Ar.Ma.

Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Jujutsu => Topic started by: changeling on April 19, 2011, 14:32:49 pm

Title: Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: changeling on April 19, 2011, 14:32:49 pm
Quote
(traduzione ed adattamento di “Submission To Authority In The Koryu” di Peter Boylan)

Molte persone hanno discusso sulla maniera in cui operava la sottomissione alla autorità nelle koryu (Scuole tradizionali) in Giappone. L’opinione più comune è che questa fosse simile a quanto avviene oggi in Nord America, in cui discutere l’autorità è come respirare. Cresciamo facendolo e naturalmente pensiamo che lo facciano anche gli altri; lo facciamo ovunque, sempre e quindi, ne più e ne meno, nel dojo. Senza nessuna esperienza che dimostri il contrario, riteniamo che i dojo delle koryu  in Giappone siano molto simili di gendai dojo americani. Se sei una persona che crede questo, sono spiacente nel dirti che sbagli di grosso. Molte persone hanno riferito episodi avvenuti nella loro pratica marziale i cui hanno dovuto chiudere la bocca e addestrarsi, piuttosto che obiettare sulla correttezza degli insegnanti.
Nel dojo di una koryu persino il solo pensare di discutere il sensei è inaccettabile poichè fare parte di una koryu in Giappone implica la completa sottomissione alla autorità del sensei senza eccezioni di alcun tipo. Questo potrebbe essere abbastanza stressante ma bisogna ricordare cha una koryu giapponese non ha tradizioni di conservazione culturale, ed al massimo della sua liberalità è comunque abbastanza reazionaria, percui nel dojo stai zitto, fai quello che ti viene detto di fare e ami tutto ciò. L’unica alternativa è lasciare il dojo. Così è. Ovviamente gli insegnanti non sono divinità, fanno errori anche lori ed io ho un po’ di ammaccature che mostrano dove loro hanno erroneamente creduto che io fossi pronto per fare ciò che volevano. Naturalmente ne ho molte di più che dimostrano quanto io non fossi abbastanza attento a ciò che stava per succedere.

In alcune moderne arti marziali come il judo (che pratico) e il kendo (che ancora non pratico) ci sono molte più possibilità per una attività individuale poiché queste non hanno più stili definiti e sono piuttosto come ombrelli sotto i quali milioni di persone possono praticare insieme. A volte faccio impazzire i sempai di judo perché uso molte tecniche che non fanno parte dello “stile” locale. Fortunatamente, i sensei mi hanno sempre incoraggiato a farlo, ma nei dojo moderni questo suscita disapprovazione.

Questa possibilità non esiste nei dojo delle koryu; dove ognuno deve fare solo quello che indica l’insegnante e deve farlo ieri. No, non ci sono molte possibilità di dimostrazione di autorità, ma ne sono richieste poche. Noi ci inchiniamo entrando, e ci inchiniamo uscendo, ognuno sa chi comanda e chi no e chi è il più alto in grado tra i presenti. Quando un paio di volte è capitato che fossi io il più alto in grado, abbiamo praticato solo le tecniche fondamentali, poiché non volevo far pesare la MIA autorità. I miei insegnanti mi dicono se ho fatto qualcosa di sbagliato o inopportuno. Quello che la maggior parte fuori dal Giappone non capisce è il grado in cui la totale sottomissione alla autorità è considerata un segno di maturità in Giappone. Quando sono andato per la prima volta in Giappone, insegnai in un liceo locale e fui allibito nel costatare quanto poco “moderno” fosse il modo in cui andavano le cose nelle scuole giapponesi e nelle società in generale. Gli studenti imparano a fare ciò che gli viene detto, oppure vengono espulsi dalla scuola (qualcosa che può essere fatto mentre ancora “tecnicamente” frequentano le lezioni). Non c’è posto in Giappone per le persone che non si sottomettono alla autorità, questo è il sistema sociale vigente (può essere che io abbia sovrastimato la situazione, ma comunque non eccessivamente). Le aziende maggiori sono le prime ad essere soggette alla autorità del MITI (Ministerno per l’Industria ed il Commercio Internazionale, NdT) e fanno quello che gli viene detto; quando il MITI sbaglia, il sistema bancario interviene aiutando le aziende che hanno avuto problemi per aver seguito le direttive impostegli. 

Questa è l’altra faccia della medaglia: tu ti sottometti completamente alla autorità nel dojo, in cambio l’autorità si assume la completa responsabilità delle sue decisioni. La maggior parte degli americani non tollerano questi estremi, d’altra parte, una volta sottomesso a quella autorità, comprendi rapidamente quali sono le ragioni perché questo è necessario. Per rendere il tutto in moderni termini militari , QUESTO è UN “BOOT CAMP” (momento addestrativo ad alta intensità e frequenza di pratica, NdT). Anche se un “boot camp” segue una impostazione vecchia di 500 anni rimane sempre un “boot camp”, che con le koryu ha molto in comune. Entrambi addestrano ad agire in un campo di battaglia e ad uscirne tutto intero e vivo, e per ottenere questo risultato bisogna essere attenti e consapevoli del più piccolo dettaglio, essere capaci di usare le proprie abilità senza pensarci e rispondere a qualunque ordine ricevuto senza fare domande e quest’ultima caratteristica è – a mio avviso – semanticamente uguale a “completa sottomissione alla autorità”. L’addestramento in una koryu, nonostante utilizzi armi anacronistiche, ha comunque lo scopo di addestrare l’individuo a combattere in qualsiasi condizione. Una ultima cosa rispetto alla richiesta sottomissione alla autorità nelle koryu: non è arduo come si può pensare, quando non sai nulla di quanto ti accade intorno non è difficile tacere e seguire le indicazioni ricevute facendo del nostro meglio. In aggiunta, ciascuno di noi, gaijin o giapponese che sia, ogni tanto fa un errore, o immagina qualcosa e fa una prova basandosi su quella idea. Quasi sempre sbagliando e spiaccicandosi a terra nel dojo. Usualmente questo avviene per la nostra immediata sicurezza, in maniera da impedirci di provare a fare qualche stupidaggine a prossima volta. Se si riesce a comprendere questo, si capisce che ci sono ragioni profonde per fare le cose in cui vengono fatte e così si smette di mettere in dubbio l’autorità, perfino nella propria mente. Questo avviene solitamente nello stesso momento in cui cominci a comprendere alcune delle ragioni per cui fare le cose come le fai, dopodichè più che mettere in discussione l’autorità, si tratta di provare a capirla al meglio, ed una volta che l’hai capita, questa ti rilascia un menkyo (tradizionale attestato di completa trasmissione dell’Arte, NdT), ma per questo serve un bel po’ di tempo, ed io non ci sono ancora arrivato.

Prima di fare qualunque congettura su come si pratica in Giappone, bisognerebbe praticare qui. La cultura è radicalmente differente da quanto possiamo mai immaginare; chiunque vada li passerà attraverso un processo di scoperta che non è quasi mai quello che si aspettava di fare. le cose non vanno come vorremmo che andassero ma bisogna andare li per scoprirlo. Mi rendo conto che detta così la cosa sembra riservata ad una elite previlegiata, ma d’altronde così è, e Diane Skoss lo ha detto chiaramente nel suo articolo in cui affermava che l’unico modo per studiare una koryu è andare in Giappone. Una volta che si è stati li per un po’ si potrà tornare a casa e praticare per proprio conto, ed ottenere persino l’autorizzazione ad insegnare. Ma quello che avremo praticato sarà una koryu, quello che insegneremo non lo sarà, perché gli americani in america non accetteranno la totale sottomissione richiesta. Per studiare una koryu bisogna essere completamente sottomessi alla autorità, l’unica alternativa è lasciare il dojo; non ci sono altre opzioni e se ci sono, non stiamo praticando una koryu.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: changeling on April 19, 2011, 14:37:01 pm
sembra assurdo nel 21° secolo... eppure, per comprendere appieno cosa significhi entrare in una Scuola Antica ( o che ne segue l'essenza) questo atteggiamento è da comprendere...
so che molti odiano questo atteggiamento troppo rigido... eppure, una volta compreso, è più facile di quanto sembra..
non si tratta di Sottomissione come lo intendiamo in occidente...

questo passo:
Quote
Questa è l’altra faccia della medaglia: tu ti sottometti completamente alla autorità nel dojo, in cambio l’autorità si assume la completa responsabilità delle sue decisioni.
esprime in maniera chiara quale sia la mentalità in una Koryu.. ma spiega altresì quale sia la mentalità giapponese a proposito dell'autorità in genere.. che sia nella scuola, che sia nel lavoro, che si parli di politica...
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 19, 2011, 14:49:14 pm
E' tecnicamente esatto anche se il tono fa capire che lo scrittore non abbia una esperienza avanzata.
Il Koryu è una famiglia autoritaria. E qui ci scontriamo con una mentalità tipica occidentale. Le Arti Marziali si basano ( o dovrebbero) sulla meritocrazia. Il più bravo vince, ed il Soke di solito è il più bravo. Se così non è ( capita, agli inizi), tutta la Scuola si stringe intorno a lui e lo fanno diventare il più bravo ( anche se non ce n'è bisogno. Di solito ogni Soke lascia alcune istruzioni segrete sul come battere qualsiasi testa calda).

Se sono al timone di una barca, o in altri casi in cui otrebbe svilupparsi un'emergenza, devono succedere due cose:
1) comanda uno solo, e dà ordini, non intavola una discussione.
2) Se sbaglia, è vviamente colpa sua, ma uno con esperienza, riparerà all'errore il più presto possibile, non si lamenterà ne' spiegherà cosa pensava e perchè ha sbagliato. Se vuole questo può farlo dopo, davanti agli spaghetti.
3)TUTTI UBBIDISCONO AGLI ORDINI e fanno il loro lavoro con la massima dedizione possibile. Non stanno a pensare cosa sarebbe stato meglio fare. Non sono al timone e non hanno la visione d'insieme che chi è al comando in genere ha.

Detto questo, lasciatemi andare OT

Le Arti Marziali antiche FUNZIONANO. Non c'è veramente bisogno di adattarle o migliorarle, solo di capirle. Se non funzionano, qualcuno sta sbagliando qualcosa.

Destro ad un kata prefissato, c'è una libertà infinita. Quando lo si capisce, il Kata comincerà a parlarvi e ad insegnare

Purtroppo, un Koryu non è proprio per tutti. I turisti ( o coloro che danno sugerimenti per fare funzionare meglio le cose)dopo un po' vengono scoraggiati.
Koryu è lingua straniera, quindi neutro ed indeclinabile
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ethan on April 19, 2011, 15:27:43 pm
per seguire
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: changeling on April 19, 2011, 16:15:02 pm
Grazie dell'intervento, sempre molto illuminante..

devo però assolutamente chiedere il permesso di scrivermi e rivendermi questa meravigliosa affermazione:
Dentro ad un kata prefissato, c'è una libertà infinita. Quando lo si capisce, il Kata comincerà a parlarvi e ad insegnare

naturalmente citandone la fonte..


Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 19, 2011, 17:23:55 pm
Quello che scrivo su un Forum per me diventa di pubblico dominio.

Comunque grazie
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ale_ale on April 19, 2011, 17:34:23 pm
Una bella interpretazione di Kata che ho trovato tempo fa: il significato profondo è stato racchiuso e conservato in una forma perchè potesse essere risvegliato da chiunque sensibile al gesto stesso.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Rev. Madhatter on April 20, 2011, 01:07:51 am
Equilibrium e' un gran bel film, per un amante delle distopie poi...

Ed e' una perla rara,ben oltre i tamarrissimi gun-kata.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: changeling on April 20, 2011, 16:39:38 pm
il film è stupendo (ed introvabile in dvd).. ma imho non c'entra..
come dice sempre un grande Maestro... "la porta del dojo è sempre aperta, sia per entrare che per uscire".. quindi quando accetti di studiare una koryu dovresti accettarne anche le condizioni.. cosa che noi occidentali facciamo sempre fatica a comprendere....
IMHO
è potrebbe anche essere una delle ragioni per cui in giappone i dojo di Koryu sono semivuoti... sanno che se entrano devono accettarne le regole, quindi non ci entrano... Gli occidentali invece ci entrano, se ne strafregano delle regole, e poi si lamentano.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Rev. Madhatter on April 20, 2011, 16:49:09 pm
In oriente e' considerato segno di maturita' sottomettersi all'autorita.
Mentre in occidente il desiderio di successo,di potere,di individualita' viene incoraggiato,con massima espressione nell'etica protestante.

Questo slogan,con varie formule, e' cosi' abusato da comparire in praticamente ogni manuale/testo che tratti simili argomenti.



Secondo me e' riduttivo definirlo riduttivo.



Di equilibrium certo non pensavo al regime totalitario quanto piuttosto a cosa sia necessario per preservare "le vertiginose altezze dell'animo umano" o al significativo fatto che il vertice dell'organizzazione "sente".



Il comando verticale e' indubbiamente pratico per un esercito,ma, per una volta, e' della parte "arte" che rischiamo di dimenticarci.





In oltre,come pensiero sparso, mi chiedo quale sia il senso di, e se sia possibile, cercare di adeguarsi ad una cultura con un sistema di valori cosi' differente dal nostro.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 20, 2011, 17:05:08 pm
Anche da noi l'Arte è innanzitutto disciplina.

Un tempo si iniziava ( dopo aver imparato a scopare per terra e a macinare i colori) a copiare i classici, e poi si continuava a copiare i classici, e ancora e ancora.

Se eri dotato, prima o poi qualcosa usciva fuori. Se no, almeno eri diventato un buon copista.

Conosco Maestri seri e che hanno studiato con ottimi maestri e praticato con zelo ed assiduità. Ma ancora adesso, dopo oltre trent'anni, manca loro il "fuoco" che ne farebbe degli Artisti.
In cosa consiste? Ah, temo dobbiate venire alle mie lezioni per scoprirlo ( dopo qualche anno)
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: changeling on April 20, 2011, 17:13:04 pm
In oltre,come pensiero sparso, mi chiedo quale sia il senso di, e se sia possibile, cercare di adeguarsi ad una cultura con un sistema di valori cosi' differente dal nostro.

In realtà questo è un pensiero molto profondo..
più entro nella mentalità, più mi accorgo di quanto in realtà ci siano alieni... :om:
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 20, 2011, 17:15:44 pm
Perchè pensi come se vivessi adesso.

I tuoi bisnonni avrebbero considerato il pensiero nipponico assolutamente naturale
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Rev. Madhatter on April 20, 2011, 18:50:45 pm
Perchè pensi come se vivessi adesso.

I tuoi bisnonni avrebbero considerato il pensiero nipponico assolutamente naturale


Vabbe' adesso per adesso in giappone stanno messi cosi'...
(http://[url=http://pics.livejournal.com/ojermalm_88/pic/000bp4y4]http://pics.livejournal.com/ojermalm_88/pic/000bp4y4[/url])

 XD XD XD


Battute a parte, non credo che i miei bisnonni avrebbero trovato naturale il pensiero """giapponese""".

Disciplina e spirito di sacrificio hanno molte differenti declinazioni.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ethan on April 20, 2011, 20:35:12 pm
Perchè pensi come se vivessi adesso.

I tuoi bisnonni avrebbero considerato il pensiero nipponico assolutamente naturale

Io mi chiederei il perchè molti giapponesi preferiscano non dedicarsi alle koryu e come mai queste tradizioni non hanno molto seguito  neanche tra le stesse famiglie  :-[

umilmente, non  si sta mitizzando eccessivamente? gli stessi maestri diversamente giovani sono passati quasi tutti per una formazione militarista imperiale e probabilmente questo ha influenzato molto il loro approccio a tradizioni già rigide per loro tradizione



Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Rev. Madhatter on April 21, 2011, 00:02:23 am
Perchè pensi come se vivessi adesso.

I tuoi bisnonni avrebbero considerato il pensiero nipponico assolutamente naturale

Io mi chiederei il perchè molti giapponesi preferiscano non dedicarsi alle koryu e come mai queste tradizioni non hanno molto seguito  neanche tra le stesse famiglie  :-[

umilmente, non  si sta mitizzando eccessivamente? gli stessi maestri diversamente giovani sono passati quasi tutti per una formazione militarista imperiale e probabilmente questo ha influenzato molto il loro approccio a tradizioni già rigide per loro tradizione

e beccati sto appoggio di potenza!
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: changeling on April 21, 2011, 09:25:39 am
Io mi chiederei il perchè molti giapponesi preferiscano non dedicarsi alle koryu e come mai queste tradizioni non hanno molto seguito  neanche tra le stesse famiglie  :-[
:=)
Quote
è potrebbe anche essere una delle ragioni per cui in giappone i dojo di Koryu sono semivuoti... sanno che se entrano devono accettarne le regole, quindi non ci entrano... Gli occidentali invece ci entrano, se ne strafregano delle regole, e poi si lamentano.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Kabuto on April 21, 2011, 09:42:58 am
Scusate ma voglio dire la mia al riguardo delle koryu. Che funzionino, che i movimenti siano coerenti ed efficaci in combattimento nessuno lo mette in dubbio. Ma al di là dell'apprezzare lo studio e l'applicazione, mi chiedo se imparare l'arte di una koryu con l'atteggiamento tipico del giappone imperiale non sia una cosa anacronistica e per questo poco diffusa e amata oggigiorno, soprattutto in ocidente. Se parliamo in termini di efficacia poi, ho notato che lo studio all'interno di una koryu rende la conoscenza degli squilbiri e dell'utilizzo del kime di una forza ed efficacia incredibile. Però chi studia in una koryu molto spesso mette in pratica le proprie conscenze raramente. Senza fare i paragoni con arti marziali diverse, faccio notare che le koryu avevano il loro senso compiuto quando ciò che veniva insegnato, veniva applicato direttamente sui campi di battaglia. Oggigiorno questo non avviene e spesso chi non pratica altre artimarziali oltre alle koryu si vede costretto a ripetere strenuamente dei movimenti, senza avere la possibilità di applicarli. Almeno questo è quello che mi sembra di avere visto fino ad oggi... la cosa riscia di diventare terile almenodal punto di vista del combattimento vero e proprio.
Per quanto riguarda l'autorità, è anche vero che in occidente non tanto gli allevi, quanto i maestri (si dice sempre che il pesce puzza dalla testa) sono privi della loro autorità: alcuni perchè sono esterni dalla cultura giapponese e poco preparati altri perchè non riescono a trasmettere e a fare comprendere il comportamento tipico che si deve tenere in una koryu. Mancanza di educazione ma anche di capacità di trasmettere agli allievi in cosa consiste propriamente una koryu perchè molte vlte sono loro i primi a non conoscerli.

In occidente poi è difficile sottomettersi totalmente a una autorità per partito preso perchè oltre alla mancanza d tradizione in questo senso (qualcuno ha citato la cultura protestante per spiegare le nostre attitudini all'autorità ma si deve aggiungere anche la cultura illuministica e quella del materialismo scientifico e dialettico), esiste anche una certa propensione dei maestri e delle persone che coprono incarichi, nella nostra società, di non essere i punti di riferimento, i referenti princilapli di una responsabilità collettiva armoniosa seppure verticistica.

Un po' per irresponsabilità, un po' anche perchè molte vlte costa rinuncie personali e pecuniarie, un po' anche perchè le federazioni e la nostra cultura non vngono incontro ai maestri di queste antiche e nobili discipline.

Ho detto la mia, ma di certo non pretendo che cio' che ho affermato in questo post valga per tutti, ma penso che valga però per la maggior parte delle koryu insegnate in occidente e in primis in Italia.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ethan on April 21, 2011, 09:50:53 am
Io mi chiederei il perchè molti giapponesi preferiscano non dedicarsi alle koryu e come mai queste tradizioni non hanno molto seguito  neanche tra le stesse famiglie  :-[
:=)
Quote
è potrebbe anche essere una delle ragioni per cui in giappone i dojo di Koryu sono semivuoti... sanno che se entrano devono accettarne le regole, quindi non ci entrano... Gli occidentali invece ci entrano, se ne strafregano delle regole, e poi si lamentano.

chiedevo opinioni personali, quella dell'articolo mi sembra una risposta all'acqua di rosa  :P
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ethan on April 21, 2011, 09:56:57 am


l'originale sottomissione o autorità delle koryu non nasceva da una trasmissione di stampo familiare (famiglia più o meno allargata) o comunque di "clan" ?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: changeling on April 21, 2011, 11:33:19 am
chiedevo opinioni personali, quella dell'articolo mi sembra una risposta all'acqua di rosa  :P

ma quella è la mia opinione personale  XD :P :P
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ethan on April 21, 2011, 11:35:09 am
ok mr boylan   :D
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: changeling on April 21, 2011, 15:17:21 pm
I think you have made a mistake, mister STRUDESTIKAZINPROUNNZIABLENAME.... XD XD XD XD
il testo di cui sopra non è tratto dall'articolo!!! ma da una mia considerazione...
ne rivendico infatti la totale paternità!!  :thsit: :thsit: :thsit:
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ethan on April 21, 2011, 15:31:45 pm
Quote
traduzione ed adattamento di “Submission To Authority In The Koryu” di Peter Boylan

mi ha tratto in inganno  :-[ ,mi cospargo il capo di cenere e recito il mea culpa  :D

.....
per ritornare al discorso di prima,non è plausibile che gli occidentali siano più propensi ad una certa etichetta per amore dell'esotico e i nippo invece non ne accettino la sovrastruttura?



Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Fanchinna on April 21, 2011, 15:37:17 pm
in un modo o nell'altro va recuperato il concetto di
disciplina
qualche arte marziale cosiddetta tradizionale l'ha perso
e qualche disciplina moderna l'ha riscoperto
occhio
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Rev. Madhatter on April 21, 2011, 15:47:52 pm
in un modo o nell'altro va recuperato il concetto di
disciplina
qualche arte marziale cosiddetta tradizionale l'ha perso
e qualche disciplina moderna l'ha riscoperto
occhio

+1
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 27, 2011, 08:46:22 am
Finalmente ho finito l'intera discussione (sono settimane che ci provo, ma non riuscivo proprio ad andare oltre le 2 righe che si presentava un cliente).

Innanzitutto, vorrei che mi spiegaste il concetto di "Koryu"... Se ho ben interpretato è sinonimo di Dojo vecchio stampo.

Per quanto riguarda la sottomissione, al momento, posso solo citare il concetto cinese di Si Fu, ossia Maestro Padre. (Scusatemi, ma pratico jj da un paio di mesi).
Da quello che ho potuto capire dalle mie letture, in oriente è radicata la convinzione che chiunque insegni debba avere lo stesso rispetto che si porta ad un genitore e quindi gli si è dovuta l'obbedienza in quel campo.
Generalmente sono molto d'accordo con questa cosa, ma io ritengo anche giusto guardarsi intorno e chiedersi se quello che si impara è corretto. Tralasciando il problema efficacia (se l'arte marziale orientale che si studia ha 2000 anni, un motivo deve esserci), mi riallaccio alla questione della preparazione dell'insegnante e della sua capacità di mantenere la disciplina.
Ora, per la questione "preparazione", basta confrontarsi con qualcuno che pratica uno stile simile e, una volta che t'hanno pestato per bene, chiedersi dove hai toppato. Se lo chiedi al maestro e lui dice di non preoccuparti perchè l'altro ha imbrogliato (o un altra scusa assurda).... Poniamoci il problema della preparazione.
Per quanto riguarda la disciplina, entrando nella scuola, tu accetti tacitamente le regole e, se dovuta, l'assoluta obbedienza a chi conduce il gioco. Tra l'altro, molte volte, chi comanda trasuda insicurezza e quindi quando si sollevano le critiche non è in grado di sedarle con una risposta mirata, secca e che non dà adito a discussioni successive.

Per il resto, seguo molto volentieri la discussione.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: marco on April 27, 2011, 10:07:20 am
Nella vita le scelte sono sempre individuali.

Possono seguire le nostre predisposizioni/ideali, essere indotte, finanche essere imposte.

Ma sempre individuali restano.

L'appartenere ad un koryu o meno rientra nelle scelte individuali (almeno oggi).

Ne vuoi far parte? Accetti le regole.

Viceversa hai mille altri modi di passare il tempo proficuamente.

Personalmente non entrerei in un koryu neanche se mi pagano, ma non trovo niente di strano che ci sia chi le ami.

Sicuramente svolgono una funzione di ricordo storico, che altrimenti si sarebbe perso.

Personale opinione..amo più koryu chiuse e rigide , che quelle aperte e apparentemente meno gerarchiche. 
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 27, 2011, 11:31:26 am
Koryu: letteralmente: scuola antica.

Si tratta di una Scuola ( non un Dojo) ossia di uno stile di combattimento, con dei principi ben stabiliti, che si studia in modo tradizionale in una scuola tradizionale ( e non sbagliamoci, UFFICIOSAMENTE, e solo ogni tanto, ma nelle Scuole Tradizionali ci si scambiano anche delle botte da fabbri ferrai provando qualsiasi sporco trucco di cui si abbia sentito parlare, solo per vedere se un movimento funziona o meno) aderendo al pensiero ed all'organizzazione della scuola stessa.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: carlo on April 27, 2011, 12:40:20 pm
Citando altre situazioni, (che poi tanto "altre" forse non sono...).
Se leggendo la parte citata, in qualche momento vi sembra la descrizione di alcune Federazioni, alcuni seminari o alcune Scuole, avete avuto la mia stessa sensazione
;-)

Quote
Su questo argomento, esaminato in altri ambiti, ha scritto molto e bene Filippo Goti, in articolo intitolato “Operatività e Degenerazione delle Strutture Tradizionali”, pubblicato nel numero 29 della rivista digitale “LexAurea” e disponibile sul sito www.fuocosacro.com (http://www.fuocosacro.com), da cui traggo gli estratti che seguono:

E’ ovvio che ogni atteggiamento inadeguato da parte di un associato o affiliato, ad una realtà iniziatica tradizionale, è in parte non secondaria frutto di una erronea valutazione di colui o coloro che lo hanno da un lato presentato, e dall'altro valutato. Colui che chiede di accedere ad un Ordine o una Fratellanza iniziatica dovrebbe essere sempre attentamente pesato sulla bilancia.
....
Moltissime strutture tradizionali sono oggi ridotte a salotti di discussione, i riti degenerati in commedie, i simboli ridotti a simulacri, la docetica in un novero di insegnamenti morali, l'ideale iniziatico in idealismo illuminista, e il laborioso impegno ridotto a virulenza politica o affaristica. E' ovvio che ciò accada qualora, dopo una lenta ma inesorabile degenerazione, le porte del tempio sono aperte a chiunque possa sopportare il peso dell'obolo, a prescindere dalle qualità sostanziali richieste all'iniziato. Se l'accesso non è più limitato a chi desidera conoscere (dove per conoscenza intendiamo solamente la sintesi operativa, frutto di un'attitudine sperimentale), ma investe espressioni della profanità del bussante e assieme a colui che bussa. Dobbiamo interrogarci anche attorno alla reale natura del sorvegliante, dell'iniziatore e dell'esperto.
....
Qualora nella comunità gli iniziati virtuali (coloro che non possiedono i requisiti sostanziali), prendono numericamente il sopravvento, essi come un polo magnetico attireranno altri della stessa specie, piegando alle loro logiche dialettiche e profane la struttura stessa che li accoglie.
....
Ecco quindi la necessità di far vivere il rito sia nella sfera fisica, che in quella psicologica, che in quella intima. L'incapacità a cogliere tale risultato non deriva solamente da un'assenza delle qualità introspettive necessarie, o da debiti formativi nella specifica cultura sapienziale atta a creare simpatia fra lo strumento e il suo utilizzatore, ma anche dalla carenza o assenza metodologica. La colpa di tale mancanza deve essere quindi attribuita da colui che ha la responsabilità formativa nei confronti dell'iniziato. Nella mia ottica è l'eccellenza qualitativa, e non l'eccedenza quantitativa che deve essere ricercata in un consesso realmente iniziatico.
.....
Necessariamente un'operatività, per essere reale e non un coacervo di tecniche, si deve fondare su di una prospettiva spirituale in grado di fornire una direzione a queste tecniche, e all'operatività tutta. Colui che ricerca strumenti, non avrà di che lamentarsi se invece che dedicare il proprio tempo all'iniziazione, lo mettesse a disposizione di una semplice ricerca in libreria, o tramite internet, o frequentando qualche corso infrasettimanale di yoga, reiki, danza sacra, ecc.. L'antica formazione ci ricorda come il giovane dotato nelle arti e mestieri fosse mandato a bottega. In modo da apprendere l'esistenza degli strumenti, il corretto uso degli stessi, la correlazione che sussiste fra essi e l'opera che si deve compiere. Mentre tale antica formazione non contemplava che il giovane fosse lasciato prono al proprio capriccio, in assenza di disciplina mentale e fisica.


in "La pratica dell’aikido come strumento di trasformazione" scritto dal sottoscritto a settembre del 2010, grazie alla benevola Illuminazione del Baranao


Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: marco on April 27, 2011, 12:49:56 pm
A Carlè, ma che vordì 8)

spiegamelo s'il toi plait :gh:
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ale_ale on April 27, 2011, 14:53:11 pm
Tutto sommato non trovo tanto strano che una scuola abbia le sue regole, mica uno è obbligato ad entrarci! non è diverso per una scuola privata, un conservatorio, un college, un università prestigiosa.... 
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Shurei-Kan on April 27, 2011, 15:59:52 pm
Tutto sommato non trovo tanto strano che una scuola abbia le sue regole, mica uno è obbligato ad entrarci! non è diverso per una scuola privata, un conservatorio, un college, un università prestigiosa....

Quanto dici Ale_ale è giustissimo  :thsit:, ancora di più con i paragoni che hai postato ma....

cosa assai strana, la maggior parte di coloro che ti darebbero ragione senza questionare sugli esempi da te riportati,

ti truciderebbero all'istante se tu parlassi solo di una qualunque scuola di Arti Marziali giapponesi.  ???

Secondo voi perchè?  :dis:
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 27, 2011, 16:02:08 pm
Tutto sommato non trovo tanto strano che una scuola abbia le sue regole, mica uno è obbligato ad entrarci! non è diverso per una scuola privata, un conservatorio, un college, un università prestigiosa....

Quanto dici Ale_ale è giustissimo  :thsit:, ancora di più con i paragoni che hai postato ma....

cosa assai strana, la maggior parte di coloro che ti darebbero ragione senza questionare sugli esempi da te riportati,

ti truciderebbero all'istante se tu parlassi solo di una qualunque scuola di Arti Marziali giapponesi.  ???

Secondo voi perchè?  :dis:

Mi sfugge proprio il senso di questo post.
Non lo capisco
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: marco on April 27, 2011, 16:06:16 pm
Tutto sommato non trovo tanto strano che una scuola abbia le sue regole, mica uno è obbligato ad entrarci! non è diverso per una scuola privata, un conservatorio, un college, un università prestigiosa....

Quanto dici Ale_ale è giustissimo  :thsit:, ancora di più con i paragoni che hai postato ma....

cosa assai strana, la maggior parte di coloro che ti darebbero ragione senza questionare sugli esempi da te riportati,

ti truciderebbero all'istante se tu parlassi solo di una qualunque scuola di Arti Marziali giapponesi.  ???

Secondo voi perchè?  :dis:

semplice, perchè non ne ravvisano l'utilità.
nel comune sentire le AM sono un hobby. Non si vince nulla, non si guadagna nulla.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 27, 2011, 16:35:33 pm
Tutto sommato non trovo tanto strano che una scuola abbia le sue regole, mica uno è obbligato ad entrarci! non è diverso per una scuola privata, un conservatorio, un college, un università prestigiosa....

Quanto dici Ale_ale è giustissimo  :thsit:, ancora di più con i paragoni che hai postato ma....

cosa assai strana, la maggior parte di coloro che ti darebbero ragione senza questionare sugli esempi da te riportati,

ti truciderebbero all'istante se tu parlassi solo di una qualunque scuola di Arti Marziali giapponesi.  ???

Secondo voi perchè?  :dis:

Beh, è bello criticare il sistema, ma dà fastidio criticare il proprio.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Shurei-Kan on April 27, 2011, 16:53:20 pm
Beh, è bello criticare il sistema, ma dà fastidio criticare il proprio.

Questo è poco ma sicuro!  :thsit:

semplice, perchè non ne ravvisano l'utilità.
nel comune sentire le AM sono un hobby. Non si vince nulla, non si guadagna nulla.

Si ma io parlavo di gente che le AM le pratica....

Mi sfugge proprio il senso di questo post.
Non lo capisco

Ookamiyama ma davvero non si capisce?

Ma non avevi detto tu
Quote
Il Koryu è una famiglia autoritaria. E qui ci scontriamo con una mentalità tipica occidentale.
.......
Anche da noi l'Arte è innanzitutto disciplina.
Un tempo si iniziava ( dopo aver imparato a scopare per terra e a macinare i colori) a copiare i classici, e poi si continuava a copiare i classici, e ancora e ancora.
Se eri dotato, prima o poi qualcosa usciva fuori. Se no, almeno eri diventato un buon copista.

Questa poi è bellissima  :-*
Quote
Destro ad un kata prefissato, c'è una libertà infinita. Quando lo si capisce, il Kata comincerà a parlarvi e ad insegnare

Nel senso che c'è che a queste cose si appassiona, le studia, comincia un percorso e poi....... per svariate ragioni che non sto ad elencare......lo critica, lo contesta, lo considera sorpassato pensando di essere già esperto per poter giudicare e sentenziare....quando invece, in realtà, non sappiamo proprio un caxxo!
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: soke on April 27, 2011, 18:19:02 pm
Quote
(traduzione ed adattamento di “Submission To Authority In The Koryu” di Peter Boylan)

Molte persone hanno discusso sulla maniera in cui operava la sottomissione alla autorità nelle koryu (Scuole tradizionali) in Giappone. L’opinione più comune è che questa fosse simile a quanto avviene oggi in Nord America, in cui discutere l’autorità è come respirare. Cresciamo facendolo e naturalmente pensiamo che lo facciano anche gli altri; lo facciamo ovunque, sempre e quindi, ne più e ne meno, nel dojo. Senza nessuna esperienza che dimostri il contrario, riteniamo che i dojo delle koryu  in Giappone siano molto simili di gendai dojo americani. Se sei una persona che crede questo, sono spiacente nel dirti che sbagli di grosso. Molte persone hanno riferito episodi avvenuti nella loro pratica marziale i cui hanno dovuto chiudere la bocca e addestrarsi, piuttosto che obiettare sulla correttezza degli insegnanti.
Nel dojo di una koryu persino il solo pensare di discutere il sensei è inaccettabile poichè fare parte di una koryu in Giappone implica la completa sottomissione alla autorità del sensei senza eccezioni di alcun tipo. Questo potrebbe essere abbastanza stressante ma bisogna ricordare cha una koryu giapponese non ha tradizioni di conservazione culturale, ed al massimo della sua liberalità è comunque abbastanza reazionaria, percui nel dojo stai zitto, fai quello che ti viene detto di fare e ami tutto ciò. L’unica alternativa è lasciare il dojo. Così è. Ovviamente gli insegnanti non sono divinità, fanno errori anche lori ed io ho un po’ di ammaccature che mostrano dove loro hanno erroneamente creduto che io fossi pronto per fare ciò che volevano. Naturalmente ne ho molte di più che dimostrano quanto io non fossi abbastanza attento a ciò che stava per succedere.

In alcune moderne arti marziali come il judo (che pratico) e il kendo (che ancora non pratico) ci sono molte più possibilità per una attività individuale poiché queste non hanno più stili definiti e sono piuttosto come ombrelli sotto i quali milioni di persone possono praticare insieme. A volte faccio impazzire i sempai di judo perché uso molte tecniche che non fanno parte dello “stile” locale. Fortunatamente, i sensei mi hanno sempre incoraggiato a farlo, ma nei dojo moderni questo suscita disapprovazione.

Questa possibilità non esiste nei dojo delle koryu; dove ognuno deve fare solo quello che indica l’insegnante e deve farlo ieri. No, non ci sono molte possibilità di dimostrazione di autorità, ma ne sono richieste poche. Noi ci inchiniamo entrando, e ci inchiniamo uscendo, ognuno sa chi comanda e chi no e chi è il più alto in grado tra i presenti. Quando un paio di volte è capitato che fossi io il più alto in grado, abbiamo praticato solo le tecniche fondamentali, poiché non volevo far pesare la MIA autorità. I miei insegnanti mi dicono se ho fatto qualcosa di sbagliato o inopportuno. Quello che la maggior parte fuori dal Giappone non capisce è il grado in cui la totale sottomissione alla autorità è considerata un segno di maturità in Giappone. Quando sono andato per la prima volta in Giappone, insegnai in un liceo locale e fui allibito nel costatare quanto poco “moderno” fosse il modo in cui andavano le cose nelle scuole giapponesi e nelle società in generale. Gli studenti imparano a fare ciò che gli viene detto, oppure vengono espulsi dalla scuola (qualcosa che può essere fatto mentre ancora “tecnicamente” frequentano le lezioni). Non c’è posto in Giappone per le persone che non si sottomettono alla autorità, questo è il sistema sociale vigente (può essere che io abbia sovrastimato la situazione, ma comunque non eccessivamente). Le aziende maggiori sono le prime ad essere soggette alla autorità del MITI (Ministerno per l’Industria ed il Commercio Internazionale, NdT) e fanno quello che gli viene detto; quando il MITI sbaglia, il sistema bancario interviene aiutando le aziende che hanno avuto problemi per aver seguito le direttive impostegli. 

Questa è l’altra faccia della medaglia: tu ti sottometti completamente alla autorità nel dojo, in cambio l’autorità si assume la completa responsabilità delle sue decisioni. La maggior parte degli americani non tollerano questi estremi, d’altra parte, una volta sottomesso a quella autorità, comprendi rapidamente quali sono le ragioni perché questo è necessario. Per rendere il tutto in moderni termini militari , QUESTO è UN “BOOT CAMP” (momento addestrativo ad alta intensità e frequenza di pratica, NdT). Anche se un “boot camp” segue una impostazione vecchia di 500 anni rimane sempre un “boot camp”, che con le koryu ha molto in comune. Entrambi addestrano ad agire in un campo di battaglia e ad uscirne tutto intero e vivo, e per ottenere questo risultato bisogna essere attenti e consapevoli del più piccolo dettaglio, essere capaci di usare le proprie abilità senza pensarci e rispondere a qualunque ordine ricevuto senza fare domande e quest’ultima caratteristica è – a mio avviso – semanticamente uguale a “completa sottomissione alla autorità”. L’addestramento in una koryu, nonostante utilizzi armi anacronistiche, ha comunque lo scopo di addestrare l’individuo a combattere in qualsiasi condizione. Una ultima cosa rispetto alla richiesta sottomissione alla autorità nelle koryu: non è arduo come si può pensare, quando non sai nulla di quanto ti accade intorno non è difficile tacere e seguire le indicazioni ricevute facendo del nostro meglio. In aggiunta, ciascuno di noi, gaijin o giapponese che sia, ogni tanto fa un errore, o immagina qualcosa e fa una prova basandosi su quella idea. Quasi sempre sbagliando e spiaccicandosi a terra nel dojo. Usualmente questo avviene per la nostra immediata sicurezza, in maniera da impedirci di provare a fare qualche stupidaggine a prossima volta. Se si riesce a comprendere questo, si capisce che ci sono ragioni profonde per fare le cose in cui vengono fatte e così si smette di mettere in dubbio l’autorità, perfino nella propria mente. Questo avviene solitamente nello stesso momento in cui cominci a comprendere alcune delle ragioni per cui fare le cose come le fai, dopodichè più che mettere in discussione l’autorità, si tratta di provare a capirla al meglio, ed una volta che l’hai capita, questa ti rilascia un menkyo (tradizionale attestato di completa trasmissione dell’Arte, NdT), ma per questo serve un bel po’ di tempo, ed io non ci sono ancora arrivato.

Prima di fare qualunque congettura su come si pratica in Giappone, bisognerebbe praticare qui. La cultura è radicalmente differente da quanto possiamo mai immaginare; chiunque vada li passerà attraverso un processo di scoperta che non è quasi mai quello che si aspettava di fare. le cose non vanno come vorremmo che andassero ma bisogna andare li per scoprirlo. Mi rendo conto che detta così la cosa sembra riservata ad una elite previlegiata, ma d’altronde così è, e Diane Skoss lo ha detto chiaramente nel suo articolo in cui affermava che l’unico modo per studiare una koryu è andare in Giappone. Una volta che si è stati li per un po’ si potrà tornare a casa e praticare per proprio conto, ed ottenere persino l’autorizzazione ad insegnare. Ma quello che avremo praticato sarà una koryu, quello che insegneremo non lo sarà, perché gli americani in america non accetteranno la totale sottomissione richiesta. Per studiare una koryu bisogna essere completamente sottomessi alla autorità, l’unica alternativa è lasciare il dojo; non ci sono altre opzioni e se ci sono, non stiamo praticando una koryu.

... Effettivamente in Giappone non c'è stato l'illuminismo. Qui da noi la traduzione di koryu si avvicina a "setta".
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 28, 2011, 08:28:30 am
Beh, diciamo che molte volte alcuni fanatici la trasformano in una setta.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: marco on April 28, 2011, 08:52:46 am
semplice, perchè non ne ravvisano l'utilità.
nel comune sentire le AM sono un hobby. Non si vince nulla, non si guadagna nulla.

Si ma io parlavo di gente che le AM le pratica....


In questo caso è sempre perchè non ne ravvisano l'utilità ai fini dell'obiettivo(il combattimento).
Utilità di una gerarchia, di un allenamento che reputano obsoleto, di regole imposte (che spesso non conoscono), di tradizioni aliene, di rituali inutili, tempi biblici, trasmissioni nascoste, di rivelazioni ad personam, di maestri criptici e tronfi che non si fanno toccare...etc
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 28, 2011, 09:11:12 am
semplice, perchè non ne ravvisano l'utilità.
nel comune sentire le AM sono un hobby. Non si vince nulla, non si guadagna nulla.

Si ma io parlavo di gente che le AM le pratica....


In questo caso è sempre perchè non ne ravvisano l'utilità ai fini dell'obiettivo(il combattimento).
Utilità di una gerarchia, di un allenamento che reputano obsoleto, di regole imposte (che spesso non conoscono), di tradizioni aliene, di rituali inutili, tempi biblici, trasmissioni nascoste, di rivelazioni ad personam, di maestri criptici e tronfi che non si fanno toccare...etc

Beh, spesso sono necessarie.
Anche io ne critico alcune, ma con il senno del poi sono arrivato ad apprezzarle.

Per esempio, il mio maestro attuale, ha lasciato in vita la tradizione che la cintura nera sportiva non può essere conseguita prima dei 16 anni, mentre quella per diventare tecnico non si può conseguire prima del 18° anno di età.
Parlando con alcuni ragazzi, loro lo trovano frustrante, ma io concordo su questa cosa perchè ritengo che a 13 anni non sei capace di apprezzare fino in fondo i doveri e gl'oneri di una cintura nera.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: marco on April 28, 2011, 09:38:33 am
Gelo io non ho criticato nulla. Ho solo spiegato i motivi per i quali i koryu vengano criticati.
La mia posizione l'ho già espressa..sono scelte individuali e dettate da personali predisposizioni e caratteri.
Un anarchico come me non potrebbe mai accettare di farne parte.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 28, 2011, 11:58:57 am


... Effettivamente in Giappone non c'è stato l'illuminismo. Qui da noi la traduzione di koryu si avvicina a "setta".
[/quote]


NO, SE C'è INTELLIGENZA DALLE DUE PARTI.

Se no, ci si può sempre chiedere se si vuole continuare.

Ricordo un discorso tra un senpai giapponese ed un allievo Canadese:

CAN: ma questa è una prigione!
Jap . no, da qui te ne puoi andare quando vuoi.

Nelle sette non è sempre così
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Dipper on April 28, 2011, 12:09:11 pm
Gelo io non ho criticato nulla. Ho solo spiegato i motivi per i quali i koryu vengano criticati.
La mia posizione l'ho già espressa..sono scelte individuali e dettate da personali predisposizioni e caratteri.
Un anarchico come me non potrebbe mai accettare di farne parte.
Non mi definisco anarchico ma comunque uno spirito libero, e anch'io non potrei mai accettare di legarmi a dei vincoli così stringenti quando già la società me ne impone già troppi.
Se il Budo è una metafora della vita, e anzi è la vita stessa, io lo voglio fatto di ampi orizzonti, di confronto e di libertà.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ale_ale on April 28, 2011, 13:30:50 pm
Non mi definisco anarchico ma comunque uno spirito libero, e anch'io non potrei mai accettare di legarmi a dei vincoli così stringenti quando già la società me ne impone già troppi.
Se il Budo è una metafora della vita, e anzi è la vita stessa, io lo voglio fatto di ampi orizzonti, di confronto e di libertà.

però non so quanto Budo e libertà possano essere in relazione... mi sembra che tutti (anche io) abbiamo la pretesa di prendere concetti esterni alla nostra cultura e appiopparci il significato che ci piace per dargli un senso.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: marco on April 28, 2011, 13:41:14 pm
Ale perchè dici "tutti"?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ale_ale on April 28, 2011, 13:46:22 pm
Ale perchè dici "tutti"?

hai ragione.... era solo inteso come molti  :)
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Dipper on April 28, 2011, 14:16:44 pm
Non mi definisco anarchico ma comunque uno spirito libero, e anch'io non potrei mai accettare di legarmi a dei vincoli così stringenti quando già la società me ne impone già troppi.
Se il Budo è una metafora della vita, e anzi è la vita stessa, io lo voglio fatto di ampi orizzonti, di confronto e di libertà.

però non so quanto Budo e libertà possano essere in relazione... mi sembra che tutti (anche io) abbiamo la pretesa di prendere concetti esterni alla nostra cultura e appiopparci il significato che ci piace per dargli un senso.
Intanto bisogna tenere presente che almeno alcuni dei grandi maestri del passato che ricordiamo con rispetto sono stati degli innovatori e in qualche modo hanno rotto gli schemi del passato.

In secondo luogo la totale sottomissione all'istituzione, quella dei Samurai che oggi si traduce in un totale asservimento alla propria azienda da parte di tristissimi impiegati col riporto, è solo una delle facce della cultura giapponese ed è quella che sinceramente che mi piace meno.

Riguardo alla cultura posso dire di esserci abbastanza dentro, essendo stato diretto allievo di un maestro giapponese per molti anni e avendo metà della famiglia giapponese ;)
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: The Spartan on April 28, 2011, 14:28:11 pm


... Effettivamente in Giappone non c'è stato l'illuminismo. Qui da noi la traduzione di koryu si avvicina a "setta".


NO, SE C'è INTELLIGENZA DALLE DUE PARTI.

Se no, ci si può sempre chiedere se si vuole continuare.

Ricordo un discorso tra un senpai giapponese ed un allievo Canadese:

CAN: ma questa è una prigione!
Jap . no, da qui te ne puoi andare quando vuoi.

Nelle sette non è sempre così
[/quote]

Quindi dove sta la differenza con qualsiasi contesto in cui o sottostai alle regole o nisba?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ale_ale on April 28, 2011, 14:35:55 pm
Riguardo alla cultura posso dire di esserci abbastanza dentro, essendo stato diretto allievo di un maestro giapponese per molti anni e avendo metà della famiglia giapponese ;)

...bè in effetti su questo hai ragione  :) ma l'unica grande libertà che continuo a vedere nel budo è quella di scegliere di seguirlo, ma è una libertà che abbiamo noi a prescindere.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Dipper on April 28, 2011, 15:08:00 pm
La tua è una visione quasi religiosa, mentre la mia è molto più disincantata. Non a caso io considero dei veri budoka molte persone che non sanno nemmeno che cosa significa Budo.
Probabilmente essendo il Budo strettamente correlato alla vita, ognuno ne ha una visione deformata dal proprio carattere, dalle proprie inclinazioni e aspettative.
In ogni caso finchè non si trova una definizione di Budo chiara, precisa e condivisa è tutto soggetto ad interpretazione.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ethan on April 28, 2011, 15:16:44 pm
Tralascio i vari approcci alla pratica marziale ma,probabilmente sbaglio, ho l'impressione che le contaminazioni postume siano molte di più rispetto a quello che si vuol credere.
Poi ognuno è libero di viverla "a modo suo" da bushi,yamabushi,samurai e shinobi no mono.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Fanchinna on April 28, 2011, 15:31:08 pm
area manager grazie
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ale_ale on April 28, 2011, 16:07:10 pm
La tua è una visione quasi religiosa, mentre la mia è molto più disincantata.

in realtà budo è un concetto che ha molto a che fare con la religione... almeno per come mi è stato spiegato, ma io non sono di certo ingrado di spiegarlo  :-X
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Fanchinna on April 28, 2011, 16:15:21 pm
La tua è una visione quasi religiosa, mentre la mia è molto più disincantata. Non a caso io considero dei veri budoka molte persone che non sanno nemmeno che cosa significa Budo.
Probabilmente essendo il Budo strettamente correlato alla vita, ognuno ne ha una visione deformata dal proprio carattere, dalle proprie inclinazioni e aspettative.
In ogni caso finchè non si trova una definizione di Budo chiara, precisa e condivisa è tutto soggetto ad interpretazione.

al centro vi è sempre e comunque l'uomo
che per assecondare le sue curiosità spirituali
deve comunque fare i conti con le sue debolezze fisiche
e deve partire da li: non ci sono Santi
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 28, 2011, 17:04:50 pm
al centro vi è sempre e comunque l'uomo
che per assecondare le sue curiosità spirituali
deve comunque fare i conti con le sue debolezze fisiche
e deve partire da li: non ci sono Santi
[/quote]

A volte ci sono. Un Maestro ad uno stage all'allievo che lo chiamava maestro.

"Maestro, Maestro, non stare a chiamarmi maestro, chiamami Santo"

L'allievo( del nord) è rimasto cinque minuti con la bocca aperta: Non sapeva che il maestro si chiamava Santo E. di nome
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: soke on April 28, 2011, 17:09:55 pm


... Effettivamente in Giappone non c'è stato l'illuminismo. Qui da noi la traduzione di koryu si avvicina a "setta".


NO, SE C'è INTELLIGENZA DALLE DUE PARTI.

Se no, ci si può sempre chiedere se si vuole continuare.

Ricordo un discorso tra un senpai giapponese ed un allievo Canadese:

CAN: ma questa è una prigione!
Jap . no, da qui te ne puoi andare quando vuoi.

Nelle sette non è sempre così
[/quote]
Immagina un Italiano che proponga un suo metodo, fondato sull'esecuzione di esercizi.
Senza dire quanti sono gli esercizi, di cosa facciano parte, perché, per quanto tempo debbano essere eseguiti, il loro scopo.
Immagina che ad ogni tentativo di approfondimento la risposta invariata sia che il metodo va accettato così com'è, non va discusso, nè in esso va cercata una spiegazione e che l'unico modo per imparare (non si sa bene cosa) è quello di praticare e ancora praticare.
Periodicamente, immagina, che quest'uomo chieda a tutti coloro che praticano dei soldi e che in talune occasioni, chiamate esami, vengano chiesti soldi.
Immagina che gli esami servano per passare di grado in un'attività che poiché non conosciuta non si sa descrivere esattamente, il tutto mentre nessuno ti spiega il motivo per il quale debbano esistere dei misteri in quello che stai facendo.

Come chiameresti un'organizzazione di questo genere se non ci fossero kimoni e cinture?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 28, 2011, 17:17:10 pm


Immagina un Italiano che proponga un suo metodo, fondato sull'esecuzione di esercizi.
Senza dire quanti sono gli esercizi, di cosa facciano parte, perché, per quanto tempo debbano essere eseguiti, il loro scopo.
Immagina che ad ogni tentativo di approfondimento la risposta invariata sia che il metodo va accettato così com'è, non va discusso, nè in esso va cercata una spiegazione e che l'unico modo per imparare (non si sa bene cosa) è quello di praticare e ancora praticare.
Periodicamente, immagina, che quest'uomo chieda a tutti coloro che praticano dei soldi e che in talune occasioni, chiamate esami, vengano chiesti soldi.
Immagina che gli esami servano per passare di grado in un'attività che poiché non conosciuta non si sa descrivere esattamente, il tutto mentre nessuno ti spiega il motivo per il quale debbano esistere dei misteri in quello che stai facendo.

Come chiameresti un'organizzazione di questo genere se non ci fossero kimoni e cinture?

Domanda futile.

Sono entrato in una scuola sapendo benissimo quello che mi aspettava, dopo aver frequentato il Giappone per oltre vent'anni sia pure per brevi periodi, capendone la lingua e la mentalità.
Sono d'accordo, forse non è una pratica adatta a tutti ( neanche fare delle AM una ragione di vita lo è)
Ma può dare molte soddisfazioni ed una piacevole tranquillità di spirito. Ci si affida al Maestro come ad un traghettatore che ci porta dall'altra parte del fiume.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ale_ale on April 28, 2011, 17:19:57 pm
Come chiameresti un'organizzazione di questo genere se non ci fossero kimoni e cinture?

...se ti rispondo potrei sembrarti blasfemo  :whistle:
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 28, 2011, 18:21:18 pm
Gelo io non ho criticato nulla. Ho solo spiegato i motivi per i quali i koryu vengano criticati.
La mia posizione l'ho già espressa..sono scelte individuali e dettate da personali predisposizioni e caratteri.
Un anarchico come me non potrebbe mai accettare di farne parte.

Guarda che sono io che critico alcuni aspetti, ma non tutti.
Sò perfettamente che non tutti possono accettare quelle regole e capisco in pieno chi vuole criticarle.

Immagina un Italiano che proponga un suo metodo, fondato sull'esecuzione di esercizi.
Senza dire quanti sono gli esercizi, di cosa facciano parte, perché, per quanto tempo debbano essere eseguiti, il loro scopo.
Immagina che ad ogni tentativo di approfondimento la risposta invariata sia che il metodo va accettato così com'è, non va discusso, nè in esso va cercata una spiegazione e che l'unico modo per imparare (non si sa bene cosa) è quello di praticare e ancora praticare.
Periodicamente, immagina, che quest'uomo chieda a tutti coloro che praticano dei soldi e che in talune occasioni, chiamate esami, vengano chiesti soldi.
Immagina che gli esami servano per passare di grado in un'attività che poiché non conosciuta non si sa descrivere esattamente, il tutto mentre nessuno ti spiega il motivo per il quale debbano esistere dei misteri in quello che stai facendo.

Come chiameresti un'organizzazione di questo genere se non ci fossero kimoni e cinture?

Guarda che anche con Kimoni e Cinture puoi chiamarla setta, Dojo vecchio stile, Azione Cattolica Ragazzi, Scautismo e quanti altri nomi gli vuoi dare, ma il risultato mica cambia....

Il problema è uno solo e lo stiamo ripetendo da parecchio:
Se ci iscriviamo in una koryu, siamo disposti ad accettare questo modo di fare?

Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Fra on April 28, 2011, 19:29:28 pm
ma mica è sempre così tutto misterioso in una koryu... non è che si pratica senza sapere cosa si faccia e non sempre ci sono tutti sti segreti ma solo diversi gradi di conoscenza..
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 29, 2011, 09:17:08 am

Il problema è uno solo e lo stiamo ripetendo da parecchio:
Se ci iscriviamo in una koryu, siamo disposti ad accettare questo modo di fare?
[/quote]

Potete anche decidere di andare a giocare a boccette, invece.

Non potete certo pretendere che un koryu cambi per adattarsi alle vostre esigenze.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: marco on April 29, 2011, 09:31:18 am

Il problema è uno solo e lo stiamo ripetendo da parecchio:
Se ci iscriviamo in una koryu, siamo disposti ad accettare questo modo di fare?

Potete anche decidere di andare a giocare a boccette, invece.

Non potete certo pretendere che un koryu cambi per adattarsi alle vostre esigenze.
[/quote]

Concordo pienamente.

Una cosa può essere la legittima critica ad un metodo didattico, o al "sistema " koryu (posto che si sia effettivamente a conoscenza dei meccanismi).
Altra il pretendere che si adatti alle proprie esigenze.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: The Spartan on April 29, 2011, 09:41:13 am
Ma infatti...
Quello che nn capisco io è dove sarebbe lo straordinario visto che ci sono altri sport e attività amene o ludiche dove si applica sostanzialmente lo stesso criterio...
Vabbè, in bisca nn c'è il traghettatore ma fa lo stesso.... XD
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: soke on April 29, 2011, 10:41:07 am


Immagina un Italiano che proponga un suo metodo, fondato sull'esecuzione di esercizi.
Senza dire quanti sono gli esercizi, di cosa facciano parte, perché, per quanto tempo debbano essere eseguiti, il loro scopo.
Immagina che ad ogni tentativo di approfondimento la risposta invariata sia che il metodo va accettato così com'è, non va discusso, nè in esso va cercata una spiegazione e che l'unico modo per imparare (non si sa bene cosa) è quello di praticare e ancora praticare.
Periodicamente, immagina, che quest'uomo chieda a tutti coloro che praticano dei soldi e che in talune occasioni, chiamate esami, vengano chiesti soldi.
Immagina che gli esami servano per passare di grado in un'attività che poiché non conosciuta non si sa descrivere esattamente, il tutto mentre nessuno ti spiega il motivo per il quale debbano esistere dei misteri in quello che stai facendo.

Come chiameresti un'organizzazione di questo genere se non ci fossero kimoni e cinture?

Domanda futile.


Devo crederti sulla parola?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on April 29, 2011, 11:40:29 am


Immagina un Italiano che proponga un suo metodo, fondato sull'esecuzione di esercizi.
Senza dire quanti sono gli esercizi, di cosa facciano parte, perché, per quanto tempo debbano essere eseguiti, il loro scopo.
Immagina che ad ogni tentativo di approfondimento la risposta invariata sia che il metodo va accettato così com'è, non va discusso, nè in esso va cercata una spiegazione e che l'unico modo per imparare (non si sa bene cosa) è quello di praticare e ancora praticare.
Periodicamente, immagina, che quest'uomo chieda a tutti coloro che praticano dei soldi e che in talune occasioni, chiamate esami, vengano chiesti soldi.
Immagina che gli esami servano per passare di grado in un'attività che poiché non conosciuta non si sa descrivere esattamente, il tutto mentre nessuno ti spiega il motivo per il quale debbano esistere dei misteri in quello che stai facendo.

Come chiameresti un'organizzazione di questo genere se non ci fossero kimoni e cinture?

Domanda futile.


Devo crederti sulla parola?

fai come ti pare
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: nameganai on April 29, 2011, 11:54:06 am
non capisco molto questa discussione...

se uno decide di entrare in un gruppo,ne accetta le regole...
se non le accetta la porta è sempre aperta...
entrare in un gruppo (che sia koryu o associazione non importa) e poi criticarne le regole non ha senso,dato che nessuno ci ha obbligati ad entrare...

detto questo,su cosa c'è da discutere?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Fanchinna on April 29, 2011, 11:55:30 am


detto questo,su cosa c'è da discutere?


sul pranzo:
che me magno?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: nameganai on April 29, 2011, 11:57:40 am


detto questo,su cosa c'è da discutere?


sul pranzo:
che me magno?

oggi penne alla Terence Hill (ricetta brevettata)
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 29, 2011, 12:29:22 pm


detto questo,su cosa c'è da discutere?


sul pranzo:
che me magno?

oggi penne alla Terence Hill (ricetta brevettata)

Ossia come?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: nameganai on April 29, 2011, 13:50:10 pm
Ossia come?

cipolla, pancetta affumicata e fagioli...
se vuoi conoscere la preparazione compra il mio libro "in cucina col kenparolo" in collaborazione con Benedetta Parodi  :thsit: :thsit:
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Dipper on April 29, 2011, 14:02:10 pm
Immagino che emissioni dopo... :ohiohi:
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Fanchinna on April 29, 2011, 14:29:06 pm
Immagino che emissioni dopo... :ohiohi:

Forse volevi scrivere
edizioni
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Dipper on April 29, 2011, 14:40:02 pm
XD
No no... proprio "emissioni".
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: nameganai on April 29, 2011, 14:46:07 pm
 :nono: Blasfemi....
senza il peperone le emissioni non raggiungono mai l'apice...

ma siamo un pelino OT.....
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ale_ale on April 29, 2011, 16:46:03 pm
Ed ecco svelato l'antico segreto dei colpi a mitraglia del kenpo, altro che kiusho  :swat:
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 29, 2011, 17:30:23 pm
Ed ecco svelato l'antico segreto dei colpi a mitraglia del kenpo, altro che kiusho  :swat:

 :-X
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: carlo on June 23, 2011, 17:19:04 pm

Il problema è uno solo e lo stiamo ripetendo da parecchio:
Se ci iscriviamo in una koryu, siamo disposti ad accettare questo modo di fare?

Potete anche decidere di andare a giocare a boccette, invece.

Non potete certo pretendere che un koryu cambi per adattarsi alle vostre esigenze.
[/quote]

Già, come quelli che entrano nel ristorante vegetariano e si lamentano che non servano braciole di maiale.
 ;)

carlo, ghìv de pìpòl uot de uònt
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Krypteia on June 23, 2011, 17:52:03 pm

Le Arti Marziali antiche FUNZIONANO. Non c'è veramente bisogno di adattarle o migliorarle, solo di capirle. Se non funzionano, qualcuno sta sbagliando qualcosa.


Non ho ancora letto tutto il thread, ma questa frase mi ha fatto tornare in mente una splendida storia/favola/parabola sulle strade lastricate che se non ricordo male raccontasti anni fa su FAM.
Potresti ripostarla qui (se non lo hai già fatto nelle pagine successive), a uso e consumo di tutti?
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on June 23, 2011, 17:55:00 pm
lunedi
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Ookamiyama on June 27, 2011, 16:10:51 pm
Il giovane figlio del Rahja (erano gli inzi del '900) venne mandato a studiare in Inghilerra, e tornò dopo alcuni anni entusiasta della civiltà occidentale.  Tra i carichi di novità che aveva portato dall'Inghilterra vi era una splendida automobile, che andava come un destriero facendo il rumore di un drago. Meglio, sarebbe andata, ma. come spegò l'imbarazzato meccanico (Inglese) era fatto per le strade lastricate, come c'erano a Londra.
Il Rahja accolse la domanda del figlio, ed ordinò che le strade della capitale fossero lasticate.
Prima dei lavori, gli dissero gli ingenieri, tuttavia occorreva plire le strade.
E venne tolto un primo srato di sporcizia.
Non bastava, e si attaccò un secondo strato di sporcizia storica.
Ma sotto stava un durissimo srato di sporcizia millenaria, bisognava togliere anche quello.
E lo strato venne tolto, e si scoprì che sotto, le strade della capitale erano magnificamente lastricate
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Mente che vaga on June 27, 2011, 17:40:33 pm
Il giovane figlio del Rahja (erano gli inzi del '900) venne mandato a studiare in Inghilerra, e tornò dopo alcuni anni entusiasta della civiltà occidentale.  Tra i carichi di novità che aveva portato dall'Inghilterra vi era una splendida automobile, che andava come un destriero facendo il rumore di un drago. Meglio, sarebbe andata, ma. come spegò l'imbarazzato meccanico (Inglese) era fatto per le strade lastricate, come c'erano a Londra.
Il Rahja accolse la domanda del figlio, ed ordinò che le strade della capitale fossero lasticate.
Prima dei lavori, gli dissero gli ingenieri, tuttavia occorreva plire le strade.
E venne tolto un primo srato di sporcizia.
Non bastava, e si attaccò un secondo strato di sporcizia storica.
Ma sotto stava un durissimo srato di sporcizia millenaria, bisognava togliere anche quello.
E lo strato venne tolto, e si scoprì che sotto, le strade della capitale erano magnificamente lastricate

Fantastica.
Title: Re: Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Darth Dorgius on June 27, 2011, 17:57:39 pm
Proprio vero. :thsit:

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Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Krypteia on June 27, 2011, 20:54:47 pm
Grazie mille Ookamiyama.
Title: Re:Sulla sottomissione ad una Koryu
Post by: Fanchinna on June 28, 2011, 09:04:50 am
Segue fattura...