Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: Luca Bagnoli on April 14, 2010, 16:47:25 pm
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Apro un nuovo 3d sperando che nessuno si senta leso nella propria maestà o ritenga che io voglia screditare il karate. Anche perchè la premessafondamentale è he io faccio Karate e , anzi , vorrei che fosse riabilitato laddove ora viene universalmente deriso.
In che modo verificate la vostra forza , le vostre capacità , il vostro coraggio, la vostra determinazione ? Noi lo facciamo tramite il kumite e , chi ha la volontà e la capacità , tramite le cmpetizoni.
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io non ne ho bisogno,
so esattamente dove sono e di cosa sono capace! :D
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risposta non OT:
se verifichi col kumitè verifichi solo all'interno della tua cerchia di regole accettate e non dette ma implicite nel kumite.
Prova a fare come facevamo ai tempi dell'Accademia, mercoledi sera aperto a tutti gli amici, ci si scaldava e ci si cartellava interstile.
Le regole si davano al momento, ma solo x evitare la rissa e il morto.
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Beh certo a me interessa verificare il mio livello nell'ambito di ciò che faccio , questo è implicito :)
Seriamente : voi come v confrontate ? Con gli altr e con voi stesssi intendo ?
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Beh, di sicuro ogni mezzo è valido per mettersi alla prova, basta che si faccia con consapevolezza rispetto ai limiti imposti da quel tipo di prova e non ci si convinca gratuitamente di nulla in più.
Io amo pensare che la miglior prova sia l'aver perso la necessità di prove.
Vero è che tutto è passato per fatica e mazzate di varia natura :gh:
Credo che il lavoro sui fondamentali dia la dimensione della nostra precisione, dell'equilibrio e della proprietà tecnica, poi i vari tipi di kumite ci portano verso verifiche sempre più intense.
Le verifiche totali sono quelle da non augurarsi, anche perchè non danno mai risposte definitive ma solo relative a quel momento, sono le aggressioni e gli scontri in strada.
Meglio verificare la tenuta psicologica piuttosto che le mazzate che hanno una componente di casualità troppo elevata, se non si soccombe emotivamente in una situazione al limite, allora si è certamente un pò più forti.
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Ok. Ma come vedi se in combattimento sei ancora capace di mettere a segno i colpi , se hai ancora i riflessi pronti , se sei rapido ecc ecc ?
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beh, per quello c'è lo sparring, ci sono, nel caso del karate, gli yakusoku kumite, i bunkai kumite... un sacco di modi, direi...
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Ok, voi come fate ? Spiega nel dettaglio. Lo sparring lo conosco, descrvi glialtr sistemi.
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in generale, uno attacca e uno difende con tecniche prestabilite. prima pianissimo, studiando le tecniche. poi sempre più velocemente e con ritmi spezzati, fino a trasformare il tutto in una sorta di danza rapida e pericolosa, nella quale è fondamentale riuscire a leggere i movimenti dell'altro. altrimenti i colpi entrano, eccome...
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Ok. Ma come vedi se in combattimento sei ancora capace di mettere a segno i colpi , se hai ancora i riflessi pronti , se sei rapido ecc ecc ?
Beh, da una parte mi verifico attraverso l'intensità della pratica, chiedendo e ottenendo il massimo impegno dai partner.
Dall'altra parte, in realtà, non ho più un grande interesse sull'argomento, pratico per necessità quasi fisiologica ma ho superato la necessità delle conferme.
Questo non perchè mi senta più forte o invincibile, semplicemente perchè non avverto più il bisogno di avere certe risposte.
In genere è un pò come l'aggressività, che è figlia di insicurezza che genera il bisogno di avere conferme, salvo che poi, ogni persona è diversa come diverse sono le situazioni, le occasioni eccetera, per cui ogni volta si è punto e daccapo.
Quando andavo frequentemente a vedermela con praticanti di altre discipline, a volte avevo la meglio e a volte la peggio, a riprova che, come diciamo sempre, conta l'uomo, avendo, come unica risposta, che la casualità di un colpo, di un momento, di un particolare stato di forma o di grazia, sono la vera discriminante.
Oggi, non mi interessa più, mi rendo conto se perdo determinate caratteristiche e lavoro per recuperarle, ma non ho più interesse al confronto come risposta ad una mia necessità di verifica.
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Ma io non parlerei d NECESSITA' di verfica quanto piuttosto di piacere della verifica. Mi spiego : se mi faccio il sedere 5 volte a settimana , faccio il potenziamento , vado a correre , faccio il sacco , i circuiti ecc ecc mi piace poi vedere come funzono nel kumite che è il fne della mia pratica...
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Sicuramente si, se non altro per sapere che non ci si racconta balle da soli :gh:
In generale basterebbe che il compagno di pratica agisse in modo realmente sincero, senza "aiutare" ma attaccando davvero.
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ma se il kumite nn è il fine ultimo della pratica, allora in effetti non serve verificare. una mia cara amica pratica senza voler fare kumite. poi, se deve, combatte, ma non le interessa il combattimento. ama solo forme e bunkai. io la critico per questo ma pazienza. scelta sua. però è ovvio che una persona che compia una simile scelta non debba sentire la necessità di mettersi alla prova (nel suo caso ammette di avere paura di farsi male, ma questo è un altro discorso...)
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Va beh certo se uno non è interessato a combattere o alla fantomatica DP allora ovviamente il confronto non è indispensabile...
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Va beh certo se uno non è interessato a combattere o alla fantomatica DP allora ovviamente il confronto non è indispensabile...
Io comunque che il confronto sia possibile anche facendo kata... perchè è vero che spesso siamo imprevedibili nei confronti di noi stessi (non voglio buttarla sul filosofico... solo una constatazione dopo 14 anni di pratica di forme ;) ). Ovvio che il kumite è un confronto di tipo diverso e che io ritengo fondamentale.
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Certo , anche con leforme è possibile un confronto con se stessi : meglio eseguo la forma , migliori saranno le mie caacità tecniche e fisiche. Con le forme è il confronto con gli altri che non è attuabile :)
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Certo , anche con leforme è possibile un confronto con se stessi : meglio eseguo la forma , migliori saranno le mie caacità tecniche e fisiche. Con le forme è il confronto con gli altri che non è attuabile :)
a meno di non fare competizioni di forme, che sostianzialmente hanno modalità non dissimili da una gara di ginnastica artistica.
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Però inquel modo il confronto è falsato dai parametri di giudzio degli arbitri che possono variare di federazione in federazione o di stile in stile. Inoltre l'arbitro può essere incompetente o condizionato da fattori esterni ( es tipico : uno dei due atleti è famoso/ azzurrabile / idolo locale )... un po' come succed nellaginnastica con l'aggravante che nel karate è molto più difficile stailire dei parametri di giudizio poichè sui kata ognuno l pensa a suo modo :)
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dunque dico la mia facendo una premessa...attualmente il MIO fine è la competizione (biasimatemi pure ma alla DP non ci credo , personalissima e opinabile idea ovviamente, e finchè mi regge quel poco di fisico che ho trovo estremamente appagamento , passione ecc.. l'agonismo) quindi x il confronto uno prende armi e bagagli e và a tirare , generalmente il ring/tappeto non mente , e non nella misura che uno vinca o perda ma se il suo allenamento è stato buono o no (es. se domani salissi sul ring con Kurbanov è naturale che sarei messo ko ma non sarebbe logicamente indice del mio corretto allenamento o meno visto l'abisso tra me e lui).
x i non agonisti credo che un sincero sparring tra compagni di allenamento sia più che sufficiente a testare un minimo tecnica, prep. atletica , memoria muscolare ecc.. decisamente meno buona x testare lo stress mentale (impossibile secondo me con persone che conosci in un contesto "amico" e consci che si tratta "solo" di sparring)con 4 varianti principali (sempre secondo me naturalmente):
primo step: caschetto , paratibie guanti da 10oz , conchiglia e paradenti e regolamento kakutokarate evitando le ginocchia .
secondo step:caschetto , paratibie guantini da mma , conchiglia e paradenti e regolamento kakutokarate
ginocchia incluse.
terzo step:secondo step:caschetto , paratibie guanti da 12oz , conchiglia e paradenti e regolamento simil k1.
quarto step:caschetto , paratibie guantini da mma , conchiglia e paradenti con leggeri colpi al viso (visti i guantini) e la possibilità di proiettare e lottare a terra.
questo fà si che il praticante gradualmente si abitui ai colpi , senza rischiare troppo , potendo testare le tecniche apprese e la propria tenuta fisica....naturalmente il tutto con serenità e tranquillità
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concordo in linea di massima con quanto dice joe. il problema, peròm, resta sempre il discorso "regolamento". non tutto è possibile, a seconda del tipo di karate che si pratica.
quanto al confronto tra forme, parrà strano ma lo reputo da un lato l'unica gara sensata dal punto di vista tecnico, dall'altro del tutto inutile perché una forma non serve a mostrare ad altri di essere bravi o meno.
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concordo in linea di massima con quanto dice joe. il problema, peròm, resta sempre il discorso "regolamento". non tutto è possibile, a seconda del tipo di karate che si pratica.
Certo, non tutto è possibile... ma QUASI tutto sì... e anche se non si concorda su quel "quasi", resta comunque una vasta gamma di opzioni.
quanto al confronto tra forme, parrà strano ma lo reputo da un lato l'unica gara sensata dal punto di vista tecnico, dall'altro del tutto inutile perché una forma non serve a mostrare ad altri di essere bravi o meno.
Qui ti quoto, per quanto in generale io abbia in generale una visione dello studio delle forme diversa dalla tua. ;)
P.S. & OT: a volte mi domando come sia possibile che io non senta affatto la necessità di studiare DP, ma proprio zero o quasi... boh... :pla:
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Ancheper me la DP è l'ultimissimo degi interessi..
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per me è invece fondamentale, mentre l'aspetto sportivo è del tutto inutile. ma anche questa varietà di opinioni, al di là dei battibecchi da forum, è uno degli aspetti importanti delle arti marziali!
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Credo che la DP non possa essere insegnata
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Come moderatore sono una frana... sono sempre io che inizio gli OT! :-[ :P
Dai, ora scappo in palestra, ma sarebbe bello un thread "Quale idea di DP nasce dallo studio del Karate?" :=) (sì, sto istigando Coboldo/Luca!!! è reato? :D :D :D )
Buonasera a tutti!
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A mio parere, la componente essenziale è nella sincerità degli attacchi, che siano in kumite o in qualsiasi altro tipo di studio/allenamento.
Una delle cose che chiedo in genere, è proprio l'impostazione mentale, le intenzioni, ovvero il modo in cui si sta davanti al partner.
Per quei minuti dopo il via, ritengo rispettoso verso il partner considerarlo il più pericoloso dei nemici/aggressori e mi aspetto che si comporti in quel modo, questo perchè credo nella sincerità della pratica, perchè devo allenare la tensione, le risposte, il sen non sen, le mie reazioni, ma anche perchè gli porto rispetto e, se cazzeggiassi (nell'atteggiamento) in quei minuti, sarebbe come non considerarlo pericoloso, non all'altezza, mancandogli del rispetto che gli è dovuto e perdendo l'occasione di testarmi seriamente, prima e dopo invece, spazio al sorriso.
In questo modo, anche il più elementare dei kihon assume valenza di test.
Poi rimane la realtà della cosidetta DP, il solo test davvero reale a 360°, quella da non augurarsi, per evitare la quale ci si addestra in modo da non essere più soggetti modello preda, acquisendo quella sicurezza e quell'impostazione che, fatalmente, ci risparmiano le aggressioni.
Quando è capitato a me di dovermi difendere, non ne ho tratto alcun vantaggio, alcun piacere, nulla di nulla se non che me l'ero cavata e che non avevo nessuna certezza in più, perchè quel colpo era entrato bene, perchè con quel tipo mi è venuto tutto ma non sò che sarebbe accaduto con altri eccetera.
Quindi resto alla pratica onesta e sincera, spero che la messa in prova non accada, lavoro senza menate strane, sapendo che i pugni fanno male e accettando serenamente la cosa perchè è la condizione per poterli imparare.
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x Muteki : sui regolamenti da me proposti come esempio , come hai notato , partano da quello più restrittivo fino ad arrivare a quello più "libero"....su quest'ultimo è ovvio che mi rendo conto manchino molte cose da poter fare le quali però reputo troppo pericolose x poter essere fatte in palestra (persino in ufc molte cose sono state eliminate nel corso degli anni per garantire la salute degli atleti) reputo tuttavia l'ultimo mio punto un più che buon compromesso tra salvaguardia/danni gravi.
x raven : io , sarà un mio limite , ma ho sempre dichiarato (anche qui sul forum) che la DP non mi interessa e onestamente neppure io nè sento affatto la necessità...ma questo è soggettivo , la mi ascelta è dovuta alla MIA esperienza , davvero triste , patetica e agghiacciante , con la DP che mi veniva propinata quando praticavo shotokan(no critica allo stile ma al maestro)
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premesso che personalmente faccio karate per una finalità ludico/medica (mi piace, mi muovo, mi serve a tonificare) e quindi non sono interessato nè alla dp nè al circuito professionistico della lotta, il venerdì mi metto le protezioni come tutti gli altri e salgo sul tatami... lì, verifico quanto ho imparato.
chiaramente, è una verifica fatta a livello tecnico, all'interno di uno scontro ritualizzato e con precise regole.
se volessi il confronto, quello vero, per mettere alla prova cosa sono capace di fare, entrerei in una kebaberia e mi metterei ad insultare gli astanti... se esco vivo di lì, vuol dire che sono bravo... ma chiaramente, l'idiozia della cosa, nel suo intento, è palese e non credo che interessi a nessuno.
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Secondo me la ricetta è composta di diversi ingredienti:
- ippon kumite con regolamento da gara Shotokan, che se usato come mezzo invece che come fine, per me è utilissimo
- sparring con le modalità descritte da Joe o altre ancora, con i caschetti da Kudo ad esempio, o anche solo Boxe
- kumite libero senza protezioni con contatto variabile a seconda del bersaglio dove si possono mimare anche attacchi "sleali" e dove chi li subisce (subirebbe) si ferma. Può essere fatto solo con persone di cui si ha la massima fiducia, dalla grande capacità tecnica e di controllo, e di comprovata stabilità emotiva.
Cimentandosi in tutti questi tipi di confronto, che rappresentano un po' i pezzi di un unico puzzle, penso che si possa avere un'idea delle proprie capacità.
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Faccio solo una piccola riflessione: nel momento in cui decidi di fare un combattimento cambiano molte cose, soprattutto a livello di atteggiamento. Se vuoi testatre quanto sai devi poter utilizzare il tuo bagaglio tecnico anche in altre situazioni.
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Io non decido mai di fare un combattimento :halo:
Comunque concordo con Luca e Joe, la mia esperienza è che se ti alleni bene le cose escono ;)
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Ma io non parlerei d NECESSITA' di verfica quanto piuttosto di piacere della verifica. Mi spiego : se mi faccio il sedere 5 volte a settimana , faccio il potenziamento , vado a correre , faccio il sacco , i circuiti ecc ecc mi piace poi vedere come funzono nel kumite che è il fne della mia pratica...
Ciao a tutti!
Post sempre interessanti Luca, ottimi spunti! grazie! :) per quanto mi riguarda: non mi interessa confrontarmi per capire se sono bravo o no a dare pugni e calci ad un altro durante un combattimento SPORTIVO. cosa verifico lì? se conosco bene le regole, se vado "a bersaglio" se tiro bene i colpi? questo non mi interessa... mi interessa molto di più se percepisco l'INTENZIONE" dell'attacco, se uso un buon maai, una buona gestione del mio corpo... a volte mi interessa vedere come reagisco "subendo" un attacco, cioè prendendo un colpo (masochista? un po' ;) ;)). durante l'ippon kumite mi diverto a "capire" quando l'avversario sta per attaccare per fare SEN. per me questo è sufficiente ed è questo che cerco. colpirlo? mah, per testare se funziona dovrei tirare un bello tzuki portando tutto il peso del mio corpo sul ken alla base della cavità nasale o sulla bocca dello stomaco del mio uke... e poi? è capitato giusto lunedì in allenamento (rarissimo!) di fare un po' di sparring MOLTO controllato: mi sono reso conto di tutte le volte che sarei potuto entrare e non sono entrato, di quando uke attaccava ecc... sono stato contento così! :) :) nei kata (di jujutsu) invece mi piace trovare altri uke, per capire se ho capito la tecnica, lì sì che mi va di confrontarmi con altri!