Ar.Ma.
Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: Grisù70 on June 06, 2010, 12:07:07 pm
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concetto importante e che mi è entrato dentro
replicare ciò che è di mio gusto
punto
da lì il lavoro e la valutazione dello stesso
che è diverso dalla valutazione di "quello" che si replica
i sistemi sono tanti e da lì sfornano diversi gradi di abilità...le abilità formano un corpus che si sintetizza nel praticante stesso
se XU si muove bene e si ritiene efficace.. è un ottimo punto di riferimento di X SISTEMA
SISTEMA "altro" rispetto a macrocategorie e diverso all'interno della "sua"
macrocategoria
per esempio: molti usano hxbb (macrocategoria)
all'interno della stessa ogni stile è diverso e con metodo a sé
etc etc etc...da lì uno sceglie e pratica
se "replica".. bene!
....in caso contrario non saprei :D
tornando al discorso valutativo sul lavoro di "replicare":
..se tutti considerassimo "meritevole" il sudore che si spende nel "replicare" avremmo senz'altro più rispetto reciproco
se io mi levassi il cappello dinanzi ad usque bonanima per ciò che fa, ammettendo che si fa il mazzo tanto nel "replicare" ciò che è di suo gusto, eviterei il grosso dell'attrito comunicativo...
credo che se tutti interiorizzassimo ciò ci si capirebbe meglio
.................
altra cosa è discutere e scontrarsi su "quello" che si sta replicando
se io mi scontro con una persona stimata (per i motivi sopra) sui contenuti tecnici divergenti...è lecito anche ironizzare e polemizzare...ma con IMPLICITO rispetto...e conseguente civiltà intrinseca
perché rispetto implicito?
perché io..a prescindere dal lavoro che faccio...rispetto chi fa altro...e lavora uguale...
poi se il lavoro è A REGOLA D'ARTE..SEPPUR DIVERSO DAL MIO..la stima è spontanea
tutto qui :)
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Sono d'accordo con te , sebbene oramai la macroconvinzione dell'ego marziale sconfina nell'intimo dello sviluppo categorico dell'esposizione di massa alla comunicazione coatta
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Sono d'accordo con te , sebbene oramai la macroconvinzione dell'ego marziale sconfina nell'intimo dello sviluppo categorico dell'esposizione di massa alla comunicazione coatta
ah ah la legge del contrapasso
l'ho letto più volte per afferrare il senso :D
però è vero...
per quanto mi riguarda, per esempio:
prima mi accanivo ed infastidivo per costumi e teatralità nelle foto e video (inerenti certi personaggi)...scopo mercificatorio dell'arte...
ora dico: contenti loro...
non ci do peso più di tanto
è certo che dispiace sentire praticanti che dogmatizzano il maestro pluridecorato ed ambasciatore cinese..ma credo che, se uno ha l'indole di ascoltare, si renda conto PRIMA O POI delle falsità più eclatanti...
ciao
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che ci vuoi fare ... oramai la forma ha un peso specifico enorme sulla nostra coscienza marziale, l'importante e' non confonderla con l'arte stessa , in quanto inglobata ( o inglobante ) e persuasa anche dalla sostanza.
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torno ot
quali sono le vostre metodiche nel "replicare"?
fate indisciminatamente senza chiedere?
lavorate su di voi e replicate ciò che è differente da un semplice "scimmiottare"?
insomma quali metodi nel comprendere?
sarebbe interessante che ognuno dicesse la sua per prendere spunto a vicenda...
saluti :)
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A me personalmente..., dire REPLICARE...., mi suona un po brutto come esempio di imparare un arte da un maestro...qualsiasi uno abbia. Io personalmente..., anche se qualcuno..., ha osato...e ripeto osato dire (sembra una bestemmia...), che il mio lavoro inerno che riesco a sviluppare è molto simile a quello che pratica il Maestro XU. Ovviamente..., la differenza in abilità...e 1 a 100. Però..., sinceramente non mi sento un suo repplicante....o altro...! Lui..., e vero che mi ha insegnato tutto quello che sò fino ad adesso nel taiji..., però quello che so..., lo sento mio...e di nessun altro...sinceramente. Non ho mai avuto dalla prima volta che ho incontrato Xu, l'idea di diventare come lui..., ne di prenderlo come un maestro irangiungibile...o altro... Lo presa semplicemente..., che tutte le volte che mi insegnava qualcosa..., dovevo riuscire a sviluppare, al massimo il potenziale..... su me stesso, e sul lavoro corporeo che stavo praticando in quel momento...
Alla fine ho capito che l'unico limite nel praticare...ero sempre io... E non cera replica o altro...che teneva, per poter andare oltre ai miei limiti... Cero io...con le mie seghe mentali..., il lavoro corporeo..che dovevo sviluppare..., e tanto mazzo...con la pratica.
Secondo il mio parere..., l'insegnante o mestro..., serve soltanto a indicarti il lavoro...che devi sviluppare e come svilupparlo... Il resto te la devi grattare da te...le varie rogne... :'(, che trovi lul tuo cammino.... :spruzz:
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A me personalmente..., dire REPLICARE...., mi suona un po brutto come esempio di imparare un arte da un maestro...qualsiasi uno abbia. Io personalmente..., anche se qualcuno..., ha osato...e ripeto osato dire (sembra una bestemmia...), che il mio lavoro inerno che riesco a sviluppare è molto simile a quello che pratica il Maestro XU. Ovviamente..., la differenza in abilità...e 1 a 100. Però..., sinceramente non mi sento un suo repplicante....o altro...! Lui..., e vero che mi ha insegnato tutto quello che sò fino ad adesso nel taiji..., però quello che so..., lo sento mio...e di nessun altro...sinceramente. Non ho mai avuto dalla prima volta che ho incontrato Xu, l'idea di diventare come lui..., ne di prenderlo come un maestro irangiungibile...o altro... Lo presa semplicemente..., che tutte le volte che mi insegnava qualcosa..., dovevo riuscire a sviluppare, al massimo il potenziale..... su me stesso, e sul lavoro corporeo che stavo praticando in quel momento...
Alla fine ho capito che l'unico limite nel praticare...ero sempre io... E non cera replica o altro...che teneva, per poter andare oltre ai miei limiti... Cero io...con le mie seghe mentali..., il lavoro corporeo..che dovevo sviluppare..., e tanto mazzo...con la pratica.
Secondo il mio parere..., l'insegnante o mestro..., serve soltanto a indicarti il lavoro...che devi sviluppare e come svilupparlo... Il resto te la devi grattare da te...le varie rogne... :'(, che trovi lul tuo cammino.... :spruzz:
direi che siamo d'accordo...
replicare per me è attenersi rigorosamente a sistema che porta qualità...replicare il sistema su di te
alla fine diventerai portavoce o esempio pratico di tali qualità
e non di un scimmiottamento esteriore
ciao :)
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A me personalmente..., dire REPLICARE...., mi suona un po brutto come esempio di imparare un arte da un maestro...qualsiasi uno abbia. Io personalmente..., anche se qualcuno..., ha osato...e ripeto osato dire (sembra una bestemmia...), che il mio lavoro inerno che riesco a sviluppare è molto simile a quello che pratica il Maestro XU. Ovviamente..., la differenza in abilità...e 1 a 100. Però..., sinceramente non mi sento un suo repplicante....o altro...! Lui..., e vero che mi ha insegnato tutto quello che sò fino ad adesso nel taiji..., però quello che so..., lo sento mio...e di nessun altro...sinceramente. Non ho mai avuto dalla prima volta che ho incontrato Xu, l'idea di diventare come lui..., ne di prenderlo come un maestro irangiungibile...o altro... Lo presa semplicemente..., che tutte le volte che mi insegnava qualcosa..., dovevo riuscire a sviluppare, al massimo il potenziale..... su me stesso, e sul lavoro corporeo che stavo praticando in quel momento...
Alla fine ho capito che l'unico limite nel praticare...ero sempre io... E non cera replica o altro...che teneva, per poter andare oltre ai miei limiti... Cero io...con le mie seghe mentali..., il lavoro corporeo..che dovevo sviluppare..., e tanto mazzo...con la pratica.
Secondo il mio parere..., l'insegnante o mestro..., serve soltanto a indicarti il lavoro...che devi sviluppare e come svilupparlo... Il resto te la devi grattare da te...le varie rogne... :'(, che trovi lul tuo cammino.... :spruzz:
Credo che senza accorgerti hai dato ragione a grisu', al di fuori di come interpretate il termine voi due :)
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Insetto...! Dare raggione a qualcuno...non ho nessun problema...! Per me replicare.., vuol dire cercare di diventare come qualcuno..., in questo caso il tuo maestro... Io non ho mai voluto diventare ne come Xu ne come nessun altro... Sono e saranno sempre grandi esempi per me... Ma non cerchero di diventare mai come loro..., ne tanto di praticare...la loro arte come loro... Io pratico anche Kali silat e j.k.d. e il Maestro Maltese quello che so.., me lo ha insegnato lui... Ma come modi di pratica...e insegnamento non centriamo una fava....! Io imparo...e poi quello che imparo lo sviluppo a modo mio... Se si continua a replicare..., dove puo stare il miglioramento con il tempo dell'arte stessa...!? Cosi..., in questo caso..., l'arte pian piano, andrebbe sia persa...sia fossilizzata... Poi ciascuno pratica ed impara a modo suo...!
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concetto importante e che mi è entrato dentro
replicare ciò che è di mio gusto
punto
da lì il lavoro e la valutazione dello stesso
che è diverso dalla valutazione di "quello" che si replica
i sistemi sono tanti e da lì sfornano diversi gradi di abilità...le abilità formano un corpus che si sintetizza nel praticante stesso
se XU si muove bene e si ritiene efficace.. è un ottimo punto di riferimento di X SISTEMA
SISTEMA "altro" rispetto a macrocategorie e diverso all'interno della "sua"
macrocategoria
per esempio: molti usano hxbb (macrocategoria)
all'interno della stessa ogni stile è diverso e con metodo a sé
etc etc etc...da lì uno sceglie e pratica
se "replica".. bene!
....in caso contrario non saprei :D
tornando al discorso valutativo sul lavoro di "replicare":
..se tutti considerassimo "meritevole" il sudore che si spende nel "replicare" avremmo senz'altro più rispetto reciproco
se io mi levassi il cappello dinanzi ad usque bonanima per ciò che fa, ammettendo che si fa il mazzo tanto nel "replicare" ciò che è di suo gusto, eviterei il grosso dell'attrito comunicativo...
credo che se tutti interiorizzassimo ciò ci si capirebbe meglio
.................
altra cosa è discutere e scontrarsi su "quello" che si sta replicando
se io mi scontro con una persona stimata (per i motivi sopra) sui contenuti tecnici divergenti...è lecito anche ironizzare e polemizzare...ma con IMPLICITO rispetto...e conseguente civiltà intrinseca
perché rispetto implicito?
perché io..a prescindere dal lavoro che faccio...rispetto chi fa altro...e lavora uguale...
poi se il lavoro è A REGOLA D'ARTE..SEPPUR DIVERSO DAL MIO..la stima è spontanea
tutto qui :)
Gran bel post che quoto.
Però non ho capito bene l'intento del 3d, aspetto di chiarirmi le idee prima di postare minkyate :)
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ohh...finalmente un argomento interessante!!
credo che la difficoltà maggiore che si incontra studiando il Tjq sia dovuto al fatto che non si deve imparare un lavoro puramente corporeo ed esteriore come ad esempio succede in altre am (anche se poi ci si rende conto che anche in altre am è meglio non faremarsi solo a ciò che si vede da fuori...ma va beh)
ma tutto il lavoro del taiji essendo appunto interno va scofinare in un campo mentale e fisico allo stesso tempo, che è troppo intimo e per far si che "funzioni" deve necessariamente diventare un lavoro "personale"
:) :)
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concetto importante e che mi è entrato dentro
replicare ciò che è di mio gusto
punto
da lì il lavoro e la valutazione dello stesso
che è diverso dalla valutazione di "quello" che si replica
i sistemi sono tanti e da lì sfornano diversi gradi di abilità...le abilità formano un corpus che si sintetizza nel praticante stesso
se XU si muove bene e si ritiene efficace.. è un ottimo punto di riferimento di X SISTEMA
SISTEMA "altro" rispetto a macrocategorie e diverso all'interno della "sua"
macrocategoria
per esempio: molti usano hxbb (macrocategoria)
all'interno della stessa ogni stile è diverso e con metodo a sé
etc etc etc...da lì uno sceglie e pratica
se "replica".. bene!
....in caso contrario non saprei :D
tornando al discorso valutativo sul lavoro di "replicare":
..se tutti considerassimo "meritevole" il sudore che si spende nel "replicare" avremmo senz'altro più rispetto reciproco
se io mi levassi il cappello dinanzi ad usque bonanima per ciò che fa, ammettendo che si fa il mazzo tanto nel "replicare" ciò che è di suo gusto, eviterei il grosso dell'attrito comunicativo...
credo che se tutti interiorizzassimo ciò ci si capirebbe meglio
.................
altra cosa è discutere e scontrarsi su "quello" che si sta replicando
se io mi scontro con una persona stimata (per i motivi sopra) sui contenuti tecnici divergenti...è lecito anche ironizzare e polemizzare...ma con IMPLICITO rispetto...e conseguente civiltà intrinseca
perché rispetto implicito?
perché io..a prescindere dal lavoro che faccio...rispetto chi fa altro...e lavora uguale...
poi se il lavoro è A REGOLA D'ARTE..SEPPUR DIVERSO DAL MIO..la stima è spontanea
tutto qui :)
Gran bel post che quoto.
Però non ho capito bene l'intento del 3d, aspetto di chiarirmi le idee prima di postare minkyate :)
l'intento era di pacificare gli animi...
della serie: pratichi ciò che non è di mio gusto? bene...tanto di cappello uguale per il tuo impegno e per la tua acquisizione di qualità inerenti ciò che non mi garba...
poi il resto è inerente al concetto di replicare...
come?
per esempio...se jedi replica adattando quel che impara e rienterpretandolo per poter poi convivere con kali e quant'altro...bene per lui
io la vedo difficile....
soprattutto ora che a quanto pare dovrò rinunciare ad un pò di cose praticate per anni...proprio perché non mi va di mescolare troppo...e proprio perchè credo che il metodo migliore sia concentrarsi anche solo su una tecnica...sviscerandola in TUTTI I SUOI LIVELLI...poi naturalmente si va oltre...sempre che ci sia data possibilità
tutto qui
ciò non esclude il rispetto per le scelte degli altri
ps: non ho postato questa discussione per farmi dare ragione...non mi riempie la ragione...ne mi appaga... ultimamente
ciao :)
-
Grizu...! Inveci ti assicuro..., che quello che mi ha sviluppato la pratica del taiji..., riesco a metterlo come bere un bicchiere di acqua, anche in tutto quello che pratico ed insegno oltre il taiji... Cioè, nel kali,silat,j.k.d. e scherama di coltello. Il bello è..., che in questo modo..,riesco veramente a gustarmi le varie peculiarità delle varie arti che pratico... E come se, gustassi tutto e per tutto l'arte in se..., e perche e stata creata in qual modo per combattere... Che vi devo dire...! L'ho anche fatto vedere a reptox e company..., mercoledì scorso quando sono venuti a trovarmi... In fondo il taiji mi ha sviluppato il corpo e la mente. E io lo metto dove più mi gusta...!!!!
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Grizu...! Inveci ti assicuro..., che quello che mi ha sviluppato la pratica del taiji..., riesco a metterlo come bere un bicchiere di acqua, anche in tutto quello che pratico ed insegno oltre il taiji... Cioè, nel kali,silat,j.k.d. e scherama di coltello. Il bello è..., che in questo modo..,riesco veramente a gustarmi le varie peculiarità delle varie arti che pratico... E come se, gustassi tutto e per tutto l'arte in se..., e perche e stata creata in qual modo per combattere... Che vi devo dire...! L'ho anche fatto vedere a reptox e company..., mercoledì scorso quando sono venuti a trovarmi... In fondo il taiji mi ha sviluppato il corpo e la mente. E io lo metto dove più mi gusta...!!!!
non lo metto in dubbio e ti stimo per il lavoro che hai fatto e che fai...
per quanto mi riguarda le cose stanno un pò diverse
sia per mancanza di tempo e sia per un grillo che mi gira nella testolina e mi dice che, per esempio, se le mie percezioni del taiji sono esatte (e potrei benissimo sbagliarmi) non credo che usandolo abbia da "muovermi" più di tanto....onde per cui "solo" un corpo, "coltivato" in un certo modo, basta e funziona di suo....
se io vado a caccia (e non mi piace...è un esempio) con il fucile ho poco da mettere il mio tempo al servizio di tecniche corporee che mi permettano di usare la lancia in un certo modo....perlomeno sopportare il rinculo del fucile non ha nulla a che vedere con il movimento di lanciare una lancia...e non è che mi alleno ad avere mira col fucile per poi tirare meglio di fionda
tutto qui
solo perché sopportare il rinculo del fucile neccessità tempo, il corpo si deve abituare e formare per questo tipo di arma...
poi se ho la passione anche per la fionda e la lancia sto facendo il mio e nessuno me lo vieta...solo che sto togliendo spazio all'uso e la pratica del fucile
ciao
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Ciao,
mi intrufolo nella discussione..
Il punto è che partiamo sempre da un concetto "tecnico" dell'arte marziale, come se il tutto si limitasse ad allenare tecniche specifiche (tipo lancia vs. fucile, taiji vs silat). Il taiji, insieme ad altri stili cinesi, ha il grosso pregio di lavorare sul funzionamento corretto e ottimizzato del corpo (vedi allineamento strutturale, uso intelligente della gravità, etc) più che sull'aspetto tecnico. Spesso mi è stato detto, "non preoccuparti troppo della tecnica".
Faccio un esempio non marziale: avendo imparato a gestire meglio l'allineamento della colonna vertebrale e l'equilibrio (asse centrale o Zong din) ho migliorato senza lavorare in modo specifico, il mio modo di sciare.
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Ciao,
mi intrufolo nella discussione..
Il punto è che partiamo sempre da un concetto "tecnico" dell'arte marziale, come se il tutto si limitasse ad allenare tecniche specifiche (tipo lancia vs. fucile, taiji vs silat). Il taiji, insieme ad altri stili cinesi, ha il grosso pregio di lavorare sul funzionamento corretto e ottimizzato del corpo (vedi allineamento strutturale, uso intelligente della gravità, etc) più che sull'aspetto tecnico. Spesso mi è stato detto, "non preoccuparti troppo della tecnica".
Faccio un esempio non marziale: avendo imparato a gestire meglio l'allineamento della colonna vertebrale e l'equilibrio (asse centrale o Zong din) ho migliorato senza lavorare in modo specifico, il mio modo di sciare.
per come la penso?
il fucile ha di suo delle caratteristiche...la lancia altre
per usare il fucile devi allenare tante cose..tra cui la fermezza, la mira, la solidità corporea per tenere il rinculo
dunque immagina che per usarlo, si necessiti di parecchi esercizi specifici che poi nella loro apparente estraneità, ti portino...una volta imbracciato il fucile...a sparare come tex willer....per dare un riferimento estremo
nel taiji diventare SZF è un riferimento estremo...utopia allo stato brado...
ma sempre meglio sognare a 10 per ottenere 3....
se sogni 3 ottieni meno 1
mia opinione :D
......
se poi, una volta che usi il fucile...ti dedichi alla lancia?
la lancia è diversa....puoi certo usare la mira e gli esercizi per ottenerla (sempre che siano quelli più efficaci..nel mare vi son tanti sistemi) ma mirare e sparare è diverso che mirare e muovendoti lanciare un oggetto, puoi usare la solidità del corpo ma per esempio...usando il fucile gli esercizi per ottenere solidità partivano da un intento specifico: sopportare il rinculo...
può essere utile la fermezza e la precisione...ma col fucile stai fermo...nella lancia sei molto dinamico ed è diverso fare
etc etc etc etc
sempre secondo me....ci mancherebbe :)
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concetto importante e che mi è entrato dentro
replicare ciò che è di mio gusto
punto
da lì il lavoro e la valutazione dello stesso
che è diverso dalla valutazione di "quello" che si replica
i sistemi sono tanti e da lì sfornano diversi gradi di abilità...le abilità formano un corpus che si sintetizza nel praticante stesso
se XU si muove bene e si ritiene efficace.. è un ottimo punto di riferimento di X SISTEMA
SISTEMA "altro" rispetto a macrocategorie e diverso all'interno della "sua"
macrocategoria
per esempio: molti usano hxbb (macrocategoria)
all'interno della stessa ogni stile è diverso e con metodo a sé
etc etc etc...da lì uno sceglie e pratica
se "replica".. bene!
....in caso contrario non saprei :D
tornando al discorso valutativo sul lavoro di "replicare":
..se tutti considerassimo "meritevole" il sudore che si spende nel "replicare" avremmo senz'altro più rispetto reciproco
se io mi levassi il cappello dinanzi ad usque bonanima per ciò che fa, ammettendo che si fa il mazzo tanto nel "replicare" ciò che è di suo gusto, eviterei il grosso dell'attrito comunicativo...
credo che se tutti interiorizzassimo ciò ci si capirebbe meglio
.................
altra cosa è discutere e scontrarsi su "quello" che si sta replicando
se io mi scontro con una persona stimata (per i motivi sopra) sui contenuti tecnici divergenti...è lecito anche ironizzare e polemizzare...ma con IMPLICITO rispetto...e conseguente civiltà intrinseca
perché rispetto implicito?
perché io..a prescindere dal lavoro che faccio...rispetto chi fa altro...e lavora uguale...
poi se il lavoro è A REGOLA D'ARTE..SEPPUR DIVERSO DAL MIO..la stima è spontanea
tutto qui :)
Gran bel post che quoto.
Però non ho capito bene l'intento del 3d, aspetto di chiarirmi le idee prima di postare minkyate :)
l'intento era di pacificare gli animi...
della serie: pratichi ciò che non è di mio gusto? bene...tanto di cappello uguale per il tuo impegno e per la tua acquisizione di qualità inerenti ciò che non mi garba...
poi il resto è inerente al concetto di replicare...
come?
per esempio...se jedi replica adattando quel che impara e rienterpretandolo per poter poi convivere con kali e quant'altro...bene per lui
io la vedo difficile....
soprattutto ora che a quanto pare dovrò rinunciare ad un pò di cose praticate per anni...proprio perché non mi va di mescolare troppo...e proprio perchè credo che il metodo migliore sia concentrarsi anche solo su una tecnica...sviscerandola in TUTTI I SUOI LIVELLI...poi naturalmente si va oltre...sempre che ci sia data possibilità
tutto qui
ciò non esclude il rispetto per le scelte degli altri
ps: non ho postato questa discussione per farmi dare ragione...non mi riempie la ragione...ne mi appaga... ultimamente
ciao :)
Capito, e ti ringrazio per la precisazione. :)
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A perer mio, fare arti marziali diverse è come dire che si fanno movimenti diversi ed è come dire che si fa un passo, si alza un braccio, ci si siede, si cade, ci si rialza ecc.
Ora io credo che se uno impara a fare un passo nel taiji e poi prova a farlo nel karate, potrà poi farlo quando esce dalla palestra e sale in auto, sempre un passo sarà.
Onde per cui se il taiji m'insegna a fare un passo, alzare un braccio, fare un giro su me stesso, e se in giro per il mondo dovrò fare un passo, alzare un braccio, o fare un giro su me stesso, lo farò come lo imparato in palestra facendo taiji. Perché mai se invece faccio Kali dovrei alzare quel braccio alla c.... Credo e spero che lo alzerò sempre nel modo in cui il taiji me lo ha insegnato.
Altrimenti dovremmo immaginare che uno che pratica più di un'arte marziale, quando si alza la mattina, dovrà decidere se camminare taiji o muay tai oppure judo o karate ecc.
Mi sembra paradossale e dopo un po' porta alla schizofrenia.
Non è più logico pensare che il taiji come anche le altre arti marziali dovrebbero insegnarti come fare un passo nel miglior modo possibile, stare in equilibrio nel miglior modo possibile, girarsi nel miglior modo, in definitiva muoversi e stare fermi nel miglior modo possibile?
Sicchè dovrebbero distinguersi solo per il cosa si fa e non per il come lo si fa?
Il miglior modo di fare una cosa sarà o no, solo e unico?
Oppure ci sono diversi migliori modi a seconda dell'arte marziale?
Non è più facile pensare che se un'arte marziale (o meglio chi te la insegna) ti spiega come alzare un braccio in modo diverso da un altro e noti che quel modo (fatto da chi insegna) e meno efficiente di un altro (perché hai messo le mani addosso a tutti e due e li hai sentiti i due modi) è perché uno almeno dei due sta sbagliando?
Sarà capitato a tutti di vedere un judoka muoversi, un aikidoka, un karateka, in alcuni stage vi posso assicurare che ci si accorgeva che cosa praticavano. Credo che capiti tuttora. Questa è la dimostrazione del fatto che stanno praticando almeno due su tre (io credo tutti e tre) in modo sbagliato. Il modo di camminare è uno e uno soltanto e dovrebbe essere simile per ogni essere umano.
:D
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Insetto...! Dare raggione a qualcuno...non ho nessun problema...! Per me replicare.., vuol dire cercare di diventare come qualcuno..., in questo caso il tuo maestro... Io non ho mai voluto diventare ne come Xu ne come nessun altro... Sono e saranno sempre grandi esempi per me... Ma non cerchero di diventare mai come loro..., ne tanto di praticare...la loro arte come loro... Io pratico anche Kali silat e j.k.d. e il Maestro Maltese quello che so.., me lo ha insegnato lui... Ma come modi di pratica...e insegnamento non centriamo una fava....! Io imparo...e poi quello che imparo lo sviluppo a modo mio... Se si continua a replicare..., dove puo stare il miglioramento con il tempo dell'arte stessa...!? Cosi..., in questo caso..., l'arte pian piano, andrebbe sia persa...sia fossilizzata... Poi ciascuno pratica ed impara a modo suo...!
Quoto!
Aggiungo che, secondo me, chi t'insegna e come se ti facesse vedere una bozza (perché tu vedi solo quella) di quello che devi fare, spetta a te fare il disegno finito, quindi non proverai mai a replicare, perché quello che cerchi di fare è il disegno non la bozza. In più il disegno lo fai sempre nuovo ovunque.
P.S. Che filosofo! ;)
P.S. 2 Cavolo penso di aver ripetuto quelo che hai detto tu