Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: CRY_X2 on January 13, 2010, 18:03:28 pm
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quando spiego un bunkai, piuttosto che farmi tirare il classico oi tsuki preferisco sempre prendere uno dei vari adulti che ascoltano e chiedergli di attaccarmi con un pugno a sua scelta oppure se devo effettuare una leva chiedo che mi afferri in determinati modi, ma sempre spontaneamente, mettendoci davvero forza... che ne pensate? dite che è un buon metodo per spiegare un applicazione o si potrebbe fare di meglio?
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Io penso che a volte sia l'unico modo per spiegare bene i bunkai...
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quando spiego un bunkai, piuttosto che farmi tirare il classico oi tsuki preferisco sempre prendere uno dei vari adulti che ascoltano e chiedergli di attaccarmi con un pugno a sua scelta oppure se devo effettuare una leva chiedo che mi afferri in determinati modi, ma sempre spontaneamente, mettendoci davvero forza... che ne pensate? dite che è un buon metodo per spiegare un applicazione o si potrebbe fare di meglio?
Certo che puoi fare di meglio! Chiami contemporaneamente i 4 più grossi, ti metti una benda agli occhi, fai qualche giro su te stesso e li fai attaccare con delle spranghe! ;D ;D
Scherzi a parte, credo anch'io sia un buon sistema. La contestualizzazione troppo rigida, nelle spiegazioni, può risultare molto controproducente. Quindi attacchi spontanei: sempre e comuque (anche quando lo si allena!!).
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sempre parlando di spontaneità, secondo voi è meglio quando si allenano le tecniche in coppia che uno tiri alla "bar dello sport" oppure che anche l'attaccante si abitui ad usare le tecniche dell'arte?
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sempre parlando di spontaneità, secondo voi è meglio quando si allenano le tecniche in coppia che uno tiri alla "bar dello sport" oppure che anche l'attaccante si abitui ad usare le tecniche dell'arte?
Bè... La "difesa" deve essere applicabile ad ogni tipo di tecnica, quindi la variazione va bene. Poi è chiaro che in teoria la tecnica "giusta" è più forte e fa più male, quindi va allenata di sicuro! :)
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Dorj3 introduce qualcosa di molto interessante imho. La difesa da tecniche approissimative e "grezze" potrebbe risultare difficoltosa, perchè magari chi le tira adotta traiettorie a noi sconosciute (sconosciute perchè siamo abituati a difenderci dalla tecnica tirata "correttamente").
A mio avviso, qui la differenza la fa proprio il sistema o l'arte praticata: sono necessari blocchi/coperture/parate il più universali possibili - ragionando in ottica DP ovviamente.
E soprattutto, a proposito di spontaneità... ma che foto hai messo Cry!!!!! ;D
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la butto un po sull ironico.. uno cerca ore e ore di portare le tecniche in modo preciso e poi quando è ora di provarle in coppia deve tirare "da bar"
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la butto un po sull ironico.. uno cerca ore e ore di portare le tecniche in modo preciso e poi quando è ora di provarle in coppia deve tirare "da bar"
in effetti è un pò strano XD
però è anche vero che parare un pugno che nn ha una traiettoria ben definita è molto più difficile che pararne uno che sai già dove andrà a finire
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la butto un po sull ironico.. uno cerca ore e ore di portare le tecniche in modo preciso e poi quando è ora di provarle in coppia deve tirare "da bar"
in effetti è un pò strano XD
però è anche vero che parare un pugno che nn ha una traiettoria ben definita è molto più difficile che pararne uno che sai già dove andrà a finire
sì, ma è anche vero che se sei chiuso verso la direzione in cui sta per arrivare il pugno, non è proprio un problema.
il problema sorge proprio con il concetto di parata, quando cioè parto a fare un movimento DOPO che è partito l'attacco dell'avversario, cercando di prendere/afferrare/deflettere in un punto preeciso il braccio o la gamba dell'avversario.
se tu invece ragioni "a zona" il discorso è diverso (es. so che una tal combinazione mi scoprirà in questo e quest'altro punto e non in altri) etc. etc.
oggi sono un po' contorto :(
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la butto un po sull ironico.. uno cerca ore e ore di portare le tecniche in modo preciso e poi quando è ora di provarle in coppia deve tirare "da bar"
in effetti è un pò strano XD
però è anche vero che parare un pugno che nn ha una traiettoria ben definita è molto più difficile che pararne uno che sai già dove andrà a finire
sì, ma è anche vero che se sei chiuso verso la direzione in cui sta per arrivare il pugno, non è proprio un problema.
il problema sorge proprio con il concetto di parata, quando cioè parto a fare un movimento DOPO che è partito l'attacco dell'avversario, cercando di prendere/afferrare/deflettere in un punto preeciso il braccio o la gamba dell'avversario.
se tu invece ragioni "a zona" il discorso è diverso (es. so che una tal combinazione mi scoprirà in questo e quest'altro punto e non in altri) etc. etc.
oggi sono un po' contorto :(
dipende anche da cosa si vuole ottenre da una parata...
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sì, ma è anche vero che se sei chiuso verso la direzione in cui sta per arrivare il pugno, non è proprio un problema.
Ma questa è, appunto, una tecnica generica corretta! :)
se tu invece ragioni "a zona" il discorso è diverso (es. so che una tal combinazione mi scoprirà in questo e quest'altro punto e non in altri) etc. etc.
Non posso che quotare. Ragionare a "zone" e ad "angoli"! :)
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nella nostra scuola i bunkai sono fissi ma le varianti sono libere e da studiare
in questi casi suggerisco di effettuare le tecniche prima in modo ordinato (tu fai così e io colì), e poi solo in un secondo tempo "improvvisare", almeno per evitare incertezze o figure barbine! :)
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Quto anche io Muteki e comunque è vero che la spontaneità e il realismo favoriscono ma anche , come diceva un cartellone, la potenza è nulla senza controllo..... allora con decisione ma comunque visto che nello yokosokukumite di solito non si portano protezioni (almeno nelle due scuole che ho seguito io) il controllo ci vuole.
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Secondo me dipende anche dall'anzianità "marziale" del praticante. Un principiante assoluto deve prima costruirsi una base solida con tecniche per così dire classiche, poi potrà divertirsi con le variazioni sul tema.
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Secondo me dipende anche dall'anzianità "marziale" del praticante. Un principiante assoluto deve prima costruirsi una base solida con tecniche per così dire classiche, poi potrà divertirsi con le variazioni sul tema.
che è appunto quel che sosteniamo anche io e dora ;)
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la butto un po sull ironico.. uno cerca ore e ore di portare le tecniche in modo preciso e poi quando è ora di provarle in coppia deve tirare "da bar"
Ironico ma non sbagliato... :)
Quando conosci la tecnica DAVVERO, puoi applicare il concetto della tecnica anzichè "la" tecnica, questo ti permette di essere adattabile come l'acqua che, quando incontra un ostacolo, semplicemente lo evita...
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quoto steno...
è un'esercizio che inizio a praticare col maestro e durante il kumite... non sai cosa arriva e da che parte... tieni gli occhi aperti e i sensi allerta... qualcosa di buono comincia a vedersi...