Ar.Ma.

Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: Dipper on March 24, 2011, 19:54:05 pm

Title: Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 24, 2011, 19:54:05 pm
Dopo tanto tempo l'altra sera finalmente sono riuscito a fare un salto nel mio dojo di Shotokan.
Speravo si facesse un po' di kumite perchè le ultime volte che mi sono preso un po' a mazzate con qualcuno è stato al Mazzate Tribali e nei 5 minuti finali della lezione del maestro Sciùr De'Can.
Insomma niente, rispetto ad una media che io riterrei opportuna ed ero (e sono) proprio fuori allenamento.
Di più, ho messo il piede nel dojo dopo 14 ore tra lavoro e altri cazzi, in una settimana che è l'ultima di una lunga serie turbolenta, quindi non proprio lucidissimo e al massimo.
Proprio per questi motivi nonostante la voglia di girare mi sono riproposto di prenderla nel modo più giocoso possibile e di accettare di buon grado qualunque tecnica oltrepassasse le mie difese che tanto sarebbe andata così.

Bene, cosa incredibile, credo di aver fatto una delle migliori sessioni di sparring degli ultimi tempi :thsit: Dal lato fisico forse gli allenamenti cui mi sto sottoponendo, nonostante la stanchezza, stanno iniziando a dare qualche frutto, ma quello di cui volevo parlare è proprio il lato mentale e tecnico.

Libero da ogni traccia di orgoglio e prendendo tutto proprio come un gioco, mi sono trovato a muovermi con una morbidezza che non pensavo di poter tirare fuori.
Tutte le mie consocenze sono venute fuori in modo naturale e continuo, ho intrecciato Shotokan Kakuto e tante altre cosette collaterali oggetto dei miei studi fuori dall'orto.
Sono riuscito a combinare braccia e gambe, entrare in clinch e emttere hiza geri, rubare la distanza o gestendola da lontano, piazzare anche un jodan ushiro mawashi geri da manuale (con controllo perfetto) oltre ad un paio di ushiro geri centrati in pieno.

"Mente vuota" o "non mente" si usa dire... ma, almeno per me, lo sforzo di svuotarla paradossalmente mi ha sempre impegnato la mente! La serena accettazione e la giocosità mi hanno invece liberato :ohiohi: è stata una delle rare volte in cui mi sono davvero piaciuto anche quando ho girato con i più bravi ed in particolare uno tosto che ha frequentato con me il primo anno di Kakuto Karate.
Quindi più che "idea di non perdere" io ho accettato la "sconfitta" (virgolette d'obbligo essendo un normale kumite di allenamento) già dall'inizio e mi sono concentrato solo sul divertimento.

Miura sensei insisteva spesso sul concetto di accettare l'avversario e una volta ci esortò addirittura ad "amare i suoi calci e i suoi pugni".
Non voglio essere presuntuoso e non so se riuscirò a ripetermi, ma credo di aver afferrato almeno di sfuggita il concetto.

Una nota tecnica: soto mawashi keage / mikatsuki geri è una tecnica davvero sottovalutata, usata correttamente permette di mettere delle combinazioni di calcio davvero efficaci oltre a sorprendere il compagno da angolazioni "strane".

Vero Takuan? :)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: DJ scanner on March 24, 2011, 21:11:27 pm
è magnifico, con questa predisposizione mentale il divertimento è assicurato, cerco sempre di creare questa atmosfera quando mi alleno in compagnia e non, per mè il KI è anche atmosfera, alla fine dell'allenamento mi viene da abbracciare tutti :-*

da massaggiatore vedo schiene e colli bloccati e deformati non da lavori pesanti, ma da pensieri e sentimenti negativi, circolazione del KI bloccata da dighe di egoismo, invidia e gente che si porta sulle spalle tutti i pesi del mondo :-X
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: G.S.H. on March 25, 2011, 08:58:51 am


Tutte le mie consocenze sono venute fuori in modo naturale e continuo, ho intrecciato Shotokan Kakuto e tante altre cosette collaterali oggetto dei miei studi fuori dall'orto.


Se eri in un dojo "shotokan" allora hai combattuto scorrettamente.  :vader:

Però se sono ancora in giro taluni personaggi di cui mi dicevi, hai fatto bene !  :jedi:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Shurei-Kan on March 25, 2011, 09:19:39 am
maestro Sciùr De'Can.

E chi cazz'è!  ???
Di certo non è un maestro!  :nono:

Libero da ogni traccia di orgoglio e prendendo tutto proprio come un gioco, mi sono trovato a muovermi con una morbidezza che non pensavo di poter tirare fuori.
Tutte le mie consocenze sono venute fuori in modo naturale e continuo, ho intrecciato Shotokan Kakuto e tante altre cosette collaterali oggetto dei miei studi fuori dall'orto.
Sono riuscito a combinare braccia e gambe, entrare in clinch e emttere hiza geri, rubare la distanza o gestendola da lontano, piazzare anche un jodan ushiro mawashi geri da manuale (con controllo perfetto) oltre ad un paio di ushiro geri centrati in pieno.
"Mente vuota" o "non mente" si usa dire... ma, almeno per me, lo sforzo di svuotarla paradossalmente mi ha sempre impegnato la mente! La serena accettazione e la giocosità mi hanno invece liberato :ohiohi: è stata una delle rare volte in cui mi sono davvero piaciuto anche quando ho girato con i più bravi ed in particolare uno tosto che ha frequentato con me il primo anno di Kakuto Karate.
Quindi più che "idea di non perdere" io ho accettato la "sconfitta" (virgolette d'obbligo essendo un normale kumite di allenamento) già dall'inizio e mi sono concentrato solo sul divertimento.
...........
Non voglio essere presuntuoso e non so se riuscirò a ripetermi, ma credo di aver afferrato almeno di sfuggita il concetto.

QUOTO e STRA QUOTO!  :sur:
Io è da una vita che lo vado dicendo .....bisogna fare così. :thsit:
Ti ricapiterà ancora vedrai.
Ogni qual volta ti metti nella condizione d'animo di non prenderle e di strafare tutto risulta più difficile, quando invece accetti fin dal principio di prenderti la tua bella dose di mazzate, serenamente, tutto sarà più semplice, movimenti fluidi, inzomma ne buschi di meno e ne dai di più  :). A me succede sempre cosi e aggiungo che (LIBIDINE!  :sur:) mi è successo di applicare questa cosa anche in mazzate vere, quelle con sconosciuti fuori dai locali, UGUALE!  :sur: Provare (se si riesce) per credere.  :thsit:

Miura sensei insisteva spesso sul concetto di accettare l'avversario e una volta ci esortò addirittura ad "amare i suoi calci e i suoi pugni".

Questo lo dice anche un altro Maestro nipponico: "Bisogna ringraziare chi ci colpisce duro, perchè solo cosi facendo ci fa capire come migliorare"

Una nota tecnica: soto mawashi keage / mikatsuki geri è una tecnica davvero sottovalutata, usata correttamente permette di mettere delle combinazioni di calcio davvero efficaci oltre a sorprendere il compagno da angolazioni "strane".
QUOTO anche questo. Ho un allievo piccoletto e 50enne (anche lui sposato con una giapponese) che usa spessissimo queste tecniche inusuali mandando tutti in crisi.

PS-Quando organizzo per quel "laboratorio" di Kumite atipico di cui ti parlavo ti voglio da me!  :whistle:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Paguro49 on March 25, 2011, 09:21:43 am
Bravissimo Ryujin, hai sperimentato il "no mente" che non è affatto "non pensare".
Ne ho parlato più volte anche in certi incontri forumistici, se sali sul tatami, se vai a combattere, devi avere accettato ogni possibile esito ed eventualità, diversamente, se non hai accettato e archiviato la sconfitta, sarà proprio quel tarlo a renderti rigido, a sconfiggerti.
Si tratta di una forma di onestà, è idiota il tipo che scommette lo stipendio e poi sta li a menarsela all'idea di perderlo, se è un problema così insormontabile, bastava non scommettere lo stipendio.
L'aver accettato il "vada come va" ti ha permesso di liberare tecniche che possiedi ma che rischiano di rimanere soffocate dal pensiero di cosa fare e cosa no.
Bel resoconto.....bravo! ;)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Shurei-Kan on March 25, 2011, 09:22:00 am
Se eri in un dojo "shotokan" allora hai combattuto scorrettamente.  :vader:

Se eri in un dojo "shotokan" allora hai sicuramente aperto la mente a più di uno.  :thsit:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: rockyjoe on March 25, 2011, 09:22:45 am
quando si affronta un combattimento, lo si affronta partendo gia' dalla propria tomba(vecchio detto zen)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Saburo Sakai on March 25, 2011, 09:25:11 am
Per i fan di Star Trek:

«Io sono morto. Adesso, noi tutti siamo morti. Ci gettiamo nella battaglia per riavere le nostre vite. Lo facciamo di buon grado perché siamo Jem'Hadar. Ricorda, la vittoria è vita.»

 :sbav:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Luca Bagnoli on March 25, 2011, 09:38:30 am
Son contento per te Ryu  :thsit:

p.s. soto mawashi geri è la mia tokui waza  XD XD
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Rev. Madhatter on March 25, 2011, 09:51:33 am
Dovresti venire a condividere questi concetti con noi piu' spesso  :gh:

Ottimo!  :)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: rockyjoe on March 25, 2011, 09:53:12 am
Per i fan di Star Trek:

«Io sono morto. Adesso, noi tutti siamo morti. Ci gettiamo nella battaglia per riavere le nostre vite. Lo facciamo di buon grado perché siamo Jem'Hadar. Ricorda, la vittoria è vita.»

 :sbav:
e per i fan di star wars?
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 25, 2011, 09:56:43 am
Se eri in un dojo "shotokan" allora hai combattuto scorrettamente.  :vader:

Però se sono ancora in giro taluni personaggi di cui mi dicevi, hai fatto bene !  :jedi:
Posso controllare i colpi per non fare male soprattutto a chi è meno esperto, ma ormai non sono più in grado di eliminare certi automatismi e schemi motori che mi sto sforzando di assimilare.
Ad esempio, su di un mawashi geri sufficentemente potente (e quindi ampio) io cerco sempre la gamba d'appoggio con il mio gedan mawashi geri, essendo uno schema imparato da poco (diciamo meno di 2 anni) in questo momento sto (alla soglia dei 34 anni, quindi molto tardivamente direi) insegnando al corpo con tutte le forze a fare questo, non mi riesce di dargli due comandi contrastanti.

Se eri in un dojo "shotokan" allora hai sicuramente aperto la mente a più di uno.  :thsit:

Cerco infatti di fare proprio questo. Consoco certe persone davvero in gamba che vanno nel pallone quando parte un pugno circolare "vero". Taluni rimangono indispettiti e quasi offesi, ma altri non si lamentano.
Sinceramente non ho la pretesa che tutti adottino la mia particolare formula Shoto+Kakuto+varie ed eventuali, ma mi sento in dovere di mostrare loro una gamma di tecniche spesso non studiate nel dojo e che seppure vogliono mantenere puro il loro stile, dovrebbero per lo meno essere preparati.

maestro Sciùr De'Can.

E chi cazz'è!  ???
Di certo non è un maestro!  :nono:
Un tipo poco raccomandabile che fa' tremare il pavimento del dojo col suo kime, lascialo perdere :nono:

Quando organizzo per quel "laboratorio" di Kumite atipico di cui ti parlavo ti voglio da me!  :whistle:
Perchè no :) Compatibilmente con i mille cazzi volanti da cui mi devo difendere ogni giorno, se ci si organizza per tempo per me è sempre un piacere venire ad una tua lezione :thsit:

Bravissimo Ryujin, hai sperimentato il "no mente" che non è affatto "non pensare".
Ne ho parlato più volte anche in certi incontri forumistici, se sali sul tatami, se vai a combattere, devi avere accettato ogni possibile esito ed eventualità, diversamente, se non hai accettato e archiviato la sconfitta, sarà proprio quel tarlo a renderti rigido, a sconfiggerti.
Si tratta di una forma di onestà, è idiota il tipo che scommette lo stipendio e poi sta li a menarsela all'idea di perderlo, se è un problema così insormontabile, bastava non scommettere lo stipendio.
L'aver accettato il "vada come va" ti ha permesso di liberare tecniche che possiedi ma che rischiano di rimanere soffocate dal pensiero di cosa fare e cosa no.
Bel resoconto.....bravo! ;)
quando si affronta un combattimento, lo si affronta partendo gia' dalla propria tomba(vecchio detto zen)
Esattamente quello che ho sentito, in piccolo ovviamente, perchè male che andasse mi sarei preso qualche mazzata da quelli più bravi :gh:

Dovresti venire a condividere questi concetti con noi piu' spesso  :gh:

Ottimo!  :)
Son contento per te Ryu  :thsit:

p.s. soto mawashi geri è la mia tokui waza  XD XD
Sono contento anch'io, anche se ho idea che se gongolo troppo all'idea di esserci riuscito mi troverò punto a capo, forse adesso che ho provato questa bella sensazione, se mi ci attacco paradossalmente sarà ancora più difficile riprenderla.
Inoltre è tutto da vedere se anche quando lo sparring diventa "pesante" riesco a mantenere quest'animo giocoso. Sono convinto che normalmente lo sparring / kumite debba essere leggero (come guarda caso si vede fare anche dai più forti thailandesi, guarda un po'... :thsit:), ma che almeno ogni tanto, un po' più di spinta ci voglia, non tanto per imparare ulteriormente (perchè in quel caso è più produttivo lo sparring normale), ma per fare una verifica sulla propria tenuta fisica e mentale.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: G.S.H. on March 25, 2011, 11:05:52 am
ihmo il combattimento nel dojo dovrebbe essere sempre un gioco sereno. Anche perchè se ci si fa male per davvero, si rischia di non giocare più per un po' di tempo, o per sempre.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Luca Bagnoli on March 25, 2011, 11:08:26 am
Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 25, 2011, 11:26:02 am
ihmo il combattimento nel dojo dovrebbe essere sempre un gioco sereno. Anche perchè se ci si fa male per davvero, si rischia di non giocare più per un po' di tempo, o per sempre.
Beh, tra il non farsi niente e ammazzarsi ci sono infinite sfumature. Al Mazzate Tribali ogniuno si è portato a casa i suoi acciacchi (Mad un piede modello zampogna, io un braccio fuori uso per un paio di settimane) ma niente di irreparabile, soprattutto se ci sono
a) sana voglia di imparare
b) testa
c) protezioni
si può fare molto :)

Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.
:thsit:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: G.S.H. on March 25, 2011, 11:28:51 am
Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.

Complimenti di Gabriele a Luca, più o meno dicevano "da questo si capisce che sei un esperto"
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Rev. Madhatter on March 25, 2011, 11:33:59 am

Se eri in un dojo "shotokan" allora hai sicuramente aperto la mente a più di uno.  :thsit:

Cerco infatti di fare proprio questo. Consoco certe persone davvero in gamba che vanno nel pallone quando parte un pugno circolare "vero". Taluni rimangono indispettiti e quasi offesi, ma altri non si lamentano.
Sinceramente non ho la pretesa che tutti adottino la mia particolare formula Shoto+Kakuto+varie ed eventuali, ma mi sento in dovere di mostrare loro una gamma di tecniche spesso non studiate nel dojo e che seppure vogliono mantenere puro il loro stile, dovrebbero per lo meno essere preparati.



+1
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Luca Bagnoli on March 25, 2011, 12:02:25 pm
Mi son perso il commento di Gabriele che però evidentemente era non conforme se è stato moderato. Posso solo immaginare che abbia trovato strana la mia affermazione. Vado dunque a motivarla. Come dicevo lo sparring in palestra dovrebbe essere sempre tecnico e leggero. Non solo per evitare di farsi male , e io su questo sono rigidissimo , ma anche perchè se c'è tensione le tecniche e le combinazioni non vengono , soprattutto per i principianti. E' la ragione per cui nell'aikido , ad esempio , si cominciano a studiare le tecniche su attacchi consistenti in prese : sono meno traumatici e l'allievo , non avendo paura di essere colpito e farsi male , è facilitato nel trovare e mantenere quella calma e quell'armonia ( musubi ) che è fondamentale ai fini di ciò che studiamo. Detto questo ogni tanto bisogna pigiare l'acceleratore e aumentare la pressione , per vedere come vanno le cose. Per l'agonista il momento adatto è la gara. Per l'amatore , secondo me , è l'esame. E badate bene che per me agli esami passano tutti. Non è per dimostrare qualcosa a me o all'istruttore di turno che il kohai deve testarsi , ma per se stesso.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 25, 2011, 12:18:22 pm
... e per chi è un randagio come me che non fa ne' esami ne' gare, rimane solo la scazzottata occasionale con altri utenti del forum o con compagni di dojo consenzienti XD

Grazie Reverendo :ohi:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Luca Bagnoli on March 25, 2011, 12:27:05 pm
 XD XD XD XD XD
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Paguro49 on March 25, 2011, 12:32:15 pm
Mi son perso il commento di Gabriele che però evidentemente era non conforme se è stato moderato. Posso solo immaginare che abbia trovato strana la mia affermazione. Vado dunque a motivarla. Come dicevo lo sparring in palestra dovrebbe essere sempre tecnico e leggero. Non solo per evitare di farsi male , e io su questo sono rigidissimo , ma anche perchè se c'è tensione le tecniche e le combinazioni non vengono , soprattutto per i principianti. E' la ragione per cui nell'aikido , ad esempio , si cominciano a studiare le tecniche su attacchi consistenti in prese : sono meno traumatici e l'allievo , non avendo paura di essere colpito e farsi male , è facilitato nel trovare e mantenere quella calma e quell'armonia ( musubi ) che è fondamentale ai fini di ciò che studiamo. Detto questo ogni tanto bisogna pigiare l'acceleratore e aumentare la pressione , per vedere come vanno le cose. Per l'agonista il momento adatto è la gara. Per l'amatore , secondo me , è l'esame. E badate bene che per me agli esami passano tutti. Non è per dimostrare qualcosa a me o all'istruttore di turno che il kohai deve testarsi , ma per se stesso.
Discorso impeccabile :)
Purtroppo, in una enormità di Dojo d'Aikido, la parte successiva al "piano piano" manca, fortunatamente non in tutti  8)
Sugli esami condivido, se il maestro presenta l'allievo, vuol dire che lo ritiene pronto, al limite è il maestro, in quan to tale, ad essere sotto esame 8)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: G.S.H. on March 25, 2011, 13:18:48 pm
Mi son perso il commento di Gabriele che però evidentemente era non conforme se è stato moderato. Posso solo immaginare che abbia trovato strana la mia affermazione. Vado dunque a motivarla. Come dicevo lo sparring in palestra dovrebbe essere sempre tecnico e leggero. Non solo per evitare di farsi male , e io su questo sono rigidissimo , ma anche perchè se c'è tensione le tecniche e le combinazioni non vengono , soprattutto per i principianti. E' la ragione per cui nell'aikido , ad esempio , si cominciano a studiare le tecniche su attacchi consistenti in prese : sono meno traumatici e l'allievo , non avendo paura di essere colpito e farsi male , è facilitato nel trovare e mantenere quella calma e quell'armonia ( musubi ) che è fondamentale ai fini di ciò che studiamo. Detto questo ogni tanto bisogna pigiare l'acceleratore e aumentare la pressione , per vedere come vanno le cose. Per l'agonista il momento adatto è la gara. Per l'amatore , secondo me , è l'esame. E badate bene che per me agli esami passano tutti. Non è per dimostrare qualcosa a me o all'istruttore di turno che il kohai deve testarsi , ma per se stesso.

E invece ti davo ragione e ti ritenevo un esperto.
Tutto qui.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 25, 2011, 13:24:30 pm
Allora ho clamorosamente toppato :'( Mi spiace. Ti mando un PM
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Shurei-Kan on March 25, 2011, 13:28:09 pm
Allora ho clamorosamente toppato :'( Mi spiace. Ti mando un PM

E mi pareva strana la tagliata di machete

 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

 :nono:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 25, 2011, 13:30:48 pm
Ragazzi sono un moderatore in erba e posso fare cazzate. Vi prego di farmelo presente se vi sembra stia sbagliando, se non ci sono feedback gli errori si ripetono e si va nella direzione opposta a quella che vorrei far prendere dalla sezione.
Mica vi mangio :P
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Shurei-Kan on March 25, 2011, 13:34:42 pm
Ragazzi sono un moderatore in erba e posso fare cazzate. Vi prego di farmelo presente se vi sembra stia sbagliando, se non ci sono feedback gli errori si ripetono e si va nella direzione opposta a quella che vorrei far prendere dalla sezione.
Mica vi mangio :P

Da tanto che ti considero infallibile  :P mi ero convinto di aver letto male io il messaggio di Gabriele.  :)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: G.S.H. on March 25, 2011, 14:34:13 pm
Allora ho clamorosamente toppato :'( Mi spiace. Ti mando un PM

Gli ho dato pure +1 di karma  :sur:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Paguro49 on March 25, 2011, 14:40:41 pm
Ryujin in seiza.. :sur: :sur: :sur:
Sono i momenti per cui vale la pensa essere iscritti  :-* :-* :-* ;D ;D ;D ;D ;D
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 25, 2011, 14:59:48 pm
Ryujin in seiza.. :sur: :sur: :sur:
Sono i momenti per cui vale la pensa essere iscritti  :-* :-* :-* ;D ;D ;D ;D ;D
(http://sussurrodifata.altervista.org/_altervista_ht/wl_zanichelli.gif)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Barvo Iommi on March 25, 2011, 15:02:52 pm
Quote from: Ryujin
Qualche sera (atto secondo)
(http://sussurrodifata.altervista.org/_altervista_ht/wl_zanichelli.gif)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Shurei-Kan on March 25, 2011, 15:20:35 pm
(http://www.burgman400.it/public/All_Forum/comiche_risata_animata_01_111.gif)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Luca Bagnoli on March 25, 2011, 16:34:22 pm
Mi son perso il commento di Gabriele che però evidentemente era non conforme se è stato moderato. Posso solo immaginare che abbia trovato strana la mia affermazione. Vado dunque a motivarla. Come dicevo lo sparring in palestra dovrebbe essere sempre tecnico e leggero. Non solo per evitare di farsi male , e io su questo sono rigidissimo , ma anche perchè se c'è tensione le tecniche e le combinazioni non vengono , soprattutto per i principianti. E' la ragione per cui nell'aikido , ad esempio , si cominciano a studiare le tecniche su attacchi consistenti in prese : sono meno traumatici e l'allievo , non avendo paura di essere colpito e farsi male , è facilitato nel trovare e mantenere quella calma e quell'armonia ( musubi ) che è fondamentale ai fini di ciò che studiamo. Detto questo ogni tanto bisogna pigiare l'acceleratore e aumentare la pressione , per vedere come vanno le cose. Per l'agonista il momento adatto è la gara. Per l'amatore , secondo me , è l'esame. E badate bene che per me agli esami passano tutti. Non è per dimostrare qualcosa a me o all'istruttore di turno che il kohai deve testarsi , ma per se stesso.

E invece ti davo ragione e ti ritenevo un esperto.
Tutto qui.

Allora ti ringrazio anche se non sono un esperto  :)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Davide.c on March 25, 2011, 16:53:07 pm
Mi complimento anche io con Luca per il discorso impeccabile . Concordo del tutto ;)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Luca Bagnoli on March 25, 2011, 18:20:51 pm
Grazie fratello  :)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 28, 2011, 08:45:45 am
Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: rockyjoe on March 28, 2011, 08:56:20 am
Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.
questo lo quoto e lo elogio
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Shurei-Kan on March 28, 2011, 10:05:59 am
Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.


Parole Sante fratello!
Quote! +1!  :thsit:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Takuanzen on March 28, 2011, 10:37:14 am
Dopo tanto tempo l'altra sera finalmente sono riuscito a fare un salto nel mio dojo di Shotokan.
Speravo si facesse un po' di kumite perchè le ultime volte che mi sono preso un po' a mazzate con qualcuno è stato al Mazzate Tribali e nei 5 minuti finali della lezione del maestro Sciùr De'Can.
Insomma niente, rispetto ad una media che io riterrei opportuna ed ero (e sono) proprio fuori allenamento.
Di più, ho messo il piede nel dojo dopo 14 ore tra lavoro e altri cazzi, in una settimana che è l'ultima di una lunga serie turbolenta, quindi non proprio lucidissimo e al massimo.
Proprio per questi motivi nonostante la voglia di girare mi sono riproposto di prenderla nel modo più giocoso possibile e di accettare di buon grado qualunque tecnica oltrepassasse le mie difese che tanto sarebbe andata così.

Bene, cosa incredibile, credo di aver fatto una delle migliori sessioni di sparring degli ultimi tempi :thsit: Dal lato fisico forse gli allenamenti cui mi sto sottoponendo, nonostante la stanchezza, stanno iniziando a dare qualche frutto, ma quello di cui volevo parlare è proprio il lato mentale e tecnico.

Libero da ogni traccia di orgoglio e prendendo tutto proprio come un gioco, mi sono trovato a muovermi con una morbidezza che non pensavo di poter tirare fuori.
Tutte le mie consocenze sono venute fuori in modo naturale e continuo, ho intrecciato Shotokan Kakuto e tante altre cosette collaterali oggetto dei miei studi fuori dall'orto.
Sono riuscito a combinare braccia e gambe, entrare in clinch e emttere hiza geri, rubare la distanza o gestendola da lontano, piazzare anche un jodan ushiro mawashi geri da manuale (con controllo perfetto) oltre ad un paio di ushiro geri centrati in pieno.

"Mente vuota" o "non mente" si usa dire... ma, almeno per me, lo sforzo di svuotarla paradossalmente mi ha sempre impegnato la mente! La serena accettazione e la giocosità mi hanno invece liberato :ohiohi: è stata una delle rare volte in cui mi sono davvero piaciuto anche quando ho girato con i più bravi ed in particolare uno tosto che ha frequentato con me il primo anno di Kakuto Karate.
Quindi più che "idea di non perdere" io ho accettato la "sconfitta" (virgolette d'obbligo essendo un normale kumite di allenamento) già dall'inizio e mi sono concentrato solo sul divertimento.

Miura sensei insisteva spesso sul concetto di accettare l'avversario e una volta ci esortò addirittura ad "amare i suoi calci e i suoi pugni".
Non voglio essere presuntuoso e non so se riuscirò a ripetermi, ma credo di aver afferrato almeno di sfuggita il concetto.

Una nota tecnica: soto mawashi keage / mikatsuki geri è una tecnica davvero sottovalutata, usata correttamente permette di mettere delle combinazioni di calcio davvero efficaci oltre a sorprendere il compagno da angolazioni "strane".

Vero Takuan? :)

Grande Ryujin. Ho visto solo oggi questo topic, me lo stavo perdendo. Mi piace sempre moltissimo leggere i resoconti delle tue esperienze marziali e le tue riflessioni in proposito. Tornare poi alla vecchia palestra per vedere come si è cambiati dopo le nuove esperienze accumulate è un'esperimento originale e coraggioso, hai tutta la mia stima già solo per averlo fatto. L'esperienza del "vuoto mentale" quando capita in combattimento è davvero una sensazione fantastica, so come ci si sente e peccato che sia per me rarissima!! Su Mikatsuki geri, ne abbiamo parlato spesso, e, come sai concordo in pieno con la tua valutazione: aggiungo che è utilissimo anche per aprire la guardia ad avversari chiusi per poi entrare con altri attacchi. Un saluto, aspetto nuove informazioni!! ;)

Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.

Ma sai che a me è capitato delle volte di combattere meglio, sentendomi davvero bene e libero mentalmente, quando iniziavo stanco e non in forma, rispetto ad altre in cui mi sentivo a inizio allenamento un drago e poi dopo in combattimento non ero riuscito ad esprimermi bene?
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 28, 2011, 10:43:27 am
Sono contento che apprezziate, l'argomento mi appassiona molto e penso, tra tutti gli interventi e le opinioni che posto, che questa sia forse una delle parti più belle e interessanti che posso condividere della mia piccola esperienza :thsit:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Paguro49 on March 28, 2011, 11:19:14 am
Una cosa (fra molte) che apprezzo sinceramente di Ryujin, è che coniuga due aspetti che raramente vanno a braccetto.
Se da un lato è vero che si riempie la testa di mille dubbi e menate, proprio come fanno quelli che le AM le praticano solo sulla tastiera del PC, dall'altro lato è altrettanto vero che poi va a vedere e provare, non si tira indietro, non ha posizioni preconcette e non accampa scuse, nemmeno quando fa male.
Per uno che fa così, i dubbi, i ragionamenti, le seghe mentali, diventano benzina per la pratica, per allargare gli orizzonti, non un freno e un limite come lo sono per chi si ferma li senza provare sulla propria pelle.
Io ho avuto la fortuna di scambiare più di una volta con lui, l'ho anche maltrattato, dalle proiezioni a leve che fanno male, ci siamo colpiti, abbiamo provato a vedere se quanto si dice poi si può anche fare.
L'apertura mentale e la curiosità di Ryujin, la disponibilità fisica anche al dolore, la voglia di sapere e capire, il rispetto assoluto per le persone a cui chiede esempi e spiegazioni, la prontezza con cui si pone da allievo senza egocentrismi, ne fanno uno che, senza dubbio, sarà un eccellente maestro per quei ragazzi che avranno la fortuna di essere suoi allievi.
Non appena si deciderà ad aprire un corso ovviamente.
Non è una sviolinata gratuita, è un modo per dire che, le mille domande, i dubbi, anche le seghe mentali, ci possono stare tranquillamente, ma a condizione di avere la voglia, le palle e la disponibilità per andare a vedere e provare, con la mente libera, con la disponibilità a recepire il buono che può arrivare da chiunque.
Spero che la tua ricerca prosegua così come stai facendo ora Ryujin, il Karate ha bisogno di gente come te.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: rockyjoe on March 28, 2011, 11:21:28 am
condivido il corteggiam..ehm

il pensiero di ronin44
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Paguro49 on March 28, 2011, 11:26:08 am
Corteggiarlo???? Mai!!!!
Se appena appena ne ho l'occasione gli metto le mani addosso, altro che corteggiare......ma con simpatia 8) 8) 8) :whistle: :whistle:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 28, 2011, 11:35:38 am
Grazie Ronin mi hai fatto quasi commuovere :-[ :'( :-[ :'( tengo di gran conto la tua stima e quella degli amici del forum :thsit:

Il mio corso non so se ci sarà mai, lo scrivevo poco fa' (è giusto scritto così, no? XD) anche al Cappellaio, mi piacerebbe molto, quando verrà il tempo e quando mi sentirò pronto.

Intanto ci sono altre faccende da sbrigare, ma indubbiamente rimane sempre un mio sogno MOSTRUOSAMENTE PROIBITO :blue:

Corteggiarlo???? Mai!!!!
Se appena appena ne ho l'occasione gli metto le mani addosso, altro che corteggiare......ma con simpatia 8) 8) 8) :whistle: :whistle:
'spetta che sistemo 2 o 3 cosette e vengo a sperimentare il tuo scantinato :gh:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Paguro49 on March 28, 2011, 11:45:02 am
Appena sarà pronto ti farò una copia delle chiavi ;)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Shurei-Kan on March 28, 2011, 11:46:28 am
Io, purtroppo, devo appoggiarlo a Ronin che parla di Ryu.  :P

2 teppisti...  :nono:

Il problema, semmai, è quando gli altri, che non hanno la testa a posto, leggono di certi dubbi amletici e li aggiungono ai propri senza poi fare quello che fa abitualmente Ryu, cioè il percorso pratico vissuto.
E li nascono le 100 pagine su Oizuki.  ;D

Questo, se vogliamo, è l'unico mio cruccio.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Saburo Sakai on March 28, 2011, 11:49:09 am
Il problema, semmai, è quando gli altri, che non hanno la testa a posto, leggono di certi dubbi amletici e li aggiungono ai propri senza poi fare quello che fa abitualmente Ryu, cioè il percorso pratico vissuto.
E li nascono le 100 pagine di Oizuki.  ;D
Questo, se vogliamo, è l'unico mio cruccio.
Mi unisco al cruccio di Shurei-Kan.  ;)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Shurei-Kan on March 28, 2011, 11:56:44 am
Ronin44

Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana

Sem minga chi a ravanà i piranha cui man

 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Davide.c on March 28, 2011, 12:18:35 pm
Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.
Ma comme te voglie bene, anche se non ci siamo mai visti di persona  :-*

Straquoto anche io Ronin, Ryujin è veramente (come si dice a napoli) uno buono ;)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: n.loy nonno bassotto on March 28, 2011, 18:34:07 pm
Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.
Quoto sull'ogni tanto, perchè se si fa sempre forte c'è sempre il rischio di concentrarsi sul già assimilato e meno occasione di sperimentare.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: n.loy nonno bassotto on March 28, 2011, 18:37:05 pm
Mi son perso il commento di Gabriele che però evidentemente era non conforme se è stato moderato. Posso solo immaginare che abbia trovato strana la mia affermazione. Vado dunque a motivarla. Come dicevo lo sparring in palestra dovrebbe essere sempre tecnico e leggero. Non solo per evitare di farsi male , e io su questo sono rigidissimo , ma anche perchè se c'è tensione le tecniche e le combinazioni non vengono , soprattutto per i principianti. E' la ragione per cui nell'aikido , ad esempio , si cominciano a studiare le tecniche su attacchi consistenti in prese : sono meno traumatici e l'allievo , non avendo paura di essere colpito e farsi male , è facilitato nel trovare e mantenere quella calma e quell'armonia ( musubi ) che è fondamentale ai fini di ciò che studiamo. Detto questo ogni tanto bisogna pigiare l'acceleratore e aumentare la pressione , per vedere come vanno le cose. Per l'agonista il momento adatto è la gara. Per l'amatore , secondo me , è l'esame. E badate bene che per me agli esami passano tutti. Non è per dimostrare qualcosa a me o all'istruttore di turno che il kohai deve testarsi , ma per se stesso.
Ecco appunto!
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: metal storm on March 31, 2011, 08:29:29 am
e regna l'armonia per questa valle....  ;D
state diventando degli sdolcinati... ecco perchè il karate affonda ogni giorno di più!!!  :o
andate a fare taccì, lì ci sfida ogni tre secondi e si diventa veri uomini!  XD XD XD

vabbuò, la smetto di fare il pirla, anche se mi riesce difficile.

Ryu, alla mia veneranda età, quando salgo sul tatami per fare un po' di sparring, penso sempre ai miei dolori alle ginocchia ed alle anche, al fatto che di fronte a me ho gente di vent'anni più giovane, più allenata e veloce. allora mi dico "ma sì, chi se ne fotte..." beh, allora mi vengono le cose migliori, quelle quattro tecniche che conosco mi entrano pure e qualcuno ci rimane anche a bocca aperta. non sono sicuro che questo potrebbe funzionare anche se mi aggredissero per strada (anzi, sono certo di no), ma nel chiuso del dojo gioco, e mi piace giocare.  :)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 31, 2011, 08:46:28 am
Ora di esperienza in questo senso ne ho un po', diciamo quantitativamente poca ma qualitativamente di un certo spessore.
Secondo me con una solida ed approfondita conoscenza delle basi, tanto kumite (o sparring o irikumi o come caspita lo si voglia chiamare) e allenamento a contatto, e laddove si riesca ad avere questo spirito un po' giocoso, un po' incosciente e un po' inquietante qualche chance in più la si gratta.

Purtroppo gli impegni personali mi stanno sobillando e da quella lezione di settimana scorsa non sono riuscito a menarmi con nessuno nemmeno una volta :'( quindi non so ancora dire se è stato un caso particolare o se posso replicarlo.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: metal storm on March 31, 2011, 12:02:38 pm
secondo me potrai replicarlo... anadando sul tatami senza ansia da prestazione, con la tua tecnica ed esperienza potrai fare ottime cose. ne sono sicuro.  :)
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on March 31, 2011, 13:05:56 pm
Vi farò sapere... quando riuscirò a mettere piede su di un tatami :dis:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: steno on April 02, 2011, 15:06:21 pm

Miura sensei insisteva spesso sul concetto di accettare l'avversario e una volta ci esortò addirittura ad "amare i suoi calci e i suoi pugni".
Non voglio essere presuntuoso e non so se riuscirò a ripetermi, ma credo di aver afferrato almeno di sfuggita il concetto.

Non l'ho capita... invita a lasciarsi deliberatamente menare? :o
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on April 02, 2011, 16:27:28 pm
In un certo senso... ;)
Perchè l'ansia di non essere colpiti paradossalmente ci rende più esposti.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Samurai77 on April 02, 2011, 17:45:58 pm
mi succedeva anche a me, applicando tecniche di thai come il clinch o chiudendo la distanza o usando i blocchi di gamba per parare...solo che non era apprezzato....
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on April 02, 2011, 18:02:04 pm
mi succedeva anche a me, applicando tecniche di thai come il clinch o chiudendo la distanza o usando i blocchi di gamba per parare...solo che non era apprezzato....
Quanto ti capisco :'(
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: DJ scanner on April 02, 2011, 19:06:40 pm
mi succedeva anche a me, applicando tecniche di thai come il clinch o chiudendo la distanza o usando i blocchi di gamba per parare...solo che non era apprezzato....
Quanto ti capisco :'(
anche io  :'(  venivo ripreso: non si afferra, non si para con la gamba, niente ginocchiate.....e'che cazz.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: steno on April 03, 2011, 12:49:46 pm
Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.
Non è un concetto sbagliato, ma preferisco la logica della "via di mezzo".
Cioè un kumite libero ed adeguato controllo e forza adeguata al nostro uke, per tutti i karateka, sportivissimi, ultratradizionalisti e quelli con un piede nel tradizionale ed uno nelle gare, mi spiego meglio.
I kumite di solito anche in dojo, sono più o meno con le regole di gara, io invece prediligo il kumite libero, come un randori dove vale quasi todo :P
Sta zuki, mawashi zuki, mawashi geri a metà femore, mae geri (ormai inutilizzato in gara) colpi alla schiena (proibiti in gara) a chi si gira, spazzate, proiezioni e pure spintoni mentre si fa ashi barai, aggrapparsi, legarsi e tentare una leva... kumite "vero" insomma.
Naturale che tiro al 50% delle forze, anche di più o di meno se il mio uke me lo chiede, il concetto è mettersi alla prova nella "realtà" di un kumite, naturale che alla schiena arrivano manate al posto di pugni e colpi con il piatto dell'ulna invece delle gomitate, primo per la salvaguardia del mio indispensabile amico, secondo perchè sarebbe stupido.
Infatti è inutile dire ti ho colpito con un pugno potentissimo, una "manata" o l'avambraccio che arrivano sulla schiena, non fanno male, ma lasciano chiaramente capire ad uke cosa doveva arrivare, è quindi molto formativo, senza essere stupidamente doloroso, oltree che ben pericoloso.
Anche le leve, si fanno entrare, ma non si tirano, se non con forza crescente, per dare ad uke il tempo di battere in caso la leva sia davvero eccellente, poi sta a tori decidere se la leva è di blocco, di frattura o di proiezione in leva, ma "sentendo uke" quello che accade, capisce se è in grado di subirla senza danno o se è meglio battere nel caso la leva sia già ottima o la proiezione sia pèercepita com pericolosa.
Quindi caro uc, più che pesante, il kumite è utile quando molto permissivo sulle tecniche da adottare.
Senzaovviamente nulla togliere a chi, vedi kiokushin o kakuto, del kumite pesante fa la normalità.
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: steno on April 03, 2011, 12:51:04 pm
... e per chi è un randagio come me che non fa ne' esami ne' gare, rimane solo la scazzottata occasionale con altri utenti del forum o con compagni di dojo consenzienti XD

Grazie Reverendo :ohi:
puoi sempre venirmi a trovare, che andiamo a bere, poi "l'esame" te lo fanno con l'etilometro.... ;D ;D ;D ;D
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: steno on April 03, 2011, 12:54:57 pm
Ragazzi sono un moderatore in erba e posso fare cazzate. Vi prego di farmelo presente se vi sembra stia sbagliando, se non ci sono feedback gli errori si ripetono e si va nella direzione opposta a quella che vorrei far prendere dalla sezione.
Mica vi mangio :P
Quando ti assumi impegni super partes, come moderatore o altro, il feedback consiste proprio nell'assenza di feedback.
Infatti nessuno dice nulla finchè tutto va bene, quindi se fin'ora nessuno ha detto nulla, significa che tutto scorre in maniera adatta a quello che ci si attende da un moderatore. :)

Comunque secondo me stai muovendoti in maniera molto adatta al forum :-*
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: Dipper on April 03, 2011, 19:01:45 pm
Mi fa piacere leggere ciò, grazie :thsit:
... e per chi è un randagio come me che non fa ne' esami ne' gare, rimane solo la scazzottata occasionale con altri utenti del forum o con compagni di dojo consenzienti XD

Grazie Reverendo :ohi:
puoi sempre venirmi a trovare, che andiamo a bere, poi "l'esame" te lo fanno con l'etilometro.... ;D ;D ;D ;D
Da quel punto di vista sono abbastanza deludente, mi basta un paio di birre e sto già dormendo sul tavolo :ohi:
Title: Re:Qualche sera fà (atto secondo)
Post by: steno on April 04, 2011, 12:35:45 pm
puoi sempre venirmi a trovare, che andiamo a bere, poi "l'esame" te lo fanno con l'etilometro.... ;D ;D ;D ;D
Da quel punto di vista sono abbastanza deludente, mi basta un paio di birre e sto già dormendo sul tavolo :ohi:
[/quote]te si mina Veneto :nono: :nono: :nono: :nono: