nel vostro stile, leve e proiezioni, da dove provengono?
dai kata, da altri stili oppure fanno parte del bagaglio tecnico del vostro karate come "accessori" in più, ma staccati dai kata?
voglio precisare che il termine leve nel karate, non mi piace molto, mi piace di più chiamarle rotture (immediate), leve mi dà l'idea di controllo dell'aggressore e trovo ciò poco sicuro.
Fudo... ti sei meritato un appoggione.
amichevole e senza doppi fini, si intende... XD
sono d'accordo con te fudo, ma di sicuro avevo capito male il tuo commento, avevo capito che dicevi che gli stili di okinawa hanno deviato e non gli stili giapponesi, quindi pensavo che gli stili di okinawa avessero deviato da qualcosa di precedente e più antico (per esempio i loro antenati cinesi), ma non capivo cosa intendevi :)
Perdonate la franchezza, ma in nessuna scuola di Karate, Kudo a parte, ho visto leve e proiezioni minimamente comparabili con Aikido, Judo, JJ o BJJ.
Quindi preferisco rivolgermi a tali discipline per addentrarmi in questi mondi.
Non sono d'accordo con Neco su tante cose ma in particolare sulla corta distanza come caratteristica intrinseca della DP. Al contrario trovo fondamentale saper gestire la lunga distanza per parecchi motivi, tra gli altri l'eventualità di gestire più aggressori e l'accorgimento di riservarsi sempre una via di fuga, entrambe strategie inapplicabili se si cerca di default il controllo e il corpo a corpo. Saper usare i calci è condizione necessaria a quanto appena scritto (va da sé che 4 arti a disposizione sono meglio di 2 + altri 2 poco utilizzabili perché non allenati a dovere) e anche le posizioni basse hanno a loro ragion d'essere molto precisa, soprattutto quando si cercano spostamenti ampi e veloci e si vuole opporre resistenza ad una presa.
Sono invece d'accordo che il Karate giapponese si sia snaturato (nel senso di aver cambiato la propria natura) rispetto alle origini, trovando una sua specializzazione e un suo posizionamento e per me è tutt'altro che negativo :thsit:
nel vostro stile, leve e proiezioni, da dove provengono?
dai kata, da altri stili oppure fanno parte del bagaglio tecnico del vostro karate come "accessori" in più, ma staccati dai kata?
voglio precisare che il termine leve nel karate, non mi piace molto, mi piace di più chiamarle rotture (immediate), leve mi dà l'idea di controllo dell'aggressore e trovo ciò poco sicuro.
ovviamente se si ha la possibilità di lavorare con esperti del settore c'è tutto da imparare (ad esempio una cosa che mi piacerebbe in futuro fare sarebbe raccogliere quell'insieme di leve e proiezioni che si trovano/ho trovato nel mio sistema e farmele spiegare ed eventualmente correggere da un judoka). :)
Il problema, a mio avviso, non è tanto la presenza o la mancanza di leve e proiezioni nel Karate (quale che sia lo stile) poichè non ritengo possibile che si possa pensare un'Arte da combattimento che non contempli l'eventualità del corpo a corpo.
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A mio avviso occorre umiltà, serve essere disposti a riconoscere certe necessità e andare a soddisfarle da chi ne ha competenza.
Ovviamente vale per chi avverte certe esigenze, chi è invece soddisfatto di ciò che fa e di come lo fa non ha che da continuare per la strada che sta percorrendo.
P.S.
Ryujin, ti prometto che, quando riusciremo a ritrovarci, sarà mio impegno affrontare la questione dei "pugni presi al volo" e delle cose di questo genere.
Ryujin, ti prometto che, quando riusciremo a ritrovarci, sarà mio impegno affrontare la questione dei "pugni presi al volo" e delle cose di questo genere.Ce n'è tanto da affrontare a mio avviso, tanta fuffa da eliminare... :om:
15 Minuti dedicati espressamente a quell'equivoco e a vedere di che si tratta in realtà ;)Ryujin, ti prometto che, quando riusciremo a ritrovarci, sarà mio impegno affrontare la questione dei "pugni presi al volo" e delle cose di questo genere.Ce n'è tanto da affrontare a mio avviso, tanta fuffa da eliminare... :om:
A proposito. Coca cola pagata a chi la prossima volta riesce ad afferrare il mio pugno (ovviamente guantato) al volo in sparring a mettermi in leva (senza spaccarmi il braccio, grazie) :gh:
15 Minuti dedicati espressamente a quell'equivoco e a vedere di che si tratta in realtà ;)Ryujin, ti prometto che, quando riusciremo a ritrovarci, sarà mio impegno affrontare la questione dei "pugni presi al volo" e delle cose di questo genere.Ce n'è tanto da affrontare a mio avviso, tanta fuffa da eliminare... :om:
A proposito. Coca cola pagata a chi la prossima volta riesce ad afferrare il mio pugno (ovviamente guantato) al volo in sparring a mettermi in leva (senza spaccarmi il braccio, grazie) :gh:
Il Wado, dice Shiomitsu, è 70% jujutsu e 30 % karate....
Perdonate la franchezza, ma in nessuna scuola di Karate, Kudo a parte, ho visto leve e proiezioni minimamente comparabili con Aikido, Judo, JJ o BJJ.
Quindi preferisco rivolgermi a tali discipline per addentrarmi in questi mondi.
Come sai, ho perso molta della mia baldanza nel sostenere i kata come emtodo di apprendimento.Perdonate la franchezza, ma in nessuna scuola di Karate, Kudo a parte, ho visto leve e proiezioni minimamente comparabili con Aikido, Judo, JJ o BJJ.Come arricchimento forse hai ragione
Quindi preferisco rivolgermi a tali discipline per addentrarmi in questi mondi.
come bagaglio tecnico diciamo
il punto qui è trovare l'anello di congiunzione
Il Wado, dice Shiomitsu, è 70% jujutsu e 30 % karate....
x me è 80% e 20%
ma è già molto aver trovato uno che la pensa come me
Suzuki non è di questo parere
Effettivamente tra le righe ti ho compresoSono d'accordo, e penso che prima ancora di saper collegare un gyaku tsuki ad un o soto gari, sia importante eseguirli singolarmente in maniera veramente corretta.
ed il punto, ripeto, credo sia proprio questo
non solo i macro argomenti ma i trait d'union
gli anelli di congiunzione
non so come dire
Effettivamente tra le righe ti ho compresoSono d'accordo, e penso che prima ancora di saper collegare un gyaku tsuki ad un o soto gari, sia importante eseguirli singolarmente in maniera veramente corretta.
ed il punto, ripeto, credo sia proprio questo
non solo i macro argomenti ma i trait d'union
gli anelli di congiunzione
non so come dire
GiustoTutte considerazioni correttissime Fanchinna.
considerato però che siamo grandicelli
proviamo a fare un passo avanti:
tu hai un bagaglio tecnico di tutto rispetto in un arte di striking, (che è quella che piace a te e che sta bene a te) e sai eseguire le tecniche in maniera corretta
poi comprendi che non esiste solo quest'ambito ma che ne vanno considerati per lo meno un altro paio:
corpo a corpo
lotta a terra
ed allora da bravo marzialista aperto di vedute
ti trovi un altra scuola/maestro...
e/o altri due
e colmi queste lacune tecniche
però, arrivato li, mica è finita
quand'è che termina lo striking ed inizia il corpo a corpo?
quand'è che termina il corpo a corpo ed inizia la lotta a terra?
qual'è il metodo usato dal lottatore per chiudere la distanza e portare lo striker nel suo ambito?
e viceversa esistono dei modi con i quali lo striker può prevenire di essere afferrato e/o portato dal lottatore sul suo terreno?
quindi le tecniche vanno studiate legate?No, non dico questo :)
Tutte considerazioni correttissime Fanchinna.
Qui secondo me la questione si complica perchè da un lato bisogna davvero conoscere i vari ambiti prima, poi è necessario un lavoro che faccia da collante tra le discipline conosciute (io per esempio so un abbastanza di Karate e qualcosa di BJJ, ma sono completamente scollegati, anzi, diciamo che uso il BJJ semplicemente per difendermi dalla lotta e per rialzarmi resettando la situazione).
Secondo me stiamo fondamentalmente parlando (tanto per restare nel tema del giorno) di MMA.
Immagino che tu mi parlerai anche di JJ, anche se sinceramente per quello che ho visto io dal vivo e sul tubo, qui il bagaglio degli atemi generalmente è abbastanza abbozzato tanto quanto possono esserlo le proiezioni del Karate.
Se ho interpretato correttamente le tue frasi sibilline credo di sì :thsit:
Il karate goju, così come trasmesso dalla IOGKF, oppure dalla IKO per la discendenza di Yamaguchi per tramite di Yamamoto, non solo ha leve e proiezioni oltre che sbilanciamenti, ma le stesse sono identificabili nei kata, anche dalle cinture arancioni.
Tutto il goju ryu di Okinawa comprende leve eproiezioni, non solo quello iogkf, Steno :)Vero, come le comprende anche il goju Giapponese che Yamamoto ha imparato da nonno Gogen :)
Infatti caro roroarro, non ho detto cintura arancione per nulla, dato che per ottenerla, bisogna saper eseguire almeno passabilmente gekisai dai ichi, oltre che taikioku gedan. :)
Ma se tu sai questo, è perchè il tuo Maestro ha avuto cura di insegnartelo, se non te lo insegna, potresti dopo molti anni arrivarci da solo, semmai tu abbia un apprendimento critico, come non arrivarci mai, se ti limiti a pappagallare ciò che sai acriticamente.
Andando avanti, vedrai che trovi altre leve, proiezioni, "cose strane" che se impari a combattere a diverse distanze, prendono forma e senso, mentre se stai a distanza solo lunga o solo corpo a corpo, non capirai, perchè non hai esperienza adatta a capire ciò che fai.
Resta il fatto che, per piazzare leve ed immobilizzazioni, l'aikido sia eccellente, per proiettare in verticale e sfasciare tipo vetro, il judo sia ottimo, per annodare tipo laccio delle scarpe il ju-jutsu sia molto adatto, per frammentare ossa il karate sia il più indicato MA...
Chi ti impedisce di fare qualche lezione di queste Arti a livello marziale, non sportivo, per appropriarti di tecniche che, a ben vedere, nei kata sono ben nascoste, oppure, più facile, migliorare le tue capacità approfittando delle spiegazioni di chi in quelle cose eccelle?
Io il combattimento a terra, lo imparo da jutsuka e judoka, perchè ne sono esperti, rispetto a me, in cambio insegno loro a tirar castagne di braccia e di gambe...
Grazie ad un mio allievo, cintura neradi judo nel 1985, intendo portare a tutti delle lezioni di liberazione da presa al suolo, soprattutto in ottica antistupro, ma il suo Maestro, era un celerino che andò in pensiuone nel '74, a quei tempi non avevano scudi o caschi, solo manganello in nerbo di bue coraggio e sangue freddo, oltre a tecnica affinata sui campi di battaglia contro eversivi di ogni colore...
Il problema, a mio avviso, non è tanto la presenza o la mancanza di leve e proiezioni nel Karate (quale che sia lo stile) poichè non ritengo possibile che si possa pensare un'Arte da combattimento che non contempli l'eventualità del corpo a corpo.grazie ronin per l'intervento (anche agli altri), la tua lucidità è sempre importante.
Nello Judo tradizionale ci sono colpi, poi non vengono riproposti in gara, ma ci sono.
Il punto è nell'importanza che viene data a leve e proiezioni, importanza assai bassa, perchè il Karateka degli ultimi 50/60 anni ha assunto l'immagine di uno che "colpisce" e su quello si è concentrato.
In questa maniera si arriva a perdere i dettagli, cioè quelle componenti che rendono possibile ed efficace una leva o una proiezione, che si compongono di questioni anatomiche e di fisica, di cinetica, non di forza o altro.
Oggi, per recuperare certe cose, non basta analizzare e scomporre i Kata, perchè contengono errori e mancanze di fondo, manca la "fisica" di quei gesti.
Vorrei che mi chiarissi un paio di punti.Se ho interpretato correttamente le tue frasi sibilline credo di sì :thsit:
so essere più sibillino
no no ero abbastanza franco e diretto
vorrei solo aggiungere che
da un lato io lo giudico un fatto positivo: allarghi le tue vedute, ampli i tuoi allenamenti
ti prepari in una materia che non ti è confacente e, se capitasse....
dall'altro vi può essere alla base un ragionamento più superbo della presunta umiltà
infatti molte palestre di karate che mi invitano x delle lezioni di DP
mi chiedono tipicamente degli argomenti diversi rispetto a quanto normalmente si pratica
sembra, in apparrenza, un fatto giusto
dall'altro ho scoperto che spesso la presunzione che vi è alla base è rischiosa
"siccome sui colpi siamo preparati, e forse tu non hai niente da insegnarci, mostraci un altra materia,
se impariamo 100 bene ma anche se impariamo 50 sono comunque 50 in più
e che non inficiano ciò che stiamo facendo"
non so se mi spiego
probabile che la sportivizzazione abbia contribuito non poco alla specializzazione delle arti. e la sportivizzazione nel karate ebbe inizio già una sessantina di anni fa. a questo aggiungerei il fatto che l'esportazione in giappone del karate abbia portato problemi di carattere "nazionalistico": la presenza di arti, anzi, di forme di Budo ufficialmente riconosciute, si scontrò con l'arrivo di una nuova forma di lotta che andava diversificata e integrata perché risultasse giapponese di fatto e al tempo stesso fosse distinta da quanto già presente sul suolo nipponico...Però se vogliamo è proprio il karate sportivo WKF di questi ultimi anni che sta ridando una grande importanza alle proiezioni.
Routine :)risposta che sapevo scontata... :D
probabile che la sportivizzazione abbia contribuito non poco alla specializzazione delle arti. e la sportivizzazione nel karate ebbe inizio già una sessantina di anni fa. a questo aggiungerei il fatto che l'esportazione in giappone del karate abbia portato problemi di carattere "nazionalistico": la presenza di arti, anzi, di forme di Budo ufficialmente riconosciute, si scontrò con l'arrivo di una nuova forma di lotta che andava diversificata e integrata perché risultasse giapponese di fatto e al tempo stesso fosse distinta da quanto già presente sul suolo nipponico...Sono dell'opinione, ovviamente opinabile, che queste cose seppur sensate, abbiano ricevuto imput molto meno nobili.
Vorrei che mi chiarissi un paio di punti.
Parliamo per semplicità solo di pugni e prendiamo ad esempio il pugile che dei pugni è il re.
Cosa avresti da insegnare a lui sulla sua materia? Più che la corretta esecuzione del pugno forse il quando e il dove tirarlo e gli accorgimenti per difendersi da situazioni che nella sua disciplina non sono previste.
D'altronde sul pugno puro del KO, quello giusto che stende un bisonte, probabilmente saresti tu a dover imparare da lui.
Dico bene?
... o forse sono una vecchia fotografia di un territorio che ormai è cambiato.
Se al pugile tu non insegni jab, cross, hook o upper, ma piuttosto gli insegni una palmata o una dirty move allora è chiaro. Ma davvero non mi figuro un qualunque praticante che non voglia conoscere modi di attaccare diversi da quelli per lui usuali.
(http://www.karateclubagenais.com/Nomenclature%20bras.jpg)
domanda per Shurei-Kan:
ma ci conosciamo?
domanda per ryujin:Ehm... io non ho un dojo e il mio "programma" è ancora in fase di profonda elaborazione.
sono un quadretto nel tuo dojo
o le usi nei tuoi programmi di DP?
domanda per ryujin:Ehm... io non ho un dojo e il mio "programma" è ancora in fase di profonda elaborazione.
sono un quadretto nel tuo dojo
o le usi nei tuoi programmi di DP?
Sono dell'idea che gli uchi waza siano importanti soprattutto in una fase di corpo a corpo.
hehehehe
Che tirata di orecchie
probabile che la sportivizzazione abbia contribuito non poco alla specializzazione delle arti. e la sportivizzazione nel karate ebbe inizio già una sessantina di anni fa. a questo aggiungerei il fatto che l'esportazione in giappone del karate abbia portato problemi di carattere "nazionalistico": la presenza di arti, anzi, di forme di Budo ufficialmente riconosciute, si scontrò con l'arrivo di una nuova forma di lotta che andava diversificata e integrata perché risultasse giapponese di fatto e al tempo stesso fosse distinta da quanto già presente sul suolo nipponico...Però se vogliamo è proprio il karate sportivo WKF di questi ultimi anni che sta ridando una grande importanza alle proiezioni.
purtroppo ryujin (moderatore) e fanchinna hanno un pò sviato dal discorso :nono:
ma comunque io, a questo punto sono soddisfatto, ma se volete si può continuare. :)
(http://www.karateclubagenais.com/Nomenclature%20bras.jpg)
LA DENT DU TIGRE è fenomenale! :spruzz: :sbav:
CowBoy ma dove le vai a pescare? ;D ;D ;D ;D ;D
si può proiettare anche tramite una leva
ma sotto il profilo strettamente dottrinale non è una proiezione
è una leva
... moderatore, che, dovreste aver notato, è abbastanza indulgente con gli OT, se sono interessanti o divertenti :)hehehehe
Che tirata di orecchie
ma no, scherzavo, ryujin come moderatore è esemplare
si può proiettare anche tramite una leva
ma sotto il profilo strettamente dottrinale non è una proiezione
è una leva
oppure una pro-leva
o leva-zione...
ma sono termini per esperti... :halo:
si può proiettare anche tramite una leva
ma sotto il profilo strettamente dottrinale non è una proiezione
è una leva
oppure una pro-leva
o leva-zione...
ma sono termini per esperti... :halo:
cos'hai mangiato stamane?
mi interessa molto
Immagino che farai cene piuttosto abbondanti...
ma voglio diventare un maestrone con la panza dura...
Visto che sono appena tornato da casa di un amico con cui ho lavorato fra l'altro un po' di applicazioni, ho notato che, come al solito, dipende molto dal contesto specifico in cui è applicata una tecnica. Uno stesso passaggio di un kata infatti funziona come leva o rottura applicato contro una presa al polso, ma non avrebbe alcun senso realistico contro un pugno. In quel caso, diventa una parata/intercettazione, una deviazione per portare fuori oppure direttamente un attacco desensibilizzante contro l'arto avversario(quella che ad es. nel jkd chiamerebbero una "distruzione"). L'idea mi è venuta provando applicazioni del Taijiquan, ma, riferito giustamente al Karate, potrei tranquillamente prendere ad esempio Sotouke o Gedan barai, dove entrambe queste possibilità applicative sarebbero valide. ;)
Visto che sono appena tornato da casa di un amico con cui ho lavorato fra l'altro un po' di applicazioni, ho notato che, come al solito, dipende molto dal contesto specifico in cui è applicata una tecnica. Uno stesso passaggio di un kata infatti funziona come leva o rottura applicato contro una presa al polso, ma non avrebbe alcun senso realistico contro un pugno. In quel caso, diventa una parata/intercettazione, una deviazione per portare fuori oppure direttamente un attacco desensibilizzante contro l'arto avversario(quella che ad es. nel jkd chiamerebbero una "distruzione"). L'idea mi è venuta provando applicazioni del Taijiquan, ma, riferito giustamente al Karate, potrei tranquillamente prendere ad esempio Sotouke o Gedan barai, dove entrambe queste possibilità applicative sarebbero valide. ;)
ma infatti qualsiasi movimento può diventare qualsiasi cosa in base alla circostanza...
bisogna però averne la cognizione...
Visto che sono appena tornato da casa di un amico con cui ho lavorato fra l'altro un po' di applicazioni, ho notato che, come al solito, dipende molto dal contesto specifico in cui è applicata una tecnica. Uno stesso passaggio di un kata infatti funziona come leva o rottura applicato contro una presa al polso, ma non avrebbe alcun senso realistico contro un pugno. In quel caso, diventa una parata/intercettazione, una deviazione per portare fuori oppure direttamente un attacco desensibilizzante contro l'arto avversario(quella che ad es. nel jkd chiamerebbero una "distruzione"). L'idea mi è venuta provando applicazioni del Taijiquan, ma, riferito giustamente al Karate, potrei tranquillamente prendere ad esempio Sotouke o Gedan barai, dove entrambe queste possibilità applicative sarebbero valide. ;)Questo è uno dei fondamenti cardine del combattimento.
Visto che sono appena tornato da casa di un amico con cui ho lavorato fra l'altro un po' di applicazioni, ho notato che, come al solito, dipende molto dal contesto specifico in cui è applicata una tecnica. Uno stesso passaggio di un kata infatti funziona come leva o rottura applicato contro una presa al polso, ma non avrebbe alcun senso realistico contro un pugno. In quel caso, diventa una parata/intercettazione, una deviazione per portare fuori oppure direttamente un attacco desensibilizzante contro l'arto avversario(quella che ad es. nel jkd chiamerebbero una "distruzione"). L'idea mi è venuta provando applicazioni del Taijiquan, ma, riferito giustamente al Karate, potrei tranquillamente prendere ad esempio Sotouke o Gedan barai, dove entrambe queste possibilità applicative sarebbero valide. ;)Questo è uno dei fondamenti cardine del combattimento.
Qualsiasi cosa facciamo, per poterla fare quando e come occorre, in modo spontaneo e istintivo, quindi con efficacia, necessita di essere solo un gesto, mai un "gesto per".
Il "gesto per" lo possiamo attuare quando la cosa diventa lucida e intenzionale, quando abbiamo il controllo della situazione e dell'avversario, in genere quando c'è una sua manifesta inferiorità o quando è stremato.
Ma in un contesto caotico, verranno fuori solo quei gesti dettati da stress e istinto, quindi non sarà possibile stabilire se fare o meno quel gesto, impossibile dire "questo no perchè è una parata".
Tutto quello che impariamo a fare, posizioni comprese, fino anche alle cadute, è tecnica, ne più ne meno, utile in uscita, in difesa come in attacco, a seconda della situazione e dell'opportunità.
Il fatto che venga loro attribuito un ruolo, è solo per la nostra necessità di sapere cosa stiamo facendo e perchè, se imparassimo dei movimenti senza un ruolo, non riusciremmo a superare i troppi dubbi, non riusciremmo a dare uno scopo alla pratica, finiremmo per praticare inutilmente.
Quello stdio però, deve poi essere superato, approfondito, compreso e sviluppato, possibilmente a livello personale, poichè non sarà mai il maestro a combattere per noi, quindi il "suo Karate" sarà ottimo ma solo per lui, a noi occorre il "nostro Karate" o non ci si leva dai guai.
Bravo Takuanzen, mi piace la tua evoluzione.
La butto lì....kata.
come sviluppare questa cognizione del principio dietro il movimento in modo da potersene appropriare ed essere liberi di applicarlo quando più ci piace? In sostanza vi viene in mente un esercizio che consente di imparate a muoversi nello spazio concentrandosi su sè più che sul colpo avversario, in modo da non acquisire un'arte del tipo "lui fa così io faccio cosà"?
Visto che sono appena tornato da casa di un amico con cui ho lavorato fra l'altro un po' di applicazioni, ho notato che, come al solito, dipende molto dal contesto specifico in cui è applicata una tecnica. Uno stesso passaggio di un kata infatti funziona come leva o rottura applicato contro una presa al polso, ma non avrebbe alcun senso realistico contro un pugno. In quel caso, diventa una parata/intercettazione, una deviazione per portare fuori oppure direttamente un attacco desensibilizzante contro l'arto avversario(quella che ad es. nel jkd chiamerebbero una "distruzione"). L'idea mi è venuta provando applicazioni del Taijiquan, ma, riferito giustamente al Karate, potrei tranquillamente prendere ad esempio Sotouke o Gedan barai, dove entrambe queste possibilità applicative sarebbero valide. ;)
ma infatti qualsiasi movimento può diventare qualsiasi cosa in base alla circostanza...
bisogna però averne la cognizione...
La butto lì....
come sviluppare questa cognizione del principio dietro il movimento in modo da potersene appropriare ed essere liberi di applicarlo quando più ci piace? In sostanza vi viene in mente un esercizio che consente di imparate a muoversi nello spazio concentrandosi su sè più che sul colpo avversario, in modo da non acquisire un'arte del tipo "lui fa così io faccio cosà"?
e la lotta a terra?Credo nello studio della lotta a terra, ma credo anche che sia un terreno minato, nel senso che porta con sè il rischio di ulteriori allontanamenti dalla realtà.
volevo complicare la discussione... ;D
e la lotta a terra?Temo che li sia un pianeta diverso dal karate, nel senso che, da quanto ne so nella mia ignoranza, la lotta a terra del karate serve solo a rialzarsi prima di subito, non come nel judo, dove è parte del normale combattimento, dove quindi si può combattere tanto in piedi quanto a terra.
volevo complicare la discussione... ;D
L'idea che ho anch'io e che secondo me è sviluppato bene nel concetto di ground survival del CKM :thsit:e la lotta a terra?Credo nello studio della lotta a terra, ma credo anche che sia un terreno minato, nel senso che porta con sè il rischio di ulteriori allontanamenti dalla realtà.
volevo complicare la discussione... ;D
Partendo dall'assunto che, a terra è suggeribile non finirci, per più di un motivo, dal non trovarsi presi a calci in bocca da due o tre stronzi, al fatto che l'asfalto fa assai più male del tatami, rimane ovvio che si può cadere, essere messi a terra, quindi è necessario avere delle opzioni per tornare in piedi o si risulta disarmati in quel contesto, con tanti saluti alle grandi capacità di combattere in piedi.
Di fatto però, il solo momento in cui ci si può permettere il lusso di lottare a terra (nel senso più ampio) è nell'uno contro uno, o quando stiamo affrontando l'ultimo aggressore rimasto in piedi, in ogni altro caso è un suicidio.
Inoltre, lottare a terra, porta con sè la certezza di farsi male anche senza essere colpiti, quindi occore sapere come recuperare la condizione più naturale per l'uomo, quella eretta appunto.
Quindi ok allo studio della lotta a terra in tutte le possibili varianti, ma mantenendo chiaro in testa che deve rimanere unop sfortunato momento di passaggio, a meno che non si sia in contesto sportivo.
Per restare al concetto di darsela a gambe, provate a fuggire via da terra.
Comunque la cosa sicura è che se non si sa lottare a terra (anche in maniera "sportiva") almeno un minimo, non si è in grado di attuare con efficienza le strategie di recupero della posizione in piedi.
La risposta che volevo... :thsit: bravo steno che ha colto ciò che volevo dire :sur: :sur:La butto lì....kata.
come sviluppare questa cognizione del principio dietro il movimento in modo da potersene appropriare ed essere liberi di applicarlo quando più ci piace? In sostanza vi viene in mente un esercizio che consente di imparate a muoversi nello spazio concentrandosi su sè più che sul colpo avversario, in modo da non acquisire un'arte del tipo "lui fa così io faccio cosà"?
Eseguito nel modo più zen possibile, ovvero, alla ricerca della perfezione dei movimenti, con mente completamente vuota, come fosse un foglio totalmente bianco.
Per fare questo però, bisogna prima fare quel minimo di meditazione, atto a vuotare la mente dal consueto turbinio incontrollato ed incontrollabile di pensieri, preoccupazioni e quant'altro. :)
Senz'ombra di dubbio Ryujin. ;)
Per quel che concerne il Judo (ad esempio) il discorso non è granchè differente, basti vedere di quali e quante cose si componga il Judo tradizionale.
Che poi, la sua accezione agonistica, porti moltissimo il discorso a terra, è un fatto anche di identità, di necessità nel non confondere con altro.
Anche il BJJ comprende un enorme lavoro in piedi.
Il punto è che, Karateka, Judoka o Jutsuka che uno sia, picchiare giù sull'asfalto FA MALE e fa male a tutti!
Essere in posizione orizzontale e rimanere troppo a lungo così, impedisce a chiunque di "correre", persino ai Judoka, ma garantisce a chiunque un altissimo rischio "calci in faccia dei compari", persino ai Judoka.
Non dobbiamo confondere, come al solito, le varianti agonistiche delle varie discipline, quando queste sono viste in ottica di "combattimento", o di strategia e di DP, tutte quante, senza eccezione alcuna, hanno le stesse priorità, esattamente come ogni pesce ha la priorità di tornare subito in acqua, anche quelli che resistono più a lungo fuori ;)
Senz'ombra di dubbio Ryujin. ;)Sostanzialmente, hai replicato quello che ho detto io, buona cosa, vuol dire che siamo in linee molto similari e, sapendo che poratichi da lunghi anni, questo mi fa piacere, vuol dire che non sono fuori strada.
Per quel che concerne il Judo (ad esempio) il discorso non è granchè differente, basti vedere di quali e quante cose si componga il Judo tradizionale.
Che poi, la sua accezione agonistica, porti moltissimo il discorso a terra, è un fatto anche di identità, di necessità nel non confondere con altro.
Anche il BJJ comprende un enorme lavoro in piedi.
Il punto è che, Karateka, Judoka o Jutsuka che uno sia, picchiare giù sull'asfalto FA MALE e fa male a tutti!
Essere in posizione orizzontale e rimanere troppo a lungo così, impedisce a chiunque di "correre", persino ai Judoka, ma garantisce a chiunque un altissimo rischio "calci in faccia dei compari", persino ai Judoka.
Non dobbiamo confondere, come al solito, le varianti agonistiche delle varie discipline, quando queste sono viste in ottica di "combattimento", o di strategia e di DP, tutte quante, senza eccezione alcuna, hanno le stesse priorità, esattamente come ogni pesce ha la priorità di tornare subito in acqua, anche quelli che resistono più a lungo fuori ;)
Sostanzialmente, hai replicato quello che ho detto io, buona cosa, vuol dire che siamo in linee molto similari e, sapendo che poratichi da lunghi anni, questo mi fa piacere, vuol dire che non sono fuori strada.;) ;) ;) ;) ;) :)
Sulle proiezioni, bisogna considerare alcuni aspetti tecnici.
La proiezione è spesso tecnica per preservarsi da danni peggiori, in realtà non è così facile far fare certi voli a un tizio, è molto più probabile che, se la tecnica entra, il tizio schianti a terra rovinosamente.
In quest'ottica, la proiezione è un pò la scelta sul male minore, ossia "scelgo di scassare una caviglia, una spalla o un ginocchio che è meglio della colonna vertebrale".
Alcune proiezioni altro non sono che delle Mae Ukemi (che sul marciapiede non sono comunque godibilissime) mentre quelle realmente "subite" sono quelle eseguite con "caricamento", dove la salvezza passa per l'abitudine a girar sul fianco e ad aggrapparsi a Tori per controllare la velocità di impatto al suolo.
Quando si subisce una proiezione, sarebbe sempre buona norma cercare un qualsiasi punto di aggrappo a chi ci proietta, proprio come forma mentis, come gesto automatico, non solo per meglio gestire l'impatto al suolo, ma anche per avere una opportunità di Kaeshi Waza in Sutemi.
Li può svilupparsi una fase di lotta a terra, tipo la leva al gomito in iperestensione tipica dello Judo, che nella realtà dovrebbe essere fulminea e rompere per poi rialzarsi immediatamente.
In ogni caso, molte delle proiezioni che si studiano, vengono prese come esercizio ginnico spettacolare, quando invece, sebbene spettacolari, altro non sono che tecnica, per non rompersi la schiena.
Naturalmente :thsit: Se nemmeno i campioni delle MMA riescono ad essere eccezionali in tutto tantomeno possiamo aspettarcelo noi dopolavoristi. Però secondo me quelle 6 / 8 ore che dedichiamo a settimana al nostro martial hobby possono essere investite molto meglio di come si fa normalmente.Comunque la cosa sicura è che se non si sa lottare a terra (anche in maniera "sportiva") almeno un minimo, non si è in grado di attuare con efficienza le strategie di recupero della posizione in piedi.
Ecco! Qui te lo appoggio (con indifferenza eh!) perchè è quello che più mi ineressa/interesserebbe per la mia pratica.
Io non credo che uno striker si possa specializzare al massimo nella lotta o viceversa.
Ogni sistema è valido nel suo campo specifico ed è necessario che ognuno si specializzi al massimo nel proprio campo per poi avere un'infarinatura anche di altro in modo da potersi gestire e limitare i danni cercando comunque di portare l'avversario sul proprio terreno.
La sfida Inoki vv Ali insegna! :thsit:
Non condivido gli estremismi, cioè, chi da un lato non ammette che ci sia molto altro da imparare oltre alla propria pratica e chi salta da una pratica all'altra senza approfondirne nessuna restando sempre un mediocre. Come me! :dis:
Boh!Sinceramente per quello che ho potuto vedere ho la stessa impressione.
Io invece vedo che i principianti quando vengono proiettati cercano sempre di allungare le mani a terra per paura di cadere malamente, questa è la loro unica ossessione con il rischio conseguente di rimetterci dita, polsi, gomiti e spalle, non si preoccupano di aggrapparsi all'avversario che invece può essere spesso molto produttivo.
Target di principianti differente?
Boh!
Io invece vedo che i principianti quando vengono proiettati cercano sempre di allungare le mani a terra per paura di cadere malamente, questa è la loro unica ossessione con il rischio conseguente di rimetterci dita, polsi, gomiti e spalle, non si preoccupano di aggrapparsi all'avversario che invece può essere spesso molto produttivo.
Target di principianti differente?
Ma io scrivo a voi che siete delle macchine da guerra cribbio :grrr: :grrr: :grrr: :-* :-* :-* :-*
Name, faglielo passare come gioco, tipo capriole o roba simile, magari lo impara decentemente... ;)
D'accordo con tutto, aggiungo solo un particolare, che mi viene in mente. Per divincolarsi nella lotta a terra, vi è tutto un repertorio di pizzichi, colpi e leve "dirty" che sono veramente un asso nella manica. Per chiunque guardi alla D.P., conoscerle dovrebbe essere un must...
a "mettere il peso" quando si è sopra.
D'accordo con tutto, aggiungo solo un particolare, che mi viene in mente. Per divincolarsi nella lotta a terra, vi è tutto un repertorio di pizzichi, colpi e leve "dirty" che sono veramente un asso nella manica. Per chiunque guardi alla D.P., conoscerle dovrebbe essere un must...
Da inesperto di quel settore, ti posso però dire quello che mi hanno suggerito persone più esperte di me e cioè che, come in piedi, la cosa primaria da imparare è l'assumere una posizione stabile e sicura. La lotta a terra è un ambito molto tecnico e faticoso, in cui si rischia facilmente di sprecare energie in movimenti inutili. I "dirty tricks" sono utili e da non sottovalutare, ma a mio parere accessori rispetto al mantenimento di una buona postura e all'economizzazione energetica. Meglio prima prendere confidenza col suolo, mantenersi sciolti e rilassati e imparare a "mettere il peso" quando si è sopra. Almeno queste sono le cose su cui mi sto focalizzando io a livello più che principiante, agli incontri delle varie Mazzate o con altri amici. Chiedi a Mad o ad Oni come andavano i Ninja del Fam che pensavano quasi solamente a queste soluzioni... :nin:
comunque,per la lotta a terra,consiglio di farla sempre con qualcun che sia almeno 15/20 kg più pesante di noi..Anche quando vieni smerdato da uno che pesa la metà però :'(
si capiscono molte più cose... :thsit:
comunque,per la lotta a terra,consiglio di farla sempre con qualcun che sia almeno 15/20 kg più pesante di noi..Anche quando vieni smerdato da uno che pesa la metà però :'(
si capiscono molte più cose... :thsit:
Non l'ho scritto perchè mi pareva un po troppo off topic e semplicistico, ma anche io "batto molto" sulla questione pizzicotti sul tenero.
Ma evitando accuratamente l'uso di denti e unghie, infatti il pericolo di ledere la cute avversaria e contaminarsi con sangue di dubbia provenienza, è uno dei rischi che deve essere evitato.
specialmente su quel "vizio" di pestare il piede avanzato di cui parlavate!!1 :grrr: :grrr: :grrr:
comunque,per la lotta a terra,consiglio di farla sempre con qualcun che sia almeno 15/20 kg più pesante di noi..Anche quando vieni smerdato da uno che pesa la metà però :'(
si capiscono molte più cose... :thsit:
specialmente su quel "vizio" di pestare il piede avanzato di cui parlavate!!1 :grrr: :grrr: :grrr:
Che è? me lo sono perso... ???
Hai paura di me, vero?
però l'hai detto in modo elegante, complimenti
specialmente su quel "vizio" di pestare il piede avanzato di cui parlavate!!1 :grrr: :grrr: :grrr:
Che è? me lo sono perso... ???
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3219.585 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3219.585)
e aspetto ancora risposta!!!
specialmente su quel "vizio" di pestare il piede avanzato di cui parlavate!!1 :grrr: :grrr: :grrr:
Che è? me lo sono perso... ???
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3219.585 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3219.585)
e aspetto ancora risposta!!!
è un famoso trucchetto di Masaaki Hatsumi
come evita il tuo attacco la prima cosa che fa ti pesta il piede
Uno, ma non IL. Dovrei farti conoscere certi "scriccioli"... XDcomunque,per la lotta a terra,consiglio di farla sempre con qualcun che sia almeno 15/20 kg più pesante di noi..Anche quando vieni smerdato da uno che pesa la metà però :'(
si capiscono molte più cose... :thsit:
beh,
è solo questione di pratica...
una volta capiti un paio di concetti,nella lotta a terra il peso è un fattore dominante....
Uno, ma non IL. Dovrei farti conoscere certi "scriccioli"... XDcomunque,per la lotta a terra,consiglio di farla sempre con qualcun che sia almeno 15/20 kg più pesante di noi..Anche quando vieni smerdato da uno che pesa la metà però :'(
si capiscono molte più cose... :thsit:
beh,
è solo questione di pratica...
una volta capiti un paio di concetti,nella lotta a terra il peso è un fattore dominante....
non so se sul tubo lo trovi
io ho un taikai intero filmato è praticamente lo fa su ogni azione
quando ho tempo cerco,grazie :)
Dunque non sempre sono sufficienti "due concetti" contro uno che pur leggero è un bravo grappler.Uno, ma non IL. Dovrei farti conoscere certi "scriccioli"... XDcomunque,per la lotta a terra,consiglio di farla sempre con qualcun che sia almeno 15/20 kg più pesante di noi..Anche quando vieni smerdato da uno che pesa la metà però :'(
si capiscono molte più cose... :thsit:
beh,
è solo questione di pratica...
una volta capiti un paio di concetti,nella lotta a terra il peso è un fattore dominante....
ma infatti ho detto "un" ;)
quando ho tempo cerco,grazie :)
ma chiedi alla maestra ninja che fai prima :=)
Vabbè, allora aspetta ancora una decina di mesi, magari ti vede e ti imita, così le insegni a cadere, poi le insegni le leve, poi va all'asilo e castiga tutti, maestre comprese ;D :spruzz:Name, faglielo passare come gioco, tipo capriole o roba simile, magari lo impara decentemente... ;)
ma dici alla mia bimba?
non capisce ancora ste cose Steno,ha 11 mesi...
era un modo di dire Ryu...Ma questa è una cosa normale, a prescindere dal peso. E' noto che rispetto allo striking, che è meno naturale e immediato, il grappling ha una prima parte della curva di apprendimento molto ripida.
tempo fa ogni tanto giocavo a terra con uno shotokan più peso di me e ben palestrato (contro il mio fisico da impiegato)
me lo mangiavo mentre chiaccheravo con gli altri...
poi pian pianino sto ragazzo ha cominciato ad imparare e per batterlo ci dovevo mettere sempre più impegno...e via dicendo...
questo per dire che la lotta a terra va "capita" oltre che studiata...
era un modo di dire Ryu...Ma questa è una cosa normale, a prescindere dal peso. E' noto che rispetto allo striking, che è meno naturale e immediato, il grappling ha una prima parte della curva di apprendimento molto ripida.
tempo fa ogni tanto giocavo a terra con uno shotokan più peso di me e ben palestrato (contro il mio fisico da impiegato)
me lo mangiavo mentre chiaccheravo con gli altri...
poi pian pianino sto ragazzo ha cominciato ad imparare e per batterlo ci dovevo mettere sempre più impegno...e via dicendo...
questo per dire che la lotta a terra va "capita" oltre che studiata...
Su questo sono d'accordo ;) Io avevo capito che tu intendessi che il peso in qualche modo potesse da solo equilibrare una disparità tecnica. Siccome i miei compagni di BJJ sono più leggeri (e alcuni di molto) ma sicuramente più bravi, riescono a sfruttare i loro chili molto meglio di quanto io faccia con i miei.era un modo di dire Ryu...Ma questa è una cosa normale, a prescindere dal peso. E' noto che rispetto allo striking, che è meno naturale e immediato, il grappling ha una prima parte della curva di apprendimento molto ripida.
tempo fa ogni tanto giocavo a terra con uno shotokan più peso di me e ben palestrato (contro il mio fisico da impiegato)
me lo mangiavo mentre chiaccheravo con gli altri...
poi pian pianino sto ragazzo ha cominciato ad imparare e per batterlo ci dovevo mettere sempre più impegno...e via dicendo...
questo per dire che la lotta a terra va "capita" oltre che studiata...
mi sa che non ci capiamo Ryu...
il discorso sul peso era semplicemente un consiglio sull'allenamento..
e comunque a parità di esperienza e tecnica...conta molto...più che in piedi...
Ecco, QUESTA è roba che mi piace :sur:Si pare proprio di si!
Non a caso, mi pare di vedere che ci sia moltissimo lavoro dello Judo dentro.
Ma quanto bene farebbe lo Judo a scuola anche da noi :thsit:Non so, perchè judo è una parola straniera. Se si trattasse di una parola italiana dovrebbe essere utilizzato l'articolo il, se la parola successiva inizia per consonante, oppure l'articolo lo se la parola inizia per s +consonante oppure se inizia per z.
PS: Ma IL Judo o LO Judo? ??? ???
Siamo tutti saputi da quando esiste Google sensei XD
Anche per questo do più peso alle opinioni personali che non alle citazioni o alla nozionistica tecnica e storica.Siamo tutti saputi da quando esiste Google sensei XD
purtroppo questa cosa non mi piace molto...
un tempo almeno sapevi se la persona con cui "scrivevi" aveva conoscenze...ora tutti possono fare gli onniscienti...
non è riferito a nessuno ovviamente,pensiero a "voce alta"...
in tatami veritas ;)
C'è anche da notare però che ad una certa distanza ridotta, laddove il regolamento lo permetta, la dinamica di striking puro, cioè solo colpi, non si usa se non molto di rado. Praticamente nessuno rinuncia ad afferrare (e non parlo solo di afferrare un colpo, manovra peraltro già difficile di per se') e a utilizzare un clinch (lottatorio / judoistico o più tipico della MT). Anche quando sono andato a Mazzate Tribali ho notato che quando ci si mette d'accordo sulla liceità della manovra, è praticamente inevitabile.
Quindi secondo me prima di parlare di leve e proiezioni, sarebbe necessario impostare un lavoro di attacco e di difesa su questo tipo di situazione, più che fare kakie, perchè con due persone che si scontrano così vicine verosimilmente una delle due acchiappa, e di conseguenza l'altra.
perché lo vuoi prevenire?Happo.....sai[1] a volte prevenire è meglio che curare :)
1. | Scusa ma non ho saputo resistere ![]()
|
perché lo vuoi prevenire?
Credo che intanto per difendersi o solo prevenire il clinch bisogna conoscerlo, necessariamente.
In secondo luogo, come allude Happosai, il clinch non è necessariamente un male, ma può essere un'opportunitàSpoiler: show
Non ho capito bene cosa intendi per clinch basso, ma in generale lo sprawl si usa quando il compagno ha il centro di gravità più basso del tuo, per trasformare un suo vantaggio in uno tuo, portandoti sopra di lui e schiacciandolo a terra.Credo che intanto per difendersi o solo prevenire il clinch bisogna conoscerlo, necessariamente.
In secondo luogo, come allude Happosai, il clinch non è necessariamente un male, ma può essere un'opportunitàSpoiler: show
Verissimo Ryu, come per tutte le pratiche, per prevenire, difendersi e perchè no, sfruttare una qualsiasi tecnica come il clinch bisogna conoscerlo a fondo, saperlo portare e subire.
Ecco perche se adoperate un clinch su di me io sono morto! :-X
Per Ryu, ma quello sprowl (o qualcosa di simile) che mi avevi mostrato su un doble leg è applicabile anche su di un clinch basso?
In un DVD didattico del Byakuren Karate prestatomi da Luca Bagnoli (che ringrazio) ho visto finalmente un programma di kansetsu waza valido, interessante e applicato verosimilmente :thsit:Che se non sbaglio è preso a piene mani da quello dello Shorinji Kempo, dal quale il Byakuren deriva. Potrebbe essere qualcosa di simile a questo, magari in versione Jissen?
Purtroppo su questo specifico aspetto non trovo niente sul tubo...
Non male, ma nel video che ho visto erano un po' più snelle e con meno passaggi. Forse effetto della rielaborazione di Sugihara.In un DVD didattico del Byakuren Karate prestatomi da Luca Bagnoli (che ringrazio) ho visto finalmente un programma di kansetsu waza valido, interessante e applicato verosimilmente :thsit:Che se non sbaglio è preso a piene mani da quello dello Shorinji Kempo, dal quale il Byakuren deriva. Potrebbe essere qualcosa di simile a questo, magari in versione Jissen?
Purtroppo su questo specifico aspetto non trovo niente sul tubo...
[...]
Oops, quello era solo proiezioni. Sulle Kansetsu ho trovato questo di Koryu Uchinadi, lo stile di Patrick McCarthy:Sinceramente proprio non mi piacciono, troppo macchinose, al pari di tanti bunkai che si vedono nel Karate.
[...]
Già, è vero...in tatami veritas ;)
anche nel vino se è per quello
e prima del tatami
io sono leggermente scettico sotto queste sequenze così lunghe, ma bisognerebbe provare ^^'
Sinceramente proprio non mi piacciono, troppo macchinose, al pari di tanti bunkai che si vedono nel Karate.
tripping arrow?
BLACK 2 TRIPPING ARROW (https://www.youtube.com/watch?v=2rqe5--sOFw#)
si, ma non fatta così........
(ammazza che differenza fanno i dettagli)
In verità
è kenpo
E' una situazione che potrebbe capitare, specialmente se è forte e convinto di esserlo. Ma c'è il rischio di trovarsi subito per aria,soprattutto se si è poco pesanti. A questo punto, quoto Ronin45, credo che sia meglio mordere o strappare le orecchie XD
sotto stress."Sotto stress" sono le paroline magiche.
Quando avrò il tempo, aprirò un topic su una mia stupida esperienza a riguardo e sulla riflessione che ne è scaturita...Anch'io pensavo di aprirne uno del genere appena ho tempo di riordinare i pensieri... :sbav:
Boh? Io scrivo quello che penso, se per qualcuno sono cose scontate buon per lui.
Ad es. i morsi non sono affatto un qualcosa di scontato, soprattutto in rapporto a prese, microleve e simili.
Stesso discorso per OGP: tecniche ad alta precisione in situazioni impreviste e ad alta adrenalina...Non ci si può illudere che siano la panacea a tutti i mali o la soluzione assoluta come sbandierano alcuni istruttori. Dò ragione a Ryujin quando sostiene che primaria è l'abitudine al movimento al suolo e sotto stress.
Quando avrò il tempo, aprirò un topic su una mia stupida esperienza a riguardo e sulla riflessione che ne è scaturita...
Oppure ne scrivo qui che mi sembra attinente, ma ora proprio non posso.
A presto, vi aggiorno!! :sur:
IMHO se uno è incattivito o sotto l'effetto di droghe o alcool a voglia tirare pizzicotti e morsi... :nono: senza contare il rischio HIV o altre cose.Non lo so, la mia confusione sull'argomento è massima.
Io sono più per microleve (di qui la mia grande rivalutazione per le tecniche dell'Aikido e simili) ed eventualmente i classici OGP (occhi - golla - palle).
Ma tutto questo senza un minimo di conoscenza di come ci si muove non basta.
ma non è sportivo.... :whistle:Nemmeno io... :ricktaylor:
tutte cose sensate..il problema è.....Disgraziatamente si... :'(
ma c'è bisogno di spiegarle? ???
Anch'io ho un'esperienza simile in saccoccia. In momenti di particolare tensione i morsi fanno molto meno male, a meno che non siano su zone particolarmente delicate come l'interno coscia.IMHO se uno è incattivito o sotto l'effetto di droghe o alcool a voglia tirare pizzicotti e morsi... :nono: senza contare il rischio HIV o altre cose.Non lo so, la mia confusione sull'argomento è massima.
Io sono più per microleve (di qui la mia grande rivalutazione per le tecniche dell'Aikido e simili) ed eventualmente i classici OGP (occhi - golla - palle).
Ma tutto questo senza un minimo di conoscenza di come ci si muove non basta.
Una volta facendo il "cattivo" durante un cosrso di difesa personale ho rimediato un morso da una signora chemi ha lasciato un livido per 3 settimane.
Ma al momento non mi ha fatto desistere più di tanto.
Diverso sarebbe stato morso e "strappo", ma si rientra il rischio contagio da qualche cosa.
Un'altra volta giocando con un cugino 18-enne rugbista avevo poco da fare,,se mi prendeva di solito venivo sollevato e sbattuto a terra.
Se lo avesse fatto buttandosi su di me mi avrebbe schiacciato.
In questo caso posso capire il temine "prevenzione" di qualche post fa nel senso di lavorare per mantenere un minimo di spazio per poter colpire senza finire ad essere trattato come il carico da 80Kg di un cristone che fa squat...
Sì, avevo frainteso il tono :sbav:Boh? Io scrivo quello che penso, se per qualcuno sono cose scontate buon per lui.
scusa Ryujin,forse hai frainteso il mio post...non era per fare il saccente...
credo e penso,che un marzialista qualsiasi,in situazione di difesa personale,sappia bene,a almeno dovrebbe sapere dove andare a colpire...
se l'energumeno di turno mi afferra come da discussione,non credo ci sia bisogno di anni di lezioni per sapere che che occhi e orecchie e naso sono a portata di mano...
Però la tua frase comunque porta ad uno spunto di riflessio, proprio perchè spesso ci si sofferma sulla finezza dando per scontate le cose semplici, che al momento buono risultano poco interiorizzate proprio perchè non abbastanza preparate.
Sto riflettendo molto su come impostare un domani un mio ipotetico corso e penso che l'allenamento di gesti semplici, banali e scontati (nel senso positivo del termine) avrà uno spazio molto ampio in proporzione rispetto agli arzigogoli.QUOTO :)
E' una situazione che potrebbe capitare, specialmente se è forte e convinto di esserlo. Ma c'è il rischio di trovarsi subito per aria,soprattutto se si è poco pesanti. A questo punto, quoto Ronin45, credo che sia meglio mordere o strappare le orecchie XD
ma non è sportivo.... :whistle: