Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: nicola on March 14, 2011, 13:20:29 pm
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Volevo portarvi la mia esperienza.
Ieri avevo un aggiornamento per istruttori.
Verso fine lezione sono capitato a fare sparring, a contatto pieno e con tutte le protezioni, con un ex lottatore e istruttore di lotta libera, sulla 50ina, praticante di lotta da 40 anni. Lui fa jkd da noi da qualche annetto.
Pur essendo un pessimo periodo per me, sia dal punto di vista della stanchezza fisica ma soprattutto di quella mentale, gli ho chiesto espressamente di far di tutto (sempre all'interno dello sparring di jkd) per portare il combattimento verso la lotta. Insomma gli ho chiesto, dove poteva, di applicarla, con lo scopo di vedere "come andava" il combattimento.
Abbiamo fatto sparring per una decina di minuti al massimo.
E' andata così:
Sono finito a terra 3 volte, 1 di queste diciamo "definitiva", un'altra molto vicina al definitivo (cioè me annodato a terra con lui sopra di me) e un'altra ancora da cui mi sono ripreso.
Ho notato queste cose da parte mia:
- necessità quasi immediata di usare molta più parsimonia nell'uso delle gambe, molta più rapidità nel ritrarre l'arto, ricerca della precisione e tirare solo in ottime condizioni di tempismo e stabilità, preferibilmente dopo finte o cambi di ritmo/tempo;
- attenzione elevatissima alla distanza;
- esasperazione del colpire duro, subito e mantenere la distanza (spesso colpivo andando indietro o girando attorno a lui);
- necessità di "colpi d'arresto" duri, secchi e che mi facessero mantenere la distanza
A breve la seconda parte delle considerazioni...
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molto interessante :)
attendo il seguito
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hai addottato l' antigrappling
quello che chiamo foglia nel gioco della morra cinese
dove le forbici sono lo striking e il sasso e' la lotta
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scusa nicola, giusto per avere un termine di paragone, ci hai detto quante volte ti ha "acchiappato" con la lotta, ma quante volte o per quanto tempo sei riuscito tu a tenerlo a bada coi metedi che hai descritto?
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Riprendendo dal primo messaggio....
dunque, da parte mia mi sono accorto di sentire pressante fin dall'inizio la necessità di colpire duro, qualsiasi tecnica tirassi, e di colpire anticipandolo. Inoltre più lasciavo spazio a lui per avvicinarsi (lui nel frattempo non è che non facesse nulla, anzi, tirava anche lui) o più lui si prendeva spazio, e più mi veniva spontaneo tirare più forte e allontanarmi subito da lui.
Una volta ho tirato un calcio senza convinzione e lui mi si è subito avvinghiato addosso: sono riuscito a liberarmi solo con un po' di dimestichezza (divincolandomi e tenendo l'equilibrio) e SOPRATTUTTO appena mi ha preso la gamba e si è avvicinato a me l'ho colpito con un diretto, il che mi ha dato il tempo e un minimo di spazio per liberarmi.
Le altre 2 volte che sono finito a terra mi ci ha portato bene lui, fintando o prendendomi alla sprovvista. Ovviamente io sapendone 1/100 di lotta, nel giro di 3-4 secondi ero intrappolato senza granché possibilità di respirare. Solo in un frangente lui ci ha messo quella frazione di secondo di più a bloccare un braccio e con quello da terra ho colpito e mi sono divincolato.
Alla fine gli ho chiesto cosa gli è sembrato da quello sparring. Lui mi ha risposto: "mi fa male la testa dalle botte che mi hai dato, ti ho tirato giù quando o hai scelto male il tempo, o non sei stato efficace nel colpire".
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scusa nicola, giusto per avere un termine di paragone, ci hai detto quante volte ti ha "acchiappato" con la lotta, ma quante volte o per quanto tempo sei riuscito tu a tenerlo a bada coi metedi che hai descritto?
Guarda ripensandoci ora: lui mi ha preso la gamba 2 volte, e mi ha tirato giù 3 volte, una quarta praticamente sono riuscito subito a tornare in piedi.
Tenerlo a bada/colpirlo senza farmi prendere? boh....penso 4-5 minuti in tutto. Continuativamente credo il massimo sia stato sui 3 minuti, prima che mi mettesse giù.
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3 minuti possono essere un'eternità, complimenti
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Ecco dimenticavo, lui mi ha detto una cosa molto interessante: si è accorto che per lui era difficile pensare a lottare con uno che invece tira calci e pugni, perché si focalizzava sul prendermi per tirarmi giù e in questo modo si esponeva ai colpi. Ha trovato molta difficoltà nell'applicare la lotta, e ci è riuscito quando ha chiuso bene e velocemente la distanza, evitando i colpi forti. Se io lo colpivo forte non riusciva a impostare un'azione di lotta fatta bene, per cui io gli scappavo via, mentre quando ho colpito in modo impreciso o troppo debolmente, lui ha sopportato e mi è piombato addosso mettendomi giù.
Ah, ovviamente a terra ho provato a far di tutto per divincolarmi o difendermi, ma è stato inutile.
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poveretto pero', quante botte deve aver preso :(
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Sì ma non ti credere che la mia schiena stia tanto meglio eh... :-X
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Ecco dimenticavo, lui mi ha detto una cosa molto interessante: si è accorto che per lui era difficile pensare a lottare con uno che invece tira calci e pugni, perché si focalizzava sul prendermi per tirarmi giù e in questo modo si esponeva ai colpi. Ha trovato molta difficoltà nell'applicare la lotta, e ci è riuscito quando ha chiuso bene e velocemente la distanza, evitando i colpi forti. Se io lo colpivo forte non riusciva a impostare un'azione di lotta fatta bene, per cui io gli scappavo via, mentre quando ho colpito in modo impreciso o troppo debolmente, lui ha sopportato e mi è piombato addosso mettendomi giù.
Ah, ovviamente a terra ho provato a far di tutto per divincolarmi o difendermi, ma è stato inutile.
è vero, chi lotta e non prova mai una tipologia di scontro con regolamenti più elastici, offre dei bersagli ottimi all'avversario, più il liberista che il gromanista
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Sono curioso di sentire commenti/opinioni di altri...
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Credo che la tua analisi sia ottima.
Devo dire che la tua strategia si è rivelata abbastanza vincente, ma il problema è sorto quando lui t'ha beccato.
Domanda sù i tuoi colpi: tendevi a colpire con colpi diretti (jab, cross, ecc) o inserivi anche ganci?
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Tanti diretti con la mano avanzata, qualche cross.
Quando ho tirato il gancio, sempre con la mano avanzata e sempre in rotazione a uscire.
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Tanti diretti con la mano avanzata, qualche cross.
Quando ho tirato il gancio, sempre con la mano avanzata e sempre in rotazione a uscire.
Capisco.
Stesso vale per i calci?
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tirato 1-2 circolari al bersaglio medio, 1 al viso (preso). Poi qualche laterale o frontale a spinta.
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io avrei una gran paura ad utilizzare i calci contro un lottatore del genere...
mi sembra di facilitare il suo compito trovandomi in equilibrio precario
ovvio che chi è più atletico di me e ben più veloce a colpire e a richiamare può sfruttare un allungo maggiore per tenerlo a distanza, colpire ed allontanarsi di nuovo
dev'essere stato un gran bel allenamento per tutti e due! :)
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credo che per fare quello che ha fatto nicola ci voglia una mobilità eccellente e un signor footwork
- vola come una farfalla e pungi come un'ape
- ma mi da del tu?
- no dicevo pungi lei
- ah, è congiuntivo
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Differenze di peso?
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Differenze di peso?
così a naso direi nessuna. Anche lui sarà una settantina di chili.
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Ribadisco che il tuo è stato un lavoro eccellente.
Io avrei lavorato molto con i Kick bassi e le spazzate.
Con dei colpi del genere, come pensi sarebbe andata?
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non c'è il rischio che un buon lottatore rischi ben volentieri di incassare un low kick pur di chiudere la distanza e trovare l'avversario in equilibrio precario?
o di prendersi una bella spazzata pur di riuscire ad afferrare l'altro e di tirarselo giù con se mentre cade?
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non c'è il rischio che un buon lottatore rischi ben volentieri di incassare un low kick pur di chiudere la distanza e trovare l'avversario in equilibrio precario?
o di prendersi una bella spazzata pur di riuscire ad afferrare l'altro e di tirarselo giù con se mentre cade?
Logicamente, io parlo per intuizione e non per esperienza diretta.
In genere tiro i low kick, poco sopra la caviglia.
Per quanto riguarda l'afferrare è possibile, ma dovresti avere dei riflessi assurdi.
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io mi diverto a giochicchiare un po' con tecniche di lotta durante gli sparring mooolto liberi
tra l'altro da noi abbiamo il vantaggio di avere e avere avuto dei buoni lottatori che sono stati anche agonisti, quindi c'erano molte possibilità di prova
per quella che è la mia piccolissima esperienza, sia dalla parte di quello che si vuole difendere ed evitare la lotta che da quello che la va a cercare, questi colpi precisi e potenti per conservare la distanza, funzionano quando uno è più che bravo ad utilizzarli, ma tanto bravo
e spesso riescono a sorprendere il lottatore solo le prime volte
ma quando questo capisce come tira il fumo, sacrfica qualunque cosa pur di arrivare a contatto con una presa valida, e li inizia il difficile
alcune volte ho provato una delle mie pazzie tattiche
il lottatore voole il contatto perchè è il suo punto di forza?
bene, lo cerco pure io, anzi se riesco lo anticipo
ma quando arriviamo vicinivicini non mi metto a lottare con le tue stesse tecniche, se no mi mangi vivo
inizio con gomitate, ginocchiate e testate, blocco il tuo piede avanzato sotto il mio e ti spingo
appena mi cingi ti storto le dita, quando trovi il contatto ti lavoro la faccia, il collo e la cervicale,
insomma devo metterti in condizioni di aver "paura" quando mi vieni a contatto
e un lottatore che non può venire a contatto non ha armi per combattere
in questo scenario si riduce tutto alla velocità esecutiva del lottatore e all'enfasi del "difensore"
un bel 50% di possibilità di riuscita per tutti e due
non sarà il massimo, ma lo trovo uno sparring utile ed interessante da fare una volta ogni tanto
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"Appena mi cingi ti storto le dita" :o :o :o
Io invece ti stacco un orecchio a morsi :D
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Ancora una volta l'empirismo conferma il discorso della selezione tecnica...
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le spazzate solitamente vengono utilizzate da chi cerca la lotta (vedi judo)
chi vuole evitarla, deve muoversi in continuazione, e una spazzata costringerebbe ad uno stop (oltre a far perdere un poco di stabilita' come diceva Gargo)
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Una domanda: come avete modificato la vostra guardia?
Quella da lotta (in base alla mia scarsissima esperienza) mi sembra più frontale e bassa rispetto a quella di uno stricker (anche se è un discorso un po' generico ma vabbe..) e mi chiedevo come le richieste di partenza abbiano influito anche su questo aspetto
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Una domanda: come avete modificato la vostra guardia?
Quella da lotta (in base alla mia scarsissima esperienza) mi sembra più frontale e bassa rispetto a quella di uno stricker (anche se è un discorso un po' generico ma vabbe..) e mi chiedevo come le richieste di partenza abbiano influito anche su questo aspetto
immagino che nicola stesse piu' alto :thsit:
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sempre per la mia piccola esperienza, il lottatore parte con la sua solita posizione, ideale per andare ad afferrare, ma appena si accorge dei rischi che comportano i colpi a lui indirizzati, tende a mischiare un po' questa sua posa con una guardia un po' più pugilistica, trovandosi quindi in una condizione a lui non ottimale
lo striker, se confida nei suoi colpi per non ritrovarsi in situazioni di grappling, resta fedele alla sua guardia, deve però considerare che normalmente contro gli altri striker, le sue braccia sono armi e aiuti alla difesa, ma contro un lottatore possono diventare anche bersagli veri e propri
comunque ricordo ancora oggi con un brivido la volta che sono stato atterrato seriamente da un lottatore, su un pavimento non morbido (anzi) e con lui che mi ha seguito nella caduta aumentandone la forza dell'impatto :-X
ho pensato ci siamo, mi sono spaccato qualcosa, qui sulle mie gambe non mi rialzo...
personalmente una sensazione molto più traumatica, spiazzante e invalidante di un pugno da Ko per i miei gusti...
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Ho letto tantissimi spunti interessanti in questa discussione, complimenti a tutti per il distacco e l'oggettività con cui si sta affrontando la questione.
Dal mio punto di vista posso dire che ho avuto esperienze simili a quella di Nicola, giocando con un judoka (con qualche passato di Boxe) più pesante di me. Non indulgo nei dettagli ma piuttosto preferisco andare sulle condierazioni.
In una discussione aperta poco tempo fa' nella sezione Karate ho ri-considerato la strategia madre dello Shotokan Karate, molto spesso bollata come inutilizzabile o portata all'estetica.
- mobilità e rilassamento piuttosto che guardie troppo chiuse e granitiche
- strategia di entrata ed uscita
- combinazioni corte e potenti, dove la traiettoria più utilizzata è quella diretta
- importanza di saper richiamare prontamente all'occorrenza l'arto che attacca (laddove questo è comunque presente nella scherma pugilistica, sui calci invece si tende a insistere meno su questo aspetto, concentrandosi, nel caso dei circolari, sui calci a tagliare che per quanto potenti hanno il difetto che se bloccati necessitano di molto più tempo per tornare in una posizione neutra)
- posizione di guardia un po' più laterale e bassa del normale, non piantata ma nemmeno in piedi (che a distanza di scherma, più corta, è sconsigliabile naturalmente)
Ultimamente sto trovando molti punti di contatto con il JKD su questo punto di vista.
Mi trovo nella bella considerazione che ha fatto Kungfuka, laddove questa strategia, volendo schematizzare all'estremo, può risultare perdente contro il classico confronto prolungato incentrato sullo striking, invece risulta molto più produttiva laddove non si voglia cercare il contatto.
Apprezzo anche quanto scritto da Gargoyle, laddove il contatto arrivi inevitabilmente.
Aggiungo un'ovvietà: per quanto si utilizzino queste strategie nessuno ovviamente assicura che non si riesca a finire a terra. Per questo ritengo indispensabile uno studio del lavoro a terra non tanto sulla finalizzazione ma soprattutto sul posizionamento (cioè conoscere le principali posizioni e le uscite). Una volta raggiunto un posizionamento favorevole, magari con l'aiuto di tecniche dirty, uno striker, invece di provare un improbabile (per lui intendo) arm bar, può ricorrere ai suoi fidati cazzotti.
Tutte queste considerazioni non sono per dire cosa è meglio, perchè se uno è più forte è più forte, qualunque cosa pratichi, ma per riequilibrare i giudizi sulle discipline considerando il ricorso ad un arsenale più ampio e a strategie diverse.
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Personalmente cambierei totalmente impostazione.
Ossia attendismo esasperato...preferisco dover essere io a reagire a una sua mossa, piuttosto che trovarmi spiazzato da una contromossa.
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avete visto il video di sakara dopo il match con weidman
rispondeva a chi gli chiedeva perchè non avesse fatto combinazioni più lunghe e incalzanti
la risposta è stata che contro un lottatore questo avrebbe aumentato la possibilità di finire a lottare
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il lottatore parte con la sua solita posizione, ideale per andare ad afferrare, ma appena si accorge dei rischi che comportano i colpi a lui indirizzati, tende a mischiare un po' questa sua posa con una guardia un po' più pugilistica, trovandosi quindi in una condizione a lui non ottimale
In un interstile (chiamale MMA, chiamale Mazzate Tribali)?
Non credo proprio.
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Personalmente cambierei totalmente impostazione.
Ossia attendismo esasperato...preferisco dover essere io a reagire a una sua mossa, piuttosto che trovarmi spiazzato da una contromossa.
la stavo intendendo pure io così...
eccetto il voler spostare lo scontro su altre tipologie di combattimento
ma se io fossi lo striker, attendo... uff se attendo, mica parto per primo
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il lottatore parte con la sua solita posizione, ideale per andare ad afferrare, ma appena si accorge dei rischi che comportano i colpi a lui indirizzati, tende a mischiare un po' questa sua posa con una guardia un po' più pugilistica, trovandosi quindi in una condizione a lui non ottimale
In un interstile (chiamale MMA, chiamale Mazzate Tribali)?
Non credo proprio.
no, io mi riferisco ad un allenamento/sparring in cui si fa quello che si sa fare meglio: il lottatore lotta e e lo striker colpisce
proprio per allenare questi due diversi "punti di vista" per tutti e dui i combattenti
altrimenti ci si trova sempre praparati alle stesse cose che facciamo noi, trovo invece interessante (e divertente) confrontarci un po' con gli opposti o con cose che proprio non si conoscono
l'interstile/mma/valetudo/mazzate tribali sono un ulteriore passo in avanti :)
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Personalmente cambierei totalmente impostazione.
Ossia attendismo esasperato...preferisco dover essere io a reagire a una sua mossa, piuttosto che trovarmi spiazzato da una contromossa.
Posto che anch'io essendo un ippopotamo e mi stanco presto prediligo l'attendismo per sprecare meno energie, ma troppo attendismo non rischia di lasciargli prendere troppo le misure?
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Posto che anch'io essendo un ippopotamo e mi stanco presto prediligo l'attendismo per sprecare meno energie
condivido! :D
ma troppo attendismo non rischia di lasciargli prendere troppo le misure?
dipende, se l'attendismo è così esasperato, che non abbiamo ancora trasmesso nessuna "informazione utile", ha ben pochi termini di confronto per prendere le misure, non sa ancora assolutamente cosa aspettarsi da noi
l'importante è che quando si decide di agire, in un modo o in un altro, si porti la tecnica a conclusione. perchè se poi recuperiamo tutti e due le distanze e riprendiamo la "fase di studio", ci siamo bruciati una gran bella possibilità
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Allora qui si entra in un campo in cui io sono ignorante.
Se io, da striker, trovo una persona che è troppo attendista e passiva (come me :whistle:), solitamente riesco a sorprenderlo e sbilanciarlo con delle finte e magari bucarlo con una tecnica diretta e potente. Solitamente eh...
Un lottatore non riesce a fare questo? Dovrebbe essere il suo pane saper chiudere la distanza.
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laddove questa strategia, volendo schematizzare all'estremo, può risultare perdente contro il classico confronto prolungato incentrato sullo striking, invece risulta molto più produttiva laddove non si voglia cercare il contatto
bravo, vedo che hai capito
PS
implemento con una curiosita' cinese: queste 3 diverse strategie chiamano i difersi principi dei diversi stili di kungfu (e finisco qui che vado OT)
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laddove questa strategia, volendo schematizzare all'estremo, può risultare perdente contro il classico confronto prolungato incentrato sullo striking, invece risulta molto più produttiva laddove non si voglia cercare il contatto
bravo, vedo che hai capito
PS
implemento con una curiosita' cinese: queste 3 diverse strategie chiamano i difersi principi dei diversi stili di kungfu (e finisco qui che vado OT)
Mi interessa... :halo:
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poi voglio aprire anche io un OT, anzi meglio proprio una discussione a parte: quando facciamo sparring e le cose che sappiamo fare noi non portano a niente, principalmente per due motivi... :whistle:
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Mi interessa... :halo:
ok, allora raccolgo diverse citazioni (cosi' rimango IT :sbav:)
- esasperazione del colpire duro, subito e mantenere la distanza (spesso colpivo andando indietro o girando attorno a lui)
quanto ha fatto nicola, che scherzosamente chiamo antigrapling, ricorda il pakua/Bagua: girare intorno colpendo
chi gli chiedeva perchè non avesse fatto combinazioni più lunghe e incalzanti
questo e' lo striking piu' serrato, ricorda lo shaolin piu' tradizionale
spesso riescono a sorprendere il lottatore solo le prime volte
ma quando questo capisce come tira il fumo, sacrfica qualunque cosa pur di arrivare a contatto con una presa valida, e li inizia il difficile
quest'ultimo ricorda ad esempio il tanglang, stile a cortissima distanza
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implemento con una curiosita' cinese: queste 3 diverse strategie chiamano i difersi principi dei diversi stili di kungfu (e finisco qui che vado OT)
Quoto Ryujin anche io sono curiosa :thsit:
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implemento con una curiosita' cinese: queste 3 diverse strategie chiamano i difersi principi dei diversi stili di kungfu (e finisco qui che vado OT)
Quoto Ryujin anche io sono curiosa :thsit:
risposto prima io, ho vinto ;D
cmq nel kungfu c'e' spesso sta storia del sasso carta forbice
ad esempio: spada uncinata, spada dritta, lancia
arma lunga batte arma veloce, arma che lega batte arma lunga, arma veloce batte arma che lega
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no, io mi riferisco ad un allenamento/sparring in cui si fa quello che si sa fare meglio: il lottatore lotta e e lo striker colpisce
proprio per allenare questi due diversi "punti di vista" per tutti e dui i combattenti
altrimenti ci si trova sempre praparati alle stesse cose che facciamo noi, trovo invece interessante (e divertente) confrontarci un po' con gli opposti o con cose che proprio non si conoscono
l'interstile/mma/valetudo/mazzate tribali sono un ulteriore passo in avanti :)
Il lottatore ha una guardia "da lotta" solo se (appunto) lotta.
La guardia è dettata dal regolamento, altrimenti il greco-romanista e il liberista avrebbero la medesima postura.
Se quello davanti fa striking, ti pare che il lottatore parte con la tipica guardia da stitico sulla turca?
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rispondo un po' a tutti.
La guardia del mio collega era tipo quella del jkd, quindi non congeniale a uno che parte per lottare, è vero. Un liberista non ha certo quella guardia. Però, e questo soprattutto a detta sua, se si fosse messo in guardia da liberista, ne avrebbe prese anche di più, per via del fatto che la sua guardia è funzionale al suo stile di lotta, e non contempla che il tuo opponente tiri pugni e calci.
Lui non mi ha fatto sconti...quando non mirava a lottare tirava di jkd, non stava lì ad attendermi, per cui io dovevo anche guardarmi dalle sue tecniche di striking (anche se io sono più forte di lui in quello). Appena poteva mi si attaccava addosso come una cozza, e quando sono finito a terra non mi sono granché divertito, mi ha tritato senza sconti.
Mi è capitato sia di pigliare una sportellata in faccia da uno striker (calcio o pugno da ko) sia di venire schienato da uno che lotta. Non ho granché trovato differenza: fan male tutti e due.
Sull'attendismo io la penso così: dipende.
Con lui mi sono imposto, ogni volta che partivo con una tecnica, di colpirlo duramente e al tempo stesso di tenere la distanza, quindi "attendevo" molto di più del solito, ed ero molto più attento alla scelta di tempo. Del resto lui lo vedevo costantemente "in agguato" e se per lui era tanta la pressione di uno che appena muovi un centimetro verso l'avversario e l'avversario ti inchioda, per me era molto impegnativo dal punto di vista del mantenimento dell'attenzione il farlo, oltre che sentivo lui alla costante ricerca della chiusura.
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Non credo esista una strategia vincente in assoluto, ma sono convinto che questo tipo di confronti SIA la strategia.
Solo conoscendo/subendo certi meccanismi s'impara a gestirli
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Quello che mi è capitato di pensare è che spesso l'abitudine allo sparring con chi fa la tua stessa disciplina tende a incanalarti sempre nelle medesime strategie. Non parliamo poi del fare sparring sempre con lo stesso compagno.
Inoltre, almeno per me, tende a farti "sedere sugli allori", nel senso che siccome sai chi hai di fronte, quello che fa e come lo fa, non mantieni la giusta tensione emotiva.
Con uno che pratica una disciplina totalmente differente dalla tua ti trovi costretto a non permettere all'altro di imporre il suo metodo, la sua distanza, le sue tecniche, la sua strategia, perché in quel campo non sai come gestire le cose, non sei preparato. E questo ti rende maggiormente determinato e attento (alla precisione, alla distanza, alla pulizia della tecnica, etc.).
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Quello che mi è capitato di pensare è che spesso l'abitudine allo sparring con chi fa la tua stessa disciplina tende a incanalarti sempre nelle medesime strategie. Non parliamo poi del fare sparring sempre con lo stesso compagno.
Inoltre, almeno per me, tende a farti "sedere sugli allori", nel senso che siccome sai chi hai di fronte, quello che fa e come lo fa, non mantieni la giusta tensione emotiva.
Con uno che pratica una disciplina totalmente differente dalla tua ti trovi costretto a non permettere all'altro di imporre il suo metodo, la sua distanza, le sue tecniche, la sua strategia, perché in quel campo non sai come gestire le cose, non sei preparato. E questo ti rende maggiormente determinato e attento (alla precisione, alla distanza, alla pulizia della tecnica, etc.).
condivido e aggiungerei anche che ne beneficia la consapevolezza stessa della tua (generico) disciplina
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La guardia è dettata dal regolamento, altrimenti il greco-romanista e il liberista avrebbero la medesima postura.
parlo di un allenamento molto informale... mirato solamente a mettere in difficoltà la propria pratica di sparring
ok, la guardia non sarà da purista della greco-romana o del liberista, ma non è nemmeno identica a quella pugilistica
poi immagino io, che riportando queste cose in un contesto più regolamentato o appunto su un ring, certo, cambia tutto
comunque i lottatori che ho incontrato, in caso di bisogno erano in grado di riadattare la propria guardia veramente in un attimo, ma per pressarmi e tenermi in difficoltà, usavano quella più "lottatoria", forse anche perchè non sono abituato io ad affrontarla...
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Non credo esista una strategia vincente in assoluto, ma sono convinto che questo tipo di confronti SIA la strategia.
Solo conoscendo/subendo certi meccanismi s'impara a gestirli
Questo era quello che intendevo...preferisco portarlo, pur passivamente, su un terreno che conosco come la difesa da tecniche lottatorie piuttosto che espormi a cose più sorprendenti.
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Ieri sera mi sono preso un pugno pieno dalla montada....... :'( XD
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Congratulazioni!! :sur: :sur: :sur:
XD
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Ovviamente avendo anche reso l'esercizio più tosto del normale... XD
Però quando alla fine sono rimasto esausto e zuppo sdraiato a terra...manco 'na pompa de Randi Ingermann..... ;D ;D :halo:
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Non credo esista una strategia vincente in assoluto, ma sono convinto che questo tipo di confronti SIA la strategia.
Solo conoscendo/subendo certi meccanismi s'impara a gestirli
Questo era quello che intendevo...preferisco portarlo, pur passivamente, su un terreno che conosco come la difesa da tecniche lottatorie piuttosto che espormi a cose più sorprendenti.
Questo fà parte anche dell'abilità del lottatore in sè, a prescindere dalla disciplina.