Ar.Ma.
Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: Raptox on November 11, 2010, 10:42:47 am
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quali?? come?? con che test?? a che scopo?
..a voi!!
:) :)
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a parte tutto lo stretching possibile e immaginabile, spesso mi metto cosi' :
(http://images.teamsugar.com/files/upl0/1/12981/02_2008/squat1.jpg)
cercando di mantenere l'attenzione sulle anche tenendole "aperte" , e poi saltelli e camminate in squat
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mmhh...non male sopratutto l'idea del "tenerle sempre aperte"
da quel poco che ho capito....qualunque posizione che porta l'articolazione al suo limite ha il risultato di "bloccarla"
quello che sto tentando di fare è lavorare in modo da non arrivare mai a bloccare l'articolazione
ovvio che portandole ai limiti a lungo andare e lavorandoci bene il "gioco" dell'articolazione aumenta
io per ora tanto mapu con rotazioni delle anche ad avvolgermi sul centro, meglio ancora se con un compagno che esercita pressione sull'anca o sul ginocchio per capire se si sta lavorando in modo corretto
se l'esercizio è fatto bene la pressione del compagno viene scaricata a terra e si è sempre liberi di muovere le anche
:)
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mmhh...non male sopratutto l'idea del "tenerle sempre aperte"
eh si , credo che il corpo si debba stirare da se ... inutile sforzare troppo se poi non siamo in grado di aprire e chiudere correttamente, associando anche una opportuna respirazione.
Comunque credo che uno dei modi migliori sia : muoverle , muoverle , muoverle.
Magari tirando calci , magari camminando in posizione squat , magari saltellando etc etc ... insomma sollecitazioni statiche e dinamiche.
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mmhh...non male sopratutto l'idea del "tenerle sempre aperte"
eh si , credo che il corpo si debba stirare da se ... inutile sforzare troppo se poi non siamo in grado di aprire e chiudere correttamente, associando anche una opportuna respirazione.
Comunque credo che uno dei modi migliori sia : muoverle , muoverle , muoverle.
Magari tirando calci , magari camminando in posizione squat , magari saltellando etc etc ... insomma sollecitazioni statiche e dinamiche.
per ora lascio perdere la respirazione...ma la parte in grassetto sono parole sante!!
;) ;)
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quali?? come?? con che test?? a che scopo?
..a voi!!
:) :)
Caro il mio bel ragassooooo,io faccio (durante la giornata) 1500 di questi esercizi.Questo tipo di allenamento serve per rinforzare notevolmente le articolazioni delle anche.Spesso però viene confuso come una semplice ripetizione di calci fatti male.Nel metodo di Qi Gon che pratico si pone molta attenzione alle articolazioni,infatti diventando vecchietti il nostro corpo risentirà in maniera considerevole questo problema. ;)
https://www.youtube.com/watch?v=OcpuPnUyaQg (https://www.youtube.com/watch?v=OcpuPnUyaQg)
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quali?? come?? con che test?? a che scopo?
..a voi!!
:) :)
Caro il mio bel ragassooooo,io faccio (durante la giornata) 1500 di questi esercizi.Questo tipo di allenamento serve per rinforzare notevolmente le articolazioni delle anche.Spesso però viene confuso come una semplice ripetizione di calci fatti male.Nel metodo di Qi Gon che pratico si pone molta attenzione alle articolazioni,infatti diventando vecchietti il nostro corpo risentirà in maniera considerevole questo problema. ;)
https://www.youtube.com/watch?v=OcpuPnUyaQg (https://www.youtube.com/watch?v=OcpuPnUyaQg)
i movimenti che vedo nella zona delle anche sono mooolto simili a quello che intendo!!
:sur:
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Io intendevo cose del genere :
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Io intendevo cose del genere :
un tipo di allenamento che ho fatto anche praticando altri stili!
:=)
che come dicevo in altri 3d...a qualche risultato porta (il lavoro paga) ma che non sono più sicuro se porta al risultato che cerco
..diciamo che per ora "faccio" e sto a guardare che succede!!
quello che faccio sempre io è il "torchio" si vede qui dal min 3.20:
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Non so , io ho avuto ( ho ancora ) molti problemi con le anche e con le gambe in genere, le ho provate un po' tutte ... e devo dire che per quanto mi riguarda va benissimo allungarsi e fare esercizi statici , ma una grande mano te la danno gli esercizi dinamici
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Io intendevo cose del genere :
facevo quell'esercizio anni fa e l'ho trovato assai utile nel rafforzare le articolazioni delle gambe, non solo le anche, va fatto naturalmente con una certa prudenza. successivamente, praticando chen, l'ho abbandonato perchè credo che sarebbe stato deleterio continuare dato che la ricerca in ogni movimento dell'apertura delle articolazione delle anche sarebbe stata compromessa.
ecco più o meno quello che intendevo!! :)
ah..benvenuto sul forum!!! :sur: :sur:
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domandone...in tutto ciò di cui si è detto e visto fin qui nel 3d, sia es statici e dinamici (attenzione...non camminare non vuol dire per forza "stare fermi") come ponete l'attenzione ai piedi??
nel senso...tutta la pianta sempre aderente al suolo o come??
è un particolare che non ha importanza secondaria...come sembrerebbe!!
:)
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per quello che faccio io :
il piede va poggiato tutto a terra , buttando quasi tutto il peso sul tallone e su un punto del piede situato prima del "cuscinetto" del mignolo.
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quello che faccio sempre io è il "torchio" si vede qui dal min 3.20:
Quello lo chiami torchio? io lo conoscevo come la lavatrice.
Tutti sti nomi del cippalippa...mah...
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nel chansigong il piede era tenuto "flat" con maggior pressione su yongquan del piede "attivo" ...
Pierre
Quello che stava mostrando Xu è un chansigong ?
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quello che faccio sempre io è il "torchio" si vede qui dal min 3.20:
Quello lo chiami torchio? io lo conoscevo come la lavatrice.
Tutti sti nomi del cippalippa...mah...
Infatti...quello non e il torchio... [kill].
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Per le anche ultimamente faccio questi
(http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ4UiwHeSSyePD7-lSqxmIetAc1bYlOgo4lxvxwJuaVhMMV6mY&t=1&usg=__xLYs_fa3Vrz3tSbxJ6xTR_7aaBY=)
(http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSLsPkosvtQJ0tjGn8Iyi_5PROdFlQM_UHyYsWc98hmDE1MYNc&t=1&usg=__e3nUdG1COinTOhLKz96Ja17b9Xk=)
(http://s2.hubimg.com/u/566813_f520.jpg)
(http://www.yogaprasad.in/albums/003/03.jpg)
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quello che faccio sempre io è il "torchio" si vede qui dal min 3.20:
Quello lo chiami torchio? io lo conoscevo come la lavatrice.
Tutti sti nomi del cippalippa...mah...
Infatti...quello non e il torchio... [kill].
Infatti e un bel niente. unless una persona si e fatta male, ed ha bisogno di cure di fisica terapia.
pero' ammetto di essere consapevole, che tanta gente che viene, e' fa, taiji, e sedentaria, ed allora COMINCIARE , cosi' questi tipi di esercizi, (che accarezzano più' che rinforzano) avranno il loro valore. Pero' restare, a fare sempre ste cose' come sembra che sia, (per tanti che fanno il taiji,questi esercizi) svantaggi ano le persone che ne fanno uso.
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Per le anche ultimamente faccio questi:
bravo! anche se forse, sei andato troppo avanti, oltre alle capacita, di tanti qui. ai reso l'idea, che si incomincia, semplice, pero'..e un peccato rimanere li.
spero che non ti chiamano presuntuoso.
YOGI, ti dico una cosa, nei tempi, mie, il terzo, il piccione, (credo che si chiama cosi in italiano) era uno dei mie preferiti.
CIAO
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Per le anche ultimamente faccio questi
cazzo!io manco se me le rompo le anche riesco a mettermi così :(
P.S. in martial pub nella discussione "con chi vorresti combattere" io ho messo con te,ma se fai quelle cose,ritiro tutto...
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Per le anche ultimamente faccio questi
Complimenti sono straordinari questi esercizi. :thsit:
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a parte tutto lo stretching possibile e immaginabile, spesso mi metto cosi' :
cercando di mantenere l'attenzione sulle anche tenendole "aperte" , e poi saltelli e camminate in squat
E' un ex canonico e utile...pero' a mio avviso nella foto e' fatto male...nel senso che lo sapevo con avambracci orizzontali, palme che si toccano, gomiti contro laterale del ginocchio.
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La mobilita' delle anche e' sempre un aspetto da sviluppare. Pero' a memoria non ricordo di ex di stretching nel tjq? O meglio non ne ho mai visti...strano eh?
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avambracci orizzontali, palme che si toccano, gomiti contro laterale del ginocchio.
si certo , la foto era ovviamente orientativa , anche io provo a "far leva" con i gomiti ;)
Ci tenevo a sottolineare che gli esercizi dinamici a cui mi riferivo non sono chansi gong , ma piu' che altro dare calci\ginocchiate , saltare .... insomma muovere il culo
:D
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avambracci orizzontali, palme che si toccano, gomiti contro laterale del ginocchio.
si certo , la foto era ovviamente orientativa , anche io provo a "far leva" con i gomiti ;)
Ci tenevo a sottolineare che gli esercizi dinamici a cui mi riferivo non sono chansi gong , ma piu' che altro dare calci\ginocchiate , saltare .... insomma muovere il culo
:D
brutta scena... 8)
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avambracci orizzontali, palme che si toccano, gomiti contro laterale del ginocchio.
si certo , la foto era ovviamente orientativa , anche io provo a "far leva" con i gomiti ;)
Ci tenevo a sottolineare che gli esercizi dinamici a cui mi riferivo non sono chansi gong , ma piu' che altro dare calci\ginocchiate , saltare .... insomma muovere il culo
:D
Non considerare certi ex come rilassanti o meno impegnativi di altri. Tutto dipende da tempo, precisione e quanto "spingi".
Anche un ex come quello che hai postato se ci stai 40 min (tiro a caso di solito lo faccio 5 min come riposino per le coscie) diventa impegnativo.
Anche certi ex di mobilitazione ala chansigong che ad un primo approccio sembrano leggeri diventano invece pesanti se fatti bene.
Anche un ex statico puo' essere molto pesante.
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Anche certi ex di mobilitazione ala chansigong che ad un primo approccio sembrano leggeri diventano invece pesanti se fatti bene.
non ho mai detto che una cosa e' pesante ed un'altra no , dico solo che personalmente ritengo che si hanno maggiori benefici proprio nell' "usare" le articolazioni ... quindi esercizi aerobici e colpi.
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quello che faccio sempre io è il "torchio" si vede qui dal min 3.20:
Quello lo chiami torchio? io lo conoscevo come la lavatrice.
Tutti sti nomi del cippalippa...mah...
opppsssss!!! scusate con la fretta e sul lavoro ho ciccato video!!
hai ragione quello non è il torchio!!
sorry :)
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Per le anche ultimamente faccio questi:
bravo! anche se forse, sei andato troppo avanti, oltre alle capacita, di tanti qui. ai reso l'idea, che si incomincia, semplice, pero'..e un peccato rimanere li.
spero che non ti chiamano presuntuoso.
YOGI, ti dico una cosa, nei tempi, mie, il terzo, il piccione, (credo che si chiama cosi in italiano) era uno dei mie preferiti.
CIAO
Guarda a parte la prima asana, che richiede moolto riscaldamento e un periodo di lavoro precedente, le altre sono tutte fattibili anche da chi non si ammazza di yoga. Considera che in caso di scarsa escursione ci sono tutte le varianti che vuoi, fino a quando raggiungi la posizione.
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noto una differenza però tra il metodo dello yoga (per quel poco che ho potuto capirne da "qui") e quello del Taiji
dalle foto postate da machine è lampante il lavoro sull'articolazione, sacrosanto
solo che lo vedo estremamente mirato, ad esempio lavoro sull'anca e quindi si fa di tutto per portare l'articolazione al limite e non ci si cura di altri aspetti in quel frangente
quel che ho notato nel tjq è che il lavoro è sempre progressivo e non si evolve mai per comparti stagni
si comincia dalle basi, la prima fase è quella di lavorare sulla zona bassa della schiena (mingman) da li si passa alle anche, però il lavoro che si va a fare su quest'ultime non prevede il "lasciare da parte quanto fatto prima" ma anzi si vanno ad aggiungere pezzi agli esercizi rendendoli sempre più complessi
per questo ad esempio ho posto la domanda della pianta del pide, quella per me è la base insieme alla schiena rilassata.....il lavoro sulle anche si deve fare...ma sempre mantenendo i principi precedentemente acquisiti
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noto una differenza però tra il metodo dello yoga (per quel poco che ho potuto capirne da "qui") e quello del Taiji
dalle foto postate da machine è lampante il lavoro sull'articolazione, sacrosanto
solo che lo vedo estremamente mirato, ad esempio lavoro sull'anca e quindi si fa di tutto per portare l'articolazione al limite e non ci si cura di altri aspetti in quel frangente
quel che ho notato nel tjq è che il lavoro è sempre progressivo e non si evolve mai per comparti stagni
si comincia dalle basi, la prima fase è quella di lavorare sulla zona bassa della schiena (mingman) da li si passa alle anche, però il lavoro che si va a fare su quest'ultime non prevede il "lasciare da parte quanto fatto prima" ma anzi si vanno ad aggiungere pezzi agli esercizi rendendoli sempre più complessi
per questo ad esempio ho posto la domanda della pianta del pide, quella per me è la base insieme alla schiena rilassata.....il lavoro sulle anche si deve fare...ma sempre mantenendo i principi precedentemente acquisiti
Porta pazienza Raptox, ma non ho capito questo principio da te esposto, probabilmente é un mio limite.
Ti posso dire che le asana non sono l'unico lavoro dello yoga, c'é anche la parte chiama vinyasa che é composta da balzi e movimenti rapidi. Poi ci sono tutte le posizioni di uquilibrio dove si addestra il corpo ad aumentare il grounding (che tanto piace ai taijiisti).
Cioé il lavoro sulle anche non é solo dello stretching statico.
Questo é un esempio di vinyasa (non é quello che faccio io ma per non postare i soliti video ho preso uno stile un po diverso).
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Dal video io vedo una persona con una capacitá di usare il corpo notevole. Non credo che abbia problemi di mobilitá di anche. Marzialmente parlando non mi stupirei se dopo aver iniziato un corso di am superasse in poco tempo marzialisti che si allenano con metodi diversi dal suo.
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Anche certi ex di mobilitazione ala chansigong che ad un primo approccio sembrano leggeri diventano invece pesanti se fatti bene.
non ho mai detto che una cosa e' pesante ed un'altra no , dico solo che personalmente ritengo che si hanno maggiori benefici proprio nell' "usare" le articolazioni ... quindi esercizi aerobici e colpi.
Ti ricordi il video che posto' YM sul "nonno"?
Sarebbe interessante sapere che tipo di allenamento fa per avere quella flessibilita'.
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Ti ricordi il video che posto' YM sul "nonno"?
Sarebbe interessante sapere che tipo di allenamento fa per avere quella flessibilita'.
Sinceramente no, ma senza dubbio se faceva cose particolari aveva praticato per bene ;)
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A voi che piacciono tanto gli occhi a mandorla beccatevi questo signore (in realtá fa gran poco per le anche na ha una schiena impressionante):
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Questo é un esempio di vinyasa (non é quello che faccio io ma per non postare i soliti video ho preso uno stile un po diverso).
Son durato 5" poi ho visto un altro video a fianco proposto dal tubo e ho switchato.
Ho pure cliccato per sottoscrivermi.... 8)
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XD
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Ti ricordi il video che posto' YM sul "nonno"?
Sarebbe interessante sapere che tipo di allenamento fa per avere quella flessibilita'.
Sinceramente no, ma senza dubbio se faceva cose particolari aveva praticato per bene ;)
Mi pare che YM avesse detto che non veniva allenata direttamente la flessibilita' ma che era una specie di effetto collaterale di alcune pratiche.
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Ti ricordi il video che posto' YM sul "nonno"?
Sarebbe interessante sapere che tipo di allenamento fa per avere quella flessibilita'.
Sinceramente no, ma senza dubbio se faceva cose particolari aveva praticato per bene ;)
Mi pare che YM avesse detto che non veniva allenata direttamente la flessibilita' ma che era una specie di effetto collaterale di alcune pratiche.
Quali?
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Ti ricordi il video che posto' YM sul "nonno"?
Sarebbe interessante sapere che tipo di allenamento fa per avere quella flessibilita'.
Sinceramente no, ma senza dubbio se faceva cose particolari aveva praticato per bene ;)
Mi pare che YM avesse detto che non veniva allenata direttamente la flessibilita' ma che era una specie di effetto collaterale di alcune pratiche.
Quali?
Dunno.
E' lui cmq.
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noto una differenza però tra il metodo dello yoga (per quel poco che ho potuto capirne da "qui") e quello del Taiji
dalle foto postate da machine è lampante il lavoro sull'articolazione, sacrosanto
solo che lo vedo estremamente mirato, ad esempio lavoro sull'anca e quindi si fa di tutto per portare l'articolazione al limite e non ci si cura di altri aspetti in quel frangente
quel che ho notato nel tjq è che il lavoro è sempre progressivo e non si evolve mai per comparti stagni
si comincia dalle basi, la prima fase è quella di lavorare sulla zona bassa della schiena (mingman) da li si passa alle anche, però il lavoro che si va a fare su quest'ultime non prevede il "lasciare da parte quanto fatto prima" ma anzi si vanno ad aggiungere pezzi agli esercizi rendendoli sempre più complessi
per questo ad esempio ho posto la domanda della pianta del pide, quella per me è la base insieme alla schiena rilassata.....il lavoro sulle anche si deve fare...ma sempre mantenendo i principi precedentemente acquisiti
Porta pazienza Raptox, ma non ho capito questo principio da te esposto, probabilmente é un mio limite.
Ti posso dire che le asana non sono l'unico lavoro dello yoga, c'é anche la parte chiama vinyasa che é composta da balzi e movimenti rapidi. Poi ci sono tutte le posizioni di uquilibrio dove si addestra il corpo ad aumentare il grounding (che tanto piace ai taijiisti).
Cioé il lavoro sulle anche non é solo dello stretching statico.
Questo é un esempio di vinyasa (non é quello che faccio io ma per non postare i soliti video ho preso uno stile un po diverso).
spiegazione esauriente su come funziona la progressione nello Yoga
il principio da me esposto vuole indicare che ogni lavoro che si fa nel tjq deve rispettare una progressione che ha come fine ultimo quello di arrivare a costruire un corpo marziale, meglio ancora se insieme a questo si crea anche una mente che lavora in tal senso
avere i piedi che scaricano il peso a terra in modo corretto è utile ai fini marziali, è il primo lavoro che ho affrontato ma è una di quelle basi che dovrò portarmi dietro per tutto il percorso
per quanto riguarda il lavoro sulle anche nel Tjq il video messo da insetto mi piace molto
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Ti ricordi il video che posto' YM sul "nonno"?
Sarebbe interessante sapere che tipo di allenamento fa per avere quella flessibilita'.
Sinceramente no, ma senza dubbio se faceva cose particolari aveva praticato per bene ;)
Mi pare che YM avesse detto che non veniva allenata direttamente la flessibilita' ma che era una specie di effetto collaterale di alcune pratiche.
Quali?
Dunno.
E' lui cmq.
Il video lo avevo giá visto e il signore mi sembra bello elastico.
La rigiditá del corpo é dovuta ad una condizione mentale di costrizione. Per risolvera si deve lavorare sul corpo (con l'hatha yoga per esempio), e sulla mente (meditazione e pranayama, anche se la respirazione é il confine tra lavoro corporeo e mentale, considerata il punto di contatto tra il corpo fisico e quello psichico). L'uno non esclude l'altro IMHO. Anzi un lavoro completo implica sia lavoro fisico che mentale. Di sicuro senza il lavoro fisico é difficile ottenere risultati tangibili. Il lavoro diretto sulle articolazioni e sui muscoli é quindi indispensabile. Il lavoro mentale no, tant'é che i ginnasti non fanno meditazione ma solo stretching (lo stesso vale per il pilates).
Quindi vorrei sapero ora dal signor YM come si fa ad arrivare a modificare la propria flessibilitá senza lavorarci direttamente.
Che siano ancora le famose tecniche troppo segrete per essere apprese?
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invece come vedete le anche del signore di questo video ?
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Non si vede molto da quel video ???
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Non c'e' un omìno che calcia ?
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invece come vedete le anche del signore di questo video ?
sciolte si... però fratè...ci manca tutto il resto!!
valutato secondo i miei parametri:
1-sta sempre con i piedi poggiati sulla parte anteriore del piede,no buono non scarica il peso correttamente
2-anche aperte ma non affondate, ergo baricentro alto
3-ha la schiena che lavora in contrazione e di conseguenza alza sempre le spalle
insomma....non c'entra na cippola con quel che intendo io per "lavoro delle anche"
;)
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insomma....non c'entra na cippola con quel che intendo io per "lavoro delle anche"
Bingo! :sur:
Le anche si sciolgono e si usano in modi straordinariamente diversi , dipende da cosa uno deve fare .... non esiste un uso giusto o sbagliato!
Per come la vedo io , il lavoro del taiji sulle articolazioni va bene per scioglierle e prendere coscienza di alcuni meccanismi .... ma poi serve altro.
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quello che faccio sempre io è il "torchio" si vede qui dal min 3.20:
Quello lo chiami torchio? io lo conoscevo come la lavatrice.
Tutti sti nomi del cippalippa...mah...
opppsssss!!! scusate con la fretta e sul lavoro ho ciccato video!!
hai ragione quello non è il torchio!!
sorry :)
trovato!!
questo è il torchio:
:sur: :sur:
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trovato!!
questo è il torchio:
Quale esercizio? minuto 0:30; minuto 2:20; minuto 4:30; minuto 7:30... pausa caffè?
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trovato!!
questo è il torchio:
Quale esercizio? minuto 0:30; minuto 2:20; minuto 4:30; minuto 7:30... pausa caffè?
il primo es!!
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questo è il torchio:
riprendendo il discorso di prima (se questi siano esercizi di chansigong), anche qui (da quel che si vede dal video, imho, ecc.,ecc...) gli esercizi mancano dell'attenzione alla parte bassa del corpo (forse è spiegata prima o altrove), a parte il "sink" accennato in qualche momento. nel chen (da come mi è stato insegnato, imho, ecc.,ecc...), sono parti che non si tralasciano e sono fondamentali fin dall'inizio per correggere il corpo.
ripeto, probabile non sia evidente in questo video o che xu abbia volontariamente (ma stranamente) tralasciato questo aspetto; notate, ad esempio, lo spostamento di peso delle gambe durante l'esercizio dal 2' in poi: nel chen non si "cambia" in quel modo ma ruotando sempre il bacino (non lo si muove mai in linea retta -verso la gamba in avanti, ad esempio - per spostare il baricentro) ed "affondando" nelle anche. ad es.: in gongbu (o peso maggiore sulla gamba sx avanti) a sanqibu (peso sulla gamba dx posteriore) affondo nell'anca sx e spingo ruotando il bacino verso l'anca destra che scarica poi sulla gamba, non eseguo il semplice movimento lineare da sx a dx.
questa "particolarità" è spiegata e fisicamente determinata dalla rotazione del dantien che dovrebbe generare qualsiasi movimento nel chen tjq. ma questa è un'altra storia.
-
E' una serie, la trovi a destra della pag.
-
questo è il torchio:
riprendendo il discorso di prima (se questi siano esercizi di chansigong), anche qui (da quel che si vede dal video, imho, ecc.,ecc...) gli esercizi mancano dell'attenzione alla parte bassa del corpo (forse è spiegata prima o altrove), a parte il "sink" accennato in qualche momento. nel chen (da come mi è stato insegnato, imho, ecc.,ecc...), sono parti che non si tralasciano e sono fondamentali fin dall'inizio per correggere il corpo.
ripeto, probabile non sia evidente in questo video o che xu abbia volontariamente (ma stranamente) tralasciato questo aspetto; notate, ad esempio, lo spostamento di peso delle gambe durante l'esercizio dal 2' in poi: nel chen non si "cambia" in quel modo ma ruotando sempre il bacino (non lo si muove mai in linea retta -verso la gamba in avanti, ad esempio - per spostare il baricentro) ed "affondando" nelle anche. ad es.: in gongbu (o peso maggiore sulla gamba sx avanti) a sanqibu (peso sulla gamba dx posteriore) affondo nell'anca sx e spingo ruotando il bacino verso l'anca destra che scarica poi sulla gamba, non eseguo il semplice movimento lineare da sx a dx.
questa "particolarità" è spiegata e fisicamente determinata dalla rotazione del dantien che dovrebbe generare qualsiasi movimento nel chen tjq. ma questa è un'altra storia.
da un video dove si vede solo l'esercizio non si può dedurre tutto il background!!
ma hai fatto centro!!
quando nell'altro 3d parlavo di questo aspetto, la progressione nell'apprendimento che parte dalle basi e va sempre più nel complesso
senza tralasciare il "già fatto" che deve diventare parte integrante del lavoro nuovo
ti posso garantire che "il torchio" a distanza di mesi (e ne faccio sempre tanto) diventa ogni volta più complesso
ed è solo uno dei tanti esercizi
:) :)
-
[\mod on]
Discussione temporaneamente chiusa e ripulita dalle provocazioni e punzecchiature, ce n'è un'altra già aperta che tenta di portare avanti la discussione potete continuare lì ma sappiate che vi osservo :halo:
[\mod on]
-
ne sono convinto (xu non avrebbe tutto questo seguito, ad es.) ma a me queste modalità di movimento sono state impartite dal primo giorno a partire dall'esercizio più scemo, da qui la mi perplessità.
impartite sicuramente
ma pensaci...quanto ci hai messo ad "apprenderle"???
e puoi dirti totalmente sicuro di "averle apprese"??
per mia esperienza...i maestri spiegano...poi si fa...con il tempo si "comprende al livello che è permesso dalla pratica"
poi si torna dal maestro e quando si passano i test succede di solito questo:
allievo: "a funziona così?? e quando me l'avevi detto??"
maestro: "sono mesi che te lo dico...ma sei tu che l'hai capito solo adesso"
(il tutto accompagnato da svariate Ciop [kill] [kill]..almeno per quanto riguarda la mia esperienza!!!)
il tjq è spiegato a tutti...ma non tutti capiscono...o comunque non tutti capiscono negli stessi tempi...è questo il problema!!
:) :)
-
:D
maestro: "sono mesi che te lo dico...ma sei tu che l'hai capito solo adesso"
(il tutto accompagnato da svariate Ciop ..almeno per quanto riguarda la mia esperienza!!!)
-
Raptox...! Finalmente sembra che hai trovato qualcuno con cui diagolare... E sembra un ragazzo anche molto sveglio e intelligente sopratutto. Mi interessa assai il vostro dibattito..... :gh:. Magari imparo qualcosa...!
-
ne sono convinto (xu non avrebbe tutto questo seguito, ad es.) ma a me queste modalità di movimento sono state impartite dal primo giorno a partire dall'esercizio più scemo, da qui la mi perplessità.
impartite sicuramente
ma pensaci...quanto ci hai messo ad "apprenderle"???
e puoi dirti totalmente sicuro di "averle apprese"??
questo è un altro discorso.
non era una critica o una provocazione....ma voleva solo essere un invito a ripensare un attimo al proprio percorso
spesso mi trovo a pensare che una cosa che "ho acquisito" è "facile"...perchè ormai la padroneggio
poi ripenso a quanto ci ho messo per arrivarci...e si..adesso è facile...ma la strada fatta era sempre in salita!!
;)
per mia esperienza...i maestri spiegano...poi si fa...con il tempo si "comprende al livello che è permesso dalla pratica"
poi si torna dal maestro e quando si passano i test succede di solito questo:
allievo: "a funziona così?? e quando me l'avevi detto??"
nel chen (sempre per mia esperienza) i principi vengono spiegati e poi immediatamente dimostrati nella pratica. si vede subito quel che non va su sè e sugli altri. a meno che naturalmente non manchi un minimo di senso critico e di attenzione...
certo poi la comprensione del corpo è ben altra cosa e richiede i suoi tempi
il tjq è spiegato a tutti...ma non tutti capiscono...o comunque non tutti capiscono negli stessi tempi...è questo il problema!!
si vero, diciamo più o meno la stessa cosa, ma il problema, nell'ipotesi che facevo era di impostazione. come accennato, comprendere con il corpo richiede tempo per tutti ma la spiegazione di cosa e come fare è data a tutti (almeno per il livello di pratica di cui stiamo discutendo) e la differenza di qualità tra la propria pratica e quella dell'istruttore è immediatamente leggibile.
:-* :-* :-*
mi sembra di leggere quello che mi passa in testa da mesi!!!
:D
maestro: "sono mesi che te lo dico...ma sei tu che l'hai capito solo adesso"
(il tutto accompagnato da svariate Ciop ..almeno per quanto riguarda la mia esperienza!!!)
:halo: :halo:
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Raptox...! Finalmente sembra che hai trovato qualcuno con cui diagolare... E sembra un ragazzo anche molto sveglio e intelligente sopratutto. Mi interessa assai il vostro dibattito..... :gh:. Magari imparo qualcosa...!
ancora un po di post così....e mi vedrò costretto a chiederlo in sposo!! :sbav: :sbav: :sbav:
-
E' una serie, la trovi a destra della pag.
non conosco quel tipo di esercizi. qualcosa di simile l'ho praticata ma non nel chen. non vorrei aprire una polemica, se è così scrivetelo in mp, che cancello, ma la serie di quella scuola sul tuishou è imbarazzante.
..piccolo consiglio con i video che non riguardano l'argomento 3d..."non ti curar di loro....ma guarda e passa oltre"
fidati...si vive meglio!!!
anzi magari poi apriamo un 3d per parlare di TS :sur: :sur:
ritornando al discorso articolazione anca, nella scuola Chen su cosa ci si concentra nel lavoro??
:)
mi sembra già ben dettagliata...ma c'è altro??
notate, ad esempio, lo spostamento di peso delle gambe durante l'esercizio dal 2' in poi: nel chen non si "cambia" in quel modo ma ruotando sempre il bacino (non lo si muove mai in linea retta -verso la gamba in avanti, ad esempio - per spostare il baricentro) ed "affondando" nelle anche. ad es.: in gongbu (o peso maggiore sulla gamba sx avanti) a sanqibu (peso sulla gamba dx posteriore) affondo nell'anca sx e spingo ruotando il bacino verso l'anca destra che scarica poi sulla gamba, non eseguo il semplice movimento lineare da sx a dx.
questa "particolarità" è spiegata e fisicamente determinata dalla rotazione del dantien che dovrebbe generare qualsiasi movimento nel chen tjq. ma questa è un'altra storia."
:whistle: :whistle:
..già di "anche e Dantien" magari ne parliamo poi...che per ora non è argomento alla mia portata!!
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poi si torna dal maestro e quando si passano i test succede di solito questo:
allievo: "a funziona così?? e quando me l'avevi detto??"
maestro: "sono mesi che te lo dico...ma sei tu che l'hai capito solo adesso"
Grande verita' che credo non sia mai compresa pienamente.
Ti racconto un anedotto. Inizio a fare un esercizio. Mi viene data 1 indicazione principale di pratica piu' altre cose secondarie.
Da li inizia un percorso di vari mesi in cui le provo di tutte, ma proprio tutte, compresi voli pindarici carpiati, ne parlo, ci ripenso, cambio mille volte postura, mi correggo (per modo di dire), cambio luogo, ripenso a quali errori faccio, ripenso alla colonna, al respiro, alle anche, alla testa, ai pensieri, al dolore, alla fatica, al tempo....
Dopo mesi quando ho compreso (si fa per dire) mi sono detto che coglione, non seguivo la indicazione ricevuta, la prima. Ed era cosi' semplice. Grosso errore.
Perche' poi ci ho ripensato. Se non avessi fatto quel percorso non avrei mai compreso la prima indicazione.
Quindi il segreto e' fare cercando di metterci la massima aderenza alle direttive avute.
Ogni ritardo e' dovuto alla ns. mania di metterci del nostro in quello che si fa, convinti che sappiamo migliorarlo, ottimizzarlo, sappiamo trovare le scorciatoie, ah noi si che siappiamo come si fa.....in realta' credo che il "protocollo e' efficiente"...siamo noi a renderlo inefficente. :)
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poi si torna dal maestro e quando si passano i test succede di solito questo:
allievo: "a funziona così?? e quando me l'avevi detto??"
maestro: "sono mesi che te lo dico...ma sei tu che l'hai capito solo adesso"
Grande verita' che credo non sia mai compresa pienamente.
Ti racconto un anedotto. Inizio a fare un esercizio. Mi viene data 1 indicazione principale di pratica piu' altre cose secondarie.
Da li inizia un percorso di vari mesi in cui le provo di tutte, ma proprio tutte, compresi voli pindarici carpiati, ne parlo, ci ripenso, cambio mille volte postura, mi correggo (per modo di dire), cambio luogo, ripenso a quali errori faccio, ripenso alla colonna, al respiro, alle anche, alla testa, ai pensieri, al dolore, alla fatica, al tempo....
Dopo mesi quando ho compreso (si fa per dire) mi sono detto che coglione, non seguivo la indicazione ricevuta, la prima. Ed era cosi' semplice. Grosso errore.
Perche' poi ci ho ripensato. Se non avessi fatto quel percorso non avrei mai compreso la prima indicazione.
Quindi il segreto e' fare cercando di metterci la massima aderenza alle direttive avute.
Ogni ritardo e' dovuto alla ns. mania di metterci del nostro in quello che si fa, convinti che sappiamo migliorarlo, ottimizzarlo, sappiamo trovare le scorciatoie, ah noi si che siappiamo come si fa.....in realta' credo che il "protocollo e' efficiente"...siamo noi a renderlo inefficente. :)
quoto elogio e dignità di stampa per questo post!!
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Insetto. Sinceramente...tutto questo sucede, perche invece di ascoltare le sensazioni che invia il corpo alla mente, per dirgli cosa e giusto e cosa e sbagliato.., noi usiamo la nostra mente decisamente sporca e incasinata, per capire qual'è la sensazione giusta che sviluppa un determinato principio nel corpo stesso. Dunque..., secondo il mio punto di vista: l'insegnate ti speiga, ti fa vedere e sentire il principio su se stesso. Poi ti mette LUI a posto per farti vedere e sopratutto sentire la sensazione che devi provare per arrivare a usare il principio da lui espresso prima.
In fondo..., se uno paga un insegnante, per insegnargli in questo caso il taiji. Perche deve perdere tempo a fare pensieri del tipo: ma questo e giusto o sbagliato; questo si fa in questo modo...o in quell'altro.. In fondo quando non si capisce..., basta alzare la mano e dire: NON HO CAPITO..., ME LO FAI RIVEDERE E RISENTIRE COME SI FA...!? Noi ocidentali paghiamo per imparare dai vari insegnanti... E dunque..., FACCIAMOGLIELA SUDARE STA PAGNOTTA... :D!
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... omississ...Quindi il segreto e' fare cercando di metterci la massima aderenza alle direttive avute. omississ...
Anche Gothama Buddha ha raggiunto l'illuminazione meditando sul respiro. E nel tripitaka lo traduce in direttive.
Eppure quanti praticanti conosci che hanno raggiunto l'illuminazione ?
Forse oltre al punto che hai citato bisogna aggiungere anche massimo entusiasmo + massima motivazione + massima costanza + incrollabile fiducia + ...
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Forse oltre al punto che hai citato bisogna aggiungere anche massimo entusiasmo + massima motivazione + massima costanza + incrollabile fiducia + ...
La determinazione (mix di entusiasmo, motivazione, costanza) e' un prerequisito ovviamente ma non e' sufficiente.
La fiducia la hai se no manco inizi.
Ora mettiamo che sei convintissimo e parti per un viaggio.
Non sa arrivare allora chiedi.
Ti danno le indicazioni, precise.
Quale e' la condizione necessaria per arrivare? Seguirle.
E' chiaro che il giro te lo devi fare da solo (determinazione) e che devi accettare le indicazioni come buone (fiducia).
Anche Gothama Buddha ha raggiunto l'illuminazione meditando sul respiro. E nel tripitaka lo traduce in direttive.
Eppure quanti praticanti conosci che hanno raggiunto l'illuminazione ?
Ecco quando parliamo di traguardi lontani allora la determinazione forse diventa un elemento importante e come sempre c'e' una selezione, chi arriva li, chi la, molto pochi alla fine.
Ma nelle passeggiate della domenica bisogna seguire il sentiero per non perdersi. E se ci si perde non succede nulla, solo si allunga la strada.
ps. Lu avevo sotto inteso cmq il discorso determinazione con la prima parte della frase....Quindi il segreto e' fare...
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Insetto. Sinceramente...tutto questo sucede, perche invece di ascoltare le sensazioni che invia il corpo alla mente, per dirgli cosa e giusto e cosa e sbagliato.., noi usiamo la nostra mente decisamente sporca e incasinata, per capire qual'è la sensazione giusta che sviluppa un determinato principio nel corpo stesso. Dunque..., secondo il mio punto di vista: l'insegnate ti speiga, ti fa vedere e sentire il principio su se stesso. Poi ti mette LUI a posto per farti vedere e sopratutto sentire la sensazione che devi provare per arrivare a usare il principio da lui espresso prima.
Quello di cui parlo non e' percettibile o "trasmissibile" per contatto e cmq il percepirlo/sentirlo aiuta 0 a generarlo. Le correzioni per quanto utili sono minime in quel ex.
Concordo sulla mente bombardata da tante informazioni da non capire quale e' quella giusta e quale quella sbagliata. La mia risposta (che poi non e' mia) e' che tutte le sensazioni sono sbagliate. L'unica cosa giusta e' fare. :)
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Quello di cui parlo non e' percettibile o "trasmissibile" per contatto e cmq il percepirlo/sentirlo aiuta 0 a generarlo. Le correzioni per quanto utili sono minime in quel ex.
Dipende sempre uno che esperienza ha avuto e con quale Insegnante....
Ma sul praticare...niente da ecepire a riguardo.
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Insetto. Sinceramente...tutto questo sucede, perche invece di ascoltare le sensazioni che invia il corpo alla mente, per dirgli cosa e giusto e cosa e sbagliato.., noi usiamo la nostra mente decisamente sporca e incasinata, per capire qual'è la sensazione giusta che sviluppa un determinatMega quoteo principio nel corpo stesso. Dunque..., secondo il mio punto di vista: l'insegnate ti speiga, ti fa vedere e sentire il principio su se stesso. Poi ti mette LUI a posto per farti vedere e sopratutto sentire la sensazione che devi provare per arrivare a usare il principio da lui espresso prima.
Quello di cui parlo non e' percettibile o "trasmissibile" per contatto e cmq il percepirlo/sentirlo aiuta 0 a generarlo. Le correzioni per quanto utili sono minime in quel ex.
Concordo sulla mente bombardata da tante informazioni da non capire quale e' quella giusta e quale quella sbagliata. La mia risposta (che poi non e' mia) e' che tutte le sensazioni sono sbagliate. L'unica cosa giusta e' fare. :)
Non ci possoo credere,
pare che l'inferno si e congelato!
Si vede che piu si campa piu' cose uno vedra'!
Chi ci credeva???
ok, ti sei meritato un
mega quote
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Per semplice informazione
Chi insegna esercizi molto particolari e poco conosciuti di Chansigong, i sono:
Montanari a Milano
Scorzoso a Firenze
Gli esercizi sono divisi in 4 serie ogni serie consta di 12 esercizi che si possono fare singolarmente o con applicazione in coppia
Montanari e Scorzoso credo insegnino sino alla seconda o terza serie.
La quarta serie viene eseguita in movimento e richiede un'ottima gestualità del corpo e la capacità di assorbire i colpi
Lo scopo degli esercizi è di far lavorare i tendini, sboccare le articolazioni, i dantien e far si che il corpo impari a muoversi fluidamente come una unita sola.
Spero di essere stato utile.
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quanto più è complesso o sottile o faticoso un esercizio tanto più le indicazioni devono essere precise fin dall'inizio
Condivido, elemento indispensabile per una buona trasmissione
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Insetto. Sinceramente...tutto questo sucede, perche invece di ascoltare le sensazioni che invia il corpo alla mente, per dirgli cosa e giusto e cosa e sbagliato.., noi usiamo la nostra mente decisamente sporca e incasinata, per capire qual'è la sensazione giusta che sviluppa un determinato principio nel corpo stesso. Dunque..., secondo il mio punto di vista: l'insegnate ti speiga, ti fa vedere e sentire il principio su se stesso. Poi ti mette LUI a posto per farti vedere e sopratutto sentire la sensazione che devi provare per arrivare a usare il principio da lui espresso prima.
Quello di cui parlo non e' percettibile o "trasmissibile" per contatto e cmq il percepirlo/sentirlo aiuta 0 a generarlo. Le correzioni per quanto utili sono minime in quel ex.
Concordo sulla mente bombardata da tante informazioni da non capire quale e' quella giusta e quale quella sbagliata. La mia risposta (che poi non e' mia) e' che tutte le sensazioni sono sbagliate. L'unica cosa giusta e' fare. :)
Quotone. ;)
Infatti è da stupidi pensare di capire senza fare.
Come potrebbe un astemio dire che la bottiglia di brunello di montalcino che ha d'avanti non è buona?
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Insetto. Sinceramente...tutto questo sucede, perche invece di ascoltare le sensazioni che invia il corpo alla mente, per dirgli cosa e giusto e cosa e sbagliato.., noi usiamo la nostra mente decisamente sporca e incasinata, per capire qual'è la sensazione giusta che sviluppa un determinato principio nel corpo stesso. Dunque..., secondo il mio punto di vista: l'insegnate ti speiga, ti fa vedere e sentire il principio su se stesso. Poi ti mette LUI a posto per farti vedere e sopratutto sentire la sensazione che devi provare per arrivare a usare il principio da lui espresso prima.
Quello di cui parlo non e' percettibile o "trasmissibile" per contatto e cmq il percepirlo/sentirlo aiuta 0 a generarlo. Le correzioni per quanto utili sono minime in quel ex.
vero, esistono livelli di pratica in cui la comprensione avviene solo attraverso una lunga pratica. c'è poco da correggere o far vedere nell'immediato. ma, per tornare in topic, quanto più è complesso o sottile o faticoso un esercizio tanto più le indicazioni devono essere precise fin dall'inizio.
Piro,
Le indicazioni sono cosi precisi e cosi semplici, che 1. nessuno li credo e'
2. tutti siamo convinte che vuol dire altro.
Il problema e' sempre voler capire, prima di fare. ci caschiamo tutti dentro questo dilemma.
le informazioni (ben precisi) che da il maestro, non hanno un gran valore.
il lavoro del maestro e un altro!!! e il nostro, e solo di fare, fare, fare...
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...
le informazioni (ben precisi) che da il maestro, non hanno un gran valore.
il lavoro del maestro e un altro!!! e il nostro, e solo di fare, fare, fare...
ma si naturale...e poi chi parlava di "maestro"? qua siamo a un livello terra, terra...
Piero, ma queste informazioni ben precise, chi piacciono cosi tanto a te. chi te le ha dato, la befana?
e questa, pratica, chi te la guidata, the tooth fairy?
-
SUMO, io penso, che se non si danno insegnamenti precisi poi succede che si degenerano le forme perdendone i principi per cui sono state create
Avuto l'insegnamento che permette di non perdere tempo e di non equivocare allora c'è solo una strada, quella che indichi tu, che però è anche la strada che indicano tutte le vere scuole, quindi nulla di nuovo,quello del duro lavoro e della pratica e ancora pratica.
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SUMO, io penso, che se non si danno insegnamenti precisi poi succede che si degenerano le forme perdendone i principi per cui sono state create
Avuto l'insegnamento che permette di non perdere tempo e di non equivocare allora c'è solo una strada, quella che indichi tu, che però è anche la strada che indicano tutte le vere scuole, quindi nulla di nuovo,quello del duro lavoro e della pratica e ancora pratica.
Luca,
insegnamenti e informazioni, sono due parole, un po diversi,no?
informazioni, posso venire da libri, o parole.
un insegnamento tende a dire, un lavoro, mano a mano!
poi comedire, i risultati sono sempre variabili.
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le informazioni (ben precisi) che da il maestro, non hanno un gran valore.
il lavoro del maestro e un altro!!! e il nostro, e solo di fare, fare, fare...
ma si naturale...e poi chi parlava di "maestro"? qua siamo a un livello terra, terra...
Piero, ma queste informazioni ben precise, chi piacciono cosi tanto a te. chi te le ha dato, la befana?
e questa, pratica, chi te la guidata, the tooth fairy?
mario, quanto da me espresso in questo thread riguarda la mia esperienza - nel chen style Tjq - grazie alla quale ho maturato la convinzione che è necessario impartire "dettagliate spiegazioni" sugli esercizi da eseguire. alla luce di successive esperienze posso affermare, senza problemi, che gli istruttori incontrati non potevano essere chiamati "maestri", da qui la mia risposta "terra, terra...".
ora, ti prego, non rispondere a metà: sono d'accordo con te senza nessun dubbio, a noi tocca "fare". ma spieghi ora quale "altro lavoro" invece tocca fare al "maestro"?
oppure devo leggere un'altra volta
"Non sono responsabilità mie, fare il maestro, dando precisi dettagli, qui dentro."
come hai fatto nell'altro thread?
sempre che giri in torno,
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... omissis..
Le indicazioni sono cosi precise e cosi semplici, che
1. nessuno ci crede e'
2. tutti siamo convinti che voglia dire altro.
Il problema e' sempre di voler capire, prima di fare: ci caschiamo tutti ! E di conseguenza le informazioni (ben precise) che dà il maestro, non hanno per noi un gran valore.
Il lavoro del maestro è un altro!
e il nostro è solo di praticare, praticare, praticare
Bravo Mario!
La seconda volta che partecipai al raduno europeo di Tung Kaiying ricevetti in regalo (era usanza) una T-shirt. Era ricoperta di parole uguali: "practise". Naturalmente la guardai dall'alto in basso pensando tra me e me:"logico che pratico, ma siccome sono intelligente io prima "capisco" poi pratico".
Solo dopo molti anni ho capito di aver sbagliato. E purtroppo fino a quel preciso momento...
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ritornando al discorso articolazione anca, nella scuola Chen su cosa ci si concentra nel lavoro??
naturalmente, descrivo solo quello che accade nello stile chen (almeno per quello che ho praticato)
per comprendere un pò la cosa, penso sia fondamentale rifarsi al concetto di "arco", la figura che descrive il principio di connessione e disgna la struttura fisica. ogni articolazione deve restare libera, mai essere chiusa da un eccessivo folding nè completamente aperta, sempre "rotonda".
la struttura fisica, che all'inizio è solo articolare, osseo/tendinea, pian piano poggia sulla struttura energetica del chansijin, sviluppato tramite gli esercizi ad esso dedicati. gli archi diventanto "interni" e sono guidati/generati dal dantian (ma nel chen, imho, il discorso del dantian è un film in technicolor).
all'inizio le anche rappresentano il problema principale perchè il loro impiego, come descritto nell'altro messaggio, è del tutto innaturale e solo con tanto esercizio si riesce ad automatizzarne l'uso corretto. il peso, ad esempio non "scompare" da una gamba per riapparire immediatamente (e inconsapevolmente) nell'altra: viene invece guidato lungo gli archi della struttura fisico/energetica tramite pressioni/movimento; successivamente il tutto è pilotato dalle rotazioni del dantian.
mi torna tutto...azzo se mi torna!!!
:sur:
fondamentalmente è ciò su cui sto cercando di lavorare proprio in questo periodo, creare gli archi strutturali
ogni articolazione deve restare libera, mai essere chiusa da un eccessivo folding nè completamente aperta
quando dicevo che un articolazione portata al limite è per forza di cose bloccata (arrivata a fondocorsa non ha più modo di muoversi se non tornando indietro)
per ciò che riguarda le articolazioni il lavoro per me è incentrato su questo: renderle più forti e ampliarne la capacità di movimento
tutto questo per non trovarsi mai a fondocorsa quando si è in fase di applicazione
:) :)
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Le indicazioni sono cosi precisi e cosi semplici, che 1. nessuno li credo e'
2. tutti siamo convinte che vuol dire altro.
Il problema e' sempre voler capire, prima di fare. ci caschiamo tutti dentro questo dilemma.
le informazioni (ben precisi) che da il maestro, non hanno un gran valore.
il lavoro del maestro e un altro!!! e il nostro, e solo di fare, fare, fare...
questo lo quoto in pieno....direi che è un sottile segreto di crescita interiorizzare che le cose spesso sono talmente semplici che è molto più difficile fare e ripetere che capire...
:)
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... omissis..
Le indicazioni sono cosi precise e cosi semplici, che
1. nessuno ci crede e'
2. tutti siamo convinti che voglia dire altro.
Il problema e' sempre di voler capire, prima di fare: ci caschiamo tutti ! E di conseguenza le informazioni (ben precise) che dà il maestro, non hanno per noi un gran valore.
Il lavoro del maestro è un altro!
e il nostro è solo di praticare, praticare, praticare
Bravo Mario!
La seconda volta che partecipai al raduno europeo di Tung Kaiying ricevetti in regalo (era usanza) una T-shirt. Era ricoperta di parole uguali: "practise". Naturalmente la guardai dall'alto in basso pensando tra me e me:"logico che pratico, ma siccome sono intelligente io prima "capisco" poi pratico".
Solo dopo molti anni ho capito di aver sbagliato. E purtroppo fino a quel preciso momento...
Quoto pure io.
Mi sono avvicinato allo yoga nel 2003, andavo da un centro yoga all'altro cercando di racimulare informazioni. Cercando di capire cosa volesse dire praticare yoga. Ma é come descrivere il colore rosso ad un ceco. Come si fa? Il ceco deve vedere per capire. Altrimenti manca la cosa chiamata: epserrienza!
Senza di essa posso leggere i libri, guardare video o parlarne, ma il movimento non entrerá mai nelle parte del cervello dedicata a questo proposito.
La fiducia nella pratica é quello che fa passare di livello!
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Per le anche ultimamente faccio questi
(http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ4UiwHeSSyePD7-lSqxmIetAc1bYlOgo4lxvxwJuaVhMMV6mY&t=1&usg=__xLYs_fa3Vrz3tSbxJ6xTR_7aaBY=)
(http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSLsPkosvtQJ0tjGn8Iyi_5PROdFlQM_UHyYsWc98hmDE1MYNc&t=1&usg=__e3nUdG1COinTOhLKz96Ja17b9Xk=)
(http://s2.hubimg.com/u/566813_f520.jpg)
(http://www.yogaprasad.in/albums/003/03.jpg)
sticazzi, machine, questi sono i tuoi esrcizietti per le anche?!!!!!!!
:sur:
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Certo, non faccio taiji :whistle: :halo:
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questo l'ho fregato dal blog di mio fratello
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:o
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questo l'ho fregato dal blog di mio fratello
uuhh..quanto tempo che non sentivo contare in giapponese!! XD XD
ecco...quel genere d'esercizi (spaccata e tipo che gli sale sulla schiena) lo visto fare pure a delle mie amiche che fanno danza...gli serve per sciogliere le anche
se permettete...preferisco guardarmi loro dal vivo che sti qua
comunque come avevo già detto taaaanti post fa...lavorare in questo modo SOLO sulle anche non c'è nel (mio) tjq...sarebbe inutile sciogliere le anche dimenticandosi di fare lavorare il resto
si lavora sulle anche...mentre si lavora sulla schiena...mentre si lavora sul proprio baricentro...è tutto sempre collegato insieme
quel che cambia in funzione degli esercizi è solo "l'intensità" con cui si lavora su una parte piuttosto che su un'altra
bastasse farsi "aprire le articolazioni" per formare il corpo allora le ballerine di danza classica russe sarebbero tutte perfettamente apposto dall'età di 6 anni
:)
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questo l'ho fregato dal blog di mio fratello
uuhh..quanto tempo che non sentivo contare in giapponese!! XD XD
ecco...quel genere d'esercizi (spaccata e tipo che gli sale sulla schiena) lo visto fare pure a delle mie amiche che fanno danza...gli serve per sciogliere le anche
se permettete...preferisco guardarmi loro dal vivo che sti qua
comunque come avevo già detto taaaanti post fa...lavorare in questo modo SOLO sulle anche non c'è nel (mio) tjq...sarebbe inutile sciogliere le anche dimenticandosi di fare lavorare il resto
si lavora sulle anche...mentre si lavora sulla schiena...mentre si lavora sul proprio baricentro...è tutto sempre collegato insieme
quel che cambia in funzione degli esercizi è solo "l'intensità" con cui si lavora su una parte piuttosto che su un'altra
bastasse farsi "aprire le articolazioni" per formare il corpo allora le ballerine di danza classica russe sarebbero tutte perfettamente apposto dall'età di 6 anni
:)
è da questi post,che si evince che sei un ragazzo intelligente