Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: xjej on May 24, 2011, 14:05:45 pm
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un memento per chi pensa che cascare non sia un gran problema :p
Ukemi (https://www.youtube.com/watch?v=cO0AHGf1ux0#)
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sl tatami è facile... :=)
scherzo! video interessante
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Di Tang Quan (地躺拳) - Scuola Chang (https://www.youtube.com/watch?v=BYiSyddWzk4#)
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sl tatami è facile... :=)
scherzo! video interessante
Beh non del tutto scherzo, le proiezioni che subito sono sempre state su un tatami e mi hanno sempre sconquassato i polmoni, figurarsi sul cemente o simili.
Chi si occupa di dp come studia eventuali cadute? sono simili a queste del judo?
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Sono parte integrante e graduale del percorso di ogni nostro studente per quel che ci riguarda; a un certo punto, anche per chi ha conoscenza della materia, la cosa diventa anche una sfida psicologica.
Da noi si parte in maniera accademica (ovviamente insegnando da subito a nn considerare il tatami) per poi arrivare a fare quelle da disorientati, proiettati o saltando un oggetto sull'asfalto nudo e crudo.
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mi ricordo una lezioni sulle cadute in un parcheggio in autobloccanti... :-X
i tappi della coca-cola lasciano dei segni devastanti :'(
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Sono parte integrante e graduale del percorso di ogni nostro studente per quel che ci riguarda; a un certo punto, anche per chi ha conoscenza della materia, la cosa diventa anche una sfida psicologica.
Da noi si parte in maniera accademica (ovviamente insegnando da subito a nn considerare il tatami) per poi arrivare a fare quelle da disorientati, proiettati o saltando un oggetto sull'asfalto nudo e crudo.
Da "noi" :P è uguale, solo che a volte, se ci sono dei "blocchi psicologici", si può iniziare anche a ritroso, cioè rotolandosi dapprima al suolo prendendo confidenza con la superfice dura e poi aumentando l'altezza di caduta e le varie situazioni che complicano la cosa. In questo caso ovviamente ci vuole un pò più di tempo.
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per seguire
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Dopo anni passati a battere la mano sul tatami, ho imparato a non farlo più durante una lezione di Shotokan: sul parquet tanta bibi...
Da lì a imparare a cadere sul cemento, il passo è stato breve.
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Mia nonna diceva:
"Cascare le ninte, l'è a levarse in piè che l'è bruta".
Cadere non è nulla, il brutto è rialzarsi in piedi...
Evidente quindi che imparare a cadere sia indispensabile, sia per allenarsi in sicurezza, sia per limitare le lesioni in caso di incidente per la strada.
Basta un cubetto di porfido malmesso per cadere, rovinare al suolo può voler dire spaccarsi qualcosa, con elevata incidenza di danni a mani, polsi, gomiti e ginocchia, ovviamente c'è sempre da considerare anche cervicali e testa.
Oppure si può scivolare sui gradini ghiacciati, cosa che non auguro a nessuno.
O ancora la nostra moglie\mamma, può attentare alla nostra vita con la cera per pavimenti, meglio se sulle piastrelle del bagno.
Se sai cadere BENE, cioè se raggiungere istintivamente determinate posizioni degli arti e della testa, i danni fisici saranno generalmente dolorosi bitorzoli a vario titolo, in caso contrario, come sbatti sbatti, con tutti i rischi del caso.
Volutamente non ci ho messo di mezzo nulla di marziale, perchè cadere è una cosa naturale, come la gravità, quindi bisogna imparare, o almeno bisognerebbe farlo, a prescindere da tutto. :)
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Seguo con interesse, condividendo più o meno quello detto fin ora.[1]
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Ma per la scuola Chang non c'è un video con le cadute completo... mi sembra fossero 10
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da noi (VVN) si cade molto..credo sia davvero molto importante saperlo fare..però mi sono sempre chiesto il perchè della mano che sbatte a terra oppure delle gambe che sbattono quando nn serve, tipo la prima classica..
Noi pratichiamo le cadute anche sul duro...come origanariamente la tradizione voleva, in Vietnam i Tatami nn sono molti anni che sono in uso tranne che in grossi palazzetti..quindi buona parte di qs cadute sarebbero devastanti..
Ad esempio da noi quella del sec 30 è importantissima per imparare a subire le forbici...e la si fa anche su duro..purtroppo!
Riguardo ai rotolamenti tipo il primo in avanti, noi tendiamo a controllare al massimo le gambe e cercare essere più silenziosi e leggeri possibile evitando colpi, che sul duro sarebbero tremendi...
Cmq il video è molto bello e mi ha sempre affascinato il modo di cadere d qs discipline...alcune (quelle laterali) le trovo molto diffiicili..belle però!
Grazie
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Riguardo ai rotolamenti tipo il primo in avanti, noi tendiamo a controllare al massimo le gambe e cercare essere più silenziosi e leggeri possibile evitando colpi, che sul duro sarebbero tremendi...
Di solito quando uno è bravo a cadere non lo si sente nemmeno, in fondo si rotola via per quello.
Nel jujutsu credo che le cadute fossero un pò diverse da quelle del judo, proprio perchè pensate per cadere su un normale terreno....
Magari protresti mettere qualche bel video di cadute del VVN :)
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Magari protresti mettere qualche bel video di cadute del VVN :)
lo farò..nn ci ho mai pensato...
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domanda: nella vostra arte marziale (e nelle varie situazioni) come intendete le cadute?
un modo per cedere non subendo la tecnica, recuperare la distanza, sfruttare l'energia cinetica per rialzarsi e affrontare di nuovo l'avversario?
un modo per non subire i danni di una proiezione dura?
un trucco per portare lo scontro su altre distanze e posizioni?
p.s. si lo so, domanda cretina... ma mi annoio tanto :gh:
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nel jujutsu non si proiettava solo perchè l'altro si faceva male cadendo
(anche di più di oggi se aveva armature ed armamentari addosso)
ma per colpirlo quando aveva il suolo dietro la schiena
e non poteva scappare
(e tutta l'energia del colpo gli si scaricava dentro)
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si ok
ma intendevo la cosa vista "dall'altra parte"
lasciando stare proprio quando la proiezione ti sorprende e vai giù per forza volente o nolente, ci sono altre situazioni in cui decidi TU di cadere? la caduta ha anche una funzione strategica?
esempio: se non ho capito malissimo allo stage, nel systema, per assorbire un colpo molto potente, ne spengono la forza cadendo volontariamente....
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il mio intervento era molto più costruttivo di quanto non potesse, in superficie, apparire
comunque, si
per sottrarsi ad una leva ad esempio
Genbukan Ninpo Taijutsu (https://www.youtube.com/watch?v=wul3O_0d0YI#)
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Non ho mai imparato a cadere :'(
So poco a furia di finire culo a terra,ma son del tutto privo di tecnica.
Pensavo di farmi un mesetto di judo almeno per le basi[1]...
(anche se sono molto restio,tendo ad avere problemi a smettere una pratica quando comincio)
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se poi non ti riesce a disintossicarti
c'è un anello all'orecchio
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domanda: nella vostra arte marziale (e nelle varie situazioni) come intendete le cadute?
un modo per cedere non subendo la tecnica, recuperare la distanza, sfruttare l'energia cinetica per rialzarsi e affrontare di nuovo l'avversario?
un modo per non subire i danni di una proiezione dura?
un trucco per portare lo scontro su altre distanze e posizioni?
p.s. si lo so, domanda cretina... ma mi annoio tanto :gh:
A parte nn credo sia una domanda cretina..poi nn credo fosse a me..ma se posso, mi interessa rispondere per il Vovinam, dato che è un AM dove è previsto imparare a cadere.
La caduta, sia statica che in movimento, è insegnata senza nessuna strategia particolare, la caduta ci serve a salvarci su tutte quelle tecniche che ci costringono ad andare a terra. Abbiamo proiezioni, molte spazzate, leve..tutte tecniche che ti costringono al contatto con i terreno, e devi averlo nel miglior modo possibile...poi ci sono le forbici, e devi saper cadere molto bene sia per farle che per subirle, due cadute molto differenti ma entrambe importantissime..altrimenti ci si fa male.
Nn esiste il concetto di fare una caduta per sfuggire ad un attacco, lanciarsi via..anche perchè, facendo l'esempio del combattimento sportivo, è vietato cadere in qualsiasi modo..sono punti persi.
Poi c'è un lato per così dire "acrobatico" delle cadute, ma al quale nn tutti accedono, diventa un po facoltativo, per divertimento per chi si sente portato...
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si ok
ma intendevo la cosa vista "dall'altra parte"
lasciando stare proprio quando la proiezione ti sorprende e vai giù per forza volente o nolente, ci sono altre situazioni in cui decidi TU di cadere? la caduta ha anche una funzione strategica?
L'altra parte deve saper cadere visto tutte le mazzate che gli diamo :D
Di fatto saper cadere senza farsi male (o non troppo) è importante soprattutto se si studiano leve e proiezioni. Quando vengo proiettatto sono io che devo preoccuparmi di non schiantarmi a terra, ancora di più spesso saper cadere e nello specifico quello che da noi sono chiamati Nage Waza sono utili per limitare i danni della stessa leva e/o proiezione.
Ovviamente per arrivare ad un certo livello (senza mani, saltando, sorridendo) serve una buona dose di acrobaticità ma la base vale per tutti.
esempio: se non ho capito malissimo allo stage, nel systema, per assorbire un colpo molto potente, ne spengono la forza cadendo volontariamente....
Cioè prendo un pugno in faccia e per farmi meno male, dopo, cado? Interessante e io che cadevo per il pugno ...
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Cioè prendo un pugno in faccia e per farmi meno male, dopo, cado? Interessante e io che cadevo per il pugno ...
:whistle: :gh:
per quello che chiedevo, pure una cosa "banale" come le cadute, può riservare sorprese nella mentalità di una specifica AM...
ho visto anche alcuni lottatori che cedono apposta cadendo, pur di tirarsi giù anche l'altro in modo inaspettato....
insomma, per alcuni le cadute possono avere anche un "uso strategico", non soltanto SAPER cadere per non farsi male o limitare i danni
sarebbe interessante sentire il parere di qualcuno che intende appunto le cadute, anche in questo modo
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Posso aggiungere solo che utilizzare qualcosa che so fare a mio vantaggio è cosa saggia sempre .... quanto sono Zen ;D
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ho visto anche alcuni lottatori che cedono apposta cadendo, pur di tirarsi giù anche l'altro in modo inaspettato....
nella lotta no, nel bjj si fa
a volte[1] si cade volontariamente per evitare anche di essere sbattuti a terra con forza a seguito di una proiezione
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Per strada mai culo a terra per primi per scelta....
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se devo sciegliere se sdraiarmi per poi prenderne un paio o se essere proiettato di brutto per poi prenderne un paio, preferisco la prima ma è proprio estrema ratio
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Le cadute non si scelgono si subiscono. Quindi è giusto allenarle al meglio, con la consapevolezza che ognuna può rappresentare un KO subito.
Una caduta può esser trasformata in un vantaggio e quindi è bene allenare le cadute come parte d'un movimento di reazione (se vi piace il giappo sutemi).
Una caduta può esser scelta come strategia per togliersi da un impaccio, o addirittura per disorientare, od anche per attaccare.
Le cadute si possono inserire in una proposta didattica ed allora le prime tre affermazioni decadono per lasciare spazio a dei lavori, qualificanti l'obiettivo dell'insegnante.
P.e. proporre le cadute come apprendimento al "ricevere".
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si ok
ma intendevo la cosa vista "dall'altra parte"
lasciando stare proprio quando la proiezione ti sorprende e vai giù per forza volente o nolente, ci sono altre situazioni in cui decidi TU di cadere? la caduta ha anche una funzione strategica?
esempio: se non ho capito malissimo allo stage, nel systema, per assorbire un colpo molto potente, ne spengono la forza cadendo volontariamente....
Sò (ma mai utilizzate e/o praticate) che nel ju jitsu esistono le tecniche di sacrificio (vedi tomoe nage) dove tu cadi per primo, sacrificando una posizione forte, per proiettare l'avversario.
In passato mi hanno accennato che si può attutire l'urto di un calcio alla testa, cadendo. Credo sia fattibile, ma non sò quanto sia logico.
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Per strada mai culo a terra per primi per scelta....
Io la preferisco così 8)