Ar.Ma.
Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: Darth Dorgius on July 13, 2011, 13:03:06 pm
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Ecco qui un post che mi ha stuzzicato:
Nel Taijiquan, tradizionalmente, non esiste la "forma lenta" ma la velocita' di esecuzione delle forme e' abbastanza allineata con quella di tutte le altre AM.
Va da se che la risposta alla tua domanda e' negativa :)
A questo punto mi chiedo: storicamente, da quand'è che è stata introdotta l'esecuzione lenta che generalmente siamo abituati a legare proprio al taiji? E soprattutto, qual'è il motivo? :)
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A questo punto mi chiedo: storicamente, da quand'è che è stata introdotta l'esecuzione lenta che generalmente siamo abituati a legare proprio al taiji? E soprattutto, qual'è il motivo? :)
Dai primi anni '20 con la popolarizzazione del Taijiquan quale ginnastica "terapeutica", all'epoca conosciuto anche come "ginnastica taiji" o con altri nomi simili, in pratica "tutto" il Taijiquan che conosciamo deriva da quel periodo di diffusione.
E' indubbio che ogni pratica conosca un periodo breve di apprendimento, e che in quel periodo al fine di familiarizzare con il movimento lo si esegua lentamente, dallo scrivere a macchina a qualsiasi altra attivita' umana il percorso non cambia.
Ma chiaramente non si puo' rimanere fermi a quello stadio
YM
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Certo, è abbastanza logico/ovvio... :)
Mi chiedevo ancora una cosa: spesso si sente parlare anche di taiji come di "meditazione" in movimento. Quanto è corretta tale informazione?
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Mi chiedevo ancora una cosa: spesso si sente parlare anche di taiji come di "meditazione" in movimento. Quanto è corretta tale informazione?
Sono tutte idee moderne, in questo caso proprio basate sulla lentezza del movimento e sulla *estaticita'* che alcuni praticanti mostrano 'assorti' proprio durante le forme.
Poi chiaramente se con "meditazione" intendiamo il senso allargato della cosa, come quando bisogna "meditare, gente, meditare" (cioe' pensare) allora tutto si puo' dire :)
YM
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Aggiungerei un paio di cose:
1. Sul canale di Guoke, ricordo un video relativo alla pratica della scuola Wu (del nord?) risalente agli anni '30, in cui la forma era eseguita velocemente. Ed è anche probabile (ma qui è farina del mio sacco, proveniente da riflessioni un poco estrapolate da documentazione insufficiente)... è probabile che la "velocità" del TJQ, come di tante altre AM, fosse più naturale di quegli scatti esasperati, e spesso vuoti e isterici, che si vedono in tanti video oggi - per esempio le forme di shaolin, che suscitano un'ansia...!
2. "meditazione" è un parolone, oggi troppo diffuso, e spesso si usa pure in un'accezione errata: rispetto a ciò che gli indiani intendevano con dhyana, per esempio, si dovrebbe usare la parola italiana "contemplazione", con i suoi equivalenti nelle varie lingue indoeuropee; non so come funzioni per la cultura cinese, ma quel poco che so di "giardini interiori" eccetera, parlerei più di "visualizzazione" (YM, ti prego, se ho preso una cantonata, comprendimi: son cristianista, del daoismo so pochissimo, da letture varie e sparse!). Per il TJQ al più parlerei di concentrazione... ma vabbeh, a quel livello può essere "meditazione" anche starsene in ufficio... :)
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credo che la lentezza derivi dal fatto che alcuni praticano "cercando" una cosa altri "cercando" altro,non credo affatto che sia legato al fatto della "salute"
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serve solo agli inizi
per esercitare l'equilibrio, analizzare bene il movimento, evitare gesti inutili
ma come al solito si tende poi a velocizzare
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serve sono agli inizi
per esercitare l'equilibrio, analizzare bene il movimento, evitare gesti inutili
ma come al solito si tende poi a velocizzare
per come la vedo io per nulla...velocizzi zero
se consideri la forma come una pratica/allenamento,allenare l'equilibrio credo sia più difficile allenarlo con movimenti lenti che non veloci
inoltre immgina ad esempio il momento del pugno,se lo dai velocemente il soffio sarà rapido,se lo dai lentamente il soffio sarà lento,e allenare un respiro lungo e sottile credo sia importante
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serve sono agli inizi
per esercitare l'equilibrio, analizzare bene il movimento, evitare gesti inutili
ma come al solito si tende poi a velocizzare
per come la vedo io per nulla...velocizzi zero
se consideri la forma come una pratica/allenamento,allenare l'equilibrio credo sia più difficile allenarlo con movimenti lenti che non veloci
inoltre immgina ad esempio il momento del pugno,se lo dai velocemente il soffio sarà rapido,se lo dai lentamente il soffio sarà lento,e allenare un respiro lungo e sottile credo sia importante
si che e' importante, all'inizio
ma poi continui ad allenarti sempre in lentezza?
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si
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si
se vuoi, prova per una volta a farla abbastanza veloce e dimmi se ti sei sentito a tuo agio al primo colpo
se non vuoi, fa lo stesso ;)
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ho una naturale propensione ad accelerare...il farla lenta è un bell'esercizio...per me
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ho una naturale propensione ad accelerare...il farla lenta è un bell'esercizio...per me
io per un periodo mi sono allenato ad accelerare e rallentare a comando durante la forma
sapendola poi eseguire estremamente veloce sia estremamente lenta, ho cambiato step: ormai faccio le forme taiji solo ogni tanto[1]
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La lentezza serve a lavorare sulla coordinazione, l'equilibrio, l'interiorizzazione del gesto e la percezione dello stesso.
E' fondamentale all'inizio per imparare il movimento e per "sentirlo", imparare ad ascoltarsi durante il movimento. Eseguire la forma velocemente tanto per farlo come si vede a volte in certi video occidentali ("more fast taijiquan" ecc .... ;D :vomit: ), non serve se si è sconnessi e non integrati nel movimento. Partendo dalla lentezza che è la base, si può eseguire la forma in molti modi diversi, a seconda di quello che si vuole allenare. Piuttosto che eseguirla semplicemente veloce, per i motivi sovracitati preferisco altre modalità: eseguirla stando molto bassi, concentrarsi sul lavoro di allungamento e compressione dell'addome, inserirci i Faijin, inserirci spostamenti e balzi in caduta ecc...Questa pluralità di esecuzione, questo "frame" modificabile a seconda delle skill da allenare, mi sembra più interessante della semplice dicotomia lento/veloce. Sulle motivazioni storiche, passo la parola ad altri molto più preparati di me... :)
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eseguirla stando molto bassi, concentrarsi sul lavoro di allungamento e compressione dell'addome, inserirci i Faijin, inserirci spostamenti e balzi in caduta ecc...
si, gia' testato, abbiamo appunto uno stile che indica di stare abbastanza bassi[1] (il fajin e gli spostamenti dovrebbero essere gia' compresi fin dal''inizio, chi ben comincia....)
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nell'esecuzione della forma l'altezza é la mia,non vado alla ricerca del basso,diversamente che nelle posture;la velocitá é omogenea,lenta ma non da bradipo,comunque lenta;da quando ho iniziato a praticare,a parte esercizi col bastone lungo,avro allenato il fajin forse 5/6 volte e MAI durante la forma
Questo modo di praticare la forma penso sia una caratteristica dello stile Yang di CMC
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Mi "correggo":
Partendo dalla lentezza che è la base, si può eseguire la forma in molti modi diversi, a seconda di quello che si vuole allenare. Piuttosto che eseguirla semplicemente veloce, per i motivi sovracitati preferisco altre modalità: eseguirla stando molto bassi oppure concentrarsi sul lavoro di allungamento e compressione dell'addome oppure inserirci i Faijin oppure inserirci spostamenti e balzi in caduta ecc...Questa pluralità di esecuzione, questo "frame" modificabile a seconda delle skill da allenare, mi sembra più interessante della semplice dicotomia lento/veloce. Sulle motivazioni storiche, passo la parola ad altri molto più preparati di me... :)
eseguirla stando molto bassi, concentrarsi sul lavoro di allungamento e compressione dell'addome, inserirci i Faijin, inserirci spostamenti e balzi in caduta ecc...
si, gia' testato, abbiamo appunto uno stile che indica di stare abbastanza bassi[1] (il fajin e gli spostamenti dovrebbero essere gia' compresi fin dal''inizio, chi ben comincia....)
Non ci siamo capiti forse. Io parlo della possibilità di uscire dal Modello Standard. Tu mi stai parlando di modelli già dati... :)
nell'esecuzione della forma l'altezza é la mia,non vado alla ricerca del basso,diversamente che nelle posture;la velocitá é omogenea,lenta ma non da bradipo,comunque lenta;da quando ho iniziato a praticare,a parte esercizi col bastone lungo,avro allenato il fajin forse 5/6 volte e MAI durante la forma
Questo modo di praticare la forma penso sia una caratteristica dello stile Yang di CMC
Anch'io eseguo normalmente la nostra forma così, con le stesse caratteristiche da te citate: alla mia altezza, a velocità omogenea, con rarissimi fajin ecc... Tuttavia ogni tanto mi piace sottolineare e approfondire un aspetto specifico su cui mi voglio focalizzare in quel momento e lavorarci su. ;)
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Non ci siamo capiti forse. Io parlo della possibilità di uscire dal Modello Standard. Tu mi stai parlando di modelli già dati... :)
okok, ho capito, da come scriviamo sembra che pratichiamo in modo diverso, ma forse in realta' nemmeno cosi' tanto
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Mi chiedevo ancora una cosa: spesso si sente parlare anche di taiji come di "meditazione" in movimento. Quanto è corretta tale informazione?
http://www.qinna.it/jin,_qi,_shen.htm (http://www.qinna.it/jin,_qi,_shen.htm)
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Mi chiedevo ancora una cosa: spesso si sente parlare anche di taiji come di "meditazione" in movimento. Quanto è corretta tale informazione?
http://www.qinna.it/jin,_qi,_shen.htm (http://www.qinna.it/jin,_qi,_shen.htm)
Hmm usque che risponde con tante belle paroline da un sito mi stona. :nono:
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belin! non son mica un orco XD
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belin! non son mica un orco XD
Gorilla no? :D
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oggi mi fate quotare usque
giornata fiacca
un conto l'applicazione pratica (che ovviamente sarà agile)
ma l'esecuzione della forma è sempre lenta
anzi va ulteriormente rallentata
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oggi mi fate quotare usque
giornata fiacca
un conto l'applicazione pratica (che ovviamente sarà agile)
ma l'esecuzione della forma è sempre lenta
anzi va ulteriormente rallentata
E per quale ragione (o in quale AM) allenamento e applicazione dovrebbero non coincidere?
Questo non vuol dire che non vi sia un momento in cui vai lento x apprendere ma non credo sia un punto di arrivo.
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oggi mi fate quotare usque
giornata fiacca
un conto l'applicazione pratica (che ovviamente sarà agile)
ma l'esecuzione della forma è sempre lenta
anzi va ulteriormente rallentata
E per quale ragione (o in quale AM) allenamento e applicazione dovrebbero non coincidere?
Questo non vuol dire che non vi sia un momento in cui vai lento x apprendere ma non credo sia un punto di arrivo.
la ragione è la continua esistenza di margini di miglioramento
che il taiji persegue con la lentezza
lentezza che ti consente un interiorizzazione del movimento come nessun altro metodo
ma sono cose che la fretta della nostra società ritiene sempre più assurde
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la ragione è la continua esistenza di margini di miglioramento
che il taiji persegue con la lentezza
lentezza che ti consente un interiorizzazione del movimento come nessun altro metodo
ma sono cose che la fretta della nostra società ritiene sempre più assurde
A mio avviso quando arrivi a fare la forma devi aver gia' "interiorizzato" il movimento.
Esistono solitamente una serie di ex apposta per quel tipo di coordinamento. La versone "evoluta" di quel tipo di lavoro e' il noto chansijin.
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la ragione è la continua esistenza di margini di miglioramento
che il taiji persegue con la lentezza
lentezza che ti consente un interiorizzazione del movimento come nessun altro metodo
ma sono cose che la fretta della nostra società ritiene sempre più assurde
A mio avviso quando arrivi a fare la forma devi aver gia' "interiorizzato" il movimento.
Esistono solitamente una serie di ex apposta per quel tipo di coordinamento. La versone "evoluta" di quel tipo di lavoro e' il noto chansijin.
tipo?
quali?
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la ragione è la continua esistenza di margini di miglioramento
che il taiji persegue con la lentezza
lentezza che ti consente un interiorizzazione del movimento come nessun altro metodo
ma sono cose che la fretta della nostra società ritiene sempre più assurde
A mio avviso quando arrivi a fare la forma devi aver gia' "interiorizzato" il movimento.
Esistono solitamente una serie di ex apposta per quel tipo di coordinamento. La versone "evoluta" di quel tipo di lavoro e' il noto chansijin.
tipo?
quali?
Per dirla semplice sono ex dove fai piccoli movimenti in cui tutto il corpo lavora in coordinazione.
Alcune scuole prendono ad esempio una figura e la ripetono all'ignoranza inserendo nel movimento le regole della scuola.
Dalla postura alle coordinazione esterne (mano-piede, gomito-ginocchio, ecc.) alla stabilita' nelle varie direzioni, alla coordinazione delle articolazioni, ecc.
Questo lavoro istruisce il corpo a muoversi in un determinato modo che con il tempo deve diventare abitudine.
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la ragione è la continua esistenza di margini di miglioramento
che il taiji persegue con la lentezza
lentezza che ti consente un interiorizzazione del movimento come nessun altro metodo
ma sono cose che la fretta della nostra società ritiene sempre più assurde
A mio avviso quando arrivi a fare la forma devi aver gia' "interiorizzato" il movimento.
Esistono solitamente una serie di ex apposta per quel tipo di coordinamento. La versone "evoluta" di quel tipo di lavoro e' il noto chansijin.
tipo?
quali?
Per dirla semplice sono ex dove fai piccoli movimenti in cui tutto il corpo lavora in coordinazione.
francamente non credo che esistano scuole,AM e non, in cui insegnino a muoversi in maniera scoordinata...
detto questo...
Alcune scuole prendono ad esempio una figura e la ripetono all'ignoranza inserendo nel movimento le regole della scuola.
Dalla postura alle coordinazione esterne (mano-piede, gomito-ginocchio, ecc.) alla stabilita' nelle varie direzioni, alla coordinazione delle articolazioni, ecc.
Questo lavoro istruisce il corpo a muoversi in un determinato modo che con il tempo deve diventare abitudine.
posso capire il movimento ripetuto all'infinito,ma non credi che sia farlocco il fatto di ripeterlo senza che nessuno dall'esterno eserciti una "pressione"?
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posso capire il movimento ripetuto all'infinito,ma non credi che sia farlocco il fatto di ripeterlo senza che nessuno dall'esterno eserciti una "pressione"?
No. :)
Sarebbe come costruire una macchina mentre qualcuno la buccia.. :)
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posso capire il movimento ripetuto all'infinito,ma non credi che sia farlocco il fatto di ripeterlo senza che nessuno dall'esterno eserciti una "pressione"?
No. :)
Sarebbe come costruire una macchina mentre qualcuno la buccia.. :)
buccia ??
che vuol dire?
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buccia ??
che vuol dire?
Scozzare.
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Ah beh: scozzare è chiarissimo... :thsit:
???
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Uff e' come la sportina....a volte credo che non siamo italiani noi emiliani....
Cozzare/bucciare e' l'atto di prendere contro qualcosa con la macchina, che non vuol dire x forza fare un incidente.
Non puoi formare la struttura della macchina a suon di botte, piegate, tirate, ecc...ma lo devi costruire preciso e funzionale allo scopo in modo che quando capita sia in grado di reagire come ti aspetti (nel caso della macchina salvare la vita).
Questo non vuol dire che non fai crashtest...solo non e' lo strumento per costruire il telaio ma solo x testarlo.
Chi ti insegna pero' sa gia' come va costruito il telaio quindi i crashtest vengono fatti solo x vedere cosa se hai appreso in modo corretto.
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gli anni di pratica in questo modo che dici,senza botte, piegate, tirate, ecc...,ma con esercizi dove fai piccoli movimenti coordinati,ti hanno dato buoni risultati riguardo la struttura del tuo corpo?
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gli anni di pratica in questo modo che dici,senza botte, piegate, tirate, ecc...,ma con esercizi dove fai piccoli movimenti coordinati,ti hanno dato buoni risultati riguardo la struttura del tuo corpo?
E chi ti dice che pratico. Io leggo solo libri. :gh:
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gli anni di pratica in questo modo che dici,senza botte, piegate, tirate, ecc...,ma con esercizi dove fai piccoli movimenti coordinati,ti hanno dato buoni risultati riguardo la struttura del tuo corpo?
E chi ti dice che pratico. Io leggo solo libri. :gh:
Anche io.
Ma solo quelli con le figure :)
Ciao
Franco