Ar.Ma.
Meditazione, salute e pratiche di lunga vita => Meditazione / Spiritualità/ Medicina Alternativa/ Psicologia => Topic started by: L0tvs Eff3ct on May 28, 2010, 00:28:37 am
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http://62.110.58.77/redazione/NEWS/show_news_p.php3?NewsID=2446
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Letto d'un fiato.
Grazie.
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in presenza di cose brutte: 1 si scappa, 2 si combatte, o 3 si subisce passivamente (temendo che una qualsiasi reazione le possa alimentare)
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Lo rileggerò e rimediterò più avanti, finora non mi pare di averne condiviso una sola riga, salvo queste:
Quando l'insieme della società smetterà di remare contro, di celebrare il dolore come missione, di confortare le famiglie in lutto con la retorica del paradiso, dell'onore, del pensiero positivo, della formuletta facile che spiega e dà un posto a tutte le cose.
Forse, in un mondo migliore veramente, faremo dei funerali che festeggiano la vita di una persona invece di piangerne la fine.
In ogni caso molto interessante.
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Lo rileggerò e rimediterò più avanti, finora non mi pare di averne condiviso una sola riga, salvo queste:
Quando l'insieme della società smetterà di remare contro, di celebrare il dolore come missione, di confortare le famiglie in lutto con la retorica del paradiso, dell'onore, del pensiero positivo, della formuletta facile che spiega e dà un posto a tutte le cose.
Forse, in un mondo migliore veramente, faremo dei funerali che festeggiano la vita di una persona invece di piangerne la fine.
In ogni caso molto interessante.
Lo leggerò, ma per ora quoto quello che hai quotato.
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Forse, in un mondo migliore veramente, faremo dei funerali che festeggiano la vita di una persona invece di piangerne la fine.
sarebbe meglio sicuramente
sinceramente il mio funerale non mi preoccupa
se qualcuno proseguira' la mia via, saro' gia' piu' che soddisfatto
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http://62.110.58.77/redazione/NEWS/show_news_p.php3?NewsID=2446
Indipendente dalla firma "pesante" che c'è sotto chi ha scritto l'articolo "ignora" di buddismo. Ma sentenzia su di esso.
Il dolore ha un percorso ampiamente descritto nei libri di Kübler-Ross. E secondo i buddisti è una proiezione della mente.
Non facile - ma basta rendersene conto che fa male in maniera "diversa".
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...il dolore o comunque l'idea che nella vita bisogna soffrire è un triste retaggio del comune pensare medioevale qui in europa...
personalmente sono giunto alla conclusione che leggete in basso nella mia firma
ovvio che questo non vuol dire "sbattersene" di tutto, perchè è impossibile
solo evitare di farsi travolgere, guardare la vita con obbiettività e, per quanto possibile, anche nei momenti più neri pensare a tutte le microscopiche cose positive che ci circondano...
a volte l'unica cosa che mi ha fatto andare avanti è stato il sorriso di un amico...o le fusa della mia gatta quando mi svegliavo la mattina e ricominciava l'incubo della realtà
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...il dolore o comunque l'idea che nella vita bisogna soffrire è un triste retaggio del comune pensare medioevale qui in europa...
....soffrire in silenzio e non rompere, che poi verrai ricompensato....di rimpianti....
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http://62.110.58.77/redazione/NEWS/show_news_p.php3?NewsID=2446
Indipendente dalla firma "pesante" che c'è sotto chi ha scritto l'articolo "ignora" di buddismo. Ma sentenzia su di esso.
Il dolore ha un percorso ampiamente descritto nei libri di Kübler-Ross. E secondo i buddisti è una proiezione della mente.
Non facile - ma basta rendersene conto che fa male in maniera "diversa".
Si concordo ci sono alcune approssimazioni e alcune teorie o tesi personali che non condivido (cosa lecita, es. ilk discorso del condividere il dolore) pero' credo che sia una delle poche testimonianze sul dolore oneste che si leggono in giro.
Non aveva neppure senso in quel contesto una oggettivita' su certi contesti perche' non voleva credo essere una fotografia del dolore in senso generale, quando portare un suo percorso nel dolore.
Il dolore e' credo un percorso molto personale.
Da leggere sicuramente e da ricordare.
Una cosa condivido con lui.
Quel senso di rabbia che non puo' trovare ne pace ne perdono, se mai mi capitasse qualcosa di analogo.
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sinceramente il mio funerale non mi preoccupa
se qualcuno proseguira' la mia via, saro' gia' piu' che soddisfatto
Io mi preoccupo del titolo di giornale relativo alla mia scomparsa:
"Ultranovantenne drogato muore in una sparatoria durante sanguinosa rapina a un sexy-shop".
Le mie ultime parole saranno:
"Voglio tutto quello che hai nella cassa, una bambola gonfiabile e una scatola di viagra".