Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Joseph on September 20, 2010, 01:26:58 am
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E quando si ricevono molteplici critiche, da parte di compagni di allenamento o di allievi, ma si resta convinti del proprio modo di vedere l'arte?
Come si fa?
Cambiamo, pur di non perdere qualcuno?
Facciamo qualcosa di edulcorato, aspettando tempi migliori?
Restiamo sulle nostre posizioni sempre e comunque o veniamo a compromessi anche se crediamo di essere nel giusto?
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Domanda molto interessante, da allieva sono curiosa di leggere le risposte! :)
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critiche di che tipo?
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E quando si ricevono molteplici critiche, da parte di compagni di allenamento o di allievi, ma si resta convinti del proprio modo di vedere l'arte?
Come si fa?
Cambiamo, pur di non perdere qualcuno?
Facciamo qualcosa di edulcorato, aspettando tempi migliori?
Restiamo sulle nostre posizioni sempre e comunque o veniamo a compromessi anche se crediamo di essere nel giusto?
Le critiche, se costruttive, vanno accettate ed interiorizzate.
Per esempio qualcuno può portare critiche sul modo di colpire, i vari bersagli, le varie strategie di movimento. E ci può stare, magari il suggerimento riesce a sviluppare una nuova visione e quindi un miglioramento dell'arte.
Il problema principale è che se qualcuno mette in discussione tutto il sistema, si apre il pensiero mentale "Sto tizio non ha capito una mazza di quello che facciamo" e poi a seguire "Ma se il sistema non gli và a genio, che cacchio ci viene a fare?"
Direi che a quel punto il problema c'è.
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Critiche a come insegno oppure alla mia disciplina non me ne sono mai state fatte..ma forse perchè nessuno è venuto a dirle..quindi posso rispondere che se dovessi riceverle valuterei intanto il tipo di critica e chi me la fa..poi da li si potrà vedere..potrebbero anche essere fondate..nn si può dire.
Posso dire però di aver ricevuto spesso domande riguardo alcune tecniche nn chiare e nn semplici..sono un po sempre le stesse..alcune tecniche che io per primo nn amo e nn trovo proprio utilissime..però qs potrebbe essere su di me e nn su un altro..quindi cerco sempre una spiegazione per far si che le cose funzionino, ma son sempre onesto, non obbligo a pensare che quello che si sta facendo è sempre giusto, bello e perfetto..se ha difetti si dice e basta..come se sbaglio lo dico, ma quante volte mi capita di sbagliare una tecnica...lo dico e basta, qual'è il problema?
E quando si ricevono molteplici critiche, da parte di compagni di allenamento o di allievi, ma si resta convinti del proprio modo di vedere l'arte?
Come si fa?
Cambiamo, pur di non perdere qualcuno?
Li dipende...se cambio è perchè devo esserne convinto e nn per nn perdere qlcn, che perderei cmq prima o poi..
Se uno mi critica TANTO..beh, nn saranno i miei cambiamenti a tenerlo in palestra..e meno male direi!
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critiche di che tipo?
A me, ad esempio, dai compagni di allenamento viene rimproverata la durezza, il fatto che il Judo, come lo vedo io, con finalizzazioni e colpi, sarebbe pericoloso.
Negli ultimi due anni sono svenute due persone, altre si son fatte male, ma a me in una pratica reale sembra più che normale.
Nella palestra di Bjj il ritmo è molto più fisico e nessuno dice niente, anzi è uno stimolo.
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Io mi preoccupo quando i miei nn fanno domande o restano felici e contenti dopo una spiegazione...
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Io mi preoccupo quando i miei nn fanno domande o restano felici e contenti dopo una spiegazione...
si chiama "sorriso di commiserazione" XD XD
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critiche di che tipo?
A me, ad esempio, dai compagni di allenamento viene rimproverata la durezza, il fatto che il Judo, come lo vedo io, con finalizzazioni e colpi, sarebbe pericoloso.
E il difetto sarebbe...............?
Ma dimmi, hai qualche video youtubbato sufficientemente rappresentativo di questa tua forma mentis didattica?
Io mi preoccupo quando i miei nn fanno domande o restano felici e contenti dopo una spiegazione...
E' una preoccupazione che parte nel qui e ora, o tale perplessità rimane latente per qualche giorno?
Nel senso... "pretendi" lavoro cognitivo all' istante o sai che, ad esempio, l' allievo L0tvs può sovente dire "ok, a posto così" ORA per poi, dopo qualche giorno, farti un interrogatorio a scoppio ritardato basato su pippe mentali rimuginate nell' arco di giorni separante una lezione dall' altra?
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Dipende...alcune cose li lasciano perplessi quando le vedono fare a me...poi provano e dicono "Anvedi..ce riesco pure io..."...altre sono concettuali...in genere le riaffronto la volta dopo anche se ho la "croce" di avere studenti che si "vendono" quello che imparano e poi mi riportano il feedback di sconosciuti che mi obbliga a lunghe ma crude spiegazioni.
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.in genere le riaffronto la volta dopo anche se ho la "croce" di avere studenti che si "vendono" quello che imparano e poi mi riportano il feedback di sconosciuti che mi obbliga a lunghe ma crude spiegazioni.
Nel senso che fanno dimostrazione all' amico coatto o judoka (Joseph, insomma) che risponde "sì, ma io poi te rompo così e cosa, er pugno mio è migliore perchè blabla" e sei costretto a controbattere?
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Si...e si va da quello che prova le cose con gli amici sulla spiaggia a quello che ha un amico guardia giurata a cui insegnano cose dubbie.
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critiche di che tipo?
A me, ad esempio, dai compagni di allenamento viene rimproverata la durezza, il fatto che il Judo, come lo vedo io, con finalizzazioni e colpi, sarebbe pericoloso.
E il difetto sarebbe...............?
Ma dimmi, hai qualche video youtubbato sufficientemente rappresentativo di questa tua forma mentis didattica?
Premesso che il nostro è un gruppo di studio e di allenamento che si volge in una palestra autogestita e quindi senza veri maestri.
Credo quindi che sarebbe presunzione se gente come noi uppasse video, quando in giro ci sono tecnici molto migliori.
Oh, quando parlo di colpi non parlo di sparring, quello bisogna avere delle basi tecniche per farlo.
Parlo di esercitare, a vuoto, come nel kata Serioku, o con compagno collaborativo quei quattro atemì in croce che ci sono, magari abbinando alla difesa dall'uno o all'attacco con l'altro, la proiezione migliore in relazione al contesto.
Poi ci si può sbizzarrire con gli educativi, ad esempio: a terra, guantini, uno tira pugni (pianissimo) e l'altro mira solo ad immobilizzare, per sviluppare l'applicazione migliore dell'immobilizzazione ad un contesto del genere, prendendone meno possibile.
Esempio, ancora: per mostrare l'utilità reale di una posizione alta, uno mira alla gamba, l'altro fa sprawl, ma se trova il varco e l'affondo è debole, inserisce la ginocchiata.
E così via.
Ma più che questo la divergenza è su altro: capisco che le leve alle gambe in gara non ci stanno, ma secondo me non è un dramma farle vedere sul proprio tatami. Questo non va perchè sarebbe pericoloso.
Capisco che il Judo è col gi, ma se avvicina uno senza, come spesso capita in una palestra popolare, non lo mandi via, lo fai salire e gli fai fare una tecnica buona per il no-gi, ed arricchisci tutti, che senza gi non sanno che pesci pigliare. Questo non va perchè sarebbe pericoloso.
E cose del genere.....
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critiche di che tipo?
A me, ad esempio, dai compagni di allenamento viene rimproverata la durezza, il fatto che il Judo, come lo vedo io, con finalizzazioni e colpi, sarebbe pericoloso.
Negli ultimi due anni sono svenute due persone, altre si son fatte male, ma a me in una pratica reale sembra più che normale.
Nella palestra di Bjj il ritmo è molto più fisico e nessuno dice niente, anzi è uno stimolo.
Da questo punto di vista sono io il mio più grande critico.
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Spiega, spiega....
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se credo in quel che faccio, va bene. se mi dimostrano il contrario, allora devo imparare e rielaborare. le critiche servono sempre, purché siano poste nel modo corretto.
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E sti cazzi Joseph, a me non spiacerebbero più corsi di judo fatti a sta maniera.
Certo, rispetto ai canoni attuali, sarebbe un non-judo più simile ad un bjj di quello fatto ancora con impostazione marziale interstile... ma il bello proprio questo è.
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E sti cazzi Joseph, a me non spiacerebbero più corsi di judo fatti a sta maniera.
Tu evidentemente non sei una ragazzetta universitaria che stramazza a morta se cerco di arrivare a 15 minuti di randori a terra (metà del nostro gruppo).
Comunque, quello che faccio io è Judo, anche quello che vogliono loro.
Il Judo è vasto ed ognuno lo vive a modo suo, il bello è anche questo.
Ora sto pensando di puntare a trovare ragazzoni robusti che vogliano sudare, così mettiamo su un turno "particolare".
E forse ne ho un paio sottomano... :swat:
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Comunque, quello che faccio io è Judo, anche quello che vogliono loro.
Il Judo è vasto ed ognuno lo vive a modo suo, il bello è anche questo.
Ora sto pensando di puntare a trovare ragazzoni robusti che vogliano sudare, così mettiamo su un turno "particolare".
E forse ne ho un paio sottomano... :swat:
il tuo obbiettivo e' fare numero o mantenere la disciplina ad alti livelli?
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Secondo te?
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Secondo te?
allora il problema e' gia' bello che risolto, no?
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Ja.
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E sti cazzi Joseph, a me non spiacerebbero più corsi di judo fatti a sta maniera.
Tu evidentemente non sei una ragazzetta universitaria che stramazza a morta se cerco di arrivare a 15 minuti di randori a terra (metà del nostro gruppo).
Comunque, quello che faccio io è Judo, anche quello che vogliono loro.
Il Judo è vasto ed ognuno lo vive a modo suo, il bello è anche questo.
Ora sto pensando di puntare a trovare ragazzoni robusti che vogliano sudare, così mettiamo su un turno "particolare".
E forse ne ho un paio sottomano... :swat:
In tutti i corsi ci sono i lavativi e/o quelli che sono palesemente fuori forma.
Alla fine o abbandonano e criticano o continuano e criticano lo stesso.
Il discorso è se tu, in modo autocritico, ritieni che la tua disciplina vada insegnata in quel modo.
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...uhm, nel gruppo non sono neanche il più alto in grado, quindi anche se volessi non potrei imporre le mie opinioni..... :-[
Però, ripeto quello che ho detto sopra, anche un gruppo di persone che si muove totalmente in un ottica amatoriale e molto rilassata, per me, fa Judo, cioè assolve al mandato sostanzialmente educativo e di benessere della disciplina, che in questo differisce in parte nelle finalità da altre am o sdc.
E' come dicevano i maestri: le vie che portano in cima al Fujiyama sono tante, non una sola.
Basta che non pensino minimamente di poter essere efficaci..... :dis:
Mi sta bene, io personalmente per me cerco anche altro e voglio ritagliarmi lo spazio utile per farlo.
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Un judoka "tradizionale" che non sa scrivere Fujiyama.
Chiedo ban.
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E' come dicevano i maestri: le vie che portano in cima al Fuijiama sono tante, non una sola.
la cima e' sapere il judo o il semplice praticare?
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Un judoka "tradizionale" che non sa scrivere Fujiyama.
Chiedo ban.
Ho corretto..... :-[
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E' come dicevano i maestri: le vie che portano in cima al Fuijiama sono tante, non una sola.
la cima e' sapere il judo o il semplice praticare?
La cima è educarsi al miglior utilizzo dell'energia, per la crescita ed il progresso di tutti.
La tecnica è uno strumento, non il fine, posso essere imperfetto e fuori forma e ciononostante vivere bene il Judo. Posso essere un mostro di tecnica e condizione fisica e non avere capito niente del Judo.
Era proprio Kano a dire che il Judo era un metodo educativo ed ad affiancarlo, ad esempio, al Rugby o al Baseball, come esempi di strumenti con cui si raggiungeva lo stesso fine.
Questo è quello che mi sembra di avere capito, almeno-
Non volevo dare il via all'ennesima discussione sul Judo.... :nono:
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Non volevo dare il via all'ennesima discussione sul Judo.... :nono:
non mi rendero' complice di cio'
se la cima del fujiyama e' una crescita interiore, dovrai confidare negli allievi
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E' come dicevano i maestri: le vie che portano in cima al Fuijiama sono tante, non una sola.
la cima e' sapere il judo o il semplice praticare?
L'importante è il viaggio verso la meta, non la meta in sè.