Ar.Ma.
Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: Fanchinna on June 23, 2010, 11:47:42 am
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Vediamo di affondare la lama, come si suol dire
partiamo dal mio punto di vista
(così ci togliamo anche questo dente marcio)
il principiante, per comprendere i meccanismi che stanno alla base della difesa, non la può provare in altro modo se non piano
con un collega agli inizi assolutamente collaborativo
(anche se l'aggressione, nella sua estrinsecazione esteriore, deve essere corretta)
per aumentare, gradatamente l'intensità ed il realismo
incrementando poi le difficoltà sia in termini di velocità, difficoltà
(numerose aggressioni, di tipo diverso, senza preavviso) ed impatto psicologico
e questo è un piano di discussione
poi ce n'è un altro collegato
(e mi collego con il 3D di minaccia coltello alla gola)
al di la della tecnica io mi muovo quando ritengo di avere un varco nell'attenzione dell'aggressore
un collega non collaborativo, pronto a muoversi in qualsiasi istante a qualsiasi mio tentativo
non rappresenta la realtà
al massimo può rappresentare un ulteriore step di difficoltà indotta per aumentare le proprie abilità
p.s. forse possiamo tenere presente quel video del CKM come riferimento alla discussione
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Ma quale video?Io sono dell'idea opposta all'inizio...intanto ti faccio sentire la cosa al peggio...da lì poi capisci su cosa scherzare e cosa no...
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:jedi: :vader:
:whistle:
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per quel che ho visto, nelle am classiche il passaggio da collaborativo a non collaborativo avviene in qualche annetto, se va bene
La considero una delle più grosse mancanze e leggerezze possibili in questo campo
Ma forse son stato sfortunato io
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per quel che ho visto, nelle am classiche il passaggio da collaborativo a non collaborativo avviene in qualche annetto, se va bene
La considero una delle più grosse mancanze e leggerezze possibili in questo campo
Ma forse son stato sfortunato io
qualche annetto è troppo, dalla prima lezione è troppo presto!
Si deve fare gradualmente, come tutto l'addestramento del resto.
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farlo gradualmente ci vuole un'oretta per farlo bene
non è impensabile proporre una tecnica e portarla da 0 a 100 all'interno della stessa lezione, anzi mi pare ottimale
Con praticanti non proprio a secco di conoscenze, ma con già qualche mesetto di pratica
IMHO ;)
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dipende dalle persone e dal loro grado di apprendimento, dalle loro capacità motorie etc
con alcuni è fattibile con altri meno, in ogni caso le persone devono anche avere il tempo di digerire e metabolizzare le cose.
Quando avviene questo processo cominciano veramente ad imparare col turbo, prima più che altro copiano.
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La tempistica nell'aumento di intensità nn lo si può stabilire a priori, ma fermo resta che si può cmq "correre" e obbligare gli allievi ad adattarsi, che tra l'altro è propedeutico.
Io intendo però che se, ad esempio, ti parlo di strangolamenti, ti faccio sentire subito cosa sia l'ipossia, senza se e ma, e poi ti ci riporto più in là.
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La tempistica nell'aumento di intensità nn lo si può stabilire a priori, ma fermo resta che si può cmq "correre" e obbligare gli allievi ad adattarsi, che tra l'altro è propedeutico.
Io intendo però che se, ad esempio, ti parlo di strangolamenti, ti faccio sentire subito cosa sia l'ipossia, senza se e ma, e poi ti ci riporto più in là.
Si concordo e applico la stessa logica,
tranne x gli strangolamenti: prima chiedo un certificato medico XD
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Perchè uno non collaborativo non rappresenta la realtà?
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Nn è che nn rappresenta la realtà ma è cmq uno che sa esattamente cosa tu stai per fare.
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per far bene bisognerebbe rompere il dualismo tori-uke
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io sono a favore di uno studio graduale, specie se si parla di arte marziale. quando poi si passa a un discorso di difesa personale, la parte collaborativa deve durare poco. ma nello studio di tecniche, per quanto improbabili esse possano apparire, "marziali", ci vuole collaborazione almeno per un annetto. nulla si impara in poche ore per bene.
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io sono a favore di uno studio graduale, specie se si parla di arte marziale. quando poi si passa a un discorso di difesa personale, la parte collaborativa deve durare poco. ma nello studio di tecniche, per quanto improbabili esse possano apparire, "marziali", ci vuole collaborazione almeno per un annetto. nulla si impara in poche ore per bene.
non è un po' troppo?
COme mai questa distinzione di tempi tra AM e DP?
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ci vuole collaborazione almeno per un annetto. nulla si impara in poche ore per bene.
non puoi generalizzare così, sono troppe le variabili!
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Ma quale video?Io sono dell'idea opposta all'inizio...intanto ti faccio sentire la cosa al peggio...da lì poi capisci su cosa scherzare e cosa no...
è una possibile filosofia
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farlo gradualmente ci vuole un'oretta per farlo bene
non è impensabile proporre una tecnica e portarla da 0 a 100 all'interno della stessa lezione, anzi mi pare ottimale
Con praticanti non proprio a secco di conoscenze, ma con già qualche mesetto di pratica
IMHO ;)
facciamo la panoramica di una possibile ipotesi
tu hai x persone in palestra, tra le quali
- un ragazzo 20enne, atletico, che ha già fatto AM
- una casalinga 50enne, grassottella, che non ha mai praticato in vita sua
- un impiegato 40enne, in sovrappeso, iperstressato, che ha fatto dello sport ma è un bel pò che è fermo
- un poliziotto rambo, ultra 40 enne
che si crede tutto lui, e che fuma 40 sigarette al giorno
etc etc etc
come ti comporteresti
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come ti comporteresti
io uso una tecnica segreta antichissima appresa dal mio maestro dopo lunghi anni e molti soldi di lezioni private: l'ubiquità!
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6 mesi di lavoro organico, psicomotorio e propedeutica tra esercizi fisici e tecnici a vuoto e collaborativi, gli esercizi tecnici fatti in maniera variegata per dare un'idea generale di cosa sia l'arte che si sta praticando e per non annoiare, gli esercizi fisici spiegati dettagliatamente per dare la possibilità a chi vuole di allenarsi anche da solo.
Poi si inizia a fare sul serio: se sto facendo un corso di dp serio la tecnica che insegno deve essere adatta a qualsiasi tipologia di allievo se, dopo il lavoro fisico motorio di base la casalinga di 50 anni non riesce a fare una tecnica ma l'atleta ventenne sì, vuol dire che la tecnica non è buona, non che la casalinga non lo è.
Poi spiegherei una tecnica a lezione, una sola e non sei-sette, e la farei fare all'inizioa a vuoto dopo una decina di volte a vuoto, una decina di volta con avversario collaborativo, e via via sempre meno collaborativo fino ad avere una reazione ad un attacco il più sincero possibile
La tecnica verrebbe ripresa in diverse lezioni anche se non consecutive, e sarebbe sempre lavorata alla stessa maniera, curando il vuoto come il concreto
Poi li farei giocare, una volta per uno, chi riesce a difendersi fa due punti, chi riesce ad attaccare ne fa uno, alla fine chi vince si prende una pacca sulla spalla, chi perde fa lavoro fisico massacrante(dalla corsa per chi è fuori forma ai circuiti da sadico per chi sta messo meglio)
tanto è tutta teoria la mia ;)
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...
se sto facendo un corso di dp serio la tecnica che insegno deve essere adatta a qualsiasi tipologia di allievo se, dopo il lavoro fisico motorio di base la casalinga di 50 anni non riesce a fare una tecnica ma l'atleta ventenne sì, vuol dire che la tecnica non è buona, non che la casalinga non lo è.
...
non condivido per niente ... alcune azioni necessitano almeno di coordinazione e/o altre caratteristiche
se si è impediti non c'è DP o AM che tenga ... e per cortesia che non si scriva il contrario ;)
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facciamo la panoramica di una possibile ipotesi
tu hai x persone in palestra, tra le quali
- un ragazzo 20enne, atletico, che ha già fatto AM
GLI SPIEGO CHE E' PROMETTENTE E CHE VEDO UN GRANDE FUTURO IN LUI, E MI FACCIO RICOSTRUIRE IL BOX IN PIETRE DA 50X50X50.POI ORGANIZZO DELLE LEZIONI PRIVATE
- una casalinga 50enne, grassottella, che non ha mai praticato in vita sua
SONO MERAVIGLIATO DALLA SUA AGILITA' E GRAZIA, E LE SPIEGO CHE STA MIGLIORANDO A VISTA D'OCCHIO,AVREBBE SOLO BISOGNO DI LEZIONI PRIVATE
- un impiegato 40enne, in sovrappeso, iperstressato, che ha fatto dello sport ma è un bel pò che è fermo SI VEDE CHE ERA IN GAMBA, UNA DOZZINA DI LEZIONI PRIVATE E LO RIMETTO AL MEGLIO
- un poliziotto rambo, ultra 40 enne
che si crede tutto lui, e che fuma 40 sigarette al giorno
SIAMO DEL MESTIERE, TU ED IO, NON POSSO PRENDERTI PER IL KULO COME AGLI ALTIR. VIENI A FARE UNA SERIE DI LEZIONI PRIVATE E TI MOSTRO LA VERA DIFESA PERSONALE
etc etc etc
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se sto facendo un corso di dp serio la tecnica che insegno deve essere adatta a qualsiasi tipologia di allievo se, dopo il lavoro fisico motorio di base la casalinga di 50 anni non riesce a fare una tecnica ma l'atleta ventenne sì, vuol dire che la tecnica non è buona, non che la casalinga non lo è.
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non condivido per niente ... alcune azioni necessitano almeno di coordinazione e/o altre caratteristiche
se si è impediti non c'è DP o AM che tenga ... e per cortesia che non si scriva il contrario ;)
dopo sei mesi di lavoro specifico sulla psicomotricità, dovrebbero essere forniti di coordinazione base o quello che ci vuole
Poi il discorso si divide tra AM e DP, nel primo caso c'è il rispetto di uno standard qualitativo nel secondo lo considero superfluo :)
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facciamo la panoramica di una possibile ipotesi
tu hai x persone in palestra, tra le quali
- un ragazzo 20enne, atletico, che ha già fatto AM
GLI SPIEGO CHE E' PROMETTENTE E CHE VEDO UN GRANDE FUTURO IN LUI, E MI FACCIO RICOSTRUIRE IL BOX IN PIETRE DA 50X50X50.POI ORGANIZZO DELLE LEZIONI PRIVATE
- una casalinga 50enne, grassottella, che non ha mai praticato in vita sua
SONO MERAVIGLIATO DALLA SUA AGILITA' E GRAZIA, E LE SPIEGO CHE STA MIGLIORANDO A VISTA D'OCCHIO,AVREBBE SOLO BISOGNO DI LEZIONI PRIVATE
- un impiegato 40enne, in sovrappeso, iperstressato, che ha fatto dello sport ma è un bel pò che è fermo SI VEDE CHE ERA IN GAMBA, UNA DOZZINA DI LEZIONI PRIVATE E LO RIMETTO AL MEGLIO
- un poliziotto rambo, ultra 40 enne
che si crede tutto lui, e che fuma 40 sigarette al giorno
SIAMO DEL MESTIERE, TU ED IO, NON POSSO PRENDERTI PER IL KULO COME AGLI ALTIR. VIENI A FARE UNA SERIE DI LEZIONI PRIVATE E TI MOSTRO LA VERA DIFESA PERSONALE
etc etc etc
maestrooooooooooooooooooooooooooooooo
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se sto facendo un corso di dp serio la tecnica che insegno deve essere adatta a qualsiasi tipologia di allievo se, dopo il lavoro fisico motorio di base la casalinga di 50 anni non riesce a fare una tecnica ma l'atleta ventenne sì, vuol dire che la tecnica non è buona, non che la casalinga non lo è.
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non condivido per niente ... alcune azioni necessitano almeno di coordinazione e/o altre caratteristiche
se si è impediti non c'è DP o AM che tenga ... e per cortesia che non si scriva il contrario ;)
dopo sei mesi di lavoro specifico sulla psicomotricità, dovrebbero essere forniti di coordinazione base o quello che ci vuole
Poi il discorso si divide tra AM e DP, nel primo caso c'è il rispetto di uno standard qualitativo nel secondo lo considero superfluo :)
lo standard qualitativo minimo in AM e DP per me è ... che riesca a funzionare :D
e posso assicurarti che in 6 mesi alcuni soggetti a livello di coordinazione fanno pietà :thsit:
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raccogli tutti i casi umani te, aspetta che arrivo anch'io :D
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Sulla coordinazione ho visto cose che voi umani... :'(
Fermo restando il discorso delle nozze coi fichi secchi e fermo restando che bisogna contenersi, cmq una linea di galleggiamento comune va fissata, altrimenti affonda tutto il corso.
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io sono a favore di uno studio graduale, specie se si parla di arte marziale. quando poi si passa a un discorso di difesa personale, la parte collaborativa deve durare poco. ma nello studio di tecniche, per quanto improbabili esse possano apparire, "marziali", ci vuole collaborazione almeno per un annetto. nulla si impara in poche ore per bene.
non è un po' troppo?
COme mai questa distinzione di tempi tra AM e DP?
è come distinguere chi scrive un articolo di giornale da chi scrive un saggio. sono due cose diverse
AM è tecnica pura, con studi non necessariamente volti a fini pratici di combattimento da strada inteso come DP.
DP è qualcosa di rapido, semplice, immediato.
l'una non esclude l'altra ma nemmeno è detto che siano la medesima cosa. DP implica anche aspetti psicologici e non solo stdi tecnici. ecco perché le reputo due ambiti complementari e distinti al tempo stesso.
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grazie
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Cmq quello che hai teorizzato prima io in linea di massima lo metto in atto.
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infatti mi piace il tuo(vostro) atteggiamento :) per quel poco che ho visto e per quel tanto che ho letto :)
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Ma quale video?Io sono dell'idea opposta all'inizio...intanto ti faccio sentire la cosa al peggio...da lì poi capisci su cosa scherzare e cosa no...
è una possibile filosofia
Caro Fanchinna,mi dispiace ma questa volta devo appoggiarglielo a John. :D
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dov'è che glielo appoggi?
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Poi spiegherei una tecnica a lezione, una sola e non sei-sette, e la farei fare all'inizioa a vuoto dopo una decina di volte a vuoto, una decina di volta con avversario collaborativo, e via via sempre meno collaborativo fino ad avere una reazione ad un attacco il più sincero possibile
La tecnica verrebbe ripresa in diverse lezioni anche se non consecutive, e sarebbe sempre lavorata alla stessa maniera, curando il vuoto come il concreto
finalmente a casa :)
direi ottima linea guida
- una sola azione per genere (nel mio caso facendo armato e disarmato serve) a lezione
- lezione ripetuta 2 volte
- ogni volta l'elemento nuovo scalza dalla lezione puramente tecnica un elemento "vecchio", che rimane negli esercizi binari ed in quelli liberi
in questo modo l'azione nuova viene ripetuta per almeno 3 lezioni (quindi 6 volte contando la ripetizione della lezione tecnica) di fila con diverse sfumature per poter dare una base di elaborazione
io ho optato per le "ripetizioni" consecutive in quanto facilitano il processo di apprendimento ...
ma la difficoltà nell'impostare la lezione non è l'introduzione di elementi nuovi, è la progressione didattica ... ma con buone basi tecniche ed un poco d'esperienza un insegnante non dovrebbe avere problemi ;)
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dov'è che glielo appoggi?
Non mi permetterei mai. :nono:
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dov'è che glielo appoggi?
Non mi permetterei mai. :nono:
Leve non ne può fare
perchè di osso non ce n'è
al massimo
Ta Lu: grande trazione verso il basso e verso il dietro
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E soprattutto COSA gli appoggi? Ho chiesto lumi a Jafar Tre Gambe e lui mi ha risposto: "Indovina..."
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Ma quale video?Io sono dell'idea opposta all'inizio...intanto ti faccio sentire la cosa al peggio...da lì poi capisci su cosa scherzare e cosa no...
Idem
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La tempistica nell'aumento di intensità nn lo si può stabilire a priori, ma fermo resta che si può cmq "correre" e obbligare gli allievi ad adattarsi, che tra l'altro è propedeutico.
Io intendo però che se, ad esempio, ti parlo di strangolamenti, ti faccio sentire subito cosa sia l'ipossia, senza se e ma, e poi ti ci riporto più in là.
Tolto le parole di bocca
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Ma quale video?Io sono dell'idea opposta all'inizio...intanto ti faccio sentire la cosa al peggio...da lì poi capisci su cosa scherzare e cosa no...
Idem
John non fare lo gnorri
quello dove tu sei il padrone del centro
http://www.facebook.com/video/video.php?v=399015486330
p.s. è la quarta volta che lo linko in sti giorni
poi diranno che mi paghi
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Ah, quello...avendolo visto per puzza una volta, nn lo inglobo a livello neurologico...
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Ah, quello...avendolo visto per puzza una volta, nn lo inglobo a livello neurologico...
ma quando ci vedremo un autografo me lo farai?
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Dedica su dvd...dopo che lo compri... XD
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Dedica su dvd...dopo che lo compri... XD
eh ma sai qual'è il problema,?
che di DVD di AM e DP ne avrò un miliardo
e, a parte il fatto che i leasing non mi finanziano più,
non ho proprio lo spazio fisico dove metterlo
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Dedica su dvd...dopo che lo compri... XD
Io me lo faccio piratare, poi col tuo autografo diventa quasi originale :D :D
A parte gli scherzi, collaborativo ed anche parecchio, all'inizio serve per apprendere la corretta catena cinetica, ma dopo la collaborazione deve calare, altrimenti il tuo livello non sale.
Ovvio che non si deve fare del male ad uke, ma ovvio anche che non siamo alla scuola di uncinetto, quindi i colpi almeno che si sentano quel giusto, le leve che vengano tirate con criterio.
Quindi rispettando la fisiologia di uke, ma tirandole fino a che uke non batte, la forza di trazione deve essere progressiva, cioè non tirare la veva di scatto, altrimenti si rompe, ma dare ad uke duel secondo o due per autoproiettarsi o battere arrivato a soglia, mi spiego?
Se vedo difficoltà o allievi impediti per qualche motivo, li guardo per capire ed aiutarli, così che crescano.
Per i tempi, ognuno cresce al suo ritmo, ovvio che quelli lenti li sporono.
Comunque, uno che parte da zero, da me dopo sei mesi già può reagire in modo almeno più utile dello strillare o cacarsi addosso, non dico che li mena, ma almeno che ne prende di meno, quello si.