Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Gelo - Killer Whale is back! on June 01, 2011, 17:34:11 pm
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Vorrei far presente non ho nessuna intenzione di fare polemica o provare a snaturare qualsiasi arte pratichiamo.
Principi.
Se sfogliamo il vocabolario, capiterà sicuramente tra le varie voci questa:
"Ciò che rappresenta il fondamento, che sta alla base di un ragionamento, di una dottrina, di una scienza; norma a cui si ispira nell'agire."
Di conseguenza, possiamo asserire con una buona certezza che è il fondamento di quello che vogliamo vivere e/o praticare.
A questo punto credo che sia necessario domandarsi: a quali principi si ispira la nostra pratica?
Certo, molte arti marziali tradizionali si fondano su principi ferrei che anche le scuole meno ortodosse rispettano. Ma quanto posso essere trascinate nella realtà attuale? Molte volte sentiamo sbandierare che questa o quella arte marziale classica contiene in sè tutti i principi per essere macchine da guerra perfette... Ma perfette per cosa? Certo, nel combattimento siamo abbastanza capaci[1], rispettando quei principi.
Cosa succede, però, quando questi principi vengono a mancare per un qualsivoglia motivo? Come si orienterà il marzialista: continuerà a perseverare nei principi che ha tanto amato o ne cercherà di nuovi cambiando approccio alla stessa pratica?
Io credo[2] che entrambe le strade possano essere percorse. La prima, quella della perseveranza, è ammirevole anche se deve certamente essere corretta in qualche modo, perchè prima o poi lo stesso ostacolo si ripresenterà e noi ricadremo nella stessa mancanza.
Cambiando approccio, arriveremo certamente a nuove sfide, ma quanto potranno segnarci insieme ai nostri principi che vogliamo conservare. Quante volte dovremo piegarci a questa e o a quella situazione adattando i nostri principi per adattarci alla situazione nuova e affrontarla in modo onorevole senza calpestare quanto abbiamo già appreso?
Per mia esperienza diretta ho percorso l'ultima strada che ho citato: il cambiamento.
I principi che venivano sbandieriati per Kung-fu Mistico[3] mi sono stati inculcati con sapienza portandomi ad un livello sufficiente di pratica. Quando però ho deciso di seguire le mie idee sono stato etichettato come eretico e come traditore. Avevo tradito i principi della mia scuola abbandonando? Avevo mancato a quelli che sono i miei principi di combattimento che m'erano stati insegnati? Moralmente mi ritengo sciolto da qualsiasi obbligo (obbligo di cosa non vi saprei dire) e soprattutto valgono i principi di combattimento che mi sono stati insegnati?
Diventato istruttore, ho iniziato a guardarmi intorno, chiedendomi più e più volte quali principi dovevo insegnare ai miei atleti. Certamente devo insegnargli che nella vita bisogna combattere... ma per quanto riguarda il combattimento? Già, quei famosi principi... quelle norme a cui ci ispiriamo per agire, sono ancora validi? Cambiando la disciplina che pratico, i principi cambiano, questo è un assioma[4]. Quindi cosa dovrò trasmettere ai miei atleti?
Come al solito, da folle quale sono, ho scelto la via impossibile: far convivere i vecchi principi a quelli nuovi.
Quì torniamo alla domanda principale, quali principi sono validi e quali sono sbagliati? Da persona idiota, quale sono, credo che in entrambe ci siano cose giuste e sbagliate, secondo il mio metro personale. Di conseguenza ho iniziato ad innestare sui miei principi, quelli della mia nuova scuola, conscio del fatto che in alcuni[5] campi sono estremamente deficitario.
Ma a questo punto mi chiedo: fin dove posso allargare il mio sguardo, per avere dei principi di combattimento validi? Se è vero che "ogni arte marziale ha i suoi principi ben radicati e validi", allora dove è il mio errore?
La risposta l'ho cercata nel fatto che voglio migliorare costantemente e non credo che in ogni arte marziale risieda la verità ultima! Voglio allargare i miei orizzonti, attingere a più principi, per ricercare un mio equilibrio ed insegnare i miei principi ai miei atleti!
Folle? Forse, ma a differenza di altri, io ho intenzione di confrontarmi con le altre scuole per scoprire se i miei principi sono validi. Ho intenzione di spingere i miei atleti a fare lo stesso, incoraggiandoli a provare e riprovare e, soprattutto, ad imparare altri principi perchè si possano sentire completi.
Già, forse l'unico vero principio a cui voglio mirare è la completezza. Completezza nei miei principi in modo di avere almeno un principio valido (non importa che sia lo stesso) che mi faccia affrontare la maggior parte delle situazioni.
Per questo, concludo, dicendo che l'unico principio a cui tendono tutte le scuole di Arti Marziali &/o Difesa Personale è la tanto decantata Completezza, ma mai completamente raggiunta.
Concludo con un pensiero poetico:
Completo nell'essere incompleto. Incompleto per cercare la piena completezza.
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se veramente pratichi quello che c'è scritto sotto il tuo avatar e insegni veramente ai tuoi atleti a farlo, sei già a posto :)
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Domanda pratica: quali sono i principi delle due AM (tanto per capire quanto differiscono e se è possibile "innestarli")?
Principi che vengono a mancare o che vengono traditi non ti seguo? Ma magari non capisco cosa intendi per principi.. equivale ad insegnamenti morali/etici?
Dici davvero che lo scopo secondo te è la completezza? ???
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magari non capisco cosa intendi per principi.. equivale ad insegnamenti morali/etici?
infatti, ho letto molto velocemnte, ma non ho ben capito se intendi "principi morali/etici" o "pratici"
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io avevo capito che il dubbio risiedesse sulla mentalità con cui affrontare i principi, sia etici che pratici.
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io avevo capito che il dubbio risiedesse sulla mentalità con cui affrontare i principi, sia etici che pratici.
In effetti è un discorso fatto in generale ed orientato verso i principi di applicazione pratica.
Tra l'altro, discutere dei motivi etici ha la sola utilità di creare discussioni da bannare.
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Complimenti, Gelo: discorso difficile, ma stimolante ;)
Già, forse l'unico vero principio a cui voglio mirare è la completezza. Completezza nei miei principi in modo di avere almeno un principio valido (non importa che sia lo stesso) che mi faccia affrontare la maggior parte delle situazioni.
Per questo, concludo, dicendo che l'unico principio a cui tendono tutte le scuole di Arti Marziali &/o Difesa Personale è la tanto decantata Completezza, ma mai completamente raggiunta.
Interpreto: completezza...nei principi su cui si fondano le tecniche? Allora è vero, nessuna AM (ma pure sdc) ha raggiunto questo obiettivo.
È possibile arrivarci? Con una lunga pratica, penso di si: penso sia possibile che una stessa persona impari ad alternare duro e morbido, fluido ed impulsivo; è possibile imparare a colpire seguendo i movimenti diretti e brevi (WC), circolari (Bagua, Karate Uechi-Ryu, ecc...) e pure quelli a spirale (taiji).
Ma riuscire a padroneggiare una tecnica, come un pugno, eseguendola ogni volta secondo principi differenti (è ovviamente impossibile applicarne alcuni contemporaneamente, per la loro natura antitetica) richiede un lungo allenamento; tempo che potrebbe essere impiegato imparando altre tecniche secondo pochi principi. Per questo, se finora ho interpretato correttamente il tuo pensiero, penso che nessuna AM abbia realmente voluto raggiungere questo obiettivo per questioni soprattutto di tempo: ora quasi tutti oltre alle AM hanno altri impegni quotidiani; un tempo bisognava raggiungere un livello buono in pochi anni, prima di averne bisogno in guerra o vivendo come guerriero. E chi riesce/riusciva ad avere ancora tempo per imparare avvicinandosi alla vecchiaia non è, penso io (ma potrei sbagliare), propenso ad imparare qualcosa di completamente nuovo, quanto invece ad affinare le competenze già in parte acquisite, forse più per scopi "interiori'.
Si potrebbero però applicare tutti i principi nel medesimo combattimento, invece che nella stessa tecnica: un colpo diretto e frustato, in leggerezza (morbido) e pure rispondere ad un attacco opponendo resistenza (duro;per esempio nella sanchin di karate, anche se io non lo farei...:)). Il problema qui però è mentale: cambiare principi significa cambiare approccio allo scontro, si modifica la strategia dello scambio di colpi, ecc..; al praticante sarebbe necessaria un'ottima elasticità mentale e concentrazione. Penso quindi che non sia un "gioco che vale la candela".
Io mi ero già posto, tempo fa, un interrogativo simile: non potendo allenare tutto, cosa preferire? E la risposta meno peggio penso sia: allena tecniche "ognitempo", che tu possa usare contro il maggior numero di avversari e nelle situazioni più disparate. Ecco perché il mio karate si basa su percosse dirette di mano e piede (non solo pugni, molte altre tecniche di mano sono fattibili contro qualunque essere di forma umanoide); posizioni piuttosto naturali e nessuna tecnica che possa compromettere l'equilibrio (questo l'ho capito praticando su una barca...ahiahi :-X :vomit:)
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Domanda pratica: quali sono i principi delle due AM (tanto per capire quanto differiscono e se è possibile "innestarli")?
Principi che vengono a mancare o che vengono traditi non ti seguo?ù
Ma magari non capisco cosa intendi per principi.. equivale ad insegnamenti morali/etici?
Dici davvero che lo scopo secondo te è la completezza? ???
1) Tu pratichi Vo Vinam e Bjj: riesci ad unire i principi di combattimento di entrambi?
2) In realtà intendo entrambi i sensi, ma come ho già detto, sono più orientato verso il sistema del combattimento.
3) Sì, credo che la completezza della propria AM nella propria persona sia lo scopo ultimo.
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Gelo ti rispondo da "anziano".
C'è un sol principio ..l'allenamento/studio con costanza, dedizione, apertura mentale, onestà e rispetto.
Applica questo al combattimento e avrai i "tuoi" risultati.
Naturalmente se hai deciso d'insegnare hai anche degli obblighi(per le ragioni di cui sopra) nei confronti dei discenti.
Il primo è allenarli al meglio.
Il secondo allenarli al meglio per quello che andranno a fare.
Se segui queste priorità saprai cosa fare, seguiterai a sbagliare(ma te ne accorgerai dopo), ma la strada è giusta.
Andando avanti con la pratica t'accorgerai che molti principi ..non lo sono..o sono parte di principi più ampi che li ricomprendono.
Buon percorso
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1) Tu pratichi Vo Vinam e Bjj: riesci ad unire i principi di combattimento di entrambi?
2) In realtà intendo entrambi i sensi, ma come ho già detto, sono più orientato verso il sistema del combattimento.
3) Sì, credo che la completezza della propria AM nella propria persona sia lo scopo ultimo.
Gelo se non espliciti quali sono i principi di cui parli per me diventa impossibile per me capirti.
Nel mio caso io sto rivedendo alcune tecniche di vovinam alla luce di quanto sto imparando a bjj.. ma diciamo che sono due mondi piuttosto distanti dato che lo spazio per la lotta nel vovinam era piuttosto limitato.
C'è un 3d sulla completezza che avevo aperto https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8111.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8111.0)
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1) Tu pratichi Vo Vinam e Bjj: riesci ad unire i principi di combattimento di entrambi?
2) In realtà intendo entrambi i sensi, ma come ho già detto, sono più orientato verso il sistema del combattimento.
3) Sì, credo che la completezza della propria AM nella propria persona sia lo scopo ultimo.
Gelo se non espliciti quali sono i principi di cui parli per me diventa impossibile per me capirti.
Nel mio caso io sto rivedendo alcune tecniche di vovinam alla luce di quanto sto imparando a bjj.. ma diciamo che sono due mondi piuttosto distanti dato che lo spazio per la lotta nel vovinam era piuttosto limitato.
Zia, per questo è un discorso in generale, ma il mondo della kick è lontano anni luce dal jj... Quindi capirai che già i principi di base quali guardia e le tecniche di attacco sono molto diversi.
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Zia, per questo è un discorso in generale, ma il mondo della kick è lontano anni luce dal jj... Quindi capirai che già i principi di base quali guardia e le tecniche di attacco sono molto diversi.
Io più penso ai principi più mi sembra che siano simili per le AM, poi magari la particolarizzazione è differente, ad esempio mi verrebbe da dire:
- cerca di portare l'avversario nella situazione a te più congeniale (nel bjj a terra nel vovinam a distanza più lunga)
- studia le varie tecniche ma scegline alcune da far diventare davvero tue
- durante gli attacchi non diventare vulnerabile
- studia il tempo dell'avversario e quando entri fallo in maniera decisa
- in sparring lavora dalle posizioni/situazioni per te più svantaggiose e sperimenta modi di uscirne
Nel bjj in particolare aggiungerei:
- usa il tuo peso (per sbilanciare ma anche per schiacciare al suolo se sei sopra)
- non fermarti in una posizione di stallo, sangue freddo e cerca di capire come uscirne
- open mind: nessuna limitazione se una tecnica riesce allora provala e vedi se puoi cucirtela addosso
- usa fasci muscolari grossi per mettere in leva o strangolare
- controlla la testa dell'avversario
Poi magari sto dicendo cazzate (anzi niente di più probabile 8) ) e non ho capito cosa intendi per principi ma ad esempio non vedo incompatibilità tra quanto imparato dalla pratica del vovinam (certo alcune tecniche sono diverse ma ) e quella di bjj; come mai per te il passaggio da kick (ma non facevi wudang? ??? ) a jj è stato così uno stravolgimento?
Poi davvero mi chiedo cosa voglia dire che il tuo maestro ti ha accusato di aver tradito i principi di combattimento... ??? Se usi una guardia differenti o studi tecniche di DP diverse mica hai tradito nessun principio no?
Comunque la mia più grossa difficoltà nel bjj all'inizio è stato inibire l'istinto di mordere, dare testate e storcere le dita :-[ ma per il resto nessun conflitto di principi, solo abituarsi a situazioni diverse :spruzz:
Insomma sostanzialmente non ho capito quasi nulla dei tuoi post, se non il tuo concetto di completezza della propria pratica.
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Io sinceramente continuo a sentir parlare di principi ma continuo anche a non capire esattamente di che si tratta.
Ci sono leggi fisiche da sfruttare, posizioni, posture, tecniche, tattiche e strategie e il panorama delle possibilità è così ampio e variegato che sinceramente non riuscirei mai a sintetizzare tutto in principi, e se lo facessi otterrei un'enorme perdita di informazioni.
Per il resto quoto Giorgia :thsit:
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I principi sono quelle cose da 'fare sempre' che alcuni sistemi marziali hanno, altri no.
Se uno di questi principi mi dice 'colpisci sempre sulla line centrale' (per dirne uno a caso... XD), significa che qualora colpissi con una traiettoria diversa un punto all'esterno di essa non starei più facendo quella cosa li. :)
Poi i principi possono essere di vario tipo e natura... E spesso quello che ci viene trasmesso non viene capito, o a volte viene capito ma la trasmissione è errata, a volte la trasmissione è errata e si capisce una cosa ancora diversa....
Tanto che magari si può colpire l'asse centrale anche in modi che sembrano non seguire il principio di cui sopra. ;)
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Zia, per questo è un discorso in generale, ma il mondo della kick è lontano anni luce dal jj... Quindi capirai che già i principi di base quali guardia e le tecniche di attacco sono molto diversi.
Poi magari sto dicendo cazzate (anzi niente di più probabile 8) ) e non ho capito cosa intendi per principi ma ad esempio non vedo incompatibilità tra quanto imparato dalla pratica del vovinam (certo alcune tecniche sono diverse ma ) e quella di bjj; come mai per te il passaggio da kick (ma non facevi wudang? ??? ) a jj è stato così uno stravolgimento?
Poi davvero mi chiedo cosa voglia dire che il tuo maestro ti ha accusato di aver tradito i principi di combattimento... ??? Se usi una guardia differenti o studi tecniche di DP diverse mica hai tradito nessun principio no?
Comunque la mia più grossa difficoltà nel bjj all'inizio è stato inibire l'istinto di mordere, dare testate e storcere le dita :-[ ma per il resto nessun conflitto di principi, solo abituarsi a situazioni diverse :spruzz:
Insomma sostanzialmente non ho capito quasi nulla dei tuoi post, se non il tuo concetto di completezza della propria pratica.
Ecco zia, quello che mi propinavano per Wudang era:
1) Qualcosa di simile agl'animali dello Xing Yi Quan
2) Proiezioni del Ju Jitsu fatte male e dette con i nomi storpiati
3) Una specie di kick boxe fatta passare per applicazione di Sanda
L'unica cosa da aggiungere era che, visto che ho piantato in asso il mio ex maestro e me ne sono andato, io non avevo capito nulla del suo sistema di combattimento. :whistle:
Tornando ai principi, hai centrato più o meno lo spirito del mio post iniziale.
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A tal proposito ho rintracciato questa discussione
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=282.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=282.0)
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I principi sono quelle cose da 'fare sempre' che alcuni sistemi marziali hanno, altri no.
Se uno di questi principi mi dice 'colpisci sempre sulla line centrale' (per dirne uno a caso... XD), significa che qualora colpissi con una traiettoria diversa un punto all'esterno di essa non starei più facendo quella cosa li. :)
Poi i principi possono essere di vario tipo e natura... E spesso quello che ci viene trasmesso non viene capito, o a volte viene capito ma la trasmissione è errata, a volte la trasmissione è errata e si capisce una cosa ancora diversa....
Tanto che magari si può colpire l'asse centrale anche in modi che sembrano non seguire il principio di cui sopra. ;)
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Ok :) E' chiaro.
Le cose "da fare sempre" però effettivamente non mi sono mai piaciute, preferisco pensare con una maggiore duttilità e lasciare che sia il corpo a sintetizzare da solo i principi con la pratica.
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@Gelo: allora da quanto ho capito.. non è che tradisci i principi, semplicemente non li applichi nella tua pratica attuale.. ho capito bene?
Nel caso: non li applichi perchè pensi che siano delle cazzate o perchè sei in un contesto diverso?
Per il tuo ex maestro non hai capito i principi del combattimento del wudang/kick... invece tu come la pensi in proposito?
Adesso per te è chiaro quello che intendevo io, per permettermi di capire il tuo punto di vista dovresti fare pure tu un elenco dei principi delle due AM...
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Le cose "da fare sempre" però effettivamente non mi sono mai piaciute, preferisco pensare con una maggiore duttilità e lasciare che sia il corpo a sintetizzare da solo i principi con la pratica.
Questo dipende dalla pratica. Se per esempio come principio affermassi: "Se hai vinto, hai fatto la cosa giusta", non sarebbe una cosa da "tenere sempre a mente"? ;)
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Mi pare un po' troppo generico e scontato... no? :-\
Quale disciplina non avrebbe tale principio?
Io come principi penso a cose tipo "sempre sen no sen" o "sempre uscite circolari" e così via...
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@Gelo: allora da quanto ho capito.. non è che tradisci i principi, semplicemente non li applichi nella tua pratica attuale.. ho capito bene?
Nel caso: non li applichi perchè pensi che siano delle cazzate o perchè sei in un contesto diverso?
Per il tuo ex maestro non hai capito i principi del combattimento del wudang/kick... invece tu come la pensi in proposito?
Adesso per te è chiaro quello che intendevo io, per permettermi di capire il tuo punto di vista dovresti fare pure tu un elenco dei principi delle due AM...
No, i principi li applico ancora, ma in modo diverso.
Beh, io credo che fino a che facevo quello che diceva il mio ex maestro, io ero l'incarnazione della sua disciplina... Se sono andato via sono diventato la schifezza della sua disciplina.
Per l'elenco, vedo di fartelo il prima possibile. :)
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@Gelo: allora da quanto ho capito.. non è che tradisci i principi, semplicemente non li applichi nella tua pratica attuale.. ho capito bene?
Nel caso: non li applichi perchè pensi che siano delle cazzate o perchè sei in un contesto diverso?
Per il tuo ex maestro non hai capito i principi del combattimento del wudang/kick... invece tu come la pensi in proposito?
Adesso per te è chiaro quello che intendevo io, per permettermi di capire il tuo punto di vista dovresti fare pure tu un elenco dei principi delle due AM...
No, i principi li applico ancora, ma in modo diverso.
Beh, io credo che fino a che facevo quello che diceva il mio ex maestro, io ero l'incarnazione della sua disciplina... Se sono andato via sono diventato la schifezza della sua disciplina.
E' un grande classico, Gelo, se vuoi un consiglio non te ne crucciare e segui il tuo percorso serenamente ;)
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Mi pare un po' troppo generico e scontato... no? :-\
Quale disciplina non avrebbe tale principio?
Guarda, ho visto e sentito cose... :whistle:
Io come principi penso a cose tipo "sempre sen no sen" o "sempre uscite circolari" e così via...
Più o meno è il senso del discorso che facevo. Esistono sistemi che riconoscono come proprio alcuni prinipi, altre non se ne occupano.
Fra quelle che hanno principi, questi possono essere molto generali e condivisi da altre discipline, altri invece possono essere molto particolari. :)
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I miei principi per Kick Boxe - Sanda:
1) Tenere una guardia chiusa per proteggere meglio la testa.
2) Saper incassare un buon colpo.
3) Mira sempre ai tre punti fondamentali: mascella, tempia & costole fluttuanti
4) Se spari un calcio, colpisci con una traiettoria parallela al terreno. Va dà sè che è difficile con l'high kick
5) Se lui è lungo vacci sotto (io sono tappo con i miei 170 cm scarsi), se è più tappo di te, tienilo a distanza.
6) Se vai in proiezione, fanne una semplice ed efficace.
Da dire che le mie combinazioni sono 2 ganci ed una spazzata o 3 ganci consecutivi.
I miei principi per il JJ (Prima fase: scambio colpi. Seconda fase: lotta in piedi per atterramento. Terza fase: lotta a terra)
1) In prima fase non mirare alla testa in modo diretto (è fallo) o con colpi che lo possano stendere (e da quì addio ganci alla mascella)
2) In prima fase devi usare esclusivamente colpi veloci, quali jab o calci frontali per fare punteggio.
3) In prima fase evita di stare troppo chiuso con la guardia.
4) In prima e seconda fase cerca di muoverti il più possibile, in modo da dare meno bersagli/appigli all'avversario
5) Quando sei in terza fase ed ha l'opportunità, tira subito una leva articolare o un immobilizzazione.
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Mi pare un po' troppo generico e scontato... no? :-\
Quale disciplina non avrebbe tale principio?
Io come principi penso a cose tipo "sempre sen no sen" o "sempre uscite circolari" e così via...
non vorrei risvegliare vecchie discussioni, ma sen no sen, uscite circolari, portare l'avversario a terra, occhi\gola\palle ecc. per me sono strategie, i principi per me (ma potrei sbagliarmi) sono la gestione del peso, la struttura che non cede, gli allineamenti, le catene cinetiche et simili.
per quanto mi riguarda, ho trovato delle risposte nello studio della medicina cinese :)
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provo a dire i "miei":
1- andare a contatto, non lasciare spazio all’avversario
2- usare movimenti rettilinei con traiettorie dei colpi dritte e corte
3- preferire più colpi veloci ad uno solo “lento”
4- colpire bersagli sensibili e non allenabili
5- curare la respirazione
6- lo “scontro” deve durare il meno possibile
7- usare parate “aggressive”, difendere e attaccare assieme
8- nel limite del possibile, non indietreggiare durante lo scontro
9- rubare tempo e spazio all’avversario
10- attuare il giusto assetto mentale
11- usare tecniche efficaci e di facile esecuzione, basate su movimenti istintivi
12- considerare che ogni tecnica ha vantaggi e svantaggi, dipende dallo scopo e dal contesto in cui viene utilizzata
13- ogni movimento deve avere un “perché”
14- sfruttare l’effetto “stimolante” della paura
15- in certe situazioni, fuggire non è un fatto d’onore, ma una necessità per sopravvivere
:om:
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Mi pare un po' troppo generico e scontato... no? :-\
Quale disciplina non avrebbe tale principio?
Guarda, ho visto e sentito cose... :whistle:
Sì, anch'io in effetti, ma tutte quelle a cui mi riferisco e penso pure tu hanno dei grossi problemi a livello di applicabilità :whistle:
Io come principi penso a cose tipo "sempre sen no sen" o "sempre uscite circolari" e così via...
Più o meno è il senso del discorso che facevo. Esistono sistemi che riconoscono come proprio alcuni prinipi, altre non se ne occupano.
Fra quelle che hanno principi, questi possono essere molto generali e condivisi da altre discipline, altri invece possono essere molto particolari. :)
Capisco il concetto ma continuo a ritenere che non sia necessario enunciare tutti i principi e tenerli a mente alla stregua di in mantra, ritengo invece (in controtendenza) che con lo studio accurato di tecnica, tattica e strategia condite dì abbondante sparring / randori sia il nostro corpo a sintetizzarli per conto proprio.
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provo a dire i "miei":
10- attuare il giusto assetto mentale
15- in certe situazioni, fuggire non è un fatto d’onore, ma una necessità per sopravvivere
Francamente, immagino che siano in ordine sparso, perchè le cose principali le hai messe in fondo ???
Comunque, anche io andrò un pochino in ordine sparso :halo:
1. mantenerlo a minimo 1.5 metri circa.
2. evitare lo scontro fisico finchè possibile.
3. se lui attacca, a sto punto mena.
4. quando meni, mena al massimo possibile, altrimenti NON iniziare nemmeno.
5. non indietreggiare, sempre meglio schivare e ruotare.
6. tienilo lontano, che le armi bisogna vederle, non sentirle.
7. a distanza lunga, pugni e calci.
8. a distanza media, gomiti e ginocchia. kiusho.
9. a corta distanza, ginocchia, gomiti, kiusho, leve e proiezioni.
10. a terra, meglio non andarci.
11. se si cade, rialzarsi o almeno tirare calci per tenerselo lontano.
12. se si cade assieme, lotta a terra minima per rialzarsi.
13. in qualsiasi momento si ottenga un vantaggio sufficente a fuggire, scappare come il vento.
se più di uno:
1. non avere MAI sconosciuti alle spalle.
2. se inevitabile, addossarsi al muro.
3. se butta male, mettersi all'angolo.
4. prega & mena, entrambi con massima forza.
:ricktaylor:
Sia chiaro, io insegno karate tradizionale, cioè il karate nato per difendersi, il resto del karate lo rispetto ma non lo condivido minimamente. :)
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si, assolutamente sparso e molto casuale :)
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non vorrei risvegliare vecchie discussioni, ma sen no sen, uscite circolari, portare l'avversario a terra, occhi\gola\palle ecc. per me sono strategie, i principi per me (ma potrei sbagliarmi) sono la gestione del peso, la struttura che non cede, gli allineamenti, le catene cinetiche et simili.
per quanto mi riguarda, ho trovato delle risposte nello studio della medicina cinese :)
Anche io protendo per la tua interpretazione.
Peraltro trovo che quello che hai citato possa essere indifferentemente "applicato" sia alla parte in piedi, sia in fase di lotta a terra.
Poi andando a specificare un po' di più strategie e principi diventano categorie difficilmente separabili.