Ar.Ma.

Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: nameganai on January 09, 2011, 23:08:53 pm

Title: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: nameganai on January 09, 2011, 23:08:53 pm
spero di farmi capire,noi lavoriamo molto con entrambe le braccia assieme,un pò come capita nel wing chun per intenderci...

da lì una riflessione,il caricamento che si esegue per una parata nel karate,potrebbe essere in realtà un modo per accompagnare il colpo alla parata  vera e propria?

facendo due prove secondo me si,ma vorrei sapere come la vede il mondo del karate...

se per voi è una cosa palese scusate la mia ignoranza karatekara...
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: XinYiMan on January 10, 2011, 10:05:35 am
assolutamente si. L'errore stà di fondo perchè si è fatta la classificazione tecniche di difesa (parate) e tecniche di offesa. Quindi viene inculcata la mentalità che la parata è solo una parata, mentre non esistono tecniche ma solo gesti e visti in quest'ottica contengono sempre le due facce della stessa medaglia attacco/difesa SEMPRE

E non solo il karate, ma tutte quelle discipline considerate tradizionali o di derivazione tradizionale.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 10, 2011, 10:57:44 am
assolutamente si. L'errore stà di fondo perchè si è fatta la classificazione tecniche di difesa (parate) e tecniche di offesa. Quindi viene inculcata la mentalità che la parata è solo una parata, mentre non esistono tecniche ma solo gesti e visti in quest'ottica contengono sempre le due facce della stessa medaglia attacco/difesa SEMPRE

E non solo il karate, ma tutte quelle discipline considerate tradizionali o di derivazione tradizionale.
Esattamente, bravissimo Xin. :)
L'idea (sbagliata) di attribuire le connotazioni attacco o difesa ai gesti è una delle cose che fa perdere realtà ed efficacia (o applicabilità) a ciò che si studia.
Pensare una parata solo come parata, implica che la tal parata serva per parare il tal attacco, ma a quel punto, occorre che qualcuno mi attacchi con quell'attacco li, o non potrò usare quella parata.
In realtà si studiano dei gesti, per fare in modo che diventino spontanei, istintivi, allora, a tal "situazione" corrisponderà la più opportuna azione o reazione.
Lo Tsuki può essere il gesto per agire sul rachide cervicale e mandare a terra l'avversario, oppure per afferrarlo, così come qualsiasi parata o altro.
L'eccesso di spiegazioni per ogni gesto, la troppa voglia di attribuire una funzione palese ad ogni movimento, di fatto finisce per renderli tutti inutili almeno fino a che non capita quello che attacca proprio in quei modi, che fa proprio quei movimenti e ci permette di applicare quelle tecniche......ma nel frattempo, in troppi prima ci avranno massacrato.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: nameganai on January 10, 2011, 11:01:20 am
grazie delle risposte,
sono ovviamente d'accordo con voi.

mi interessava comunque sapere se i caricamenti fatti con il braccio che non para,nel karate hanno un senso o se sono solo considerati caricamenti..

da qualche parte vidi un video sullo shuto-uke molto carino in questo senso..ma non lo trovo più..
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 10, 2011, 11:16:41 am
Si e no, nel senso che, si può lavorare in modo che il braccio opposto a quello che para faccia dell'altro, oppure che l'abbia già fatto, o che lo faccia contemporaneamente eccetera.
Il punto è abituare il proprio corpo al fatto che le braccia sono due come le gambe, quindi a mantenere attivo il braccio non direttamente interessato in quel movimento, perchè altrimenti si rischia di averlo come appendice poco utile in una fase di scontro o di lotta in cui non ci si può permettere di essere scoordinati o limitati.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: XinYiMan on January 10, 2011, 11:36:19 am
Si e no, nel senso che, si può lavorare in modo che il braccio opposto a quello che para faccia dell'altro, oppure che l'abbia già fatto, o che lo faccia contemporaneamente eccetera.
Il punto è abituare il proprio corpo al fatto che le braccia sono due come le gambe, quindi a mantenere attivo il braccio non direttamente interessato in quel movimento, perchè altrimenti si rischia di averlo come appendice poco utile in una fase di scontro o di lotta in cui non ci si può permettere di essere scoordinati o limitati.

Certo che lavora anche la fase "di caricamento", anche perchè se il gesto deve essere centralizzato (e qui voglio vedere quante divergenze di opinioni ci sono) allora le braccia si muovono insieme a causa della centralizzazione. E chi ha codificato questi movimenti non era un pirla, basta saper osservare.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Raven81 on January 10, 2011, 12:01:34 pm
Mi pare che l'utente Muteki avesse filmato alcuni suoi studi relativi alle tre parate fondamentali del karate Goju Ryu.

Se non ricordo male si trattava non tanto di vere e proprie "applicazioni", quanto piuttosto di un metodo propeduetico-didattico per capire che senso potesse avere il caricamento e il lavoro a due mani.

Sulla questione "tecniche nascoste/non-evidenti":

- non sono uno di quelli che crede che un esercizio propedeutico debba avere per forza un'applicazione o esplicitare chissà quale principio: quando si fanno le ripetute di diretti al sacco si sta in una posizione che difficilmente se non mai si deve assumere in sparring, ma non per questo le ripetute sono inutili.

- appunto perché non esercizio propedeutico non deve per forza avere un'applicazione, non capisco che senso abbia nascondere (?!) o celare il significato di un gesto. L'argomento di Ronin44 sembra essere: nel momento in cui io associo un significato ad un gesto, lo vincolo univocamente ad una data situazione, cosicché perdo in adattabilità. MA non associandolo a nessun significato non posso fare alcun tipo di studio situazionale; e l'esperienza insegna che insegnare il significato di un gesto non ne limita l'applicabilità (es. il jab)

- non mi piace allenarmi senza sapere come e perché faccio quel che faccio. E non perché sia poco umile, troppo poco orientaleggiante, frettoloso nell'apprendimento, ma solo perché ritengo che per me non funzioni: un movimento diventa una tecnica solo quando c'è una "memoria corporea" e "un'intelligenza strategica" dietro a quel movimento, cioè quando so a cosa serve, quando serve... se non lo so, sto allenando un MOVIMENTO, non una TECNICA!
Se il movimento diventa all'improvviso una tecnica (una parate, una proiezione etc.) perché ho raggiunto l'illuminazione sul senso di quel gesto, solo da quel momento inizio a lavorarlo come tecnica!

Just my two cents.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 10, 2011, 12:11:37 pm
No, non dico di non spiegare, per carità.
Dico che la spiegazione di un gesto è velleitaria, perchè per ogni gesto ci sono troppe altre possibili spiegazioni/applicazioni.
Se ti insegno la tal parata per il tale attacco e tu vai a un gatering, ad uno stage o altro, trovi pinco pallo che fa quel gesto, quella parta, per afferrarti, per colpire, per proiettarti o che sò io, tu tornerai da me chiedendo (giustamente) perchè ti ho nascosto tutte quelle ulteriori spiegazioni.
Bisognerebbe sempre essere prudenti nel dare una definizione precisa di una tecnica, proprio perchè la sua applicabilità passa per l'estemporaneità di uno scontro, per la sua imprevedibilità, caratteristiche che rendono impensabile il vedere, capire e riconoscere un attacco a cui opporre il gesto imparato che recuperiamo dall'archivio della memoria.
Quello che ti sorprende in combattimento può serenamente essere uno che esegue Shuto Uke o Age Uke per colpirti, afferrarti e proiettarti a terra, azioni che probabilmente non erano nella testa di nessuno dei due, che sono state possibili perchè quelle tecniche non erano vincolate ad "una" spiegazione.
Io sono per gli esempi più che per le spiegazioni, tendo a dire "questa roba qui, ad esempio, può essere applicata così, oppure così, ma poi dipende dalla situazione, basta non essere rigidamente legati ad una sola traduzione".
Lo trovo più proficuo, più adatto a stimolare una personale ricerca e comprensione dei gesti.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: XinYiMan on January 10, 2011, 12:20:10 pm
No, non dico di non spiegare, per carità.
Dico che la spiegazione di un gesto è velleitaria, perchè per ogni gesto ci sono troppe altre possibili spiegazioni/applicazioni.
Se ti insegno la tal parata per il tale attacco e tu vai a un gatering, ad uno stage o altro, trovi pinco pallo che fa quel gesto, quella parta, per afferrarti, per colpire, per proiettarti o che sò io, tu tornerai da me chiedendo (giustamente) perchè ti ho nascosto tutte quelle ulteriori spiegazioni.
Bisognerebbe sempre essere prudenti nel dare una definizione precisa di una tecnica, proprio perchè la sua applicabilità passa per l'estemporaneità di uno scontro, per la sua imprevedibilità, caratteristiche che rendono impensabile il vedere, capire e riconoscere un attacco a cui opporre il gesto imparato che recuperiamo dall'archivio della memoria.
Quello che ti sorprende in combattimento può serenamente essere uno che esegue Shuto Uke o Age Uke per colpirti, afferrarti e proiettarti a terra, azioni che probabilmente non erano nella testa di nessuno dei due, che sono state possibili perchè quelle tecniche non erano vincolate ad "una" spiegazione.
Io sono per gli esempi più che per le spiegazioni, tendo a dire "questa roba qui, ad esempio, può essere applicata così, oppure così, ma poi dipende dalla situazione, basta non essere rigidamente legati ad una sola traduzione".
Lo trovo più proficuo, più adatto a stimolare una personale ricerca e comprensione dei gesti.
Bravo, pensa che io ai miei allievi fin dalla prima lezione gli ho detto "ragazzi dovete imparare a studiare e a ricercare fin da subito, altrimenti la vostra arte marziale non serve a un caxxo e in più dovete andarvi a confrontare quando potete (non necessariamente bisogna gareggiare per confrontarsi)" e glielo ripeto continuamente.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Akira on January 10, 2011, 12:30:09 pm


- non mi piace allenarmi senza sapere come e perché faccio quel che faccio. E non perché sia poco umile, troppo poco orientaleggiante, frettoloso nell'apprendimento, ma solo perché ritengo che per me non funzioni: un movimento diventa una tecnica solo quando c'è una "memoria corporea" e "un'intelligenza strategica" dietro a quel movimento, cioè quando so a cosa serve, quando serve... se non lo so, sto allenando un MOVIMENTO, non una TECNICA!
Se il movimento diventa all'improvviso una tecnica (una parate, una proiezione etc.) perché ho raggiunto l'illuminazione sul senso di quel gesto, solo da quel momento inizio a lavorarlo come tecnica!

Just my two cents.

parole sante
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 10, 2011, 12:38:38 pm
Bella discussione.
Naturalmente anch'io ritengo che non solo "l'altro" braccio abbia una sua funzionalità, ma che sia parte integrante del movimento.
Allo stesso modo di un kata, credo per riallacciarmi al discorso di Raven, che inizialmente un significato alla tecnica vada attribuito (soto uke = parata media) per dare al principiante almeno un'idea teorica di quello che dovrebbe fare. Perchè altrimenti gli si direbbe: "fai soto uke, scoprirai dopo a cosa serve" il che è spiazzante. Piuttosto io sono per anticipare che la tecnica potrà evolversi in mille maniere, ma per ora è una parata media. Al momento buono, si apre la mente secondo quanto scritto da Ronin44.
D'altra parte, se vogliamo, anche la stessa didattica base dell'ido geiko, di parare avanzando in ayumi ashi di per se' ha solo una valenza teorica, perchè se paro avanzando signigfica che l'attacco è fuori portata e potrei tranquillamente starmene fermo (ed è una cosa su cui mi sono molto interrogato ultimamente). Credo però che il fatto di portare il peso sulla tecnica (prima avanzando, poi imparando a farlo sul posto o spostandosi di lato o indietro) sia già un indizio di quante applicazioni possa portare. Io ad esempio considero soto uke anche un attacco, ignorante finchè volete, su sul braccio di qualcuno che mi afferra al bavero o dintorni.

D'altra parte io mi sto stupendo ultimamente di quanti significati, quante varianti può avere la singola tecnica, e soprattutto mi sto accorgendo di quante tecniche si nascondono nei “caricamenti” e che, guarda caso, nel kihon vero e proprio di solito sono omesse, ad esempio di nagashi uke.

In ogni caso penso anch'io come XYM che il confronto e uno sguardo attento verso l'esterno siano imprescindibili per apprendere, e anche il mio sensei insisteva molto su questo.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 10, 2011, 12:52:19 pm
Si, sono d'accordo.
Ovviamente il mio discorso non riguarda la cintura bianca, li è necessario attribuire una funzione a un movimento.
Per me il problema nasce quando questa cosa continua anche dopo.
La parata in avanzamento, ad esempio, molto adottata in Aikido, è un movimento in Irimi, quindi anticipa e stoppa sul nascere l'attacco, in sen no sen, tramutando la parata in attacco, che proietta, che blocca o rompe.
Ovviamente, posso non essere in tempo, allora lo stesso movimento avverrà in Tenkan, assorbendo, ricevendo l'attacco.
Due facce della stessa medaglia, due intenti che attengono a momenti differenti della pratica e della perizia tecnica.
Faccio Shuto Uke per colpire, ma l'avversario è più rapido e non lo anticipo, a quel punto parerò e magari afferro, di sicuro non posso dire "Arimò" e ricominciare perchè non è venuta, farò quello che posso e che riesco, colpire, afferrare, estendere, proiettare o quel che è, ma sempre Shuto Uke sarà, che io avanzi o indietreggi.
Ma allora, se devo per forza dare (parlo sempre di esperti) una spiegazione, che faccio?
Un mese e un intero libro solo su Shuto Uke? Vado avanti così per ognuna delle troppe tecniche?
No, io credo che al principiante vada data una spiegazione che gli consenta di fare una cosa senza l'idea di muoversi a vuoto....ma poi il discorso deve evolvere.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: XinYiMan on January 10, 2011, 13:25:19 pm
Io invece penso che anche al principiante mai e poi mai bisogna dire "questa è ..." nel caso del Soto uke una parata, anzi io parlo per la disciplina che insegno perchè il karate non lo insegno, prendo l'allievo che capita (capita sempre il più grosso :) ) e gli applico lo stesso gesto in 3/4 modi diversi, facendo vedere varianti fin da subito in modo da mantenere la mente per così dire aperta e in modo da non dargli un imprinting iniziale su quel determinato gesto, altrimenti ho notato che inconsciamente cercheranno sempre quello. Si capisce che questo è il mio metodo e non voglio spacciarlo per verità assoluta.  :)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 10, 2011, 13:46:14 pm
Naturalmente, qui si entra in un campo di pura soggettività e ognuno applica quello che ritene più corretto ;)

Io ad esempio quando mi dei principianti di Shorin Ryu mi hanno chiesto di fare loro qualche lezione, ho mostrato diverse applicazioni di soto uke e age uke.
Uno di loro soprattutto, molto perplesso, mi ha detto "Ho capito adesso cos'è il vero Karate, non capisco perchè il nostro sensei non ci insegna così". Al chè io ho spiegato loro che il mio è stato più che una lezione uno show, giusto per mostrare quante cose ci possono stare dietro, ma di dare fiducia al loro sensei, che al momento buono avrebbe "sbloccato" le chiavi di lettura.
Insegnandogli da subito un principio polivalente, secondo me il principiante si perde, cercando di fare tutte le cose insieme senza farne nessuna veramente bene.

Tanto per fare un paragone con l'approccio che ho ("avrei", non tengo un corso regolare :=)) ci sono decine di modi per scrivere una "a", ma alle elementari la prima cosa che si insegna è quella standard, per tutti, poi ognuno evolve la propria grafia col tempo.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Akira on January 10, 2011, 14:10:16 pm
Io mi sono ritrovato spesso e volentieri ad allenare cose in una certa ottica, magari per una mia interpretazione che ho ritenuto valida, per poi sentirmi dire che il senso di quella tecnica era un altro, "però va bene anche così".
Il punto è che nessuno mi aveva mai spiegato in modo chiaro il senso corretto. E se lo hanno fatto guarda caso era comunque colpa mia perchè mancavo proprio a quella lezione...
Certe cose succedono solo nel tradizionalisssssimo, dove mi spiace ammetterlo ma sono in tanti a non sapere nemmeno loro quello che stanno facendo, e ripetono a pappagallo quanto gli è stato venduto.
La cosa peggiore è che spesso non si pongono nemmeno il problema di provare e verificare il come e il perchè di una tecnica "artiglio del pesce gatto che volteggia sul collo del cavallo disarcionato"....

Ormai me ne sto zitto e faccio certi movimenti giusto perchè mi piacciono esteticamente  :vomit:
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 10, 2011, 14:46:46 pm
Mah sai, il gesto, per essere efficace, per essere applicabile, deve essere un gesto che viene da dentro, dalle viscere, li dove sta il combattimento, non dalla memoria o dalla logica raziocinante che, in quanto tali, sono antitetiche al combattimento.
Il gesto deve essere assimilato, interiorizzato, fino al punto da sostituirsi con l'originario gesto istintivo che faremmo nella tal situazione.
In quel senso, poco importa tutto il corollario di possibili spiegazioni per quel gesto, sarà il nostro corpo, le nostre viscere, il nostro istinto di sopravvivenza a tirarlo fuori, non la memoria, non la ragione, non quindi quelle aree dove abbiamo archiviato le pur convincenti spiegazioni.
Quando l'adrenalina ha il sopravvento, quando la paura domina, quando la mente va in caos, allora viene fuori la reale tecnica che possediamo, quella di cui davvero disponiamo, nulla in comune con le dimostrazioni, i duelli o le gare, dove sappiamo cosa accadrà, con chi, quando e perchè, avendo il tempo e il modo di essere pronti, anche strategicamente.
Un pò il concetto di "dai la cera togli la cera", in quel filmetto è ben espressa questa concezione dell'apprendimento.
Attaccato all'improvviso, un tizio comune avrà, probabilmente, l'istinto di coprirsi il viso con le mani, ecco allora che dovrò sostituire quel gesto istintivo con un'altro, più utile, che nella stessa situazione scaturisca alla stessa maniera.
Poi ripeto, in fase iniziale occorre dare dei perchè, ma è più una forma di convincimento, qui non c'è pazienza, si vuol sapere, capire, subito, o non si fanno le cose, poi pazienza se quelle stesse cose necessitano di X anni per diventare vere.
Guarda caso, moltissimi Karateka, dopo una ventina di anni, finiscono per riscoprire e rispolverare proprio quelle cose che appartengono alle prime lezioni, l'Oi Tsuki, Age Uke, Shuto Uke eccetera, perchè hanno acquisito un bagaglio di comprensione fisica dei gesti che gli consente di tornare su quei primi gesti con una differente consapevolezza e un differente approccio.
"Troppe spiegazioni" creano solo confusione, "nessuna spiegazione" è roba da setta religiosa, bisogna fare quel che è il minimo, ma senza far credere che sia tutto li.
Se fate un giro all'Hombu Dojo di Tokio per assistere a una lezione di Aikido, noterete, un bellissimo clima, ma noterete anche che le sole parole che sentirete saranno quelle del maestro che dice "ora fate questo" e poi solo "Damè", per il resto sarà solo da guardare.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: muteki on January 10, 2011, 15:19:51 pm
Mi pare che l'utente Muteki avesse filmato alcuni suoi studi relativi alle tre parate fondamentali del karate Goju Ryu.

Se non ricordo male si trattava non tanto di vere e proprie "applicazioni", quanto piuttosto di un metodo propeduetico-didattico per capire che senso potesse avere il caricamento e il lavoro a due mani.




verissimo. e mi piovvero non poche critiche addosso.  :'(

aah...  :D

cmq trovate ancora i video sul mio canale youtube, sotto il nome harussherlan...

in ogni caso i kata ci insegnano una cosa che troppo spesso si scorda: le parate e gli attacchi non sono due momenti separati. proprio come nel WC, giusto per tornare all'inizio del thread...
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: nameganai on January 10, 2011, 15:22:39 pm
sulla didattica io ho notato che è meglio far vedere prima le cose "difficili"...
altrimenti non abbandoneranno mai quelle facili...
ma questo dipende molto dagli allievi,dallo stile praticato ecc...quindi non si può fare una regola..

riguardo al 3D,la mia era semplice curiosità dettata dal fatto che ho conosciuto molti karateka che anche a livelli elevati continuavano a lavorare solamente "a bilancino" con le braccia..

sapendo che qui scrivono karateka che si impegnano nello studio approfondito delle cose,ho ottenuto la risposta che speravo..
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: nameganai on January 10, 2011, 15:28:12 pm
Mi pare che l'utente Muteki avesse filmato alcuni suoi studi relativi alle tre parate fondamentali del karate Goju Ryu.

Se non ricordo male si trattava non tanto di vere e proprie "applicazioni", quanto piuttosto di un metodo propeduetico-didattico per capire che senso potesse avere il caricamento e il lavoro a due mani.






verissimo. e mi piovvero non poche critiche addosso.  :'(

aah...  :D

cmq trovate ancora i video sul mio canale youtube, sotto il nome harussherlan...

in ogni caso i kata ci insegnano una cosa che troppo spesso si scorda: le parate e gli attacchi non sono due momenti separati. proprio come nel WC, giusto per tornare all'inizio del thread...

un link per favore?
non mi funziona la ricerca sul tubo...
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: muteki on January 10, 2011, 15:37:27 pm
asp che ho un problema.. i video non ci sono più!!! tsk... li rimetto e poi linko appena posso... sempre che li abbia ancora nel PC. sennò li rifaccio... sigh...

cmq il canale è https://www.youtube.com/user/harussherlan#p/u (https://www.youtube.com/user/harussherlan#p/u)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: nameganai on January 10, 2011, 15:45:04 pm
grazie mille,aspetterò i video,sono molto curioso.. ;)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 10, 2011, 15:46:19 pm
sulla didattica io ho notato che è meglio far vedere prima le cose "difficili"...
altrimenti non abbandoneranno mai quelle facili...
ma questo dipende molto dagli allievi,dallo stile praticato ecc...quindi non si può fare una regola..
Però può essere da stimolo... se impari a fare bene A allora avrai la possibiltà di eseguire B.
Come scrive Ronin44 ci vuole la giusta quantità di informazioni, troppo e troppo poco non vanno bene entrambi.

riguardo al 3D,la mia era semplice curiosità dettata dal fatto che ho conosciuto molti karateka che anche a livelli elevati continuavano a lavorare solamente "a bilancino" con le braccia..
Perchè ci sono molti karateka che con un livello da 5° kyu hanno una marea di allievi sotto, e tutti a ripetere le stesse cose a macchinetta senza mai usare il cervello. O addirittura sono già alla terza o quarta generazione con un "capostipite" di quel tipo :nono:
Quanti, ma quanti ne conosco che alla cintura nera pensano di parare mawashigeri con un solo braccio e la mano aperta...
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 10, 2011, 16:05:46 pm
 :D :D :D :D :D :D :D :D
Verissimo :sur: :sur:
Il problema è anche quello, c'è la voglia, il bisogno, di passare di là, con i maestri, a qulsiasi costo, prima possibile, poi pazienza se non si è ancora capito una mazzafionda :blue:
Un pò il discorso delle cinture, checchè se ne dica, la cosa più frequente in assoluto, nella testa di chi inizia, è la domanda su quanto ci vorrà per la "nera", quasi fosse un traguardo invece che un principio.
Infatti sono una marea quelli che prendono il 1° Dan e smettono o passano ad altro.
C'è la voglia e il bisogno di essere considerati, ammirati, seguiti, un bisogno assolutamente umano e naturale, pazienza se il 1° Dan corrisponde al livello "principiante" anche nel suo significato tradotto.
Per cui vedi parare la mazzata dall'alto con Age Uke, tutto ok finchè non trovi quello che la tira davvero e ti spezza l'avambraccio, oppure il Mawashi come dici tu, parato in senso di blocco, invece che assorbito e deviato.
Ma penso sia giusto, si impara anche da quelle cose li e se si fà una figura da cioccolatai, ci si va giustamente a nascondere o ti trova il coraggio di riconoscere i propri limiti.
Selezione naturale, nulla di più. ;)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: nameganai on January 10, 2011, 16:10:16 pm
:D :D :D :D :D :D :D :D
Verissimo :sur: :sur:
Il problema è anche quello, c'è la voglia, il bisogno, di passare di là, con i maestri, a qulsiasi costo, prima possibile, poi pazienza se non si è ancora capito una mazzafionda :blue:
Un pò il discorso delle cinture, checchè se ne dica, la cosa più frequente in assoluto, nella testa di chi inizia, è la domanda su quanto ci vorrà per la "nera", quasi fosse un traguardo invece che un principio.
Infatti sono una marea quelli che prendono il 1° Dan e smettono o passano ad altro.
C'è la voglia e il bisogno di essere considerati, ammirati, seguiti, un bisogno assolutamente umano e naturale, pazienza se il 1° Dan corrisponde al livello "principiante" anche nel suo significato tradotto.
Per cui vedi parare la mazzata dall'alto con Age Uke, tutto ok finchè non trovi quello che la tira davvero e ti spezza l'avambraccio, oppure il Mawashi come dici tu, parato in senso di blocco, invece che assorbito e deviato.
Ma penso sia giusto, si impara anche da quelle cose li e se si fà una figura da cioccolatai, ci si va giustamente a nascondere o ti trova il coraggio di riconoscere i propri limiti.
Selezione naturale, nulla di più. ;)

o si passa ad altro e si dice che il karate "non funziona"....
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 10, 2011, 16:13:23 pm
o si passa ad altro e si dice che il karate "non funziona"....
Io ne ho ben due di Karate che non funzionano, ma il primo aveva la garanzia scaduta, il secondo l'avevo comprato alla fiera dei Obej Obej su una bancarella, insomma, me li sono tenuti entrambi li in cantina.
Ora c'ho quello preso su ebay che funziona benissimo.......ma non prende Rete4....pazienza :spruzz: :spruzz: :spruzz:
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: XinYiMan on January 10, 2011, 16:14:47 pm
:D :D :D :D :D :D :D :D
Verissimo :sur: :sur:
Il problema è anche quello, c'è la voglia, il bisogno, di passare di là, con i maestri, a qulsiasi costo, prima possibile, poi pazienza se non si è ancora capito una mazzafionda :blue:
Un pò il discorso delle cinture, checchè se ne dica, la cosa più frequente in assoluto, nella testa di chi inizia, è la domanda su quanto ci vorrà per la "nera", quasi fosse un traguardo invece che un principio.
Infatti sono una marea quelli che prendono il 1° Dan e smettono o passano ad altro.
C'è la voglia e il bisogno di essere considerati, ammirati, seguiti, un bisogno assolutamente umano e naturale, pazienza se il 1° Dan corrisponde al livello "principiante" anche nel suo significato tradotto.
Per cui vedi parare la mazzata dall'alto con Age Uke, tutto ok finchè non trovi quello che la tira davvero e ti spezza l'avambraccio, oppure il Mawashi come dici tu, parato in senso di blocco, invece che assorbito e deviato.
Ma penso sia giusto, si impara anche da quelle cose li e se si fà una figura da cioccolatai, ci si va giustamente a nascondere o ti trova il coraggio di riconoscere i propri limiti.
Selezione naturale, nulla di più. ;)

o si passa ad altro e si dice che il karate "non funziona"....
Sono passato ad altro ma il karate se praticato bene funziona eccome.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: nameganai on January 10, 2011, 16:18:42 pm
o si passa ad altro e si dice che il karate "non funziona"....
Io ne ho ben due di Karate che non funzionano, ma il primo aveva la garanzia scaduta, il secondo l'avevo comprato alla fiera dei Obej Obej su una bancarella, insomma, me li sono tenuti entrambi li in cantina.
Ora c'ho quello preso su ebay che funziona benissimo.......ma non prende Rete4....pazienza :spruzz: :spruzz: :spruzz:


 :spruzz: :spruzz:

ma se non prende rete 4 non sei preparato a tutto!!!   :D :D


Sono passato ad altro ma il karate se praticato bene funziona eccome.

certo Xin,ma è il motivo principale che porta a trolleggiamenti vari in giro per la rete..

"io ci facevo il carate ma poi mi sono preso un battello di pakke da uno che non faceva niente...il carate non serve ad una mazza"..

robe così insomma...
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: steno on January 10, 2011, 16:45:34 pm
Allora... sforzarsi di dare un significato a tutto, può tranquillamente portare fuori strada, cercare un significato è bene, fossilizzarsi sul fatto che ogni gesto debba avere un significato nascosto è un'altro.
Nel caso della parata, una qualunque delle tre basilari, il senso è volendo misto.
Vi ricordo che ho dimostrato come soto chudan uke e gedan barai, NON siano parate, l'ho fatto pubblicamente al primo gathering del FAM, dissipando molte obiezioni a suo tempo mossemi a tal proposito.

Diciamo che dalla cintura verde o blu a crescere, la parata non è più solamente la parata, il braccio che carica non è più solo un mezzo per usare meglio le anche e scaricare maggiore energia nel colpo, si capisce però nettamente come, effettivamente, quei gesti siano non solo tecniche, ma concetti.
Ecco che, giunti a capire il concetto di tale tecnica, essa diventi sia attacco che difesa, come ad esempio un mae geri keage da gamba avanti mentre uke avanza ed io sono al muro, oppure come jun zuki, se tirato nel difficilissimo punto giusto, possa spezzare le dita ad uke che tira uno giyaku zuki.
Ecco due esempi di tecniche d'attacco, usate per frenare un attacco in affondo e "stoppare" un pugno.
Vero è che gedan arai otoshi, se tirato al momento e punto giusto, frantuma le ginocchia che è un piacere :)

Andare oltre è doveroso, ma con un po di testa si cresce, senza si finisce fuori strada.

 :vomit: :vomit: :vomit:  Non c'entra nulla, ma è nuova e devo inaugurarla :P
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 10, 2011, 17:02:26 pm
:vomit: :vomit: :vomit:  Non c'entra nulla, ma è nuova e devo inaugurarla :P
Quasi nessuno resiste :D
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: DJ scanner on January 10, 2011, 20:51:39 pm
non mi piace pensare alle tecniche come alle lettere dell'alfabeto, tipo la A la B sono tecniche, le parole sono combinazioni ecc. (mi vengono brutti ricordi), ma mi piace pensare ad una tecnica come un kanji complesso (con molti significati), formato da più ideogrammi più piccoli (il caricamento, il movimento, la fase finale ecc. anch'essi con diversi significati), danno una idea da sviluppare e si può studiare sia uno per uno gli ideogrammi più piccoli che lo compongono che l'ideogramma intero :om: :D
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 10, 2011, 21:46:02 pm
Il tuo discorso mi piace, ma attenzione che alla fine i piccoli kanji che compongono quello complesso, che esprimono i concetti più basilari, hanno un solo significato e sono riconducibili alla base, come le lettere dell'alfabeto per noi.

Visto che porti l'esempio dei kanji... io sto imparando un po' di lingua giapponese e al momento ho imparato pochissimi ideogrammi, ma quelli che non conosco e che però riesco ad interpretare senza aiuto sono i composti di quelli basilari che ho assimilato: acqua, persona, albero... e che solitamente hanno un solo significato.

田 significa risaia
力 significa forza
Insieme danno 男 che significa uomo, e potrebbe essere interpretato come colui che ha la forza necessaria per lavorare in risaia (tra l'altro ho provato e ce ne vuole tantissima, garantisco :-X).

Viceversa, per risalire ai significati di 田 e 力 partendo da 男 sarebbe necessario conoscere moltissimi kanji composti, la cui interpretazione è già complessa, e trovare i concetti semantici comuni.
Insomma, imparare un sacco di kanji complessi magari dai molti significati prima, e poi scomporli e trovare le radici comuni per arrivare al significato dei più semplici, sarebbe molto più complesso.

Non a caso, nei libri in cui si insegna la lingua giapponese, i primi kanji insegnati sono proprio quelli basici e dal significato univoco.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: DJ scanner on January 10, 2011, 23:31:41 pm
grazie per la correzzione, ho portato un esempio impreciso :'(
spero che il messaggio si sia capito lo stesso :halo:
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: steno on January 11, 2011, 09:31:41 am
:vomit: :vomit: :vomit:  Non c'entra nulla, ma è nuova e devo inaugurarla :P
Quasi nessuno resiste :D
Io resisto a tutto, ma non alle tentazioni... :halo:
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 11, 2011, 11:31:37 am
La discussione ad ogni modo apre un capitolo mooolto interessante :thsit: :thsit:

Voglio subito premettere che, benché abbia un’idea abbastanza precisa al riguardo, non è mia intenzione screditare le altre, ma piuttosto cercare un confronto costruttivo.

Matusa, il metodo che tu e altri come XYM utilizzate è detto aristotelico: dalla generalità di un principio universale, si scende verso il particolare, è proprio quello che viene definito metodo deduttivo (http://it.wikipedia.org/wiki/Deduzione). Si parte da una verità universale, assunta come vera e assiomatica, e si discende nei dettagli.
In marzialese, si parte dal generalizzare un principio per ottenere le tecniche.

Invece quello che a me piace utilizzare, è detto galileiano: parte dal particolare di una serie di casi empiricamente verificati, per trovare la regola generale, è definito in contrapposizione al primo metodo induttivo (http://it.wikipedia.org/wiki/Induzione). Il percorso è quindi esattamente opposto.
In marzialese, si parte dallo studio di singole tecniche per sintetizzare il principio.

Sebbene il secondo mi sia più simpatico e sia spesso associato al metodo scientifico, entrambi in realtà hanno dei punti deboli: il metodo deduttivo è più “fideistico” e presuppone la verità di leggi che non sono sempre hanno riscontro e, mancando il quale, tutto il ragionamento crolla; il metodo induttivo, per converso necessita di un campione statistico sufficientemente rappresentativo per essere solido, il ché non è sempre facile e fattibile.

http://www.cosediscienza.it/metodo/01_metodo.htm  (http://www.cosediscienza.it/metodo/01_metodo.htm)

Solitamente i tradizionalisti usano il metodo deduttivo, riferendosi alla saggezza dei grandi maestri del passato, mentre chi pratica SDC di solito invece usa un metodo induttivo, sperimentando sul ring o utilizzando l’esperienza diretta di chi ci sale, e se ci pensate bene, applicando questi due modelli si spiegano moltissime affermazioni protagoniste dei dibattiti classici dei forum.

Credo di essere un tradizionalista atipico quindi…

Adesso arriveranno Raven e Madhatter, che, da bravi filosofi tignosi, faranno le pulci a questo discorso…

EDIT: aggiustato un link...
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: nameganai on January 11, 2011, 11:43:49 am
La discussione ad ogni modo apre un capitolo mooolto interessante :thsit: :thsit:

Voglio subito premettere che, benché abbia un’idea abbastanza precisa al riguardo, non è mia intenzione screditare le altre, ma piuttosto cercare un confronto costruttivo.

Matusa, il metodo che tu e altri come XYM utilizzate è detto aristotelico: dalla generalità di un principio universale, si scende verso il particolare, è proprio quello che viene definito metodo deduttivo (http://it.wikipedia.org/wiki/Deduzione). Si parte da una verità universale, assunta come vera e assiomatica, e si discende nei dettagli.
In marzialese, si parte dal generalizzare un principio per ottenere le tecniche.

Invece quello che a me piace utilizzare, è detto galileiano: parte dal particolare di una serie di casi empiricamente verificati, per trovare la regola generale, è definito in contrapposizione al primo metodo induttivo (http://it.wikipedia.org/wiki/Induzione). Il percorso è quindi esattamente opposto.
In marzialese, si parte dallo studio di singole tecniche per sintetizzare il principio.

Sebbene il secondo mi sia più simpatico e sia spesso associato al metodo scientifico, entrambi in realtà hanno dei punti deboli: il metodo deduttivo è più “fideistico” e presuppone la verità di leggi che non sono sempre hanno riscontro e, mancando il quale, tutto il ragionamento crolla; il metodo induttivo, per converso necessita di un campione statistico sufficientemente rappresentativo per essere solido, il ché non è sempre facile e fattibile.

[url]http://www.cosediscienza.it/metodo/01_metodo.htm [/url

Solitamente i tradizionalisti usano il metodo deduttivo, riferendosi alla saggezza dei grandi maestri del passato, mentre chi pratica SDC di solito invece usa un metodo induttivo, sperimentando sul ring o utilizzando l’esperienza diretta di chi ci sale, e se ci pensate bene, applicando questi due modelli si spiegano moltissime affermazioni protagoniste dei dibattiti classici dei forum.

Credo di essere un tradizionalista atipico quindi…]

Adesso arriveranno Raven e Madhatter, che, da bravi filosofi tignosi, faranno le pulci a questo discorso…

 :o   boia che bel post.....
dimmi ryujin,si può essere un pò dell'uno e dell'altro?
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Raven81 on January 11, 2011, 12:05:59 pm
@Ryujin: hai dato delle definizioni di metodo deduttivo e induttivo sicuramente perfettibili ma comunque corrette imho, e soprattutto perfettamente adeguate allo scopo di far capire il tuo discorso... quindi, visto che la complessità del discorso deve essere funzionale agli scopi del discorso, direi che non c'è nulla di dire!  ;)

Va forse aggiunto che metodo induttivo e deduttivo non si escludono affatto a vicenda: la normale pratica scientifica lo dimostra, elaborando modelli teorici con strumenti matematici e saggiandone le capacità esplicative tramite gli esperimenti.

Casomai le pulci si potrebbero fare sul fatto di attribuire quelle visioni del metodo deduttivo/induttivo ad Aristotele o Galileo... per es.l'Etica Nicomachea di Aristotele è sicuramente più "induttiva" che "deduttiva" (o almeno più "empirica" che "teoretica"), mentre il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo non è proprio così reality-based come si pensa.  :P

Ma diciamocela tutta: a chi interessa stabilire cosa "pensasse veramente" Aristotele o Galileo? A cosa serve collegare un'opinione a un nome? Sono robe da accademici, non da pensatori! Ci interessano le teorie e le idee, non i nomi! Sennò è gossip, non filosofia!  :thsit:

In conclusione io non ti faccio le pulci... e credo che nemmeno Madhatter te le vorrà fare.  :)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: XinYiMan on January 11, 2011, 12:31:34 pm
La discussione ad ogni modo apre un capitolo mooolto interessante :thsit: :thsit:

Voglio subito premettere che, benché abbia un’idea abbastanza precisa al riguardo, non è mia intenzione screditare le altre, ma piuttosto cercare un confronto costruttivo.

Matusa, il metodo che tu e altri come XYM utilizzate è detto aristotelico: dalla generalità di un principio universale, si scende verso il particolare, è proprio quello che viene definito metodo deduttivo (http://it.wikipedia.org/wiki/Deduzione). Si parte da una verità universale, assunta come vera e assiomatica, e si discende nei dettagli.
In marzialese, si parte dal generalizzare un principio per ottenere le tecniche.

Invece quello che a me piace utilizzare, è detto galileiano: parte dal particolare di una serie di casi empiricamente verificati, per trovare la regola generale, è definito in contrapposizione al primo metodo induttivo (http://it.wikipedia.org/wiki/Induzione). Il percorso è quindi esattamente opposto.
In marzialese, si parte dallo studio di singole tecniche per sintetizzare il principio.

Sebbene il secondo mi sia più simpatico e sia spesso associato al metodo scientifico, entrambi in realtà hanno dei punti deboli: il metodo deduttivo è più “fideistico” e presuppone la verità di leggi che non sono sempre hanno riscontro e, mancando il quale, tutto il ragionamento crolla; il metodo induttivo, per converso necessita di un campione statistico sufficientemente rappresentativo per essere solido, il ché non è sempre facile e fattibile.

[url]http://www.cosediscienza.it/metodo/01_metodo.htm [/url

Solitamente i tradizionalisti usano il metodo deduttivo, riferendosi alla saggezza dei grandi maestri del passato, mentre chi pratica SDC di solito invece usa un metodo induttivo, sperimentando sul ring o utilizzando l’esperienza diretta di chi ci sale, e se ci pensate bene, applicando questi due modelli si spiegano moltissime affermazioni protagoniste dei dibattiti classici dei forum.

Credo di essere un tradizionalista atipico quindi…]

Adesso arriveranno Raven e Madhatter, che, da bravi filosofi tignosi, faranno le pulci a questo discorso…
:-* :-*
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 11, 2011, 12:49:26 pm
@Ryujin: hai dato delle definizioni di metodo deduttivo e induttivo sicuramente perfettibili ma comunque corrette imho, e soprattutto perfettamente adeguate allo scopo di far capire il tuo discorso... quindi, visto che la complessità del discorso deve essere funzionale agli scopi del discorso, direi che non c'è nulla di dire!  ;)

Va forse aggiunto che metodo induttivo e deduttivo non si escludono affatto a vicenda: la normale pratica scientifica lo dimostra, elaborando modelli teorici con strumenti matematici e saggiandone le capacità esplicative tramite gli esperimenti.

(...)

Ma diciamocela tutta: a chi interessa stabilire cosa "pensasse veramente" Aristotele o Galileo? A cosa serve collegare un'opinione a un nome? Sono robe da accademici, non da pensatori! Ci interessano le teorie e le idee, non i nomi! Sennò è gossip, non filosofia!  :thsit:
Grazie per le specifiche :)
Quindi, lasciamo da parte i testimonial eccellenti, emerge che applicare un solo metodo di ragionamento è una forma di rigidità, e che entrambi possono aiutare a capire la realtà.
Mi interessa in particolare la tua (e quella degli altri) visione al riguardo.

Per rispondere anche a Nameganai, probabilmente è possibile cercare di mitigare il proprio pensiero senza idolatrare un principio.
Man mano che si avanza nella pratica e man mano che si cresce. L’induttivista col tempo sintetizza un principio che abbia sempre maggiore validità e a cui attinge per comprendere altre tecniche, mentre il deduttivista con l’esperienza smussa l’assolutezza dei principi base confrontandosi con la realtà che è sempre più complessa di uno schema mentale.

Tuttavia credo sia inverosimile essere completamente neutri (allo stesso modo, difficilmente si può essere 50% striker e 50% grappler senza una naturale predisposizione verso una delle due strade... ci potrebbero essere tantissime altre analogie) e che bisogna non dico scegliere in assoluto escludendo l'altro, ma almeno trovare quale sia la nostra naturale inclinazione, soprattutto per iniziare l'insegnamento con dei principianti.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Raven81 on January 11, 2011, 12:57:52 pm
emerge che applicare un solo metodo di ragionamento è una forma di rigidità, e che entrambi possono aiutare a capire la realtà.
Mi interessa in particolare la tua (e quella degli altri) visione al riguardo.

A riguardo delle AM o in generale? Applicare solo un tipo di ragionamento a una questione empirica come il combattimento è, a mio avviso, semplicemente poco fruttuoso.

Applicare un metodo di ragionamento, o deduttivo o induttivo, dipende  sostanzialmente da che tipo di discorso si sta facendo.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 11, 2011, 13:07:07 pm
emerge che applicare un solo metodo di ragionamento è una forma di rigidità, e che entrambi possono aiutare a capire la realtà.
Mi interessa in particolare la tua (e quella degli altri) visione al riguardo.

A riguardo delle AM o in generale? Applicare solo un tipo di ragionamento a una questione empirica come il combattimento è, a mio avviso, semplicemente poco fruttuoso.
Parliamo nello specifico delle AM per circoscrivere il discorso, anche se sarebbe interessante aprire uno spin off più generico nel pub :=)

Applicare un metodo di ragionamento, o deduttivo o induttivo, dipende  sostanzialmente da che tipo di discorso si sta facendo.
Lo scopo è quello di ricercare la maggiore efficienza possibile in un combattimento, in questo ambito non so se sia pertinente differenziare sparring, ring e strada.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Raven81 on January 11, 2011, 13:13:27 pm
Applicare un metodo di ragionamento, o deduttivo o induttivo, dipende  sostanzialmente da che tipo di discorso si sta facendo.
Lo scopo è quello di ricercare la maggiore efficienza possibile in un combattimento, in questo ambito non so se sia pertinente differenziare sparring, ring e strada.

Ma non so se ho risposto esattamente alla tua domanda... mi staijiedendo qual'è il giusto "mind-set" filosofico-teorico per approcciarsi allo studio delle AM? Se sia cioè meglio essere empiristi o "altro"?

La mia risposta è: empirismo illuminato!  :D

Insomma: avere nozioni di teoria dell'allenamento che permettano quantomeno di evitare le boiate più macroscopiche, aver ben presente il modello prestazione da raggiungere, imitare ciò che "funziona", sperimentare con la fantasia e l'intelligenza a partire dall'esperienza.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: happosai lucifero on January 11, 2011, 19:50:49 pm
aver ben presente il modello prestazione da raggiungere

voi come l'avete trovato?
ultimamente io faccio una gran fatica
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 11, 2011, 21:55:21 pm
Credo sia normale fare una gran fatica, anche perchè è difficile costruirsi un modello prestazionale che sia adatto alla nostra vita di non professionisti.

Io inzialmente mi sono dedicato allo Shotokan e null'altro, dando completa fiducia al sensei e cercando di fare al meglio le cose che mi venivano insegnate. Ricordo una volta che, ancora cintura bianca, un senpai mi fece i complimenti davanti a tutti perchè in kumite libero, portavo solo le tecniche che stavo studiando al massimo delle mie possibilità, kizami tsuki (tipo jab), gyaku tsuki (il cross del Karate) e mae geri (il calcio frontale), senza inventare nulla.
Quando sono diventato uno shotokanista decente, a poco a poco la curiosità è venuta fuori da sola, e una volta imparate le tecniche tipiche della mia scuola in maneira sufficientemente corretta, ho aperto la porta al mondo. Adesso dopo un processo abbastanza naturale e mai forzato ("ho abbandonato la mia scuola perchè X  invece adesso pratico Y") è l'esatto contrario: spesso dai miei vecchi compagni di corso mi sento dire che sono un "fantasista" o che faccio "cose strane", tuttavia tutto quello di non convenzionale (per loro) che faccio è rapportato alla mia base.

Per come la vedo, quindi, meglio concentrarsi per fare al meglio quello che hai scelto di fare, e quando sentirai di aver sufficientemente interiorizzato la tua disciplina e sintetizzato i principi non solo della MT, ma della MT fatta da te, ti sarà sufficiente mantenere la mente aperta e ricettiva che probabilmente hai già, e il modello si costruirà da solo col tempo (però ricordati che io simpatizzo per l'induttivismo :sbav:)

Credo quindi che, trovata con la testa una disciplina che ci piace e scelto con cura un insegnante (doverosa premessa per non cadere nel trabocchetto del maestrone con la cintura bianca e rossa e il girovita a 3 cifre) bisogna semplicemente "fare".
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: DJ scanner on January 11, 2011, 22:06:33 pm
seguo con attenzione e piacere questo 3D, purtroppo sono digiuno di filosofia occidentale (studio quelle orientali) e non ho capito tutto, ma a istinto sono d'accordo con voi :)

happosai non riesco a leggere i tuoi post, l'occhio mi cade sull'avatar :spruzz:
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 11, 2011, 22:08:03 pm
happosai non riesco a leggere i tuoi post, l'occhio mi cade sull'avatar :spruzz:

:D :D
Volevo scriverlo anch'io... :ohi:
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: rockyjoe on January 11, 2011, 23:02:31 pm
seguo
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: steno on January 12, 2011, 09:52:48 am
Ragazzi, filosofare troppo porta a poco.
Bisogna applicare le logiche filosofioche, per verificare come e quanto funzionano, allora otteniamo una risposta pratica.

Il tread sta deviando dal seminato, come già dissi, il caricamento delle parate ha più di una utilità, in base soprattutto al livello del praticante, si può asserire anche che le parate sono in realtà degli attacchi, ma solo per chi ha l'esperienza necessaria a capire di ciò che si parla.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: XinYiMan on January 12, 2011, 10:36:07 am
Ripeto, asserire che sono attacchi in base al livello è secondo me sbagliato lo stesso, smettiamola di parlare di parate e di attacchi, ogni gesto di stampo tradizionale ha al suo interno tutto. Anche gesti come uraken hanno tutto al loro interno, basta saper osservare senza avere dei preconcetti.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 12, 2011, 11:13:11 am
Ragazzi, filosofare troppo porta a poco.
Bisogna applicare le logiche filosofioche, per verificare come e quanto funzionano, allora otteniamo una risposta pratica.
Beh, ma direi che è scontato che tutto quello che stiamo dicendo deve avere un riscontro pratico. Da un praticante di discipline da combattimento mi aspetto che sia nemmeno da specificare. Non di meno, non è speculazione filosofica, ma una pianificazione ragionata di come procedere. Infatti...
Il tread sta deviando dal seminato, come già dissi, il caricamento delle parate ha più di una utilità, in base soprattutto al livello del praticante, si può asserire anche che le parate sono in realtà degli attacchi, ma solo per chi ha l'esperienza necessaria a capire di ciò che si parla.
... vedi? ;) Questa è la didattica che adotti tu, e che ha molti punti di contatto con la mia, che consiste cioè nel procedere per gradi.
Ripeto, asserire che sono attacchi in base al livello è secondo me sbagliato lo stesso, smettiamola di parlare di parate e di attacchi, ogni gesto di stampo tradizionale ha al suo interno tutto. Anche gesti come uraken hanno tutto al loro interno, basta saper osservare senza avere dei preconcetti.
Concettualmente il ragionamento fila, ogni gesto ha molto più di quanto sembri, ma a seconda delle visioni tale consapevolezza viene instillata da subito o successivamente.

Comunque, piuttosto che discutere di come approcciare, perchè non si arriverà mai, come ho scritto prima, ad una risposta univoca, secondo me ha più senso parlare delle tecniche vere e proprie e di esempi concreti sulla loro polivalenza.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Porcorosso on January 12, 2011, 11:22:50 am
Comunque, piuttosto che discutere di come approcciare, perchè non si arriverà mai, come ho scritto prima, ad una risposta univoca, secondo me ha più senso parlare delle tecniche vere e proprie e di esempi concreti sulla loro polivalenza.

ho seguito la discussione con interesse e speravo che qualcuno raggiungesse questo punto
 :thsit:
perchè non parlare direttamente di come vengono usate le tecniche o come vengono utilizzati i caricamenti?
penso che uno spin off (o magari più di uno) sarebbe utile
il discorso che voi fatte sulle parate e sui caricamenti ,lo trovo molto interessante, perchè, inutile girarci attorno, le tecniche del tkd hanno le radici nel karate,
purtroppo spesso e volentieri si danno spiegazioni parziali o (IMHO) scorrette sull'utilizzo di alcune tecniche quindi penso che il confronto con chi pratica karate sia necessario e utilissimo  ;)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Raven81 on January 12, 2011, 11:25:14 am
Comunque, piuttosto che discutere di come approcciare, perchè non si arriverà mai, come ho scritto prima, ad una risposta univoca, secondo me ha più senso parlare delle tecniche vere e proprie e di esempi concreti sulla loro polivalenza.

Ooooh là, quoto!

Anche perché la cosa mi incuriosisce molto: negli anni passati come "garateka" non sono mai riuscito a capire a cosa servisse il caricamento (e neanche le parate... ma questo è un altro thread!).
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: XinYiMan on January 12, 2011, 11:30:25 am
Comunque, piuttosto che discutere di come approcciare, perchè non si arriverà mai, come ho scritto prima, ad una risposta univoca, secondo me ha più senso parlare delle tecniche vere e proprie e di esempi concreti sulla loro polivalenza.

Ooooh là, quoto!

Anche perché la cosa mi incuriosisce molto: negli anni passati come "garateka" non sono mai riuscito a capire a cosa servisse il caricamento (e neanche le parate... ma questo è un altro thread!).
Per me va bene. Si va giù di foto? Mettiamo una tecnica e si da il tempo 2 giorni pper fare le foto e dare spiegazioni?
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Raven81 on January 12, 2011, 12:06:09 pm
Partiamo da jodan-uke?
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: XinYiMan on January 12, 2011, 12:19:21 pm
Anzi ho un idea migliore. Chi vuole partecipare al progetto fa un video. Tema del video:

Gedan barai
Soto uke
Uchi uke
Age uke
Shuto uke

partendo dallo yoi (scusate non so come si scrive), chi vuole spiega anche lo yoi.

Spiegando varianti possibili, eseguendo l'applicazione lentamente e chi vuole anche velocemente, possibilmente stesse tecniche su attacchi diversi. e chi vuole spiega anche il concetto che sta dietro tale tecnica. Che ne dite? Vi sembra fattibile?

Io incomincerei così.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Porcorosso on January 12, 2011, 12:26:48 pm
Partiamo da jodan-uke?

che sarebbe la parata che va verso l'alto ?
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Porcorosso on January 12, 2011, 12:28:27 pm
Anzi ho un idea migliore. Chi vuole partecipare al progetto fa un video. Tema del video:

Gedan barai
Soto uke
Uchi uke
Age uke
Shuto uke

partendo dallo yoi (scusate non so come si scrive), chi vuole spiega anche lo yoi.

Spiegando varianti possibili, eseguendo l'applicazione lentamente e chi vuole anche velocemente, possibilmente stesse tecniche su attacchi diversi. e chi vuole spiega anche il concetto che sta dietro tale tecnica. Che ne dite? Vi sembra fattibile?

Io incomincerei così.


sarebbe carino ,per me richiederebbe troppo tempo però e penso che sia più conveniente una tecnica alla volta
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: XinYiMan on January 12, 2011, 12:40:56 pm
Anzi ho un idea migliore. Chi vuole partecipare al progetto fa un video. Tema del video:

Gedan barai
Soto uke
Uchi uke
Age uke
Shuto uke

partendo dallo yoi (scusate non so come si scrive), chi vuole spiega anche lo yoi.

Spiegando varianti possibili, eseguendo l'applicazione lentamente e chi vuole anche velocemente, possibilmente stesse tecniche su attacchi diversi. e chi vuole spiega anche il concetto che sta dietro tale tecnica. Che ne dite? Vi sembra fattibile?

Io incomincerei così.


sarebbe carino ,per me richiederebbe troppo tempo però e penso che sia più conveniente una tecnica alla volta

Si ma già che ci siamo facciamo i 5 gesti basilari che bene o male ci sono in quasi tutti gli stili con varianti diverse.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Raven81 on January 12, 2011, 13:34:09 pm
Partiamo da jodan-uke?

che sarebbe la parata che va verso l'alto ?

Sì, è la "parata alta".

Video non ho la possibilità di farne... anche perché so usare la tecnica in modo "convenzionale", cioè per deviare un attacco alto: non ho idea del funzionamento/significato/applicazione del caricamento.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: XinYiMan on January 12, 2011, 13:36:11 pm
Io mi attrezzo e spero di fornirvi qualcosa all'inizio della prossima settimana.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 12, 2011, 13:40:41 pm
L’idea del video in teoria è ottima, ma almeno io personalmente non ne ho il tempo né la struttura dove poterlo fare :dis:

Partiamo da jodan-uke?
Iniziamo col dire che jodan age uke fatto col braccio parallelo al terreno è indecente e totalmente inutile. Il braccio deve essere inclinato in ogni applicazione se ne voglia fare.
In caso di difesa contro atemi che arriva dall’alto, applicazione che affonda sicuramente le radici nel Kenjutsu, in questo modo esso viene deviato invece che contrastato.

L’applicazione canonica di una parata dall’interno sx su di uno tsuki dx è da intendersi prima di tutto come didattica e in secondo luogo in particolari condizioni, dove si riesce a prendere il tempo e dove il contrattacco deve essere contemporaneo alla parata.

Un'altra applicazione è la una parata dx su tsuki dx, preceduta però da un haishu nagashi uke che ci porta all’esterno di tori (similmente alla schivata della Boxe su diretto, ma controllando ed eventualmente afferrando). Quindi la difesa vera e propria è la prima metà del movimento, mentre l’age uke diventa una percussione o un aggancio per una successiva proiezione o leva. In quest’ultimo caso, age uke assume connotati simili al mawashi uke.

Age uke si evolve anche nella classica difesa a scudo da un gancio che non sto a spiegare perché credo la conosciate tutti e si può vedere in un sacco di video. Con un opportuno spostamento si può esagerare il movimento della tecnica alzando il gomito e mettendolo nel braccio di tori.
Collegandomi a quanto appena scritto, La meccanica di age uke opportunamente modificata è utilissima anche per parare uno jodan mawashi geri (spesso su questa tecnica vedo un simil uchi uke, cosa che non mi piace), e il caricamento a incrocio invertito (parata dietro e caricamento avanti) riporta al rinforzo necessario per difendersi da questa tecnica quando arriva con potenza e non abbiamo tempo di metterci in una posizione favorevole col footwork.

Sono le prime che mi sono venute in mente...
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Raven81 on January 12, 2011, 13:47:23 pm
Ryujin, ma secondo te qual'è il "significato" del caricamento? Perché si incrociano le braccia? Ricordo che nel suo video Muteki provava a spiegarla come uno sganciamento, una liberazione da una presa.. per te è solo un movimento didattico o ha anche un'applicazione? :)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Porcorosso on January 12, 2011, 14:00:57 pm
Ryujin, ma secondo te qual'è il "significato" del caricamento? Perché si incrociano le braccia? Ricordo che nel suo video Muteki provava a spiegarla come uno sganciamento, una liberazione da una presa.. per te è solo un movimento didattico o ha anche un'applicazione? :)

io penso al caricamento (inteso come incrocio delle braccia) di certe tecniche come ad una deviazione ossia come prima parte della tecnica
insomma lo stesso braccio prima devia un possibile attacco e poi si muove verso l'avversario
non so se sono riuscito a spiegarmi....
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 12, 2011, 14:40:18 pm
Ryujin, ma secondo te qual'è il "significato" del caricamento? Perché si incrociano le braccia? Ricordo che nel suo video Muteki provava a spiegarla come uno sganciamento, una liberazione da una presa.. per te è solo un movimento didattico o ha anche un'applicazione? :)
Incrociare le braccia ha una didattica assai attinente ai concetti espressi dall'uso della spada.
Allo stesso modo in cui, le arti che contemplano sia le armi che no, trovano nel lavoro senza armi gli stessi gesti fatti con le armi, gesti che hanno una loro efficacia proprio perchè precisi grazie all'abitudine data alle braccia di tenere certe posture, il concetto di fondo dell'incrociare è in primis quello di abituare a non uscire dal baricentro, dall'harà, perchè uscendo ci si espone a kaeshi waza, il braccio diventa debole, perde l'appoggio del tronco e del bacino.
Quindi l'obbligo ad incrociare impone l'abitudine a seguire determinate traiettorie.
Sulle "parate", provo a fare un esempio:
Su chudan tsuki sx, uscendo di pochissimo dalla linea di attacco (cosa sempre saggia) paro morote uke dx, il mio braccio dx para, il sx (il fatidico autocazzotto al gomito) afferra il Gi al gomito (sode dori) e l'avambraccio dx si abbassa mandando in leva l'articolazione sx dell'avversario, a quel punto vado in shuto uke dx mantenendo la presa con la mano sx, al momento in cui raggiungo la posizione di Shuto Uke, giro il palmo dx verso l'alto, salgo verso il mento esercitando una leva al rachide cervicale (che non ha muscolatura da opporre) e piegando indietro la colonna dell'avversario, la mano dx fa come il pollice verso (dorso sulla spalla schiena avversaria) e scende andando a chiudere in leva il collo e tutta la colonna, porto a terra il gonocchio sx facendo finire la schiena dell'avversario sul ginocchio dx, rompendo sia quella che il collo.
Spero si sia capita l'immagine.
Ecco che morote uke diventa una somma di tecniche, che si allaccia a shuto uke, salendo (age uke) e andando in fase di lotta (leva/rottura) attraverso l'uso della fisica e dell'anatomia (le leve a gomito e rachide) e grazie al contemporaneo uso del tai sabaki (zenkutsudachi passa in hammi, gira kaiten e chiude quasi in suwari waza) in una tecnica unica.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 12, 2011, 14:49:23 pm
Ryujin, ma secondo te qual'è il "significato" del caricamento? Perché si incrociano le braccia? Ricordo che nel suo video Muteki provava a spiegarla come uno sganciamento, una liberazione da una presa.. per te è solo un movimento didattico o ha anche un'applicazione? :)
Innanzi tutto il movimento di caricamento è secondo me un metodo didattico per abituare il praticante a fare in modo che nel caso di seite (difesa e contrattacco con le due braccia) non ci deve essere interruzione una tecnica è già il caricamento di un'altra.
Quindi il tempo
parata - stop - attacco
che viene abbastanza naturale inizialmente è sbagliato e va' sostituito con
parata - attacco in maniera fluente.

Poi, porto all'attenzione le applicazioni che ho descritto, in particolare quella in evidenza che è importantissima e similmente alle sue cugine delle altre parate, spiega anche perchè nel kihon solitamente mancano tecniche come nagashi uke, la quale però è riconducibile nella sua variante verso l'esterno in age uke e uchi uke, e verso l'interno in soto uke.
Un'altra applicazione è la una parata dx su tsuki dx, preceduta però da un haishu nagashi uke che ci porta all’esterno di tori (similmente alla schivata della Boxe su diretto, ma controllando ed eventualmente afferrando)
(...)
Collegandomi a quanto appena scritto, La meccanica di age uke opportunamente modificata è utilissima anche per parare uno jodan mawashi geri (spesso su questa tecnica vedo un simil uchi uke, cosa che non mi piace), e il caricamento a incrocio invertito (parata dietro e caricamento avanti) riporta al rinforzo necessario per difendersi da questa tecnica (...)
Ancora, mantenendo il braccio del caricamento sul posto invece che ritirandolo, abbiamo ad esempio jodan juji uke, e, se uno è capace, un'opportunità per una proiezione sul braccio di cui non conosco il nome...

Edit: aggiunto quote perchè Ronin44 ha aggiunto un post mentre scrivevo.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: nameganai on January 12, 2011, 15:03:50 pm
https://www.youtube.com/user/bunkaijutsu#p/u/3/aEdxHxyvx68 (https://www.youtube.com/user/bunkaijutsu#p/u/3/aEdxHxyvx68)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione
Post by: Paguro49 on January 12, 2011, 15:08:32 pm
Si Ryujin, Age Uke da luogo a una proiezione (anzi a più proiezioni ma ora esamino questa) nel momento in cui, su attacco alto (colpo dall'alto, sganassone, gancio largo ecc) lavoro in sen no sen, quindi con un suriashi, eseguo Age Uke a mano aperta (posizione del braccio tekatana) direttamente all'ascella del braccio che sta per colpire (sul suo caricamento quindi) e spingendo con tutto l'harà e il busto lievemente in avanti.
Il momento in cui entro è di massima viulnerabilità per l'attaccante che sta caricando il colpo, quindi ha il baricentro protratto verso l'alto, la colonna vulnerabile e, essendo in inspirazione, nessuna contrazione muscolare (la questione di essere comunque fuori dalla linea di attacco permane) cosa che darà, grazie alla spinta, luogo a un Kokyunage in pieno Irimi.
Se il timing è corretto l'attaccante (uke) vola via che è un piacere.
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Porcorosso on January 12, 2011, 15:15:03 pm
https://www.youtube.com/user/bunkaijutsu#p/u/3/aEdxHxyvx68 (https://www.youtube.com/user/bunkaijutsu#p/u/3/aEdxHxyvx68)

grazie del link
vedo che si parla anche di tkd in un video ... penso mi sarà utile :thsit:
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: Dipper on January 12, 2011, 15:19:19 pm
https://www.youtube.com/user/bunkaijutsu#p/u/3/aEdxHxyvx68 (https://www.youtube.com/user/bunkaijutsu#p/u/3/aEdxHxyvx68)
Adesso non posso vederlo :'(
Provvederò appena possibile :)
Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: nameganai on January 12, 2011, 15:34:00 pm
scusate se ho linkato senza scrivere,ma era entrato il capo..

nel canale youtube di questi tizi,ci sono molte parate con relativa applicazione (secondo loro,ovviamente)

in alcune c'è pure l'applicazione,tipo intervista doppia delle iene... :D :D con il karateka ed il kung-fu man...


Title: Re: caricamento parate,secondo voi solo una didattica o nasconde un'applicazione?
Post by: DJ scanner on January 12, 2011, 20:22:43 pm
bel link nameganai, interessante devo guardare anche gli altri

se facciamo dei video, devo usare mia madre come uke (70 anni), vi secca?
purtroppo sono figlio unico  :D