Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: metal storm on April 16, 2011, 18:41:54 pm
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credo che questo sarà un post lungo, quindi mettetevi comodi ed apriamo le danze.
Ho già detto un paio di volte che come palestra siamo iscritti alla Sport Nazionale. Questo comporta che, come settore karate shotokan, seguiamo il percorso classico di kion, kata bunkai e kumite. Cosa c'è di strano, chiederete voi...
beh, di strano c'è che quando si arriva al kumite, anche nelle gare, si adotta il regolamento della kick boxing, sia semi che light. quindi, agli esami devi dimostrare i kion, devi fare due kata, porti l'ippon kion kumite e poi sparring... con regoalmento kick.
e questa è la premessa, che servirà a capire il seguito.
in palestra abbiamo un ragazzo ucraino, shotokanista proveniente dalle scuole di karate dell'est. io non mi alleno più da gennaio, ma passo spesso in palestra a perdere un po' di tempo, sia per non perdere il contatto con l'ambiente, sia per rivedere i compagni di allenamento.
alcune sere fa, il nostro istruttore stava tirando con l'ucraino: Marino in tipica guardia e postura da kick, Alexi in guardia puramente shotokanista, solo con le mani un po' più alte davanti al viso. un po' di schermaglia e Marino parte con un mae geri sinistro di interdizione; Alexi esce a destra di tai sabaki, kagi tzuki secco al fianco e poi un hiza geri strettissimo al plesso di Marino.
Marino incassa e finisce a terra senza fiato... e... e allora ho avuto l'illuminazione!
"questo è karate, cazzo! questo è purissimo, splendido karate!"
ho detto queste parole di getto, quasi urlando... e il maestro mi ha guardato male.
dopo, mi sono scusato, non era mia intenzione sminuire la sua figura di docente, ma in quel preciso momento, mi sono reso conto che stiamo sputtanando una tradizione e un bagaglio tecnico preziosissimo.
ho lasciato la fijlkam perchè mi ero rotto di saltellare e fare finta di colpire, o portare colpi assolutamente inefficaci; ho trovato un nuovo dojo, piuttosto serio, ma al dunque si tira di kick...
ma io voglio fare karate dannazione! se volessi fare qualcosa di diverso lo farei.
segue....
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:-)
si chiama Satori..
a me è successo quando ho incontrato il mio attuale Maestro per la prima volta...
Ho pensato "questo è ciò che voglio essere".
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Eh anche perchè se fai le basi di Shotokan e poi tiri di kick direi che c'è un po' di confusione a livello di idee ...
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... da allora sono iniziate due settimane di discussioni sul far rientrare o menoil nostro karate nell'alveo della tradizione, ovvero fare kumite di karate!
siamo d'accordo sull'uso delle protezioni (le usiamo già), ma io voglio recuperare il karate degli anni settanta e ottanta, quello di Otto Wayne, di Wallace, di Brennan, e scusate se sparo alto, il karate che Shirai ha portato in Italia.
vedendo i video dei mondiali di Alexandropulos della scorsa estate, mi sono accorto che i vincitori sono sempre gli stessi: nord africani e europei dell'est. e perchè? perchè quando combattono con un regolamento più ampio del nostro, possono fare e fanno cose che noi non ricordiamo più... ovvero, che conosciamo, ma che durante il kumite azzeriamo, indotti ad entrare in una dimensione regolamentare che non ci appartiene.
perchè alla fine della fiera, anche negli incontri opentra karateka, kungfuka e kick boxers, alla fine si tira TUTTI sempre di kick, frontali, con sequenze preordinate, anche belle e tecnicamente pregevoli, ma che col karate non centrano un tubo.
ed ecco la mia idea, su cui voglio lavorare con calma e proporre al maestro un "prodotto" finito e serio: arrivare al kakuto karate, al contatto pieno e totale, recuperando tutto il bagalio tecnico inutilizzato e le strategie del karate.
e qui entrate in gioco voi... voi del jissen o kenka o kakuto o come lo volete chiamare. aspetto da voi suggerimenti, metodologie di allenamento, segnalazioni di link, seminari e tutto quello che potete dirmi di utile per farci tornare a combattere da karateka.
oss
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Per seguire. :)
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purtroppo, la sezione della federazione dedicata ad arti marziali e sport da combattimento è in mano a quelli della kick e del jujitsu.
per fortuna, il maestro dovrebbe iniziare una attività mattutina di sitruttore di fitness in un grosso centro... questo significherebbe avere il pomeriggio libero per concentrarsi sul karate.
continuerebbero i corsi per i bambini, ma in quello per gli adulti, torneremmo finalmente ad essere karateka, potremmo sganciarci da qualsiasi federazione e iniziare un percorso più "puro".
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ma aggiungo per followare la discussione...
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Io credo che quello wkf o jka sia il regolamento più adatto a confrontarsi col bagaglio tecnico dello SHotokan. E per il fatto che non è a contatto pieno... beh non lo vedo un grande problema. Si tratta solo di includere nell'allenamento ANCHE quegli esercizi necessari al full contact : sacco e colpitori. Veramente Storm , non serve altro... Il Jissen Karate , mi rendo conto , è sopravvalutato...
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no, non credo che sia sopravvalutato... ovvero, nel jissen tu combatti con i kion del karate. io li studio, ma non li applico. e tieni presente che noi usiamo già il sacco per la parte pugilistica e per il lavoro di gambe.
hai presente Brennan, che scivola alle spalle del suo avversario con una capriola e lo colisce con un mawashi o uno tzuki ? perchè io che studio i sabaki e le capriole non posso applicarle? il punto è tutto qui... combattere con quello che studi.
comunque, grazie per per il primo consiglio, ma da te mi aspetto moooolto di più ;)
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un peccato che lo shotokan venga sputtanato ...e poi in favore della kick :vomit:
Non ero della parrocchia di shirai e negli anni '70 nemmeno ero nato.
Da me si usava provare ogni singola tecnica con un uke non collaborativo ( il colpo va a segno e se acchiappi le farfalle fa pure male ) e si continuava fino ad arrivare ad un paio di tecniche sulla falsariga del go no sen,sen no sen, sensen no sen. Si usava passare da un uke all'altro ogni 2-3 minuti.
Poi il solito "schiva,controlla,incassa,colpisci" ( non era l'obiettivo,ma era inevitabile :D ) più uke, kata,kihon,bunkai calibrati, sacchi,colpitori e per il kumite paradenti,conchiglia e inizia il gioco.
il "regolamento" era :occhio ad occhi,genitali e testa. se qualcuno aveva problemi metteva la protezione nella zona "rotta".
niente di trascendentale
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Storm mi sopravvaluti ! Se già avete dimestichezza con le metodologie proprie del contatto pieno , dovete solo trovare il regolamento che più si avvicina alla vostra idea di " realtà " ed usarlo per confrontarvi in sicurezza :)
Se ti posso dare un consiglio , vediti i video di MAchida sullo striking... mo' te li linko...
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Ti metto le prime due , le altre le trovi da queste ;)
Lyoto Machida 1/6 Shotokan Karate Techniques (https://www.youtube.com/watch?v=WXey6R2rj6s#)
Lyoto Machida 2/6 Shotokan Karate Techniques (https://www.youtube.com/watch?v=8pVzyfbM-Pk#)
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hai colto in pieno! nel secondo video c'è il karate, sposto il pugno dell'avversario ed entro, che sia tzuki o empi uchi.
tnx
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a proposito Luca, ma tu che stile pratichi esattamente?
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Seguo con interesse, vai nonno Storm!
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... da allora sono iniziate due settimane di discussioni sul far rientrare o menoil nostro karate nell'alveo della tradizione, ovvero fare kumite di karate!
siamo d'accordo sull'uso delle protezioni (le usiamo già), ma io voglio recuperare il karate degli anni settanta e ottanta, quello di Otto Wayne, di Wallace, di Brennan, e torto.
vedendo i video dei mondiali di Alexandropulos della scorsa estate, mi sono accorto che i vincitori sono sempre gli stessi: nord africani e europei dell'est. e perchè? perchè quando combattono con un regolamento più ampio del nostro, possono fare e fanno cose che noi non ricordiamo più... ovvero, che conosciamo, ma che durante il kumite azzeriamo, indotti ad entrare in una dimensione regolamentare che non ci appartiene.
perchè alla fine della fiera, anche negli incontri opentra karateka, kungfuka e kick boxers, alla fine si tira TUTTI sempre di kick, frontali, con sequenze preordinate, anche belle e tecnicamente pregevoli, ma che col karate non centrano un tubo.
ed ecco la mia idea, su cui voglio lavorare con calma e proporre al maestro un "prodotto" finito e serio: arrivare al kakuto karate, al contatto pieno e totale, recuperando tutto il bagalio tecnico inutilizzato e le strategie del karate.
e qui entrate in gioco voi... voi del jissen o kenka o kakuto o come lo volete chiamare. aspetto da voi suggerimenti, metodologie di allenamento, segnalazioni di link, seminari e tutto quello che potete dirmi di utile per farci tornare a combattere da karateka.
oss
Però, però è stato Shirai a proporre un karate fatto sopratutto di di kizami gyaku!! Se provavi ad inserire un pugno circolare o una ginocchiata ti guardavano storto( e questo non lo dico io ma il mio vecchio maestro di karate Shotokan che ha seguito Shirai dal 1968). Quindi quello che hai citato Tu è karate, ma non è il karate proposto per tanti anni da Shirai e anche da MIura
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Seguo. :) (e sono solidale con Storm, lo capisco benissimo)
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beh.....lo dicevo in altri 3D e in post con ryujin che secondo me il futuro del karate è il kakuto, per aver fatto una combinazione kagizuki e hiza, di sicuro, l'amico dell'est ha tirato nel kakuto e ciò, da come conosco i karateka dell'est europa, non mi stupisce.
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a me una combinazione kagi tsuki/hiza geri sembra una cosa appartenente a qualunque tipo di karate fatto bene, non ci vedo nulla di così assurdo.
sicuramente nel futuro del karate io auspico influenze del kakuto più che altro sulla mentalità.
anche perchè sono convinto che ai "vecchi" l'atteggiamento di molti maestroni farebbe girare non poco i kintama XD
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IMHO
il futuro che auguro al karate è farsi meno seghe mentali e avere un approccio diverso alla pratica
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IMHO
il futuro che auguro al karate è farsi meno seghe mentali e avere un approccio diverso alla pratica
AMEN
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alla fine il karate va bene così com'è, la cosa che lo limita sono i regolamenti.
ovviamente i kihon che pratichi non sono "tradizionali" perchè non esistono kihon tradizionali, sono kihon da kumite "sportivo" non ci troverai mai ginocchiate, gomitate e ganci...quindi dovete farvi dei kihon adeguati al tipo di karate che volete applicare...
e poi, non darvi limitazioni, le protezioni vanno bene ma bisogna ugualmente controllare.
poi sacchi, colpitori, magari un pò di condizionamento e vai col liscio....
sono contento per te.
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interessante come episodio, fratello storm. seguo per il momento...
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alla fine il karate va bene così com'è, la cosa che lo limita sono i regolamenti.
E spesso gli insegnanti, oserei dire da allievo.
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Credo che essendoci così tante e variegate scuole di Karate, possa portare fuori strada dividere le tecniche in Karate e non-Karate.
Dalla più antica scuola di Okinawa fino alla Kickboxe in karategi, il ventaglio di possibilità è così ampio che tutto può rientrare. Secondo me un canone con i suoi confini può essere definito solo se ci si vuole attenere ad un preciso ryuha.
Ma "Karate" è un concetto troppo ampio per mettervici dei paletti.
Il gyaku tsuki del Naha Te è diverso da quello dello Shuri Te che è diverso da quello del Jissen... per Davide ganci e ginocchia sono la norma, mentre negli esempi di Samurai77 e del nonno così non è. Eppure si vedono praticanti di Goju menare degli jodan geri da manuale, cosa che non è tradizionalmente prevista, mentre il compagno di Storm usa tecniche aliene nello Shotokan di largo consumo e Luca Bagnoli posta dei video dove Machida, praticante di kumite sportivo saltellante arrivato ai vertici dell'UFC, mostra un Karate di base Shotokan ma evoluto.
Sono solo esempi, gocce in in oceano, ma alla luce di questi, in questo mare di varianti, chi può decidere cosa è Karate e cosa no?
Non dimentichiamo poi da dove nasce la Kickboxe... :whistle:
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Credo che essendoci così tante e variegate scuole di Karate, possa portare fuori strada dividere le tecniche in Karate e non-Karate.
Dalla più antica scuola di Okinawa fino alla Kickboxe in karategi, il ventaglio di possibilità è così ampio che tutto può rientrare. Secondo me un canone con i suoi confini può essere definito solo se ci si vuole attenere ad un preciso ryuha.
Ma "Karate" è un concetto troppo ampio per mettervici dei paletti.
Il gyaku tsuki del Naha Te è diverso da quello dello Shuri Te che è diverso da quello del Jissen... per Davide ganci e ginocchia sono la norma, mentre negli esempi di Samurai77 e del nonno così non è. Eppure si vedono praticanti di Goju menare degli jodan geri da manuale, cosa che non è tradizionalmente prevista, mentre il compagno di Storm usa tecniche aliene nello Shotokan di largo consumo e Luca Bagnoli posta dei video dove Machida, praticante di kumite sportivo saltellante arrivato ai vertici dell'UFC, mostra un Karate di base Shotokan ma evoluto.
Sono solo esempi, gocce in in oceano, ma alla luce di questi, in questo mare di varianti, chi può decidere cosa è Karate e cosa no?
Non dimentichiamo poi da dove nasce la Kickboxe... :whistle:
Quotone massimo e assoluto ;)
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direi che Matusa ha centrato il punto.
nel karate shotokan dell'est non ci sono problemi ad applicare tecniche che noi studiamo ma non applichiamo, perchè il regolamento sportivo non lo consente.
e il povero Marino, in quel caso, è entrato di default in modalità kick, prendendosi due botte al di fuori del regolamento e per lui non applicabili.
il kakuto, non dovrebbe essere il futuro ma la norma. sarebbe come dire ad un allievo di thai di fare solo finta di tirare le ginocchiate oppure di inserire un regolamento dove sono vietati ginocchiate, gomitate e calci... sarebbe muay? non credo, ma solo una brutta copia della boxe.
per il fatto che la kick boxing sia una "costola" del karate, questo è innegabile... ma non è karate. io li vedo allenare, scherma pugilistica e uso delle gambe abbastanza diverso dal nostro, strategie che tengono conto di una serie di combinazioni lineari adeguate ad un certo tipo di regolamento sportivo.
in sostanza, io non voglio un regolamento sportivo! io voglio essere libero di appluicare tutte le tecniche che studio, portarle con una certa energia, applicare proiezioni e leve, con le dovute protezioni (non mi divertirei di certo a fare male ad un compagno o a farmi rompere due costole) ma voglio tornare a tirare da karateka.
oh, chiaramente non è che io abbia ambizioni di diventare un campionissiomo del tatami o un picchiaduro da strada, ma proprio perchè ho una certa età, voglio arrivare alla mia strada prima di iniziare a pisciarmi sulle scarpe. XD
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concordo a massimo :)
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(http://imageplay.net/img/m7Gbd173571/esatto.jpg) (http://imageplay.net/)
ESATTO!
storm è proprio quello che volevo dire, l'idea del kumite "tipo kakuto" (hard, semi, light), lo vedo come un collante tra gli stili, ogniuno potrebbe praticarlo senza perdere la propria identità e mettendo in mostra le proprie caratteristiche, certo con ginocchiate ecc. il C.I.O. sparisce, ma chissenefrega, anno snaturato il karate per seguire un sogno olimpico che è sempre stato lontano
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Penso che tu possa fare anche un lavoro per conto tuo, magari divertendoti a girovagare qua e la per diversi Dojo, ma senza necessariamente cambiare nulla.
Quando ti alleni, sia in Kihon che in Kumite, prova a aprire la mente, uscendo dai limiti e dai confini imposti dallo stile o, peggio, dal maestro, lascia libera la mente e il corpo, chiediti quante altre cose potresti fare in quel momento, in quella situazione, prova a pensare a quanto ti vada di lusso che il tuo partner non faccia o non possa fare X cose che, con il tuo modo di stargli davanti, entrerebbero e farebbero male.
Il lavoro con i colpitori è ottimo, le ginocchia e i gomiti li hai, al corpo a corpo ci arrivi comunque, si tratta di reimpostarsi secondo canoni più ampi, tenendo conto di quelle cautele e di quei rischi.
Come quando in Kumite, ti muovi pensando che alle tue spalle ci sia il compare del tuo avversario, o che ce ne siano alti in giro, così ti ritrovi a non fronteggiarli più in modo miope, non ti fermi sui colpi, perchè arriverebbero le tranvate da dietro, impari a girare e occupare lo spazio.
Idem quando ti accorgi che li prenderesti (o potresti piazzare) la ginocchiata, la proiezione ecc.
Lavora sui colpitori, vai a trovare chi può darti le giuste impostazioni su certi colpi e sulla lotta, integra e amplia il tuo atteggiamento, poi potrai continuare a fare quello che fai, nello stesso Dojo, ma con tutt'altra conspevolezza e destrezza.
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Attenzione che il regolamento Kyokushin con i suoi derivati non è la panacea di tutti i mali. Se solo a quello ci si attiene, si perde la percezione della strategia degli attacchi al viso con gli arti superiori. Se si mette il caschetto e di fa Kudo è bellissimo per altri motivi ma allo stesso modo l'impatto dei pugni al viso è molto più sopportabile...
Insomma, se si vuole veramente cercare la completezza, è necessario misurarsi con vari differenti regolamenti. Non è il problema della Kick come discplina sportiva (in certi frangenti una combinazione pugilistica è il meglio di cui si possa disporre) ma piuttosto di quale ingrediente ti può dare quel regolamento per la tua ricetta che altri non ti danno (ce n'è sempre almeno uno).
Se ti metti a girare di BJJ tecnicamente non stai facendo Karate, perchè sono vietate tutte quelle azioni che per prime verrebbero in mente ad un Karateka, ma intanto ti fai un bagaglio di lotta, che ti servirà (e tanto) quando invece combatterai di Karate.
Quindi in sostanza concordo con Ronin.
Difficile che in un corso tu trovi una persona tanto avanti da fare questo ragionamento... quindi l'unica alternativa, in attesa di aprire un dojo, mandare a cagare le federazioni e fare come cacchio ti pare, sono... le mazzate tribali 8) Trovi degli amici che la pensano come te, dentro e fuori dal tuo corso, vi accordate, vi vedete una domenica e vi menate, scherzosamente, ma col massimo della serietà :thsit:
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Attenzione che il regolamento Kyokushin con i suoi derivati non è la panacea di tutti i mali. Se solo a quello ci si attiene, si perde la percezione della strategia degli attacchi al viso con gli arti superiori. Se si mette il caschetto e di fa Kudo è bellissimo per altri motivi ma allo stesso modo l'impatto dei pugni al viso è molto più sopportabile...
Insomma, se si vuole veramente cercare la completezza, è necessario misurarsi con vari differenti regolamenti. Non è il problema della Kick come discplina sportiva (in certi frangenti una combinazione pugilistica è il meglio di cui si possa disporre) ma piuttosto di quale ingrediente ti può dare quel regolamento per la tua ricetta che altri non ti danno (ce n'è sempre almeno uno).
Se ti metti a girare di BJJ tecnicamente non stai facendo Karate, perchè sono vietate tutte quelle azioni che per prime verrebbero in mente ad un Karateka, ma intanto ti fai un bagaglio di lotta, che ti servirà (e tanto) quando invece combatterai di Karate.
Quindi in sostanza concordo con Ronin.
Difficile che in un corso tu trovi una persona tanto avanti da fare questo ragionamento... quindi l'unica alternativa, in attesa di aprire un dojo, mandare a cagare le federazioni e fare come cacchio ti pare, sono... le mazzate tribali 8) Trovi degli amici che la pensano come te, dentro e fuori dal tuo corso, vi accordate, vi vedete una domenica e vi menate, scherzosamente, ma col massimo della serietà :thsit:
Occhio però che questa strategia va bene per gli avanzati, per chi abbia delle basi sufficientemente solide che gli consentano poi di allargare.
Prima un programma serio, definito, testato e verificato, poi, solo poi, tutte le altre considerazioni.
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Perfare un esempio di come procederei io:
Prima una base sufficientemente seria in una scuola di karate a contatto pieno( Io parlo di karate a contatto pieno perchè è quello che mi interessa, ma appunto è il mio punto di vista senza pretesa di efficacia erga omnes), quindi almeno 5 o 6 anni di pratica continuativa. Questi 5 o 6 anni dovrebbero darvi una base per quel che riguarda tecnica, metodologia etc.
Dopo questo primo periodo, si può pensare ad integrare con altri tipi di lavoro come quello con i guanti, la lotta e se possibile anche lo studio di qualche arma.
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Non sono d'accordo.
Basi e mazzate possono e devono andare di pari passo.
Finche una cosa non la applicchi o provi ad applicarla non la puoi imparare.
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E poi occhio anche alla strategia dei quattro amici al bar, che si riuniscono per scambiarsi le loro esperienze senza vincoli etc.. Indubbiamente il tutto è molto suggestivo, seducente e romantico, ma appunto bisogna vedere come concretamente viene articolato il tutto!
Il rischio è quello di trovarsi di fronte ad una pozza di acqua stagnante, se alla fine ci trova sempre tra le stesse persone. Se ci troviamo sempre insieme Io, Tizio, Caio e Sempronio, dopo cinque o sei volte ho già capito come più o meno si muovono gli altri tre e a questo punto, la possibilità di crescere e fare esperienze diminuisce assai.
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Non sono d'accordo.
Basi e mazzate possono e devono andare di pari passo.
Finche una cosa non la applicchi o provi ad applicarla non la puoi imparare.
Perchè io ho detto il contrario?? E' chiaro, però, che applichi quello che hai imparato. Se hai sei mesi di palestra e hai imparato il calcio circolare basso applicherai quello, per quel che riguarda la ginocchiata con doppia giravolta beh......apetterai almeno che te la facciano vedere! :) :)
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Non sono d'accordo.
Basi e mazzate possono e devono andare di pari passo.
Finche una cosa non la applicchi o provi ad applicarla non la puoi imparare.
Perchè io ho detto il contrario?? E' chiaro, però, che applichi quello che hai imparato. Se hai sei mesi di palestra e hai imparato il calcio circolare basso applicherai quello, per quel che riguarda la ginocchiata con doppia giravolta beh......apetterai almeno che te la facciano vedere! :) :)
Perfare un esempio di come procederei io:
Prima una base sufficientemente seria in una scuola di karate a contatto pieno( Io parlo di karate a contatto pieno perchè è quello che mi interessa, ma appunto è il mio punto di vista senza pretesa di efficacia erga omnes), quindi almeno 5 o 6 anni di pratica continuativa. Questi 5 o 6 anni dovrebbero darvi una base per quel che riguarda tecnica, metodologia etc.
Dopo questo primo periodo, si può pensare ad integrare con altri tipi di lavoro come quello con i guanti, la lotta e se possibile anche lo studio di qualche arma.
Scusami,mi sono fatto ingannare dal prima e dopo , credendolo riferito alla pratica interstile e non al generale approccio didattico :)
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Perfare un esempio di come procederei io:
Prima una base sufficientemente seria in una scuola di karate a contatto pieno( Io parlo di karate a contatto pieno perchè è quello che mi interessa, ma appunto è il mio punto di vista senza pretesa di efficacia erga omnes), quindi almeno 5 o 6 anni di pratica continuativa. Questi 5 o 6 anni dovrebbero darvi una base per quel che riguarda tecnica, metodologia etc.
Dopo questo primo periodo, si può pensare ad integrare con altri tipi di lavoro come quello con i guanti, la lotta e se possibile anche lo studio di qualche arma.
Se intendi 5 o 6 anni prima di "aprirsi" ad imparare qualcosa di altri stili sono in parte d'accordo, anche se non penso che una sessione di lotta basica ogni due settimane possa nuocere al praticante di Karate in erba. Ma se intendi 5 o 6 anni prima di iniziare a confrontarti amichevolmente, con quello che sai, insieme ad esponenti di altri stili (che è quello che intendevo io) invece no... io con il solo Shotokan dopo 2 anni di dojo serio (quello di Miura) andavo al parco a fare sparring con chiunque mi capitasse a tiro, e molti di questi sono rimasti miei amici anche adesso dopo più di 15 anni.
E poi occhio anche alla strategia dei quattro amici al bar, che si riuniscono per scambiarsi le loro esperienze senza vincoli etc.. Indubbiamente il tutto è molto suggestivo, seducente e romantico, ma appunto bisogna vedere come concretamente viene articolato il tutto!
Il rischio è quello di trovarsi di fronte ad una pozza di acqua stagnante, se alla fine ci trova sempre tra le stesse persone. Se ci troviamo sempre insieme Io, Tizio, Caio e Sempronio, dopo cinque o sei volte ho già capito come più o meno si muovono gli altri tre e a questo punto, la possibilità di crescere e fare esperienze diminuisce assai.
Intanto è doveroso specificare che queste stesse persone crescono, migliorano e mutano, e non è detto che una volta prese le misure queste rimangano fisse... Comunque sì, certamente questa deve essere un'esperienza integrativa di quello che si fa in un dojo e naturalmente è meglio girare con più gente possibile.
A maggior ragione, però, limitarsi al proprio dojo per tanto tempo ha sempre intrinsecamente lo stesso problema con l'aggravante che tutti quelli con cui giri imparano dalla stessa fonte e condividono lo stesso "stampo" stilistico.
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io non penso che ci siano regolamenti che siano la panacea di tutti mali, penso che ci siano atteggiamenti che siano una grande cosa per molti dei mali di cui è affetto il nostro beneamato karate =)
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Io personalmente, anche con un istruttore abbastanza aperto di mentalità (usiamo quando possiamo sacco e colpitori comprati apposta), dopo tre anni (sto preparando la blu) kumite l'ho fatto una volta sola, perchè abbiamo rotto le balle all'istruttore, se no col piffero che ce lo faceva fare. Ma eravamo anche in due in palestra.
Lì ho capito cos'è "Karate". Ero sul punto di mollare, ma ho fatto quella mezz'ora di kumite ed ho scelto di rimanere. Salvo poi non farlo più nei mesi successivi. Ed ora non mi sono mai annoiato tanto a fare kata.
E ribadisco, il mio istruttore è piuttosto aperto per essere il classico di Shotokan (FIKTA). Sono sicuro che anche di hiza o empi lascerebbe andare, ma se kumite non lo fai fare... (ho fatto la rima.)
Direte, "ma questo che c'entra e che vor'dì?"...Diciamo che sono egocentrico e mi preme portare la mia esperienza da allievo sbarbino.
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Io personalmente, anche con un istruttore abbastanza aperto di mentalità (usiamo quando possiamo sacco e colpitori comprati apposta), dopo tre anni (sto preparando la blu) kumite l'ho fatto una volta sola, perchè abbiamo rotto le balle all'istruttore, se no col piffero che ce lo faceva fare. Ma eravamo anche in due in palestra.
Lì ho capito cos'è "Karate". Ero sul punto di mollare, ma ho fatto quella mezz'ora di kumite ed ho scelto di rimanere. Salvo poi non farlo più nei mesi successivi. Ed ora non mi sono mai annoiato tanto a fare kata.
E ribadisco, il mio istruttore è piuttosto aperto per essere il classico di Shotokan (FIKTA). Sono sicuro che anche di hiza o empi lascerebbe andare, ma se kumite non lo fai fare... (ho fatto la rima.)
Direte, "ma questo che c'entra e che vor'dì?"...Diciamo che sono egocentrico e mi preme portare la mia esperienza da allievo sbarbino.
Secondo me c'entra e non potresti essere più in topic di così, perché per te è davvero ora di cambiare. Credo che dovresti cercarti un altro dojo perché in tre anni kumite solo una volta e per il resto solo kata :vomit: non è ammissibile :nono:
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No dai, si fa anche kihon. :dis:
Scherzi a parte, un po' sono bloccato. Nel senso...sono troppo attaccato all'istruttore.
C'è anche da calcolare che è una palestra di ragazzine e di signore quarantenni...a poter fare kumite saremo in due.
Poi diciamo che concorrono un altro paio di motivi/cause che mi spingono a non cambiare...ma questo sarebbe OT...
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perchè date tutta questa importanza ai regolamenti ???
bisogna attenersi al regolamento solo nel momento in cui si partecipa ad una gara e si accettano le regole del gioco, fuori dalla competizione si fa quello che si vuole come si vuole.
da quando gli stili kakuto hanno l'esclusiva del kumite?
ci vuole tanto a dire " oggi niente ippon?" :ohi: :ohiohi: :ohi:
...certo che pure l'idea che il mondo si regga su bjj e mt :whistle:
per quanto m iriguarda bisogna avere almeno un minimo di dimistichezza con la propria pratica prima di affiancare altro.
Non è un problema di regolamenti o di stili,ma di mentalità.
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No dai, si fa anche kihon. :dis:
Scherzi a parte, un po' sono bloccato. Nel senso...sono troppo attaccato all'istruttore.
C'è anche da calcolare che è una palestra di ragazzine e di signore quarantenni...a poter fare kumite saremo in due.
Poi diciamo che concorrono un altro paio di motivi/cause che mi spingono a non cambiare...ma questo sarebbe OT...
In questo caso va benissimo così, l'importante è essere consapevoli di ciò che si vuole e sapere se il posto che si frequenta soddisfa queste esigenze :)
Se però vuoi imparare a "combattere" ricordati che è necessario allenarsi a combattere ;)
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Perfare un esempio di come procederei io:
Prima una base sufficientemente seria in una scuola di karate a contatto pieno( Io parlo di karate a contatto pieno perchè è quello che mi interessa, ma appunto è il mio punto di vista senza pretesa di efficacia erga omnes), quindi almeno 5 o 6 anni di pratica continuativa. Questi 5 o 6 anni dovrebbero darvi una base per quel che riguarda tecnica, metodologia etc.
Dopo questo primo periodo, si può pensare ad integrare con altri tipi di lavoro come quello con i guanti, la lotta e se possibile anche lo studio di qualche arma.
Se intendi 5 o 6 anni prima di "aprirsi" ad imparare qualcosa di altri stili sono in parte d'accordo, anche se non penso che una sessione di lotta basica ogni due settimane possa nuocere al praticante di Karate in erba. Ma se intendi 5 o 6 anni prima di iniziare a confrontarti amichevolmente, con quello che sai, insieme ad esponenti di altri stili (che è quello che intendevo io) invece no... io con il solo Shotokan dopo 2 anni di dojo serio (quello di Miura) andavo al parco a fare sparring con chiunque mi capitasse a tiro, e molti di questi sono rimasti miei amici anche adesso dopo più di 15 anni.
E poi occhio anche alla strategia dei quattro amici al bar, che si riuniscono per scambiarsi le loro esperienze senza vincoli etc.. Indubbiamente il tutto è molto suggestivo, seducente e romantico, ma appunto bisogna vedere come concretamente viene articolato il tutto!
Il rischio è quello di trovarsi di fronte ad una pozza di acqua stagnante, se alla fine ci trova sempre tra le stesse persone. Se ci troviamo sempre insieme Io, Tizio, Caio e Sempronio, dopo cinque o sei volte ho già capito come più o meno si muovono gli altri tre e a questo punto, la possibilità di crescere e fare esperienze diminuisce assai.
Intanto è doveroso specificare che queste stesse persone crescono, migliorano e mutano, e non è detto che una volta prese le misure queste rimangano fisse... Comunque sì, certamente questa deve essere un'esperienza integrativa di quello che si fa in un dojo e naturalmente è meglio girare con più gente possibile.
A maggior ragione, però, limitarsi al proprio dojo per tanto tempo ha sempre intrinsecamente lo stesso problema con l'aggravante che tutti quelli con cui giri imparano dalla stessa fonte e condividono lo stesso "stampo" stilistico.
Allora, la lotta è proprio un'altro mondo rispetto al combattimento in piedi e quindi difficilmente confligge.
Vero che se si rimane all'interno del proprio dojo ci sono ugualmente problemi mah.....ed questo il punto a cui voglio arrivare anche fra i tre dojo romantici ci sono problemi. Si capisco che uno ce l'abbia con le federazioni, perchè è sempre alla ricerca di un ideale di libertà e qui bisognerebbe aprire un bel discorso filosofico su cosa è la libertà e su quelli che sono i suoi limiti ma, penso, che partecipare ad uno stage estivo dove ci sono 100 persone, anche se organizzato da qualche criticata associazione, avendo la possibilità di girare con tutti sia sempre meglio che riunirsi con gli amici al parco. Intendiamoci, anche gli amici al parco vanno bene, ma come attività aggiuntiva e non esaustiva.
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Allora, la lotta è proprio un'altro mondo rispetto al combattimento in piedi e quindi difficilmente confligge.
Vero che se si rimane all'interno del proprio dojo ci sono ugualmente problemi mah.....ed questo il punto a cui voglio arrivare anche fra i tre dojo romantici ci sono problemi. Si capisco che uno ce l'abbia con le federazioni, perchè è sempre alla ricerca di un ideale di libertà e qui bisognerebbe aprire un bel discorso filosofico su cosa è la libertà e su quelli che sono i suoi limiti ma, penso, che partecipare ad uno stage estivo dove ci sono 100 persone, anche se organizzato da qualche criticata associazione, avendo la possibilità di girare con tutti sia sempre meglio che riunirsi con gli amici al parco. Intendiamoci, anche gli amici al parco vanno bene, ma come attività aggiuntiva e non esaustiva.
Non so,io prediligo i piccoli gruppi perche' con la gente che conosci e' piu' facile riporre l'umiltà,allenarsi liberamente e,sopratutto,conoscendo l'altro e fidandosi di lui, alzare il ritmo e fare sul serio.
Io nei mega raduni ho sempre imparato pochissimo e non mi sono mi "menato" quanto con amici e conoscenti.
Poi ovvio che tutto fa brodo e ognuno parla in base alla propria esperienza :)
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Allora, la lotta è proprio un'altro mondo rispetto al combattimento in piedi e quindi difficilmente confligge.
Ok, allora la pensiamo allo stesso modo.
Vero che se si rimane all'interno del proprio dojo ci sono ugualmente problemi mah.....ed questo il punto a cui voglio arrivare anche fra i tre dojo romantici ci sono problemi. Si capisco che uno ce l'abbia con le federazioni, perchè è sempre alla ricerca di un ideale di libertà e qui bisognerebbe aprire un bel discorso filosofico su cosa è la libertà e su quelli che sono i suoi limiti ma, penso, che partecipare ad uno stage estivo dove ci sono 100 persone, anche se organizzato da qualche criticata associazione, avendo la possibilità di girare con tutti sia sempre meglio che riunirsi con gli amici al parco. Intendiamoci, anche gli amici al parco vanno bene, ma come attività aggiuntiva e non esaustiva.
Infatti, penso che nessuna attività sia esaustiva, stage a cadenza semestrale o annuale compreso, di qui l'esigenza di variare le esperienze.
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Allora, la lotta è proprio un'altro mondo rispetto al combattimento in piedi e quindi difficilmente confligge.
Ok, allora la pensiamo allo stesso modo.
Secondo me, le sole cose che confliggono nella pratica, sono le cagate rispetto alle cose serie. 8)
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Allora, la lotta è proprio un'altro mondo rispetto al combattimento in piedi e quindi difficilmente confligge.
Ok, allora la pensiamo allo stesso modo.
Secondo me, le sole cose che confliggono nella pratica, sono le cagate rispetto alle cose serie. 8)
Purtroppo però la cacca è una delle materie prime più abbondanti!!!! ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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la difficoltà enorme per il karate è sempre stata quella del provare le tecniche visto che si pratica a mani nude...
io credo che da questo punto di vista dovremmo prendere spunto dal kendo che usa delle protezioni per "cercare" di snaturare il meno possibile le tecniche, anche se poi le scuole di spada tradizionali sono molto critiche nei confronti del kendo definendolo solo uno sport...
però, nel karate per poter provare le tecniche l'unica possibilità è usare le protezioni, però prima bisogna imparare il controllo, perchè anche con le protezioni tirare al massimo ti crea delle lesioni...ed a meno che non si è dei lottatori professionisti, crearsi delle lesioni magari al collo, per la gente che normalmente lavora, non è concepibile al giorno d'oggi. quache costoletta, qualche dito si può sempre rompere, giustamente si pratica un'arte marziale, però bisogna prima di tutto fare in modo di poter "applicare" senza crearsi danni...
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Lo dico sempre anche io... il karate non funziona ! :nono:
Appena ritrovo lo scontrino della garanzia, vado al negozio e lo cambio... :'(
(http://ancheiopossoallenare.com/comunicarepervincere/immagini/Garanzia.png)
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La garanzia non è estesa alle AM acquistate dai bagarini 8) 8) 8) 8) :spruzz: :spruzz:
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alcune sere fa, il nostro istruttore stava tirando con l'ucraino: Marino in tipica guardia e postura da kick, Alexi in guardia puramente shotokanista, solo con le mani un po' più alte davanti al viso. un po' di schermaglia e Marino parte con un mae geri sinistro di interdizione; Alexi esce a destra di tai sabaki, kagi tzuki secco al fianco e poi un hiza geri strettissimo al plesso di Marino.
Marino incassa e finisce a terra senza fiato... e... e allora ho avuto l'illuminazione!
"questo è karate, cazzo! questo è purissimo, splendido karate!"
ho detto queste parole di getto, quasi urlando... e il maestro mi ha guardato male.
segue....
Da me, a parte la forza dei colpi, è come hai descritto, aggiungo che aggrapparsi e strattonare è lecito, ma solo se lo fai per colpire.
Il cangurellamento federale, lo lascio ai ragazzini che giocano a "bollarsi", pensando di fare karate ;)
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a me una combinazione kagi tsuki/hiza geri sembra una cosa appartenente a qualunque tipo di karate fatto bene, non ci vedo nulla di così assurdo.
quotone :thsit:
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Vorrei ritornare sul discorso cacca che facevo poc'anzi, per dirvi che vi siamo già immersi fino al collo e che fra poco saremo completamente sommersi!!!!!
:vomit: :vomit: :vomit: ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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Vorrei ritornare sul discorso cacca che facevo poc'anzi, per dirvi che vi siamo già immersi fino al collo e che fra poco saremo completamente sommersi!!!!!
:vomit: :vomit: :vomit: ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
E ora...............tutti in SEIZA 8) 8) 8) 8) 8) :sbav: :sbav:
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Va beh... Tralascio la questione dei "saltellamenti " e dei " ragazzini che giocano a bollarsi pensando di fare karate " perchè penso che per certi maestroni da forum l'unica possibile cura sarebbe essere gonfiati dai suddetti ragazzini...
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Va beh... Tralascio la questione dei "saltellamenti " e dei " ragazzini che giocano a bollarsi pensando di fare karate " perchè penso che per certi maestroni da forum l'unica possibile cura sarebbe essere gonfiati dai suddetti ragazzini...
Vabbè Luca, no dai... poi non potremmo più leggerti... :'(
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;D ahahahahaahaaahaa!! ahahaahahahahhahahah!!!! ;D
;D Luca non me ne volere, ma questa era bellissima!! ;D ;D
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Si parlava di gonfiare???
Come gonfiare un profilattico col naso!! (https://www.youtube.com/watch?v=cersJaOcvRY#)
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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Si parlava di gonfiare???
Come gonfiare un profilattico col naso!! (https://www.youtube.com/watch?v=cersJaOcvRY#)
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
bisogna dire che questo non ha proprio un ca220 da fare...
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Va beh... Tralascio la questione dei "saltellamenti " e dei " ragazzini che giocano a bollarsi pensando di fare karate " perchè penso che per certi maestroni da forum l'unica possibile cura sarebbe essere gonfiati dai suddetti ragazzini...
Vabbè Luca, no dai... poi non potremmo più leggerti... :'(
Ah ah ah ah no i ragazzini non hanno motivo di gonfiare me perchè io mica li critico continuamente. Però ci sono diversi sul forum che non possono scrivere un post senza " attaccare " gli tleti che praticano seriamente e con sacrificio il point karate ma tu continua pure a spalleggiarli , ci mancherebbe :thsit: :thsit:
[Mod]Post moderato[/Mod]
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Perfare un esempio di come procederei io:
Prima una base sufficientemente seria in una scuola di karate a contatto pieno( Io parlo di karate a contatto pieno perchè è quello che mi interessa, ma appunto è il mio punto di vista senza pretesa di efficacia erga omnes), quindi almeno 5 o 6 anni di pratica continuativa. Questi 5 o 6 anni dovrebbero darvi una base per quel che riguarda tecnica, metodologia etc.
Dopo questo primo periodo, si può pensare ad integrare con altri tipi di lavoro come quello con i guanti, la lotta e se possibile anche lo studio di qualche arma.
Se intendi 5 o 6 anni prima di "aprirsi" ad imparare qualcosa di altri stili sono in parte d'accordo, anche se non penso che una sessione di lotta basica ogni due settimane possa nuocere al praticante di Karate in erba. Ma se intendi 5 o 6 anni prima di iniziare a confrontarti amichevolmente, con quello che sai, insieme ad esponenti di altri stili (che è quello che intendevo io) invece no... io con il solo Shotokan dopo 2 anni di dojo serio (quello di Miura) andavo al parco a fare sparring con chiunque mi capitasse a tiro, e molti di questi sono rimasti miei amici anche adesso dopo più di 15 anni.
E poi occhio anche alla strategia dei quattro amici al bar, che si riuniscono per scambiarsi le loro esperienze senza vincoli etc.. Indubbiamente il tutto è molto suggestivo, seducente e romantico, ma appunto bisogna vedere come concretamente viene articolato il tutto!
Il rischio è quello di trovarsi di fronte ad una pozza di acqua stagnante, se alla fine ci trova sempre tra le stesse persone. Se ci troviamo sempre insieme Io, Tizio, Caio e Sempronio, dopo cinque o sei volte ho già capito come più o meno si muovono gli altri tre e a questo punto, la possibilità di crescere e fare esperienze diminuisce assai.
Intanto è doveroso specificare che queste stesse persone crescono, migliorano e mutano, e non è detto che una volta prese le misure queste rimangano fisse... Comunque sì, certamente questa deve essere un'esperienza integrativa di quello che si fa in un dojo e naturalmente è meglio girare con più gente possibile.
A maggior ragione, però, limitarsi al proprio dojo per tanto tempo ha sempre intrinsecamente lo stesso problema con l'aggravante che tutti quelli con cui giri imparano dalla stessa fonte e condividono lo stesso "stampo" stilistico.
Allora, la lotta è proprio un'altro mondo rispetto al combattimento in piedi e quindi difficilmente confligge.
Vero che se si rimane all'interno del proprio dojo ci sono ugualmente problemi mah.....ed questo il punto a cui voglio arrivare anche fra i tre dojo romantici ci sono problemi. Si capisco che uno ce l'abbia con le federazioni, perchè è sempre alla ricerca di un ideale di libertà e qui bisognerebbe aprire un bel discorso filosofico su cosa è la libertà e su quelli che sono i suoi limiti ma, penso, che partecipare ad uno stage estivo dove ci sono 100 persone, anche se organizzato da qualche criticata associazione, avendo la possibilità di girare con tutti sia sempre meglio che riunirsi con gli amici al parco. Intendiamoci, anche gli amici al parco vanno bene, ma come attività aggiuntiva e non esaustiva.
Allora Ninni , dato che il tuo post mi suona un po' male , passo a risponderti secondo la mia opinione.
Quel che dici in effetti è vero ! Difatti ho sempre partecipato a molti stages e raduni. Senz'altrola possibilità di confrontarsi con un maggior numero di maestri e praticanti è un vantaggio. Però ci sono anche degli svantaggi che , invece , non si hanno con il piccolo gruppo di amici. Ti faccio un esempio. Mettiamo che la " criticata organizzazione " non fosse quella setta illiberale che invece è : potrei anche considerare di partecipare ai raduni ! Però potrei comunque correre il rischio di trovarmi ad avere a che fare con l' ACP ( Anonimo Coglione Pisano ) il che mi darebbe non poca noia , perchè il suddetto è un demente. Non so se riesco a spiegarmi...
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Se dovessi dire qual'é il mio karete ideale... lo farei attraverso questo video:
Karate Goju ryu tradicional (https://www.youtube.com/watch?v=eXY4FgKlLok#)
C'é proprio tutto quello che mi interessa. Parate, condizionamento, tecniche "sporche", gomitate, ginocchiate, pugni circolari, si vedono leve, sbilanciamenti, un combattimento anche con tecniche meno "tradizionali" come calci circolari in zona alta o "low". Molto contatto nelle zone condizionabili e vengono prese in considarazione tecniche di braccia in zona jodan.
Come mentalitá mi piace anche questo, anche se non si vede combattimento libero.
#9 Okinawan Karate Traditional Okinawan Goju-Ryu Karate training/techniques (https://www.youtube.com/watch?v=6XlJXibxD80#)
Parlo di mentalitá perché anche se il lavoro che fanno mi sembra interessante, ho la sensazione (umilmente) che varie cose siano un po' approssimative e che sarebbe bello invitare specialisti per approfindire qualche aspetto (clinch, lotta a terra, etc). Peró l'intenzione mi sembra molto buona. (anche gli altri video del Norton Club sono interessanti)
Un saluto
F.
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P.S.:
Dai ragazzi non fate i fetenti.
La discussione é interessante, non facciamola degenerare con le solite storie.
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No figuriamoci , però certe cose mi danno noia.
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No figuriamoci , però certe cose mi danno noia.
non si notava... :D
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;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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;D ;D ;D
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Luca scherzavo, non avevo capito a chi o cosa ti riferivi.
Non te la prendere. :blue:
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No figurati , quando ho detto che certe cose mi danno noia non parlavo del tuo post ( che era evidentemente scherzoso ) ma di altro.
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nel video di Roroarro c'è il kumite che cerco... molteplicità di bersagli e di tecniche, anche sporche, ma tecniche di karate. certo, l'uso di protezioni comne i guantoni ti impedisce lo shuto o il nukite, ma è sempre meglio "portarli" per far crescere una memoria fisica della tecnica che non farlo. diciamola tutta, mi sono un po' rpttp le balle delle combinazioni jab- gancio- hi kick.
Bravo Roro, c'hai preso in pieno!
grazie a tutti per i suggerimenti.
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allora , ti dico la mia :
quelli del secondo video sono degli incapaci di intendere e di volere... davvero pessimi !!
nel primo video non saprei ... il panzone è anche lui un incapace ma il maestro mi sembra sappia il fatto suo , per quanto io non mi intenda di karate di okinawa
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Buona la volontà ma spesso risultati scarsi quando non fuorvianti (attaccare con pugni da SOTTO la monta... :nono:), per questo dico che è meglio concentrarsi su quello che si sa fare ed integrare chiedendo a chi conosce bene certe cose.
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Perfare un esempio di come procederei io:
Prima una base sufficientemente seria in una scuola di karate a contatto pieno( Io parlo di karate a contatto pieno perchè è quello che mi interessa, ma appunto è il mio punto di vista senza pretesa di efficacia erga omnes), quindi almeno 5 o 6 anni di pratica continuativa. Questi 5 o 6 anni dovrebbero darvi una base per quel che riguarda tecnica, metodologia etc.
Dopo questo primo periodo, si può pensare ad integrare con altri tipi di lavoro come quello con i guanti, la lotta e se possibile anche lo studio di qualche arma.
Se intendi 5 o 6 anni prima di "aprirsi" ad imparare qualcosa di altri stili sono in parte d'accordo, anche se non penso che una sessione di lotta basica ogni due settimane possa nuocere al praticante di Karate in erba. Ma se intendi 5 o 6 anni prima di iniziare a confrontarti amichevolmente, con quello che sai, insieme ad esponenti di altri stili (che è quello che intendevo io) invece no... io con il solo Shotokan dopo 2 anni di dojo serio (quello di Miura) andavo al parco a fare sparring con chiunque mi capitasse a tiro, e molti di questi sono rimasti miei amici anche adesso dopo più di 15 anni.
E poi occhio anche alla strategia dei quattro amici al bar, che si riuniscono per scambiarsi le loro esperienze senza vincoli etc.. Indubbiamente il tutto è molto suggestivo, seducente e romantico, ma appunto bisogna vedere come concretamente viene articolato il tutto!
Il rischio è quello di trovarsi di fronte ad una pozza di acqua stagnante, se alla fine ci trova sempre tra le stesse persone. Se ci troviamo sempre insieme Io, Tizio, Caio e Sempronio, dopo cinque o sei volte ho già capito come più o meno si muovono gli altri tre e a questo punto, la possibilità di crescere e fare esperienze diminuisce assai.
Intanto è doveroso specificare che queste stesse persone crescono, migliorano e mutano, e non è detto che una volta prese le misure queste rimangano fisse... Comunque sì, certamente questa deve essere un'esperienza integrativa di quello che si fa in un dojo e naturalmente è meglio girare con più gente possibile.
A maggior ragione, però, limitarsi al proprio dojo per tanto tempo ha sempre intrinsecamente lo stesso problema con l'aggravante che tutti quelli con cui giri imparano dalla stessa fonte e condividono lo stesso "stampo" stilistico.
Allora, la lotta è proprio un'altro mondo rispetto al combattimento in piedi e quindi difficilmente confligge.
Vero che se si rimane all'interno del proprio dojo ci sono ugualmente problemi mah.....ed questo il punto a cui voglio arrivare anche fra i tre dojo romantici ci sono problemi. Si capisco che uno ce l'abbia con le federazioni, perchè è sempre alla ricerca di un ideale di libertà e qui bisognerebbe aprire un bel discorso filosofico su cosa è la libertà e su quelli che sono i suoi limiti ma, penso, che partecipare ad uno stage estivo dove ci sono 100 persone, anche se organizzato da qualche criticata associazione, avendo la possibilità di girare con tutti sia sempre meglio che riunirsi con gli amici al parco. Intendiamoci, anche gli amici al parco vanno bene, ma come attività aggiuntiva e non esaustiva.
Allora Ninni , dato che il tuo post mi suona un po' male , passo a risponderti secondo la mia opinione.
Quel che dici in effetti è vero ! Difatti ho sempre partecipato a molti stages e raduni. Senz'altrola possibilità di confrontarsi con un maggior numero di maestri e praticanti è un vantaggio. Però ci sono anche degli svantaggi che , invece , non si hanno con il piccolo gruppo di amici. Ti faccio un esempio. Mettiamo che la " criticata organizzazione " non fosse quella setta illiberale che invece è : potrei anche considerare di partecipare ai raduni ! Però potrei comunque correre il rischio di trovarmi ad avere a che fare con l' ACP ( Anonimo Coglione Pisano ) il che mi darebbe non poca noia , perchè il suddetto è un demente. Non so se riesco a spiegarmi...
Luca sei tremendo!!!!!! ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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Buona la volontà ma spesso risultati scarsi quando non fuorvianti (attaccare con pugni da SOTTO la monta... :nono:), per questo dico che è meglio concentrarsi su quello che si sa fare ed integrare chiedendo a chi conosce bene certe cose.
un momento... io prima di iniziare ad integrare (anche se ogni tanto un po' di lotta la faccio con l'istruttore di submission, ma solo per diletto) vorrei iniziare a picchiare con quello che faccio ;)
per il fatto che nei video si vedano cose strane o improbabili, non mi interessa molto, perchè i video lasciano il tempo che trovano. è l'idea che possono dare che mi interessa.
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Buona la volontà ma spesso risultati scarsi quando non fuorvianti (attaccare con pugni da SOTTO la monta... :nono:), per questo dico che è meglio concentrarsi su quello che si sa fare ed integrare chiedendo a chi conosce bene certe cose.
un momento... io prima di iniziare ad integrare (anche se ogni tanto un po' di lotta la faccio con l'istruttore di submission, ma solo per diletto) vorrei iniziare a picchiare con quello che faccio ;)
per il fatto che nei video si vedano cose strane o improbabili, non mi interessa molto, perchè i video lasciano il tempo che trovano. è l'idea che possono dare che mi interessa.
Ecco appunto!!!
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Nonno, quest'estate con la family ci sarebbe in programma la Sardegna... devo mettere il gi in valigia? 8)
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Ho capito, ma senza conoscenze specifiche si inculcano concetti... sbagliati!
Vedi l'esempio fatto prima, o le cadute e le tecniche di risalita brutte (e pure messe al rallentatore XD).
OK l'idea, ma da sola non basta, ci vuole una competenza tecnica a 360 gradi che difficilmente si trova in un singolo dojo.
Diciamo che l'idea, giustissima, ce l'hai. Ora come pensi di muoverti?
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Nonno, quest'estate con la family ci sarebbe in programma la Sardegna... devo mettere il gi in valigia? 8)
Of course!!! :)
P.s. meglio il karategi del perizoma!!!! ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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Ecco, ero sicuro di ricevere dei commenti come quelli di ryujin e luca, soprattutto sul secondo video.
Per quanto riguarda il primo video, io non guardavo tanto la tecnica del nord-americano quanto il tipo di allenamento che mi sembrava serio e ben fatto. Penso che il 99% dei dojo non possono vantare un approccio "marziale" di quel tipo.
Rispetto al secondo video, a me piace quel tipo di allenamento... soprattutto l'uso dei colpitori, studiare situazioni "informali", non usando una guardia evidente, un po' di lavoro "sotto pressione"...
Peró ecco, avevo dei dubbi sull'approfondimento e competenza per quanto riguarda situazioni che esulano dal programma standard. Preferisco parlare sempre di dubbi perché non ci capisco niente di lotta a terra, clinch, proiezioni, peró, ecco... avento un po' di occhio... Riujin e soprattutto Luca il terribile sono stati piú lapidari :sbav:
Comunque, come diceva storm, io li considero come una spunto...
Quando saró grande ( :D :D) mi piacerebbe approfindire aspetti differenti, ad esempio praticando un po' di bjj o judo con gente competente e non affidandomi al "fai da te"
Un saluto
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Ecco, ero sicuro di ricevere dei commenti come quelli di ryujin e luca, soprattutto sul secondo video.
Per quanto riguarda il primo video, io non guardavo tanto la tecnica del nord-americano quanto il tipo di allenamento che mi sembrava serio e ben fatto. Penso che il 99% dei dojo non possono vantare un approccio "marziale" di quel tipo.
Rispetto al secondo video, a me piace quel tipo di allenamento... soprattutto l'uso dei colpitori, studiare situazioni "informali", non usando una guardia evidente, un po' di lavoro "sotto pressione"...
Peró ecco, avevo dei dubbi sull'approfondimento e competenza per quanto riguarda situazioni che esulano dal programma standard. Preferisco parlare sempre di dubbi perché non ci capisco niente di lotta a terra, clinch, proiezioni, peró, ecco... avento un po' di occhio... Riujin e soprattutto Luca il terribile sono stati piú lapidari :sbav:
Comunque, come diceva storm, io li considero come una spunto...
Quando saró grande ( :D :D) mi piacerebbe approfindire aspetti differenti, ad esempio praticando un po' di bjj o judo con gente competente e non affidandomi al "fai da te"
Un saluto
Ascolta Roro volevo disvelarti una grande verità:
Bagnoli e Ryujin sono due grandi ROMPICOGL...... ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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:D :D :D :D :D :D
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Buona la volontà ma spesso risultati scarsi quando non fuorvianti (attaccare con pugni da SOTTO la monta... :nono:), per questo dico che è meglio concentrarsi su quello che si sa fare ed integrare chiedendo a chi conosce bene certe cose.
vero vero ma a fagiolo capita una cosa che mi ?è successa ieri. allora, kumite libero kachinuki (ne parlavo per inciso anche su un diverso forum ;) ) con un ragazzone poco più alto di me, diciamo di una decina di cm, ma mooolto pesante (credo superi i 100 ma nn glie lo ho mai chiesto). lui mi afferra e spinge di forza per farmi cadere. sapendo di essere meno forte, mi lascio buttare a terra ma lo afferro con le gambe, prendendo le sue. finisco sotto e lui fa per colpirmi: con una mano lo fermo e con l'altra, da sotto (non era una monta ma quasi) lo colpisco in faccia. con le gambe lo rigiro e vado io in monta, per colpirlo con tre o quattro pugni. lui, da sotto, sfrutta la sua mole per cercare di scagliarmi via: vado all'indietro e, con le chiappotte a terra, gli mollo una specie di pedatone (un mae geri rozzo?) in pieno volto, mentre lui si siede... insomma, una specie di rissa, che alla fine si è risolta con la mia vittoria, ma la sequenza a terra è stata intensissima e piena di colpi, un po' poco tecnici ma di certo efficaci, anche da terra...
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Buona la volontà ma spesso risultati scarsi quando non fuorvianti (attaccare con pugni da SOTTO la monta... :nono:), per questo dico che è meglio concentrarsi su quello che si sa fare ed integrare chiedendo a chi conosce bene certe cose.
vero vero ma a fagiolo capita una cosa che mi ?è successa ieri. allora, kumite libero kachinuki (ne parlavo per inciso anche su un diverso forum ;) ) con un ragazzone poco più alto di me, diciamo di una decina di cm, ma mooolto pesante (credo superi i 100 ma nn glie lo ho mai chiesto). lui mi afferra e spinge di forza per farmi cadere. sapendo di essere meno forte, mi lascio buttare a terra ma lo afferro con le gambe, prendendo le sue. finisco sotto e lui fa per colpirmi: con una mano lo fermo e con l'altra, da sotto (non era una monta ma quasi) lo colpisco in faccia. con le gambe lo rigiro e vado io in monta, per colpirlo con tre o quattro pugni. lui, da sotto, sfrutta la sua mole per cercare di scagliarmi via: vado all'indietro e, con le chiappotte a terra, gli mollo una specie di pedatone (un mae geri rozzo?) in pieno volto, mentre lui si siede... insomma, una specie di rissa, che alla fine si è risolta con la mia vittoria, ma la sequenza a terra è stata intensissima e piena di colpi, un po' poco tecnici ma di certo efficaci, anche da terra...
Va bene Muteki, ma ci sono due punti fondamentali da non sottovalutare.
Quello in rosso è importantissimo perchè un conto è colpire quando ancora non è monta (e lì un colpo di disturbo finalizzato a ribaltare ci sta tutto), un altro invece quando la monta è stabilizzata (come negli esercizi del secondo video di Roroarro). E' una differenza fondamentale, che un insegnante che ti insegna questi argomenti deve essere in grado di spiegarti.
Per quanto riguarda la parte in blu, se sei bravo nello stabilizzare una monta, per quanto più pesante possa essere chi ti sta sotto, non ti leva di dosso semplicemente spingendoti via neanche per sogno, vedi il Gracie degli esordi.
Non che sia un male provare, ma il pericolo da cui voglio mettere in guardia (pur essendo un rompiballe, me ne rendo conto, nonno e Roro :halo:) è che certe azioni che hanno successo a causa dell'incapacità del compagno si trasformino in azioni efficaci nella testa, quando poi non lo sono se non quando appunto, abbiamo davanti un pollo (nello specifico campo eh... non in generale, anch'io nella lotta mi considero un pollo).
Invece è importante imparare tecniche e strategie che abbiano un alta probabilità di funzionare anche se chi abbiamo davanti non è uno sprovveduto.
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Quoto Ryu.
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concordo su tutto. solo che non si incontrano sempre campioni, ma anche polli, mezzi polli e momenti di disattenzione, sfiga e quant-altro. quindi non si può mai dire... in uno scontro molto rapido i tecnicismi sono difficili da realizzare. pensiamo solo al discorso taisabaki, tipico di molte arti "tradizionalI" e non solo!!!
ne vedo pochi realizzati da manuale. molto più spesso si schiva col busto, cosa che faccio anche io quando i ritmi sono sostenuti. ciò non rende gli atleti o i combattenti degli incapaci, ma semplicemente per effettuare un corretto taisabaki ci vogliono un sacco di condizioni. se il combattimento è tra due praticanti che, per quanto esperti siano, iniziano a smanacciare in stile rissa, molti tecnicismi lasciano, secondo me, il tempo che trovano.
ecco perché, ritornando al discorso iniziale di storm, sarebbe utile considerare il karate sotto più aspetti. ciò gioverebbe, penso, non solo a chi lo pratichi per ragioni sportive, a contatto o meno, ma anche per chi vi ricerchi qualcosa di difesa personale, o anche solo a chi lo voglia studiare da un punto di vista tecnico più ampio. ovvio che la base, quella dei kata, dei kihon, e anche se vogliamo di una certa filosofia, debba rimanere sempre centrale...
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Invece è importante imparare tecniche e strategie che abbiano un alta probabilità di funzionare per noi/con noi anche se chi abbiamo davanti non è uno sprovveduto.
imho
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mi spiace Muteki ma finchè la vedrai in questo modo non imparerai mai a combattere..
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allora , ti dico la mia :
quelli del secondo video sono degli incapaci di intendere e di volere... davvero pessimi !!
nel primo video non saprei ... il panzone è anche lui un incapace ma il maestro mi sembra sappia il fatto suo , per quanto io non mi intenda di karate di okinawa
Il clinch del secondo video e' un conglomerato di errori vergognosi. Non ho visto oltre.
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Sì infatti anche io pur essendo uno gnaro per quel che riguarda il clinch mi son reso conto che subito che son degli scandalosi :-[ :-[
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Invece è importante imparare tecniche e strategie che abbiano un alta probabilità di funzionare per noi/con noi anche se chi abbiamo davanti non è uno sprovveduto.
imho
Ma noi non siamo da soli in combattimento, abbiamo davanti ad un avversario. Troppo relativismo non porta lontano, ci sono certe strategie che pagano più di altre.
Se impari l'automatismo di spingere via frontalmente chi ti sta sopra non solo non funziona a meno che non sia fesso (e se è un fesso non è necessario nemmeno il Karate, basta riempirlo di pizze), potresti avere delle brutte sorprese, non da ultima quella di ritrovarti un braccio spezzato.
Se ti insegnano a cercare l'umpa invece, la probabilità di successo è decisamente più alta e con meno rischi.
Dunque perchè accontentarsi del surrogato?
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sempre più giusto ;)
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Invece è importante imparare tecniche e strategie che abbiano un alta probabilità di funzionare per noi/con noi anche se chi abbiamo davanti non è uno sprovveduto.
imho
Ma noi non siamo da soli in combattimento, abbiamo davanti ad un avversario. Troppo relativismo non porta lontano, ci sono certe strategie che pagano più di altre.
Se impari l'automatismo di spingere via frontalmente chi ti sta sopra non solo non funziona a meno che non sia fesso (e se è un fesso non è necessario nemmeno il Karate, basta riempirlo di pizze), potresti avere delle brutte sorprese, non da ultima quella di ritrovarti un braccio spezzato.
Se ti insegnano a cercare l'umpa invece, la probabilità di successo è decisamente più alta e con meno rischi.
Dunque perchè accontentarsi del surrogato?
forse non mi sono spiegato
per quanto mi riguarda l'applicabilità o meno di una tecnica,ergo del principio che c'è dietro, è il risultato di fattori soggettivi.
Più o meno a tutti alcune applicazioni vengono bene mentre altre no.
Questo aldilà dell'allenamento e tutto il resto, fattore umano.
Del resto gli stili di am non sono TUTTE delle sintesi dei pregi e dei difetti dei loro fondatori?
Per ritornare all'esempio,a me sembra che,anche a livello inconscio, ci si abitua "troppo" all'idea di posizione dominante e mutuata dai grapplers.
Ok può capitare e bisogna sapere come comportarsi, ma sopratutto cercare dinon arrivarci a quel punto.
Da una caduta di fianco, al farlo cadere pancia a terra, al mettergli un arto in leva o un soffocamento o..eccetera eccetera.....
Se non si ha il pollo di turno, come giustamente dici,ma un fedor con i controcazzi è un suicidio muoversi nel suo campo. Devo rendergli la vita complicata e non semplificargliela.
troppo criptico?
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Ma noi non siamo da soli in combattimento, abbiamo davanti ad un avversario. Troppo relativismo non porta lontano, ci sono certe strategie che pagano più di altre.
Se impari l'automatismo di spingere via frontalmente chi ti sta sopra non solo non funziona a meno che non sia fesso (e se è un fesso non è necessario nemmeno il Karate, basta riempirlo di pizze), potresti avere delle brutte sorprese, non da ultima quella di ritrovarti un braccio spezzato.
Se ti insegnano a cercare l'umpa invece, la probabilità di successo è decisamente più alta e con meno rischi.
Dunque perchè accontentarsi del surrogato?
Cos'è l'umpa?
Lo chiedo da ignorantissimo di bjj.
Capendo dal tuo discorso che una cosa è uscire da una "quasi-monta", che leggo come rendergli il più difficile possibile il chiudere detta "monta", altro e trovarcisi.
Una volta che mi ci trovo quali strategie possono essere più paganti?
Magari la prossima volta che ci si vede mi mostri qualcosa?
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scusate, ma la fase di lotta a terra è successiva, nei miei intenti, a quello che mi sono prefissato.
intanto, voglio fare kumite shotokan, poi applicare qualche proiezione e solo alla fine, magari fare un po' di lotta con un jutsuka o un judoka...
diciamo che ho una lista di priorità.
per quanto riguarda quello che voglio fare, penso di proporre come allenamento un combattimento più shotokan oriented, o tirare sempre di più con l'amico ucraino, che l'impostazione ce l'ha tutta. vorrei iniziare ad avere delle strategie e degli skills di base, per poi passare a girare con altri. in questo caso, non mi parlassero di regolamenti: si tira in scioltezza con tutto quello che si conosce.
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Ma noi non siamo da soli in combattimento, abbiamo davanti ad un avversario. Troppo relativismo non porta lontano, ci sono certe strategie che pagano più di altre.
Se impari l'automatismo di spingere via frontalmente chi ti sta sopra non solo non funziona a meno che non sia fesso (e se è un fesso non è necessario nemmeno il Karate, basta riempirlo di pizze), potresti avere delle brutte sorprese, non da ultima quella di ritrovarti un braccio spezzato.
Se ti insegnano a cercare l'umpa invece, la probabilità di successo è decisamente più alta e con meno rischi.
Dunque perchè accontentarsi del surrogato?
Cos'è l'umpa?
Lo chiedo da ignorantissimo di bjj.
Capendo dal tuo discorso che una cosa è uscire da una "quasi-monta", che leggo come rendergli il più difficile possibile il chiudere detta "monta", altro e trovarcisi.
Una volta che mi ci trovo quali strategie possono essere più paganti?
Magari la prossima volta che ci si vede mi mostri qualcosa?
Per rispondere anche a Ryudan, la supremazia della monta (oltre che di altre tecniche di grappling in certe situazioni) è un dato di fatto, indipendentemente se poi sopra ci sia un grappler o uno striker. Stare sotto la monta significa essere con la merda fino al collo e l'onda che sta arrivando.
Soprattutto quando arrivano i pugni e i gomiti dell'avversario da sopra che ha spazio per caricare e per sfruttare anche a suo vantaggio la gravità, con il tutto che va a finire sulle nostre gengive...
Allora, premesso che io non so quanto posso insegnarti di lotta visto che l'armbar che mi hai messo ancora fa male (non al fisico ma all'orgoglio XD) e che in questo campo sono a livello "poppante".
Per quel poco che ne so, è un concetto assodato che attaccare con i pugni da sotto la monta è un suicidio. Bisogna fare di tutto per ribaltare la situazione e trovarci nella sua guardia (da dove uno striker può anche iniziare a restituire il favore anche senza grappling). Se si deve scegliere una sola tecnica da imparare per questa situazione è il cosidetto umpa, o bridge, insomma il ribaltamento (NON frontale). Poi ci sono anche altre alternative, ma l'umpa è la base e quella che da maggiori possibilità di riuscita, soprattutto quando ci stanno atterrando dei pugni sulla faccia.
Trucchetti sporchi (i classici) vanno benissimo, ma come diversivo per fargli togliere base e poi finire con l'uscita dalla monta, non come soluzione definitiva in se'... non bastano.
Per quando ci vedremo la prossima volta sarebbe molto divertente approfondire :thsit:
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Per rispondere anche a Ryudan, la supremazia della monta (oltre che di altre tecniche di grappling in certe situazioni) è un dato di fatto, indipendentemente se poi sopra ci sia un grappler o uno striker. Stare sotto la monta significa essere con la merda fino al collo e l'onda che sta arrivando.
Soprattutto quando arrivano i pugni e i gomiti dell'avversario da sopra che ha spazio per caricare e per sfruttare anche a suo vantaggio la gravità, con il tutto che va a finire sulle nostre gengive...
Allora, premesso che io non so quanto posso insegnarti di lotta visto che l'armbar che mi hai messo ancora fa male (non al fisico ma all'orgoglio XD) e che in questo campo sono a livello "poppante".
Per quel poco che ne so, è un concetto assodato che attaccare con i pugni da sotto la monta è un suicidio. Bisogna fare di tutto per ribaltare la situazione e trovarci nella sua guardia (da dove uno striker può anche iniziare a restituire il favore anche senza grappling). Se si deve scegliere una sola tecnica da imparare per questa situazione è il cosidetto umpa, o bridge, insomma il ribaltamento (NON frontale). Poi ci sono anche altre alternative, ma l'umpa è la base e quella che da maggiori possibilità di riuscita, soprattutto quando ci stanno atterrando dei pugni sulla faccia.
Trucchetti sporchi (i classici) vanno benissimo, ma come diversivo per fargli togliere base e poi finire con l'uscita dalla monta, non come soluzione definitiva in se'... non bastano.
Per quando ci vedremo la prossima volta sarebbe molto divertente approfondire :thsit:
Grazie della risposta.
Intendi una specie "mezzo ponte" in modo da sbilanciare chi mi sta sopra.
Magari legando una delle sue gambe in modo da sbilanciarlo su un lato?
Perdona la terminologia da "badilante".
P.S.
Non per ferire ulteriormente l'orgoglio,ma quell'armbar consideralo come la fortuna dei principiantissimi nel beccare il momento giusto per l'unica cosa un po' allenata.
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Per rispondere anche a Ryudan, la supremazia della monta (oltre che di altre tecniche di grappling in certe situazioni) è un dato di fatto, indipendentemente se poi sopra ci sia un grappler o uno striker. Stare sotto la monta significa essere con la merda fino al collo e l'onda che sta arrivando.
Soprattutto quando arrivano i pugni e i gomiti dell'avversario da sopra che ha spazio per caricare e per sfruttare anche a suo vantaggio la gravità, con il tutto che va a finire sulle nostre gengive...
non ho l'anima del grappler, ma l'istinto mi direbbe di francobollarmi all'avversario :)
il dato di fatto,imho, è che arrivare in monta è l'atto finale e tra l'inizio 1 e la monta 10 esiste una serie di passaggi non trascurabili.
poi si,si può arrivare all'arm bar o al triangle choke,ma (per fare un esempio) prima di arrivarci vale tentare un tomoe nage o juji gatame
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Infatti io ho criticato la pessima idea dell'attacco da sotto la monta differenziando dalla situazione in cui ancora monta non è ;)
scusate, ma la fase di lotta a terra è successiva, nei miei intenti, a quello che mi sono prefissato.
intanto, voglio fare kumite shotokan, poi applicare qualche proiezione e solo alla fine, magari fare un po' di lotta con un jutsuka o un judoka...
diciamo che ho una lista di priorità.
per quanto riguarda quello che voglio fare, penso di proporre come allenamento un combattimento più shotokan oriented, o tirare sempre di più con l'amico ucraino, che l'impostazione ce l'ha tutta. vorrei iniziare ad avere delle strategie e degli skills di base, per poi passare a girare con altri. in questo caso, non mi parlassero di regolamenti: si tira in scioltezza con tutto quello che si conosce.
Ottimo proposito. Ma te Lo lasceranno fare al dojo?
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Per rispondere anche a Ryudan, la supremazia della monta (oltre che di altre tecniche di grappling in certe situazioni) è un dato di fatto, indipendentemente se poi sopra ci sia un grappler o uno striker. Stare sotto la monta significa essere con la merda fino al collo e l'onda che sta arrivando.
Soprattutto quando arrivano i pugni e i gomiti dell'avversario da sopra che ha spazio per caricare e per sfruttare anche a suo vantaggio la gravità, con il tutto che va a finire sulle nostre gengive...
Allora, premesso che io non so quanto posso insegnarti di lotta visto che l'armbar che mi hai messo ancora fa male (non al fisico ma all'orgoglio XD) e che in questo campo sono a livello "poppante".
Per quel poco che ne so, è un concetto assodato che attaccare con i pugni da sotto la monta è un suicidio. Bisogna fare di tutto per ribaltare la situazione e trovarci nella sua guardia (da dove uno striker può anche iniziare a restituire il favore anche senza grappling). Se si deve scegliere una sola tecnica da imparare per questa situazione è il cosidetto umpa, o bridge, insomma il ribaltamento (NON frontale). Poi ci sono anche altre alternative, ma l'umpa è la base e quella che da maggiori possibilità di riuscita, soprattutto quando ci stanno atterrando dei pugni sulla faccia.
Trucchetti sporchi (i classici) vanno benissimo, ma come diversivo per fargli togliere base e poi finire con l'uscita dalla monta, non come soluzione definitiva in se'... non bastano.
Per quando ci vedremo la prossima volta sarebbe molto divertente approfondire :thsit:
Grazie della risposta.
Intendi una specie "mezzo ponte" in modo da sbilanciare chi mi sta sopra.
Magari legando una delle sue gambe in modo da sbilanciarlo su un lato?
Perdona la terminologia da "badilante".
P.S.
Non per ferire ulteriormente l'orgoglio,ma quell'armbar consideralo come la fortuna dei principiantissimi nel beccare il momento giusto per l'unica cosa un po' allenata.
A maggior ragione bravo allora ;)
Quando trovo un bel video lo posto, sarà più chiaro delle mie spiegazioni approssimative.
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nel video di Roroarro c'è il kumite che cerco... molteplicità di bersagli e di tecniche, anche sporche, ma tecniche di karate. certo, l'uso di protezioni comne i guantoni ti impedisce lo shuto o il nukite, ma è sempre meglio "portarli" per far crescere una memoria fisica della tecnica che non farlo. diciamola tutta, mi sono un po' rpttp le balle delle combinazioni jab- gancio- hi kick.
Bravo Roro, c'hai preso in pieno!
grazie a tutti per i suggerimenti.
Ti consiglio di guardare i video immessi sul tubo dal "Norton dojo", sono interessanti, soprattutto per gli spunti che danno.
I loro dojo sono mooolto sui generis, uno è in condivisione con il locale gruppo scout, l'altro è un teatro, ma diamine, non è il luogo a fare il dojo, quanto lo spirito dei suoi frequentatori.
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[Mod]Luca e Steno, le questioni private in privato, grazie :ricktaylor:[/Mod]
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@storm
hai chiesto all'amico ucraino, come si allenava e che esperienze ha avuto?
credo sarebbe interessante saperlo, in fin dei conti è lui che ha fatto scoccare la scintilla.
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allora , ti dico la mia :
quelli del secondo video sono degli incapaci di intendere e di volere... davvero pessimi !!
nel primo video non saprei ... il panzone è anche lui un incapace ma il maestro mi sembra sappia il fatto suo , per quanto io non mi intenda di karate di okinawa
Il clinch del secondo video e' un conglomerato di errori vergognosi. Non ho visto oltre.
hihi... aspettavo il tuo intervento... mi ricordo che tu (o ryujin) eravate statati impietoso anche nel video di "koryu uchinadi" di McCarthy ... quando ho visto le mani alla base della capoccia ho pensato... "sono fritti, adesso li stoncano".
:D :D
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Ecco, ero sicuro di ricevere dei commenti come quelli di ryujin e luca, soprattutto sul secondo video.
Per quanto riguarda il primo video, io non guardavo tanto la tecnica del nord-americano quanto il tipo di allenamento che mi sembrava serio e ben fatto. Penso che il 99% dei dojo non possono vantare un approccio "marziale" di quel tipo.
Rispetto al secondo video, a me piace quel tipo di allenamento... soprattutto l'uso dei colpitori, studiare situazioni "informali", non usando una guardia evidente, un po' di lavoro "sotto pressione"...
Peró ecco, avevo dei dubbi sull'approfondimento e competenza per quanto riguarda situazioni che esulano dal programma standard. Preferisco parlare sempre di dubbi perché non ci capisco niente di lotta a terra, clinch, proiezioni, peró, ecco... avento un po' di occhio... Riujin e soprattutto Luca il terribile sono stati piú lapidari :sbav:
Comunque, come diceva storm, io li considero come una spunto...
Quando saró grande ( :D :D) mi piacerebbe approfindire aspetti differenti, ad esempio praticando un po' di bjj o judo con gente competente e non affidandomi al "fai da te"
Un saluto
Ascolta Roro volevo disvelarti una grande verità:
Bagnoli e Ryujin sono due grandi ROMPICOGL...... ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
NO!!!! ti giuro che non me ne ero accorto!!! :D :D :D
...
Peró li perdono 8) , perché primariamente sono rompimaroni con loro stessi (almeno sembra)
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allora , ti dico la mia :
quelli del secondo video sono degli incapaci di intendere e di volere... davvero pessimi !!
nel primo video non saprei ... il panzone è anche lui un incapace ma il maestro mi sembra sappia il fatto suo , per quanto io non mi intenda di karate di okinawa
Il clinch del secondo video e' un conglomerato di errori vergognosi. Non ho visto oltre.
hihi... aspettavo il tuo intervento... mi ricordo che tu (o ryujin) eravate statati impietoso anche nel video di "koryu uchinadi" di McCarthy ... quando ho visto le mani alla base della capoccia ho pensato... "sono fritti, adesso li stoncano".
:D :D
E bhe' se consideri che quella e' la PRIMA cosa che ti dicono quando ti spiegano il clinch.... :-[
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comunque é proprio utile questo forum...
Anche se non impareró a fare un clinch leggendovi, comunque mi date delle buone lenti per guardare le cose con occhio piú ...
disincantato...
Un saluto!!
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Credo anch'io che questo sia un bel valore aggiunto e uno dei più importanti di parlare di Karate e AM tramite tastiera (che, senza il giusto apporto tecnico, è una mera perdita di tempo).
Si impara grazie all'esperienza di altri a distinguere tra la fuffa e le cose serie in campi che non sono il nostro. Così quando ne abbiamo la possibilità, sappiamo scegliere con più consapevolezza.
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infatti nel mio piccolo dojo privato ho sostituito tutte le foto dei maestri con i vostri avatar :D
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XD
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infatti nel mio piccolo dojo privato ho sostituito tutte le foto dei maestri con i vostri avatar :D
Stanno sicuramente bene insieme al tuo che con i colori invertiti ha un'aria particolarmente truce :ricktaylor:
Anch'io voglio il mio piccolo dojo privato... T.T
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Rispondo a Matusa... sì, con Alexi ho parlato, e lui è sempre stato abituato a quel tipo di combattimento... niente "pensador" o "fedorate": mezza guardia con gomiti all'altezza del costato e sciolta, poi dentro tutte le tecniche possibili. ah, hanno un allenamento fisicamente molto più intenso del nostro, anche se alcune cose le ritengo impossibili per il mio fisico.
per rispondere a Ryujin... penso che il maestro lo consentirà, anche perchè lui è un praticante aikidoka, abbiamo il corso di submission e già ogni tanto facciamo lotta a terra (io molto poco in verità). in fin dei conti, tutto questo ambaradan è dovuto al fatto che, per una mutata serie di condizioni, anche lui vuole orientare il corso verso una impostazione prettamente jissen karate, uscendo da una federazione che imposta il kumite su uno stile che non è nostro. in ogni modo, io non ho nulla contro la kick, che di per sè è anche interessante, ma io mi sono iscritto ad una scuola di karate perchè voglio fare karate... diversamente mi basta cambiare giorno di allenamento e farlo direttamente con l'istruttore di kick.
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Il tuo Maestro ha ragione, se qualcosa vi vuole portare fuori dal giusto sentiero, quel qualcosa è sbagliato.
Poi se volete divertirvi a partecipare alle gare di kick, beh, quello è un'altro discorso, perchè la kick NON E' e non ha mai preteso di essere il karate, infatti non si chiama karate.
Se il tuoi dojo è shotokan o altro stile, è giusto che quella sia la vostra via, complimenti ed appoggio morale al tuo Sensei. :)
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Rispondo a Matusa... sì, con Alexi ho parlato, e lui è sempre stato abituato a quel tipo di combattimento... niente "pensador" o "fedorate": mezza guardia con gomiti all'altezza del costato e sciolta, poi dentro tutte le tecniche possibili. ah, hanno un allenamento fisicamente molto più intenso del nostro, anche se alcune cose le ritengo impossibili per il mio fisico.
per rispondere a Ryujin... penso che il maestro lo consentirà, anche perchè lui è un praticante aikidoka, abbiamo il corso di submission e già ogni tanto facciamo lotta a terra (io molto poco in verità). in fin dei conti, tutto questo ambaradan è dovuto al fatto che, per una mutata serie di condizioni, anche lui vuole orientare il corso verso una impostazione prettamente jissen karate, uscendo da una federazione che imposta il kumite su uno stile che non è nostro. in ogni modo, io non ho nulla contro la kick, che di per sè è anche interessante, ma io mi sono iscritto ad una scuola di karate perchè voglio fare karate... diversamente mi basta cambiare giorno di allenamento e farlo direttamente con l'istruttore di kick.
Sono contento e ti auguro che questo progetto vada a buon fine :)
Riguardo alla distinzione di cosa è Karate da cosa non lo è, conoscete già la mia opinone :=)
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ringrazio Steno per l'appoggio morale.
Ryujin... il karate è mano vuota... e libera. ;)
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ringrazio Steno per l'appoggio morale.
Ryujin... il karate è mano vuota... e libera. ;)
Il guaio è che per molti diventa anche "corpo libero" 8) 8) 8) 8) :whistle: :whistle: :ricktaylor:
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ringrazio Steno per l'appoggio morale.
Ryujin... il karate è mano vuota... e libera. ;)
Ni...
Non confondiamo le modalità di allenamento per preservare l'incolumità pur mantenendo la valenza formativa, con la situazione per cui ci si prepara.
Consiglio di leggere qui (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=6810.0).
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ma io non mi riferivo a quello... per mano libera io intendo la possibilità di andare oltre gli schemi di un rigido regolamento da gara.
il fatto di non provocare danno è una cosa per me sacrosanta...
anche perchè solo ad immaginarmi il maestro o l'amico ucraino che fanno sparring con me a pieno regime, mi sento rabbrividire XD
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I conti tornano :)
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I conti tornano :)
tutto sta a capire dove erano andati...
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sono appena tornato da una riunione in palestra. e la sorpresa annunciatami ieri pomeriggio per telefono dal maestro c'è stata.
la riunione era aperta tra gli istruttori, il maestro e i tre atleti più anziani.
ebbene, è stata annunciata la nostra iscrizione alla WTKA. questo ci permetterà di "ristrutturare" l'attività della scuola, definendo i corsi di karate e quelli di kick e di submission.
per noi karateka è stato stabilito il ritorno al combattimento di solo stile karate (e chi vuole può integrare con gli sdc).
finalmente! si torna a cimentarsi con il karate, ed anche di diversi stili... adesso mi sento come un bambino davanti al banco dei gelati :sur:
ah, 18 e 19 giugno si comincia con gli stage... a Trani (BT) viene il Maestro Iwao Yoshoka. io ci sarò di sicuro ad accompagnare il capo, insieme ad altri tre membri della palestra.
grazie a tutti, di cuore!
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Ottimo :ohi:
Facci sapere :)