Ar.Ma.
Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: Dieselnoi on July 06, 2011, 17:50:49 pm
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Embè? Che sta succedendo a Roma? Qualcosa come 21 omicidi dall'inizio dell'anno. Qualcuno ha esperienze o teorie in proposito?
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Embè? Che sta succedendo a Roma? Qualcosa come 21 omicidi dall'inizio dell'anno. Qualcuno ha esperienze o teorie in proposito?
Si, 8 di quelli li ho uccisi io,non ti sto a raccontare i dettagli... XD
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per una città che fa non so quanti milioni d'abitanti e altrettanti turisti mi sembrano pure pochi
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Embè? Che sta succedendo a Roma? Qualcosa come 21 omicidi dall'inizio dell'anno. Qualcuno ha esperienze o teorie in proposito?
C'è che a vivere a Roma, tirerebbe giù i santi pure il Dalai Lama.
Sarebbe un posto fantastico, non fosse per un piccolo problema: i romani.
Odio la mia città.
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Embè? Che sta succedendo a Roma? Qualcosa come 21 omicidi dall'inizio dell'anno. Qualcuno ha esperienze o teorie in proposito?
un unico grande problema: il traffico...[1]
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Embè? Che sta succedendo a Roma? Qualcosa come 21 omicidi dall'inizio dell'anno. Qualcuno ha esperienze o teorie in proposito?
un unico grande problema: il traffico...[1]
:D :D :D lo sapevo a memoria quel pezzo "Empedocle, Archimede...."
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Oh, intanto ben ritrovato Diesel.... ;)
Per il resto come giustamente fatto notare sopra, c'è sicuramente un lieve incremento di certi crimini ma credo che su alcune cose pesi la differente sensibilità moderne a cose che sono sempre capitate (penso alla violenza contro gli omosessuali per dirne una...) e il fatto che con questa particolare amministrazione comunale ci sia una specie di gara a mettere in risalto, con l'avallo dei media, alcune pecche.
Nel caso specifico, che sembrerebbe cmq aver preso la pista del delitto passionale al momento, e collegati gli investigatori sostengono che si tratti di una specie di guerra fra bande per la ridivisione di alcuni territori.
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Non credo ci sia nulla di estremamente particolare, io ricordo gli anni della banda Vallanzasca a Milano, il periodo della Magliana a Roma, gli anni di piombo.
Penso che in parte siano periodi ciclici, ma bisogna vedere come evolve prima di far paragoni.
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Ero in cantiere a spaccare pilastri a tibiate come Tong Po! Mi riferivo più che altro all'uccisione di quel tipo che suonava. Dallle mie parti le bande di "ragazzi del quartiere" non esistono e mi incuriosiva molto quella tipologia umana lì. Che gente sono? Cosa fanno? Si tratta di individui marginali con problemi con la legge o di "bravi ragazzi" che diventano cattivi quando son lontani dai genitori? Sono persone che magari fanno boxe o qualche sport di combattimento per essere più duri?
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inizio a sentirmi vecchio....
ai miei tempi i "ragazzi del quartiere" ti fregavano gli spiccioli in tasca, l'orologio (e non parliamo certo di rolex) o la bici, ma il massimo del danno che potevi portare a casa era la guancia gonfia per uno sberlone o male che andava un occhio nero...
ora se ti chiedono una sigaretta e tu non ce l'hai (perchè magari non fumi), ti accoltellano :-X
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Quella del musicista rientra nella casistica del "stavolta è andata male"...a fronte di decine di episodi analoghi che finiscono magari raccontati su Facebook.
Sul substrato culturale inutile dire nulla di più di quanto già giornalisti e sociologi nn abbiano già detto.
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qual'è sta storia dei musicisti?
@diesel: li alleva tutti lo spartano :thsit:
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qual'è sta storia dei musicisti?
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110630_200520.shtml (http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110630_200520.shtml)
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Un musicista picchiato a morte. E' proprio il substrato culturale che per me ha un grandissimo interesse. Anche perchè vengo della provincia ricca dove quel substrato lì non c'è. Ovvero i minchioni non mancano ma l'idea di uno picchiato a morte da un branco di bianchi originari del luogo a Reggio Emilia è quasi inimmaginabile.
Dunque alcune domande tecniche:
1) Esiste un vero e proprio gruppo sociale di "ragazzi del quartiere" come sembrerebbe dalla tele? Ovvero, ce ne sono tanti con una cultura comune oppure si tratta di minchioni isolati da ogni gruppo?
2) L'età media me la immagino bassa. E' così o ci sono in giro anche gli esemplari adulti?
3) Quali saranno le loro dinamiche di attacco? In questa e altre occasioni mi è sembrato che si trattasse di spedizioni punitive più che risse occasionali. Da pensare che facciano riferimento a qualche capo.
4) Domanda finale: quali saranno in media i loro valori? Ovvero (per non sembrare moralista) se ti pigliano di mira come si fa a star loro un pò più simpatici? Me li immagino di estrema destra ma magari mi sbaglio.
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Il quartiere Tuscolano ha la stessa estensione di Firenze...ed è un quartiere dei tanti di Roma.
A Roma in alcune zone c'è una forte connotazione identitaria (io stesso se ben adottato rivendico la mia vita a Roma sud) che spesso e volentieri sfocia nel peggior spirito contradaiolo, con l'aggravante che una volta ci si sfotteva oggi ci si accoltella.
A questa identità si aggiunge spesso una componente sociale che getta ulteriore benzina sul fuoco.
Più volte sono nati problemi per questi motivi e ultimamente si è proprio parlato di disfide organizzate via web e rintracciate dalla polizia.
In altri casi ancora, all'identità territoriale si è mischiata malamente una certa estrema ideologia politica che ha creato e crea problemi anche con altre etnie percepite in un certo modo.
I gruppi o i ragazzi di quartiere (del muretto...) sono sempre esistiti...ognuno ovviamente ha tipologie differenti pur con identiche dinamiche.
L'età è in genere quella della fascia compresa fra i 16 e i 25 anni...poi subentrano, spesso almeno, elementi dispersivi e di distrazione ma il quartiere, per usare un'espressione abusata, ti resta cmq dentro, specialmente in certe zone periferiche più chiuse.
Il coatto adulto c'è sempre ma nn gira in gruppo.
Sulle dinamiche ovviamente nn ci si può pronunciare...di solito siamo nell'ambito del pestaggio nudo e crudo.
La maggiorparte delle volte è casuale (anche se c'è chi cerca rogna per partito preso...) ma nn è cosa rara la spedizione punitiva.
Sui loro valori o sui valori di certa gente stendiamo un velo pietoso...ma credo che sia una cosa comune da Trento a Marsala....
Se ti hanno preso di mira malamente, nn ne esci...altrimenti in genere funziona sempre il far sentire tizio o caio il lupo della situazione e recitare la parte cmq di quello che nn è diverso da lui...
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@diesel: li alleva tutti lo spartano :thsit:
I miei studenti vengono guardati male e "avvisati" per mooolto meno... ;)
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Mi chiedo se sia la stessa cosa in tutte le grandi città. A Milano vado spesso per lavoro ma non mi è sembrato che i veri autoctoni (anche periferici) si regolino a questo modo. Le bande e i gruppetti li percepisco più come cose da immigrati ma magari sbaglio.
Certo che quando si comincia coi pestaggi di gente innocente c'è qualche cosa, nel social, che non funziona così bene. Una rissa tra minchioni la posso anche capire entro certi limiti, ma avere lo stomaco di ammazzare uno a botte o di tirare un cazzotto in pieno in faccia a una donna (l'infermiera romena uccisa nel metrò sempre a Roma) secondo me va un pò a di là.
E dire che non avevo mai immaginato Roma come un posto violento. Roma l'ho quasi sempre vista da turista e poche volte per lavoro, sempre in cantiere poi via in centro. Al massimo ho visto la Garbatella, lì l'aria che poteva essere un posto complicato c'era.
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Sei nel folklore... ;)
La Garbatella per quanto popolare è un paradiso...lì al massimo se menano per Roma e Lazio o fascisti e comunisti...
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Probabilmente una città grande come Roma ha dei quartieri dove non va quasi nessun estraneo. Lontani dal centro e senza una ragione perchè tu vada a finir li....
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Mi chiedo se sia la stessa cosa in tutte le grandi città. A Milano vado spesso per lavoro ma non mi è sembrato che i veri autoctoni (anche periferici) si regolino a questo modo. Le bande e i gruppetti li percepisco più come cose da immigrati ma magari sbaglio.
Certo che quando si comincia coi pestaggi di gente innocente c'è qualche cosa, nel social, che non funziona così bene. Una rissa tra minchioni la posso anche capire entro certi limiti, ma avere lo stomaco di ammazzare uno a botte o di tirare un cazzotto in pieno in faccia a una donna (l'infermiera romena uccisa nel metrò sempre a Roma) secondo me va un pò a di là.
E dire che non avevo mai immaginato Roma come un posto violento. Roma l'ho quasi sempre vista da turista e poche volte per lavoro, sempre in cantiere poi via in centro. Al massimo ho visto la Garbatella, lì l'aria che poteva essere un posto complicato c'era.
Dipende dove vai...
Storiacce anche tra italiani ne accadono,ma come in tutte le parti del mondo...
E' fisiologico.
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Sei nel folklore... ;)
La Garbatella per quanto popolare è un paradiso...lì al massimo se menano per Roma e Lazio o fascisti e comunisti...
Confermo, Garbatella è praticamente un paese all'interno di Roma, stupendo tra l'altro.
I quartieri "cattivi" sono ben altri! :pol: :swat:
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Provo a dire la mia: fragilità
Non è un problema di natura territoriale o economica,ma fragilità di una generazione che passa da un estremo all'altro.
Dire che prima non si arrivava a battibecchi, faide,risse al primo pretesto che si presentava mi sembra da ipocriti,anzi forse prima si arrivava più spesso alle mani ,ma nonostante tutto si avevano certi riguardi.
Oggi c'è solo il singolo episodio e non sapendo cosa significa darle/prenderle si va oltre e il più delle volte senza averne cognizione e tutt'attorno prima ci si scandalizza e poi si mettono le pezze.
Riguardo al caso del musicista, mi viene da ridere alla questione ideologica e alla relativa interrogazione parlamentare che serve più a mettere in cattiva luce un sindaco che andare al nocciolo della questione.
Un saluto romano significa poco o niente quando si continua ad avere da decenni la solita minchiata del fualismo da ragazzini nero-rosso, da ultràs aggiungo, per sentirsi parte di un gruppo.
Cercare nel sbustrato sociale,culturale, nella situazione economica serve a poco, di tnati episodi più di uno degli interessati faceva parte di una buona famiglia.
E' il senso del limite,da un lato e dall'altro, che è andato a farsi benedire.
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E' il senso del limite,da un lato e dall'altro, che è andato a farsi benedire.
Temo che sia vero. L'altro giorno quasi mi investiva (per fare inversione a U dove non poteva) una vecchia signora che poteva essere benissimo mia madre. Quando le ho fatto notare che c'era una rotatoria 100 metri più avanti, mi ha salutato col caratteristico gesto dell'ombrello e se n'è andata.
Io credo che qualcosa centri la super-urbanizzazione. Quando siamo così tanti, pigiati per ore nel traffico, gli altri perdono i connotati della persona, diventano elementi fastidiosi. Non voglio credere che la vecchina fosse davvero una stronza (anche perché sai quante ne vedo di scene simili...). Magari ha dei nipoti con i quali è dolcissima. Ma i suoi nipoti sono persone; io, in quel momento, non lo ero, ero solo uno che rompeva i coglioni (e che lei quasi metteva sotto - il pensiero che magari potrebbe succedere qualcosa del genere ai suoi adorati nipotini ovviamente non le sarà venuto...).
Non siamo fatti per vivere in questo modo.
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L'altro giorno quasi mi investiva (per fare inversione a U dove non poteva) una vecchia signora che poteva essere benissimo mia madre. Quando le ho fatto notare che c'era una rotatoria 100 metri più avanti, mi ha salutato col caratteristico gesto dell'ombrello e se n'è andata.
'Ste cose mi fan troppo incazzare (tu che hai ragione, lei che ti insulta).
Speriamo si sia schiantata poco dopo...
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L'altro giorno quasi mi investiva (per fare inversione a U dove non poteva) una vecchia signora che poteva essere benissimo mia madre. Quando le ho fatto notare che c'era una rotatoria 100 metri più avanti, mi ha salutato col caratteristico gesto dell'ombrello e se n'è andata.
'Ste cose mi fan troppo incazzare (tu che hai ragione, lei che ti insulta).
Speriamo si sia schiantata poco dopo...
Sapessi me. Non solo per poco non mi metti sotto, mi ci mandi pure. Vecchia o non vecchia, il desiderio di attaccarla al muro e darle due schiaffi era fortissimo.
(e credetemi sulla fiducia, sono paciosissimo. E' che questa città mi trasformerà in una bestia, prima o poi.)
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Sapessi me. Non solo per poco non mi metti sotto, mi ci mandi pure. Vecchia o non vecchia, il desiderio di attaccarla al muro e darle due schiaffi era fortissimo.
(e credetemi sulla fiducia, sono paciosissimo. E' che questa città mi trasformerà in una bestia, prima o poi.)
tutto questo mi ricorda qualcosa.... :dis:
sia a me che al mio dentista! :sbav:
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E' importante cercare di capire quale è la ragione che ti porta a linciare un musicista o fare spedizioni punitive perchè uno dell'altro quartiere ci ha provato con una ragazza del tuo. Ritengo che ci sia una fortissima componente di frustrazione. Fare un lavoro di merda o non averne. Non sentirti capito. Non sentirti amato.
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Ritengo che ci sia una fortissima componente di frustrazione. Fare un lavoro di merda o non averne. Non sentirti capito. Non sentirti amato.
eh però io non vado a linciare nessuno lo stesso... :dis:
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E' importante cercare di capire quale è la ragione che ti porta a linciare un musicista o fare spedizioni punitive perchè uno dell'altro quartiere ci ha provato con una ragazza del tuo. Ritengo che ci sia una fortissima componente di frustrazione. Fare un lavoro di merda o non averne. Non sentirti capito. Non sentirti amato.
Dicevo prima: questa città finirà per trasformari in una bestia.
Io le prepotenze le odio. E Roma è un posto dove ne vedi continuamente. Tanto che, a volte, finisco per prendermela anche per stupidaggini, rendendomi conto che esagero. Questo per dire che, dal mio punto di vista, non è una questione di frustrazione: è che se vivi in un posto dove TUTTI cercano di approfittarsene, ti domandi perché mai devi porgere l'altra guancia. E, a lungo andare, questo può finire per desensibilizzarti, e farti perdere il senso della misura.
Ma io, come dicevo, sono pacioso, oltre che adulto (anni fa la situazione non era così drastica - insomma, ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente relativamente "sano"). Prendi invece un ragazzo che in questo ambiente ci cresce. Uno al quale viene insegnato che tutti si approfittano di tutti, e che se non lo fai sei una vittima. Uno che, andando in macchina col padre, lo sente bestemmiare, lo vede tagliare la strada ed insultare pure il tipo a cui l'ha tagliata (mi è capitato pure questo...). Uno a cui viene insegnato che gli altri (tranne magari la cerchia più ristretta di conoscenti ed amici) sono estranei, che li devi fregare tu perché sennò ti fregano loro. Che il loro vantaggio viene prima di quello degli altri, anche a costo di mettere gli altri in pericolo, anche per una banalità (tanto ci sono le assicurazioni...).
Non mi stupisce che la gente sbrocchi, insomma.
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Molto interessante questa analisi. La condivido in larga parte. Io ne avevo dato un'interpretazione nordista-provinciale.
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Embè? Che sta succedendo a Roma? Qualcosa come 21 omicidi dall'inizio dell'anno. Qualcuno ha esperienze o teorie in proposito?
forse chi insegna DP in quella città lo fa male....
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Prendi invece un ragazzo che in questo ambiente ci cresce. Uno al quale viene insegnato che tutti si approfittano di tutti, e che se non lo fai sei una vittima. Uno che, andando in macchina col padre, lo sente bestemmiare, lo vede tagliare la strada ed insultare pure il tipo a cui l'ha tagliata (mi è capitato pure questo...). Uno a cui viene insegnato che gli altri (tranne magari la cerchia più ristretta di conoscenti ed amici) sono estranei, che li devi fregare tu perché sennò ti fregano loro. Che il loro vantaggio viene prima di quello degli altri, anche a costo di mettere gli altri in pericolo, anche per una banalità (tanto ci sono le assicurazioni...).
è la descrizione di una giungla moderna
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Guns N' Roses - Welcome To The Jungle (https://www.youtube.com/watch?v=o1tj2zJ2Wvg#)