non vede le cose allo stesso modo.

Ma guarda Muteki che non è vero. Se il tuo problema è che vuoi essere libero di lottare e colpire ci sono le MMA. Quello che hai descritto è un semplicissimo sparring leggero... Noi lo facciamo tutte le sere  :)

la libertà totale di colpire (che io non credo esista sul serio, non credo che nelle MMA un dito nell'occhio sia consentito, anche se ammetto non me ne intendo) non sottintende il possedere una tecnica idonea per farlo al meglio



Mah io ho semplicemente risposto a Muteki. Lui ha parlato di colpi e lotta , non di dita negli occhi. Penso che le dita negli occhi non ve le mettete nemmeno voi giusto ? Quindi non vedo cosa c'entrino  :) Piuttosto prima hai fatto una domanda e io ti ho detto che non so la risposta e di darmi la tua: vuoi svicolare ?? Dai rispondi tu  :ohi:
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 17:02:12 pm
se io studio una difesa di quelle che dico io
la ditata negli occhi la simulo
ma la studio
ovvio che non la affondo
ma questo non significa che non lo saprei fare
(o che, non avendolo provato realmente, non posso dire funzionarebbe)

svicolare io?
l'ho fatta io a te la domanda....

se proprio vuoi il mio parere
è ovvio che l'arma da fuoco ha ridotto lo studio del corpo a corpo nei reparti militari
ma questo spiega solo in parte
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 17:04:29 pm
Ma scusa mi fai una domanda e se ti dico che non so rispondere tu lasci cadere ?
Comunqueper il discorso dita negli occhi: io non ho mai simulato ma son convinto di esser capace quanto voi. Mi sembra abbastanza semplice come azione  :)
Title: Re: Waza Geri
Post by: shizentai on March 23, 2010, 17:17:43 pm
Ma scusa mi fai una domanda e se ti dico che non so rispondere tu lasci cadere ?
Comunqueper il discorso dita negli occhi: io non ho mai simulato ma son convinto di esser capace quanto voi. Mi sembra abbastanza semplice come azione  :)

...prova girarti di scatto e accender la luce con una ditata...un colpo secco di indice (o di medio !) ...così vedi se è facile tirare una ditata in un occhio..senza considerare che l'interuttore se ne sta fermo li nel muro ad aspettare un dito... :D
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 17:30:30 pm
Ah ah ah ah ma infatti sono d'accordo. MI chiedevo cosa dia a fanky la sicurezza di riuscire a mattermi un dito in un occhio  :gh:
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 17:33:52 pm
Ah ah ah ah ma infatti sono d'accordo. MI chiedevo cosa dia a fanky la sicurezza di riuscire a mattermi un dito in un occhio  :gh:

aaah
beato te
io di sicurezze nn ne ho neppure una
ho la sicurezza che in DP di matematico non c'è niente
è che si tratta di uno studio un pò più ampio di un pò di grappling
quello si
Title: Re: Waza Geri
Post by: Luca Bagnoli on March 23, 2010, 17:53:45 pm
Infatti anche io non ho certezze  :)
Mi pareva fossi tu quello sicuro di mettermi un dito nell'occhio  :D
Che la DP sia uno studio più ampio del grappling... non sono d'accordo : il grappling è complicatissimo come sport  :o

Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 23, 2010, 17:54:21 pm
Infatti anche io non ho certezze  :)
Mi pareva fossi tu quello sicuro di mettermi un dito nell'occhio  :D
Che la DP sia uno studio più ampio del grappling... non sono d'accordo : il grappling è complicatissimo come sport  :o



e la DP non è uno sport
Title: Re: Waza Geri
Post by: CRY_X2 on March 23, 2010, 18:00:19 pm
Ma scusa mi fai una domanda e se ti dico che non so rispondere tu lasci cadere ?
Comunqueper il discorso dita negli occhi: io non ho mai simulato ma son convinto di esser capace quanto voi. Mi sembra abbastanza semplice come azione  :)

...prova girarti di scatto e accender la luce con una ditata...un colpo secco di indice (o di medio !) ...così vedi se è facile tirare una ditata in un occhio..senza considerare che l'interuttore se ne sta fermo li nel muro ad aspettare un dito... :D

nn mi pare ci voglia molto a centrarlo, l'ho sempre fatto... o siete tutti malati di parkinson... ;D

cazzate a parte ritengo che l'utilizzo unico ed efficace delle dita negli occhi sia: palmi delle mani a contatto con il viso e pollici che premono gli occhi... cercare di centrare un bersaglio minuscolo in movimento con un dito la ritengo un azione da idioti...
Title: Re: Waza Geri
Post by: joe on March 23, 2010, 19:03:38 pm
bo io se ben vi ricordate ho sempre detto di non sapere nulla di dp e che proprio non mi interessa però una cosa concedetemela senza polemica......io posso essere sicuro di portare bene un diretto destro perchè quando combatto (SPORT) con un avversario totalmente NON COLLABORATIVO (ma che anzi mi vuole riempì di legnate) lo sdraio (ripeto SPORT) voi avete un metro per giudicare la stessa cosa in situazione reale?? (è quello x il quale sudate ogni giorno giusto?)....prima che qualcuno travisi non voglio assolutamente dire che il mio diretto sia buono per la dp
Title: Re: Waza Geri
Post by: Barvo Iommi on March 23, 2010, 19:05:08 pm
il tuo diretto è buono per la dp  ;)
Title: Re: Waza Geri
Post by: shizentai on March 23, 2010, 20:51:49 pm
Tutto quello che stende è buono pre la DP...anche una bella bottiglia di rum...sulla testa  :D..ma anche nel gargarozzo fa il suo bell'effetto...

scherzi a  parte ...basta a dire che gli SDC non servono alla difesa personale...chi  dice sta cosa non ha mai incrociato i guanti con qualcuno bravo !!!

La differenza tra sdc e dp non è tanto tecnica quanto strategica.... in DP non si deve accettare lo scambio, non ci si deve esporre a rischi, si deve trovare ilmodo di colpire senza rischiare di prenderle...considerando l'ipotesi che potrebbe arrivare di tutto e di più  :=)

e ancora... alzare 100 kg di panca è meglio che alzarne 40, avere la mascella di vetro è peggio che averla di ferro e avere le tibie toste è meglio che averle di burro..... poi...solo poi però...possiamo filosofeggiare sulla DP....codesto es al mio pensiero dellasera  :gh:
Title: Re: Waza Geri
Post by: muteki on March 24, 2010, 08:09:31 am
infatti tutto serve alla DP. il problema è, semmai, nel rapporto tra uno sport da combattimento e uno studio di tecniche base tipico delle arti "tradizionali". luca sostiene che è meglio usare subito le tecniche come le impiegheresti in un incontro sportivo. io ritengo fondamentale la base. anche perché la base esula dal solo combattimento investendo un raggio più ampio, un percorso che puoi condurre per tutta la vita.
poi è chiaro che un buon diretto sia un'ottimo sistema per difendersi. e un atleta capace di portarlo sarà meglio di un marzialista che non abbia mai allenato nulla in concreto. non bisogna eccedere né nella voglia di pratica "tutto e subito", né nell'attaccamento cieco ai formalismi.
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 24, 2010, 09:12:02 am
bo io se ben vi ricordate ho sempre detto di non sapere nulla di dp e che proprio non mi interessa però una cosa concedetemela senza polemica......io posso essere sicuro di portare bene un diretto destro perchè quando combatto (SPORT) con un avversario totalmente NON COLLABORATIVO (ma che anzi mi vuole riempì di legnate) lo sdraio (ripeto SPORT) voi avete un metro per giudicare la stessa cosa in situazione reale?? (è quello x il quale sudate ogni giorno giusto?)....prima che qualcuno travisi non voglio assolutamente dire che il mio diretto sia buono per la dp

Ti ringrazio per la tua pacatezza
questa è la posizione di una certa fetta del mondo marziale
penso l'abbiano capita anche i sassi
il discorso semplicistico è sempre il più facile
purtroppo questo avviene anche in DP
adotti un metodo picchia duro (boh, che so, Jeet Kune Do, Kick boxing, etc etc sto scrivendo a caso)
e, qualsiasi cosa ti possa succedere, tu mena

per la mia esperienza la DP è un discorso molto più complesso e complicato
pensa solo al fattore ambientale
facile fare sempre le tecniche in piano
e se capita sulle scale?
in una discoteca affollata?
in un ascensore?
in un locale pieno di sedie?

e questo solo per accennare ad uno degli elementi
Title: Re: Waza Geri
Post by: joe on March 24, 2010, 10:26:09 am
si Fanchina ok ma il cardine del mio ragionamento era la possibilità , a mio avviso ben inteso , di poter "allenare" in palestra , con compagni che si vedono tutte le sere e con i quali magari si và a bere pure una birra tutti assieme , situazioni di stress tipiche della dp....poi scusa sul tuo appunto ambientale mi chiedo ma voi vi allenate sulle scale , in discoteca , in ascensore ecc???... no perchè altrimenti non capisco perchè tu dovresti essere pronto in tali situazioni e io no
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 24, 2010, 10:35:28 am
si Fanchina ok ma il cardine del mio ragionamento era la possibilità , a mio avviso ben inteso , di poter "allenare" in palestra , con compagni che si vedono tutte le sere e con i quali magari si và a bere pure una birra tutti assieme , situazioni di stress tipiche della dp....poi scusa sul tuo appunto ambientale mi chiedo ma voi vi allenate sulle scale , in discoteca , in ascensore ecc???... no perchè altrimenti non capisco perchè tu dovresti essere pronto in tali situazioni e io no

Dai concetti generali
se vuoi sapere come lavoro io
degli accenni te li posso anche fare

effettivamente io, dalla tecnica base
aumento progressivamente lo stress
e creo pure delle complicazioni ambientali
(oltre a molto altro)
Title: Re: Waza Geri
Post by: joe on March 24, 2010, 11:18:09 am
guarda che io non volevo mica essere sarcastico...certo che sono interessato anche perchè io stò proprio a zero in dp....soprattutto la parte dello stress mi interessa parecchio....mi spiego io anche durante lo sparring in palestra con i mie compagni e amici di allenamento mi pongo mentalmente come durante un incontro , concentrato , conscio che l'altro mi vuole buttare giù (in realtà naturalmente non è così durante lo sparring) e questo mi permette un certo grado di stress però è innegabile che questo è piuttosto basso visto proprio i fattori sopra descritti niente a che vedere con quando si sale sul ring .

ora io ammetto tranquillamente che lo sparring in palestra è 1/10 stressante rispetto al ring e che sicuramente il ring è 1/100 stressante rispetto ad una situazione reale di vita o di morte quali allenamenti fai svolgere per avvicinarti a tale stress?
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 24, 2010, 11:26:35 am
guarda che io non volevo mica essere sarcastico...certo che sono interessato anche perchè io stò proprio a zero in dp....soprattutto la parte dello stress mi interessa parecchio....mi spiego io anche durante lo sparring in palestra con i mie compagni e amici di allenamento mi pongo mentalmente come durante un incontro , concentrato , conscio che l'altro mi vuole buttare giù (in realtà naturalmente non è così durante lo sparring) e questo mi permette un certo grado di stress però è innegabile che questo è piuttosto basso visto proprio i fattori sopra descritti niente a che vedere con quando si sale sul ring .

ora io ammetto tranquillamente che lo sparring in palestra è 1/10 stressante rispetto al ring e che sicuramente il ring è 1/100 stressante rispetto ad una situazione reale di vita o di morte quali allenamenti fai svolgere per avvicinarti a tale stress?

guarda
hai descritto perfettamente il motivo per il quale il ring è così lontano dalla strada
su un ring ci arrivi preparato,allenato, motivato, coscente di cosa ti aspetterà
per strada:
- non sai quando
- non sai cosa
- magari ti capita un giorno in cui stai male (fosse solo perchè i peperoni del ristorante cinese erano vecchi)
Title: Re: Waza Geri
Post by: Barvo Iommi on March 24, 2010, 11:35:12 am
guarda che io non volevo mica essere sarcastico...certo che sono interessato anche perchè io stò proprio a zero in dp....soprattutto la parte dello stress mi interessa parecchio....mi spiego io anche durante lo sparring in palestra con i mie compagni e amici di allenamento mi pongo mentalmente come durante un incontro , concentrato , conscio che l'altro mi vuole buttare giù (in realtà naturalmente non è così durante lo sparring) e questo mi permette un certo grado di stress però è innegabile che questo è piuttosto basso visto proprio i fattori sopra descritti niente a che vedere con quando si sale sul ring .

ora io ammetto tranquillamente che lo sparring in palestra è 1/10 stressante rispetto al ring e che sicuramente il ring è 1/100 stressante rispetto ad una situazione reale di vita o di morte quali allenamenti fai svolgere per avvicinarti a tale stress?

guarda
hai descritto perfettamente il motivo per il quale il ring è così lontano dalla strada
su un ring ci arrivi preparato,allenato, motivato, coscente di cosa ti aspetterà
per strada:
- non sai quando
- non sai cosa
- magari ti capita un giorno in cui stai male (fosse solo perchè i peperoni del ristorante cinese erano vecchi)
quoto, ma è un'altra di quelle problematiche che non trovano soluzione nlle AM rispetto agli SdC, come gli avversari multipli, il pazzo che ti assale senza preavviso e con intenzioni omicide e tante altre
IMHO IMHO IMHO
Title: Re: Waza Geri
Post by: XinYiMan on March 24, 2010, 11:40:41 am
guarda che io non volevo mica essere sarcastico...certo che sono interessato anche perchè io stò proprio a zero in dp....soprattutto la parte dello stress mi interessa parecchio....mi spiego io anche durante lo sparring in palestra con i mie compagni e amici di allenamento mi pongo mentalmente come durante un incontro , concentrato , conscio che l'altro mi vuole buttare giù (in realtà naturalmente non è così durante lo sparring) e questo mi permette un certo grado di stress però è innegabile che questo è piuttosto basso visto proprio i fattori sopra descritti niente a che vedere con quando si sale sul ring .

ora io ammetto tranquillamente che lo sparring in palestra è 1/10 stressante rispetto al ring e che sicuramente il ring è 1/100 stressante rispetto ad una situazione reale di vita o di morte quali allenamenti fai svolgere per avvicinarti a tale stress?
E pensare che è una delle prime cose che vengono dette ad  un allenamento di arti marziali tradizionali: immaginati di avere di fronte un nemico. Bhe qui si entra forse nel segreto meglio mistificato delle arti marziali, la capacità immaginifica del cervello. Forse la più grande qualità del cervello è quella di poter riprodurre in mnaiera virtuale determinate situazioni. Questa capacità va allenata e mantenuta sempre in fase di allenamento, proprio ieri ho fatto questo discorso ad un mio amico che si allena con me, gli ho detto di immaginare una determinata situazione da cui non poteva scappare senza mettere a rischio l'incolumità della persona che amava, e allora il battito cardiaco è aumentato, l'adrenalina è entrata in circolo e il cercare di muoversi è diventato più difficoltoso. La mente lavora per immagini e questa è il suo grande potenziale, la mente lavora sui sentimenti e sugli stati d'animo e proprio questi sentimenti e stati d'animo influenzano il corpo in maniera fisica e tangibile. Cerca di allenarti riproducendo queste sensazioni e capirai la differenza tra tradizionale e sportivo, che non sta nelle tecniche ma nel modo di allenarsi.
Title: Re: Waza Geri
Post by: joe on March 24, 2010, 12:33:38 pm
guarda che io non volevo mica essere sarcastico...certo che sono interessato anche perchè io stò proprio a zero in dp....soprattutto la parte dello stress mi interessa parecchio....mi spiego io anche durante lo sparring in palestra con i mie compagni e amici di allenamento mi pongo mentalmente come durante un incontro , concentrato , conscio che l'altro mi vuole buttare giù (in realtà naturalmente non è così durante lo sparring) e questo mi permette un certo grado di stress però è innegabile che questo è piuttosto basso visto proprio i fattori sopra descritti niente a che vedere con quando si sale sul ring .

ora io ammetto tranquillamente che lo sparring in palestra è 1/10 stressante rispetto al ring e che sicuramente il ring è 1/100 stressante rispetto ad una situazione reale di vita o di morte quali allenamenti fai svolgere per avvicinarti a tale stress?

guarda
hai descritto perfettamente il motivo per il quale il ring è così lontano dalla strada
su un ring ci arrivi preparato,allenato, motivato, coscente di cosa ti aspetterà
per strada:
- non sai quando
- non sai cosa
- magari ti capita un giorno in cui stai male (fosse solo perchè i peperoni del ristorante cinese erano vecchi)

si ma credo che siano tutte cose che neanche voi possiate allenare in palestra , voglio dire , sul quando è ovvio che non conosco l'attimo dell'attacco ma durante l'arco dell'esercizio sò che sarò attaccato , sul cosa bè quello nemmeno io quando faccio sparring sò cosa porterà il mio avversario , sul fatto che mi sento male immagino che anche voi se state molto male rimaniate a casa e non andiate in palestra ad allenarmi .

Poi io avevo davvero con curiosità chiesto quali metodologie di allenamento tu adottassi per portare ad un così elevato grado di stress...io sogno ignorante di dp ma se mi fai qualche esempio credo di arrivarci dai :sbav:
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 24, 2010, 14:45:01 pm
Gia prenderle in considerazione è molto
comunque sia se stessi male mentre ti aggrediscono puoi sempre dire al ladro
"scusa puoi tornare domani?"
oppure meglio ancora
"scusami ma oggi sono molto stressato"
Title: Re: Waza Geri
Post by: sotutsu on March 24, 2010, 15:20:51 pm
Io non faccio karate, ma mi sembra che qui non si stia parlando di karate in senso stretto.
Sono iscritto al ju jitsu.
Penso che la discussione parta da pressupposti diversi su cosa si pratichi, cioè su cosa si vuole ottenere con la pratica, questo anche se sotto lo stesso nome praticano quelli che discutono.
Ritengo che il karatedo , come il judo o l'aikido o il ju jitsu antico avessero e abbiano il fine di cambiare se stessi. Cosa vuol dire?
Vuol dire togliere tutto quello che ci ha messo il nostro io usurpatore per essere veramente quello che si è. Il lavoro è questo qui. Per fare questo si utilizza il corpo in addestramenti di un tipo o di un altro, ma questo è.
Lo si può fare per motivi diversi, ma il motivo principale era quello che si riteneva che solo un uomo che avesse raggiunto la sua vera essenza potesse reagire al meglio ad un'aggressione alla sua vita. Ciò a prescindere da ciò che si studia e pratica che in quel momento probabilmente non si farà.
Quindi non è così importante da un punto di vista tecnico cosa si fa, ma piuttosto fare qualcosa  che si sintonizzi il più possibile con il nostro io profondo, che serva come un richiamo per il giusto movimento che il nostro cervello già conosce.
Poi uno in palestra fa quel che vuole, io per primo ...
Ma il discorso è questo. Poi uno può cercare l'efficacia come vuole e magari diventa più efficace 100 volte di quello che pratica budo, ma chi pratica budo pratica quella cosa lì, almeno secondo me,
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 24, 2010, 15:39:26 pm
hai ragione
la colpa è mia
io scorrazzo per varie sezioni
parlando sempre la stessa lingua
e le sensibilità sono diverse
alzo un attimo le antenne quando si parla di DP
perchè ho una mia personale visione
tutto li
Title: Re: Waza Geri
Post by: joe on March 24, 2010, 18:45:35 pm
Gia prenderle in considerazione è molto
comunque sia se stessi male mentre ti aggrediscono puoi sempre dire al ladro
"scusa puoi tornare domani?"
oppure meglio ancora
"scusami ma oggi sono molto stressato"

ma che risposta è :o :o???...eppure quando parlo mi sembra che gli altri mi capiscano.

bò io ribadisco che mi hai portato come esempio ambientale (tra gli altri) quello della possibile aggressione mentre si stà male e io ti ho risposto che sono conscio che questo possa verificarsi ma non vedo altresi come possiate allenarlo....cosa fate mangiate 1Kg di impepata di cozze e poi andate subito in palestra ??
Title: Re: Waza Geri
Post by: shizentai on March 24, 2010, 18:47:40 pm
il discorso di alzare il livello di stress è interessante.... fermo restando che quando sali sul quadrato di gara o sul ring lo stress c'è...molto di più di quando ti alleni in palestra...

Credo che sia un po difficile alzare lo stress attraverso la visualizzazione... è vero che io mi posso anche condizionare e far circolare più adrenalina ...sono già abbastanza incazzoso di mio che ci metto anche poco  :D :D :D... ma lo stress è diverso , è quando non sei tu che controlli il crescendo  degli eventi ma sono gli eventi che vogliono controllare te...allora li aumenta lo stress...

Un buon modo semplice ed efficace, ma non lo puoi fare solo dopo attenta e condivisa riflessione con chi lo deve fare, è quello di mettere in mano un'arma viva e non finta... se hai davanti uno con un coltello vero, per quanto sia un tuo amico e pra quanto tu sappia dove e quando lui tira l'attacco, ti assicuro che lo spessore e l'intensità del gesto difensivo  cambiano all'istante !
Meno drastico ma altrettanto efficace è usare un bel bastone , inizialmente dichiarando l'attacco (così uno sa cosa sta arrivando) e poi tirarlo al 100 % !!!poi provi su un'altra linea di attacco sempre tirato davvero e poi provi con attacchi, sempre puliti, ma non chiamati...

anche qui però ci vuole una certa vena di follia  ;)
Title: Re: Waza Geri
Post by: simolucio on March 24, 2010, 21:31:40 pm
torno un secondo sul video postato: nello shoto in un kihon ippo kumite fino a 1° kyu impari a fare gedan barai INTERNO su mae geri e ripeti questo gesto un'infinità di volte negli anni... premesso che secondo me gedan barai NON è una PARATA in senso stretto (devio la traiettoria, interrompendo le direzione della tecnica avversaria frapponendo un mio arto) ma è un'altra cosa, trovo molto interessante l'uscita esterna che consente alcune cosette tipo non trovarsi sulla traiettoria dell'avversario, non avere il suo pugno sinistro pericoloso consentendo invece a chi difende di poter entrare. il video postato pur essendo kihon (studio dei fondamentali) contiene già ottime nozioni di DP. il substrato deve essere uno stato mentale di concentrazione però: se aspetto che il calcio parta, e che arrivi, e che distenda la gamba... ti saluto e me lo prendo tutto. sicuramente è puù "facile" e sicuro uscire dalla distanza per poi rientrarvi ma in questo modo concedo all'avversario del "tempo di pensiero" che può essere pericoloso per un suo eventuale secondo attacco. tra l'altro è un video di karate ma il movimento è molto simile ad una tecnica di un kata di jujutsu scuola HYR (oku)
per quanto riguarda il livello di stress: interessante poter lavorare per controllare le reazioni del nostro corpo ad eventi esterni improvvisi e non previsti ma molto molto difficile: anche sul ring alla fine combatti, ti spacchi magari l'osso piramidale o il setto, ti rompi una tibia se sbagli a fare un calcio ma ti preprari per uno sport, per una gara. manca il livello dell'allarme per la tua vita, quello che ti fa fare cose che non credevi possibili... bello però l'esercizio!
Title: Re: Waza Geri
Post by: joe on March 24, 2010, 23:05:00 pm
si ragazzi tutto molto vero e credetemi non sono certo io quello che mette in dubbio l'enorme differenza tra ring e vita....però io sono tre post che chiedo a Fanchina (perchè è con lui che è nato il discorso) esempi di come vi allenate a questi alti livelli di stress , o imprevisti ambientali...quantanche di salute
Title: Re: Waza Geri
Post by: Barvo Iommi on March 25, 2010, 01:16:31 am
si ragazzi tutto molto vero e credetemi non sono certo io quello che mette in dubbio l'enorme differenza tra ring e vita....però io sono tre post che chiedo a Fanchina (perchè è con lui che è nato il discorso) esempi di come vi allenate a questi alti livelli di stress , o imprevisti ambientali...quantanche di salute
non so lui, ma ho visto fare dei pressure test abbastanza utili, in cui prima ti portavano ad alte pulsazioni con lavoro aerobico e anaerobico, condito con qualche schiaffazzo vario e poi dovevi simulare la difesa dall'aggressione...
non che questo sia più stressante di un incontro sportivo, ma non è male
Title: Re: Waza Geri
Post by: Scorpio on March 25, 2010, 07:58:18 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
Title: Re: Waza Geri
Post by: XinYiMan on March 25, 2010, 08:10:47 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!
Title: Re: Waza Geri
Post by: Fanchinna on March 25, 2010, 08:11:30 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.

Mi hai risparmiato una risposta a Shizentai
è, non solo un percorso, ma soprattutto un target diverso
Title: Re: Waza Geri
Post by: Scorpio on March 25, 2010, 09:02:02 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!

Sai che non sono convinto? Non voglio farne una regola generale, ma credo che quella famosa calma interiore sia raggiungibile anche con ordine diverso. Esempio, anche se un po' limite: se tu prendi un monaco zen ormai abituato a vivere in un determinato modo e lo fai accostare ad un'arte marziale, non puoi pensare di riportarlo ad uno stato di coscienza precedente.
C'è questa storiella che mi piace molto:

Un monaco zen assisteva al saccheggio del proprio monastero da parte dei soldati. Il monaco non sembrava affatto spaventato; il capo dei soldati, adirato per l'impudenza del
monaco gli disse: «Non sai chi sono? Potrei sguainare la mia spada e tagliarti in due senza
battere ciglio».
Il maestro sorrise serenamente e disse: "Non sai chi sono? Potrei restare fermo qui mentre
sguaini la spada e mi tagli in due, senza battere ciglio"


A uno così non penso che gli racconti che se inizia un'arte marziale si deve agitare quando uno lo attacca.
Title: Re: Waza Geri
Post by: XinYiMan on March 25, 2010, 09:07:30 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!

Sai che non sono convinto? Non voglio farne una regola generale, ma credo che quella famosa calma interiore sia raggiungibile anche con ordine diverso. Esempio, anche se un po' limite: se tu prendi un monaco zen ormai abituato a vivere in un determinato modo e lo fai accostare ad un'arte marziale, non puoi pensare di riportarlo ad uno stato di coscienza precedente.
C'è questa storiella che mi piace molto:

Un monaco zen assisteva al saccheggio del proprio monastero da parte dei soldati. Il monaco non sembrava affatto spaventato; il capo dei soldati, adirato per l'impudenza del
monaco gli disse: «Non sai chi sono? Potrei sguainare la mia spada e tagliarti in due senza
battere ciglio».
Il maestro sorrise serenamente e disse: "Non sai chi sono? Potrei restare fermo qui mentre
sguaini la spada e mi tagli in due, senza battere ciglio"


A uno così non penso che gli racconti che se inizia un'arte marziale si deve agitare quando uno lo attacca.
Allora mi sa che non ci siamo capiti. Non ho mai detto che bisogna agitarsi quando uno ti attacca, ho detto che in fase di allenamento devi prima agitarti nello spirito, per poi cercare di calmarti. Se parti già da calmo che bisogno di calmarsi c'è?
Title: Re: Waza Geri
Post by: Scorpio on March 25, 2010, 09:35:58 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!

Sai che non sono convinto? Non voglio farne una regola generale, ma credo che quella famosa calma interiore sia raggiungibile anche con ordine diverso. Esempio, anche se un po' limite: se tu prendi un monaco zen ormai abituato a vivere in un determinato modo e lo fai accostare ad un'arte marziale, non puoi pensare di riportarlo ad uno stato di coscienza precedente.
C'è questa storiella che mi piace molto:

Un monaco zen assisteva al saccheggio del proprio monastero da parte dei soldati. Il monaco non sembrava affatto spaventato; il capo dei soldati, adirato per l'impudenza del
monaco gli disse: «Non sai chi sono? Potrei sguainare la mia spada e tagliarti in due senza
battere ciglio».
Il maestro sorrise serenamente e disse: "Non sai chi sono? Potrei restare fermo qui mentre
sguaini la spada e mi tagli in due, senza battere ciglio"


A uno così non penso che gli racconti che se inizia un'arte marziale si deve agitare quando uno lo attacca.
Allora mi sa che non ci siamo capiti. Non ho mai detto che bisogna agitarsi quando uno ti attacca, ho detto che in fase di allenamento devi prima agitarti nello spirito, per poi cercare di calmarti. Se parti già da calmo che bisogno di calmarsi c'è?

Sorry, non capisco Xin. Rimanendo nel mio esempio il monaco zen che inizia la pratica di un'AM non deve agitarsi nello spirito, giusto?
Title: Re: Waza Geri
Post by: XinYiMan on March 25, 2010, 09:57:53 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!
Sai che non sono convinto? Non voglio farne una regola generale, ma credo che quella famosa calma interiore sia raggiungibile anche con ordine diverso. Esempio, anche se un po' limite: se tu prendi un monaco zen ormai abituato a vivere in un determinato modo e lo fai accostare ad un'arte marziale, non puoi pensare di riportarlo ad uno stato di coscienza precedente.
C'è questa storiella che mi piace molto:

Un monaco zen assisteva al saccheggio del proprio monastero da parte dei soldati. Il monaco non sembrava affatto spaventato; il capo dei soldati, adirato per l'impudenza del
monaco gli disse: «Non sai chi sono? Potrei sguainare la mia spada e tagliarti in due senza
battere ciglio».
Il maestro sorrise serenamente e disse: "Non sai chi sono? Potrei restare fermo qui mentre
sguaini la spada e mi tagli in due, senza battere ciglio"


A uno così non penso che gli racconti che se inizia un'arte marziale si deve agitare quando uno lo attacca.
Allora mi sa che non ci siamo capiti. Non ho mai detto che bisogna agitarsi quando uno ti attacca, ho detto che in fase di allenamento devi prima agitarti nello spirito, per poi cercare di calmarti. Se parti già da calmo che bisogno di calmarsi c'è?

Sorry, non capisco Xin. Rimanendo nel mio esempio il monaco zen che inizia la pratica di un'AM non deve agitarsi nello spirito, giusto?
Giusto, ma prendendo in considerazione il tuo esempio, si può dire che siccome il pericolo in quel caso era tangibile lui non ha dovuto ricreralo mentalmente come invece va fatto in un contesto ovattato come può essere la palestra. Li il pericolo era reale, lui è capace a farlo e lo ha fatto. Se lo fai fare a una persona che non si è allenata si piscia addosso dalla paura e buttandosi a terra supplicherà pietà in tutte le lingue che conosce. Quello che dico io è che per allenare la calma di spirito bisogna anche ricrearsi l'ambiente in cui testare questa calma. Spero di essermi spiegato meglio!
Title: Re: Waza Geri
Post by: Scorpio on March 25, 2010, 10:26:42 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!
Sai che non sono convinto? Non voglio farne una regola generale, ma credo che quella famosa calma interiore sia raggiungibile anche con ordine diverso. Esempio, anche se un po' limite: se tu prendi un monaco zen ormai abituato a vivere in un determinato modo e lo fai accostare ad un'arte marziale, non puoi pensare di riportarlo ad uno stato di coscienza precedente.
C'è questa storiella che mi piace molto:

Un monaco zen assisteva al saccheggio del proprio monastero da parte dei soldati. Il monaco non sembrava affatto spaventato; il capo dei soldati, adirato per l'impudenza del
monaco gli disse: «Non sai chi sono? Potrei sguainare la mia spada e tagliarti in due senza
battere ciglio».
Il maestro sorrise serenamente e disse: "Non sai chi sono? Potrei restare fermo qui mentre
sguaini la spada e mi tagli in due, senza battere ciglio"


A uno così non penso che gli racconti che se inizia un'arte marziale si deve agitare quando uno lo attacca.
Allora mi sa che non ci siamo capiti. Non ho mai detto che bisogna agitarsi quando uno ti attacca, ho detto che in fase di allenamento devi prima agitarti nello spirito, per poi cercare di calmarti. Se parti già da calmo che bisogno di calmarsi c'è?

Sorry, non capisco Xin. Rimanendo nel mio esempio il monaco zen che inizia la pratica di un'AM non deve agitarsi nello spirito, giusto?
Giusto, ma prendendo in considerazione il tuo esempio, si può dire che siccome il pericolo in quel caso era tangibile lui non ha dovuto ricreralo mentalmente come invece va fatto in un contesto ovattato come può essere la palestra. Li il pericolo era reale, lui è capace a farlo e lo ha fatto. Se lo fai fare a una persona che non si è allenata si piscia addosso dalla paura e buttandosi a terra supplicherà pietà in tutte le lingue che conosce. Quello che dico io è che per allenare la calma di spirito bisogna anche ricrearsi l'ambiente in cui testare questa calma. Spero di essermi spiegato meglio!

Intendi dire che il monaco, per arrivare a quel livello, durante le sue meditazioni aveva probabilmente già affrontato e superato le sue paure ataviche? Se è così sono d'accordo. Io intendevo solo dire che il combattere fisicamente non è l'unica via per creare questo stato di vuoto, ma chiaro che ci si arriva sempre comunque con una certa gradualità.
Title: Re: Waza Geri
Post by: XinYiMan on March 25, 2010, 10:31:05 am
Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!
Sai che non sono convinto? Non voglio farne una regola generale, ma credo che quella famosa calma interiore sia raggiungibile anche con ordine diverso. Esempio, anche se un po' limite: se tu prendi un monaco zen ormai abituato a vivere in un determinato modo e lo fai accostare ad un'arte marziale, non puoi pensare di riportarlo ad uno stato di coscienza precedente.
C'è questa storiella che mi piace molto:

Un monaco zen assisteva al saccheggio del proprio monastero da parte dei soldati. Il monaco non sembrava affatto spaventato; il capo dei soldati, adirato per l'impudenza del
monaco gli disse: «Non sai chi sono? Potrei sguainare la mia spada e tagliarti in due senza
battere ciglio».
Il maestro sorrise serenamente e disse: "Non sai chi sono? Potrei restare fermo qui mentre
sguaini la spada e mi tagli in due, senza battere ciglio"


A uno così non penso che gli racconti che se inizia un'arte marziale si deve agitare quando uno lo attacca.
Allora mi sa che non ci siamo capiti. Non ho mai detto che bisogna agitarsi quando uno ti attacca, ho detto che in fase di allenamento devi prima agitarti nello spirito, per poi cercare di calmarti. Se parti già da calmo che bisogno di calmarsi c'è?

Sorry, non capisco Xin. Rimanendo nel mio esempio il monaco zen che inizia la pratica di un'AM non deve agitarsi nello spirito, giusto?
Giusto, ma prendendo in considerazione il tuo esempio, si può dire che siccome il pericolo in quel caso era tangibile lui non ha dovuto ricreralo mentalmente come invece va fatto in un contesto ovattato come può essere la palestra. Li il pericolo era reale, lui è capace a farlo e lo ha fatto. Se lo fai fare a una persona che non si è allenata si piscia addosso dalla paura e buttandosi a terra supplicherà pietà in tutte le lingue che conosce. Quello che dico io è che per allenare la calma di spirito bisogna anche ricrearsi l'ambiente in cui testare questa calma. Spero di essermi spiegato meglio!

Intendi dire che il monaco, per arrivare a quel livello, durante le sue meditazioni aveva probabilmente già affrontato e superato le sue paure ataviche? Se è così sono d'accordo. Io intendevo solo dire che il combattere fisicamente non è l'unica via per creare questo stato di vuoto, ma chiaro che ci si arriva sempre comunque con una certa gradualità.
Esattamente, io parlavo di ricreare le paure nella propria mente per poter cercare di combatterle, altrimenti appena si presenteranno avranno il sopravvento!