Ar.Ma.
Martial Miscellaneous => Discipline armate nel mondo => Topic started by: machine gun yogin on May 06, 2010, 14:59:19 pm
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Workshop sperimentale sulla sinergia tra Mae May Muay Thai e Yoga.
Verranno analzzati alcuni aspetti dello yoga e le loro applicazioni al combattimento e alle arti marziali, in particolare alle arti braminiche thai.
Si terrá una serata tra il 31 maggio e l' 11 giugno a Verona, da decidersia ancora data, orario e luogo.
Chi é interessato contatti direttamente Mike Barnes o me via pm.
e vieni giù da Londra?
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No lo si fa on-line :dis:
larry tatum sono 2 anni che ha il
private dojo
http://www.ltatum.com/
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ce l'hai un pò di nostalgia vero?
(oggi ho mangiato
polenta e renga....)
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No lo si fa on-line :dis:
larry tatum sono 2 anni che ha il
private dojo
http://www.ltatum.com/
:sur: :sur: :sur: :sur: :sur: :sur:
Quest'uomo e' un genio!
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Ecco i dettagli
Data: Lunedí 7 Giugno
Ora: 8.30 pm
Prezzo: Il corpo astrale
Luogo: Palestra Catullo (Verona)
http://maps.google.it/maps?hl=it&q=palestra%20catullo%20verona&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wl
Per ulteriori dettagli contattare Mike Barnes o me con PM
Per linkare l'evento alla scuola, vai su "Scuole", cerca sotto "Mae Mai Muay Thai" la Taolong, apri la pagina e poi clicchi su "assegna evento a palestra".
Anche perché la mappa che hai postato.... :(
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toc toc
Oh My God! :nono:
In alto c'è: [Chat] [Eventi] [Forum] [Gallery] [Multimedia] e [Scuole] !
;)
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E' interessante l'idea di accoppiare lo Yoga al MMMT, ma mi sorge spontanea una domanda.... Come mai si va a prendere dallo Yoga l'aspetto legato al training interiore e alle tecniche di respirazione (Pranayama), senza prima aver minimamente studiato quelle già presenti nella disciplina, create e sviluppate da secoli appositamente per tale disciplina? Vedo che i seminari di Vipassanà e Phalang Chit vanno quasi deserti, eppure proprio lì si studierebbero anche questi aspetti. Ciò ovviamente non toglie nulla alla validità dello Yoga che reputo davvero efficace ed interessante da conoscere è solo che, più il tempo passa, più mi rendo conto di non riuscire a capire la gente...
Il patrimonio di tecniche "interne" esistenti nel KK è enorme e non le conosce praticamente nessuno, però ci si interessa a quelle presenti nello Yoga. Misteri. Certamente Emanuele è un esperto nel settore Yoga, ma non sarebbe interessante un compendio o un eventuale integrazione o completamento, dopo aver prima studiato tutte quelle in uso nella propria disciplina?
Detto questo ovviamente, ben venga qualunque apporto esterno e, se posso, parteciperò volentieri anche io perchè c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare da tutti. :)
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Manuele, io non l'ho mai presa nè come una sfida, nè come un bypassare chicchessia...Reputo la tua una buonissima iniziativa. Conosco peraltro benissimo le perplessità di Marco ;) Forse sei tu che mi fraintendi... Non ho alcun dubbio in merito alla validità o l'efficacia dello Yoga, è una disciplina fantastica quando fatta bene e ti conosco come persona seria e motivata. Nessun dubbio al riguardo. Se riesco a venire, ci vengo volentieri e senza alcun spirito di sfida, ma solo di aperta curiosità ed interesse per tutto ciò che può arricchire il mio bagaglio personale. La mia era una semplice perplessità, un pensiero espresso ad alta voce e scritto, sul fatto che praticamente nessuno conosce l'aspetto "yogico" legato al KK, MMMT e, aggiungo triste, nessuno pare esserne interessato. Mi stupisce dunque la ricerca di elementi di integrazione nello Yoga (che sicuramente ci sono), quando nessuno finora ha prima approfondito quelli già presenti nella disciplina (che sono moltissimi). E' una di quelle curiosità all'italiana che mi spiazzano, ma forse sono solo i miei schemi mentali ad essere vecchi, ortodossi ed in definitiva superati. Un seminario del genere sarebbe perfetto come integrazione/completamento del KK MMMT, dopo che uno ne conosce già tutti gli aspetti, compresi quelli interiori. Ecco perchè invece, il tuo corso a me interessa tantissimo! :thsit: :)
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Volevo aggiungere che concordo pienamente con il fatto che ciò che stai facendo non è che la prosecuzione per altre vie della Via del Guerriero. Su questo non ho dubbi. Molti pensano erroneamente che essa debba coincidere con la pratica di un'arte marziale, meglio se dura e spietata. Niente di più falso e lontano. La Via del Guerriero, come via di autorealizzazione, può essere perseguita in molti modi e tutti validissimi. C'è chi, come te si dedica con rigore allo studio dello Yoga, chi come il maestro Alberto Leonardi sfida le proprie debolezze e le supera cercando di dominare il corpo attraverso "asanas" acrobatiche, c'è chi pratica alpinismo estremo, c'è chi combatte e molti altri sistemi ancora. In generale, studiare la Via del Guerriero consiste nel superare i propri limiti, conoscere se stessi, vincere le proprie paure ataviche, sconfiggere il proprio Ego, realizzare integrazione tra se e l'universo. Reputo da miopi attribuire solo alle arti marziali questo primato... Ognuno di noi lo persegue secondo la propia indole e, per chi ci crede, in base al Karma generato in passato, che traccia il cammino durante questa esistenza. Ciò che tu fai e che io faccio sono dissimili solamente in apparenza, nella loro manifestazione esteriore, in realtà si tratta dello stesso viaggio... :)
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Vorrei intervenire per puntualizzare alcune cose:
X M. *****:
Io ho fatto il seminario di meditazione. Due anni fa, a casa di Marzia, assieme a Stefano Anoardi e Melissa de Guio.
Si cominciò con la dottrina buddhista, della quale ho preso appunti per tutta l'esposizione.
Il seminario trattava anche di respirazione (con coefficiente geometrico e in progressione aurea) e anche la Ram Muay SriTrairat di base.
Ricordo inoltre che mi trattenni qualche minuto oltre l'orario per ripassare alcune cose con Lei.
Il seminario con Manuele non ha altro scopo che sperimentare tecniche e applicazioni che mi hanno incuriosito e di cui il buon vecchio Rex è assolutamente entusiasta... e che, per quanto ho avuto modo di constatare, lo hanno rivoltato come un guanto.
Mi ricordo come era ridotto al corso istruttori 2008: dolori di ogni sorta, patologie sonnecchianti e altre in conclamato sviluppo. Ora sono sparite, e tutto senza farmaci o altro e il Rex non è certo un ipocondriaco.
X MGY:
Lungi da me tediarti con un ritorno all'arte marziale o al sollevare freddo acciaio in una sala pesi. :)
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Infatti hai puntualizzato benissimo. Ricordo benissimo il seminario di Vipassanà, hai appreso giusto i primi passi dell'aspetto interno del KK. E' stato un primo passo prezioso ancorchè limitatissimo...Dopo il primo passo importante, ce ne sono molti altri per apprendere la Via. Comunque, se rileggi attentamente, ho confermato la serietà di Manuele, confermato l'utilità di un seminario come questo, ho aggiunto pure che mi interessa moltissimo personalmente. Ho pure scritto che condivido con lui il fatto che, anche attraverso lo Yoga, si persegue la Via del Guerriero... Non mi pare di aver scritto nulla che abbia bisogno di ulteriori puntualizzazioni. Manifestavo solo per iscritto (ma ho sbagliato, me ne rendo conto) la stranezza di sposare lo Yoga (il che ci può anche stare) con il KK, senza conoscere tutto l'aspetto interiore della disciplina. Ancor più sorpreso sono (ma non riguarda nè te nè Manuele) dal fatto che tutti siano entusiasti dell'aspetto esterno, fisico, del KK e siano totalmente disinteressati al percorso interiore che invece io trovo essere la cosa più interessante. Ne avevo già accennato in un breve articolo laconico, nel gruppo KK di Facebook. Devo abituarmi all'idea di essere un dinosauro rimbambito, non vogliatemene... tra le altre cose domani avrò un anno di più e l'arterio monta. Vi voglio bene e se posso vengo più che volentieri! :)
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Piccolo Ot: auguri Maestro!
tornando IT : molto interessante il suo intervento circa la vera natura della via del guerriero. Condivido in pieno il suo punto di vista.
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Avete fatto il seminario?
come e' andata?qualcuna foto?
ossequi
Dajak
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Qui da noi è ancora il 6.
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racconta! :)
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Posso parlarne io, visto che l'intervento di MGY si è svolto in seno alla mia lezione di ieri sera.
MGY ha proposto esercizi di respirazione: all'inizio e al termine della sessione.
Ha cominciato con tecniche di "Bastrika" (spero di averlo scritto giusto :halo: ) che da quanto mi ha spiegato vuol dire "respiro di fuoco". Ciò è durato per circa dieci minuti, con vari tipi di mudra e vari movimenti degli arti superiori e del tronco.
Dopo il respiro di fuoco ha avuto luogo la sessione tecnica relativa al Mae Mai Muay e poi consueta fase di potenziamento e stretching che faccio svolgere solitamente.
Terminato il lavoro fisico e dopo aver concesso un certo recupero, un nuovo intervento di MGY sulla respirazione; stavolta di tipo Krija (se la traslitterazione non mi inganna), con un mudra per la concentrazione e un respiro toracico molto enfatizzato.
8-10 minuti circa poi altri 8-10 minuti di rilassamento, distesi al suolo.
Personalmente l'ho trovato interessante: lavoro intenso del diaframma nel Bastrika, lavoro intenso di concentrazione nella seconda.
Personalmente ho trovato difficoltoso focalizzarmi sulla seconda tecnica, che forse ha fatto emergere qualche lacuna nelle mie capacità di concentrazione a medio-lungo termine.
Nel complesso un connubio interessante: AM e yoga sono probabilmente due rami della stesso albero: imparare a gestire respirazione, concentrazione, condizionamento mentale è un lavoro che merita senz'altro un'attenzione speciale.
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Non sono potuto venire, però sono daccordo sulla tua considerazione! La respirazione come l'uso dei Mudra e dei Mantra è fondamentale per dare "spessore" alla disciplina. C'è un termine in Sanscrito che si chiama Hasta ed è la matrice archetipa stessa del Krabi Krabong, specie nei Ram Awut. Hasta è quando l'intero corpo diviene un Mudra, si recita un Mantra e il movimento stesso diviene uno Yantra (rappresentazione grafica e geometrica del mantra). Il percorso meditativo dovrebbe sempre sposarsi a quello strettamente marziale. :)
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ciao
cos'e kriya?ma se uno sta collasssando fa bene?
complimenti
Dajak