Ar.Ma.

Arti marziali del Sud-est Asiatico => Muay Thai => Topic started by: Muay Jack on May 04, 2010, 12:10:51 pm

Title: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on May 04, 2010, 12:10:51 pm
Una cosa che mi è rimasta impressa da un intervista di Petrosyan
è che per lui molti fighter combattono in modo sempre uguale.

Ragionavo sulle motivazioni e sono arrivato alla conclusione che molto è dovuto all esasperazione
degli automatismi, un side effect dovuto al costante allenamento pragmatico a cui ci sottoponiamo.

non capita anche a voi ad esempio durante lo sparring di fare tecniche  movimenti  e counter
sempre troppo simili?
a me molto spesso, mi lascio andare - e mi diverto - ad una sorta di danza con il mio compagno d allenamento di botta e risposta dominata pero' dall istinto e dall automatismo accorgendomi
che il mio cervello non ha fatto granchè come strategia, analisi dei punti deboli preferenza delle tecniche
usate e conseguenti counter.

Voi cosa ne pensate?
probabilmente sarò io non una cima come Nak Muay  XD
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: altardit on May 04, 2010, 12:14:03 pm
Secondo me dipende da come ti alleni e da qual'è la tua varietà tecnica.
Molto fa anche l'altro, se tira sempre uguale e tu sei ben allenato la tua rispostà sarà sempre la migliore x quel colpo/situazione.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Raven81 on May 04, 2010, 13:40:22 pm
MJ ma quando fai sparring in palestra hai qualcuno che ti faccia da angolo e dia suggerimenti tattico/tecnici?

Per quel che mi riguarda io sono ancora nella fase in cui devo consolidare gli automatismi... per cui cerco di fare meno cose possibile, fatte meglio che posso.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on May 04, 2010, 13:58:42 pm
MJ ma quando fai sparring in palestra hai qualcuno che ti faccia da angolo e dia suggerimenti tattico/tecnici?

Per quel che mi riguarda io sono ancora nella fase in cui devo consolidare gli automatismi... per cui cerco di fare meno cose possibile, fatte meglio che posso.

purtroppo no il mio istruttore partecipa attivamente allo sparring e corregge se gli sei sotto le grinfie
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Raven81 on May 04, 2010, 14:05:02 pm
Peccato! Noi sparring lo facciamo quasi esclusivamente mentre il nostro maestro ci guarda.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: rockyjoe on May 04, 2010, 19:32:09 pm
Una cosa che mi è rimasta impressa da un intervista di Petrosyan
è che per lui molti fighter combattono in modo sempre uguale.

Ragionavo sulle motivazioni e sono arrivato alla conclusione che molto è dovuto all esasperazione
degli automatismi, un side effect dovuto al costante allenamento pragmatico a cui ci sottoponiamo.

non capita anche a voi ad esempio durante lo sparring di fare tecniche  movimenti  e counter
sempre troppo simili?
a me molto spesso, mi lascio andare - e mi diverto - ad una sorta di danza con il mio compagno d allenamento di botta e risposta dominata pero' dall istinto e dall automatismo accorgendomi
che il mio cervello non ha fatto granchè come strategia, analisi dei punti deboli preferenza delle tecniche
usate e conseguenti counter.

Voi cosa ne pensate?
probabilmente sarò io non una cima come Nak Muay  XD
se gli automatismi funzionano,vuol dire che sono ragionevoli..
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Clode on May 05, 2010, 00:06:02 am
secondo me è una questione diversa rispetto a quella che hai posto. Da una parte è avere degli automatismi e bisogna averli se non non entra niente..quindi la ragione non centra molto.....naturalmente parlo di automatismo difensivo.

Il discorso di Giorgio secondo me stava a d indicare che spesso gli atleti sono impostati alla stessa maniera. Se valutiamo avversari che ha affrontato ultimamenti: Yamamoto,Askerov,Kraus possiamo notare che sono cmq atleti che fanno molta pressione e scambiano molti colpi.

Il fatto che poi tutti con Giorgio si pongano in quella maniera è anche perchè scambiare sul timing con lui è impossibile e allora cercalo di pressarlo. Cosa che concettualmente non è sbagliata ma che si è dimostrata però tale.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on May 05, 2010, 09:17:54 am
capisco pero' mi resta comunque questo dubbio,  uno dei punti forti degli sdc è quello di allenare poche cose ma ottimizzarle al massimo.
e' un bene esasperare questo fattore? o si rischia di creare atleti-automi?
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Clode on May 05, 2010, 20:35:33 pm
un grande maestro "nonmiricordochi" diceva che l'atleta perfetto è un robot con il timing
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Darth Dorgius on May 05, 2010, 22:03:48 pm
un grande maestro "nonmiricordochi" diceva che l'atleta perfetto è un robot con il timing

Interessante questo! :)

Ma ha motivato con degli esempi?
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: machine gun yogin on May 05, 2010, 22:18:27 pm
Be' dorje, se ci pensi anche Master ***** aveva detto che il segreto per vincere é rompere il ritmo, quindi é solo una questione di timing, é normale che ci siano automatismi.

Secondo me petrosyan vince perché ha un gran senso del ritmo ed é capace di anticiparlo o ritardarlo a suo favoro, gli automatismi sono necessari se parliamo di agonismo regolamentato.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Clode on May 06, 2010, 09:01:44 am
un grande maestro "nonmiricordochi" diceva che l'atleta perfetto è un robot con il timing

Interessante questo! :)

Ma ha motivato con degli esempi?
se voglio bloccare e rientrare con un colpo non posso certo coordinare il gesto tecnico al momento. La difesa+offesa devono diventare una cosa sola.
Esempio un leane back con rientro di low kick...devo avere occhio e timing per vedere e gestire la distanza del colpo in arrivo poi tutto il resto potrebbe farlo anche un automa.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Darth Dorgius on May 06, 2010, 11:29:57 am
Esempio un leane back con rientro di low kick...devo avere occhio e timing per vedere e gestire la distanza del colpo in arrivo poi tutto il resto potrebbe farlo anche un automa.

Si, questo l'avevo capito... Ciò che intendevo chiedere è: un automa con occhio-timing è superiore ad un raffinato stratega con occhio-timing?
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on May 06, 2010, 11:32:38 am
Attenzione, non sto criticando l'apprendimento del automatismo, ma il suo uso smodato.

esempio banale : mi viene tirato un middle sx, paro di braccia e rientro con cross dx e low k sx, l'avversario si chiude me blocca entrambi e riparte con un high k dx

(classica combinazione da sparring condizionato)

durante un match
chi ha un timing maggiore, maggior velocità potenza e stamina ha piu possibilità di chiudere una delle azioni a suo favore.
tutti fattori atletici.

il punto è: troppo spesso si allena il corpo ma la mente in tutto questo c'è o non c'è?
si potrebbe dire che l'automatismo deriva da comandi quasi inconsci del cervello, e la parte conscia come si deve porre? e come la si allena?

mi si potrebbe rispondere che bisogna trasformare le azioni consce in inconsce creando l'automatismo, ma si tornerebbe al punto precedente, ovvero si basa tutto sull automatismo e non (anche) sull interpretazione personale del confronto?
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on May 06, 2010, 11:33:40 am
Esempio un leane back con rientro di low kick...devo avere occhio e timing per vedere e gestire la distanza del colpo in arrivo poi tutto il resto potrebbe farlo anche un automa.

Si, questo l'avevo capito... Ciò che intendevo chiedere è: un automa con occhio-timing è superiore ad un raffinato stratega con occhio-timing?

dorje in due righe ha riassunto tutto  :-*
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: altardit on May 06, 2010, 11:38:04 am
L'automatismo è pericoloso, è un 'arma a doppio taglio, se mi accorgo che ad A lui fa sempre B gli tendo la trappola!!!
La ragione è lenta, se penso ora paro così bum quello mi ha già tirato giù.
Quello che si dovrebbe fare è portare le nostre azioni nell'inconscio e lasciare che il nostro corpo agisc/reagisca con esso.
Ovviamente x portare le tecniche a livello inconscio il sistema è lavorare sulle combinazioni fino alla nausea.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on May 06, 2010, 11:43:39 am
concordo altardit e mi auto cito


mi si potrebbe rispondere che bisogna trasformare le azioni consce in inconsce creando l'automatismo, ma si tornerebbe al punto precedente, ovvero si basa tutto sull automatismo e non (anche) sull interpretazione personale del confronto?

Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Clode on May 07, 2010, 08:07:48 am
L'automatismo è pericoloso, è un 'arma a doppio taglio, se mi accorgo che ad A lui fa sempre B gli tendo la trappola!!!
La ragione è lenta, se penso ora paro così bum quello mi ha già tirato giù.
Quello che si dovrebbe fare è portare le nostre azioni nell'inconscio e lasciare che il nostro corpo agisc/reagisca con esso.
Ovviamente x portare le tecniche a livello inconscio il sistema è lavorare sulle combinazioni fino alla nausea.

quoto
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Clode on May 07, 2010, 08:12:30 am
Esempio un leane back con rientro di low kick...devo avere occhio e timing per vedere e gestire la distanza del colpo in arrivo poi tutto il resto potrebbe farlo anche un automa.

Si, questo l'avevo capito... Ciò che intendevo chiedere è: un automa con occhio-timing è superiore ad un raffinato stratega con occhio-timing?
scusami non avevo capito io la domanda...provo a rispondere ..se il tuo corpo si muove "quasi da solo" il cervello è libero di gestire distanza e timing. Ovviamente una componente è lucida nella scelta dei colpi e della strategia da portare avanti. Il discorso automatismo nei couter e nelle combinazioni deve esserci. Certamente può essere un arma a doppio taglio.
Ad oggi è difficile rispondere a questa domanda perchè tutti gli atleti ad alto livello lavorano applicando automatismi.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: altardit on May 07, 2010, 09:07:48 am
è un po come quando ti entra la combo ai videogame, l'altro è spacciato.
Il difficile è far partire la combo nel momento giusto (timing).
Ovvio che la combo va scelta, ma una volta partita la sequenza dei colpi è "automatica".
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Darth Dorgius on May 20, 2010, 09:46:52 am
Esempio un leane back con rientro di low kick...devo avere occhio e timing per vedere e gestire la distanza del colpo in arrivo poi tutto il resto potrebbe farlo anche un automa.

Si, questo l'avevo capito... Ciò che intendevo chiedere è: un automa con occhio-timing è superiore ad un raffinato stratega con occhio-timing?
scusami non avevo capito io la domanda...provo a rispondere ..se il tuo corpo si muove "quasi da solo" il cervello è libero di gestire distanza e timing. Ovviamente una componente è lucida nella scelta dei colpi e della strategia da portare avanti. Il discorso automatismo nei couter e nelle combinazioni deve esserci. Certamente può essere un arma a doppio taglio.
Ad oggi è difficile rispondere a questa domanda perchè tutti gli atleti ad alto livello lavorano applicando automatismi.

Bé... In effetti, se consideriamo anche quello che ci dicono le neuroscienze, l'essere umano è efficiente proprio perché il cervello apprende degli automatismi che applica poi costantemente nella vita.

Più del 90% dell'attività cerebrale che abbiamo è gestita con il "pilota automatico".

La "strategia" quindi... Andrebbe "programmata" in fase pre-match studiando l'avversario, caso per caso, giusto?
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: altardit on May 20, 2010, 10:42:52 am
a proposito di automatismi, avete visto il film "Cambia la tua vita con un click"?
Il protagonista fa talmente in automatico che non vive più la sua vita!!!
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: (morgana) on May 20, 2010, 19:10:47 pm
L'automatismo è fondamentale e secondo me non va affatto in contraddizione con la ragione.
Esempio stupido: i piloti. Valentino Rossi non credo che si metta a pensare "adesso cambio marcia", lo fa e basta, ma non vuol dire che non ragiona su quello che fa... giusto?  :)
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Sunny K on July 01, 2010, 12:18:29 pm
L'automatismo è fondamentale e secondo me non va affatto in contraddizione con la ragione.
Esempio stupido: i piloti. Valentino Rossi non credo che si metta a pensare "adesso cambio marcia", lo fa e basta, ma non vuol dire che non ragiona su quello che fa... giusto?  :)

Quoto. L'automatismo è funzionale alla ragione. Poi esiste una cosa che potremmo temporaneamente definire automatizzazione, che invece ha tutte le pecche sapientemente indicate dagli altri utenti  ;)
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: John Kreese on July 01, 2010, 23:37:28 pm
Bella firma, Sunny K
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: nicola on July 02, 2010, 15:44:16 pm
Secondo me è proprio l'automatizzazione dei gesti che consente al cervello di sgravarsi di una parte di fatica, e avere così più tempo e più risorse per poter pensare via via la propria strategia ed esser il più recettivo possibile in modo da poter elaborare le movenze e i colpi dell'avversario.
Quello che credo si volesse intendere per automatizzazione come accezione negativa è in realtà l'incapacità di mettere insieme tutte le tecniche imparate in una strategia credibile e funzionale al combattimento.
Un match/uno sparring/un confronto marziale non è banalmente soltanto la somma di tot tecniche portate contro l'avversario + tot altre per difendersi da lui, ma come scelgo di combinarle assieme, quando scelgo di applicarle, come posso modificarle per adattarle al modo di combattere dell'avversario.
Insomma penso che Petrosyan (ma non ho sentito le sue parole, sto solo supponendo) volesse intendere che ci sono atleti magari molto forti, preparati e con anche una tecnica elevata, ma con poca "intelligenza tattica" e "versatilità".
Penso a un esempio di un altro sport che ho praticato: il tennis.
E' capitato a tutti di vedere quei tennisti con 1 unico gioco: pestare fortissimo tutti i colpi tirando da fondo campo fucilate pazzesche, piazzando palle precise, forti e sempre uguali, sbagliando pochissimo.
Finché trovavano gente che picchiava anche poco meno forte di loro o sbagliava più di loro, loro prevalevano. Appena trovavano un avversario che o aveva un gioco più vario, o cambiava strategia/colpi molto spesso, non ne cavavano un ragno dal buco.

Anni fa mi ricordo che durante uno sparring con un mio compagno molto reattivo e veloce, per quanto cercassi di essere il più veloce possibile, lui schivava o mi mandava a vuoto. A un certo punto ho fatto una cosa apparentemente idiota: ho tirato un calcio circolare con gamba arretrata a media velocità. E l'ho preso in pieno volto. Il mio amico si ferma e fa: "che imbecille!".
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: nicola on July 02, 2010, 17:26:20 pm
Hmm...magari se io leggessi meglio...ho detto la stessa cosa di Clode.  :-X
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on July 02, 2010, 17:42:51 pm
Hmm...magari se io leggessi meglio...ho detto la stessa cosa di Clode.  :-X

lo ritengo comunque un ottimo intervento.

Quote
Anni fa mi ricordo che durante uno sparring con un mio compagno molto reattivo e veloce, per quanto cercassi di essere il più veloce possibile, lui schivava o mi mandava a vuoto. A un certo punto ho fatto una cosa apparentemente idiota: ho tirato un calcio circolare con gamba arretrata a media velocità. E l'ho preso in pieno volto. Il mio amico si ferma e fa: "che imbecille!".

Qui mi fa venire in mente un altra domanda.
Secondo voi quanto la specializzazione in certi contesti - leggessi automatizzazione in una disciplina - ci rende "ciechi" a tecniche non usuali?

esempio sciocco mi è capitato una volta di far sparring con un ragazzo che faceva un simil jkd, ogni tanto questi partiva con un pugno rovesciato diagonalmente dall alto verso il basso, non abituato, me ne presi 4 o 5 cinque prima capire in che nodo annullarli
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: nicola on July 02, 2010, 17:59:18 pm
Quote from: Muay -multimedia- Jack link=topic=2756.msg77762#msg77762

Quote
Anni fa mi ricordo che durante uno sparring con un mio compagno molto reattivo e veloce, per quanto cercassi di essere il più veloce possibile, lui schivava o mi mandava a vuoto. A un certo punto ho fatto una cosa apparentemente idiota: ho tirato un calcio circolare con gamba arretrata a media velocità. E l'ho preso in pieno volto. Il mio amico si ferma e fa: "che imbecille!".

Qui mi fa venire in mente un altra domanda.
Secondo voi quanto la specializzazione in certi contesti - leggessi automatizzazione in una disciplina - ci rende "ciechi" a tecniche non usuali?

esempio sciocco mi è capitato una volta di far sparring con un ragazzo che faceva un simil jkd, ogni tanto questi partiva con un pugno rovesciato diagonalmente dall alto verso il basso, non abituato, me ne presi 4 o 5 cinque prima capire in che nodo annullarli



Beh...una cosa così è normale che ti sia capitata: faceva jkd, e dovresti sapere che niente si può fare contro il jkd  :D :D :D :D :D :D :D

Dunque, tornado seri, questo fa parte del lato "sportivo" della pratica, nel senso che tu ti confronti con certe regole e una certa disciplina, e per farlo al meglio studi specificamente gli attacchi, i contrattacchi e le difese di quella disciplina.
Ciò non significa affatto che quello che fai non funziona con qualcuno che pratica altro, solo che ti serve un attimo di "studio" della tecnica e del modo di combattere dell'avversario per poter abbozzare a tua volta qualcosa.
Più hai sviluppato adattabilità e hai imparato a "leggere" velocemente il modo di combattere dell'avversario, prima riuscirai a mettere a punto una strategia o provare attacchi, difese e contrattacchi.
E tutto sommato è quello che capita nei primi secondi (o nel primo round al massimo) di un combattimento con qualcuno che anche pratica la tua stessa disciplina.
 
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: nicola on July 06, 2010, 10:20:53 am
Boia deh...vi ho tramortito con l'ultima risposta?  XD
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on July 06, 2010, 12:13:18 pm
io non ci parlo con quelli del gi-cu-do!!  :nono:


 :gh:

Quote
Più hai sviluppato adattabilità e hai imparato a "leggere" velocemente il modo di combattere dell'avversario, prima riuscirai a mettere a punto una strategia o provare attacchi, difese e contrattacchi.


ok andiamo un attimo ot ma forse neppure  tanto, adattabilità è un termine che calza bene  con automatismo.

al contrario dell automatismo, che è piu facile riconoscere come abilità acquisita, adattabilità è una caratteristica più fumosa, piu virtù di particolari atleti - leggasi anche l'intelligenza tattica di cui si parlava

secondo voi è una caratteristica cosi soggettiva o si riesce a sviluppare?
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Aliena on July 06, 2010, 12:25:31 pm
io non ci parlo con quelli del gi-cu-do!!  :nono:
 :gh:

Anche tu alla prima frase di Nicola ti sei gelato ripensando al "tuttologo" che capitò in sezione thai su FAM?
 :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:

Quote
Quote
Più hai sviluppato adattabilità e hai imparato a "leggere" velocemente il modo di combattere dell'avversario, prima riuscirai a mettere a punto una strategia o provare attacchi, difese e contrattacchi.


ok andiamo un attimo ot ma forse neppure  tanto, adattabilità è un termine che calza bene  con automatismo.

al contrario dell automatismo, che è piu facile riconoscere come abilità acquisita, adattabilità è una caratteristica più fumosa, piu virtù di particolari atleti - leggasi anche l'intelligenza tattica di cui si parlava

secondo voi è una caratteristica cosi soggettiva o si riesce a sviluppare?


Secondo me è una caratteristica innata (e se c'è, di sicuro si migliora), che comprende una capacità di valutazione immediata su come agire o reagire ad un'azione, oltre che alla capacità di adattare il tuo stile in maniera diversa con avversari diversi.
Insomma..è un talento che non tutti possono avere.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: nicola on July 06, 2010, 12:29:07 pm
io non ci parlo con quelli del gi-cu-do!!  :nono:

 :gh:


Peccato, avresti imparato per esempio il calcio nei maroni o il dito negli occhi  :spruzz:


Quote
secondo voi è una caratteristica cosi soggettiva o si riesce a sviluppare?

Secondo me tutti e due. Però non credo stiano nello stesso rapporto 50%-50%. Secondo me c'è da lavorare molto e specificamente per sviluppare l'adattabilità.
Credo inoltre che sia una caratteristica che ti costruisci nel corso della vita, in tutte le attività che fai.
Alla fine il bagaglio delle tue esperienze personali (dal cambiare la ruota di un auto a cucinare a fare gli origami) incide molto.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on July 06, 2010, 12:47:51 pm
Anche tu alla prima frase di Nicola ti sei gelato ripensando al "tuttologo" che capitò in sezione thai su FAM?
 :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:

quello che "controremare con le braccia  non da potenza ai calci?"  


nooo cosa te lo fa pensare   :whistle:

 :D

Secondo me tutti e due. Però non credo stiano nello stesso rapporto 50%-50%. Secondo me c'è da lavorare molto e specificamente per sviluppare l'adattabilità.
Credo inoltre che sia una caratteristica che ti costruisci nel corso della vita, in tutte le attività che fai.
Alla fine il bagaglio delle tue esperienze personali (dal cambiare la ruota di un auto a cucinare a fare gli origami) incide molto.

Mi sovviene una certa frase... "Be water my friend"

Secondo me è una caratteristica innata (e se c'è, di sicuro si migliora), che comprende una capacità di valutazione immediata su come agire o reagire ad un'azione, oltre che alla capacità di adattare il tuo stile in maniera diversa con avversari diversi.
Insomma..è un talento che non tutti possono avere.


due pensieri abbastanza differenti, propendo più per la versione di Nicola, piu che altro perchè mi scoccia pensare che esitano abilità innate che non si possano acquisire.
Lo so, poco razionale, ma a volte la testardaggine paga
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: nicola on July 06, 2010, 13:01:41 pm
Il problema è che a volte la natura dona certe qualità in quantitaà tali e in certi settori per cui con il duro lavoro non si riesce a sopperire o a eguagliare.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Fanchinna on November 17, 2010, 10:55:10 am
Me l'ero persa sta discussione
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on November 17, 2010, 11:26:08 am
Me l'ero persa sta discussione

spero ti sia piaciuta :)
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Fanchinna on November 17, 2010, 11:32:25 am
Me l'ero persa sta discussione

spero ti sia piaciuta :)

l'ho letta in fretta, la rileggo con calma
così a bruciapelo fa riferimento ai settori agonistici, un ambito specifico
prende necessariamente una piega diversa da un ambito più ampio, tipo
la DP
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on November 17, 2010, 11:37:00 am
certamente, il riferimento è alla muay thai -visto che l'ho aperta il tal sezione-  e negli sdc in genere.
se la cosa ti stimola puoi aprirne uno similare in dp con chiave di lettura diversa, oppure in interstile.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Fanchinna on November 17, 2010, 11:45:29 am
certamente, il riferimento è alla muay thai -visto che l'ho aperta il tal sezione-  e negli sdc in genere.
se la cosa ti stimola puoi aprirne uno similare in dp con chiave di lettura diversa, oppure in interstile.

Anche negli SDC comunque qualche volta si vede qualche funambolo
certo che se il regolamento consente solo quello
più di tanto non si può fare
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: shitake on November 17, 2010, 13:03:18 pm
Nella mia visione, il combattimento è padroneggiato da chi sa gestire in maniera equilibrata le due facce della stessa medaglia. Da un lato il subconscio, che con l'allenamento adatto, viene programmato con la costruzione degli automatismi, e dall'altro la mente conscia che deve attuare una tattica che si basa anche sulla lettura del comportamento dell'avversario. Come è stato detto prima il subconscio viene utilizzato programmandolo per fare le cose in maniera più automatica e l'esecuzione dei programmi che contiene regola il 90% delle nostre attività. Però le scelte tattiche devono essere prese utilizzando la mente conscia. Con il subconscio preparato al meccanismo stimolo risposta, la mente conscia, che non deve occuparsi di quelle reazioni, ha un margine di spazio dove può muoversi per elaborare la strategia da tentare di applicare. E' la fusione delle due parti che fa l'equilibrio nel controllo della situazione. Una preponderanza di lavoro di assimilazione di schemi fissi nel subconscio rende le risposte troppo condizionate e riconoscibili dall'avversario che può impostare la sua tattica su quelle che ha notato sono le reazioni più frequenti ad un certo stimolo, perciò l'avversario potrebbe lanciare volutamente lo stimolo per ottenere la risposta che lui si aspetta e sulla quale ha costruito il tranello che ci sta tendendo.
Ovviamente lo scarso lavoro sugli automatismi da registrare nel subconscio e l'eccesso di pensiero finito provocano la mancanza di tempestività nelle reazioni improvvise che devono avvenire quando siamo stimolati rapidamente dall'avversario. Controllo del senso del tempo, efficace lettura del rapporto tra noi e l'avversario, estrema capacità di adattamento e creatività sono le caratteristiche fondamentali che si devono sviluppare nello sparring, proprio praticandolo rimanendo in equilibrio fra i due aspetti del pensiero conscio e subconscio. Per fare qualche esempio, mentre guidiamo l'automobile da persone non pricipianti, non abbiamo bisogno di pensare consciamente ad ogni singola azione che compiono le varie parti del nostro corpo per azionare i vari comandi perchè abbiamo automatizzato tutto il processo, quindi mentre guidiamo col programma che c'è nel subconscio, possiamo usare la mente conscia per discutere con il passeggero seduto al nostro fianco. Se rimaniamo ben attivi nell'usare la percezione degli stimoli e le risposte automatiche, il fatto di parlare con il passeggero non inficia minimamente neanche la reazione necessaria ad evitare un ostacolo improvviso che possa pararcisi davanti. Il problema sorgerebbe solamente se togliessimo dal sistema che sta guidando qualche apparato percettivo, tipo non guardassimo più la strada e perciò non ricevessimo più gli stimoli che ci fanno reagire automaticamente.
Quando apprendiamo a combattere attraversiamo tre fasi.
La prima è quella dell'apprendimento conscio del gesto tecnico e della gestione del corpo in maniera biomeccanicamente funzionale a quello che è lo scopo del gesto tecnico.
La seconda è quella della ripetizione continua del gesto tecnico ormai assimilato e di esempi di schemi con situazioni tipo, in modo da programmare il subconscio all'automatismo di stimolo risposta. In questa fase una certa varietà va mantenuta in modo da non creare degli automatismi stimolo risposta troppo univoci e riconoscibili. Per esempio un esercizio nello sparring condizionato che utilizzo è quello di sottoporre chi sta studiando la difesa ad un attacco in particolare ripetuto diverse volte. Chi si difende deve cambiare ogni volta la reazione di difesa scegliendola tra le diverse possibili studiate per lo stesso attacco, obbligato a non ripetere mai di seguito due difese uguali. Oppure chi studia gli attacchi o i contrattacchi deve essere stimolato a trovare per esempio sempre ripetutamente scoperta la stessa parte del corpo ma ogni volta la deve attaccare con una tecnica mai ugale a quella precedente, scegliendole tra le varie possibilità di attacco o contrattacco proficuo per quella situazione. E' solo un esempio di come si può stimolare il subconscio a mantenere una certa varietà di risposte spontanee agli stimoli.
La terza fase dell'apprendimento è lo sviluppo della tattica e della strategia con l'abilità di adattarsi all'imprevisto e di essere creativo nelle scelte tattiche. Questo si sviluppa con l'accumulo di esperienza di sparring libero con livelli di difficoltà crescenti fino a quello riproducente la situazione di impegno massimo. Per progredire su questo piano bisogna accrescere il più possibile l'esperienza per cercare di rendere minime le possibilità di incontrare una situazione inusuale alla quale necessiterà di adattarsi più rapidamente. Perciò sparring con compagni tra i più diversi possibile tra loro e da noi, sempre nuovi e possibilmente mai troppo spesso con le stesse persone ma cercando di fare una esperienza più varia possibile.
Lo studio della tattica deve prevedere la capacità di "leggere" l'avversario e riconoscere quali sono i suoi comportamenti tipo, in quali categorie viene a ricadere il suo comportamento quando viene costretto alla reazione non ragionata ma spontanea, il rapporto tra me e lui invece che le sue caratteristiche o le mie a se stanti, ciò che mi comunica il suo linguaggio del corpo, la sua postura ed il modo di muoversi, quali sono i suoi punti deboli in rapporto a me e quali sono i miei punti di forza in rapporto a lui e viceversa, e studiare una grande serie di modi per trarre in inganno le sue percezioni su di me e sul nostro rapporto. Tutta questa tattica che viene attuata usando la mente conscia, però, deve venire allenata insieme alla capacità di padroneggiare il senso del tempo. Penso che a tutti sarà capitato di avere la sensazione che le cose avvengano al rallentatore in certi momenti e che in frazioni di secondo, nella situazione critica, vi sono passate in testa una serie di alternative in un tempo così breve da far sembrare l'altro muoversi lentissimo. Anche questa padronanza del senso del tempo aumenta con l'esperienza. Ognuno ha i suoi tempi e il suo modo di far fruttare l'esperienza che fa, questo fa sembrare che certe caratteristiche siano innate in quelli che in realtà semplicemente imparano più velocemente perchè fanno fruttare una percentuale maggiore dell'esperienza che fanno, ma secondo me, potenzialmente, siamo tutti alla pari e se siamo stimolati nella maniera giusta sviluppiamo le nostre capacità.
Per concludere penso che Petrosyan intendesse sottolineare come molti combattenti sono sempre uguali a loro stessi, anno una serie di comportamenti standard altamente specializzata e non sviluppano la varietà e la capacità di adattarsi ai diversi tipi di avversario che possono incontrare ma fanno con veemenza il loro schema fisso. Questo schema fisso, quando incontra avversari con i quali si incastra in maniera redditizia porta al buon risultato mentre quando quello schema viene neutralizzato parzialmente o completamente dall'avversario automaticamente vengono a trovarsi in svantaggio. Insomma non sanno adattarsi in base al tipo di avversario e soprattutto se incontrano un tipo di avversario che ha sviluppato questa capacità di adattamento e di creatività tattica non riescono a sopperire al gap e vengono manovrati facilmente. Insomma Petrosyan non è solo timing ma percezione allargata degli stimoli e tattica di adattamento.
 Scusate il papiro ma ero ispirato proprio perchè è un argomento che è uscito fuori nella lezione di ieri sera per caso, equilibrio tra automatismi e tattica.
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Aliena on November 17, 2010, 13:18:23 pm
Bel post, complimenti!
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: shitake on November 17, 2010, 13:23:34 pm
Bel post, complimenti!
gentilissima  ;)
Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: Muay Jack on November 17, 2010, 14:03:12 pm
wow.. letto tutto d'un fiato!

lettura stimolante soprattutto su questo punto


La seconda è quella della ripetizione continua del gesto tecnico ormai assimilato e di esempi di schemi con situazioni tipo, in modo da programmare il subconscio all'automatismo di stimolo risposta. In questa fase una certa varietà va mantenuta in modo da non creare degli automatismi stimolo risposta troppo univoci e riconoscibili

Mi rendo conto che a volte il lavoro in palestra è troppo univoco,  causa anche della disparità
d'esperienza dei praticanti, chi deve imprimersi le basi chi invece debba affinarle, creando fin troppo uno schema "pre-confezionato"

D'altro canto il lavoro da effettuare è cosi vasto e vario che servirebbero almeno uno o due allenamenti in più per coprire la maggior parte degli esercizi didattici.  :(

Grazie per l'ottimo input!

Title: Re: Automatismo vs Ragione
Post by: shitake on November 17, 2010, 14:30:15 pm
Mi rendo conto che a volte il lavoro in palestra è troppo univoco,  causa anche della disparità
d'esperienza dei praticanti, chi deve imprimersi le basi chi invece debba affinarle, creando fin troppo uno schema "pre-confezionato"

D'altro canto il lavoro da effettuare è cosi vasto e vario che servirebbero almeno uno o due allenamenti in più per coprire la maggior parte degli esercizi didattici.  :(

Grazie per l'ottimo input!



Una ottima cosa per aumentare l'esperienza è quella di partecipare con una certa frequenza a stage fuori dalla propria palestra, allenamenti in palestre magari della stessa federazione in città diverse, parlo ovviamente in maggior misura per chi non è pricipiante ma ha già un certo livello di assimilazione del sistema didattico del proprio maestro o istruttore. Così si ha modo di fare sparring con persone nuove che non sono i nuovi principianti che arrivano nella propria palestra ma altri avanzati di altri posti, e anche di seguire lezioni di altri insegnanti. Il tutto per tornare cmq poi a casa propria, dal proprio maestro, arricchiti e arricchendo perciò anche la propria scuola. Quando si è principianti questo potrebbe essere in certi casi controproducente ma una volta raggiunto un certo livello penso dovrebbe essere una cosa naturale se si vuole progredire.

Mi fa piacere poter essere di qualche utilità al forum.