Ar.Ma.
Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: nicola on January 24, 2011, 11:04:50 am
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Sabato in palestra abbiamo lavorato, tra le altre cose, più o meno come il sabato del gathering con John, vale a dire con uno tutto bardato di protezioni che deve cercare in tutti i modi di acchiapparti le gambe e sbatterti a terra.
Notavo che noi nel jkd abbiamo sempre, in questo caso specifico, applicato comunque il principio che sta alla base della tecnica dello sprawll che John ci ha spiegato e fatto provare, ovviamente nell'ottica del nostro modo di intendere il confronto: noi di solito teniamo la distanza il più possibile e quando il "lottatore" è a tiro, facciamo più o meno lo stesso inizio di movimento dello sprawl, vale a dire portiamo entrambe le gambe velocemente all'indietro ma invece di proseguire nello sprawl (e finire franando addosso all'avversario, che rimane schiacciato sotto) lavoriamo col diretto avanzato colpendo la testa. Prima parte il pugno e, appena sente l'impatto, le gambe schizzano indietro.
Devo dire che come esercizio è faticoso perché nel giro di 1 minuto hai già percorso in lungo e in largo la palestra ma, visto da parte di quello che cerca di portare a terra, prendersi quelle castagne sul capo, anche se con caschetto e guantoni, è davvero rintronante.
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vale a dire portiamo entrambe le gambe velocemente all'indietro ma invece di proseguire nello sprawl (e finire franando addosso all'avversario, che rimane schiacciato sotto) lavoriamo col diretto avanzato colpendo la testa. Prima parte il pugno e, appena sente l'impatto, le gambe schizzano indietro.
riassumendo
1- entrambe le gambe velocemente all'indietro
2- diretto avanzato colpendo la testa
3- le gambe schizzano indietro
ho capito bene?
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vale a dire portiamo entrambe le gambe velocemente all'indietro ma invece di proseguire nello sprawl (e finire franando addosso all'avversario, che rimane schiacciato sotto) lavoriamo col diretto avanzato colpendo la testa. Prima parte il pugno e, appena sente l'impatto, le gambe schizzano indietro.
riassumendo
1- entrambe le gambe velocemente all'indietro
2- diretto avanzato colpendo la testa
3- le gambe schizzano indietro
ho capito bene?
Hai capito bene che ho scritto male ;) . Riepilogo:
- tengo la distanza più che posso senza colpire quando posso
- quando mi viene chiusa mio malgrado, prima parte il pugno
- appena colpisco, le gambe vanno indietro velocemente e ripristino la distanza iniziale
ovviamente se un pugno non basta, continuo a colpire indietreggiando (alla Alì, per intenderci).
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se non sbaglio, colpiresti sulla sommita' della testa, essendo l'avversario chinato per afferrare le gambe
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se non sbaglio, colpiresti sulla sommita' della testa, essendo l'avversario chinato per afferrare le gambe
esatto.
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Quello che volevo sapere è se è un esercizio/tecnica contemplato da altri, se e come lo fate, se per esempio lo ritenete poco efficace, o molto, etc.
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Quello che volevo sapere è se è un esercizio/tecnica contemplato da altri, se e come lo fate, se per esempio lo ritenete poco efficace, o molto, etc.
ok, quello che penso
senza protezioni e cognizione, tanti bernoccoli e qualche mano fratturata
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Quello che volevo sapere è se è un esercizio/tecnica contemplato da altri, se e come lo fate, se per esempio lo ritenete poco efficace, o molto, etc.
ok, quello che penso
senza protezioni e cognizione, tanti bernoccoli e qualche mano fratturata
Ah, a proposito, come variante colpiamo anche a mano aperta, col palmo.
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Quello che volevo sapere è se è un esercizio/tecnica contemplato da altri, se e come lo fate, se per esempio lo ritenete poco efficace, o molto, etc.
ok, quello che penso
senza protezioni e cognizione, tanti bernoccoli e qualche mano fratturata
Ah, a proposito, come variante colpiamo anche a mano aperta, col palmo.
XD ti sei salvato in calcio d'angolo ;)
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Quello che volevo sapere è se è un esercizio/tecnica contemplato da altri, se e come lo fate, se per esempio lo ritenete poco efficace, o molto, etc.
ok, quello che penso
senza protezioni e cognizione, tanti bernoccoli e qualche mano fratturata
Ah, a proposito, come variante colpiamo anche a mano aperta, col palmo.
XD ti sei salvato in calcio d'angolo ;)
XD
La scelta è a discrezione, tieni conto che noi colpiamo con le ultime 3 nocche, polso in linea con l'avambraccio, per cui il problema frattura alla mano è contemplato nella tecnica stessa.
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Io faccio fare l'esercizio in questione ma con il controllo/colpo sulla testa...
Per cui fai avanti e indietro con dei dl che spesso nn sono portati a morte ma che cmq farebbero il loro lavoro.
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anche senza disdegnare lo sprawl classico
noi abbiamo diverse risposte, dipende cosa ti viene da fare a seconda della situazione: quanto si abbassa, quanto si lancia a missile
se proprio e' un kamikaze, puoi fargli anche cavalluccio con le mani sulle spalle e atterrargli con tutto il corpo direttamente sulla schiena
altrimenti strangolamento con ginocchiata o proiezione
comunque quando uno si abbassa, da noi l'altro tende molto piu' ad usare i gomiti che le mani
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Io faccio fare l'esercizio in questione ma con il controllo/colpo sulla testa...
Per cui fai avanti e indietro con dei dl che spesso nn sono portati a morte ma che cmq farebbero il loro lavoro.
Ok, che è sostanzialmente quel che facciamo noi, con la differenza che per noi ogni colpo di quel tipo deve avere potenza, per cui tiriamo anche sonore fucilate alla testa. E infatti son 2 giorni che sono rintronato.
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Anche le cinquine rintronano, fidati.... XD
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Anche le cinquine rintronano, fidati.... XD
Provate e confermo: anche concentrandosi, cercando di sopportare il colpo (oltretutto con il caschetto) e cercando in tutti i modi di acchiappare l'avversario, se arriva una di quelle pizze in testa non riesci a portare in fondo l'azione.
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All'ultimo corso istruttori Moni decide di mostrare la tecnica full speed con un cialtrone a caso che facesse scena.
Ma il cialtrone nn era affatto caldo (manco le 8 erano... :'() e confida nel buon senso dell'ebreo. :nono:
Morale della favola mi pappo una fucilata che m'ha stirato la cervicale e i muscoli della schiena che sono stato un giorno buono accartocciato tipo Yoda... XD
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Scusa Nicola ma semplicemente quello che fai non è sprawl.
Mi spiego il DL entra su una tua entrata o perchè riesco ad entrare sotto la tua protezione.
In entrambi i casi la tua prima preoccupazione è solo levare le gambe.
I casi da te evidenziati possono esserci , ma solo perchè chi fa il DL sbaglia. Succede ci mancherebbe, ma sempre secondo me è più proficuo all'inizio vedere come contrastare qualcosa che viene bene.
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Scusa Nicola ma semplicemente quello che fai non è sprawl.
E non voleva esserlo, il mio era solo un parallelismo.
Mi spiego il DL entra su una tua entrata o perchè riesco ad entrare sotto la tua protezione.
Non ho capito che intendi.
In entrambi i casi la tua prima preoccupazione è solo levare le gambe.
Per noi la prima preoccupazione è sempre tenere la distanza, la seconda è colpire, e appena colpito portare indietro le gambe per ripristinare la distanza.
...è più proficuo all'inizio vedere come contrastare qualcosa che viene bene.
Beh noi non facciamo lotta, per cui è impossibile per noi provare a fare un DL "che venga bene" perché non lo alleniamo, e quindi le relative tecniche che proviamo hanno tutti i se e i ma del caso, e ne siamo ben consci.
Per questo ho inserito la discussione qui in DP, per avere il parere di chi lavora in un altro modo o è abituato a subire DL da chi li sa veramente fare.
Per esempio, per me che non ne so quasi niente di DL et similia, ho trovato interessante la spiegazione del SL e DL fatta da Sakara in un video durante un suo stage.
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Adam "Soul Horse" Song Double Leg Fake to 2-3 Punch (https://www.youtube.com/watch?v=LZgumuE5fn8#ws)
Instructional: MMA: double leg takedown with arm bar (https://www.youtube.com/watch?v=21Jmwq73k44#)
MMA & Submission Wrestling Takedowns - Double Leg (https://www.youtube.com/watch?v=_Ji0B8nw79k#)
In questi video, che frettolosamente ho trovato, vedrai che il DL viene fatto in seguito ad un attacco, oppure a seguito di un'evasione/schivata. In ogni caso è/dovrebbe essere talmente veloce da entrare nella tua difesa. Per sapere se è entrato , il primo ginocchio che tocca terra deve trovarsi vicino ai tuoi piedi, il tronco è verticale, le mani strette davanti.
Se tutto questo è avvenuto, non c'è maniera di colpire efficacemente. C'è solo da schizzare indietro e dare il tuo peso sulle sue spalle.
Nella realtà spesso riesci ad indietreggiare "prima", ma se non ci riesci?
Per questo ti dicevo di provare quella fase.
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Il concetto è che un DL lo tiro in controtempo.
Mai quando l' avversario arretra o è pronto ad arretrare, magari a culo quando ho la speranza di aver controllo di qualche tipo su di un braccio.
Palese palese che al primo pirla in strada ste cose nemmeno passano nell' anticamera del cervello.
Di contro ci sono lottatori che sono come mignatte, si ttaccano addosos e gestiscono il contatto in un modo che è proprio non comfortevole da gestire.
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Il concetto è che un DL lo tiro in controtempo.
Mai quando l' avversario arretra o è pronto ad arretrare, magari a culo quando ho la speranza di aver controllo di qualche tipo su di un braccio.
Palese palese che al primo pirla in strada ste cose nemmeno passano nell' anticamera del cervello.
Di contro ci sono lottatori che sono come mignatte, si ttaccano addosos e gestiscono il contatto in un modo che è proprio non comfortevole da gestire.
quote
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Si sta (oh siiii ci goodoooo...) ripresentando l'idea di contrastare il double leg a cazzottoni!
L'idea che mi è parso di capire è questa: se il lottatore che ti attacca è sufficientemente cinghiale da attaccare a fondo e incassare il colpo se del caso allora devi essere proprio un cecchino per colpirlo come si deve prima che ti sia addosso e ti faccia immediatamente cadere.
Se è poco deciso o più semplicemente più piccolo di te allora l'ipotesi di schiacciarlo giù alla Bud Spencer non è così remota.
Non mi è invece chiaro dove cominci un double leg fatto bene e come si differenzi, in termini di efficacia, da un qualsiasi altro colpo.
Esempio: uno che ti è GIA' ENTRATO e ti ha già afferrato le gambe non ti lascia alternative, sei giù.
Ma anche un volgarissimo destro che ti è arrivato sul naso.
Ora, il destro può essere schivato, parato o piuttosto reso inutile da uno spostamento o da un colpo preventivo. Forse vale anche per il double leg: di fronte a uno che ci si avvicina per acchiapparci, cosa facciamo PRIMA di trovarcelo addosso?
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Si sta (oh siiii ci goodoooo...) ripresentando l'idea di contrastare il double leg a cazzottoni!
L'idea che mi è parso di capire è questa: se il lottatore che ti attacca è sufficientemente cinghiale da attaccare a fondo e incassare il colpo se del caso allora devi essere proprio un cecchino per colpirlo come si deve prima che ti sia addosso e ti faccia immediatamente cadere.
Se è poco deciso o più semplicemente più piccolo di te allora l'ipotesi di schiacciarlo giù alla Bud Spencer non è così remota.
Non mi è invece chiaro dove cominci un double leg fatto bene e come si differenzi, in termini di efficacia, da un qualsiasi altro colpo.
Esempio: uno che ti è GIA' ENTRATO e ti ha già afferrato le gambe non ti lascia alternative, sei giù.
Ma anche un volgarissimo destro che ti è arrivato sul naso.
Ora, il destro può essere schivato, parato o piuttosto reso inutile da uno spostamento o da un colpo preventivo. Forse vale anche per il double leg: di fronte a uno che ci si avvicina per acchiapparci, cosa facciamo PRIMA di trovarcelo addosso?
E daje...
Il dl si fa in controtempo....
E' come se tu ti allenassi a difenderei colpi d'incontro facendo partire l'altro per primo...bell'esercizio ma non serve :D
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Non mi è invece chiaro dove cominci un double leg fatto bene e come si differenzi, in termini di efficacia, da un qualsiasi altro colpo.
Questa è un'altra (non meno importante) questione: se uno entra bene e finisce in distanza da DL e io non sono riuscito a fare o non ho fatto nulla per impedirglielo, questo caso è identico a quello di uno che mi entra dentro e invece di un DL mi tira una scarica di montanti: non ci faccio più niente, sia che sia un DL, sia che sia un montante.
Per noi infatti vale la citazione di Driscoll: "se perdi nell'infighting significa che prima hai perso nell'outfighting".
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semplicemente più piccolo di te allora l'ipotesi di schiacciarlo giù alla Bud Spencer non è così remota.
Può essere piccolo quanto vuoi, ma o tu pesi quanto un rinoceronte, o se gli è entrato il DL sei per terra.
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Diesel tornarà sul dl fino a quando qualcuno nn gli dirà "si, fagli il superpugno".... XD
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Diesel:
"si, fagli il superpugno"....
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E se vuole il video passa da me che lo giriamo ad hoc...che da stuntman me la cavo... XD
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John da quello che dici sei più un sacco che uno stuntman 8) :gh:
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Ambo.
Con tanto di complimenti di uno stuntman professionista durante le riprese del nostro dvd. :thsit:
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La superginocchiata? E' quella che voglio! :)
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Siccome la discussione mi interessa e incuriosisce, provo a buttare benzina sul fuoco di proposito. Vorrei sentire qualche parere in più.
Ho notato qui e là che c'è più di una persona che ritiene comunque che in una situazione di confronto "deciso", prevalga necessariamente la fase lottatoria, in quanto comunque un pugno o due si possono sopportare per arrivare a lottare (sul proprio terreno), mentre non possa verificarsi il contrario.
Io ho avuto ben poca esperienza in merito, per cui la mia opinione conta il giusto, però ho sempre considerato una tecnica di lotta alla stregua di una tecnica di striking: se fatte corretamente, con decisione, anticipo, tecnica, tempismo, una vale l'altra perché perseguono lo stesso fine; se entro su un jab (come nel secondo video postato da marco) e acchiappo l'avversario bene oppure gli piazzo un diretto al costato, non cambia il risultato finale (cioè "sconfiggere l'avversario"), che è stato ottenuto grazie a tutta una serie di caratteristiche che ho sviluppato. Poi il tipo di tecnica viene dopo (a patto che sia realmente efficace).
Mi è capitato di lavorare in sparring con un ex atleta nazionale di lotta libera e grecoromana e ho potuto, ameno con lui constatare proprio questo: se prendo bene il tempo io, prevalgo (usando le mie tecniche: ganci, cross corti, montanti, anche ginocchiate e gomitate), se prende bene il tempo lui, io vado giù (lui mi annoda).
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Mi è capitato di lavorare in sparring con un ex atleta nazionale di lotta libera e grecoromana e ho potuto, ameno con lui constatare proprio questo: se prendo bene il tempo io, prevalgo (usando le mie tecniche: ganci, cross corti, montanti, anche ginocchiate e gomitate), se prende bene il tempo lui, io vado giù (lui mi annoda).
Naturalmente non ti parlo da esperto, ma condivido il risultato.
Per questo ti dicevo che , secondo me, è più proficuo lavorare la parte dove il tempo l'ha preso lui. Sull'altra credo tu ci lavori continuamente nella tua pratica.
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se c'e' un abisso di differenza tecnica tra i due combattenti e quello bravo non vuole che l'altro si avvicini, la lotta non ci sara'
se i due si equivalgono appena e uno dei due vuole lottare, la lotta ci sara'
a quel punto, senza interventi esterni, vince il lottatore migliore, magari quello che riesce ad inserire qualche colpo durante la lotta
(si parla senza armi naturalmente)
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Io credo che una differenza sia nel ruolo che si ha in uno scontro...
Se dai la caccia è una cosa, se ti cacciano un'altra.
E c'è il rischio di abboccare.
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Io credo che una differenza sia nel ruolo che si ha in uno scontro...
Se dai la caccia è una cosa, se ti cacciano un'altra.
E c'è il rischio di abboccare.
due agonisti che si affrontano dovrebbero essere due cacciatori, no?
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due agonisti che si affrontano dovrebbero essere due cacciatori, no?
Non è detto, è una questione di approccio mentale.
@ Nicola :
Credo che il punto fosse un altro.
Molto più facile per un lottatore destreggiarsi annaspando nel campo di pertinenza dell' altro che per lo striker destreggiarsi nel campo di pertinenza del lottatore.
Questione di istintività io credo.
Ovvio che a parità di situazion, la spunta chi riesce a riportare il confronto più vicino alle proprie abitudini.
Questione quindi anche di intelligenza tattica e adattabilità degli schemi.
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Almeno allo stato attuale delle cose però pare che il lottatore prevalga quasi sempre. Forse l'idea buona per far vincere lo striker non è ancora stata sviluppata.
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@ Nicola :
Molto più facile per un lottatore destreggiarsi annaspando nel campo di pertinenza dell' altro che per lo striker destreggiarsi nel campo di pertinenza del lottatore.
Ecco su questo faccio due riflessioni personali.
Uno, non so se perché essendo uno striker spero di sentirmelo dire o me ne voglia inconscialmente convincere, ma mi è capitato di vedere come sostanzialmente invece le cose non sono così sbilanciate. Ho visto gente che lotta venire assalita da una gragnola di pugni e non saper dove girarsi, non riuscendo a portare il confronto sul proprio terreno, come altri che sono riusciti a farlo, per cui penso che conti tanto lo sviluppo di certi attributi (decisione, pulizia tecnica, potenza, precisione, tmepismo, etc.) ognuno per la propria disciplina.
Due, il mio amico ex lottatore mi faceva notare, durante una interessante discussione, come negli anni si sia accorto, nell'insegnamento della lotta ai bambini, di un cambiamento in peggio, dal punto di vista della dimestichezza nel lottare, e nella capacità motoria. Secondo lui oggi non si è più abituati come i bambini una volta ad azzuffarsi e rotolarsi, far capriole spintonarsi, lottare per terra, insomma a gestire un contatto fin da piccoli, e quindi le metodiche di apprendimento si sono dovute misurare con questo cambio dovuto ai tempi. Lui dice che vedendo per esempio me che non so minimamente come lottare, magari inconsciamente gli do più "filo da torcere" (anche se mi faridere l'espressione, visto che mi rivolta come un calzetto come vuole) rispetto a chi ha l'impressione che nella sua esperienza di bambino non abbia mai lottato (tipo i cuccioli).
Ovvio che a parità di situazion, la spunta chi riesce a riportare il confronto più vicino alle proprie abitudini.
Questione quindi anche di intelligenza tattica e adattabilità degli schemi.
Beh su questo siamo totalmente d'accordo.
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Sarebbe interessante vedere come se la cava un pugile ben allenato: riesce a entrargli coi pugni in modo efficace mentre si avvicina? O a beccarlo bene una volta per tutte MENTRE lui lo sta per far cadere? Perchè in sostanza la questione è sempre questa qua: hai davanti uno che ti insegue e ti vuole afferrare per lottare. Non puoi scappare più di tanto, prima o poi ti chiude. Quindi devi fermarlo prima.
Ho l'idea che l'unico modo, per uno striker puro, sia quello di avere colpi potenti precisi e MOLTO puliti.
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due agonisti che si affrontano dovrebbero essere due cacciatori, no?
Non è detto, è una questione di approccio mentale.
Esatto.
Io quando gareggiavo ero un noto attendista.
Raramente mi sono concesso di andare a mettere pressione costante alla persona.
Calando il tutto in ottica dp, personalmente mi troverei a mio agio, ove consentito, nella situazione della contromossa.
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due agonisti che si affrontano dovrebbero essere due cacciatori, no?
Non è detto, è una questione di approccio mentale.
Esatto.
Io quando gareggiavo ero un noto attendista.
Raramente mi sono concesso di andare a mettere pressione costante alla persona.
Calando il tutto in ottica dp, personalmente mi troverei a mio agio, ove consentito, nella situazione della contromossa.
Idem, sono anch'io così.
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aikidoki mancati :P
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aikidoki mancati :P
Sì, ma alla bisogna due pizze in faccia per primo ritengo di poterle anche concedere, se proprio me le si chiede 8)
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Toreri mancati.... 8) XD
Ma anche io se devo asfaltare... :whistle:
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Io quando gareggiavo ero un noto attendista.
Raramente mi sono concesso di andare a mettere pressione costante alla persona.
Calando il tutto in ottica dp, personalmente mi troverei a mio agio, ove consentito, nella situazione della contromossa.
vabbeh, da noi se famo gli attendisti, ci danno un punto di penalita'
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Io credo che una differenza sia nel ruolo che si ha in uno scontro...
Se dai la caccia è una cosa, se ti cacciano un'altra.
E c'è il rischio di abboccare.
due agonisti che si affrontano dovrebbero essere due cacciatori, no?
secondo me si.l attendista e' sempre un cacciatore,anche se piu prudente.
una preda scappa,non attende il suo momento!
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Nn cominciamo coi sofismi....
Se due stanno sul ring è ovvio che nessuno dei due pensa di vincere lanciando coriandoli o leggendo poesie.
Ma si usano tattiche diverse, analogamente a quanto faresti o dovresti fare in una situazione di dp.
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Nn cominciamo coi sofismi....
Se due stanno sul ring è ovvio che nessuno dei due pensa di vincere lanciando coriandoli o leggendo poesie.
Ma si usano tattiche diverse, analogamente a quanto faresti o dovresti fare in una situazione di dp.
si,ma un conto e' dire che la mangusta e il cobra si affrontano,o che l orazio sfugge ai curiazi per affrontarli singolarmente.un conto e' dire che la tigre insegue la zebra che non puo copmbattere in nessun modo con la tigre.
la dp e' un caso a se',secondo me.
quindi 2 persone sul ring possono essere una mangusta e un cobra.ma non ci troviamo di fronte a zebra e tigre.nella metafora,sono 2 cacciatori o predatori con strategie differenti.ma nessuna preda.nella difesa personale invece uno dei 2 potrebbe essere preda.se no non verrebbe assalito,forse.
cmq hai ragione sono un po sofista!
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Allora sul ring sei sempre preda e predatore allo stesso tempo.
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Per mantenere la distanza uscita e colpo per noi si cercano in contemporanea.
Ammettendo di avere la bravura/fortuna di “spegnere” l'avversario all'istante temo che anche solo per inerzia mi travolga almeno una gamba e mi faccia finire in terra lo stesso.
L'importanza di togliere le gambe dalla sua direzione rimane anche se non fai lo sprawl.
Non usiamo in questo caso proposto il diretto ma un angolo 2 (rovescio diagonale discendente) a mani nude, col braccio più vicino alla testa mentre con l'altro braccio vado a ostacolare la parte alta del braccio avversario.
Visto che l'attaccante porta la testa verso il basso l'idea è di direzionarla fuori dal mio “spazio vitale” e verso il basso (se sono un fenomeno offrire il ginocchio -facendo l'uscita è quello arretrato- come punto d'atterraggio per la sua faccia è una chicca da standing ovation ma non è il ginocchio che va verso la faccia dell'opponente ma il contrario).
L'angolazione del mio colpo mi consente di colpire a martello ma pure con l'avambraccio o nel caso limite col gomito. Dipende da quanta distanza mi ha rubato nel frattempo ma sono comunque tutti e 3 colpi più corti del diretto come misura.
In questo caso l'avambraccio rappresenta l'olisi e se sbaglio bersaglio (lato del collo) andando sulle ossa della testa evito l'impatto duro contro duro impattando col muscolo sia nel caso della mazzuolata che dell'avambraccio (offro volentieri l'ulna nei casi in cui mi sento più sicuro di impattare sul morbido).
Se anticipo e riesco a colpire devo comunque mettere in conto un possibile cambio di direzione dell'attacco avverso a cui mi dovrò adattare in corsa, se ho mantenuto un minimo di distanza (dovremmo essere più o meno in quella del clinch thai) è un “gioco” di sensibilità e footwork molto divertente da allenare.
Resta inteso che se arriva con un buon contatto anche con una sola mano/arto in linea bassa le probabilità che ho di volare gambe all'aria sono altissime, anche se l'attaccante non cerca né il single o il double leg sportivi ma gli sbilanciamenti diretti su ginocchia/caviglie/bacino che a me ingolosiscono molto di più.
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Allora sul ring sei sempre preda e predatore allo stesso tempo.
(http://farm3.static.flickr.com/2244/2286157110_16aa8374c1_o.jpg)
(http://amicivolanti.interfree.it/Fotografie8/Combattimento%20montoni.jpg)
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Uno, non so se perché essendo uno striker spero di sentirmelo dire o me ne voglia inconscialmente convincere, ma mi è capitato di vedere come sostanzialmente invece le cose non sono così sbilanciate. Ho visto gente che lotta venire assalita da una gragnola di pugni e non saper dove girarsi, non riuscendo a portare il confronto sul proprio terreno, come altri che sono riusciti a farlo, per cui penso che conti tanto lo sviluppo di certi attributi (decisione, pulizia tecnica, potenza, precisione, tmepismo, etc.) ognuno per la propria disciplina.
Sono d'accordo.
Secondo me nei primi incontri di mma/interstile i lottatori avevano il vantaggio rispetto agli strikers che i secondi erano abituati a posizioni con baricentro molto più alto anche rispetto a discipline orientate ai colpi ma più tradizionali e la mancanza di abitudine in molti casi a tattiche che partono dai colpi per andare a sbilanciare l'avversario.