Ar.Ma.
Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: lü dongbin on November 15, 2010, 14:44:06 pm
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Ho visto molta confusione al merito. Per cui provo ad aprire un thread per costruire un linguaggio comune. Se si condividono delle caratteristiche identificative allora il "termine" acquisterà valenza semantica completa. Le definizioni sono prese da Wikipedia.
Combattimento corpo a corpo è un termine generico che indica un combattimento ravvicinato, viene utilizzato in special modo per confronti con esiti mortali, come nei combattimenti militari o di duello. Ciò lo distingue dallo sport di combattimento. La frase "corpo a corpo" indica solitamente il combattimento disarmato o che va ad utilizzare delle armi bianche o ad energia muscolare, quali randelli, lame, fucili muniti di baionette.
Obbiettivo: prevalere sull’avversario
Regolamentazione: nessuna
Organizzazione dell’incontro: nessuna
Luogo: non codificato, ovunque
Uso di protezioni: casuale
Possibilità danni: illimitati
Partecipanti: minimo due, massimo non definito
Pressione psicologica: massima, è in gioco la propria vita
Il combattimento sportivo è uno sport di contatto competitivo dove due combattenti si affrontano corpo a corpo usando determinate regole di ingaggio per limitare eventuali danni fisici. Il pugilato, le arti marziali, la lotta, arti marziali miste e la scherma sono degli esempi di combattimento sportivo. Le tecniche usate possono essere categorizzate in tre campi: ingaggio lontano, ingaggio ravvicinato ed uso dell'arma.
Obbiettivo: vincere secondo le regole
Regolamentazione: definita, condivisa ed applicata da un terzo non coinvolto nel conflitto
Organizzazione dell’incontro: strutturata
Luogo dell’incontro: codificato
Uso di protezioni: regolamentato ed obbligatorio
Possibilità danni: limitati dal regolamento e protezioni
Partecipanti: normalmente due comunque secondo regolamento
Pressione psicologica: massima ma inferiore al combattimento in quanto non esiste il rischio vita
Si definisce duello il combattimento formalizzato tra due persone. Nelle modalità in cui è stato praticato dal XV secolo in poi nelle società occidentali, un duello ricade sotto una precisa definizione: combattimento consensuale e prestabilito che scaturisce per la difesa dell'onore, della giustizia e della rispettabilità e che si svolge secondo regole accettate in modo esplicito o implicito tra uomini di medesimo ceto sociale e armati nel medesimo modo.
La domanda che pongo è questa:
1) alla luce della precedente definizione è ragionevole pensare che chi si allena ESCLUSIVAMENTE per il combattimento corpo a corpo possa partecipare con successo a combattimenti sportivi?
2) E, al contrario, è ragionevole pensare che chi si allena ESCLUSIVAMENTE per il combattimento sportivo possa partecipare con successo a combattimenti corpo a corpo?
Secondo me non è possibile ne il caso 1 né il 2.
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bella domanda ma secondo me difficile dare una risposta. anzi no. non difficile. impossibile.
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Quoto il Sommo , inoltre la maggior parte degli eventi sportivi di massa non tiene conto dei cofattori reali su una ipotetica strada metropolitana
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Quoto il Sommo , inoltre la maggior parte degli eventi sportivi di massa non tiene conto dei cofattori reali su una ipotetica strada metropolitana
concordo.
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Secondo me estremizzare troppo non è mai un bene.
Chi si allena per il combattimento sportivo è solitamente molto forte, abile e preparato fisicamente. E' inoltre in grado di gestire lo stress da pressione psicologica.
Spesso chi si allena per il "combattimento reale" o per la difesa personale tende a sottovalutare, a torto, questi aspetti.
Secondo me un buon approccio potrebbe essere allenarsi in modo sportivo ma "vigilando" sempre molto bene sulla propria pratica. Chiedendosi sempre se certe abitudini permesse o indotte dal regolamento a cui ci si adatta, siano deleterie in un contesto diverso (sportivo o "all'ultimo sangue").
Insomma, con un po' di sale in zucca ci si può allenare molto bene per entrambe le finalità.
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Vediamo....
Facciamo un confronto 1 a 1 (umano VS umano) per cercare di dare una risposta.
Mettiamo di confrontare i 2 uomini in questione (X e Y) con 200 "eventi esperienziali".
Nel caso X, l'evento può trattare situazioni di vario tipo, dalla rissa alla guerriglia urbana.
Nel caso Y, l'evento è un match.
Sono dell'idea che:
Se X va a fare un match regolamentato con Y, probabilmente perde.
Se Y finisce in mani a X in un bar a causa di una donna, probabilmente perde.
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Obbiettivo: prevalere sull’avversario
Regolamentazione: nessuna
Organizzazione dell’incontro: nessuna
Luogo: non codificato, ovunque
Uso di protezioni: casuale
Possibilità danni: illimitati
Partecipanti: minimo due, massimo non definito
Pressione psicologica: massima, è in gioco la propria vita
La domanda che pongo è questa:
1) alla luce della precedente definizione è ragionevole pensare che chi si allena ESCLUSIVAMENTE per il combattimento corpo a corpo possa partecipare con successo a combattimenti sportivi?
2) E, al contrario, è ragionevole pensare che chi si allena ESCLUSIVAMENTE per il combattimento sportivo possa partecipare con successo a combattimenti corpo a corpo?
Secondo me non è possibile ne il caso 1 né il 2.
sperando di aver capito la tua domanda, rispondo con una domanda, ma come si pratica questo lavoro di copro a copro? ci sono REGOLE in come uno lo PRATICA?
questa e la domanda che io ho bisogno di capire prima che posso dare o capire, una risposta!
parlo per me, ho sempre, creduto e allora, tenuto un occhio, sul lavoro, corpo a copro (self defence)con armi o senza.
pero' sempre tenendo, due occhi, sul lavoro full contact sportivo.
credendo, che, se devo mordere, cavare un occhio, schiacciare, le palle, le mie chances e posssibilta' di successo, non sono cosi diversi, di un altro persona.
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alla fine credo che un adeguato allenamento mentale ma anche psicologico allo scontro duro e puro senza contatto pieno, ma comunque fortemente contundente, possa abituarci ad un confronto sportivo da strada, senza il quale l'arte marziale diventa un surrogato di uno sport di combattimento interno che lascia il tempo che trova
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alla fine credo che un adeguato allenamento mentale ma anche psicologico allo scontro duro e puro senza contatto pieno, ma comunque fortemente contundente, possa abituarci ad un confronto sportivo da strada, senza il quale l'arte marziale diventa un surrogato di uno sport di combattimento interno che lascia il tempo che trova
sono abbastanza d'accordo , ma non dimentichiamoci che comunque ci sono bersagli diversi , uno sportivo tendera' sempre a colpire bersagli che in una situazione reale non saranno mai esposti , ma alpiu' intravisti
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ATTENZIONE
L'allenamento descritto sopra prevede delle verifiche regolari.
1) Il primo metodo prevede che il soggetto viva in ambienti tali che gli "consentano" il "regolare" riscontro delle sue capacità. Il metro di valutazione della bravura a confronto con un altro sono il numero minore di ferite/rotture/lacerazioni, ecc.
2) il secondo metodo prevede che il soggetto partecipi regolarmente a competizioni. Il metro di valutaizone della bravura sono il numero di vittorie conseguite.
Preparazioni che NON CONTEMPLINO le verifiche sopraelencate sono all'infuori della discussione e rientrano nelle discussioni da "martial pub"
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alla fine credo che un adeguato allenamento mentale ma anche psicologico allo scontro duro e puro senza contatto pieno, ma comunque fortemente contundente, possa abituarci ad un confronto sportivo da strada, senza il quale l'arte marziale diventa un surrogato di uno sport di combattimento interno che lascia il tempo che trova
sono abbastanza d'accordo , ma non dimentichiamoci che comunque ci sono bersagli diversi , uno sportivo tendera' sempre a colpire bersagli che in una situazione reale non saranno mai esposti , ma alpiu' intravisti
dipende da come colpisci, se con la mano piena o con la mano vuota
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Inoltre l'essere avvezzi al corpo a corpo non sempre e' conveniente , di fatti in situazioni di pericolo tu non sai se il malintenzionato ha un'arma vicino a se, e se accorci troppo le distanze potrebbe sorprenderti e puntare a bersagli pericolosi per lui ma non per te
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Preparazioni che NON CONTEMPLINO le verifiche sopraelencate sono all'infuori della discussione e rientrano nelle discussioni da "martial pub"
Si, infatti proprio alla luce di queste [verifiche] ho scritto il mio esempio. :)
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@ Iperbole
@ il sommo ecc..
Se riuscite rimanete in tema. Non è in discussione il cosmo ma si cerca di condividere la definizione di cui sopra e la risposta alla domanda.
Se ti tiro un palmo sul naso a mano aperta o chiusa non cambia molto: te lo spacco in ogni caso. Inoltre è implicito che corpo a corpo prevede distanza ravvicinata, media o lunga
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Se ti tiro un palmo sul naso a mano aperta o chiusa non cambia molto
beh , se riesci a dare una palmata a mano chiusa sei davvero un mago.
Detto questo buon divertimento ;)
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@ Iperbole
@ il sommo ecc..
Se riuscite rimanete in tema. Non è in discussione il cosmo ma si cerca di condividere la definizione di cui sopra e la risposta alla domanda.
Se ti tiro un palmo sul naso a mano aperta o chiusa non cambia molto: te lo spacco in ogni caso. Inoltre è implicito che corpo a corpo prevede distanza ravvicinata, media o lunga
non parlavo di aperta o chiusa, parlavo di piena e vuota
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Anche io, come da tempo dico, sostengo la tesi di Lu e Dorje (se ho compreso) il fine influenza il mezzo, fini differenti partono da metodi differenti.
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sperando di aver capito la tua domanda, rispondo con una domanda, ma come si pratica questo lavoro di copro a copro? ci sono REGOLE in come uno lo PRATICA? ...omissis... credendo, che, se devo mordere, cavare un occhio, schiacciare, le palle, le mie chances e posssibilta' di successo, non sono cosi diversi, di un altro persona.
Se ho capito bene mi chiedi come si "allena" il combattimento corpo a corpo senza regole ?
L'allenamento deve avere modalità che implichino quel tipo di obbiettivo.
Faccio un esempio: se imparo a cadere (leggi aikido/judo) sul tatami è diverso che se imparo a cadere sul marmo o sull'asfalto. Altro esempio: se tiro in allenamento senza controllo rischio di fare male, ma se l'altro lo sa e lo accetta si prepara (con le eventuali bugne del caso). Altrimenti rimarrà sempre sorpreso. Altro esempio: se qualcuno mi lussa una articolazione "capisco" cosa può fare un colpo, altrimenti sarò sempre a "presumere" oppure "immaginare". Se nell'allenamento il mio insegnante inserisce anche giochetti psicologichi (magari con la collaborazione dei compagni) mi sottopone a stress imprevisti e mi dà occasione di prepararmi e ragionarci sopra. E via così.
In allenamento per le gare/competizione queste esperienze non sono necessario e non vengono allenate.
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in tempo di pace/in una società civile il combattimento è la cosa che più si avvicina ad uno scontro.
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sperando di aver capito la tua domanda, rispondo con una domanda, ma come si pratica questo lavoro di copro a copro? ci sono REGOLE in come uno lo PRATICA? ...omissis... credendo, che, se devo mordere, cavare un occhio, schiacciare, le palle, le mie chances e posssibilta' di successo, non sono cosi diversi, di un altro persona.
Se ho capito bene mi chiedi come si "allena" il combattimento corpo a corpo senza regole ?
L'allenamento deve avere modalità che implichino quel tipo di obbiettivo.
Faccio un esempio: se imparo a cadere (leggi aikido/judo) sul tatami è diverso che se imparo a cadere sul marmo o sull'asfalto.
Mi vuoi dire, che in questo senza regole, conosci o sai gente che cade sul marmo, day in and day out?
diciamo praticano a cadere o essere buttati per la testa, or facia, spalle, in giu, sul marmo, marcia piede, asfalto? ok fate tutto questo con resistenza del compagno or no?
Altro esempio: se tiro in allenamento senza controllo rischio di fare male, ma se l'altro lo sa e lo accetta si prepara
ok per capire, state facendo un calcio nei coglioni, tu devi imparare a colpire nei coglioni, e devi praticare centinai di volte, tu colpisci ad uno nei coglioni , tutte quelle volte? oppure, diciamo ai un coltello in mano ne devi tagliare la gola, tagliate veramente la gola? oppure e tutto pre arrangent corporativo, e nessuno si fa male, per non dire, nessuna resistenza?
Non ho capito bene, io nello sport, ho rotto un clavicol, separato tutte due spalle,più di una volta, fatto un operazione nel ginocchio, e' ne ho bisogno un altra. ho anche rotto, tutte e due pollici.
mi fermo qui, senno, dicono che sto' esagerando.
dico tutto cio' sempre affrmando che a me un po di self defence,credo che e giusta praticarla.
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secondo me le differenze sono formali e veramente poco influenti
le regole possono determinare la tecnica e la forma per il resto il confronto è confronto
la qualità mentale emotiva richiesta è la stessa, fossero gli scacchi, il poker, la boxe, la rissa o la guerra
IMHO IMHO IMHO
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Mi vuoi dire, che in questo senza regole, conosci o sai gente che cade sul marmo, day in and day out?
diciamo praticano a cadere o essere buttati per la testa, or facia, spalle, in giu, sul marmo, marcia piede, asfalto? ok fate tutto questo con resistenza del compagno or no?
beh...dopo anni ed anni di cadute e voli su un tatami...ho "scoperto" che si può rimanere vivi anche cadendo sul pavimento piastrellato di un'aula di scuola con un compagno che ti proietta mentre ti tiene un braccio in leva
quindi si...se po fa
certo il giorno dopo si ha qualche livido...embè??
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Mi vuoi dire, che in questo senza regole, conosci o sai gente che cade sul marmo, day in and day out?
diciamo praticano a cadere o essere buttati per la testa, or facia, spalle, in giu, sul marmo, marcia piede, asfalto? ok fate tutto questo con resistenza del compagno or no?
beh...dopo anni ed anni di cadute e voli su un tatami...ho "scoperto" che si può rimanere vivi anche cadendo sul pavimento piastrellato di un'aula di scuola con un compagno che ti proietta mentre ti tiene un braccio in leva
quindi si...se po fa
certo il giorno dopo si ha qualche livido...embè??
Leggi bene, quello che si dice qui, senza regole.
Io, ho avuta la sfortuna, di praticare un po di judo su pavimento di parquet, di danza,(no tatami) per un po' d'anni...dico judo, e non jujutsu. proiettando parlando, la differenza e abbicale, tra judo e ju-jutsu. e noi abbiamo imparato presto ad usare certi tipi di protezioni... seno era impossibile andare avanti.
Ora tornando OT,ti garantisco, che se uno ti fa un ippon seo, sulla tua testa, o un uchimata makikome sulla tua spalla, in marmo. col caxx... che duri più di una settimana!
so, No! non si puo fare AFFATTO!
Dico ancora, prarticare un po' di self defence, male non fa'!
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Mi vuoi dire, che in questo senza regole, conosci o sai gente che cade sul marmo, day in and day out?
diciamo praticano a cadere o essere buttati per la testa, or facia, spalle, in giu, sul marmo, marcia piede, asfalto? ok fate tutto questo con resistenza del compagno or no?
beh...dopo anni ed anni di cadute e voli su un tatami...ho "scoperto" che si può rimanere vivi anche cadendo sul pavimento piastrellato di un'aula di scuola con un compagno che ti proietta mentre ti tiene un braccio in leva
quindi si...se po fa
certo il giorno dopo si ha qualche livido...embè??
Leggi bene, quello che si dice qui, senza regole.
Io, ho avuta la sfortuna, di praticare un po di judo su pavimento di parquet, di danza,(no tatami) per un po' d'anni...dico judo, e non jujutsu. proiettando parlando, la differenza e abbicale, tra judo e ju-jutsu. e noi abbiamo imparato presto ad usare certi tipi di protezioni... seno era impossibile andare avanti.
Ora tornando OT,ti garantisco, che se uno ti fa un ippon seo, sulla tua testa, o un uchimata makikome sulla tua spalla, in marmo. col caxx... che duri più di una settimana!
so, No! non si puo fare AFFATTO!
Dico ancora, prarticare un po' di self defence, male non fa'!
ah beh ovvio che se si parla di seoinage sono d'accordo anche io che vi vuole il tatami, ci mancherebbe
senza contare che una proiezione eseguita in modo da fare cadere il compagno di testa per terra anche su un tatami rischia di spezzargli il collo....
ma ci sono tanti modi per fare cadere per cui non è poi così fondamentale avere il morbido sotto i piedi
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Domanda filosofica.
Aggiungo è nato prima l'uovo o la gallina.
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è nato prima l'uovo o la gallina.
Ovviamente l'uovo.
Comunque, date le premesse di lu dongbin, non si tratta di una domanda filosofica. Il problema è solo che sono rari quelli che si addestrano nel combattimento corpo a corpo.
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Ovviamente l'uovo.
esattamente, c'erano le uova ancor prima che esistessero i rettili
Comunque, date le premesse di lu dongbin, non si tratta di una domanda filosofica. Il problema è solo che sono rari quelli che si addestrano nel combattimento corpo a corpo.
e' l'aspettativa di vita che cala vistosamente
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Mi vuoi dire, che in questo senza regole, conosci o sai gente che cade sul marmo, day in and day out?
diciamo praticano a cadere o essere buttati per la testa, or facia, spalle, in giu, sul marmo, marcia piede, asfalto? ok fate tutto questo con resistenza del compagno or no?
beh...dopo anni ed anni di cadute e voli su un tatami...ho "scoperto" che si può rimanere vivi anche cadendo sul pavimento piastrellato di un'aula di scuola con un compagno che ti proietta mentre ti tiene un braccio in leva
quindi si...se po fa
certo il giorno dopo si ha qualche livido...embè??
Leggi bene, quello che si dice qui, senza regole.
Io, ho avuta la sfortuna, di praticare un po di judo su pavimento di parquet, di danza,(no tatami) per un po' d'anni...dico judo, e non jujutsu. proiettando parlando, la differenza e abbicale, tra judo e ju-jutsu. e noi abbiamo imparato presto ad usare certi tipi di protezioni... seno era impossibile andare avanti.
Ora tornando OT,ti garantisco, che se uno ti fa un ippon seo, sulla tua testa, o un uchimata makikome sulla tua spalla, in marmo. col caxx... che duri più di una settimana!
so, No! non si puo fare AFFATTO!
Dico ancora, prarticare un po' di self defence, male non fa'!
ah beh ovvio che se si parla di seoinage sono d'accordo anche io che vi vuole il tatami, ci mancherebbe
senza contare che una proiezione eseguita in modo da fare cadere il compagno di testa per terra anche su un tatami rischia di spezzargli il collo....
ma ci sono tanti modi per fare cadere per cui non è poi così fondamentale avere il morbido sotto i piedi
OK, meno male che ho preso, un bel "ah bhe" ora cerchiamo di ragionare, senza che nessuno si offende!
il combattimento corpo a copro, (senza regole) ha più regole, su come si pratica,
che un allenamento sportivo full contaci (dove e pieno di regole!
allora la risposta a LU, sull sua domanda si evidenza da SOLA.
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OK, meno male che ho preso, un bel "ah bhe" ora cerchiamo di ragionare, senza che nessuno si offende!
il combattimento corpo a copro, senza regole sportive,
beh...io credo d'averlo spiegato in tutte le salse come intendo un'allenamento che è mirato a contesti dove regole non ne esistono (difesa personale ad esempio) ma che per forza di cose in fase di studio molte tecniche non si possono portare a conclusione
per esempio le proiezioni si studiano controllando la caduta del compagno e facendo in modo che cada sulla schiena e non sulla testa (in gara è "ippon" quando l'avversario cade perfettamente)
oppure le leve, è ovvio che le leve servono per rompere gli arti, ma ciò non toglie che si può studiarle in modo controllato e portarle fino a provocare dolore al compagno e non a rompergli le braccia
tutto questo per me si può tranquillamente fare, ricordandosi sempre che ci sono dei paletti che in palestra si adottano (protezioni comprese) ma la "testa" deve ragionare come se tutto questo non ci fosse
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..............Altro esempio: se qualcuno mi lussa una articolazione "capisco" cosa può fare un colpo, altrimenti sarò sempre a "presumere" oppure "immaginare"........................
Non mi pare un ragionamento costruttivo.
Mi pare lo stesso ragionamento di quello che dice: mi sono fatto rompere il naso perchè così so cosa si prova, eppoi nell'eventualità di uno scontro almeno ce l'ho già lussato. E ovviamente il ragionamento può essere esteso ad altre parti del corpo....... :ohi:
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..............Altro esempio: se qualcuno mi lussa una articolazione "capisco" cosa può fare un colpo, altrimenti sarò sempre a "presumere" oppure "immaginare"........................
Non mi pare un ragionamento costruttivo.
Mi pare lo stesso ragionamento di quello che dice: mi sono fatto rompere il naso perchè così so cosa si prova, eppoi nell'eventualità di uno scontro almeno ce l'ho già lussato. E ovviamente il ragionamento può essere esteso ad altre parti del corpo....... :ohi:
:sur: :sur:
in effetti...se per capire che una leva fa male ci si deve fare lussare una spalla...mi sa che si ha qualche problema di "comprensione"
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Nell'addestramento al combattimento corpo a corpo però una parte fondamentale del lavoro consiste proprio a sublimare il dolore, a trasformare i dolori che per gli umani solitamente sono immobilizzanti in altrettanta furia "omicida".
Quindi il discorso di rompersi qualcosa è un discorso necessario, per chi vuole affrontare il combattimento corpo a corpo per com'è stato proposto (e descritto) da lü dongbin.
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OK, meno male che ho preso, un bel "ah bhe" ora cerchiamo di ragionare, senza che nessuno si offende!
il combattimento corpo a copro, senza regole sportive,
beh...io credo d'averlo spiegato in tutte le salse come intendo un'allenamento che è mirato a contesti dove regole non ne esistono (difesa personale ad esempio) ma che per forza di cose in fase di studio molte tecniche non si possono portare a conclusione
Perché in questa sezione (TCC) e cosi' difficile capire, che, uno diventa bravo, solo in ciò' che realmente sta' praticando.
Se, si limita E' si aggiungono tante regole, tipo, No full contact, No full resistenza, so quello che sta' PRATICANDO, in questo caso, corpo a copro o difesa personale, si ottengono, risultati MOLO limitati, di quello che si crede!
Uno che fa sportfighting, a contatto pieno con tutta resistenza, sta' praticando con meno regole.
Il lavoro logico e questo, di praticare, 2/3, full contact, sportfighting.
Arrotondare, la pratica, con 1/3 di difesa personale.
questo e il mio ultimo intervento. su questo tema. mi arrendo.
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Mi vuoi dire, che in questo senza regole, conosci o sai gente che cade sul marmo, day in and day out?
diciamo praticano a cadere o essere buttati per la testa, or facia, spalle, in giu, sul marmo, marcia piede, asfalto? ok fate tutto questo con resistenza del compagno or no?
Mario,
non mi risulta che nel TJQ si cada come nel judo. Ho specificato che prendevo ad esempio judo/aikido.
ok per capire, state facendo un calcio nei coglioni, ...omissis... dico tutto cio' sempre affrmando che a me un po di self defence,credo che e giusta praticarla.
Il mio obbiettivo con questo post era di sviluppare un linguaggio "comune" e quindi di convergere su delle definizioni. Oltre a ciò ho investigato se la mia personale convinzione che gli allenamenti specifici siano "sostanzialmente" diversi trovasse condivisione: questo per avvalorare la tesi che nel 2010 nei paesi occidentali il TJQ non venga più allenato come "combattimento corpo a corpo" ma ESCLUSIVAMENTE, seppur con diverse sfacettature, come "combattimento sportivo".
Mi sembra che la tua esperienza che racconti sopra confuti questa mia convinzione.
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sembra che abbiamo raggiunto un certo consenso:
1) allenarsi al combattimento reale corpo a corpo in maniera iper-realistica è impossibile, ci si ammazzerebbe a vicenda in pochissimo tempo
2) l'allenamento al combattimento sportivo non prepara al combattimento reale corpo a corpo ma comunque da una buona preparazione approssimativa
3) alcune specificità del combattimento non sportivo (sia tecniche che psicologiche) possono essere allenate specificamente, ma mai in maniera completamente realistica
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Mi vuoi dire, che in questo senza regole, conosci o sai gente che cade sul marmo, day in and day out?
diciamo praticano a cadere o essere buttati per la testa, or facia, spalle, in giu, sul marmo, marcia piede, asfalto? ok fate tutto questo con resistenza del compagno or no?
Mario,
non mi risulta che nel TJQ si cada come nel judo. Ho specificato che prendevo ad esempio judo/aikido.
Nel judo si pratica, cadere, chiamata 'safe falling' che tanti, che non lo praticano, credono che significa, cadute facile, la realtà e tutto altro. il (golden body) , lo judoka lo prende qui.(per chi puo capire)
la questione e questa, o si impara a cadere in in modo che ti rinforzi, e puoi continuare, o cadi e ti rompi.
la scelta e' sua.
ok per capire, state facendo un calcio nei coglioni, ...omissis... dico tutto cio' sempre affrmando che a me un po di self defence,credo che e giusta praticarla.
Il mio obbiettivo con questo post era di sviluppare un linguaggio "comune" e quindi di convergere su delle definizioni. Oltre a ciò ho investigato se la mia personale convinzione che gli allenamenti specifici siano "sostanzialmente" diversi trovasse condivisione: questo per avvalorare la tesi che nel 2010 nei paesi occidentali il TJQ non venga più allenato come "combattimento corpo a corpo" ma ESCLUSIVAMENTE, seppur con diverse sfacettature, come "combattimento sportivo".
Mi sembra che la tua esperienza che racconti sopra confuti questa mia convinzione.
Great! anche tu la vedi come me. e' impossibile, allenarsi, a tutta forza, senza alcun regole.
La cosa logia,e fare (si fa gia') un gioco, sportivo, a contatto pieno, con piena resistenza. 2/3
e un altro gioco, di self defence, dove si toglie, il contatto pieno e la resistenza.1/3
finalmente!!!!
next case :)
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sembra che abbiamo raggiunto un certo consenso:
1) allenarsi al combattimento reale corpo a corpo in maniera iper-realistica è impossibile, ci si ammazzerebbe a vicenda in pochissimo tempo
2) l'allenamento al combattimento sportivo non prepara al combattimento reale corpo a corpo ma comunque da una buona preparazione approssimativa
3) alcune specificità del combattimento non sportivo (sia tecniche che psicologiche) possono essere allenate specificamente, ma mai in maniera completamente realistica
straquoto alla grande!!
in pratica l'opzione 1 è utopica e quindi inutile
normalmente un sdc si concentra tantissimo ed ad altissimi livelli per ciò che attinene l'opzione 2, tralasciando completamente l'opzione 3 perchè ai fini sportivi è un inutile perdita di tempo sprecare energie in quel senso
per dorje mi va benissimo l'abitudine al dolore, ma una cosa è abituare il proprio corpo e la propria mente a sopportare il dolore, tutt'altra è procurarsi danni permanenti
un pugno incassato che procura un livido e qualche giorno di sofferenza è una cosa
una lussazione ad una spalla rischia di inabilitare a vita la funzionalità dell'articolazione
quindi come sempre...se po fa tutto..ogni cosa al suo livello
:)
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per dorje mi va benissimo l'abitudine al dolore, ma una cosa è abituare il proprio corpo e la propria mente a sopportare il dolore,
Non parlavo di sopportare il dolore, ma di sublimare il dolore.
Più simile a qualcosa che ha a che fare con l'eccitazione che non con la sopportazione - non so se mi spiego.
tutt'altra è procurarsi danni permanenti
Dipende dall'entità dei danni permanenti. Uno che vuole diventare un killer nel corpo a corpo deve sapere che il necessario addestramento può anche procurare danni permanenti - ma è un'opzione che metti in conto per raggiungere l'obiettivo.
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..omissis...
1) allenarsi al combattimento reale corpo a corpo in maniera iper-realistica è impossibile, ci si ammazzerebbe a vicenda in pochissimo tempo
...omissis...
Questa (senza offendere il tuo ego) è una stupidaggine.
Infatti nel passato, dove notoriamente si studiava arti marziali per elevare lo spirito oppure farsi la vicina di casa, tutti gli studenti morivano nelle scuole in allenamento.
Nel 2010 in Italia - a parte zone precise e circonstaziate del paese - esiste la "polizia" e la "legge" che rendono superfluo l'allenamento al combattimento reale.
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...omissis... in pratica l'opzione 1 è utopica e quindi inutile ...
se tu vivessi in Colombia oppure nelle favelas di Rio de Janiero l'ozione 1 sarebbe realtà quotidiana.
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..omissis...
1) allenarsi al combattimento reale corpo a corpo in maniera iper-realistica è impossibile, ci si ammazzerebbe a vicenda in pochissimo tempo
...omissis...
Questa (senza offendere il tuo ego) è una stupidaggine.
Infatti nel passato, dove notoriamente si studiava arti marziali per elevare lo spirito oppure farsi la vicina di casa, tutti gli studenti morivano nelle scuole in allenamento.
Nel 2010 in Italia - a parte zone precise e circonstaziate del paese - esiste la "polizia" e la "legge" che rendono superfluo l'allenamento al combattimento reale.
forse non ho messo ben in evidenza le parole "in maniera iper-realistica"...sono d'accordo con te che è possibile allenarsi al combattimento reale non sportivo in maniera "depotenziata"
detto questo, a me capita raramente di considerare le opinioni con cui non sono d'accordo delle "stupidate"... ;)
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Questi...si che ci danno dentro! Altro che pensare combattimento si combattimento no. Ma quanto sono carini...!? Immaginateli frà 15 anni cosa diventano..., se naturalmente non si rovinano prima di legnate. Ah...una cosa molto interessante,e che non ce nessuna protezione aparente a parte i guantoni che sono enormi per loro... :D.
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Nel judo si pratica, cadere, chiamata 'safe falling' che tanti, che non lo praticano, credono che significa, cadute facile, la realtà e tutto altro. il (golden body) , lo judoka lo prende qui.(per chi puo capire)
la questione e questa, o si impara a cadere in in modo che ti rinforzi, e puoi continuare, o cadi e ti rompi.
la scelta e' sua.
Sì. Concordo. Quindi mai cadere con la gamba tesa in fuori, ad esempio.
Great! anche tu la vedi come me. e' impossibile, allenarsi, a tutta forza, senza alcun regole.
No. Non è impossibile. Non ci sono più motivi per farlo, nè soggetti motivati a farlo e di conseguenza soggetti capaci di insegnarlo.
E' diverso.
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...omissis... detto questo, a me capita raramente di considerare le opinioni con cui non sono d'accordo delle "stupidate"... ;)
Sommo. Non amo la falsità del politically correct. Se scrivi una stupidaggine te lo faccio notare, con tanto di frase esplicativa al seguito.
Ed un preventivo riferimento al tuo ego che ha prontamente (hai notato la velocità con cui ti ha preso?) reagito.
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...omissis... detto questo, a me capita raramente di considerare le opinioni con cui non sono d'accordo delle "stupidate"... ;)
Sommo. Non amo la falsità del politically correct. Se scrivi una stupidaggine te lo faccio notare, con tanto di frase esplicativa al seguito.
Ed un preventivo riferimento al tuo ego che ha prontamente (hai notato la velocità con cui ti ha preso?) reagito.
dunque tu trovi che sia possibile allenarsi in maniera iper realistica al combattimento senza regole, e tutto questo senza farsi del male serio...trovo questa opinione abbastanza contraddittoria, ma puo darsi che mi sfugga qualcosa...ad esempio se devi allenarti iper realisticamente a dare calci nei genitali a piena forza, prima o poiprenderai il tuo sparing partner e lo lascierai gravemente ferito
dunque forse non mi ero spiegato bene: ci si può allenare al combattimento reale non sportivo senza farsi male di brutto, ma non iper realisticamente bensì con qualche prudenza...mi sono spiegato adesso?
PS se tu scrivi qualcosa su cui non sono d'accordo, te lo faccio notare...senza dover esprimere giudizi di "qualità"
PPSS Il mio Ego è smisurato! :D
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dunque tu trovi che sia possibile allenarsi in maniera iper realistica al combattimento senza regole, e tutto questo senza farsi del male serio...
Questo però lu non l'ha detto. Quanto male ti fai sono ca%%i tuoi. ;)
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dunque tu trovi che sia possibile allenarsi in maniera iper realistica al combattimento senza regole, e tutto questo senza farsi del male serio...
Questo però lu non l'ha detto. Quanto male ti fai sono ca%%i tuoi. ;)
anche questo è vero...potere si può... ;)
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dunque tu trovi che sia possibile allenarsi in maniera iper realistica al combattimento senza regole, e tutto questo senza farsi del male serio...
Questo però lu non l'ha detto. Quanto male ti fai sono ca%%i tuoi. ;)
anche questo è vero...potere si può... ;)
Che fondamentalmente è quello che ho scritto pure io qualche post fa.
Ovviamente, se modifichi il tuo punto 1.da:
1) allenarsi al combattimento reale corpo a corpo in maniera iper-realistica è impossibile, ci si ammazzerebbe a vicenda in pochissimo tempo
a
1) allenarsi al combattimento reale corpo a corpo in maniera iper-realistica senza farsi male è impossibile, poiché si rischierebbe di ammazzarsi a vicenda in pochissimo tempo
Allora penso che tu abbia detto una cosa vera. :)
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dunque tu trovi che sia possibile allenarsi in maniera iper realistica al combattimento senza regole, e tutto questo senza farsi del male serio...
Questo però lu non l'ha detto. Quanto male ti fai sono ca%%i tuoi. ;)
anche questo è vero...potere si può... ;)
Che fondamentalmente è quello che ho scritto pure io qualche post fa.
Ovviamente, se modifichi il tuo punto 1.da:
1) allenarsi al combattimento reale corpo a corpo in maniera iper-realistica è impossibile, ci si ammazzerebbe a vicenda in pochissimo tempo
a
1) allenarsi al combattimento reale corpo a corpo in maniera iper-realistica senza farsi male è impossibile, poiché si rischierebbe di ammazzarsi a vicenda in pochissimo tempo
Allora penso che tu abbia detto una cosa vera. :)
nel mio Ego Sconfinato ed Immenso, accetto la riformulazione della Stupidata che avevo previamente postato
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Non puoi avere un Ego sconfinato ed immenso, poiché cozzerebbe col mio: di certo più grande del tuo! :sur:
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Non puoi avere un Ego sconfinato ed immenso, poiché cozzerebbe col mio: di certo più grande del tuo! :sur:
bhè se parliamo di ego.... ;) XD
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Nel judo si pratica, cadere, chiamata 'safe falling' che tanti, che non lo praticano, credono che significa, cadute facile, la realtà e tutto altro. il (golden body) , lo judoka lo prende qui.(per chi puo capire)
la questione e questa, o si impara a cadere in in modo che ti rinforzi, e puoi continuare, o cadi e ti rompi.
la scelta e' sua.
Sì. Concordo. Quindi mai cadere con la gamba tesa in fuori, ad esempio.
Great! anche tu la vedi come me. e' impossibile, allenarsi, a tutta forza, senza alcun regole.
No. Non è impossibile. Non ci sono più motivi per farlo, nè soggetti motivati a farlo e di conseguenza soggetti capaci di insegnarlo.
E' diverso.
Non saprei dove mettere mani.
Allenarsi,come dici tu, in modo costante,io la vedo dura (nel senso), complicata, slanted, e piena di exceptions.
allora, diciamo che mi vengono le stesse domande, di cui ne parla, Il sommo.
poi tu, scrivi, non ci sono soggetti capaci ad insegnarlo, che rende tutto cio' una teoria.
aggiungo in questi tempi nostri,mi basta,e mi avanza, il lato sport competitivo.
ciao
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aggiungo in questi tempi nostri,mi basta,e mi avanza, il lato sport competitivo.
... e penso che sia una cosa molto sensata! :)
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...omissis... aggiungo in questi tempi nostri,mi basta,e mi avanza, il lato sport competitivo.
OK.
Ora, per passaggio logico, raggiungiamo un altro statement condiviso: nel 2010 in Italia o in Europa non esiste un lignaggio conosciuto di TJQ - generato quindi dalle linee a noi note (le maggiori per diffusione sono Yang Chengfu e Chen Fake) - che insegni il combattimento corpo a corpo. Insegnano tutti il combattimento sportivo.
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Ora, per passaggio logico, raggiungiamo un altro statement condiviso: nel 2010 in Italia o in Europa non esiste un lignaggio conosciuto di TJQ - generato quindi dalle linee a noi note (le maggiori per diffusione sono Yang Chengfu e Chen Fake) - che insegni il combattimento corpo a corpo. Insegnano tutti il combattimento sportivo.
possiamo estendere: nel 2010 in Italia non esiste chi insegni il combattimento corpo a corpo
(se esistesse avremmo notizia di morti in palestra)
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possiamo estendere: nel 2010 in Italia non esiste chi insegni il combattimento corpo a corpo
(se esistesse avremmo notizia di morti in palestra)
E perché, pensi che si allenino in palestra? ;)
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E perché, pensi che si allenino in palestra? ;)
hai notizia di morti in allenamento non in palestra?
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per dorje mi va benissimo l'abitudine al dolore, ma una cosa è abituare il proprio corpo e la propria mente a sopportare il dolore,
Non parlavo di sopportare il dolore, ma di sublimare il dolore.
Più simile a qualcosa che ha a che fare con l'eccitazione che non con la sopportazione - non so se mi spiego.
tutt'altra è procurarsi danni permanenti
Dipende dall'entità dei danni permanenti. Uno che vuole diventare un killer nel corpo a corpo deve sapere che il necessario addestramento può anche procurare danni permanenti - ma è un'opzione che metti in conto per raggiungere l'obiettivo.
ogni cosa ha il suo prezzo...ci mancherebbe!! ;)
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E perché, pensi che si allenino in palestra? ;)
hai notizia di morti in allenamento non in palestra?
Leggi i giornali. ;)
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hai notizia di morti in allenamento non in palestra?
Leggi i giornali. ;)
leggere :dis: vabbeh, vado in fiducia
lü, sono pronto per il prossimo statement
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...omissis... aggiungo in questi tempi nostri,mi basta,e mi avanza, il lato sport competitivo.
OK.
Ora, per passaggio logico, raggiungiamo un altro statement condiviso: nel 2010 in Italia o in Europa non esiste un lignaggio conosciuto di TJQ - generato quindi dalle linee a noi note (le maggiori per diffusione sono Yang Chengfu e Chen Fake) - che insegni il combattimento corpo a corpo. Insegnano tutti il combattimento sportivo.
Non saprei rispondere che fanno altri.
A me, il tcc, fu insegnato,( e cosi' mi piace insegnarlo) come 'full contact sportfigthing' sia in piedi che a terra!
con un po' di self defence.