Ar.Ma.

Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: insetto on July 30, 2010, 17:29:43 pm

Title: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on July 30, 2010, 17:29:43 pm
Si sente spesso parlare di "interno/esterno" ma nei discorso alla fine si arriva sempre a parlare di muscoli, tendini, ossa, allineamento, rilassamento, ecc.
Allora mi chiedo perche' parlare di esterno/interno se poi alla fine se tutto e' riconducibile agli stessi elementi?

Anche nel discorso dell'apertura del mingmen alla fine "abbiamo" raggiunto la conclusione che e' un rilassamento specifico dei muscoli lombari che porta ad un allineamento strutturale della colonna, che genera delle forze e permette passaggio di altre.

Quindi le domanda che vi pongo e':

Essite per voi la struttura interna? Se si a cosa la associate?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on July 30, 2010, 17:42:32 pm
Essite per voi la struttura interna?

per me no , sono solo dei termini che ti aiutano a capire certi concetti ed a praticare bene . Poi e' normale che in ogni arte c'e' un lavoro fisico ed energetico diverso , in arti come lo Xing Yi Quan od il Taiji Quan l'approccio e' molto molto profondo ... tanto da farci usare tanto la parola "dentro".
Alla fine della giostra contano i fatti , dentro\fuori\su\giu' ... dobbiamo saperci difendere , e per difendersi si deve essere forti tanto dentro quanto fuori.


Com'era quel simbolino ?
(http://chriscorrigan.com/parkinglot/wp-content/uploads/2006/10/tao.jpg)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on July 31, 2010, 00:22:24 am
Si sente spesso parlare di "interno/esterno" ma nei discorso alla fine si arriva sempre a parlare di muscoli, tendini, ossa, allineamento, rilassamento, ecc.
Allora mi chiedo perche' parlare di esterno/interno se poi alla fine se tutto e' riconducibile agli stessi elementi?

Anche nel discorso dell'apertura del mingmen alla fine "abbiamo" raggiunto la conclusione che e' un rilassamento specifico dei muscoli lombari che porta ad un allineamento strutturale della colonna, che genera delle forze e permette passaggio di altre.

Quindi le domanda che vi pongo e':

Essite per voi la struttura interna? Se si a cosa la associate?


se per struttura interna intendi...la struttura di Qi...campa cavallo...che non ci arriveremo mai!!

per me la differenza tra arti interne ed esterne ( a parte la spiegazione netta chiara e precisa di Wang Zhi Xiang..che comunque l'associa a differenze posturali tra gli stili) consiste nella maggiore introspezione e conoscenza del corpo che si acquisisce praticando le Nejja rispetto alle am esterne
diciamo che "cambia il punto di osservazione" della stessa materia

detto ciò...quoto in pieno Iper per tutto il suo post!!!
 :) :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Fruttolo on July 31, 2010, 07:30:04 am
Quindi le domanda che vi pongo e':

Essite per voi la struttura interna? Se si a cosa la associate?


Ma certo che non esiste.
:)

Ciao
Franco
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: MattiaBaldi on July 31, 2010, 10:00:24 am
Ci sono vari processi e vari approcci a vari "modi" di interndere la struttura interna. Quelli che io conosco sono principalmente suddivisibili in due categorie: stare sulle ossa e tendini (sclusione muscoli superficiali) e abbandonare il corpo alllo scorrere del Qi (come se il corpo fosse un palloncino pieno d'cqua). Tutte e due i metodi sono considerabili "struttura interna" poiche la concentrazione va all'interno del corpo. Praticando ZZ e' facile percepire cosa e' quella osseo-tendinea anche dopo pochi mesi, basta rilassare i muscoli superficiali e "ascoltare" "porre attenzione Yi" alla struttura che si auto bilancia da sola.

Praticare posizioni basse sara' poi facile poiche' si sta "sulle ossa" e non piu' "sui muscoli".




M.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on July 31, 2010, 13:30:37 pm
Ci sono vari processi e vari approcci a vari "modi" di interndere la struttura interna. Quelli che io conosco sono principalmente suddivisibili in due categorie: stare sulle ossa e tendini (sclusione muscoli superficiali) e abbandonare il corpo alllo scorrere del Qi (come se il corpo fosse un palloncino pieno d'cqua). Tutte e due i metodi sono considerabili "struttura interna" poiche la concentrazione va all'interno del corpo. Praticando ZZ e' facile percepire cosa e' quella osseo-tendinea anche dopo pochi mesi, basta rilassare i muscoli superficiali e "ascoltare" "porre attenzione Yi" alla struttura che si auto bilancia da sola.

Praticare posizioni basse sara' poi facile poiche' si sta "sulle ossa" e non piu' "sui muscoli".




M.

 :-* :-* :-* :-* :-* :-* :-*

Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Hung-gio on July 31, 2010, 14:35:02 pm
Quindi le domanda che vi pongo e':

Essite per voi la struttura interna? Se si a cosa la associate?


Ma certo che non esiste.
:)

Ciao
Franco

Nulla è certo... ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on July 31, 2010, 14:59:46 pm
Quindi le domanda che vi pongo e':

Essite per voi la struttura interna? Se si a cosa la associate?


Ma certo che non esiste.
:)

Ciao
Franco

Nulla è certo... ;)

Mah...per struttura interna potrebbe intendersi i fasci muscolari più profondi, più interni nel ns. corpo.
Quando però nel Taiji si parla di "relazione tra interno ed esterno" la questione è più profonda: si parla di relazione tra /Qi/Yi/Xin e struttura fisica.
Quindi bisogna capire bene a cosa ci si riferisce con il 3d.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 01, 2010, 02:36:04 am
Ma non c'e' un riferimento univoco baltoro, quanto differenti visioni che ciascuno associa ad un paio di parole (struttura interna).

Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 01, 2010, 15:53:53 pm
Vi riporto un passaggio dei noti appunti di Peter Liam Tian Tek

http://www.itcca.it/peterlim/neijing.htm

Quote
External Jing

External Jing is where the Jing is derived from the three external elements of musculature (jin), bones (gu) and skin (pi). This kind of jing is delivered through the exertion of the muscles, hardness of the bones and the toughness of the skin. It relies on hard physical impact and physical exertion to bring its effects to bear.

Internal Jing

Internal Jing is where Jing is derived from the three internal elements of essence (jing), vital energy (qi), and spirit (shen). This kind of jing is effected through the strengthening of the essence to provide the generation of qi which nourishes both the musculature, bones, organs and the mind which is the seat of the spirit.

The body's essence (jing) is built up to ensure a plenteous supply, this is transformed into qi which nourishes and provides the vitality to the musculature, bones, organs and also the mind. Qi in traditional Chinese medicinal theory is the basis of life in the body and its presence and relative volume determines the health and vitality of the body. Qi itself is directed by the Mind/Spirit which is itself dependent on qi for its mental capability.

The Spirit is an expression of the thought, knowledge, feelings and intent (mental focus) of the mind. A strong spirit makes for clear thought, enhanced perception, better intent (Yi) which are assets to all situations, including martial ones. Intent brings about the physiological changes which opens the blood and qi flow along the path and at the point of focus. Hence the theory the mind leads and the blood and qi follows.

With increase circulation and qi flow, the musculature attains better tonus which results in the 'filled' feeling that is experienced by those who do some form of internal work (nei gong). It is this increased tonus and tenacity that serves as the origin of Internal Jing. It gives Internal Jing its 'propelled' and 'hydraulic' characteristics. This increase qi flow is directed by the mind which results in the creation of Internal Jing. The musculature remains relaxed with no undue tension.

Internal Jing transfers the strength smoothly into the opponent, not relying on hard impact to damage. This transfer of energy/force into the opponent's body and structure can cause injuries that are not obvious externally.

Traduzione di google :

Quote
Esterno Jing

Esterno Jing Jing è dove la deriva dai tre elementi esterni della muscolatura (jin), ossa (gu) e della pelle (PI). Questo tipo di jing è espresso attraverso lo sforzo di muscoli, la durezza delle ossa e la durezza della pelle. Essa si basa sulla duro impatto fisico e lo sforzo fisico per portare i suoi effetti a sopportare.

Interno Jing

Interno Jing Jing è dove deriva da tre elementi interna di essenza (jing), l'energia vitale (qi), e lo spirito (shen). Questo tipo di Jing è effettuata attraverso il rafforzamento della essenza di fornire alla generazione del qi che alimenta sia la muscolatura, le ossa, gli organi e la mente che è la sede dello spirito.

l'essenza del corpo (jing), è costruito per garantire un approvvigionamento abbondante, questo viene trasformato in qi che alimenta e fornisce la vitalità alla muscolatura, ossa, organi e anche la mente. Qi nella tradizionale teoria cinese medicinale è la base della vita nel corpo e la sua presenza e relativo volume determina la salute e la vitalità del corpo. Qi si è diretto dalla Mente / Spirito, che dipende per il qi per la sua capacità mentale.

Lo Spirito è l'espressione del pensiero, di conoscenza, di sentimenti e di intenti (focus mentale) della mente. Uno spirito forte rende chiaro il pensiero, la percezione rafforzata, migliore intenzione (Yi) che costituiscono attività a tutte le situazioni, comprese quelle marziali. Intento provoca i cambiamenti fisiologici che si apre il sangue e il flusso del qi lungo il percorso e al punto di messa a fuoco. Da qui la teoria della mente e conduce il sangue e il Qi segue.

Con aumentare la circolazione e il flusso di qi, la muscolatura raggiunge migliore tono che determina il 'pieno' sentimento che è vissuta da coloro che fanno una qualche forma di lavoro interno (Nei Gong). E 'questo tono maggiore e la tenacia che serve come l'origine di interno Jing. Dà il suo interno Jing 'spinto' e 'idraulici' caratteristiche. Questo flusso del qi aumento è diretta dalla mente, che porta alla creazione di interni Jing. La muscolatura rilassata rimane senza tensione eccessiva.

Interno Jing trasferisce la potenza senza problemi nel avversario, non basandosi su effetti difficile da danneggiare. Questo trasferimento di energia / forza nel corpo dell'avversario e la struttura possono causare lesioni che non sono evidenti all'esterno.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: MattiaBaldi on August 01, 2010, 16:27:10 pm
Molto vago, poco chiaro.


M.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 01, 2010, 18:27:50 pm
Molto vago, poco chiaro.


Be' al volo non ho trovato altro... ma non mi sono neppure impegnato. Di pur la tua se ti va.

A mio avviso l'uso del corpo come muscoli-legamenti-ossa e' una cosa abbastanza universale nelle AM, chi fa in un modo e chi in un altro.
E non credo assolutamente che ci siano AM che non prendono in considerazione un uso "intelligente" del corpo. Chi non lo fa e' a causa di una cattiva o ridotta trasmissione, ovvero come al solito perdita di informazioni.
Per cui credo che sia piu' interessante approfondire la parte meno "chiara" della struttura del corpo.

Oppure se volete buttiamo via sto 3d che non piace e parliamod i spirali (luoxuan).
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 01, 2010, 22:09:36 pm

E non credo assolutamente che ci siano AM che non prendono in considerazione un uso "intelligente" del corpo. Chi non lo fa e' a causa di una cattiva o ridotta trasmissione, ovvero come al solito perdita di informazioni.


Quoto..
Per altro, rispetto all'aspetto uso del corpo, intendi gli aspetti energetici? Da questo punto di vista sarebbe interessante capire qual'è la corretta trasmissione e cosa sono invece le baggianate (tante temo..).
Intendi altro ancora?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 01, 2010, 22:12:58 pm
intendi gli aspetti energetici? Da questo punto di vista sarebbe interessante capire qual'è la corretta trasmissione e cosa sono invece le baggianate

darth che vuoi dire ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 01, 2010, 22:23:23 pm
intendi gli aspetti energetici? Da questo punto di vista sarebbe interessante capire qual'è la corretta trasmissione e cosa sono invece le baggianate

darth che vuoi dire ?

che quasi tutti gli stili cinesi in qualche modo contemplano lo studio del qi gong. Ho scoperto con piacere che anche altre AM di nazioni diverse (vedi Krabi Krabong) prendono in considerazione gli aspetti energetici.
Però temo che quanto ci arriva dalla Cina soffra di quella che negli '80 fu definità qi-gong fever, e che vide sbocciare con la complicità del governo comunista una miriade di pratiche, tra cui molte baggianate da esportazione (qi esterno, capacità di muovere oggetti a distanza e così via)..Se ne parlava con YM qualche tempo fa.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 01, 2010, 22:30:12 pm

E non credo assolutamente che ci siano AM che non prendono in considerazione un uso "intelligente" del corpo. Chi non lo fa e' a causa di una cattiva o ridotta trasmissione, ovvero come al solito perdita di informazioni.


Quoto..
Per altro, rispetto all'aspetto uso del corpo, intendi gli aspetti energetici? Da questo punto di vista sarebbe interessante capire qual'è la corretta trasmissione e cosa sono invece le baggianate (tante temo..).
Intendi altro ancora?

Si chiamiamola anche parte energetica se vuoi. Intendo la parte della struttura che non e' legata in modo stretto ad un lavoro cinematico sul corpo. Trasformazioni potrei dire.
Potrei metterci l'apertura delle articolazioni (WZX per chi l'ha sentito) come uno di quegli aspetti e che non rientra in un discorso di cinematica sul corpo. Potrei metterci pengjin o altri aspetti che sono in qualche modo legati alla struttura.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 01, 2010, 22:33:56 pm
ah beh , questo e' vero ... considerando tutto le AM cinesi sono un gran bel casino , bisogna sempre trovare il diamante in un mare di zirconi. Ma a noi piace cosi' .... altrimenti come fanno i nostri gibboni bianchi a rubare le pesche ? :D

Scherzi a parte comunque ritengo molto interessante anche il lavoro sul chi di discipline diverse dal taiji ...
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 01, 2010, 22:37:06 pm
Quello che sto vedendo in questo periodo su me stesso è che lavorare sulla struttura corporea è veramente il modo per "catalizzare" altre trasformazioni. Mi è stato detto varie volte, ma devo dire che fino a che non l'ho sperimentato direttamente non mi era così chiaro.
Per fare un esempio, voler "sentire" il qi (gli scettici qui storceranno il naso..) che si muove in direzione altro basso lungo la colonna o dai piedi verso le mani è inutile se prima non hai allineato correttamente lo zhong ding (asse centrale). Credo che struttura fisica ed energetica siano veramente collegate in maniera assai intima.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 01, 2010, 22:42:41 pm
Credo che struttura fisica ed energetica siano veramente collegate in maniera assai intima.

... tutto fa parte dell' uno  :halo:

(http://chriscorrigan.com/parkinglot/wp-content/uploads/2006/10/tao.jpg)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 01, 2010, 23:48:08 pm
Quello che sto vedendo in questo periodo su me stesso è che lavorare sulla struttura corporea è veramente il modo per "catalizzare" altre trasformazioni. Mi è stato detto varie volte, ma devo dire che fino a che non l'ho sperimentato direttamente non mi era così chiaro.
Per fare un esempio, voler "sentire" il qi (gli scettici qui storceranno il naso..) che si muove in direzione altro basso lungo la colonna o dai piedi verso le mani è inutile se prima non hai allineato correttamente lo zhong ding (asse centrale). Credo che struttura fisica ed energetica siano veramente collegate in maniera assai intima.

Si concordo che ogni parte e' in stretta connessione con le altre e che la precisione e' un fattore determinante. Cmq io non parlavo di sensazioni ma di cose che danno riscontri pratici, verificabili.

Un allineamento che ha come risultato principale un qualcosa di "energetico" o se vogliamo non strettamente legato ad una ottimizzazione cinematica della struttura dove lo collocheresti?
Se lo scopo e' principalmente quello di favorire un qualcosa oltre la biomeccanica (sempre che esista) ha o non ha senso di catalogarlo come legato ad una struttura differente (interna)?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 09:25:16 am

Cmq io non parlavo di sensazioni ma di cose che danno riscontri pratici, verificabili.

Il lavoro che sto (stiamo) facendo è si basato su "sensazioni", ma con test a coppia. In modo da verificare l'effetto tangibile correlato ad una determinata sensazione. In primavera ho visto Xu e ho avuto modo di farmi testare su un semplice movimento che andava fatto, col suo linguaggio, usando Qi e non Jing.
Ho "passato" il test e la sensazione di come ho eseguito quell'esercizio mi aiuterebbe a riprodurre quella qualità. Tra l'altro, quello che mi ha detto che va bene, non corrisponde all'idea preconcetta che avevo di cosa fosse il qi.

Quote
Un allineamento che ha come risultato principale un qualcosa di "energetico" o se vogliamo non strettamente legato ad una ottimizzazione cinematica della struttura dove lo collocheresti?
Se lo scopo e' principalmente quello di favorire un qualcosa oltre la biomeccanica (sempre che esista) ha o non ha senso di catalogarlo come legato ad una struttura differente (interna)?

Non so dire. Come sai Xu parla spesso di vari "corpi". Forse sono categorizzazioni che hanno un senso didattico e che possono aiutare la comprensione. Però dividere troppo la struttura fisica dagli altri aspetti secondo me rischia di essere fuorviante..Alla fine quello che vogliamo ottenere è muovere il corpo con determinate qualità.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 10:08:49 am
Il lavoro che sto (stiamo) facendo è si basato su "sensazioni", ma con test a coppia. In modo da verificare l'effetto tangibile correlato ad una determinata sensazione. In primavera ho visto Xu e ho avuto modo di farmi testare su un semplice movimento che andava fatto, col suo linguaggio, usando Qi e non Jing.
Ho "passato" il test e la sensazione di come ho eseguito quell'esercizio mi aiuterebbe a riprodurre quella qualità. Tra l'altro, quello che mi ha detto che va bene, non corrisponde all'idea preconcetta che avevo di cosa fosse il qi.

Ok che ti guidano le sensazioni ma io parlavo di risultati e non del percorso.
Intendevo lavori che producono risultati verificabili anche se non "visibili".
Quindi anche quello che citi puo' andare bene purche' il risultato sia nettamente riscontrabile e differente da altri modi di fare.
Il fatto di seguire poi delle sensazioni lo facciamo tutti ma non so quanto spesso sia utile a livello didattico perche' ogununo ha sensazioni differenti durante il percorso, delle quali forse 1-2 sono realmente utili/corrette.

Non so dire. Come sai Xu parla spesso di vari "corpi". Forse sono categorizzazioni che hanno un senso didattico e che possono aiutare la comprensione. Però dividere troppo la struttura fisica dagli altri aspetti secondo me rischia di essere fuorviante..Alla fine quello che vogliamo ottenere è muovere il corpo con determinate qualità.

Si ogni scuola/metodo ha il suo linguaggio e spesso non e' detto che sia anatomicamente valido. Anche perche' l'importante e' comprendersi per la pratica e non sostenere un esame di anatomia.
A mio avviso la struttura interna non puo' essere confusa con quella esterna (anche se ovviamente essere possono interagire) ma e' una mia idea che puo' essere per altri sbagliata.
Quello che vogliamo ottenere dipende dal metodo e non dai noi. I metodi credo che permettono di ottenere altri benefici oltre al semplice movimento, ovviamente tutti principalmente legati al discorso marziale.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 10:30:42 am
Molto vago, poco chiaro.


.........
A mio avviso l'uso del corpo come muscoli-legamenti-ossa e' una cosa abbastanza universale nelle AM, chi fa in un modo e chi in un altro.
E non credo assolutamente che ci siano AM che non prendono in considerazione un uso "intelligente" del corpo. Chi non lo fa e' a causa di una cattiva o ridotta trasmissione, ovvero come al solito perdita di informazioni.
Per cui credo che sia piu' interessante approfondire la parte meno "chiara" della struttura del corpo..............

E' vero che tutte le AM studiano il miglior utilizzo del corpo, peccato che nella realtà pratica, per esperienza personale, pochi istruttori siano capaci di farlo e di insegnarlo.
Il problema non è l'AM, ma come l'AM viene insegnata.


Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 10:33:15 am

Il fatto di seguire poi delle sensazioni lo facciamo tutti ma non so quanto spesso sia utile a livello didattico perche' ogununo ha sensazioni differenti durante il percorso, delle quali forse 1-2 sono realmente utili/corrette.

Non so, io il punto per me è trovare la sensazione correlata a quando l'insegnante mi testa e mi dice: "così va bene". Che poi un'altro abbia un'altra sensazione associata a quel "così va bene", è quasi inevitabile.
E' come parlare di percezione dei colori..Cos'è per te il rosso? Sarà lo stesso rosso che vedo io?
L'importante è che al semaforo ci fermiamo entrambi... :=)

Quote
Si ogni scuola/metodo ha il suo linguaggio e spesso non e' detto che sia anatomicamente valido. Anche perche' l'importante e' comprendersi per la pratica e non sostenere un esame di anatomia.

Si,decisamente l'importante è capirsi. Perdersi in dettagli anatomici può essere persino fuorviante..

Quote
A mio avviso la struttura interna non puo' essere confusa con quella esterna (anche se ovviamente essere possono interagire) ma e' una mia idea che puo' essere per altri sbagliata.
Quello che vogliamo ottenere dipende dal metodo e non dai noi. I metodi credo che permettono di ottenere altri benefici oltre al semplice movimento, ovviamente tutti principalmente legati al discorso marziale.

Non so. Io personalmente non riesco a "separare". Per gli altri benefici, a cosa ti riferisci?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 10:39:59 am
intendi gli aspetti energetici? Da questo punto di vista sarebbe interessante capire qual'è la corretta trasmissione e cosa sono invece le baggianate

darth che vuoi dire ?

Però temo che quanto ci arriva dalla Cina soffra di quella che negli '80 fu definità qi-gong fever, e che vide sbocciare con la complicità del governo comunista una miriade di pratiche, tra cui molte baggianate da esportazione (qi esterno, capacità di muovere oggetti a distanza e così via)..Se ne parlava con YM qualche tempo fa.

Quoto, ricordo la miriade di baggianate dette da LXM nei corsi di Qi Gong. Che poi non capisco perchè le abbia dette.
Da un laureato in MTC e in medicina occidentale, mandato dal governo cinese a promuovere e divulgare il Qi Gong nel mondo, ci si aspetta di sentire cose sensate e non storie di gente che colpisce a distanza col Qi, vola, crea la materia ed altro. Tutte queste cose fanno perdere di credibilità la disciplina che di per se invece è molto seria.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 10:45:24 am
Quello che sto vedendo in questo periodo su me stesso è che lavorare sulla struttura corporea è veramente il modo per "catalizzare" altre trasformazioni. Mi è stato detto varie volte, ma devo dire che fino a che non l'ho sperimentato direttamente non mi era così chiaro.
Per fare un esempio, voler "sentire" il qi (gli scettici qui storceranno il naso..) che si muove in direzione altro basso lungo la colonna o dai piedi verso le mani è inutile se prima non hai allineato correttamente lo zhong ding (asse centrale). Credo che struttura fisica ed energetica siano veramente collegate in maniera assai intima.

Un allineamento che ha come risultato principale un qualcosa di "energetico" o se vogliamo non strettamente legato ad una ottimizzazione cinematica della struttura dove lo collocheresti?
Se lo scopo e' principalmente quello di favorire un qualcosa oltre la biomeccanica (sempre che esista) ha o non ha senso di catalogarlo come legato ad una struttura differente (interna)?

Ma perchè dobbiamo sempre ragionare a comparti stagni?
Lavorare sulla struttura, sia interna che esterna, in maniera corretta ha come effetto di promuovere ed aiutare la circolazione del Qi.
Non puoi separare le 2 cose e non vedo perchè separarle.
O forse non ho capito bene ciò che intendevi dire.  :halo:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 10:46:10 am
intendi gli aspetti energetici? Da questo punto di vista sarebbe interessante capire qual'è la corretta trasmissione e cosa sono invece le baggianate

darth che vuoi dire ?

Però temo che quanto ci arriva dalla Cina soffra di quella che negli '80 fu definità qi-gong fever, e che vide sbocciare con la complicità del governo comunista una miriade di pratiche, tra cui molte baggianate da esportazione (qi esterno, capacità di muovere oggetti a distanza e così via)..Se ne parlava con YM qualche tempo fa.

Quoto, ricordo la miriade di baggianate dette da LXM nei corsi di Qi Gong. Che poi non capisco perchè le abbia dette.
Da un laureato in MTC e in medicina occidentale, mandato dal governo cinese a promuovere e divulgare il Qi Gong nel mondo, ci si aspetta di sentire cose sensate e non storie di gente che colpisce a distanza col Qi, vola, crea la materia ed altro. Tutte queste cose fanno perdere di credibilità la disciplina che di per se invece è molto seria.
:'( :'( :'(

Infatti, il problema è separare l'oro dalla pirite..
Mi piacerebbe aprire un 3d in interstile per parlare di qi con praticanti di altre AM.
Ho visto che nel Krabi Krabong trattano si occupano anche degli aspetti energetici.
Magari aspetto settembre. Ora siamo un po' pochi.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 10:51:38 am
Il lavoro che sto (stiamo) facendo è si basato su "sensazioni", ma con test a coppia. In modo da verificare l'effetto tangibile correlato ad una determinata sensazione. In primavera ho visto Xu e ho avuto modo di farmi testare su un semplice movimento che andava fatto, col suo linguaggio, usando Qi e non Jing.
Ho "passato" il test e la sensazione di come ho eseguito quell'esercizio mi aiuterebbe a riprodurre quella qualità. Tra l'altro, quello che mi ha detto che va bene, non corrisponde all'idea preconcetta che avevo di cosa fosse il qi.

Ok che ti guidano le sensazioni ma io parlavo di risultati e non del percorso.
Intendevo lavori che producono risultati verificabili anche se non "visibili".
Quindi anche quello che citi puo' andare bene purche' il risultato sia nettamente riscontrabile e differente da altri modi di fare.
Il fatto di seguire poi delle sensazioni lo facciamo tutti ma non so quanto spesso sia utile a livello didattico perche' ogununo ha sensazioni differenti durante il percorso, delle quali forse 1-2 sono realmente utili/corrette.


Le sensazioni sono fondamentali e bisogna imparare a fidarsene e seguirle.
Certo....ci sono sensazioni giuste e sbagliate, per quello continuiamo a dire che ci sono i test a coppie apposta, e bisogna farli sti test. Altrimenti, come tu hai detto, è facile prendere la strada sbagliata.
Come dice spesso GJ, ci sono tanti modi di allineare la struttura, ma uno ed uno solo è quello giusto. Parimenti si possono sentire sensazioni diverse durante lo studio/esecuzione di un movimento/serie di movimenti o quant'altro, ma una ed una sola è la sensazione giusta. :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 10:53:30 am
intendi gli aspetti energetici? Da questo punto di vista sarebbe interessante capire qual'è la corretta trasmissione e cosa sono invece le baggianate

darth che vuoi dire ?

Però temo che quanto ci arriva dalla Cina soffra di quella che negli '80 fu definità qi-gong fever, e che vide sbocciare con la complicità del governo comunista una miriade di pratiche, tra cui molte baggianate da esportazione (qi esterno, capacità di muovere oggetti a distanza e così via)..Se ne parlava con YM qualche tempo fa.

Quoto, ricordo la miriade di baggianate dette da LXM nei corsi di Qi Gong. Che poi non capisco perchè le abbia dette.
Da un laureato in MTC e in medicina occidentale, mandato dal governo cinese a promuovere e divulgare il Qi Gong nel mondo, ci si aspetta di sentire cose sensate e non storie di gente che colpisce a distanza col Qi, vola, crea la materia ed altro. Tutte queste cose fanno perdere di credibilità la disciplina che di per se invece è molto seria.
:'( :'( :'(

.............Mi piacerebbe aprire un 3d in interstile per parlare di qi con praticanti di altre AM..................

....Auguri  :D
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 10:55:55 am
intendi gli aspetti energetici? Da questo punto di vista sarebbe interessante capire qual'è la corretta trasmissione e cosa sono invece le baggianate

darth che vuoi dire ?

Però temo che quanto ci arriva dalla Cina soffra di quella che negli '80 fu definità qi-gong fever, e che vide sbocciare con la complicità del governo comunista una miriade di pratiche, tra cui molte baggianate da esportazione (qi esterno, capacità di muovere oggetti a distanza e così via)..Se ne parlava con YM qualche tempo fa.

Quoto, ricordo la miriade di baggianate dette da LXM nei corsi di Qi Gong. Che poi non capisco perchè le abbia dette.
Da un laureato in MTC e in medicina occidentale, mandato dal governo cinese a promuovere e divulgare il Qi Gong nel mondo, ci si aspetta di sentire cose sensate e non storie di gente che colpisce a distanza col Qi, vola, crea la materia ed altro. Tutte queste cose fanno perdere di credibilità la disciplina che di per se invece è molto seria.
:'( :'( :'(

.............Mi piacerebbe aprire un 3d in interstile per parlare di qi con praticanti di altre AM..................

....Auguri  :D

Lo so, mi vedo già azzannato alla gola da alcuni utenti con una mentalità molto occidentale/scientifica.
Bollato come sciamano... :nono:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 02, 2010, 10:57:09 am
Bollato come sciamano

Magari !  :sur:


(http://img207.imageshack.us/img207/4055/sciamano.jpg)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 11:06:12 am
Non so, io il punto per me è trovare la sensazione correlata a quando l'insegnante mi testa e mi dice: "così va bene". Che poi un'altro abbia un'altra sensazione associata a quel "così va bene", è quasi inevitabile.
E' come parlare di percezione dei colori..Cos'è per te il rosso? Sarà lo stesso rosso che vedo io?
L'importante è che al semaforo ci fermiamo entrambi... :=)
Quote

Si concordo. Ma se hai a che fare con un daltonico e' meglio dire quando si accende quello in basso dei 3. Ovvero trovare punti di contatto oggettivi che siano riscontrabili da piu' persone anche con descrizioni leggermente differenti.

Quote
Si,decisamente l'importante è capirsi. Perdersi in dettagli anatomici può essere persino fuorviante..

Concordo

Quote
Per gli altri benefici, a cosa ti riferisci?

Di quello che si e' visto in giro (e' stato postato anche nel forum un video) maggiore resistenza ai colpi ad esempio.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 11:09:42 am
Ma perchè dobbiamo sempre ragionare a comparti stagni?
Lavorare sulla struttura, sia interna che esterna, in maniera corretta ha come effetto di promuovere ed aiutare la circolazione del Qi.
Non puoi separare le 2 cose e non vedo perchè separarle.
O forse non ho capito bene ciò che intendevi dire.  :halo:

Per me invece sono separate e non confondibili.
Sarebbe come (con)fondere la vita con le spalle tanto sono parte dello stesso tronco.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 11:13:09 am
Si concordo. Ma se hai a che fare con un daltonico e' meglio dire quando si accende quello in basso dei 3. Ovvero trovare punti di contatto oggettivi che siano riscontrabili da piu' persone anche con descrizioni leggermente differenti.
Il rosso è quello in alto... :=)
In quale città guidi? Giusto per sicurezza....:D

Quote
Di quello che si e' visto in giro (e' stato postato anche nel forum un video) maggiore resistenza ai colpi ad esempio.

Su questo aspetto, ho chiesto una volta a Xu in merito. Mi ha detto di conoscere le metodiche per sviluppare quel tipo di qualità. Ma a suo avviso richiede troppo tempo e preferisce concentrarsi su altro (tipo capacità di cambiamento e di non farsi trovare dove il colpo arriva). Pare che la "camicia di ferro" sia una caratteristica ricercata, rimanendo in ambito "stili interni", soprattutto nello XYQ.
Credo che però sia una strada molto diversa da quello che si ricerca nel Taiji.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 11:17:21 am
Bollato come sciamano

Magari !  :sur:

(http://img207.imageshack.us/img207/4055/sciamano.jpg)

Nel 3D su TJQ e SDC è arrivato di tutto, pratiche segrete, stregoneria, metodi obsoleti...
Povere AM tradizionali. E dire che ho tentato di mantenere la discussione su aspetti anatomici e, per quanto riesco a causa delle mie ignoranze, scientificamente condivisibili..
Quando aprirò il 3d, sul qi, il karma mi andrà a -700...
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 02, 2010, 11:19:06 am

Nel 3D su TJQ e SDC è arrivato di tutto, pratiche segrete, stregoneria, metodi obsoleti...

e che ti importa ? Tu vai per la tua strada , gli altri vadano per la loro  :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 11:22:13 am

Nel 3D su TJQ e SDC è arrivato di tutto, pratiche segrete, stregoneria, metodi obsoleti...

e che ti importa ? Tu vai per la tua strada , gli altri vadano per la loro  :)

Certo, tra l'altro io trovo utile il confronto. Fa comunque riflettere.. ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 02, 2010, 11:26:35 am
Certo, tra l'altro io trovo utile il confronto. Fa comunque riflettere.. ;)

verissimo , ma il confronto (anche solo verbale) e' bello se c'e' voglia di conoscere da entrambi i lati  :halo:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 11:35:10 am
Certo, tra l'altro io trovo utile il confronto. Fa comunque riflettere.. ;)

verissimo , ma il confronto (anche solo verbale) e' bello se c'e' voglia di conoscere da entrambi i lati  :halo:

Qualche anima pia si trova sempre... :=)
ci riproverò..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: sotutsu on August 02, 2010, 11:44:18 am
Bollato come sciamano

Magari !  :sur:

(http://img207.imageshack.us/img207/4055/sciamano.jpg)

Nel 3D su TJQ e SDC è arrivato di tutto, pratiche segrete, stregoneria, metodi obsoleti...
Povere AM tradizionali. E dire che ho tentato di mantenere la discussione su aspetti anatomici e, per quanto riesco a causa delle mie ignoranze, scientificamente condivisibili..
Quando aprirò il 3d, sul qi, il karma mi andrà a -700...
Scusa ... Potresti dirmi dove si trova il 3D su TJQ e SDC?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: MattiaBaldi on August 02, 2010, 11:50:21 am
La Camicia di ferro e' una qualita' che varia a seconda del metodo di cui stiamo parlando. Ce' esterna, ce' interna e ce' interna e interna.

Nel TJQ e' quasi sempre vista, negli altri stili interni meno. Negli stili molto esterni anche e' probabile vederla.


M.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 11:55:21 am
Le sensazioni sono fondamentali e bisogna imparare a fidarsene e seguirle.

Io invece sono di altra scuola. Meglio lasciarcele passare davanti e seguire le regole.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 11:55:51 am
Bollato come sciamano

Magari !  :sur:

(http://img207.imageshack.us/img207/4055/sciamano.jpg)

Nel 3D su TJQ e SDC è arrivato di tutto, pratiche segrete, stregoneria, metodi obsoleti...
Povere AM tradizionali. E dire che ho tentato di mantenere la discussione su aspetti anatomici e, per quanto riesco a causa delle mie ignoranze, scientificamente condivisibili..
Quando aprirò il 3d, sul qi, il karma mi andrà a -700...
Scusa ... Potresti dirmi dove si trova il 3D su TJQ e SDC?

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3772.0

E' il 3D aperto da Raptox, i dubbi del kickboxer..poi chiuso...poi spostato e riaperto da Dorje in interstile..
a pag. 49 avevo cercato di dare un'idea della progressione nel Taiji..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 11:57:18 am
La Camicia di ferro e' una qualita' che varia a seconda del metodo di cui stiamo parlando. Ce' esterna, ce' interna e ce' interna e interna.

Nel TJQ e' quasi sempre vista, negli altri stili interni meno. Negli stili molto esterni anche e' probabile vederla.


M.

approfondisci per quanto riguarda il TJQ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 12:00:40 pm
Si concordo. Ma se hai a che fare con un daltonico e' meglio dire quando si accende quello in basso dei 3. Ovvero trovare punti di contatto oggettivi che siano riscontrabili da piu' persone anche con descrizioni leggermente differenti.
Il rosso è quello in alto... :=)
In quale città guidi? Giusto per sicurezza....:D

ehm  :sbav:

Su questo aspetto, ho chiesto una volta a Xu in merito. Mi ha detto di conoscere le metodiche per sviluppare quel tipo di qualità. Ma a suo avviso richiede troppo tempo e preferisce concentrarsi su altro (tipo capacità di cambiamento e di non farsi trovare dove il colpo arriva). Pare che la "camicia di ferro" sia una caratteristica ricercata, rimanendo in ambito "stili interni", soprattutto nello XYQ.
Credo che però sia una strada molto diversa da quello che si ricerca nel Taiji.

Era solo un esempio, che era stato discusso anche qui, non fermarti al singolo esempio.

Mi pare ovvio non confondere certe caratteristiche con altre no?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 12:04:10 pm
Si concordo. Ma se hai a che fare con un daltonico e' meglio dire quando si accende quello in basso dei 3. Ovvero trovare punti di contatto oggettivi che siano riscontrabili da piu' persone anche con descrizioni leggermente differenti.
Il rosso è quello in alto... :=)
In quale città guidi? Giusto per sicurezza....:D

ehm  :sbav:

Su questo aspetto, ho chiesto una volta a Xu in merito. Mi ha detto di conoscere le metodiche per sviluppare quel tipo di qualità. Ma a suo avviso richiede troppo tempo e preferisce concentrarsi su altro (tipo capacità di cambiamento e di non farsi trovare dove il colpo arriva). Pare che la "camicia di ferro" sia una caratteristica ricercata, rimanendo in ambito "stili interni", soprattutto nello XYQ.
Credo che però sia una strada molto diversa da quello che si ricerca nel Taiji.

Era solo un esempio, che era stato discusso anche qui, non fermarti al singolo esempio.

Mi pare ovvio non confondere certe caratteristiche con altre no?


E' chiaro. Comunque pur rimanendo in ambito Taiji, le strade e i risultati sono molto differenti.
E' un universo in cui è difficile orientarsi..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 12:04:51 pm
Certo, tra l'altro io trovo utile il confronto. Fa comunque riflettere.. ;)

verissimo , ma il confronto (anche solo verbale) e' bello se c'e' voglia di conoscere da entrambi i lati  :halo:

Lo scambio e' possibile quando si hanno esperienze similari se no diventa appunto confronto con gente che rimane nelle proprie posizioni.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 02, 2010, 12:07:57 pm
Lo scambio e' possibile quando si hanno esperienze similari se no diventa appunto confronto con gente che rimane nelle proprie posizioni.

e chi l'ha detto ? Io mi confronto molto spesso con tutti , anche con ragazzi che non fanno assolutamente cose similari alle mie , e solitamente il confronto e' proficuo.
Fortunatamente dal vivo siamo molto piu' ragionevoli che sui forum  ;)

@Mattia Baldi : attendo anche io delle delucidazioni sulle diverse "camicie di ferro "  :gh:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 12:16:24 pm
Lo scambio e' possibile quando si hanno esperienze similari se no diventa appunto confronto con gente che rimane nelle proprie posizioni.

e chi l'ha detto ? Io mi confronto molto spesso con tutti , anche con ragazzi che non fanno assolutamente cose similari alle mie , e solitamente il confronto e' proficuo.
Fortunatamente dal vivo siamo molto piu' ragionevoli che sui forum  ;)

@Mattia Baldi : attendo anche io delle delucidazioni sulle diverse "camicie di ferro "  :gh:

Quoto, anche perché dal vivo è semplice provare e farsi capire in modo pratico..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 12:30:24 pm
Lo scambio e' possibile quando si hanno esperienze similari se no diventa appunto confronto con gente che rimane nelle proprie posizioni.

e chi l'ha detto ? Io mi confronto molto spesso con tutti , anche con ragazzi che non fanno assolutamente cose similari alle mie , e solitamente il confronto e' proficuo.
Fortunatamente dal vivo siamo molto piu' ragionevoli che sui forum  ;)


Lo scambio su un forum....
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 12:36:17 pm
cuggino,
ma sei sempre amareggiato? Siamo in periodo di vacanze... :gh:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 12:38:35 pm
Ma perchè dobbiamo sempre ragionare a comparti stagni?
Lavorare sulla struttura, sia interna che esterna, in maniera corretta ha come effetto di promuovere ed aiutare la circolazione del Qi.
Non puoi separare le 2 cose e non vedo perchè separarle.
O forse non ho capito bene ciò che intendevi dire.  :halo:

Per me invece sono separate e non confondibili.
Sarebbe come (con)fondere la vita con le spalle tanto sono parte dello stesso tronco.

Secondo me stiamo vedendo la cosa da due punti diversi e non ci si capisce come spesso succede  ;)
Faccio un esempio così magari ci capiamo.
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
Quindi allineare la colonna vertebrale è anche lavorare sulla circolazione del Qi, in quel senso dico che non puoi separare le 2 cose, è impossibile. :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: MattiaBaldi on August 02, 2010, 12:52:46 pm
Se magari date delle coordinate....

la struttura nel.....



PS: la camicia di filu ferro e' vista in maniera diversa, dipende dagli stili e dai maestri.


M.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 13:51:51 pm
Ma perchè dobbiamo sempre ragionare a comparti stagni?
Lavorare sulla struttura, sia interna che esterna, in maniera corretta ha come effetto di promuovere ed aiutare la circolazione del Qi.
Non puoi separare le 2 cose e non vedo perchè separarle.
O forse non ho capito bene ciò che intendevi dire.  :halo:

Per me invece sono separate e non confondibili.
Sarebbe come (con)fondere la vita con le spalle tanto sono parte dello stesso tronco.

Secondo me stiamo vedendo la cosa da due punti diversi e non ci si capisce come spesso succede  ;)
Faccio un esempio così magari ci capiamo.
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
Quindi allineare la colonna vertebrale è anche lavorare sulla circolazione del Qi, in quel senso dico che non puoi separare le 2 cose, è impossibile. :)

Come non puoi separare le braccia dal tronco ma non per questo ti confondi nel citarle.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 14:01:20 pm
Ma perchè dobbiamo sempre ragionare a comparti stagni?
Lavorare sulla struttura, sia interna che esterna, in maniera corretta ha come effetto di promuovere ed aiutare la circolazione del Qi.
Non puoi separare le 2 cose e non vedo perchè separarle.
O forse non ho capito bene ciò che intendevi dire.  :halo:

Per me invece sono separate e non confondibili.
Sarebbe come (con)fondere la vita con le spalle tanto sono parte dello stesso tronco.

Secondo me stiamo vedendo la cosa da due punti diversi e non ci si capisce come spesso succede  ;)
Faccio un esempio così magari ci capiamo.
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
Quindi allineare la colonna vertebrale è anche lavorare sulla circolazione del Qi, in quel senso dico che non puoi separare le 2 cose, è impossibile. :)

Come non puoi separare le braccia dal tronco ma non per questo ti confondi nel citarle.

E' chiaro, ma l'approccio che stiamo seguendo richiede lo sviluppo di qualità strutturali che abilitano le altre qualità. Si può parlare, in maniera analitica di struttura fisica e di corpo energetico. Ma lo sviluppo dei due è necessariamente correlato.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 02, 2010, 14:26:01 pm
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
B06, due considerazioni:
1) i due punti "estremi" della colonna vertebrale sono l'atlante C1 ed il coccige. Ma - personalmente - non conosco nessuna  scuola che - specificatamente -  presta attenzione all'atlante ed al coccige. Ho sentito parlare di Mìngmén e Baihui.
2) se l'apertura del MM fosse un "effetto" di una postura perchè i ballerini non hanno questo risultato ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: XinYiMan on August 02, 2010, 14:34:19 pm
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
B06, due considerazioni:
1) i due punti "estremi" della colonna vertebrale sono l'atlante C1 ed il coccige. Ma - personalmente - non conosco nessuna  scuola che - specificatamente -  presta attenzione all'atlante ed al coccige. Ho sentito parlare di Mìngmén e Baihui.
2) se l'apertura del MM fosse un "effetto" di una postura perchè i ballerini non hanno questo risultato ?

Solo una precisazione, la Nei Dan presta attenzione alle due estremità, ma quella alta viene rappresentata dalla C7 e non dalla C1! C7 e Coccige devono essere allineate nella scuola che seguo!
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 14:35:37 pm
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
B06, due considerazioni:
1) i due punti "estremi" della colonna vertebrale sono l'atlante C1 ed il coccige. Ma - personalmente - non conosco nessuna  scuola che - specificatamente -  presta attenzione all'atlante ed al coccige. Ho sentito parlare di Mìngmén e Baihui.
2) se l'apertura del MM fosse un "effetto" di una postura perchè i ballerini non hanno questo risultato ?


Per il punto 2: l'aspetto posturale è prerequisito per quello energetico. Condizione necessaria ma non sufficiente..Poi non mi sembra che i requisiti posturali per la danza siano gli stessi che per il taiji..Però potrei sbagliami perché conosco solo il ballo dell'orso ubriaco..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 14:53:52 pm
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
B06, due considerazioni:
1) i due punti "estremi" della colonna vertebrale sono l'atlante C1 ed il coccige. Ma - personalmente - non conosco nessuna  scuola che - specificatamente -  presta attenzione all'atlante ed al coccige. Ho sentito parlare di Mìngmén e Baihui.
2) se l'apertura del MM fosse un "effetto" di una postura perchè i ballerini non hanno questo risultato ?


Ciao Lù
1) Hai ragione....mi sono espresso male, per punto superiore intendevo il Bai Hui e quello inferiore il Hui Yin  :) E' che parlando di "filo che allinea la colonna" si intendono questi 2 punti, che però in effetti non stanno sulla colonna vertebrale.
2) Ho collaborato per un paio di anni con un'associazione specializzata nel ballo, dal classico al moderno alla ritmica, e posso assicurarti che non hanno questo allineamento o perlomeno......non hanno la zona del MM piena come ce l'abbiamo noi, probabilmente perchè il tipo di pratica che fanno loro non lo richiede.

E cmq. considerazione tutta mia personale, per "muovere" il Qi, oltre ad avere l'allineamento occorre anche avere la volontà di volerlo muovere. L'intenzione in queste cose gioca un ruolo determinante.
Però ripeto...prendila come una mia considerazione del tutto personale derivata dall'esperienza sul campo  :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 14:56:25 pm
Ma perchè dobbiamo sempre ragionare a comparti stagni?
Lavorare sulla struttura, sia interna che esterna, in maniera corretta ha come effetto di promuovere ed aiutare la circolazione del Qi.
Non puoi separare le 2 cose e non vedo perchè separarle.
O forse non ho capito bene ciò che intendevi dire.  :halo:

Per me invece sono separate e non confondibili.
Sarebbe come (con)fondere la vita con le spalle tanto sono parte dello stesso tronco.

Secondo me stiamo vedendo la cosa da due punti diversi e non ci si capisce come spesso succede  ;)
Faccio un esempio così magari ci capiamo.
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
Quindi allineare la colonna vertebrale è anche lavorare sulla circolazione del Qi, in quel senso dico che non puoi separare le 2 cose, è impossibile. :)

Come non puoi separare le braccia dal tronco ma non per questo ti confondi nel citarle.

Confondere nel citarle? chi si confonde? Scusa ma non ti seguo più  :pla:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 16:00:54 pm
Nel senso :

pur essendo le braccia attaccate al tronco e in qualche modo interconnesse non ti confondi nel definire braccia le braccia e tronco il tronco.
Analogamente io vedo una separazione tra struttura interna ed esterna e separo allineamento muscolo-scheletrico da un lavoro differente (chiamalo energetico se vuoi) pur accettando che sono interconnessi.

Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 16:01:51 pm
Parlare di Qi mi pare un po' complesso o quantomeno x me lontano.

Tornanto IT credo che vi sono 2 linee di pensiero :

chi non distingue tra le varie strutture del corpo e chi lo fa.

Nel primo caso, quello piu' diffuso, non si individua una struttura interna ne si ha una definizione o descrizione della suddetta se non come effetti o conseguenza di allineamento/posizionamento della struttura esterna.

Per cui credo che il topic abbia esaurito il suo significato.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 16:34:39 pm
Nel senso :

pur essendo le braccia attaccate al tronco e in qualche modo interconnesse non ti confondi nel definire braccia le braccia e tronco il tronco.
Analogamente io vedo una separazione tra struttura interna ed esterna e separo allineamento muscolo-scheletrico da un lavoro differente (chiamalo energetico se vuoi) pur accettando che sono interconnessi.



Ah, ok, adesso ho capito cosa vuoi dire  ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 16:35:31 pm
Parlare di Qi mi pare un po' complesso o quantomeno x me lontano.

Tornanto IT credo che vi sono 2 linee di pensiero :

chi non distingue tra le varie strutture del corpo e chi lo fa.

Nel primo caso, quello piu' diffuso, non si individua una struttura interna ne si ha una definizione o descrizione della suddetta se non come effetti o conseguenza di allineamento/posizionamento della struttura esterna.

Per cui credo che il topic abbia esaurito il suo significato.

Ti siamo stati di aiuto?  :halo:

Cmq. questa faccenda del Qi, di sentirlo, di muoverlo, a me non sembra così complicato. Se fai le cose giuste con l'intenzione giusta il Qi si muove da solo e lo senti eccome. E' una cosa naturale.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 17:36:26 pm
Baltoro non parlo di sensazioni che sono sempre forvianti, parlo di cambiamenti nel corpo evidenti al punto che non ci sono dubbi che qualcosa e' avvenuto, e che ovviamente corrisponde con quello che andavi cercando.

Se lavoro per aprire MM, quello avverra' principalmente.
Se sto lavorando per formare il dantien quello succedera'.
Se sto lavorando per aprire younquan quello otterro'.
Faccio A per ottenere B e quando lo ottengo ho benefici evidenti e non sensazioni.

Questo non lo faccio indirettamente (es lavoro sulla struttura delle anche per creare dantien) ma direttamente (creazione del dantien x il dantien o lavoro sulle anche per le anche).

Poi e' chiaro che siamo un corpo unico e molte cose sono connesse e che spesso una parte ne richiede un'altra non strettamente connessa.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 02, 2010, 18:00:54 pm
...omissis... E cmq. considerazione tutta mia personale, per "muovere" il Qi, oltre ad avere l'allineamento occorre anche avere la volontà di volerlo muovere. L'intenzione in queste cose gioca un ruolo determinante.
Non so. Wang Zong Yue (Wang Tsung-yueh) nel suo trattato sul TJQ scrive:
[Originale cinese]
由招熟而漸悟懂勁,由懂勁而階及神明。
Yóu zhāo shú ér jiàn wù dǒng jìn, yóu dǒng jìn jiē jí shénmíng.
[tradotto in inglese da Luis Swaim nel libro "Fu Zhongwen: Mastering Yang Style Taijiquan" (North Atlantic Books, 1999) ]
From careful investigation and experience, one may gradually realise how to comprehend energy (dong jin). From comprehending energy, you will attain by degrees spiritual illumination (shen ming).
[tradotto in italiano da C.Despeaux nel libro "Taijiquan", Ed. Mediterranee, 1987)]
Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa. (C.Despeaux)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 19:48:15 pm
Baltoro non parlo di sensazioni che sono sempre forvianti, parlo di cambiamenti nel corpo evidenti al punto che non ci sono dubbi che qualcosa e' avvenuto, e che ovviamente corrisponde con quello che andavi cercando.

Se lavoro per aprire MM, quello avverra' principalmente.
Se sto lavorando per formare il dantien quello succedera'.
Se sto lavorando per aprire younquan quello otterro'.
Faccio A per ottenere B e quando lo ottengo ho benefici evidenti e non sensazioni.

Questo non lo faccio indirettamente (es lavoro sulla struttura delle anche per creare dantien) ma direttamente (creazione del dantien x il dantien o lavoro sulle anche per le anche).

Poi e' chiaro che siamo un corpo unico e molte cose sono connesse e che spesso una parte ne richiede un'altra non strettamente connessa.

Insetto, porca puzzola, amo discutere con te ma io mi sforzo di capirti ma tu non fai altrettanto con me.
Perchè continui a sostenere che le sensazioni sono fuorvianti?
1) ci sono sensazioni fuorvianti e sensazioni giuste.
2) come si fa a sapere quali sono giuste e quali sbagliate? Con l'esercizio a coppie!!!!!!
3) a sensazioni percepite corrispondono cambiamenti che possono essere a livello posturale, di coordinazione motoria, energetiche, tutti cambiamenti concreti e verificabili. Come? Con gli esercizi a coppie!!!!!!!!!!

Inoltre....per aprire il MM cosa fai? Me lo spieghi per favore?
Per aprire il Dan Tian, cosa fai?
Quando "pensi di aver aperto il Dan Tian cosa fai per sapere se è vero oppure no? Se è solo una sensazione oppure è realtà?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 19:49:59 pm
...omissis... E cmq. considerazione tutta mia personale, per "muovere" il Qi, oltre ad avere l'allineamento occorre anche avere la volontà di volerlo muovere. L'intenzione in queste cose gioca un ruolo determinante.
Non so. WZY dice:
由招熟而漸悟懂勁,由懂勁而階及神明。
Yóu zhāo shú ér jiàn wù dǒng jìn, yóu dǒng jìn jiē jí shénmíng.
From careful investigation and experience, one may gradually realise how to comprehend energy (dong jin). From comprehending energy, you will attain by degrees spiritual illumination (shen ming). (L.Swaim)
Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa. (C.Despeaux)

Perdonami Lù, non spicco l'inglese.
Quella postata sotto è la relativa traduzione?  :halo:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Fruttolo on August 02, 2010, 20:00:59 pm
Insetto, porca puzzola, amo discutere con te ma io mi sforzo di capirti ma tu non fai altrettanto con me.
Perchè continui a sostenere che le sensazioni sono fuorvianti?
1) ci sono sensazioni fuorvianti e sensazioni giuste.
2) come si fa a sapere quali sono giuste e quali sbagliate? Con l'esercizio a coppie!!!!!!
3) a sensazioni percepite corrispondono cambiamenti che possono essere a livello posturale, di coordinazione motoria, energetiche, tutti cambiamenti concreti e verificabili. Come? Con gli esercizi a coppie!!!!!!!!!!

Inoltre....per aprire il MM cosa fai? Me lo spieghi per favore?
Per aprire il Dan Tian, cosa fai?
Quando "pensi di aver aperto il Dan Tian cosa fai per sapere se è vero oppure no? Se è solo una sensazione oppure è realtà?

Il fatto di indicare a qualcuno cosa "deve provare" (sensazione) durante un esercizio, IMHO, è fuorviante.
E' troppo facile "immaginarsi" come dovrebbero essere quelle sensazioni e seguire un'illusione.
Come si è soliti dire nel mio gruppetto di amici : "Obiettivi immaginari, risultati immaginari"

La scuola tradizionale ha metodi "scientifici" per raggiungere i diversi step nell'apprendimento.
Basta seguirli senza troppe seghe mentali.
Come si fa a sapere se 'ho capito"?
Ad ogni stadio esistono test altrettanto scientifici che si possono superare solo avendo "assimilato" quella particolare capacità (ad esempio apertura MM etc..)
:)

..o almeno così dovrebbe essere...:)

Ciao
Franco
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 02, 2010, 20:08:42 pm
Insetto, porca puzzola, amo discutere con te ma io mi sforzo di capirti ma tu non fai altrettanto con me.
Perchè continui a sostenere che le sensazioni sono fuorvianti?
1) ci sono sensazioni fuorvianti e sensazioni giuste.
2) come si fa a sapere quali sono giuste e quali sbagliate? Con l'esercizio a coppie!!!!!!
3) a sensazioni percepite corrispondono cambiamenti che possono essere a livello posturale, di coordinazione motoria, energetiche, tutti cambiamenti concreti e verificabili. Come? Con gli esercizi a coppie!!!!!!!!!!

Inoltre....per aprire il MM cosa fai? Me lo spieghi per favore?
Per aprire il Dan Tian, cosa fai?
Quando "pensi di aver aperto il Dan Tian cosa fai per sapere se è vero oppure no? Se è solo una sensazione oppure è realtà?

Il fatto di indicare a qualcuno cosa "deve provare" (sensazione) durante un esercizio, IMHO, è fuorviante.
E' troppo facile "immaginarsi" come dovrebbero essere quelle sensazioni e seguire un'illusione.
Come si è soliti dire nel mio gruppetto di amici : "Obiettivi immaginari, risultati immaginari"

La scuola tradizionale ha metodi "scientifici" per raggiungere i diversi step nell'apprendimento.
Basta seguirli senza troppe seghe mentali.
Come si fa a sapere se 'ho capito"?
Ad ogni stadio esistono test altrettanto scientifici che si possono superare solo avendo "assimilato" quella particolare capacità (ad esempio apertura MM etc..)
:)

..o almeno così dovrebbe essere...:)

Ciao
Franco

Concordo.
Difatti ai miei ragazzi sono sempre restio a dire cosa dovrebbero sentire, soprattutto a livello energetico.

Sui test, ovviamente, sono perfettamente d'accordo, è da un pò che continuo a dirlo!!!!!  :D
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 20:49:07 pm
Insetto, porca puzzola, amo discutere con te ma io mi sforzo di capirti ma tu non fai altrettanto con me.
Perchè continui a sostenere che le sensazioni sono fuorvianti?
1) ci sono sensazioni fuorvianti e sensazioni giuste.
2) come si fa a sapere quali sono giuste e quali sbagliate? Con l'esercizio a coppie!!!!!!
3) a sensazioni percepite corrispondono cambiamenti che possono essere a livello posturale, di coordinazione motoria, energetiche, tutti cambiamenti concreti e verificabili. Come? Con gli esercizi a coppie!!!!!!!!!!

Inoltre....per aprire il MM cosa fai? Me lo spieghi per favore?
Per aprire il Dan Tian, cosa fai?
Quando "pensi di aver aperto il Dan Tian cosa fai per sapere se è vero oppure no? Se è solo una sensazione oppure è realtà?

Il fatto di indicare a qualcuno cosa "deve provare" (sensazione) durante un esercizio, IMHO, è fuorviante.
E' troppo facile "immaginarsi" come dovrebbero essere quelle sensazioni e seguire un'illusione.
Come si è soliti dire nel mio gruppetto di amici : "Obiettivi immaginari, risultati immaginari"

La scuola tradizionale ha metodi "scientifici" per raggiungere i diversi step nell'apprendimento.
Basta seguirli senza troppe seghe mentali.
Come si fa a sapere se 'ho capito"?
Ad ogni stadio esistono test altrettanto scientifici che si possono superare solo avendo "assimilato" quella particolare capacità (ad esempio apertura MM etc..)
:)

..o almeno così dovrebbe essere...:)

Ciao
Franco

Esempi di percorso didattico, step di apprendimento, test specifici?
 :=)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 02, 2010, 20:58:02 pm
Temo che non ci sia condivisione di significati sul termine "sensazione".
Mi pare di capire che alcuni di noi associno ad essa una valenza negativa, legata alla soggettività e non trasferibilità da un individuo all'altro.
Non scordiamoci però che quando si lavora sul corpo (fisico o "energetico") l'unico modo per percepire quello che facciamo e come lo facciamo è sensazione.
Continuamente percepiamo il mondo esterno e noi stessi.
La difficoltà sta nel testare correttamente le sensazioni  e metterle in relazione con i risultati tangibili che vogliamo ottenere.

Ci sono altri metodi per muovere il proprio corpo senza la propriocezione?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 23:52:37 pm
Insetto, porca puzzola, amo discutere con te ma io mi sforzo di capirti ma tu non fai altrettanto con me.
Perchè continui a sostenere che le sensazioni sono fuorvianti?

Credo che sia forviante usarle come guida, sopratutto quando entri in un ambito meno "cinematico".
E' importante attenersi alle direttive dell'insegnante e una volta che si e' nel giusto cammino anche una sensazione corretta puo' essere un aiuto ma in generale perferisco non curarmi troppo delle sensazioni continuando a perfezionare la pratica.

Quando "pensi di aver aperto il Dan Tian cosa fai per sapere se è vero oppure no? Se è solo una sensazione oppure è realtà?

Il dantien e' un argomento molto delicato e alquanto complesso. E' al di fuori della mia portata.

Per lavorare su parti del corpo o alcuni punti ci sono vari metodi e uno puo' valere l'altro se chi te lo insegna ha con quel metodo raggiunto quel risultato. Siano essi respirazioni precise, esercizi/movimenti, intenzione, ecc. o un insieme dei precedenti.

Per sapere se una cosa e' attiva o no ci sono riscontri di vario tipo che in certi casi possono essere anche sensazioni ma arrivano a conferma e non sono ricercate o usate come guide (per me).
Non credo in una prova come provare su un altro al tuo livello, ma credo in una conferma da parte di chi mi insegna. E in questo credo siamo daccordo.

Quindi credo che vi sono due differenze.
Io credo in una separazione della struttura che tu e altri non riconoscete ma forse e' solo un modo di concepire le cose a parole.
Io sono piu' x ripetere l'esercizio al mm secondo le regole e le istruzioni, tu piu' nel seguire sensazioni ritenute corrette. Sono metodi e non credo che uno nega l'altro.

Credo sia importante rilevare alcune differenze....differenze che per alcuni non esistono e tutto e' tjq.
Invece per me ci sono metodi differenti, e non e' detto che uno sia meglio dell'altro.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 02, 2010, 23:55:23 pm
Temo che non ci sia condivisione di significati sul termine "sensazione".
Mi pare di capire che alcuni di noi associno ad essa una valenza negativa, legata alla soggettività e non trasferibilità da un individuo all'altro.

Come dicevo sensazioni che arrivano vanno bene, sensazioni ricercate possono essere forvianti.

Lo so DV perche' ci sono passato e spesso la ricerca della sensazione lo scambio di informazioni generava piu' pippe mentali che corretta pratica.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 03, 2010, 08:33:13 am
uuff...che casino...dico la mia...
dell'aspetto "energetico" di quel che pratico sinceramente mi sono sempre interessato poco...il motivo è semplice...non è quello il mio fine!!
semmai il mio fine è arrivare al'efficacia marziale....quindi se ad esempio apriere il MM mi da più stabilità e potenza nei colpi ben venga...i risultati evidenti ci sono (maggiore equilibrio, colpi più forti...confermato anche da chi non sa cosa faccio...ma ogni tanto ha avuto modo di testarmi)
insieme a tutto ciò...però..che cosa è successo...che delle sensazioni non ricercate comunque si sono fatte sentire
tipo a esempio il "percepire del calore che dalle gambe sale lungo la schiena e arriva fino alla testa"

insetto ho capito cosa intendi dire...se il maestro dicesse:
"quando fate questo esercizio dovete sentire il Qi che dalla terra sale verso l'alto"
trattasi di tipica sensazione da RICERCARE che è assolutamente FOURVIANTE!!
perchè anche se il fenomeno accade può capitare che l'allievo si illuda di essere sulla giusta via e invece al posto del Qi che scorre si sta facendo un bel volo di fantasia...

ma se ad esempio la sensazione da ricercare è: quando sentite il peso sulla pianta dei piedi uniformemente distribuito allora va bene!!
perchè questa è una sensazione che si percepisce con uno dei nostri sensi principali: il tatto!!
che a differenza delle emozioni è una sensazione fisica difficilmente ingannabile!!

comunque mi rendo conto che la differenze che giustamente tu stai cercando di evidenziare sono molto sottili ed è facile prendere fischi per fiaschi
secondo me l'unico modo per venirne a capo è tenere sempre ben presente il proprio obbiettivo, e di volta in volta tirare le somme per capire se il lavoro che si sta facendo porta effettivamente nella direzione voluta

per chiarezza: non credo nelle applicazioni marziali di solo Qi (favole tipo: colpire a distanza e gente che vola..) credo che in un corpo "taijisticamente corretto" il Qi al pari di ogni altro fluido vitale scorre dove serve quando serve...senza troppe seghe mentali
qualcuno pensa a dove e come scorre il proprio sangue??
penso proprio di no...
e allora si può sapere per quale ciufolo di motivo bisognerebbe farlo con il Qi et simila??
quello che bisogna fare semmai è creare nel fisico le condizioni ideali affinchè le forze scorrano liberamente
ma si tratta di lavori fisici...non mentali

ovviamente IHMO
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 08:43:46 am
...omisssis... Mi pare di capire che alcuni di noi associno ad essa una valenza negativa, legata alla soggettività e non trasferibilità da un individuo all'altro.
Non la definirei "negativa". Quantomai la chiamerei "singolare" in antitesi ad "universale".
Quote
Non scordiamoci però che quando si lavora sul corpo (fisico o "energetico") l'unico modo per percepire quello che facciamo e come lo facciamo è sensazione.
No. Per imparare il coordinamento mani-piedi-occhi-ecc. per guidare una macchina non mi affido alle sensazioni. O ho un riscontro evidente (supero l'esame del mio insegnante/riesco a non distruggere l'auto di mio padre (ed altro) guidando dal punto A al punto B) oppure sono fantasie.
Quote
La difficoltà sta nel testare correttamente le sensazioni  e metterle in relazione con i risultati tangibili che vogliamo ottenere.
In quale scuola guida andresti ? In una dove al termine del percorso di apprendimento
A)  - con diverse ore di guida su un automobile - ti facciano un esame su una automobile ?
B) - con studio su libri e computer - ti mettessero davanti ad un Computer con un simulatore ?
Se la tua scuola ha un CHIARO metodo ed il tuo insegnante è in GRADO DI DIMOSTRARLO non ti porresti queste domande.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 09:01:18 am
...omissis...
ma se ad esempio la sensazione da ricercare è: quando sentite il peso sulla pianta dei piedi uniformemente distribuito allora va bene!
perchè questa è una sensazione che si percepisce con uno dei nostri sensi principali: il tatto!
che a differenza delle emozioni è una sensazione fisica difficilmente ingannabile!!
Quando ho fatto la prima volta ZZ avevo la "sensazione" di essere "DIRITTO", con il peso "CORRETTAMENTE" distribuito sui due piedi, ecc.
Poi l'insegnante mi ha corretto mettendomi in una posizione "IMPOSSIBILE". A mia insaputa mi ha fatto una fotografia ed alla fine della lezione (un'ora di dolori vari) - a seguito del mio totale disappunto e disaccordo con le sue correzzioni - me la ha mostrata.
Non ho avuto molto da ridire ed ho imparato il valore reale di "sensazioni".
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 09:47:03 am
...omissis... E cmq. considerazione tutta mia personale, per "muovere" il Qi, oltre ad avere l'allineamento occorre anche avere la volontà di volerlo muovere. L'intenzione in queste cose gioca un ruolo determinante.
Non so. Wang Zong Yue (Wang Tsung-yueh) nel suo trattato sul TJQ scrive:
[Originale cinese]
由招熟而漸悟懂勁,由懂勁而階及神明。
Yóu zhāo shú ér jiàn wù dǒng jìn, yóu dǒng jìn jiē jí shénmíng.
[tradotto in inglese da Luis Swaim nel libro "Fu Zhongwen: Mastering Yang Style Taijiquan" (North Atlantic Books, 1999) ]
From careful investigation and experience, one may gradually realise how to comprehend energy (dong jin). From comprehending energy, you will attain by degrees spiritual illumination (shen ming).
[tradotto in italiano da C.Despeaux nel libro "Taijiquan", Ed. Mediterranee, 1987)]
Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa. (C.Despeaux)

Grazie per la traduzione Lù.
Sul fatto che tramite una pratica (corretta) si acquisisca una comprensione progressiva di ciò che è il Qi non ci piove. Sul fatto di arrivare al punto in cui l'energia diventa luminosa non so.....non ci sono ancora arrivato e non ho ancora visto nessuno, ma forse sono io che non riesco a vederlo. :)
Qui sfociamo nel processo della raffinazione energetica ben spiegata da LXM, raffinazione che ti porta ad avere la cosiddetta "aura" e nel contempo vedere l'aura deglia altri.
Sinceramente a riguardo non so che dire.... :pla:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 09:50:36 am
...omissis...
ma se ad esempio la sensazione da ricercare è: quando sentite il peso sulla pianta dei piedi uniformemente distribuito allora va bene!
perchè questa è una sensazione che si percepisce con uno dei nostri sensi principali: il tatto!
che a differenza delle emozioni è una sensazione fisica difficilmente ingannabile!!
Quando ho fatto la prima volta ZZ avevo la "sensazione" di essere "DIRITTO", con il peso "CORRETTAMENTE" distribuito sui due piedi, ecc.
Poi l'insegnante mi ha corretto mettendomi in una posizione "IMPOSSIBILE". A mia insaputa mi ha fatto una fotografia ed alla fine della lezione (un'ora di dolori vari) - a seguito del mio totale disappunto e disaccordo con le sue correzzioni - me la ha mostrata.
Non ho avuto molto da ridire ed ho imparato il valore reale di "sensazioni".


Tu hai portato un esempio dove era ben visibile la differenza tra "prima" e "dopo" trattandosi di una postura. Ci sono cambiamenti invece che all'esterno producono differenze piccolissime, a volte impercettibili, ed in questo caso l'unica via per sapere se si è sul giusto oppure no è il test con un compagno abbastanza evoluto da capire.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 09:56:13 am
...omissis...
ma se ad esempio la sensazione da ricercare è: quando sentite il peso sulla pianta dei piedi uniformemente distribuito allora va bene!
perchè questa è una sensazione che si percepisce con uno dei nostri sensi principali: il tatto!
che a differenza delle emozioni è una sensazione fisica difficilmente ingannabile!!
Quando ho fatto la prima volta ZZ avevo la "sensazione" di essere "DIRITTO", con il peso "CORRETTAMENTE" distribuito sui due piedi, ecc.
Poi l'insegnante mi ha corretto mettendomi in una posizione "IMPOSSIBILE". A mia insaputa mi ha fatto una fotografia ed alla fine della lezione (un'ora di dolori vari) - a seguito del mio totale disappunto e disaccordo con le sue correzzioni - me la ha mostrata.
Non ho avuto molto da ridire ed ho imparato il valore reale di "sensazioni".

Lu,
quando ho iniziato a fare Taiji anni fa l'insegnante mi correggeva la postura e in maniera che io trovavo scomoda e faticosa. Un giorno mi lamentai dicendo che praticare con uno specchio davanti sarebbe stato più comodo perché vedendomi dall'esterno avrei potuto correggermi da solo.
La risposta, che adesso considero corretta, fu che avrei dovuto imparare a percepirmi correttamente e ad associare la sensazione del corpo alla postura corretta.

Ho impressione che stiamo dicendo più o meno la stessa cosa. :whistle:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 10:01:50 am

Io sono piu' x ripetere l'esercizio al mm secondo le regole e le istruzioni, tu piu' nel seguire sensazioni ritenute corrette. Sono metodi e non credo che uno nega l'altro.

Infatti, un metodo non nega l'altro. Quando facciamo determinati esercizi le istruzioni che riceviamo sono piuttosto dettagliate da un punto di vista dell'esecuzione. Forse dovremmo sostituire il termine "sensazione" con propriocezione e tener conto del fatto che si possono dare delle indicazioni anche di quel tipo (es. sentire  l'appoggio plantare, come diceva Raptox).

Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 10:03:18 am
Insetto, porca puzzola, amo discutere con te ma io mi sforzo di capirti ma tu non fai altrettanto con me.
Perchè continui a sostenere che le sensazioni sono fuorvianti?

Credo che sia forviante usarle come guida, sopratutto quando entri in un ambito meno "cinematico".
E' importante attenersi alle direttive dell'insegnante e una volta che si e' nel giusto cammino anche una sensazione corretta puo' essere un aiuto ma in generale perferisco non curarmi troppo delle sensazioni continuando a perfezionare la pratica.

Quando "pensi di aver aperto il Dan Tian cosa fai per sapere se è vero oppure no? Se è solo una sensazione oppure è realtà?

Il dantien e' un argomento molto delicato e alquanto complesso. E' al di fuori della mia portata.

Per lavorare su parti del corpo o alcuni punti ci sono vari metodi e uno puo' valere l'altro se chi te lo insegna ha con quel metodo raggiunto quel risultato. Siano essi respirazioni precise, esercizi/movimenti, intenzione, ecc. o un insieme dei precedenti.

Per sapere se una cosa e' attiva o no ci sono riscontri di vario tipo che in certi casi possono essere anche sensazioni ma arrivano a conferma e non sono ricercate o usate come guide (per me).
Non credo in una prova come provare su un altro al tuo livello, ma credo in una conferma da parte di chi mi insegna. E in questo credo siamo daccordo.

Quindi credo che vi sono due differenze.
Io credo in una separazione della struttura che tu e altri non riconoscete ma forse e' solo un modo di concepire le cose a parole.
Io sono piu' x ripetere l'esercizio al mm secondo le regole e le istruzioni, tu piu' nel seguire sensazioni ritenute corrette. Sono metodi e non credo che uno nega l'altro.

Credo sia importante rilevare alcune differenze....differenze che per alcuni non esistono e tutto e' tjq.
Invece per me ci sono metodi differenti, e non e' detto che uno sia meglio dell'altro.

Ummm....così andiamo meglio  :)

Cmq. davvero....più leggo questa sezione e più mi convinco che i taijiisti e praticanti "interni" in generale siano una razza particolare.

1) In genere rifiutano ogni aiuto che possa derivare da qualunque altra disciplina, sia essa marziale oppure di qualsiasi altro genere, nella radicata convinzione che il Taiji sia perfetto e di conseguenza risulti superfluo, se non dannoso, ogni contributo "esterno".
2) Molti rifiutano l'esistenza dell'elemento cardine su cui si sviluppa la disciplina: ovvero il coltivare ed utilizzare il Qi, o energia vitale, o bioenergia o chiamatela come vi pare.
3) Molti rifiutano, ritenendole dannose, fuorvianti, frutto di fantasie perlomeno "bizzarre", le sensazioni recepite durante la pratica, dimenticando forse che le sensazioni sono una parte fondamentale della nostra vita, fanno parte del nostro essere e ci accompagnano sempre e dovunque.

Sono quantomeno perplesso  :pla:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Hung-gio on August 03, 2010, 10:07:21 am
...omissis... E cmq. considerazione tutta mia personale, per "muovere" il Qi, oltre ad avere l'allineamento occorre anche avere la volontà di volerlo muovere. L'intenzione in queste cose gioca un ruolo determinante.
Non so. Wang Zong Yue (Wang Tsung-yueh) nel suo trattato sul TJQ scrive:
[Originale cinese]
由招熟而漸悟懂勁,由懂勁而階及神明。
Yóu zhāo shú ér jiàn wù dǒng jìn, yóu dǒng jìn jiē jí shénmíng.
[tradotto in inglese da Luis Swaim nel libro "Fu Zhongwen: Mastering Yang Style Taijiquan" (North Atlantic Books, 1999) ]
From careful investigation and experience, one may gradually realise how to comprehend energy (dong jin). From comprehending energy, you will attain by degrees spiritual illumination (shen ming).
[tradotto in italiano da C.Despeaux nel libro "Taijiquan", Ed. Mediterranee, 1987)]
Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa. (C.Despeaux)

Grazie per la traduzione Lù.
Sul fatto che tramite una pratica (corretta) si acquisisca una comprensione progressiva di ciò che è il Qi non ci piove. Sul fatto di arrivare al punto in cui l'energia diventa luminosa non so.....non ci sono ancora arrivato e non ho ancora visto nessuno, ma forse sono io che non riesco a vederlo. :)
Qui sfociamo nel processo della raffinazione energetica ben spiegata da LXM, raffinazione che ti porta ad avere la cosiddetta "aura" e nel contempo vedere l'aura deglia altri.
Sinceramente a riguardo non so che dire.... :pla:

Ma, l'ultima traduzione non mi convince molto.
Non si intende luminosa nel senso fisico, ma illuminante.
Difatti Shen è l'ultimo grado spirituale da raggiungere, o meglio l'energia spirituale e mentale nella forma più sottile e raffinata.
O almeno così mi è stato passato.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 03, 2010, 10:07:55 am
dell'aspetto "energetico" di quel che pratico sinceramente mi sono sempre interessato poco...il motivo è semplice...non è quello il mio fine!!
semmai il mio fine è arrivare al'efficacia marziale....


per chiarezza: non credo nelle applicazioni marziali di solo Qi (favole tipo: colpire a distanza e gente che vola..) credo che in un corpo "taijisticamente corretto" il Qi al pari di ogni altro fluido vitale scorre dove serve quando serve...senza troppe seghe mentali
qualcuno pensa a dove e come scorre il proprio sangue??
penso proprio di no...
e allora si può sapere per quale ciufolo di motivo bisognerebbe farlo con il Qi et simila??
quello che bisogna fare semmai è creare nel fisico le condizioni ideali affinchè le forze scorrano liberamente
ma si tratta di lavori fisici...non mentali

Mai detto che non si tratta di cose legate alla marzialita'.
Mai detto che voglio diventare un supereroe coi raggi gamma.
Non credo in cose che arrivano per infusione divina o caso.
Credo in un lavoro scientifico orientato a preparare il corpo x uno scopo marziale.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Hung-gio on August 03, 2010, 10:09:03 am
Insetto, porca puzzola, amo discutere con te ma io mi sforzo di capirti ma tu non fai altrettanto con me.
Perchè continui a sostenere che le sensazioni sono fuorvianti?

Credo che sia forviante usarle come guida, sopratutto quando entri in un ambito meno "cinematico".
E' importante attenersi alle direttive dell'insegnante e una volta che si e' nel giusto cammino anche una sensazione corretta puo' essere un aiuto ma in generale perferisco non curarmi troppo delle sensazioni continuando a perfezionare la pratica.

Quando "pensi di aver aperto il Dan Tian cosa fai per sapere se è vero oppure no? Se è solo una sensazione oppure è realtà?

Il dantien e' un argomento molto delicato e alquanto complesso. E' al di fuori della mia portata.

Per lavorare su parti del corpo o alcuni punti ci sono vari metodi e uno puo' valere l'altro se chi te lo insegna ha con quel metodo raggiunto quel risultato. Siano essi respirazioni precise, esercizi/movimenti, intenzione, ecc. o un insieme dei precedenti.

Per sapere se una cosa e' attiva o no ci sono riscontri di vario tipo che in certi casi possono essere anche sensazioni ma arrivano a conferma e non sono ricercate o usate come guide (per me).
Non credo in una prova come provare su un altro al tuo livello, ma credo in una conferma da parte di chi mi insegna. E in questo credo siamo daccordo.

Quindi credo che vi sono due differenze.
Io credo in una separazione della struttura che tu e altri non riconoscete ma forse e' solo un modo di concepire le cose a parole.
Io sono piu' x ripetere l'esercizio al mm secondo le regole e le istruzioni, tu piu' nel seguire sensazioni ritenute corrette. Sono metodi e non credo che uno nega l'altro.

Credo sia importante rilevare alcune differenze....differenze che per alcuni non esistono e tutto e' tjq.
Invece per me ci sono metodi differenti, e non e' detto che uno sia meglio dell'altro.

Ummm....così andiamo meglio  :)

Cmq. davvero....più leggo questa sezione e più mi convinco che i taijiisti e praticanti "interni" in generale siano una razza particolare.

1) In genere rifiutano ogni aiuto che possa derivare da qualunque altra disciplina, sia essa marziale oppure di qualsiasi altro genere, nella radicata convinzione che il Taiji sia perfetto e di conseguenza risulti superfluo, se non dannoso, ogni contributo "esterno".
2) Molti rifiutano l'esistenza dell'elemento cardine su cui si sviluppa la disciplina: ovvero il coltivare ed utilizzare il Qi, o energia vitale, o bioenergia o chiamatela come vi pare.
3) Molti rifiutano, ritenendole dannose, fuorvianti, frutto di fantasie perlomeno "bizzarre", le sensazioni recepite durante la pratica, dimenticando forse che le sensazioni sono una parte fondamentale della nostra vita, fanno parte del nostro essere e ci accompagnano sempre e dovunque.

Sono quantomeno perplesso  :pla:

Quotissimo tutto!!! E' proprio così! ;)

dell'aspetto "energetico" di quel che pratico sinceramente mi sono sempre interessato poco...il motivo è semplice...non è quello il mio fine!!
semmai il mio fine è arrivare al'efficacia marziale....


per chiarezza: non credo nelle applicazioni marziali di solo Qi (favole tipo: colpire a distanza e gente che vola..) credo che in un corpo "taijisticamente corretto" il Qi al pari di ogni altro fluido vitale scorre dove serve quando serve...senza troppe seghe mentali
qualcuno pensa a dove e come scorre il proprio sangue??
penso proprio di no...
e allora si può sapere per quale ciufolo di motivo bisognerebbe farlo con il Qi et simila??
quello che bisogna fare semmai è creare nel fisico le condizioni ideali affinchè le forze scorrano liberamente
ma si tratta di lavori fisici...non mentali

Mai detto che non si tratta di cose legate alla marzialita'.
Mai detto che voglio diventare un supereroe coi raggi gamma.
Non credo in cose che arrivano per infusione divina o caso.
Credo in un lavoro scientifico orientato a preparare il corpo x uno scopo marziale.

Si può fare perchè il Qi nn è il sangue ed è ,almeno secondo le teorie,  controllabile grazie al respiro, non a caso chiamato SIGNORE del QI.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 10:12:13 am
...omissis... E cmq. considerazione tutta mia personale, per "muovere" il Qi, oltre ad avere l'allineamento occorre anche avere la volontà di volerlo muovere. L'intenzione in queste cose gioca un ruolo determinante.
Non so. Wang Zong Yue (Wang Tsung-yueh) nel suo trattato sul TJQ scrive:
[Originale cinese]
由招熟而漸悟懂勁,由懂勁而階及神明。
Yóu zhāo shú ér jiàn wù dǒng jìn, yóu dǒng jìn jiē jí shénmíng.
[tradotto in inglese da Luis Swaim nel libro "Fu Zhongwen: Mastering Yang Style Taijiquan" (North Atlantic Books, 1999) ]
From careful investigation and experience, one may gradually realise how to comprehend energy (dong jin). From comprehending energy, you will attain by degrees spiritual illumination (shen ming).
[tradotto in italiano da C.Despeaux nel libro "Taijiquan", Ed. Mediterranee, 1987)]
Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa. (C.Despeaux)
Grazie per la traduzione Lù. Sul fatto che tramite una pratica (corretta) si acquisisca una comprensione progressiva di ciò che è il Qi non ci piove. Sul fatto di arrivare al punto in cui l'energia diventa luminosa non so.....non ci sono ancora arrivato e non ho ancora visto nessuno, ma forse sono io che non riesco a vederlo. Qui sfociamo nel processo della raffinazione energetica ben spiegata da LXM, raffinazione che ti porta ad avere la cosiddetta "aura" e nel contempo vedere l'aura deglia altri.
Sinceramente a riguardo non so che dire....
B06. Ma restare a tema, no? Ho riferito il mio intervento alla tua frase specifica (in rosso). Tu (non) mi rispondi e parli di altre cose...non finiamo più!
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Hung-gio on August 03, 2010, 10:14:50 am
...omissis... E cmq. considerazione tutta mia personale, per "muovere" il Qi, oltre ad avere l'allineamento occorre anche avere la volontà di volerlo muovere. L'intenzione in queste cose gioca un ruolo determinante.
Non so. Wang Zong Yue (Wang Tsung-yueh) nel suo trattato sul TJQ scrive:
[Originale cinese]
由招熟而漸悟懂勁,由懂勁而階及神明。
Yóu zhāo shú ér jiàn wù dǒng jìn, yóu dǒng jìn jiē jí shénmíng.
[tradotto in inglese da Luis Swaim nel libro "Fu Zhongwen: Mastering Yang Style Taijiquan" (North Atlantic Books, 1999) ]
From careful investigation and experience, one may gradually realise how to comprehend energy (dong jin). From comprehending energy, you will attain by degrees spiritual illumination (shen ming).
[tradotto in italiano da C.Despeaux nel libro "Taijiquan", Ed. Mediterranee, 1987)]
Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa. (C.Despeaux)
Grazie per la traduzione Lù. Sul fatto che tramite una pratica (corretta) si acquisisca una comprensione progressiva di ciò che è il Qi non ci piove. Sul fatto di arrivare al punto in cui l'energia diventa luminosa non so.....non ci sono ancora arrivato e non ho ancora visto nessuno, ma forse sono io che non riesco a vederlo. Qui sfociamo nel processo della raffinazione energetica ben spiegata da LXM, raffinazione che ti porta ad avere la cosiddetta "aura" e nel contempo vedere l'aura deglia altri.
Sinceramente a riguardo non so che dire....
B06. Ma restare a tema, no? Ho riferito il mio intervento alla tua frase specifica (in rosso). Tu (non) mi rispondi e parli di altre cose...non finiamo più!

Riguardo a questo, se può esser utile, il mio maestro dice che nel taiji ( come in tutto il resto)è fondamentale L'INTENZIONE.
Senza questa è tutto inutile....insomma provate a stringer il pugno senza volerlo.  ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 10:20:01 am
...omissis...
che a differenza delle emozioni è una sensazione fisica difficilmente ingannabile!!
...omissis... Non ho avuto molto da ridire ed ho imparato il valore reale di "sensazioni".
quando ho iniziato a fare Taiji anni fa l'insegnante mi correggeva la postura e in maniera che io trovavo scomoda e faticosa. Un giorno mi lamentai dicendo che praticare con uno specchio davanti sarebbe stato più comodo perché vedendomi dall'esterno avrei potuto correggermi da solo.
La risposta, che adesso considero corretta, fu che avrei dovuto imparare a percepirmi correttamente e ad associare la sensazione del corpo alla postura corretta. Ho impressione che stiamo dicendo più o meno la stessa cosa.
Da quello che scrivi sembra di si. Ma tu ti chiami "Lord Fenner" non "Raptox".
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 03, 2010, 10:24:45 am
Cmq. davvero....più leggo questa sezione e più mi convinco che i taijiisti e praticanti "interni" in generale siano una razza particolare.

1) In genere rifiutano ogni aiuto che possa derivare da qualunque altra disciplina, sia essa marziale oppure di qualsiasi altro genere, nella radicata convinzione che il Taiji sia perfetto e di conseguenza risulti superfluo, se non dannoso, ogni contributo "esterno".

Ogni sistema e' di base "perfetto" se mi permette di arrivare dove sta chi mi insegna.
Di quale aiuto esterno parli?

2) Molti rifiutano l'esistenza dell'elemento cardine su cui si sviluppa la disciplina: ovvero il coltivare ed utilizzare il Qi, o energia vitale, o bioenergia o chiamatela come vi pare.
3) Molti rifiutano, ritenendole dannose, fuorvianti, frutto di fantasie perlomeno "bizzarre", le sensazioni recepite durante la pratica, dimenticando forse che le sensazioni sono una parte fondamentale della nostra vita, fanno parte del nostro essere e ci accompagnano sempre e dovunque.

2) Mai detto.
3) Se rileggi dico che non le uso come guida ma seguo le indicazioni dell'ex. Questo non vuol dire che le "rifiuto"...
Di "sensazioni" ne ho provate cosi' tante, alcune delle quali cosi forti che un medico potrebbe catalogare come patologia, che non saprei neppure darne una stima. All'inizio erano anche interessanti poi ho inziato a comprendere che erano cose "di passaggio" e solo pochissime di queste erano il risultato di un esercizio e persistenti.
Se mi fossi attaccato a certe sensazioni sarei ancora la', perso in un labirinto di illusioni.

Questo non vuol dire che le indicazioni (peso sulla pianta dei piedi di raptox) o i suggerimenti di chi ti insegna non vanno ascoltate. Pero' in certi casi ci illudiamo che siamo corretti per questo serve la supervisione di un insegnante e tanto tempo x approfondire un esercizio. Tempo che non puo' essere piu' di tanto ridotto, come il fatto che tanti errori non possono essere evitati perche' nel tempo si migliora la consapevolezza di noi e di una pratica.
All'inizio fai al meglio per il tuo livello, con il tempo ti accorgerai quanto male facevi un ex.

Se pero' ti fai guidare dalle sensazioni probabilmente non starai facendo l'ex ma un mega viaggio...
Come se chi mi insegna mi dice di muovere le braccia in un modo e io passo tutto il tempo ad ascoltare il calore nei polpacci....
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 10:26:18 am
...omissis... E cmq. considerazione tutta mia personale, per "muovere" il Qi, oltre ad avere l'allineamento occorre anche avere la volontà di volerlo muovere. L'intenzione in queste cose gioca un ruolo determinante.
Non so. Wang Zong Yue (Wang Tsung-yueh) nel suo trattato sul TJQ scrive:
[Originale cinese]
由招熟而漸悟懂勁,由懂勁而階及神明。
Yóu zhāo shú ér jiàn wù dǒng jìn, yóu dǒng jìn jiē jí shénmíng.
[tradotto in inglese da Luis Swaim nel libro "Fu Zhongwen: Mastering Yang Style Taijiquan" (North Atlantic Books, 1999) ]
From careful investigation and experience, one may gradually realise how to comprehend energy (dong jin). From comprehending energy, you will attain by degrees spiritual illumination (shen ming).
[tradotto in italiano da C.Despeaux nel libro "Taijiquan", Ed. Mediterranee, 1987)]
Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa. (C.Despeaux)
Grazie per la traduzione Lù. Sul fatto che tramite una pratica (corretta) si acquisisca una comprensione progressiva di ciò che è il Qi non ci piove. Sul fatto di arrivare al punto in cui l'energia diventa luminosa non so.....non ci sono ancora arrivato e non ho ancora visto nessuno, ma forse sono io che non riesco a vederlo. Qui sfociamo nel processo della raffinazione energetica ben spiegata da LXM, raffinazione che ti porta ad avere la cosiddetta "aura" e nel contempo vedere l'aura deglia altri.
Sinceramente a riguardo non so che dire....
B06. Ma restare a tema, no? Ho riferito il mio intervento alla tua frase specifica (in rosso). Tu (non) mi rispondi e parli di altre cose...non finiamo più!

Boh...allora non ho capito.
Tu fai riefrimento al mio "per muovere il Qi bisogna avere l'intenzione di volerlo muovere" e mi posti un articolo in cui si afferma "Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa."

Dimmi dove sta il nesso tra ciò che ho postato io, ovvero "intenzione", ciò che hai postato tu "pratica" e allora riuscirò a risponderti a "tono"  :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 10:35:17 am
Ma, l'ultima traduzione non mi convince molto. Non si intende luminosa nel senso fisico, ma illuminante. ...omissis...
Sì. Infatti la traduzione della frase di L.Swain è " dalla comprensione dell'energia conseguirai per gradi l'illuminazione spirituale".
... è il bello delle traduzioni dal cinese!
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 10:37:14 am
Cmq. davvero....più leggo questa sezione e più mi convinco che i taijiisti e praticanti "interni" in generale siano una razza particolare.

1) In genere rifiutano ogni aiuto che possa derivare da qualunque altra disciplina, sia essa marziale oppure di qualsiasi altro genere, nella radicata convinzione che il Taiji sia perfetto e di conseguenza risulti superfluo, se non dannoso, ogni contributo "esterno".

Ogni sistema e' di base "perfetto" se mi permette di arrivare dove sta chi mi insegna.
Di quale aiuto esterno parli?

2) Molti rifiutano l'esistenza dell'elemento cardine su cui si sviluppa la disciplina: ovvero il coltivare ed utilizzare il Qi, o energia vitale, o bioenergia o chiamatela come vi pare.
3) Molti rifiutano, ritenendole dannose, fuorvianti, frutto di fantasie perlomeno "bizzarre", le sensazioni recepite durante la pratica, dimenticando forse che le sensazioni sono una parte fondamentale della nostra vita, fanno parte del nostro essere e ci accompagnano sempre e dovunque.

2) Mai detto.
3) Se rileggi dico che non le uso come guida ma seguo le indicazioni dell'ex. Questo non vuol dire che le "rifiuto"...
Di "sensazioni" ne ho provate cosi' tante, alcune delle quali cosi forti che un medico potrebbe catalogare come patologia, che non saprei neppure darne una stima. All'inizio erano anche interessanti poi ho inziato a comprendere che erano cose "di passaggio" e solo pochissime di queste erano il risultato di un esercizio e persistenti.
Se mi fossi attaccato a certe sensazioni sarei ancora la', perso in un labirinto di illusioni.

Questo non vuol dire che le indicazioni (peso sulla pianta dei piedi di raptox) o i suggerimenti di chi ti insegna non vanno ascoltate. Pero' in certi casi ci illudiamo che siamo corretti per questo serve la supervisione di un insegnante e tanto tempo x approfondire un esercizio. Tempo che non puo' essere piu' di tanto ridotto, come il fatto che tanti errori non possono essere evitati perche' nel tempo si migliora la consapevolezza di noi e di una pratica.
All'inizio fai al meglio per il tuo livello, con il tempo ti accorgerai quanto male facevi un ex.

Se pero' ti fai guidare dalle sensazioni probabilmente non starai facendo l'ex ma un mega viaggio...
Come se chi mi insegna mi dice di muovere le braccia in un modo e io passo tutto il tempo ad ascoltare il calore nei polpacci....

Ma santoddio, perchè se uno dice di ascoltare le sensazioni si passa subito a dire che è sbagliato farsi guidare da esse, paragonandole a "voli pindarici di persone strafatte". Si deve sempre estremizzare tutto. Le sensazioni sono una PARTE della pratica, e come ho sempre detto vanno verificate in quanto va scremato da ciò che è illusione da ciò che invece è realtà.
Insomma....come spesso succede secondo me siamo sulla stessa linea d'onda solo che non so perchè ci si irrigidisce estremizzando ogni cosa che dice l'altro.

Riguardo agli aiuti esterni, mi riferivo alla polemica da me sollevata riguardo al rifiuto di cose prese da altre discipline e che potessero essere di aiuto nella comprensione e pratica del Taiji.  :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 10:43:13 am
...omissis... Tu fai riefrimento al mio "per muovere il Qi bisogna avere l'intenzione di volerlo muovere" e mi posti un articolo in cui si afferma "Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa." ... omissis...
Grazie alla pratica arrivo a comprendere l'energia.
Domanda: se non so COSA è l'energia come posso avere l'INTENZIONE di muovere l'energia ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 10:46:38 am
[Se pero' ti fai guidare dalle sensazioni probabilmente non starai facendo l'ex ma un mega viaggio...
Come se chi mi insegna mi dice di muovere le braccia in un modo e io passo tutto il tempo ad ascoltare il calore nei polpacci....

No,
non si parla di calore nei polpacci. Il fatto è che se stai muovendo le braccia ma il punto è muoversi mantenendo lo  Zhong Ding allineato, l'attenzione andrà sulla schiena. E di conseguenza le sensazioni collegate.
Se il punto è imparare a sfruttare correttamente la gravità attraverso il rilassamento, ci saranno degli esercizi appositi e dei test correlati (e delle sensazioni associate).
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Fruttolo on August 03, 2010, 11:31:43 am
e come ho sempre detto vanno verificate in quanto va scremato da ciò che è illusione da ciò che invece è realtà.

Come avviene questa scrematura?

Ciao
Franco
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 11:36:17 am
...omissis... Tu fai riefrimento al mio "per muovere il Qi bisogna avere l'intenzione di volerlo muovere" e mi posti un articolo in cui si afferma "Grazie alla pratica, si acquisisce una comprensione progressiva di ciò che è l’energia, il che permette di arrivare al punto in cui l’energia è luminosa." ... omissis...
Grazie alla pratica arrivo a comprendere l'energia.
Domanda: se non so COSA è l'energia come posso avere l'INTENZIONE di muovere l'energia ?

Te la faccio io una domanda......tu "senti" l'energia? Senti lo scorrere del Qi, anche occasionalmente, incidentalmente, volontariamente/involontariamente?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 11:37:31 am
e come ho sempre detto vanno verificate in quanto va scremato da ciò che è illusione da ciò che invece è realtà.

Come avviene questa scrematura?

Ciao
Franco

C'era una domanda per te, qualche pagina fa... :(
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Fruttolo on August 03, 2010, 11:43:45 am
C'era una domanda per te, qualche pagina fa... :(

Si, non ho risposto :)

Ciao
Franco
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 11:48:01 am
C'era una domanda per te, qualche pagina fa... :(

Si, non ho risposto :)

Ciao
Franco

ok...  :(
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 12:20:48 pm
Te la faccio io una domanda......tu "senti" l'energia? Senti lo scorrere del Qi, anche occasionalmente, incidentalmente, volontariamente/involontariamente?
B06. Certo che mi stai diventando un professionista della tastiera: a domanda rispondi con domanda. Come detto precedentemente non ne veniamo più fuori.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 12:35:07 pm
Te la faccio io una domanda......tu "senti" l'energia? Senti lo scorrere del Qi, anche occasionalmente, incidentalmente, volontariamente/involontariamente?
B06. Certo che mi stai diventando un professionista della tastiera: a domanda rispondi con domanda. Come detto precedentemente non ne veniamo più fuori.


su, su..però una rispostina relativa alla propria pratica...

P.S.
C'è anche il 3d in interstile che richiede il vostro aiuto...mi massacrano... :-X
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 12:50:35 pm
Te la faccio io una domanda......tu "senti" l'energia? Senti lo scorrere del Qi, anche occasionalmente, incidentalmente, volontariamente/involontariamente?
B06. Certo che mi stai diventando un professionista della tastiera: a domanda rispondi con domanda. Come detto precedentemente non ne veniamo più fuori.


No, è che tu hai il dono della sintesi, che a volte è apprezzabile, a volte invece ti fa diventare ermetico, quando poi ti poni in modalità "domande" diventi un martello  :D

Cmq. provo a risponderti e poi faccio una considerazione.

Dunque, ti parlo della mia esperienza....grazie alla pratica arrivo a comprendere cosa sia l'energia, o almeno....arrivo a sentirla e incomincio a sentirne il "gusto". Questo è il primo passo. Da li in poi è tutto un gioco di interazione tra pratica, sviluppo del Qi e della capacità di muoverlo in armonia con lo Yi ed i movimenti corporei. Questo sviluppo ed interazione a parole sembra semplice, scrivere le cose è sempre più facile che metterle in pratica, nella realtà si passa attraverso errori di pratica e di comprensione, attraverso sensazioni giuste e sbagiate, per poi trovare il bandolo della matassa e progredire nella strada giusta.
I tempi sono soggettivi e dettati dalla fortuna di avere il giusto maestro oppure no.

Considerazione: dire a parole cosa si sente, come fai a sapere se quello che senti è Qi oppure no, è come cercare di spiegare a parole cosa senti quando sei innamorato.
Se uno ti chiedesse (il "ti" è generico) cosa provi quando sei innamorato, come fai a capire quando sei innamorato, cosa gli rispondi? Gli chiedi "ma tu sei mai stato innamorato? Perchè se sei stato innamorato sai cosa si prova, se non lo sei mai stato come faccio a spiegartelo?"

Ecco il motivo della mia domanda nel post precedente riferita a te  :)
Anzi...adesso che ho risposto alla tua domanda, per quello che ho potuto perchè non sono WZX, tu gentilmente rispondi alla mia?  ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 12:53:08 pm
Te la faccio io una domanda......tu "senti" l'energia? Senti lo scorrere del Qi, anche occasionalmente, incidentalmente, volontariamente/involontariamente?
B06. Certo che mi stai diventando un professionista della tastiera: a domanda rispondi con domanda. Come detto precedentemente non ne veniamo più fuori.


su, su..però una rispostina relativa alla propria pratica...

P.S.
C'è anche il 3d in interstile che richiede il vostro aiuto...mi massacrano... :-X

Azzi tua, te l'avevo detto di essere più cauto.  :D
Cmq. fino a mezz'ora fa ti stavi portando bene, hanno iniziato il tiro al piccione?  XD
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 14:08:33 pm
Te la faccio io una domanda......tu "senti" l'energia? Senti lo scorrere del Qi, anche occasionalmente, incidentalmente, volontariamente/involontariamente?
B06. Certo che mi stai diventando un professionista della tastiera: a domanda rispondi con domanda. Come detto precedentemente non ne veniamo più fuori.


su, su..però una rispostina relativa alla propria pratica...

P.S.
C'è anche il 3d in interstile che richiede il vostro aiuto...mi massacrano... :-X

Azzi tua, te l'avevo detto di essere più cauto.  :D
Cmq. fino a mezz'ora fa ti stavi portando bene, hanno iniziato il tiro al piccione?  XD

c'è il tiro al fagiano dorato che sta su una zampa sola.. XD
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: XinYiMan on August 03, 2010, 14:12:53 pm
Te la faccio io una domanda......tu "senti" l'energia? Senti lo scorrere del Qi, anche occasionalmente, incidentalmente, volontariamente/involontariamente?
B06. Certo che mi stai diventando un professionista della tastiera: a domanda rispondi con domanda. Come detto precedentemente non ne veniamo più fuori.


su, su..però una rispostina relativa alla propria pratica...

P.S.
C'è anche il 3d in interstile che richiede il vostro aiuto...mi massacrano... :-X

Azzi tua, te l'avevo detto di essere più cauto.  :D
Cmq. fino a mezz'ora fa ti stavi portando bene, hanno iniziato il tiro al piccione?  XD

c'è il tiro al fagiano dorato che sta su una zampa sola.. XD

 :D :D :D :D :D :D :D :D
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 03, 2010, 14:20:52 pm

Si può fare perchè il Qi nn è il sangue ed è ,almeno secondo le teorie,  controllabile grazie al respiro, non a caso chiamato SIGNORE del QI.

appunto...teorie...manca il riscontro pratico purtoppo...
io parlo di ciò che ho capito con la pratica quindi rimane un'esperienza personale
quando ad esempio si parla di "intenzione che guida il Qi" credo che ci sia tanta confusione..
se prendiamo per buono "il Qi va dove serve quando serve SE nel corpo sono state create le condizioni ideali affinchè possa liberamente circolare" mi viene facile pensare ad esempio che se voglio dare un pugno ad un compagno la mia intenzione è proiettata verso di lui...quindi è "naturale" che l'energia sviluppata dal mio corpo e di conseguenza il mio Qi sia guidata verso l'obbiettivo
secondo me è forurviante pensare: colpisco con il Qi....tutto qui!!
questa mania di voler controllare l'energia vitale per farci miracoli secondo me è una delle più grosse balle che purtoppo ci sono state rifilate per decenni da sedicenti maestri agli albori della diffusione delle Nejja qui in occidente

il riscontro pratico...è fare TS e rendersi conto che qualcosa si muove...dentro...all'unisono con l'intenzione!!
se penso a spingere sento letteralmente la forza che scorre dai piedi alla schiena e arriva fino al braccio (nella parte Yang del corpo) e quando assorbo la spinta (cercando di opporre la stessa resistenza di un pezzo di legno che galleggia sull'acqua) sento chiaramente passare il tutto dalla parte Yin del corpo...per tornare ai piedi..
è vero che l'intenzione guida il Qi...ma non deve funzionare come: adesso lo mando qua...adesso lo uso così...adesso ci faccio colà...
l'intenzione è ciò che vogliamo fare: se vuoi spingere...allinea la struttura e rilassa i muscoli...e poi pensa a spingere...il qi si muoverà da solo!!
se pensi a muovere il Qi....non spingi...fai altro...magari lo muovi pure...ma inutilmente..per lo scopo!!

ho usato il TU ma è un discorso generale...

Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 03, 2010, 14:24:27 pm
è vero che l'intenzione guida il Qi...ma non deve funzionare come: adesso lo mando qua...adesso lo uso così...adesso ci faccio colà...

Ci sono MOLTI lavori energetici , ci sono molti "step" , ci sono un mucchio di cose da sapere\allenare\sperimentare ...  :whistle:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: XinYiMan on August 03, 2010, 14:29:48 pm

Si può fare perchè il Qi nn è il sangue ed è ,almeno secondo le teorie,  controllabile grazie al respiro, non a caso chiamato SIGNORE del QI.

appunto...teorie...manca il riscontro pratico purtoppo...
io parlo di ciò che ho capito con la pratica quindi rimane un'esperienza personale
quando ad esempio si parla di "intenzione che guida il Qi" credo che ci sia tanta confusione..
se prendiamo per buono "il Qi va dove serve quando serve SE nel corpo sono state create le condizioni ideali affinchè possa liberamente circolare" mi viene facile pensare ad esempio che se voglio dare un pugno ad un compagno la mia intenzione è proiettata verso di lui...quindi è "naturale" che l'energia sviluppata dal mio corpo e di conseguenza il mio Qi sia guidata verso l'obbiettivo
secondo me è forurviante pensare: colpisco con il Qi....tutto qui!!
questa mania di voler controllare l'energia vitale per farci miracoli secondo me è una delle più grosse balle che purtoppo ci sono state rifilate per decenni da sedicenti maestri agli albori della diffusione delle Nejja qui in occidente

il riscontro pratico...è fare TS e rendersi conto che qualcosa si muove...dentro...all'unisono con l'intenzione!!
se penso a spingere sento letteralmente la forza che scorre dai piedi alla schiena e arriva fino al braccio (nella parte Yang del corpo) e quando assorbo la spinta (cercando di opporre la stessa resistenza di un pezzo di legno che galleggia sull'acqua) sento chiaramente passare il tutto dalla parte Yin del corpo...per tornare ai piedi..
è vero che l'intenzione guida il Qi...ma non deve funzionare come: adesso lo mando qua...adesso lo uso così...adesso ci faccio colà...
l'intenzione è ciò che vogliamo fare: se vuoi spingere...allinea la struttura e rilassa i muscoli...e poi pensa a spingere...il qi si muoverà da solo!!
se pensi a muovere il Qi....non spingi...fai altro...magari lo muovi pure...ma inutilmente..per lo scopo!!

ho usato il TU ma è un discorso generale...


Non ti sembra di essere un po' categorico nelle risposte? Magari, dico magari, perchè non sono sicuro, quando uno fa le cose ad altissimi livelli invece funziona come tu hai appena detto di non fare. Stò solo facendo un esempio per spiegarti di non essere mai troppo categorico nella vita!  ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 15:46:34 pm
No, è che tu hai il dono della sintesi, che a volte è apprezzabile, a volte invece ti fa diventare ermetico, quando poi ti poni in modalità "domande" diventi un martello 
lol. Ho imparato nei lunghi inverni su ISAM e FAM.
Quote
...omissis...  Considerazione: dire a parole cosa si sente, come fai a sapere se quello che senti è Qi oppure no, è come cercare di spiegare a parole cosa senti quando sei innamorato. Se uno ti chiedesse (il "ti" è generico) cosa provi quando sei innamorato, come fai a capire quando sei innamorato, cosa gli rispondi? Gli chiedi "ma tu sei mai stato innamorato? Perchè se sei stato innamorato sai cosa si prova, se non lo sei mai stato come faccio a spiegartelo?" ...omissis...
Simpatico il tuo esempio e provo ad usarlo per risponderti.
Domanda: cosa provi quando sei innamorato ?
Risposta: la cosa è molto personale ma - credo sia comune a tutti che - quando incontri la tua amata ti si alza la temperatura, senti un certo calore nel basso addome, non hai più la stessa fame di una volta, hai in testa sempre e solo lei, diventi irragionevolmente irritabile se la criticano in tua presenza, ecc..
Se l'energia ti da un qualche vantaggio/beneficio/altro "deve" essere "reale" quindi lo vedi, senti sia tu che altri. Non so... ParkBoknam ti colpiva a 5 cm di distanza senza caricare e tu cadevi come una pera marcia dal male. Riesci a fare questo ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 15:49:17 pm
...omissis... il riscontro pratico...è fare TS e rendersi conto che qualcosa si muove...dentro...all'unisono con l'intenzione!! se penso a spingere sento letteralmente la forza che scorre dai piedi alla schiena e arriva fino al braccio (nella parte Yang del corpo) e quando assorbo la spinta (cercando di opporre la stessa resistenza di un pezzo di legno che galleggia sull'acqua) sento chiaramente passare il tutto dalla parte Yin del corpo...per tornare ai piedi.. ...omissis...
Finalmente qualcosa di concreto.
Domanda: se io sono il tuo partner che differenza provo tra fare TS con te che usi l'energia e l'intenzione e Usquetandem che usa i muscoli e la rabbia ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 03, 2010, 15:49:50 pm
[Se pero' ti fai guidare dalle sensazioni probabilmente non starai facendo l'ex ma un mega viaggio...
Come se chi mi insegna mi dice di muovere le braccia in un modo e io passo tutto il tempo ad ascoltare il calore nei polpacci....

No,
non si parla di calore nei polpacci. Il fatto è che se stai muovendo le braccia ma il punto è muoversi mantenendo lo  Zhong Ding allineato, l'attenzione andrà sulla schiena. E di conseguenza le sensazioni collegate.
Se il punto è imparare a sfruttare correttamente la gravità attraverso il rilassamento, ci saranno degli esercizi appositi e dei test correlati (e delle sensazioni associate).

Hmm forse non sono stato chiaro. L'esempio era per dire che se fai una cosa e ti dicono di fare quella e tu ti metti ad ascoltare mille cose che senti la mente viaggia e sicuramente non stai puoi concentrato a fare l'ex.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 03, 2010, 15:54:15 pm
Si può fare perchè il Qi nn è il sangue ed è ,almeno secondo le teorie,  controllabile grazie al respiro, non a caso chiamato SIGNORE del QI.

Si puo' fare cosa?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 03, 2010, 15:58:12 pm
Insomma....come spesso succede secondo me siamo sulla stessa linea d'onda solo che non so perchè ci si irrigidisce estremizzando ogni cosa che dice l'altro.

Mah niente irrigidimenti solo puntualizzazioni che credo siano per tutti importanti.
Non cerco approvazione o ragione a tutti i costi ma espongo con convinzione una mia idea che ovviamente e' derivante da esperienze personali. Anzi credo che la maggioranza dei miei interventi siano tali solo che per molti sono lucubrazioni (aka seghe) mentali, forse perche' sono abbastanza criptico.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 16:15:52 pm
[Se pero' ti fai guidare dalle sensazioni probabilmente non starai facendo l'ex ma un mega viaggio...
Come se chi mi insegna mi dice di muovere le braccia in un modo e io passo tutto il tempo ad ascoltare il calore nei polpacci....

No,
non si parla di calore nei polpacci. Il fatto è che se stai muovendo le braccia ma il punto è muoversi mantenendo lo  Zhong Ding allineato, l'attenzione andrà sulla schiena. E di conseguenza le sensazioni collegate.
Se il punto è imparare a sfruttare correttamente la gravità attraverso il rilassamento, ci saranno degli esercizi appositi e dei test correlati (e delle sensazioni associate).

Hmm forse non sono stato chiaro. L'esempio era per dire che se fai una cosa e ti dicono di fare quella e tu ti metti ad ascoltare mille cose che senti la mente viaggia e sicuramente non stai puoi concentrato a fare l'ex.

Ma se il fare l'esercizio richiede la focalizzazione su certi dettagli, tipo l'allineamento corretto della schiena e la relativa sensazione?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 03, 2010, 16:28:00 pm
[Se pero' ti fai guidare dalle sensazioni probabilmente non starai facendo l'ex ma un mega viaggio...
Come se chi mi insegna mi dice di muovere le braccia in un modo e io passo tutto il tempo ad ascoltare il calore nei polpacci....

No,
non si parla di calore nei polpacci. Il fatto è che se stai muovendo le braccia ma il punto è muoversi mantenendo lo  Zhong Ding allineato, l'attenzione andrà sulla schiena. E di conseguenza le sensazioni collegate.
Se il punto è imparare a sfruttare correttamente la gravità attraverso il rilassamento, ci saranno degli esercizi appositi e dei test correlati (e delle sensazioni associate).

Hmm forse non sono stato chiaro. L'esempio era per dire che se fai una cosa e ti dicono di fare quella e tu ti metti ad ascoltare mille cose che senti la mente viaggia e sicuramente non stai puoi concentrato a fare l'ex.

Ma se il fare l'esercizio richiede la focalizzazione su certi dettagli, tipo l'allineamento corretto della schiena e la relativa sensazione?

Ma si non importa quali sono le indicazioni, conta il fatto se segui le sensazioni o le indicazioni.

In generale ogni esercizio ha una sua valenza e un campo specifico. Nel farlo sentirai dolori, piacere, bruciori, freddo, caldo, sarcazzo, ecc. puoi legati a queste sensazioni o semplicemente fare. Io sono per la seconda.
Questo non vuol dire che non ci sono sensazioni positive ma in generale non le cerco.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 16:46:54 pm
[Se pero' ti fai guidare dalle sensazioni probabilmente non starai facendo l'ex ma un mega viaggio...
Come se chi mi insegna mi dice di muovere le braccia in un modo e io passo tutto il tempo ad ascoltare il calore nei polpacci....

No,
non si parla di calore nei polpacci. Il fatto è che se stai muovendo le braccia ma il punto è muoversi mantenendo lo  Zhong Ding allineato, l'attenzione andrà sulla schiena. E di conseguenza le sensazioni collegate.
Se il punto è imparare a sfruttare correttamente la gravità attraverso il rilassamento, ci saranno degli esercizi appositi e dei test correlati (e delle sensazioni associate).

Hmm forse non sono stato chiaro. L'esempio era per dire che se fai una cosa e ti dicono di fare quella e tu ti metti ad ascoltare mille cose che senti la mente viaggia e sicuramente non stai puoi concentrato a fare l'ex.

Ma se il fare l'esercizio richiede la focalizzazione su certi dettagli, tipo l'allineamento corretto della schiena e la relativa sensazione?

Ma si non importa quali sono le indicazioni, conta il fatto se segui le sensazioni o le indicazioni.

In generale ogni esercizio ha una sua valenza e un campo specifico. Nel farlo sentirai dolori, piacere, bruciori, freddo, caldo, sarcazzo, ecc. puoi legati a queste sensazioni o semplicemente fare. Io sono per la seconda.
Questo non vuol dire che non ci sono sensazioni positive ma in generale non le cerco.

Cedo lo passo... :-X
Ma chi ha detto che non seguo/iamo le indicazioni date per gli esercizi?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 16:49:34 pm
Se l'energia ti da un qualche vantaggio/beneficio/altro "deve" essere "reale" quindi lo vedi, senti sia tu che altri. Non so... ParkBoknam ti colpiva a 5 cm di distanza senza caricare e tu cadevi come una pera marcia dal male. Riesci a fare questo ?

Bello, bello..
anche io volele fale quello...
mio cuggino GJ mi ha detto che si chiama fajin..lui liesce. Io no..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 16:50:28 pm
..................Se l'energia ti da un qualche vantaggio/beneficio/altro "deve" essere "reale" quindi lo vedi, senti sia tu che altri. Non so... ParkBoknam ti colpiva a 5 cm di distanza senza caricare e tu cadevi come una pera marcia dal male. Riesci a fare questo ?


Non so, non ci ho mai provato. :)
Di sicuro l'utilizzo del Qi provoca dei miglioramenti, che per il livello a cui so utilizzarlo marzialmente sono piccoli. Però puoi chiedere ai miei ragazzi, loro sono miei testimoni di ciò che succede in palestra.  :hakama:

però Lù......tu sei abile ma io nun sono fesso, hai una domanda a cui rispondere  ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 16:56:43 pm
[Se pero' ti fai guidare dalle sensazioni probabilmente non starai facendo l'ex ma un mega viaggio...
Come se chi mi insegna mi dice di muovere le braccia in un modo e io passo tutto il tempo ad ascoltare il calore nei polpacci....

No,
non si parla di calore nei polpacci. Il fatto è che se stai muovendo le braccia ma il punto è muoversi mantenendo lo  Zhong Ding allineato, l'attenzione andrà sulla schiena. E di conseguenza le sensazioni collegate.
Se il punto è imparare a sfruttare correttamente la gravità attraverso il rilassamento, ci saranno degli esercizi appositi e dei test correlati (e delle sensazioni associate).

Hmm forse non sono stato chiaro. L'esempio era per dire che se fai una cosa e ti dicono di fare quella e tu ti metti ad ascoltare mille cose che senti la mente viaggia e sicuramente non stai puoi concentrato a fare l'ex.

Ma se il fare l'esercizio richiede la focalizzazione su certi dettagli, tipo l'allineamento corretto della schiena e la relativa sensazione?

Ma si non importa quali sono le indicazioni, conta il fatto se segui le sensazioni o le indicazioni.

In generale ogni esercizio ha una sua valenza e un campo specifico. Nel farlo sentirai dolori, piacere, bruciori, freddo, caldo, sarcazzo, ecc. puoi legati a queste sensazioni o semplicemente fare. Io sono per la seconda.
Questo non vuol dire che non ci sono sensazioni positive ma in generale non le cerco.

Cedo lo passo... :-X
Ma chi ha detto che non seguo/iamo le indicazioni date per gli esercizi?

 :D :D :D :D
Vedo che non sono il solo ad essere preso per sfinimento.
Io non capisco perchè ad un certo punto vengano fuori delle cose che nessuno ha mai detto, fatto, fatto capire o fatto interpretare.
Veramente le discussioni così diventano interminabili. :(
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 03, 2010, 16:58:09 pm
Cedo lo passo... :-X
Ma chi ha detto che non seguo/iamo le indicazioni date per gli esercizi?

Non sto dicendo cosa fate o cosa non fate. Sto dicendo cosa faccio io.....

E' un parere personale se non interessa no prob :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 03, 2010, 16:59:15 pm
Come gia' detto il 3D ha esaurito il suo corso....
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 17:01:23 pm
Cedo lo passo... :-X
Ma chi ha detto che non seguo/iamo le indicazioni date per gli esercizi?

Non sto dicendo cosa fate o cosa non fate. Sto dicendo cosa faccio io.....

E' un parere personale se non interessa no prob :)

ok..
Compreso.
E' che al solito via tastiera è dura capirsi..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 17:27:20 pm
Bello, bello.. anche io volele fale quello... mio cuggino GJ mi ha detto che si chiama fajin..lui liesce. Io no..
Bene. Vuol dire che GJ ha un sacco da insegnarti.
Questo è un risultato "misurabile" dell'uso dell'energia. Questo e diversi altri.
Lavorare sulle "sensazioni" invece diventa una qualcosa di "soggettivo" inutilizzabile in combattimento.
Ops! ...parliamo sempre di "sistemi di combattimento", giusto ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 17:40:35 pm
Bello, bello.. anche io volele fale quello... mio cuggino GJ mi ha detto che si chiama fajin..lui liesce. Io no..
Bene. Vuol dire che GJ ha un sacco da insegnarti.
Questo è un risultato "misurabile" dell'uso dell'energia. Questo e diversi altri.
Lavorare sulle "sensazioni" invece diventa una qualcosa di "soggettivo" inutilizzabile in combattimento.
Ops! ...parliamo sempre di "sistemi di combattimento", giusto ?

si, parecchio da insegnare, anche se l'apparenza forumistica potrebbe trarre in inganno..  :pol:
Perché non sostituiamo al termine sensazione "lavoro sulla propriocezione, supportato da test oggettivi a coppie"..Così dovrebbe funzionare meglio anche per il combattimento..

P.S.
CXW il "colpo interno" tipo PBN lo sa fare?


Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 17:42:09 pm
Non so, non ci ho mai provato.
Vedi, ho avuto pochi maestri che mi hanno parlato e dimostrato l'uso dell'energia. E, concidenza strana, - dopo un certo periodo di allenamento - mi hanno avvisato di andarci calmo con le mani.
Quote
Di sicuro l'utilizzo del Qi provoca dei miglioramenti, che per il livello a cui so utilizzarlo marzialmente sono piccoli. Però puoi chiedere ai miei ragazzi, loro sono miei testimoni di ciò che succede in palestra.
Ragazzi, raccontate tutto! Non siate timidi.
Quote
però Lù......tu sei abile ma io nun sono fesso, hai una domanda a cui rispondere
Ah B06, non ho nessuna "sensazione". Ma non ho ancora superato il mio test. Chissà che fra qualche mese/anno "senta" l'energia scorrere nelle vene ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 03, 2010, 17:43:52 pm
P.S. CXW il "colpo interno" tipo PBN lo sa fare?
Eh. Ma sei proprio curiosino. Se manco conosci il "tipo PBN" ... oppure lo conosci ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 17:49:27 pm
Vedi, ho avuto pochi maestri che mi hanno parlato e dimostrato l'uso dell'energia. E, concidenza strana, - dopo un certo periodo di allenamento - mi hanno avvisato di andarci calmo con le mani.

 :-[    ??? :P






In effetti fa male...
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 03, 2010, 17:51:21 pm
P.S. CXW il "colpo interno" tipo PBN lo sa fare?
Eh. Ma sei proprio curiosino. Se manco conosci il "tipo PBN" ... oppure lo conosci ?

Purtroppo non lo conosco, ma mi ha sempre incuriosito per via dei bellissimi libri sul BGZ.
Si, sono estremamente pettegolo... :=)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 03, 2010, 19:54:47 pm
Quote
però Lù......tu sei abile ma io nun sono fesso, hai una domanda a cui rispondere
Ah B06, non ho nessuna "sensazione". Ma non ho ancora superato il mio test. Chissà che fra qualche mese/anno "senta" l'energia scorrere nelle vene ?

Lù.....Lù....tu sei abile ad eludere le domande, ma ti stimo lo stesso  :D  ;)

Però così non funziona.... noi ci esponiamo in prima persona a parlare della ns. pratica e di esperienze vissute, passando a volte sotto il tritacarne forumiano, mentre altri si trincerano dietro una barriera di silenzi ed omissioni.  :dis:  :ricktaylor:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 03, 2010, 20:54:52 pm
...omissis... il riscontro pratico...è fare TS e rendersi conto che qualcosa si muove...dentro...all'unisono con l'intenzione!! se penso a spingere sento letteralmente la forza che scorre dai piedi alla schiena e arriva fino al braccio (nella parte Yang del corpo) e quando assorbo la spinta (cercando di opporre la stessa resistenza di un pezzo di legno che galleggia sull'acqua) sento chiaramente passare il tutto dalla parte Yin del corpo...per tornare ai piedi.. ...omissis...
Finalmente qualcosa di concreto.
Domanda: se io sono il tuo partner che differenza provo tra fare TS con te che usi l'energia e l'intenzione e Usquetandem che usa i muscoli e la rabbia ?

bella domanda lu!
finalmente siamo al punto: Usquetandem simpatico ragazzo non l'ho mai conosciuto quindi non so dirti com'è....prima o poi!
però so per certo che delle differenze ci sono eccome nell'essere spinti in modo "energeticamente interno" ed in modo "esterno"
la più evidedente...e che è rilevabile anche da chi Taiji non l'ha mai praticato..è il non riuscire a capire le direzioni delle forze di spinta!
in pratica...ci si sente spingere ma non si riesce a capire da dove..e quindi non si riesce a contrastare l'azione!ù
il famoso...muoversi in 8 direzioni contemporaneamente!!

per XingYiman...capisco il discorso sugli alti livelli, è ovvio che per ora penso al mio, inutile cercare di imitare ciò che fanno Xu o WZX al mio stato attuale!
metto in pratica quello che so fare...senza pensare ad altro
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: rockyjoe on August 04, 2010, 00:05:14 am
Ma perchè dobbiamo sempre ragionare a comparti stagni?
Lavorare sulla struttura, sia interna che esterna, in maniera corretta ha come effetto di promuovere ed aiutare la circolazione del Qi.
Non puoi separare le 2 cose e non vedo perchè separarle.
O forse non ho capito bene ciò che intendevi dire.  :halo:

Per me invece sono separate e non confondibili.
Sarebbe come (con)fondere la vita con le spalle tanto sono parte dello stesso tronco.

Secondo me stiamo vedendo la cosa da due punti diversi e non ci si capisce come spesso succede  ;)
Faccio un esempio così magari ci capiamo.
Allineando correttamente la colonna vertebrale con attenzione ai 2 punti estremi che tirano nelle direzioni opposte alto/basso, hai come effetto l'apertura del MM e il qi inizia a scorrere, alcuni sentono proprio come un fiume improvviso che di colpo sale fino alla testa.
Quindi allineare la colonna vertebrale è anche lavorare sulla circolazione del Qi, in quel senso dico che non puoi separare le 2 cose, è impossibile. :)
quoto baltoro
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 04, 2010, 09:58:44 am
...omissis... Però così non funziona.... noi ci esponiamo in prima persona a parlare della ns. pratica e di esperienze vissute ... omissis...
B06 il discorso è semplice. La mia opinione è che ascoltare le "sensazioni" sia inutile dato che c'è un test preciso di riscontro. E per quanto riguarda il test (troppo complesso da spiegare per via telematica) non l'ho superato.
Ma per non lasciarti solo a parlare di esperienza specifico che per "sensazioni" intendo ad esempio: dolore, contrazioni, calore, vibrazioni, tremolii, fremiti, gioia, ecc.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 04, 2010, 10:05:45 am
...omissis... finalmente siamo al punto: Usquetandem simpatico ragazzo non l'ho mai conosciuto quindi non so dirti com'è....prima o poi!
però so per certo che delle differenze ci sono eccome nell'essere spinti in modo "energeticamente interno" ed in modo "esterno" la più evidedente...e che è rilevabile anche da chi Taiji non l'ha mai praticato..è il non riuscire a capire le direzioni delle forze di spinta! in pratica...ci si sente spingere ma non si riesce a capire da dove..e quindi non si riesce a contrastare l'azione! ...omissis...
Ok. Grazie per la descrizione. E cosa che realizzi tu oppure stai raccontando di esperienze che hai vissuto con i tuoi insegnanti ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 04, 2010, 10:21:48 am
...omissis... Però così non funziona.... noi ci esponiamo in prima persona a parlare della ns. pratica e di esperienze vissute ... omissis...
B06 il discorso è semplice. La mia opinione è che ascoltare le "sensazioni" sia inutile dato che c'è un test preciso di riscontro. E per quanto riguarda il test (troppo complesso da spiegare per via telematica) non l'ho superato.
Ma per non lasciarti solo a parlare di esperienza specifico che per "sensazioni" intendo ad esempio: dolore, contrazioni, calore, vibrazioni, tremolii, fremiti, gioia, ecc.

Parli di un test preciso, per determinare cosa?
A tuo parere, il colpo frustato "interno" alla PBN, è spiegabile solo in termini biomeccanici o c'è dell'altro?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 04, 2010, 10:54:44 am
...omissis... finalmente siamo al punto: Usquetandem simpatico ragazzo non l'ho mai conosciuto quindi non so dirti com'è....prima o poi!
però so per certo che delle differenze ci sono eccome nell'essere spinti in modo "energeticamente interno" ed in modo "esterno" la più evidedente...e che è rilevabile anche da chi Taiji non l'ha mai praticato..è il non riuscire a capire le direzioni delle forze di spinta! in pratica...ci si sente spingere ma non si riesce a capire da dove..e quindi non si riesce a contrastare l'azione! ...omissis...
Ok. Grazie per la descrizione. E cosa che realizzi tu oppure stai raccontando di esperienze che hai vissuto con i tuoi insegnanti ?

prova semplice: ho preso un amico che non fa nulla di nulla marzialmente parlando, gli ho fatto poggiare le sua mani sui miei avambracci e ho provato a spingerlo in modo "esterno"

poi ho fatto la stessa cosa applicando ciò che al momento so fare (rilassamento..linee di forza che passando dalla schiena vanno alle braccia...e bla bla)

poi gli ho chiesto: senti differenza??

risposta: eh nle primo caso sento che mi spingi e nel secondo non capisco cosa fai...però mi sento spingere...ma non so da che direzione arriva!!

oh.. che bello...sto iniziando a capire cos'è il Volume di WZX...forse!!

 :) :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 04, 2010, 12:18:09 pm
...omissis... poi gli ho chiesto: senti differenza??
risposta: eh nle primo caso sento che mi spingi e nel secondo non capisco cosa fai...però mi sento spingere...ma non so da che direzione arriva!
Bello! Ma scusa Rep. Il tuo amico lo "sposti" di qualche cm oppure si "sente" spingere ? Sai con queste "sensazioni" in giro non si capisce molto... [per fortuna che non c'è MAXSP]
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 04, 2010, 12:40:17 pm
prova semplice: ho preso un amico che non fa nulla di nulla marzialmente parlando, gli ho fatto poggiare le sua mani sui miei avambracci e ho provato a spingerlo in modo "esterno"

poi ho fatto la stessa cosa applicando ciò che al momento so fare (rilassamento..linee di forza che passando dalla schiena vanno alle braccia...e bla bla)

poi gli ho chiesto: senti differenza??

risposta: eh nle primo caso sento che mi spingi e nel secondo non capisco cosa fai...però mi sento spingere...ma non so da che direzione arriva!!

oh.. che bello...sto iniziando a capire cos'è il Volume di WZX...forse!!


Questo ex/trick ha anche un altro valore. Spostare una persona nettamente piu' grossa di te senza un reale sforzo evidente.
Stesso discorso di spostare uno verso il lato che si e' attaccato ai tuoi polsi/avambracci usando il centro.

Entrambi funzionano se c'e' una forza applicata o cmq la persona e' generalmente un blocco unico. Funzionano meno con uno che sta molle o tende a non irrigidirsi alla applicazione di forza o disconnette.

Sono a mio avviso test molto buoni (con vari livelli) per saggiare la progressione in quel percorso.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 04, 2010, 13:45:02 pm
...omissis... poi gli ho chiesto: senti differenza??
risposta: eh nle primo caso sento che mi spingi e nel secondo non capisco cosa fai...però mi sento spingere...ma non so da che direzione arriva!
Bello! Ma scusa Rep. Il tuo amico lo "sposti" di qualche cm oppure si "sente" spingere ? Sai con queste "sensazioni" in giro non si capisce molto... [per fortuna che non c'è MAXSP]

bisogna essere onesti...sopratutto con se stessi
lo sposto...non lo faccio volare...ma lo sposto
ovvio che marzialmente parlando tutto questo allo stato attuale serve a nulla, il lavoro da fare  è lungo...arrivare a generare potenza sufficiente quella che serve per strappare le radici e spingere via...rimanendo nel proprio equilibrio (o nella propria sfera di azione...mi piace di più come concetto)

mi stai facendo esporre molto...malefico!! :P :P


Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 04, 2010, 18:08:16 pm
Parli di un test preciso, per determinare cosa?
Lord Fenner, ti incastri nelle conversazioni con B06 e poi non ricordi di essere tu la causa scatenante ?
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3862.msg87975#msg87975
Quote
A tuo parere, il colpo frustato "interno" alla PBN, è spiegabile solo in termini biomeccanici o c'è dell'altro?
Il mio parere vale quanto una goccia nell'oceano indiano. Tu andare a provare e poi raccontare.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 04, 2010, 18:13:58 pm
Parli di un test preciso, per determinare cosa?
Lord Fenner, ti incastri nelle conversazioni con B06 e poi non ricordi di essere tu la causa scatenante ?
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3862.msg87975#msg87975

Volevo conoscere a quale test preciso ti riferivi..Noi abbiamo i nostri. E non è detto che coincidano con i tuoi..

Quote
A tuo parere, il colpo frustato "interno" alla PBN, è spiegabile solo in termini biomeccanici o c'è dell'altro?
Quote
Il mio parere vale quanto una goccia nell'oceano indiano. Tu andare a provare e poi raccontare.

Plovare lichiede tempo e denalo..meglio chiedele ad un amico..

Se te lo chiedo vuol dire che la tua opinione mi interessa, no?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 04, 2010, 21:36:06 pm
Volevo conoscere a quale test preciso ti riferivi..Noi abbiamo i nostri. E non è detto che coincidano con i tuoi..
uh!
...omissis... E per quanto riguarda il test (troppo complesso da spiegare per via telematica) non l'ho superato. ...omissis...
Quote
Plovare lichiede tempo e denalo..meglio chiedele ad un amico.. Se te lo chiedo vuol dire che la tua opinione mi interessa, no?
Ma, ma, ma ... ti ringrazio di ciò!
Siccome però ritengo la mia opinione molto poco indicativa evito accuratamente di dirti delle fregnacce.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 04, 2010, 21:37:59 pm
Volevo conoscere a quale test preciso ti riferivi..Noi abbiamo i nostri. E non è detto che coincidano con i tuoi..
uh!
...omissis... E per quanto riguarda il test (troppo complesso da spiegare per via telematica) non l'ho superato. ...omissis...
Quote
Plovare lichiede tempo e denalo..meglio chiedele ad un amico.. Se te lo chiedo vuol dire che la tua opinione mi interessa, no?
Ma, ma, ma ... ti ringrazio di ciò!
Siccome però ritengo la mia opinione molto poco indicativa evito accuratamente di dirti delle fregnacce.

sei un contenitore ermetico..a tenuta stagna... :whistle:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 04, 2010, 23:23:03 pm
prova semplice: ho preso un amico che non fa nulla di nulla marzialmente parlando, gli ho fatto poggiare le sua mani sui miei avambracci e ho provato a spingerlo in modo "esterno"

poi ho fatto la stessa cosa applicando ciò che al momento so fare (rilassamento..linee di forza che passando dalla schiena vanno alle braccia...e bla bla)

poi gli ho chiesto: senti differenza??

risposta: eh nle primo caso sento che mi spingi e nel secondo non capisco cosa fai...però mi sento spingere...ma non so da che direzione arriva!!

oh.. che bello...sto iniziando a capire cos'è il Volume di WZX...forse!!


Questo ex/trick ha anche un altro valore. Spostare una persona nettamente piu' grossa di te senza un reale sforzo evidente.
Stesso discorso di spostare uno verso il lato che si e' attaccato ai tuoi polsi/avambracci usando il centro.

Entrambi funzionano se c'e' una forza applicata o cmq la persona e' generalmente un blocco unico. Funzionano meno con uno che sta molle o tende a non irrigidirsi alla applicazione di forza o disconnette.

Sono a mio avviso test molto buoni (con vari livelli) per saggiare la progressione in quel percorso.

vero!!
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: rockyjoe on August 04, 2010, 23:27:19 pm
in un arte che usa la forza dell avversario,se l altro non la usa in nessun modo e non ti attacca,non hai niente cui appoggiarti,nessuna tensione muscolare su cui fare leva..ma se é molle,dovresti riempire l insostanziale col sostanziale,se no dov é il tao..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 05, 2010, 13:09:04 pm
...omissis... Però così non funziona.... noi ci esponiamo in prima persona a parlare della ns. pratica e di esperienze vissute ... omissis...
B06 il discorso è semplice. La mia opinione è che ascoltare le "sensazioni" sia inutile dato che c'è un test preciso di riscontro. E per quanto riguarda il test (troppo complesso da spiegare per via telematica) non l'ho superato.
Ma per non lasciarti solo a parlare di esperienza specifico che per "sensazioni" intendo ad esempio: dolore, contrazioni, calore, vibrazioni, tremolii, fremiti, gioia, ecc.

Non sono d'accordo sul fatto che sia "inutile ascoltare le sensazioni e il perchè l'ho già spiegato.
Sul fattoe dei test perfettamente d'accordo, ma una cosa non esclude l'altra. Anche noi ci affidiamo ai test come verifica, ma per verificare cosa? per verificare che l'esercizio sia stato compreso, per verificare se le ns. posizioni sono migliorate, e per verificare se le ns. sensazioni, che in parte hanno pilotato la pratica, sono esatte.  :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 05, 2010, 13:28:39 pm
Quote
...omissis...  Considerazione: dire a parole cosa si sente, come fai a sapere se quello che senti è Qi oppure no, è come cercare di spiegare a parole cosa senti quando sei innamorato. Se uno ti chiedesse (il "ti" è generico) cosa provi quando sei innamorato, come fai a capire quando sei innamorato, cosa gli rispondi? Gli chiedi "ma tu sei mai stato innamorato? Perchè se sei stato innamorato sai cosa si prova, se non lo sei mai stato come faccio a spiegartelo?" ...omissis...
Simpatico il tuo esempio e provo ad usarlo per risponderti.
Domanda: cosa provi quando sei innamorato ?
Risposta: la cosa è molto personale ma - credo sia comune a tutti che - quando incontri la tua amata ti si alza la temperatura, senti un certo calore nel basso addome, non hai più la stessa fame di una volta, hai in testa sempre e solo lei, diventi irragionevolmente irritabile se la criticano in tua presenza, ecc..
................................
Considerazioni:
1-Le caratteristiche che hai elencato tu sono quelle genericamente associate allo stato di innamoramento, ma datosi che siamo tutti uguali ma diversi l'uno dall'altro, chi ti dice che invece ad uno non faccia l'effetto di trovarsi in una condizione di "macho super eroe"? E poi spiego il nesso con la ns. pratica.
2-Le parole non potranno mai descrivere il "GUSTO" di ciò che provi, sia esso l'innamoramento sia esso il "sentire" il Qi. Puoi dire a parole tutto ciò che vuoi ma quando senti veramente il Qi muoversi è un'esperienza indimenticabile e il "gusto" di ciò che hai provato te lo porterai sempre con te.
3-Normalmente evito di parlare di cosa si sente nel muovere il Qi, do indicazioni generiche quel tanto che basta giusto per aiutare la ricerca e la pratica, proprio per non influenzare i praticanti e imbeccargli delle cose che con la loro fantasia poi traducono in una realtà che non esiste.

Tornando al 1° e 2° punto, quando con LXM praticavo il "Piccolo Circolo" lui aveva detto chiaramente le sensazioni che si dovevano sentire. Ebbene.....alcune di quelle sensazioni le ho sentite, altre no, ne ho invece sentite in modo netto e inequivocabile delle altre che non apparivano in quelle descritte da LXM. Ecco perchè dico che il gusto di ciò che provi è essnziale, non solo, ma io posso provare cose più o meno differenti da te pur facendo la stessa pratica allo stesso livello.  :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 05, 2010, 13:54:20 pm
in un arte che usa la forza dell avversario,se l altro non la usa in nessun modo e non ti attacca,non hai niente cui appoggiarti,nessuna tensione muscolare su cui fare leva..ma se é molle,dovresti riempire l insostanziale col sostanziale,se no dov é il tao..

megaquotone Roky!!!!
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 05, 2010, 15:11:05 pm
Volevo conoscere a quale test preciso ti riferivi..Noi abbiamo i nostri. E non è detto che coincidano con i tuoi..
uh!
...omissis... E per quanto riguarda il test (troppo complesso da spiegare per via telematica) non l'ho superato. ...omissis...
Quote
Plovare lichiede tempo e denalo..meglio chiedele ad un amico.. Se te lo chiedo vuol dire che la tua opinione mi interessa, no?
Ma, ma, ma ... ti ringrazio di ciò!
Siccome però ritengo la mia opinione molto poco indicativa evito accuratamente di dirti delle fregnacce.

sei un contenitore ermetico..a tenuta stagna... :whistle:


Non c'è modo di far sbilanciare Lù. :-X
In questo è veramente un Maestro, il re del Tao.  :D
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 05, 2010, 18:07:47 pm
...omissis... test come verifica, ma per verificare cosa? per verificare che l'esercizio sia stato compreso, per verificare se le ns. posizioni sono migliorate, e per verificare se le ns. sensazioni, che in parte hanno pilotato la pratica, sono esatte
Nein! Il test verifica una qualità/abilità. Ad esempio, se devo imparare la telepatia, il test potrà consistere nel diro a Pinko una frase e Palla (senza vedere Pinko) da dietro un muro dovrà indovinarla. Se devo imparare a radicarmi al suolo, il test potrà consistere nel farmi spintorare da un 'offensive tackles'** professionista e restistere senza muovermi di un millimetro. E così via.
Se si parla di forza interna i risultati devono essere "testabili". Altrimenti è fuffa.

**giocatore di football americano
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 05, 2010, 18:14:32 pm
...omissis... test come verifica, ma per verificare cosa? per verificare che l'esercizio sia stato compreso, per verificare se le ns. posizioni sono migliorate, e per verificare se le ns. sensazioni, che in parte hanno pilotato la pratica, sono esatte
Nein! Il test verifica una qualità/abilità. Ad esempio, se devo imparare la telepatia, il test potrà consistere nel diro a Pinko una frase e Palla (senza vedere Pinko) da dietro un muro dovrà indovinarla. Se devo imparare a radicarmi al suolo, il test potrà consistere nel farmi spintorare da un 'offensive tackles'** professionista e restistere senza muovermi di un millimetro. E così via.
Se si parla di forza interna i risultati devono essere "testabili". Altrimenti è fuffa.

**giocatore di football americano

condivido!!
diciamo però che lo stesso test si può fare a vari livelli di difficoltà: poniamo a 10 il giocatore di football, test inutile per chi è alle prime fasi della pratica
magari è meglio fare qualcosa di difficoltà 1...tipo farsi spingere dal compagno in modo gradualmente crescente per capire fino a che punto ci si "radica" e da quando invece si comincia a fare "altro" (buttarsi di peso sul compagno...rompere il proprio allineamento per abbassarsi...piegare LA TESTA IN AVANTI CON IL RISCHIO DI PRENDERCI UNA GINOCCHIATA IN FACCIA...questo genere di cazzate insomma!!)  pur di restare in piedi..
 

(se non sbaglio tra gli allievi di GJ ad un suo corso di DP c'è proprio un ragazzo che gioca...e che sta tentando di mettere questi principi nel suo sport...oddiooo eretico!! al rogo!!)
 :ohi: :ohi:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 05, 2010, 18:14:41 pm
... omissis... Tornando al 1° e 2° punto, quando con LXM praticavo il "Piccolo Circolo" lui aveva detto chiaramente le sensazioni che si dovevano sentire. ...omissis...
Scusa la 'durezza' con cui te lo chiedo: a cosa ***** serve praticare "il piccolo circolo" ?
Se c'è un uso utilizzabile, bene. Allora non ho bisogno di "sensazioni" ma - con un "test" - dimostro il risultato.  Ad esempio, con "il piccolo circolo" riesco a farmi ricrescere i capelli persi ? Bene, quando ce li ho dimostro di essere capace. Ha la stessa funzione della pillola blu ? Bene, la mia compagna "testerà" la mia capacità. E così via.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 05, 2010, 18:16:55 pm
diciamo però che lo stesso test si può fare a vari livelli di difficoltà: poniamo a 10 il giocatore di football, test inutile per chi è alle prime fasi della pratica ...omissis...
Raptox, il "test" è il "test" per QUELLO scopo. Superato QUELLO scopo ci sarà un altro test. E così via.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 05, 2010, 18:21:49 pm
diciamo però che lo stesso test si può fare a vari livelli di difficoltà: poniamo a 10 il giocatore di football, test inutile per chi è alle prime fasi della pratica ...omissis...
Raptox, il "test" è il "test" per QUELLO scopo. Superato QUELLO scopo ci sarà un altro test. E così via.

su questo concordo!!
ad ogni test ormai associo un "punto" della mia ormai famosa mappa del Taiji che si costruisce unendo i puntini!!
 ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 05, 2010, 19:17:06 pm
...omissis... test come verifica, ma per verificare cosa? per verificare che l'esercizio sia stato compreso, per verificare se le ns. posizioni sono migliorate, e per verificare se le ns. sensazioni, che in parte hanno pilotato la pratica, sono esatte.
Nein! Il test verifica una qualità/abilità. Ad esempio, se devo imparare la telepatia, il test potrà consistere nel diro a Pinko una frase e Palla (senza vedere Pinko) da dietro un muro dovrà indovinarla. Se devo imparare a radicarmi al suolo, il test potrà consistere nel farmi spintorare da un 'offensive tackles'** professionista e restistere senza muovermi di un millimetro. E così via.
Se si parla di forza interna i risultati devono essere "testabili". Altrimenti è fuffa.

**giocatore di football americano

Ok, forse ho capito dove sta la questione. E' che noi (tu ed io) intendiamo come "sensazioni" cose non proprio simili.
Provo a spiegarmi con un esempio semplice:
durante gli allineamenti strutturali passo per diversi stadi, durante questi stadi il mio corpo incomincia ad allinearsi ed a scaricare il peso del corpo a terra in maniera differente. non solo, ma l'attenzione in questo esercizio mi fa considerare anche come trasferisco il peso del corpo nella pianta del piede: lo trasferisco di lato, indietro, in avanti oppure al centro? Cosa a cui magari fino a quel momento non avevo mai fatto caso. Queste cose producono delle sensazioni, ad ogni piccolo miglioramento dell'allineamento strutturale corrisponde una sensazione nuova derivata anche dalla nuova percezione del proprio corpo nello spazio; spostare il peso del proprio corpo dalla parte ant. oppure post. oppure al centro del piede produce altre sensazioni. Queste sensazioni generalmente piacevoli in quanto ciò che stiamo facendo non è nient'altro che il riappropriarsi degli allineamenti e degli assetti posturali naturali, incoraggiano il praticante a progredire generando in tal modo un meccanismo virtuoso: il miglioramento della tecnica/postura produce delle sensazioni, le sensazioni incoraggiano nella pratica che a sua volta produce altre sensazioni e così di seguito.
Il tutto va "testato. Come? allineamento strutturale: mi allineo e chiedo al maestro/compagno di controllare l'allineamento, se sono sulla linea verticale oppure inclinato un pò in avanti/indietro, e poi mi faccio spingere sulla zona dei reni e via via sempre più verso l'alto della schiena in modo da verificare non solo l'allineamento ma anche il famoso filo alto/basso.
Scaricamento del peso sulla pianta del piede: se il mio allineamento strutturale è perfettamente verticale, facilmente il peso del corpo si scaricherà sul centro del piede, quindi valgono i medesimi test prima effettuati.

Spero di aver spiegato in modo chiaro cosa intendo per sensazioni e la relazione tra sensazioni/pratica/test. Questo anche a beneficio di Insetto che si è autoescluso dalla discussione e me ne dispiace. :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 05, 2010, 19:19:21 pm
... omissis... Tornando al 1° e 2° punto, quando con LXM praticavo il "Piccolo Circolo" lui aveva detto chiaramente le sensazioni che si dovevano sentire. ...omissis...
Scusa la 'durezza' con cui te lo chiedo: a cosa ***** serve praticare "il piccolo circolo" ?
Se c'è un uso utilizzabile, bene. Allora non ho bisogno di "sensazioni" ma - con un "test" - dimostro il risultato.  Ad esempio, con "il piccolo circolo" riesco a farmi ricrescere i capelli persi ? Bene, quando ce li ho dimostro di essere capace. Ha la stessa funzione della pillola blu ? Bene, la mia compagna "testerà" la mia capacità. E così via.


Dopo lunghi anni passati a praticare il "Piccolo Circolo" sono arrivato alla conclusione che marzialmente non serve a un cacchio.
Me lo aveva già detto YM, che continuerò a ringraziare tutte le volte che mi viene in mente questa cosa, e confermatami da WZX.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 05, 2010, 21:47:12 pm
in un arte che usa la forza dell avversario,se l altro non la usa in nessun modo e non ti attacca,non hai niente cui appoggiarti,nessuna tensione muscolare su cui fare leva..ma se é molle,dovresti riempire l insostanziale col sostanziale,se no dov é il tao..

Parlavo di test x valutare la progressione e non di combattimento o giochi a 2.

Se l'altro e' molle la soluzione e' semplice...lo "sdrumo". E' quando l'altro e' grosso piu' di te e forte piu' di te che diventa interessante no? ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 05, 2010, 21:51:28 pm
Tornando al 1° e 2° punto, quando con LXM praticavo il "Piccolo Circolo" lui aveva detto chiaramente le sensazioni che si dovevano sentire. Ebbene.....alcune di quelle sensazioni le ho sentite, altre no, ne ho invece sentite in modo netto e inequivocabile delle altre che non apparivano in quelle descritte da LXM. Ecco perchè dico che il gusto di ciò che provi è essnziale, non solo, ma io posso provare cose più o meno differenti da te pur facendo la stessa pratica allo stesso livello.  :)

A volte in certi casi quello che senti sono "echi" del cervello come anche problemi del sistema corpo-mente che vengono fuori nei modi piu' disparati tra cui uno e' il dolore.

Per questa e altre ragioni quando si parla di interno credo sia importante seguire con precisione le direttive e non agganciarsi piu' di tanto a delle sensazioni (che potrebbero essere effimere o il risultato di TUOI problemi) e considerare quelle buone (quelle che corrispondono alla descrizione data di chi ti insegna) a conferma del giusto fare.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Liquid Swordsman on August 05, 2010, 21:57:16 pm
Dopo lunghi anni passati a praticare il "Piccolo Circolo" sono arrivato alla conclusione che marzialmente non serve a un cacchio.
Me lo aveva già detto YM, che continuerò a ringraziare tutte le volte che mi viene in mente questa cosa, e confermatami da WZX.

Secondo me invece è utile, te ne spari uno per ritrovare la posizione e la centratura, rilassando le zone interessate sul tan tien.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 05, 2010, 21:59:41 pm
Provo a spiegarmi con un esempio semplice:
cut

Conosco il sistema e per questa ragione vado diritto nel dire la mia.
Pensa un attimo un altro sistema.
Tu sei in mabu' e stai li per 2 ore.....oppure tu prendi un ex di Xu e lo fai per 2 ore...di fila ovviamente senza fermarti.
E non inizi gradualmente....tipo incrementi di 10 min al mese. Lo fai diciamo per 30 min poi molli ti riposi 5 min e via di altri 30....il giorno seguente miri a fare 1 ora di fila....e via cosi'
Pensi che dopo una settimana cosi' avrai ancora tante sensazioni a cui attaccarti?
Se il metoto e' buono non servono le sensazioni, se le direttive sono corrette il corpo si forma....basta riuscire a reggere il metodo ;)

Questo anche a beneficio di Insetto che si è autoescluso dalla discussione e me ne dispiace. :)

Be' inutile insistere quando le visioni sono cosi' differenti no?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: rockyjoe on August 05, 2010, 23:00:20 pm
in un arte che usa la forza dell avversario,se l altro non la usa in nessun modo e non ti attacca,non hai niente cui appoggiarti,nessuna tensione muscolare su cui fare leva..ma se é molle,dovresti riempire l insostanziale col sostanziale,se no dov é il tao..

Se l'altro non usa la forza nè c'è contatto allora non c'è modo ma soprattutto non c'è bisogno di usare la forza, magari state chiacchierando e sorseggiando un rhum in poltrona.

Non ho capito la seconda considerazione (il tao è al bar)


e se fosse che invece durante il combattimento ha fatto uno sbaglio e semplicemente ha lasciato un vuoto da riempire?o vogliamo aspettare che si risistemi cosí invece di picchiarvi fate tui sho insieme da buoni amici?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: rockyjoe on August 05, 2010, 23:03:32 pm
in un arte che usa la forza dell avversario,se l altro non la usa in nessun modo e non ti attacca,non hai niente cui appoggiarti,nessuna tensione muscolare su cui fare leva..ma se é molle,dovresti riempire l insostanziale col sostanziale,se no dov é il tao..

Parlavo di test x valutare la progressione e non di combattimento o giochi a 2.

Se l'altro e' molle la soluzione e' semplice...lo "sdrumo". E' quando l'altro e' grosso piu' di te e forte piu' di te che diventa interessante no? ;)
é sempre interessante.potrebbe essere che é piu forte di te ma in quel caso o la sua forza é altrove perché é strutturato o posizionato male,o é scivolato,o si é aperto troppo e la sua forza se la sbatte al ...

fatto sta che si considera sempre il caso che l altro sia piu forte,e se invece siamo piu forti noi?facciamo a bvraccio di ferro per sapere chi é piu forte prima di picchiarci?o vogliamo ricordarci che la potenza dei movimenti non é legata solo a quanti chili di panca si fanno?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 06, 2010, 08:52:12 am
Ok, forse ho capito dove sta la questione. E' che noi (tu ed io) intendiamo come "sensazioni" cose non proprio simili. ...omissis... Spero di aver spiegato in modo chiaro cosa intendo per sensazioni e la relazione tra sensazioni/pratica/test.
Si. Ti sei spiegato e mi hai confermato che parliamo delle stesse identiche cose. Ritorno all'esempio della prima volta ZZ. La mia "sensazione" era di essere dritto e stare "molto bene". Dopo la correzzione la mia "sensazione" era di essere terribilmente sbilanciato in avanti, col peso sull'avanpiede, il peso distribuito più sul lato SX ed altro. Ascoltando le mie "sensazioni" mi sono autocorretto con il risultato che al giro seguente del maestro mi ha rimesso in riga chiedendomi se non avessi fiducia in lui...
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 06, 2010, 11:28:40 am
Tornando al 1° e 2° punto, quando con LXM praticavo il "Piccolo Circolo" lui aveva detto chiaramente le sensazioni che si dovevano sentire. Ebbene.....alcune di quelle sensazioni le ho sentite, altre no, ne ho invece sentite in modo netto e inequivocabile delle altre che non apparivano in quelle descritte da LXM. Ecco perchè dico che il gusto di ciò che provi è essnziale, non solo, ma io posso provare cose più o meno differenti da te pur facendo la stessa pratica allo stesso livello.  :)

A volte in certi casi quello che senti sono "echi" del cervello come anche problemi del sistema corpo-mente che vengono fuori nei modi piu' disparati tra cui uno e' il dolore.

Per questa e altre ragioni quando si parla di interno credo sia importante seguire con precisione le direttive e non agganciarsi piu' di tanto a delle sensazioni (che potrebbero essere effimere o il risultato di TUOI problemi) e considerare quelle buone (quelle che corrispondono alla descrizione data di chi ti insegna) a conferma del giusto fare.


Ho quotato questo post ma in realtà lo prendo come pretesto per rispondere anche agli altri ultimi post tuoi e di Lù. Ormai i punti di vista sono chiari e tenterò di fare ciò in cui Lù è molto abile  ;): riassumere perchè secondo me alla resa dei fatti siamo sulla stessa linea.
-Ci sono sensazioni giuste e sensazioni sbagliate. bisogna coltivare le sensazioni giuste e cancellare quelle sbagliate. Come fare per riconoscere le sensazioni giuste da quelle errate? Le sensazioni sono prodotte da movimenti/posture/atteggiamenti mentali che inducono ad atteggiamenti posturali/movimenti sbagliati. Tutte queste cose "fisiche sono verificabili attraverso i "test"; i test diranno quali posizioni/movimenti/atteggiamenti erano giust e quali sbagliati. Questo procedimento farà individuare automatiocamente le sensazioni sbagliate in quanto a movimenti/posture/atteggiamenti sbagliati corrispondono sensazioni sbagliate.
-Coltivare e dar peso alle sensazioni non significa allenarsi cercando di vedere la Madonna o cercare l'illuminazione ultima. Le sensazioni sono uno strumento utile al pari della pratica fisica. Le due cose sono intimamente connesse. Sulla pratica fisica non ci piove, pensavo fosse scontato, tutti noi ci alleniamo molto da quel lato.
-Dar retta al Maestro, seguire il metodo con costanza e perseveranza, anche questo pensavo fosse chiaro e scontato. Ma ripeto......le sensazioni fanno parte del ns. essere, ogni cosa che facciamo/pensiamo/vediamo produce sensazioni buone o cattive. E torniamo al solito discorso...chissà perchè nel Taiji invece devono essere bollate come sogni o vaneggiamenti al pari di sessantottini sballati e fumati.

Posso capire Insetto che, avendo avuto brutte esperienze in merito, sia molto cauto sulla questione. Ma questo non vuol dire bollare tutto come voli pindarici sensa nessun senso.

Chi è stato ferito profondamente in amore certo poi sarà più cauto nell'assecondare i suoi sentimenti, ma non per questo si può bollare il sentimento d'amore come deleterio e negativo.  :)

Spero sinceramente di essere arrivato ad una visione condivisibile, altro non so più cosa far uscire dalle mie meningi.  :D
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 06, 2010, 12:01:19 pm
Ciao Baltoro,

non sto dicendo che non vi allenate o che non seguite il maestro ma :

 - che quando uno si allena molto le sensazioni "fini" diventano secondarie rispetto alla fatica e al dolore, sia fisico che mentale, testa e corpo vanno in "palla" ma il focus deve essere di mantenere le direttive ricevute e fare il meglio possibile l'ex in questione; in questo non considero le sensazioni utili...mi preoccupo piu' a volte di sopravvivere ;)

 - che spesso si interpreta (io stesso lo faccio) quello che ci viene detto e da li si inizia a deviare rispetto quello che realmente ci e' stato trasmesso, questo intendo sul lasciar stare quello che sentiamo a favore di quello che dobbiamo fare.

E questo, volente o nolente, e' derivato dalla mia esperienza che riporto qui e condivido, a libero uso di tutti.

Ma per essere pratici pratici. Prendi l'ex di XU quello con le anche che scorrono su 2 binari e le braccia che salgono e scendono in coordinazione. Roba di XinYi penso.
Prova a farlo diciamo per una o due ore di fila.....poi analizza cosa senti nei primi 10 min o verso la prima ora o la seconda. Noterai che non c'e' la stessa "attenzione".
Noterai inoltre che le sensazioni che ti arrivano sono tantissime e che alcune ti sembrano piu' giuste di altre, poi ne arrivano altre che ti sembrano piu' giuste ancora e sbagliatissime quelle prima. A quale ti leghi? A quelle sentite in coppia a 2 con il corpo a freddo? A quelle provate in un test dopo 1 ora? Dopo 2?
Il corpo cambia durante la pratica...e non di poco.

I test sono utili x verificare il buon andamento ma conta molto come sono fatti e chi te li fa. Spesso (per non dire quasi sempre) in passato in alcune scuole i test erano scontri di orgoglio dove lo scopo era dimostrare di saper fare o di essere piu' bravi, e questo comportava che i test erano travisati in una sorta di competizione.

Quando venivo da Xu c'erano 5-6 persone al massimo il cui parere nei test o ts mi interessa, maestri a parte. Non era la capacita' loro quanto la loro abitudine all'onesta verso se stessi e gli altri e il non aver paura di sbagliare.
E questo l'avevo capito dopo un po' di tempo facendo il giro di un po' tutti.

Le mie esperienze negative passate derivano da un ambiente dove era molto presente il concetto di "sensazioni" e "ascoltarsi" che pur essendo utili ad avere conferme del buon lavoro non possono essere, come ho gia' detto, guide.

Inoltre il lavorare molto sulle sensazioni del corpo sviluppa una forte attenzione a quello che faccio con la mente che viaggia e non finisce per non trovarsi a mio avviso in uno stato "buono" per la pratica.

Io credo molto nel fare e rifare fino all'ignoranza curandosi relativamente poco di quello che passa, purtroppo la mia mente e' molto debole (e pure il corpo), e quindi cedo facilmente.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: caiosempronio on August 06, 2010, 12:19:42 pm
Caro Insetto,mi permetto di inserirmi nel discorso,proveniamo da esperienze analoghe,credo,almeno per quel che riguarda l'esperienza con Xu.Io penso che tutto nasca da un equivoco sui termini.Vogliamo provare a cambiare "sensazioni" con "propriocezione"?Bene,la propriocezione è quella che usa qualsiasi essere vivente per interagire con lo spazio e nello spazio,dunque è una cosa imprescindibile dal fatto stesso di essere vivi e,dunque,non si può escludere da nessun processo motorio che facciamo.Spero che su questo di possa essere d'accordo,a meno che uno non mi dica che gira bardato con sistemi di telemetria per sapere se si trova  più o meno vicino ad un oggetto,ad esempio.Mi si può giustamente obiettare:"ma se sono ubriaco io di strade ne vedo due e non so quale è quella giusta!",sempre per fare un esempio.Vero,ma in quel caso non è tanto la propriocezione,che è solo un mezzo,ad essere sbagliata,ma i miei schemi neuronali che sono momentaneamente in tilt.Dunque,se io credo di essere dritto ma sono storto,mi servirà un intervento esterno (insegnante,in questo caso) che modifichi il mio schema.Io mi dovrò fidare anche se le sensazioni che mi arrivano sono "negative",a poco a poco il mio sistema riconoscerà come "buono" quello schema e la mia propriocezione si modificherà,si spera in senso virtuoso,se il mio maestro non è un asino.Se io insisto a riconfermare quello che facevo prima sarò ben meritevole di cazziatone perchè l'asino sono io.Mi fai l'esempio dell'ex proposto da Xu per le anche.Credi che ne abbia visti pochi (me compreso),che l'hanno eseguito bovinamente per 10 anni di fila senza cavarci un ragno dal buco?O non hai mai sentito lui stesso raccomandare di non eseguire i movimenti "mindless" o di preoccuparsi di sentire piuttosto che di "fare"?Queste son parole sue,a me han dato molto da riflettere?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 06, 2010, 12:40:15 pm
Caro Insetto,mi permetto di inserirmi nel discorso,proveniamo da esperienze analoghe,credo,almeno per quel che riguarda l'esperienza con Xu.Io penso che tutto nasca da un equivoco sui termini.Vogliamo provare a cambiare "sensazioni" con "propriocezione"?Bene,la propriocezione è quella che usa qualsiasi essere vivente per interagire con lo spazio e nello spazio,dunque è una cosa imprescindibile dal fatto stesso di essere vivi e,dunque,non si può escludere da nessun processo motorio che facciamo.Spero che su questo di possa essere d'accordo,a meno che uno non mi dica che gira bardato con sistemi di telemetria per sapere se si trova  più o meno vicino ad un oggetto,ad esempio.Mi si può giustamente obiettare:"ma se sono ubriaco io di strade ne vedo due e non so quale è quella giusta!",sempre per fare un esempio.Vero,ma in quel caso non è tanto la propriocezione,che è solo un mezzo,ad essere sbagliata,ma i miei schemi neuronali che sono momentaneamente in tilt.Dunque,se io credo di essere dritto ma sono storto,mi servirà un intervento esterno (insegnante,in questo caso) che modifichi il mio schema.Io mi dovrò fidare anche se le sensazioni che mi arrivano sono "negative",a poco a poco il mio sistema riconoscerà come "buono" quello schema e la mia propriocezione si modificherà,si spera in senso virtuoso,se il mio maestro non è un asino.Se io insisto a riconfermare quello che facevo prima sarò ben meritevole di cazziatone perchè l'asino sono io.Mi fai l'esempio dell'ex proposto da Xu per le anche.Credi che ne abbia visti pochi (me compreso),che l'hanno eseguito bovinamente per 10 anni di fila senza cavarci un ragno dal buco?O non hai mai sentito lui stesso raccomandare di non eseguire i movimenti "mindless" o di preoccuparsi di sentire piuttosto che di "fare"?Queste son parole sue,a me han dato molto da riflettere?

Superquotone...!
Anche perché la sostituzione di termini "sensazione" / "propriocezione" ho già provato a proporla, ma non è stata recepita... >:(

P.S.
Sembra un club (alcolisti) allievi anonimi di Xu...
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: XinYiMan on August 06, 2010, 12:42:41 pm
Caro Insetto,mi permetto di inserirmi nel discorso,proveniamo da esperienze analoghe,credo,almeno per quel che riguarda l'esperienza con Xu.Io penso che tutto nasca da un equivoco sui termini.Vogliamo provare a cambiare "sensazioni" con "propriocezione"?Bene,la propriocezione è quella che usa qualsiasi essere vivente per interagire con lo spazio e nello spazio,dunque è una cosa imprescindibile dal fatto stesso di essere vivi e,dunque,non si può escludere da nessun processo motorio che facciamo.Spero che su questo di possa essere d'accordo,a meno che uno non mi dica che gira bardato con sistemi di telemetria per sapere se si trova  più o meno vicino ad un oggetto,ad esempio.Mi si può giustamente obiettare:"ma se sono ubriaco io di strade ne vedo due e non so quale è quella giusta!",sempre per fare un esempio.Vero,ma in quel caso non è tanto la propriocezione,che è solo un mezzo,ad essere sbagliata,ma i miei schemi neuronali che sono momentaneamente in tilt.Dunque,se io credo di essere dritto ma sono storto,mi servirà un intervento esterno (insegnante,in questo caso) che modifichi il mio schema.Io mi dovrò fidare anche se le sensazioni che mi arrivano sono "negative",a poco a poco il mio sistema riconoscerà come "buono" quello schema e la mia propriocezione si modificherà,si spera in senso virtuoso,se il mio maestro non è un asino.Se io insisto a riconfermare quello che facevo prima sarò ben meritevole di cazziatone perchè l'asino sono io.Mi fai l'esempio dell'ex proposto da Xu per le anche.Credi che ne abbia visti pochi (me compreso),che l'hanno eseguito bovinamente per 10 anni di fila senza cavarci un ragno dal buco?O non hai mai sentito lui stesso raccomandare di non eseguire i movimenti "mindless" o di preoccuparsi di sentire piuttosto che di "fare"?Queste son parole sue,a me han dato molto da riflettere?

Superquotone...!
Anche perché la sostituzione di termini "sensazione" / "propriocezione" ho già provato a proporla, ma non è stata recepita... >:(

P.S.
Sembra un club (alcolisti) allievi anonimi di Xu...



 :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 06, 2010, 12:45:18 pm
Ciao Baltoro,

non sto dicendo che non vi allenate o che non seguite il maestro ma :

 - che quando uno si allena molto le sensazioni "fini" diventano secondarie rispetto alla fatica e al dolore, sia fisico che mentale, testa e corpo vanno in "palla" ma il focus deve essere di mantenere le direttive ricevute e fare il meglio possibile l'ex in questione; in questo non considero le sensazioni utili...mi preoccupo piu' a volte di sopravvivere ;)

 - che spesso si interpreta (io stesso lo faccio) quello che ci viene detto e da li si inizia a deviare rispetto quello che realmente ci e' stato trasmesso, questo intendo sul lasciar stare quello che sentiamo a favore di quello che dobbiamo fare.

E questo, volente o nolente, e' derivato dalla mia esperienza che riporto qui e condivido, a libero uso di tutti.

Ma per essere pratici pratici. Prendi l'ex di XU quello con le anche che scorrono su 2 binari e le braccia che salgono e scendono in coordinazione. Roba di XinYi penso.
Prova a farlo diciamo per una o due ore di fila.....poi analizza cosa senti nei primi 10 min o verso la prima ora o la seconda. Noterai che non c'e' la stessa "attenzione".
Noterai inoltre che le sensazioni che ti arrivano sono tantissime e che alcune ti sembrano piu' giuste di altre, poi ne arrivano altre che ti sembrano piu' giuste ancora e sbagliatissime quelle prima. A quale ti leghi? A quelle sentite in coppia a 2 con il corpo a freddo? A quelle provate in un test dopo 1 ora? Dopo 2?
Il corpo cambia durante la pratica...e non di poco.

I test sono utili x verificare il buon andamento ma conta molto come sono fatti e chi te li fa. Spesso (per non dire quasi sempre) in passato in alcune scuole i test erano scontri di orgoglio dove lo scopo era dimostrare di saper fare o di essere piu' bravi, e questo comportava che i test erano travisati in una sorta di competizione.

Quando venivo da Xu c'erano 5-6 persone al massimo il cui parere nei test o ts mi interessa, maestri a parte. Non era la capacita' loro quanto la loro abitudine all'onesta verso se stessi e gli altri e il non aver paura di sbagliare.
E questo l'avevo capito dopo un po' di tempo facendo il giro di un po' tutti.

Le mie esperienze negative passate derivano da un ambiente dove era molto presente il concetto di "sensazioni" e "ascoltarsi" che pur essendo utili ad avere conferme del buon lavoro non possono essere, come ho gia' detto, guide.

Inoltre il lavorare molto sulle sensazioni del corpo sviluppa una forte attenzione a quello che faccio con la mente che viaggia e non finisce per non trovarsi a mio avviso in uno stato "buono" per la pratica.

Io credo molto nel fare e rifare fino all'ignoranza curandosi relativamente poco di quello che passa, purtroppo la mia mente e' molto debole (e pure il corpo), e quindi cedo facilmente.

Si, ormai ho capito il tuo punto di vista.
Dico solo un paio di cose.
Riguardo i test ed i compagni con cui eseguirli:
ci posture giuste e posture sbagliate, ci sono maestri bravi altri no, ci sono compagni di pratica giusti con cui fare i test ed altri che invece è meglio evitare. Sta a noi scegliere.
Riguardo l'esercizio di Xu: ho capito quale intendi, un ex. all'apparenza banale ma che in realtà se non hai capito bene i principi su cui si basa ci vorranno anni per eseguirlo correttamente, come purtroppo è successo pure a me. per quanto riguarda i tempi di lavoro su questo ex. è vero che a più carico di lavoro corrispondono via via sensazioni (o propriocezione se ti suona meglio) differenti, ma quali fossero quelle giuste te ne accorgerai attraverso i test (eseguiti in maniera corretta) oppure testando altri esercizi analoghi che sviluppino lo stesso principio. E' un cammino lungo e articolato, complicato, dove è molto facile smarrirsi.
Qui bene o male siamo tutti onesti e sinceri con noi stessi e con gli altri, e vedo che tutti coloro che hanno vissuto lunghe esperienze nel settore (lunghe come tempo) sono passati attraverso periodi più o meno lunghi di pratica sbagliata o perlomeno non propriamente corretta. Non ne ho ancora sentito 1 che abbia detto che ha trovato subito la strada giusta.

Ah.....detto per inciso.....sull'ex. citato di Xu personalmente non me ne preoccupo delle diverse sensazioni derivate dalla mezz'ora/un'ora/due ore di pratica: dopo 10 minuti cambio esercizio  :D  :whistle:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 06, 2010, 12:50:32 pm
Caro Insetto,mi permetto di inserirmi nel discorso,proveniamo da esperienze analoghe,credo,almeno per quel che riguarda l'esperienza con Xu.Io penso che tutto nasca da un equivoco sui termini.Vogliamo provare a cambiare "sensazioni" con "propriocezione"?Bene,la propriocezione è quella che usa qualsiasi essere vivente per interagire con lo spazio e nello spazio,dunque è una cosa imprescindibile dal fatto stesso di essere vivi e,dunque,non si può escludere da nessun processo motorio che facciamo.Spero che su questo di possa essere d'accordo,a meno che uno non mi dica che gira bardato con sistemi di telemetria per sapere se si trova  più o meno vicino ad un oggetto,ad esempio.Mi si può giustamente obiettare:"ma se sono ubriaco io di strade ne vedo due e non so quale è quella giusta!",sempre per fare un esempio.Vero,ma in quel caso non è tanto la propriocezione,che è solo un mezzo,ad essere sbagliata,ma i miei schemi neuronali che sono momentaneamente in tilt.Dunque,se io credo di essere dritto ma sono storto,mi servirà un intervento esterno (insegnante,in questo caso) che modifichi il mio schema.Io mi dovrò fidare anche se le sensazioni che mi arrivano sono "negative",a poco a poco il mio sistema riconoscerà come "buono" quello schema e la mia propriocezione si modificherà,si spera in senso virtuoso,se il mio maestro non è un asino.Se io insisto a riconfermare quello che facevo prima sarò ben meritevole di cazziatone perchè l'asino sono io.Mi fai l'esempio dell'ex proposto da Xu per le anche.Credi che ne abbia visti pochi (me compreso),che l'hanno eseguito bovinamente per 10 anni di fila senza cavarci un ragno dal buco?O non hai mai sentito lui stesso raccomandare di non eseguire i movimenti "mindless" o di preoccuparsi di sentire piuttosto che di "fare"?Queste son parole sue,a me han dato molto da riflettere?

La propriocezione e' utile x effettuare correzioni o per analizzare un movimento ma non passo il mio tempo ad usarla in modo "razionale".
Mi preoccupo di fare quello che mi e' stato detto e continuo in quella direzione.

Diciamo che e' una questione di metodi. Io dedico poca parte della mia mente ad ascoltare il mio corpo nelle sua varie parti e aspetti (pur avendo sensazioni a iosa) e mi concentro sugli aspetti che mi e' stato detto di mantenere.
Se oltre le direttive del ex ho delle correzioni, il mio scopo sara' di fare evitando ad esempio un movimento di anca, l'alzata di una spalla, ecc.
Queste non sono sensazioni a cui mi aggancio quanto a correzioni ricevute e quindi rientrano nel discorso di regole/indicazioni ricevute e non di sensazioni scoperte.

Giusto x capirci non c'e' un giusto o sbagliato ma un giusto in funzione di un percorso. Quindi entrambi i metodi sono corretti.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 06, 2010, 12:51:55 pm
Ah.....detto per inciso.....sull'ex. citato di Xu personalmente non me ne preoccupo delle diverse sensazioni derivate dalla mezz'ora/un'ora/due ore di pratica: dopo 10 minuti cambio esercizio  :D  :whistle:

Che sia questa la differenza tra di noi?  :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 06, 2010, 13:01:33 pm
Anche perché la sostituzione di termini "sensazione" / "propriocezione" ho già provato a proporla, ma non è stata recepita... >:(

L'avevo recepita ma non e' il termine che si usa la parte importante quanto l'approccio.
Volevo far emergere differenze di approccio e credo di esserci riuscito, sia sul discorso di struttura interna che sulle sensazioni o su altri aspetti.

Dopo un po' di tempo in cui piu' o meno seguivo il vs. modo di vedere le cose (Xu style) ho deciso di portare parte del mio modo di vedere le cose anche a seguito di un post di qualcuno dove parlava di esperienze personali.

Non mi importa ne vendere qualcosa ne convincere qualcuno che sbaglia ma che ci sono differenti approcci e che spesso quello che viene dato come assoluto/universale diventa molto relativo dopo che giri un po'.

So che spesso sembro assolutista ma non e' cosi'.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 06, 2010, 13:12:24 pm

 - che spesso si interpreta (io stesso lo faccio) quello che ci viene detto e da li si inizia a deviare rispetto quello che realmente ci e' stato trasmesso, questo intendo sul lasciar stare quello che sentiamo a favore di quello che dobbiamo fare.



mi riallaccio a questo passaggio per dire la mia...

vado agli stage, il maestro mi fa vedere quali esercizi fare, mi corregge le posture e le posizioni
io l'unica cosa che cerco di fare in quel frangete è: registarare più parametri possibili per riprodurre al meglio l'esercizio
tipo: mi fa allineare la colonna vertebrale...cerco di guardare negli specchi in che modo sono stato sistemato (un parametro esterno visivo), cerco di capire come il mio peso si sta distribuendo nei piedi (un paramentro interno), cerco di sentire cosa mi fa "male" e cosa "no" fregandomene se il mio cervello percepisce come "negativa" la sensazione di dolore, perchè se mi dicono che devo fare quell'esercizio in quel modo il dolore fa parte del gioco, quindi quando sarò nella mia casuccia a fare lo stesso esercizio cercherò di riprodurre esattamente tutte le condizioni che allo stage con il maestro si erano verificate e per cui l'esercizio andava bene!!

poi cosa succede...che facendo sti benedetti esercizi prima o poi qualcosa accade...magari perchè servono?? e a forza di batterci producono l'effetto desiderato??

quello è un momento molto delicato...perchè qualcosa "cambia" (tipo il minmeng che si apre) ma bisogna stare attenti...è questo il momento in cui si rischia sul serio di partire per la tangente per un bel volo di fantasia!!
ma per fortuna ci sono i maestri per capire se si è lavorato bene oppure si è buttato tempo
mi attacco al telefono o mando una mail a GJ oppure direttamente in palestra con i compagni e faccio domande precise:

senti carissimo...stavo facendo questo esercizio quando ad un certo punto mi è capitato questo: "bla bla bla cerco di descriverlo nei minimi dettagli" è cosa buona e giusta oppure no???
a volte arrivano risposte tipo: si ti capita questo perchè...bla bla bla e a volte arrivano risposte tipo: lascia perdere tutte ste cavolo di pippe mentali e continua a fare esercizi COME TI HO FATTO VEDERE!!
a volte capita anche: no...questo non va bene, devi correggere questo questo e l'altro

praticamente vivo la mia pratica di Taiji da "spettatore di me stesso" in questo modo: faccio esercizi nel modo più possbile simile a come mi sono stati presentati (con tutti i parametri di cui sopra...una specie di telemetria per il MIO corpo...per questo si chiamano arti interne...ci sono dei Dati in più da analizzare...) con la mente "vuota" che sta ad assistere
quando si veirfica un "cambiamento" registro più dati possibili sull'evento e li sottopongo a chi ne sa più di me, poi ci sono i test
se tutto è ok, cioè se si superano i test e se le guide mi dicono che sono sulla strada giusta automaticamente archivio quella "nuova" sensazione come qualcosa di buono che diventa un'altro parametro da ricercare durante la pratica

fino ad adesso....sembra funzionare!

è proprio vero...le risposte arrivano con la pratica..

 :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: caiosempronio on August 06, 2010, 13:15:47 pm
Guarda,Insetto,da come hai descritto il tuo metodo se non facciamo esattamente la stessa cosa,parlo per me, poco ci manca.Temo che, come spesso accade in questi post, ci si sia persi dietro le parole.Personalmente,per riassumere,io delle sensazioni me ne servo per capire quel che sto facendo e come,le razionalizzazioni a me fanno venire l'orticaria.E per quel che ho potuto capire è esattamente l'approccio che ha sempre proposto Xu (lui,non altri.A buon intenditor...).
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: MattiaBaldi on August 06, 2010, 13:25:35 pm
Una sensazione che poi si rivela sbagliata non e' un "ascoltare" i principi che il maestro fa nascere all'interno del tuo corpo.
Se pratichiamo con i piedi messi sbagliati e ci sentiamo fighi, poi ovvio che passa il maestro e dopo la correzione ci sentiamo  :'(

Se il maestro, ed era di questo quello di cui si parlava credo, ci dice di fare una cosa in una determinata maniera e dopo qualche ora quella
cosa viene fuori un pochino, ecco... quello e' ascoltare il proprio corpo.

Bisogna sempre praticare col maestro di fronte, la pratica da soli e' una pratica molto avanzata proprio perche' non ci dovrebbero essere plateali errori
che non corretti si portano avanti. Diciamo che e' una pratica per chi errori esterni non ne fa piu' da un pezzo.


M.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: caiosempronio on August 06, 2010, 13:32:25 pm
Stavolta ricambio l'appoggio e la spinta.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Penguin on August 06, 2010, 14:04:06 pm
Anche perché la sostituzione di termini "sensazione" / "propriocezione" ho già provato a proporla, ma non è stata recepita... >:(

L'avevo recepita ma non e' il termine che si usa la parte importante quanto l'approccio.
Volevo far emergere differenze di approccio e credo di esserci riuscito, sia sul discorso di struttura interna che sulle sensazioni o su altri aspetti.

Dopo un po' di tempo in cui piu' o meno seguivo il vs. modo di vedere le cose (Xu style) ho deciso di portare parte del mio modo di vedere le cose anche a seguito di un post di qualcuno dove parlava di esperienze personali.

Non mi importa ne vendere qualcosa ne convincere qualcuno che sbaglia ma che ci sono differenti approcci e che spesso quello che viene dato come assoluto/universale diventa molto relativo dopo che giri un po'.

So che spesso sembro assolutista ma non e' cosi'.

Lo so che non sei assolutista..si scherza..! ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 06, 2010, 20:32:42 pm
Se il maestro, ed era di questo quello di cui si parlava credo, ci dice di fare una cosa in una determinata maniera e dopo qualche ora quella
cosa viene fuori un pochino, ecco... quello e' ascoltare il proprio corpo.

Quello per me e' aggiustarsi per fare corretto, che nella maggioranza dei casi e' forzare il proprio corpo e la propria mente.

Come ti comporti su "cose" che richiedono mesi di pratica per farle venire fuori?
Ci sono aspetti del tjq che richiedono fiducia cieca e determinazione perche' non hai nel breve periodo (diciamo 6 mesi) con una attivita di pratica bassa (diciamo 10-15 ore settimanali) assolutamente segnali che ti indicano che fai bene o che stai procedendo.
Chiaro che praticando 6 ore al giorno tutti i gg allora il discorso cambia ma non credo che nessuno di noi rientri in quel caso.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 06, 2010, 20:34:49 pm
Guarda,Insetto,da come hai descritto il tuo metodo se non facciamo esattamente la stessa cosa,parlo per me, poco ci manca.Temo che, come spesso accade in questi post, ci si sia persi dietro le parole.Personalmente,per riassumere,io delle sensazioni me ne servo per capire quel che sto facendo e come,le razionalizzazioni a me fanno venire l'orticaria.E per quel che ho potuto capire è esattamente l'approccio che ha sempre proposto Xu (lui,non altri.A buon intenditor...).

Non sono sicuro che facciamo allo stesso modo ma puo' essere. Quello che mi fa dubitare e' la parte in grossetto.
Ma ripeto non ci deve essere per forza universalita' di metodi, anzi il bello di confrontarsi e' anche questo, mettere a confronto differenti approcci.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 06, 2010, 20:35:52 pm
vado agli stage, il maestro mi fa vedere quali esercizi fare, mi corregge le posture e le posizioni
io l'unica cosa che cerco di fare in quel frangete è: registarare più parametri possibili per riprodurre al meglio l'esercizio
cuttone

fino ad adesso....sembra funzionare!

è proprio vero...le risposte arrivano con la pratica..


Grazie della risp Raptox, si direi piu' o meno quello che fanno tutti.

A mio avviso quello che descrivi sopra funziona bene con la struttura esterna ma diventa meno utile in altri ambiti dove le sensazioni non utili o effimere sono di gran lunga superiori a quelle utili.

Raptox non si chiamano arti interne perche' ascolti te stesso o ti rapporti allo spazio o un eventuale compagno se no anche ballare la salsa sarebbe uno stile interno. ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Dorgius on August 06, 2010, 20:50:44 pm
Raptox non si chiamano arti interne perche' ascolti te stesso o ti rapporti allo spazio o un eventuale compagno se no anche ballare la salsa sarebbe uno stile interno. ;)

O addirittura il krabi krabong potrebbe essere un'arte interna, secondo questa definizione! :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 06, 2010, 21:41:14 pm

Grazie della risp Raptox, si direi piu' o meno quello che fanno tutti.

A mio avviso quello che descrivi sopra funziona bene con la struttura esterna ma diventa meno utile in altri ambiti dove le sensazioni non utili o effimere sono di gran lunga superiori a quelle utili.

Raptox non si chiamano arti interne perche' ascolti te stesso o ti rapporti allo spazio o un eventuale compagno se no anche ballare la salsa sarebbe uno stile interno. ;)

scusa insetto...ma non riesco a capire dove vuoi arrivare...
capisco perfettamente il discorso delle "sensazioni inutili che sono di gran lunga superiori a quelle utili", proprio per questo ho spiegato quello che faccio.....cioè:
non vado alla ricerca di nessuna sensazione (a parte quelle chiare nette e precise che sono frutto di sensi primari tipo il tatto...vedi pianta dei piedi)
nel senso che non pratico con l'idea di arrivare a sentire il Qi o balle varie
pratico per allenare il corpo, quindi sono esercizi meccanici, non mentali!!
l'unica cosa che faccio è: quando si verifica qualcosa di "strano" a livello "sensoriale" (anche emozioni) chiamo chi di dovere (Grande jedi....oppure gli mando una mail) e gli dico:
senti un po...è normale che ho i tendini delle gambe che friggono???
risposta: si è normale perchè con il gisuto allineamento il peso che scende e la forza che sale li stanno sottoponendo ad un lavoro a cui non erano abituati!!
ah ok...allora continuo??
si continua pure che va bene....ma non esagerare come sempre!!

ti sembrano voli pindarici o concetti semplici???

peccato che se non ti spari 30 min di torchio ogni giorno col cavolo che arrivi a sentire i tendini che bruciano...per un semplice motivo...non li stai allenando!!
e il mingmen rimane bloccato..e tendini non sono elastici...e le articolazioni chiuse...e gli allineamenti a cavolo
il corpo...bisogna sistemare il corpo...altrimenti al lavoro interno non ci si arriverà mai!!!
ma il corpo si sitema solo in un modo esercizi a manetta!!
fase 1 santodio..fase uno!!!
dopo tutto il resto...dopo va bene armonizzare con la mente
ma per adesso la mente deve solo stare a guardare...e il corpo che deve fare!!



lascia perdere la definizione tutta mia di arti interne...non vuole essere un modello convenzionale da esportare....è solo una mia elucubrazione mentale!! ;) ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: rockyjoe on August 06, 2010, 22:26:34 pm
vado agli stage, il maestro mi fa vedere quali esercizi fare, mi corregge le posture e le posizioni
io l'unica cosa che cerco di fare in quel frangete è: registarare più parametri possibili per riprodurre al meglio l'esercizio
cuttone

fino ad adesso....sembra funzionare!

è proprio vero...le risposte arrivano con la pratica..


Grazie della risp Raptox, si direi piu' o meno quello che fanno tutti.

A mio avviso quello che descrivi sopra funziona bene con la struttura esterna ma diventa meno utile in altri ambiti dove le sensazioni non utili o effimere sono di gran lunga superiori a quelle utili.

Raptox non si chiamano arti interne perche' ascolti te stesso o ti rapporti allo spazio o un eventuale compagno se no anche ballare la salsa sarebbe uno stile interno. ;)
perché..ballare salsa non é uno stile interno?

come la ballate voi?oscillando il culo in modo esterno?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: rockyjoe on August 06, 2010, 22:30:08 pm
in un arte che usa la forza dell avversario,se l altro non la usa in nessun modo e non ti attacca,non hai niente cui appoggiarti,nessuna tensione muscolare su cui fare leva..ma se é molle,dovresti riempire l insostanziale col sostanziale,se no dov é il tao..
nel dubbio che non sia stato letto

Parlavo di test x valutare la progressione e non di combattimento o giochi a 2.

Se l'altro e' molle la soluzione e' semplice...lo "sdrumo". E' quando l'altro e' grosso piu' di te e forte piu' di te che diventa interessante no? ;)
é sempre interessante.potrebbe essere che é piu forte di te ma in quel caso o la sua forza é altrove perché é strutturato o posizionato male,o é scivolato,o si é aperto troppo e la sua forza se la sbatte al ...

fatto sta che si considera sempre il caso che l altro sia piu forte,e se invece siamo piu forti noi?facciamo a bvraccio di ferro per sapere chi é piu forte prima di picchiarci?o vogliamo ricordarci che la potenza dei movimenti non é legata solo a quanti chili di panca si fanno?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: rockyjoe on August 06, 2010, 22:30:50 pm
in un arte che usa la forza dell avversario,se l altro non la usa in nessun modo e non ti attacca,non hai niente cui appoggiarti,nessuna tensione muscolare su cui fare leva..ma se é molle,dovresti riempire l insostanziale col sostanziale,se no dov é il tao..

Se l'altro non usa la forza nè c'è contatto allora non c'è modo ma soprattutto non c'è bisogno di usare la forza, magari state chiacchierando e sorseggiando un rhum in poltrona.

Non ho capito la seconda considerazione (il tao è al bar)


e se fosse che invece durante il combattimento ha fatto uno sbaglio e semplicemente ha lasciato un vuoto da riempire?o vogliamo aspettare che si risistemi cosí invece di picchiarvi fate tui sho insieme da buoni amici?
nel dubbio che non sia stato letto
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 00:26:48 am
nel senso che non pratico con l'idea di arrivare a sentire il Qi o balle varie
pratico per allenare il corpo, quindi sono esercizi meccanici, non mentali!!

Non usi la mente per allenare il corpo?
Credi che non sia possibile allenare il corpo x sviluppare il Qi?

l'unica cosa che faccio è: quando si verifica qualcosa di "strano" a livello "sensoriale" (anche emozioni) chiamo chi di dovere (Grande jedi....oppure gli mando una mail) e gli dico:
senti un po...è normale che ho i tendini delle gambe che friggono???
risposta: si è normale perchè con il gisuto allineamento il peso che scende e la forza che sale li stanno sottoponendo ad un lavoro a cui non erano abituati!!
ah ok...allora continuo??
si continua pure che va bene....ma non esagerare come sempre!!

ti sembrano voli pindarici o concetti semplici???

Mai detto che ti fai dei voli pindarici. Dico che in certi casi la quantita' di sensazioni e' tale da non permettere l'analisi della singola e che spesso l'ascoltarle ti porta a perdere di vista il fine.

peccato che se non ti spari 30 min di torchio ogni giorno col cavolo che arrivi a sentire i tendini che bruciano...per un semplice motivo...non li stai allenando!!
e il mingmen rimane bloccato..e tendini non sono elastici...e le articolazioni chiuse...e gli allineamenti a cavolo
il corpo...bisogna sistemare il corpo...altrimenti al lavoro interno non ci si arriverà mai!!!

Il concetto del lavoro interno viene dopo e' un concetto della scuola di Xu che pero' non e', come dicevo, un concetto assoluto o universale.
Ogni scuola/metodo ha una sua progressione.

ma il corpo si sitema solo in un modo esercizi a manetta!!
fase 1 santodio..fase uno!!!
dopo tutto il resto...dopo va bene armonizzare con la mente
ma per adesso la mente deve solo stare a guardare...e il corpo che deve fare!!

La mente fa come il corpo, armonizzare forse viene dopo ma in generale la mente fa.
Il suo fare sembra illusorio ma non lo e'.

Se non accetti il suo ruolo rifiuti concetti cardine delle neijia come lo Yi.
E come ogni cosa va allenata non arriva x infusione divina.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 00:27:13 am
Raptox non si chiamano arti interne perche' ascolti te stesso o ti rapporti allo spazio o un eventuale compagno se no anche ballare la salsa sarebbe uno stile interno. ;)

O addirittura il krabi krabong potrebbe essere un'arte interna, secondo questa definizione! :)

 :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 00:28:00 am
perché..ballare salsa non é uno stile interno?

come la ballate voi?oscillando il culo in modo esterno?

Infatti per me non c'e' divisione....ci ho messo un po' a capirlo. :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 08:06:53 am
..detto terra terra da chi al lavoro interno ci è già arrivato e lo dimostra:

il lavoro interno è quello legato al Qi e al suo fluire nel corpo, ma fino a quando non si sistema la parte fisica (muscoli, ossa, tendini, allineamenti, posture e bla bla bla) il Qi non sarà mai completamente libero di lavorare
al massimo si riesce ad arrivare a sentirlo e muoverlo, ma è una cosa limitata e prima o poi ci si ferma li
(quindi si...all'inizio è un bel farsi il mazzo con esercizi sul corpo...la mente serve come in qualunque altra attività umana...quindi sveglia e attenta a ciò che si fa...ma niente pippe mentali!!)


che guarda un po è in linea con quanto "cinesamente" dice Wang Zhi Xiang quando parla di concetti come: il corpo non deve trattenere il Qi, ma deve diventare un canale per farlo passare


esempio pratico: se tiro un pugno e sono in grado di muovere il Qi nel mio corpo...penso al pugno e guarda un po il Qi si ferma nella mia mano!!
se invece alleno il corpo perchè sia un canale e tiro un pugno pensando di scaricare tutta la potenza sull'avversario il Qi si trasferisce come forza come è giusto che sia!!
ma a questo anche altri che praticano altre am ci sono arrivati: i pugni ideali sono quelli in cui tutta la forza si scarica sull'avversario!!
 :) :)

Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 09:23:59 am
perché..ballare salsa non é uno stile interno?

come la ballate voi?oscillando il culo in modo esterno?

Infatti per me non c'e' divisione....ci ho messo un po' a capirlo. :)


allora se non c'è divisione è possibile arrivare al "lavoro interno"anche praticando altri stili???
io continuo a pensare di si

però allora mettetevi d'accordo: o il Taiji è un'arte unica e sopraffina inarrivabile, oppure al pari di tante altre am funziona se è studiata correttamente

diciamo che la vedo così: lavorare sui principi del Taiji è il metodo più veloce e diretto per arrivare al lavoro interno (sempre se si ha il culo di trovare il maestro giusto)
ma trattandosi di lavori sul corpo e sulla mente, e trattandosi di corpi umani standard (senza boiate da esseri superiori) ci possono arrivare anche altri, praticando altri stili, magari per culo, o per intuizione
perchè da cosa pensate che siano nati i principi del Tjq...da illuminazione divina?? dai su un po di serietà....ogni arte umana è frutto di tanto lavoro e intuizioni di persone normali come tutti


sto iniziando a perdere la pazienza....meno male che da lunedi vado in vacanza
 :) :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 10:14:10 am
allora se non c'è divisione è possibile arrivare al "lavoro interno"anche praticando altri stili???
io continuo a pensare di si

Semplicemente il lavoro interno c'e' anche in stili apparentemente esterni.
Tutto dipende dal buon metodo.

però allora mettetevi d'accordo: o il Taiji è un'arte unica e sopraffina inarrivabile, oppure al pari di tante altre am funziona se è studiata correttamente

Ma che centra la superiorita' di un metodo con il fatto esterno/interno?  ???

diciamo che la vedo così: lavorare sui principi del Taiji è il metodo più veloce e diretto per arrivare al lavoro interno (sempre se si ha il culo di trovare il maestro giusto)
ma trattandosi di lavori sul corpo e sulla mente, e trattandosi di corpi umani standard (senza boiate da esseri superiori) ci possono arrivare anche altri, praticando altri stili, magari per culo, o per intuizione
perchè da cosa pensate che siano nati i principi del Tjq...da illuminazione divina?? dai su un po di serietà....ogni arte umana è frutto di tanto lavoro e intuizioni di persone normali come tutti

Non c'e' UN lavoro interno ma esiste il metodo di Xu o di pincopallo. Non c'e' il lavoro interno inteso come lavoro del tjq dato che ogni scuola fa cose differenti. Non c'e' un fine comune, e se lo pensi vuol dire che non hai avuto contatto con metodi differenti.
Non credo che certe cose arrivano per caso ma sicuramente c'e' stata una evoluzione sperimentale nei secoli passati.

Sull'origine del tjq (in questo caso il simbolo) YM ha scritto qualcosa sulla sua rivista...
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 10:17:23 am
Non c'e' un fine comune, e se lo pensi vuol dire che non hai avuto contatto con metodi differenti.


il fine comune è quello delle arti marziali!!
imparare a menare!!
altrimenti è inutile definire il TJQ arte marziale, ma in quel caso saremmo tutti felici e contenti
 :=) :=)



però allora mettetevi d'accordo: o il Taiji è un'arte unica e sopraffina inarrivabile, oppure al pari di tante altre am funziona se è studiata correttamente

Ma che centra la superiorita' di un metodo con il fatto esterno/interno?  ???



c'entra quando si cerca di sostenere qualcosa di insostenibile...

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3207.0

Title: i
Post by: insetto on August 07, 2010, 10:25:42 am
..detto terra terra da chi al lavoro interno ci è già arrivato e lo dimostra:

il lavoro interno è quello legato al Qi e al suo fluire nel corpo, ma fino a quando non si sistema la parte fisica (muscoli, ossa, tendini, allineamenti, posture e bla bla bla) il Qi non sarà mai completamente libero di lavorare
al massimo si riesce ad arrivare a sentirlo e muoverlo, ma è una cosa limitata e prima o poi ci si ferma li
(quindi si...all'inizio è un bel farsi il mazzo con esercizi sul corpo...la mente serve come in qualunque altra attività umana...quindi sveglia e attenta a ciò che si fa...ma niente pippe mentali!!)

L'uso e lo sviluppo sono 2 cose.
La "sistemazione della parte fisica" puo' avvenire in molti modi, dipende dal metodo. Puo' partire quando si iniza il percorso o dopo un certo punto. Non c'e' un unico metodo.

ps. chi e' arrivato all'uso del Qi possiede determinate qualita' che vanno oltre quello descritto da te; nota bene "uso del Qi".
ppss. il lavoro interno nel tjq parte dal jing e non dal Qi.

che guarda un po è in linea con quanto "cinesamente" dice Wang Zhi Xiang quando parla di concetti come: il corpo non deve trattenere il Qi, ma deve diventare un canale per farlo passare

esempio pratico: se tiro un pugno e sono in grado di muovere il Qi nel mio corpo...penso al pugno e guarda un po il Qi si ferma nella mia mano!!
se invece alleno il corpo perchè sia un canale e tiro un pugno pensando di scaricare tutta la potenza sull'avversario il Qi si trasferisce come forza come è giusto che sia!!
ma a questo anche altri che praticano altre am ci sono arrivati: i pugni ideali sono quelli in cui tutta la forza si scarica sull'avversario!!

Corretto quello che dice WZX e non vedo come va in contrasto con quello che ho detto io (che il lavoro interno o parte di esso in certe scuole arriva prima di altre).
Siccome il mio Qi e' lungi dal essere controllato o sentito non approfondisco il discorso che e' alquanto fuori portata.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 10:28:54 am
Non c'e' un fine comune, e se lo pensi vuol dire che non hai avuto contatto con metodi differenti.


il fine comune è quello delle arti marziali!!
imparare a menare!!
altrimenti è inutile definire il TJQ arte marziale, ma in quel caso saremmo tutti felici e contenti
 :=) :=)

Il fine nel senso di cosa sviluppi e in che ambito.
Ci sono scuole di tjq che si limitano unicamente al ts come esercizi a 2. Credi che abbiano lo stesso fine di una scuola tradizionale?

c'entra quando si cerca di sostenere qualcosa di insostenibile...
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3207.0

Come vedi non l'ho scritto io quel post. Chiedi a lui.

Cosa c'entra cmq il fatto che un metodo o un'arte e' superiore con la separazione interno/esterno?
Credi che solo il tjq possieda lavoro interno?
Title: Re: i
Post by: Raptox on August 07, 2010, 10:29:18 am

L'uso e lo sviluppo sono 2 cose.
La "sistemazione della parte fisica" puo' avvenire in molti modi, dipende dal metodo. Puo' partire quando si iniza il percorso o dopo un certo punto. Non c'e' un unico metodo.


anche io penso che il lavoro sul fisico può avvenire in molti modi, vie più veloci o più intricate
...non a caso un certo Maltese pare ci sia arrivato comunque....

allora è vero che anche praticando altri stili ci si può arrivare...

Title: Re: i
Post by: insetto on August 07, 2010, 10:31:30 am

L'uso e lo sviluppo sono 2 cose.
La "sistemazione della parte fisica" puo' avvenire in molti modi, dipende dal metodo. Puo' partire quando si iniza il percorso o dopo un certo punto. Non c'e' un unico metodo.


anche io penso che il lavoro sul fisico può avvenire in molti modi, vie più veloci o più intricate
...non a caso un certo Maltese pare ci sia arrivato comunque....

allora è vero che anche praticando altri stili ci si può arrivare...



Stili/metodi differenti portano a risultati differenti. Questo non toglie che in altre scuole (se vuoi definite esterne) non ci siano ex che ricordano un lavoro del corpo alla "neijia".

Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 10:32:48 am

Il fine nel senso di cosa sviluppi e in che ambito.
Ci sono scuole di tjq che si limitano unicamente al ts come esercizi a 2. Credi che abbiano lo stesso fine di una scuola tradizionale?

che abbiano almeno la decenza di non definirsi scuole di arti marziali...tutto qui!!

Quote
Cosa c'entra cmq il fatto che un metodo o un'arte e' superiore con la separazione interno/esterno?
Credi che solo il tjq possieda lavoro interno?

ho sempre sostenuto che anche altri stili e altre am possono portare al lavoro interno
ma guarda un po...mi si diceva che non era possibile...
ci vedo un bel po di incongruenza in tutto ciò...ma non da parte mia...che continuo a pensarla nello stesso modo!!

Title: Re: i
Post by: Raptox on August 07, 2010, 10:45:01 am

ps. chi e' arrivato all'uso del Qi possiede determinate qualita' che vanno oltre quello descritto da te; nota bene "uso del Qi".


lo so molto bene...ne ho saggiati di persona 2 che hanno qualità che vanno ben oltre il poco che ho descritto qui nei vari mesi... e so per certo che non hanno "scoperto tutte le carte che hanno nel mazzo" ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 10:50:23 am

Il fine nel senso di cosa sviluppi e in che ambito.
Ci sono scuole di tjq che si limitano unicamente al ts come esercizi a 2. Credi che abbiano lo stesso fine di una scuola tradizionale?

che abbiano almeno la decenza di non definirsi scuole di arti marziali...tutto qui!!

Bah discorso alquanto personale e vario. Io in italia nel tjq non vedo scuole con sessione di sparring libero tra i partecipanti e quando in casi rari avviene non li distinguo tanto da 2 sandaisti o gente del thai.



Quote
Cosa c'entra cmq il fatto che un metodo o un'arte e' superiore con la separazione interno/esterno?
Credi che solo il tjq possieda lavoro interno?

ho sempre sostenuto che anche altri stili e altre am possono portare al lavoro interno
ma guarda un po...mi si diceva che non era possibile...
ci vedo un bel po di incongruenza in tutto ciò...ma non da parte mia...che continuo a pensarla nello stesso modo!!


Raptox se mi citi il 3D magari se ne puo' parlare ma cosi' non so che dirti.
Io l'unica fisima di cui ricordo l'esistenza su cui si e' discusso e non poco era che alla fine tutto convergeva per alcuni e per altri no.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 07, 2010, 10:51:29 am
Insetto ma tu pratichi un'arte marziale ?
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 10:52:24 am
Insetto ma tu pratichi un'arte marziale ?

No pratico il "duro lavoro". ;)

hmm forse sarebbe piu' chiaro se dicessi che mi faccio il mazzo per arrivare a praticare un'arte marziale.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 10:53:40 am


Raptox se mi citi il 3D magari se ne puo' parlare ma cosi' non so che dirti.
Io l'unica fisima di cui ricordo l'esistenza su cui si e' discusso e non poco era che alla fine tutto convergeva per alcuni e per altri no.

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=2888.0

questo è solo la punta dell'iceberg!!
perchè da sempre, da quando sono iscritto al FAM non ho mai nascosto come la penso...
eddai...su un po di coerenza!


Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 07, 2010, 10:56:49 am
No pratico il "duro lavoro". ;)

hmm forse sarebbe piu' chiaro se dicessi che mi faccio il mazzo per arrivare a praticare un'arte marziale.


ho capito ...
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 11:01:07 am


Raptox se mi citi il 3D magari se ne puo' parlare ma cosi' non so che dirti.
Io l'unica fisima di cui ricordo l'esistenza su cui si e' discusso e non poco era che alla fine tutto convergeva per alcuni e per altri no.

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=2888.0

questo è solo la punta dell'iceberg!!
perchè da sempre, da quando sono iscritto al FAM non ho mai nascosto come la penso...
eddai...su un po di coerenza!


Letto le prime pagine ma mi pare che si parlasse unicamente di ricette aka metodi differenti con eventualmente alcuni ingredienti simili.

E se ho compreso nel 3D dici come io citavo che metodi differenti portano a lavori simili o se vuoi che un judoka puo' fare bene una forma di tjq meglio di tanti tjqisti.

Mah raptox a me ste comparazioni non interessano per nulla.
Ho deciso x mia scelta di concentrarmi su una cosa sola (tjq yang) e per culo e per impegno su quello rimango.

A me interessa unicamente di parlare di tjq e delle varie sue sfaccettature. Non cerco analogie manco con XYQ o BQZ perche' li conosco troppo poco e sopratutto mi sono reso conto che non basta una vita a farne uno...perche' dovrei farne 2+?

A meno di non essere professionisti non vedo come poter fare piu' cose. Gia' una mi uccide....
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 11:11:53 am


Raptox se mi citi il 3D magari se ne puo' parlare ma cosi' non so che dirti.
Io l'unica fisima di cui ricordo l'esistenza su cui si e' discusso e non poco era che alla fine tutto convergeva per alcuni e per altri no.

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=2888.0

questo è solo la punta dell'iceberg!!
perchè da sempre, da quando sono iscritto al FAM non ho mai nascosto come la penso...
eddai...su un po di coerenza!


Letto le prime pagine ma mi pare che si parlasse unicamente di ricette aka metodi differenti con eventualmente alcuni ingredienti simili.

E se ho compreso nel 3D dici come io citavo che metodi differenti portano a lavori simili o se vuoi che un judoka puo' fare bene una forma di tjq meglio di tanti tjqisti.

Mah raptox a me ste comparazioni non interessano per nulla.
Ho deciso x mia scelta di concentrarmi su una cosa sola (tjq yang) e per culo e per impegno su quello rimango.

A me interessa unicamente di parlare di tjq e delle varie sue sfaccettature. Non cerco analogie manco con XYQ o BQZ perche' li conosco troppo poco e sopratutto mi sono reso conto che non basta una vita a farne uno...perche' dovrei farne 2+?

A meno di non essere professionisti non vedo come poter fare piu' cose. Gia' una mi uccide....

eddaglie...neanche a me le comparazioni interessano più...
però o una cosa è bianca o è nera!
fare judo non serve per imparare a fare le forme di tjq e su questo non ci piove
magari però lavorare correttamente sui PRINCIPI del judo può portare a capire come funziona il proprio corpo in modo simile (non identico) del lavorare sui PRINCIPI del TJQ
il problema è che sui principi non ci lavora più nessuno
stanno tutti a pensare alle "tecniche" o alle "forme" o ai "kata" e qui peggio ancora "a muovere il Qi senza sapere manco cos'è"

quei pochi che invece arrivano a lavorare sui principi scoprono che alla fine sono comuni a tante arti marziali, perchè sono il fondamentali dell'uso intelligente del corpo!!
 :) :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 12:09:59 pm
eddaglie...neanche a me le comparazioni interessano più...

Ah rap....e' del 13 maggio e le comparazioni le facevi tu! :)

però o una cosa è bianca o è nera!
fare judo non serve per imparare a fare le forme di tjq e su questo non ci piove
magari però lavorare correttamente sui PRINCIPI del judo può portare a capire come funziona il proprio corpo in modo simile (non identico) del lavorare sui PRINCIPI del TJQ

No a mio avviso ma ogununo ha le sue idee.
Che poi ad una apparenza esterna possono assomigliare 2 AM ci puo' stare ma il lavoro non sara' lo stesso ma ripeto ad ognuno le sue idee.

il problema è che sui principi non ci lavora più nessuno
stanno tutti a pensare alle "tecniche" o alle "forme" o ai "kata" e qui peggio ancora "a muovere il Qi senza sapere manco cos'è"

Be' non posso che quotare la parte in grossetto ;)

Saro' diverso ma il tjq non e' banalmente un uso intelligente del corpo, questo c''e in tutte le AM e in tante altre discipline.

Il tjq e' una AM basata su una ricetta di capacita' e principi ben definiti di cui i classici danno le linee guida. Cose reali e concrete e allo stesso tempo "impossibili" che lasciano di stucco quando le vedi.
Questo per me non significa che siano abilita' risvegliabili ma sviluppabili con tanto lavoro dedicato.
Abilita acquisite da un metodo preciso.
Il tjq e' il risultato di una genialita', di chi l'ha inventata o svilppata, perche' la teoria dietro e' molto complessa.

Proprio perche' complessa credo sia importante separare le varie parti e comprenderle bene.

Ecco perche' avevo deciso di parlare unicamente della struttura interna, cosa non recepita proabilmente perche' per molti non ce la separazione tra struttura interna ed esterna.

Vedi raptox continuo a rafforzare la mia idea che finche' parlo con terminologie a voi familiari mi comprendete, quando invece metto del personale (e quindi una visione differente) lo scontro inizia.

A questo punto o si cerca di comprendersi e di definire diversita' e accettarle o la discussione diventa sempre di piu' uno scontro.

La soluzione e' una unica quando ne hai vista solo una.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 12:21:19 pm

Vedi raptox continuo a rafforzare la mia idea che finche' parlo con terminologie a voi familiari mi comprendete, quando invece metto del personale (e quindi una visione differente) lo scontro inizia.

A questo punto o si cerca di comprendersi e di definire diversita' e accettarle o la discussione diventa sempre di piu' uno scontro.

La soluzione e' una unica quando ne hai vista solo una.

e sul fatto che quando si parla di "interno" ognuno ha la sua "visione" allora è vero
ognuno si "percepisce" in modo diverso ed unico!!
motivo per cui anche i "classici" tanto cari a molti ...sono solo il frutto di sensazioni ed elucubrazioni personali...difficilmente esportabili come modelli universali da applicare a tutti..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: *Cherry*Blossom* on August 07, 2010, 13:21:25 pm
Qualcuno mi sa indicare un po' di link dove trovare i testi classici del taiji?  :whistle: :jedi: :sur:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Grisù70 on August 07, 2010, 13:24:51 pm
alla fine della storia... la struttura interna di questo?


mi pare che la schiena sia piena...

forse disperde troppo?

suvvia era giusto per salutare il forum

PS: con raptolo ci vediamo presto... ah ah spero non ci si traumatizzi a vicenda :D

buon sole a tutti
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 13:31:07 pm
motivo per cui anche i "classici" tanto cari a molti ...sono solo il frutto di sensazioni ed elucubrazioni personali...difficilmente esportabili come modelli universali da applicare a tutti..

Mah...sara' che la mia visione dei classici e' cosi' reale che non ci vedo molto le sensazioni.
I classici a mio avviso descrivono capacita' precise e piu' li comprendo piu' li ritengo gli scritti di uno o piu' che avevano tutto ben chiaro.

Prendi per esempio questo :

http://books.google.it/books?id=OFiC1H2KrhwC&pg=PA213&lpg=PA213&dq=mental+elucidation+swaim&source=bl&ots=g2GcLu5LXb&sig=uhM9-9mGQJYnUa3QL-9UCfAWeN8&hl=it&ei=uEJdTMq0HpScONWtyakP&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBgQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false

Per alcuni i concetti contenuti in quel pezzo (Qi, Jing, Yi, Jing Shen, Song, ecc.) e le descrizioni relative sono elucubrazioni mentali. Per me no.

Sono piu' linee guida piu' che modelli precisi. Credo.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 13:37:08 pm
alla fine della storia... la struttura interna di questo?


mi pare che la schiena sia piena...

forse disperde troppo?

suvvia era giusto per salutare il forum

PS: con raptolo ci vediamo presto... ah ah spero non ci si traumatizzi a vicenda :D

buon sole a tutti

 :sur: :sur: :sur: :sur: :sur: :sur: :sur:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 13:40:44 pm
motivo per cui anche i "classici" tanto cari a molti ...sono solo il frutto di sensazioni ed elucubrazioni personali...difficilmente esportabili come modelli universali da applicare a tutti..

Mah...sara' che la mia visione dei classici e' cosi' reale che non ci vedo molto le sensazioni.
I classici a mio avviso descrivono capacita' precise e piu' li comprendo piu' li ritengo gli scritti di uno o piu' che avevano tutto ben chiaro.

Prendi per esempio questo :

http://books.google.it/books?id=OFiC1H2KrhwC&pg=PA213&lpg=PA213&dq=mental+elucidation+swaim&source=bl&ots=g2GcLu5LXb&sig=uhM9-9mGQJYnUa3QL-9UCfAWeN8&hl=it&ei=uEJdTMq0HpScONWtyakP&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBgQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false

Per alcuni i concetti contenuti in quel pezzo (Qi, Jing, Yi, Jing Shen, Song, ecc.) e le descrizioni relative sono elucubrazioni mentali. Per me no.

Sono piu' linee guida piu' che modelli precisi. Credo.

e allora com'è che con tutto sto sapere scritto non c'è stato ancora nessuno del mondo scientifico che è riuscito a dimostrarne l'autenticità??
forse perchè (e lo sappiamo entrambi) fino a quando certe cose non si provano su se stessi sono impossibili da capire
..oh..guarda...un buon motivo per praticare am interne!!
 :D :D
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Darth Dorgius on August 07, 2010, 14:07:34 pm
alla fine della storia... la struttura interna di questo?


mi pare che la schiena sia piena...

forse disperde troppo?

suvvia era giusto per salutare il forum
:D

Ciao Grisù, saluto molto apprezzato! :sur:
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 07, 2010, 14:23:13 pm
e allora com'è che con tutto sto sapere scritto non c'è stato ancora nessuno del mondo scientifico che è riuscito a dimostrarne l'autenticità??
forse perchè (e lo sappiamo entrambi) fino a quando certe cose non si provano su se stessi sono impossibili da capire

Se non credi come mai le pratichi? ;)

Jin Qi e Yi sono piu' che sensazioni personali, sono concrete come muscoli, tendini e ossa.

Ma come gia' detto non voglio convincere nessuno per cui mi accodo a grisu'...buone ferie ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 07, 2010, 16:56:44 pm
e allora com'è che con tutto sto sapere scritto non c'è stato ancora nessuno del mondo scientifico che è riuscito a dimostrarne l'autenticità??
forse perchè (e lo sappiamo entrambi) fino a quando certe cose non si provano su se stessi sono impossibili da capire

Se non credi come mai le pratichi? ;)

Jin Qi e Yi sono piu' che sensazioni personali, sono concrete come muscoli, tendini e ossa.

Ma come gia' detto non voglio convincere nessuno per cui mi accodo a grisu'...buone ferie ;)

e quà che ti sbagli...ci credo perchè c'è chi me ne ha dato ampiamente prova: cose tipo, questo è il fajin...e sbam!!
ne ho presi tanti di cazzotti in anni ed anni di arti marziali...ma la differenza tra i "tipi" di legnate che arrivano la riconosco molto bene

 ;) ;)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: rockyjoe on August 07, 2010, 18:13:21 pm
io penso che dire testa appesa non si possa riferire a una cosa concreta,ma alla sensazione associata ad una corretta postura.
certo prima di comprendere testa appesa,uno puo dare altri valori soggettivi a queste parole.

i classici credo si riferiscano alle sensazioni da ricercare.é vero.ma prima bisogna educarle,queste sensazioni,esattamente come ci si educa il palato coi vini,ai corsi appositi,e si impara poi a definire appropriatamente la sensazione che viene dall assaggio dei vari vini..
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: baltoro 06 on August 07, 2010, 18:35:15 pm
io penso che dire testa appesa non si possa riferire a una cosa concreta,ma alla sensazione associata ad una corretta postura.
certo prima di comprendere testa appesa,uno puo dare altri valori soggettivi a queste parole.

i classici credo si riferiscano alle sensazioni da ricercare.é vero.ma prima bisogna educarle,queste sensazioni,esattamente come ci si educa il palato coi vini,ai corsi appositi,e si impara poi a definire appropriatamente la sensazione che viene dall assaggio dei vari vini..

Esatto.
La pratica interna è una pratica complessa, dove le cose si influenzano a vicenda. Più l'allineamento è corretto, più il corpo si rilassa, più il corpo si rilassa più l'allineamento si corregge. Queste cose provocano delle sensazioni o propriocezione come volete chiamarle, che la mente man mano impara a riconoscere e gestire. Questo meccanismo innesca un sistema virtuoso che se ben gestito e pilotato porta a fare grandi progressi in poco tempo. :)

I classici dicono esattamente cosa succede nella pratica, il problema è che le parole scritte devono poi essere capite nella pratica. Capire per es. la differenza tra Yin e Yang, sentirlo sulla propria pelle, nel proprio corpo, nei movimenti, e percepire la differenza di potenziale che ne scaturisce e gestirla nelle tecniche è già un livello molto alto, per ciò che ho visto pochi sono arrivati veramente a questo livello. A parole tutti noi sappiamo la differenza, ma sentirla veramente sul ns corpo e nella pratica è tutta un'altra storia.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: lü dongbin on August 07, 2010, 23:33:13 pm
io penso che dire testa appesa non si possa riferire a una cosa concreta,ma alla sensazione associata ad una corretta postura.
certo prima di comprendere testa appesa,uno puo dare altri valori soggettivi a queste parole.
...omissis...
I classici non sono libri scritti per essere "letti" come si fa con un libro di Flavio Daniele. I classici sono riferimenti che vanno spiegati da un maestro, sono libri scritti in un cinese "diverso" dal moderno che bisogna saper tradurre correttamente, ecc.
Compra dieci traduzioni di "xulingdingjin" e non ti ritroverai. Qui trovi un esempio:
http://www.magictortoise.com/classics.pdf
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: MattiaBaldi on August 08, 2010, 02:42:24 am
I classici si leggono DOPO che uno sa fare la cosa in se, non prima. O non si trovera' nessun corrispettivo con quello che si sta facendo.
Sono invece belli da tradurre se parlano di principi che stiamo studiando, il maestro TE LI DEVE spiegare nella pratica, poiche' sono pratici i concetti che spiegano.
Non e' cmq fondamentale averli letti. Non e' fondamentale per la pratica marziale poi per altro non mi interessa.



M.
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Deinoforo on August 08, 2010, 10:40:03 am
I classici si leggono DOPO che uno sa fare la cosa in se, non prima. O non si trovera' nessun corrispettivo con quello che si sta facendo.
Sono invece belli da tradurre se parlano di principi che stiamo studiando, il maestro TE LI DEVE spiegare nella pratica, poiche' sono pratici i concetti che spiegano.
Non e' cmq fondamentale averli letti. Non e' fondamentale per la pratica marziale poi per altro non mi interessa.



M.
per me mattia ha ragione
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Iperbole on August 08, 2010, 11:03:57 am
Gli intellettuali
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: Raptox on August 08, 2010, 13:33:40 pm


Se non credi come mai le pratichi? ;)

Jin Qi e Yi sono piu' che sensazioni personali, sono concrete come muscoli, tendini e ossa.

Ma come gia' detto non voglio convincere nessuno per cui mi accodo a grisu'...buone ferie ;)


Riformulo la risposta perchè quella non era poi così esaustiva...

il Taiji è un'arte marziale...non una religione
nelle religioni si deve credere inquanto non tutto cio che si predica si può dimostrare
le arti marziali si praticano....al massimo l'unica cosa che si deve fare è riporre FIDUCIA nei maestri che si segue
ma ca niscuin'èfess se un maestro mi dice che sa fare X deve dimostrarlo senza se e senza ma!!
se mi dice che con il suo uso intelligente del corpo è capace di farsi spingere stando su una gamba sola....deve farlo...e non con un altro che lo spinge...ma con ME!!
io non ripongo nessuna fiducia in quelli che bla bla bla e poi non si fanno neanche toccare agli stage [kill] [kill] [kill]
poi è ovvio ci sono buoni praticanti che sono pessimi maestri, cioè quelli  che riescono a fare e dimostrare...ma che per ragionamenti incasinati rielaborano dei metodi che non fanno progredire gli allievi....
e va beh...capita di trovare anche questi...l'importante è che siano in buona fede...e che riconoscano i propri limiti

come vedi non c'è da credere proprio in un bel nulla....

se la tua domanda era scaturita dai miei ragionamenti sul "muovere il Qi" se leggi bene...non ho mai scritto che non esiste o cose simili
ho sempre detto che per arrivare ad alti livelli, e quindi alla "struttura interna" si deve prima sistemare il corpo, nulla di più nulla di meno


....sbaglio....o eri tu quello che aveva scritto che non ti era ancora chiaro il concetto "il peso scende e il Qi sale dalla terra"??
per me ormai è diventata una cosa naturale, ma l'ho capita solo dopo mesi di esercizi che hanno permesso il crearsi delle condizioni per cui è avvenuto...per fortuna!!
ha ragione Mattia: i classici vanno letti DOPO perchè solo così si comprenderanno, altrimenti rischiano di portare sul serio i praticanti alla ricerca di sensazioni e fenomeni che sono completamente errati
 :) :)
Title: Re: Struttura interna del tjq
Post by: insetto on August 20, 2010, 11:20:22 am
Riformulo la risposta perchè quella non era poi così esaustiva...

il Taiji è un'arte marziale...non una religione
nelle religioni si deve credere inquanto non tutto cio che si predica si può dimostrare
le arti marziali si praticano....al massimo l'unica cosa che si deve fare è riporre FIDUCIA nei maestri che si segue
ma ca niscuin'èfess se un maestro mi dice che sa fare X deve dimostrarlo senza se e senza ma!!
se mi dice che con il suo uso intelligente del corpo è capace di farsi spingere stando su una gamba sola....deve farlo...e non con un altro che lo spinge...ma con ME!!
io non ripongo nessuna fiducia in quelli che bla bla bla e poi non si fanno neanche toccare agli stage [kill] [kill] [kill]

Poi quando torni mi spieghi perche' questa parte e da cosa deriva tutto sto discorso....



se la tua domanda era scaturita dai miei ragionamenti sul "muovere il Qi" se leggi bene...non ho mai scritto che non esiste o cose simili
ho sempre detto che per arrivare ad alti livelli, e quindi alla "struttura interna" si deve prima sistemare il corpo, nulla di più nulla di meno

Questa e' una via ma non LA via. Se accetti che ci sono metodi differenti con progressione differente allora possiamo ancora discutere se no pace e bene ;)


....sbaglio....o eri tu quello che aveva scritto che non ti era ancora chiaro il concetto "il peso scende e il Qi sale dalla terra"??
per me ormai è diventata una cosa naturale, ma l'ho capita solo dopo mesi di esercizi che hanno permesso il crearsi delle condizioni per cui è avvenuto...per fortuna!!
ha ragione Mattia: i classici vanno letti DOPO perchè solo così si comprenderanno, altrimenti rischiano di portare sul serio i praticanti alla ricerca di sensazioni e fenomeni che sono completamente errati

Non mi ricordo della frase ma il mio Qi e' ben lungi dal essere costantemente percepito.

I classici vanno letti prima durante e dopo, possibilmente spiegati da una persona che te li sa mostrare nella pratica. Questo va fatto anche per togliere le varie mistificazioni che vengono fatte su quei testi.