Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Ebony Girls Lover on September 14, 2011, 09:44:12 am
-
Premetto che non é un qualcosa per fare polemica.Vorrei una discusione seria e un buon scambio di idee.
Perché si insegnano praticamente dall'alba dei tempi i disarmi dai coltelli/pugnali/daghe?
Premetto che io non ci credo molto però ci sono.Praticamente il 99% delle discipline marziali studiano i disarmi anche quelle dove con le armi (coltelli) non sono contemplate nello studio.
-
più che il disarmo, ciò che mi perlplime di più, è proprio la difesa da coltello
anche io ci credo pochino, ma come dire... se non faccio nulla mi ammazza, se provo a fare qualcosa, magari ferito, o molto ferito, ma sopravvivo
infatti per me, più che parlare di difesa da coltello, si dovrebbe dire, sopravvivenza da coltello, perchè se affrontiamo un tizio determinato armato di coltello, qualche taglio ce lo becchiamo, sicuro
comunque, anche in questa visione pessimistica, si può vedere una gran differenza fra le proposte reali e "fantasiose", avvertibili anche solo nella posizione di guardia per affrontare questa minaccia armata
che poi ogni AM tratti questo argomento, non mi sorprende, il coltello è l'arma perfetta, facilemnete procurabile, facilmente occultabile, instintivo da usare (ma non da padroneggiare) e assolutamente letale...
-
avrei preferito bruciarmi la mano che digita, piuttosto che quotare un istruttore di krav... ma sono costretto a dire che quanto dice Gargo rispecchia in pieno il mio pensiero.
-
La risposta è tremendamente banale...
Studiare l'arte di Marte, imparare a combattere sono state cose che per secoli sono state connesse in maniera inscindibile al concetto di sopravvivenza...non sai combattere, muori....sai combattere, magari muori provandoci ma l'altro si ricorderà di te...
E con questa banale realtà davanti nn avevi tempo per fare filosofia...era do or die.
E nn è un caso che storici trattati schermistici prendessero anche in considerazione l'idea di doversi "difendere" a mani nude contro uno armato di lame.
Sulle difese insegnate oggi ormai si è detto di tutto e di più...va detto che molti spesso parlano avendo poca idea di quello che è in realtà l'insegnamento delle discipline moderne dove il disarmo rappresenta l'ultima eventualità dolorosamente percorribile.
-
Così a naso, credo che l'idea di togliere l'arma dalle mani dell'aggressore, sia di per se già sensata, quando l'opzione fuga non è praticabile.
Poi, in base alla cultura locale, si sono certi tipi di lama e relativo modo d'uso, dal quale poi deriva l'uso in attacco e\o in difesa, vedi il kobudo Giapponese, che trasforma attrezzi agricoli in armi micidiali.
Vi sono poi armi da taglio proprie, come daghe, spade, scuri, stiletti, gladio, spada indiana, katana, che richiedono un uso particolare e specifico, per essere armi efficaci in battaglia.
Queste armi particolari, richiedono uno studio specifico, non si affronta un pugnale come una katana, non si affronta il gladio come come la spada, non si affronta lo stiletto come si affronta una scure bipenne.
Però il tipico coltello, diciamo quello da cucina, è usato (di solito) dal tipico delinquente, ecco che si può tentare il disarmo, essendo il suo uso abbastanza prevedibile.
Questo ovviamente, vale ove le condizioni siano favorevoli e la necessità ineludibile.
Per chiudere, dico che le Arti Marziali, sono nate per le necessità belliche e di difesa personale, non per vincere la medaglietta, quindi che il programma contempli, o contemplasse, disarmi e cose varie, non deve affatto stupire, semmai dovrebbe stupire il fatto che siano stati tolti.
Ci sono poi, secondo me, alcuni che si sono studiati i disarmi di altre AM ed hanno integrato, per essere più appetibili, ma sono scelte personali di chi insegna.
-
avrei preferito bruciarmi la mano che digita, piuttosto che quotare un istruttore di krav... ma sono costretto a dire che quanto dice Gargo rispecchia in pieno il mio pensiero.
???
:D :D
-
rilancio il discorso affermando che se dovessi o volessi imparare il disarmo per coltello, certo non lo farei seguendo i principi della mia am, ma cercherei un buon istruttore di discipline moderne da difesa.
dai Gargo, non essere modesto XD
-
dai Gargo, non essere modesto
ma sei serio? :)
ma che istruttore!
-
Io credo che, tolta la fuffa e le onde energetiche, il coltello è un'arma facilmente trasportabile ed utilizzabile da chiunque.
-
rilancio il discorso affermando che se dovessi o volessi imparare il disarmo per coltello, certo non lo farei seguendo i principi della mia am, ma cercherei un buon istruttore di discipline moderne da difesa.
dai Gargo, non essere modesto XD
Anche qui, se ne può discutere.
Il karate, mediante schivate e colpi, se portati CON GIUSTO TEMPISMO, permette di rendere meno efficace il coltello, un buon colpo sull'avambraccio, porta dolore, quindi difficoltà almeno momentanea nel proseguire.
Poi c'è chi mette tecniche pericolose, che senza una yoroi (armatura medievale Giapponese) espongono a gravissimo rischio, ma ragionare di tai sabaki, colpi e, ove ci stiano, leve, permette di tentare il disarmo con rischio minore, cioè danni non letali.
Che poil, inutile negare la verità, disarmare e restare sani, come hai già detto tu, è molto improbabile.
-
beh, il katrate, come tutte le am dovrebbe contenere delle tecniche atte a fermare un attacco portato col coltello... ma, come già detto, magari col tai sabaki o altri tipi di tecniche riesci ad uscire dalla traiettoria della lama. e già devi essere veloce e padrone delle tecniche. disarmare, la vedo difficile.
sì, certo, puoi arrivare con un bel ippon ken all'avambraccio, ma mi sembra un'ipotesi più di studio che di applicazione reale.
-
Ecco uno dei punti chiave dove volevo si arrivasse.Cioé bravo steno i tempi sono cambiati ed é inutile insegnare tecniche di disarmo con l'armatura e dire ciò funziona anche senza,se mai si insegnano con l'armatura indossata ma essere onesti con i propri allievi e dire che ciò che si sta insegnando loro sono delle cose arcaiche di difficile o impossibile applicazione ai tempi moderni.
Anche se alcune tecniche arcaiche se aggiustate in pochetto e riviste possono dare in teoria una leggera chance.
Cé un'altro punto chiave secondo me ma vediamo se viene fuori se continua il discorso.
-
Ni....
Perchè alcune cose che funzionavano nel 1400 funzionano anche ora...
Dipende sempre da cosa e da quale contesto.
-
Io stavolta non concordo con Storm (anche se di solito sì :sbav: ).
Giusto tempismo, gestione della distanza, ricerca del colpo definitivo.
In teoria il Karate non mi pare malaccio per affrontare un tizio armato di coltello cercando il minor rischio possibile... meglio che strane prese, leve, disarmi, proiezioni ecc.ecc. tutta roba che richiede la corta distanza ed un tempo più lungo di esecuzione.
-
Uhmm...
Se ti dice culo probabilmente....
-
Ni....
Perchè alcune cose che funzionavano nel 1400 funzionano anche ora...
Dipende sempre da cosa e da quale contesto.
Il tuo NI é giustissimo "funzionano" ma le devi "modificare" delle parti sull'ingaggio su dove si puo trovare l'arma dell'avversario sul nostro corpo.Per quello ho detto che se sono in armatura sono in armatura basta e che vanno benissimo per un questione culturale e storica dell'arte ma bisogna modificarne dei movimenti per dare qualche possibilità ai nostri giorni.
-
io mi sentirei "sicuro" (ok si fa per dire) solo a bloccare e tenere ben stretta quella maledetta mano armata... poi qualcosa ci si inventa....
quindi se i colpi servono per arrivare a questa situazione ben vengano, altrimenti... mah... mi sembra tanto che ci sia il rischi che ci si becca contemporaneamente, solo che lui ha il coltello...
-
Uhmm...
Se ti dice culo probabilmente....
Quello è imprescindibile.
Ma vale per tutto.
;)
-
saburo, che ti devo dire?
io ci ho provato con quel poco di karate che conosco e non funziona, almeno a me, e richiede troppo tempo per interiorizzare ed automatizzare la gestione dell'evento. magari se minaccio col coltello Yoshoka, me lo strappa di mano, me lo infila nel popò e poi mi crocchia di mazzate. ma ripeto, è un mio limite.
però o visto qualcosa di Claudio LV e dello Spartano e mi sembrano più immediate e funzionali.
-
Se sono minacciato da vicino con un coltello, a portata di mano, allora i disarmi hanno un senso e tra l'altro vorrei approfondire questo argomento, di qui il mio interesse verso KM e CS.
Se arriva una stilettata da una distanza più lunga e con un certo impeto, non riesco a figurarmi (possibile mio limite eh... non voglio assolutizzare) come sia possibie afferrare il braccio armato, allo stesso modo in cui non si può afferrare un pugno, e in quel caso sono per il cazzottone risolutivo (in un senso o nell'altro) come dice Saburo.
Mi è successo solo una volta (che in realtà vale per più di una), e probabilmente mi ha detto culo :sbav:
-
io mi sentirei "sicuro" (ok si fa per dire) solo a bloccare e tenere ben stretta quella maledetta mano armata... poi qualcosa ci si inventa....
quindi se i colpi servono per arrivare a questa situazione ben vengano, altrimenti... mah... mi sembra tanto che ci sia il rischi che ci si becca contemporaneamente, solo che lui ha il coltello...
Per questo ho specificato TEMPISMO e GESTIONE DELLA DISTANZA. :)
Se ci si becca contemporaneamente, questo non è avvenuto ! :-X
La presa sulla mano armata ? Io lo vedo molto difficile e pericoloso se prima non gli hai infilato una castagna, ma parlo per me... magari ad altri può riuscire benissimo, eh ! :pla:
Comunque non è "la mia specialità", quindi non mi sbilancio oltre. Sfrutterei solamente la parte del mio bagaglio tecnico che ritengo più idonea, senza escludere che possano esisterne di migliori.
-
pensare di neutralizzare un'individuo armato di sfruttando le percussioni è aver voglia di rischiare parecchio (che poi ci sia chi ha portato a casa il culo non a fette ok)
per il resto ho sempre sostenuto che certe azioni siano valide ora come nel 1400 ... e le vedo più vicine ad un contesto di DP che ad un contesto di AM tradizionale
trovo certametne più punti di contatto con quanto fa John che non in una AM come il jj od il karate
-
io mi sentirei "sicuro" (ok si fa per dire) solo a bloccare e tenere ben stretta quella maledetta mano armata... poi qualcosa ci si inventa....
quindi se i colpi servono per arrivare a questa situazione ben vengano, altrimenti... mah... mi sembra tanto che ci sia il rischi che ci si becca contemporaneamente, solo che lui ha il coltello...
Per questo ho specificato TEMPISMO e GESTIONE DELLA DISTANZA. :)
Se ci si becca contemporaneamente, questo non è avvenuto ! :-X
La presa sulla mano armata ? Io lo vedo molto difficile e pericoloso se prima non gli hai infilato una castagna, ma parlo per me... magari ad altri può riuscire benissimo, eh ! :pla:
Comunque non è "la mia specialità", quindi non mi sbilancio oltre. Sfrutterei solamente la parte del mio bagaglio tecnico che ritengo più idonea, senza escludere che possano esisterne di migliori.
credo sia questione di strategia più che di tecniche.
a corta distanza dove non ho possibilità di levarmi dal pericolo o gli levo l'arma o continuo ad essere in una situazione che non si risolverà.
In questo ambito capisco e considero sensati le leve ed i relativi disarmi, per quanto non li padroneggi.
Ragionando in astratto se sono a distanza maggiore, schivare e colpire la parte armata può serivire a farmi guadagnare il momento giusto per la fuga (soluzione che preferisco), o a chiudere per poi cercare di bloccare l'arma (soluzione che adotterei solo se non fossi riuscito a crearmi lo spazio per fuggire di cui prima).
Sono d'accordo che cercare di chiudere e disarmare partendo da lunga distanza senza "ammorbidire" non sia la strategia meno richiosa.
-
Accodandomi alle valutazioni che mi precedono quando si parla di una situazione del genere dovremmo avere in mente sempre la distinzione fra cosa è particolare e cosa è generale...
Mandare KO uno con un pugno è bellissimo, ma non tutti vanno giù al primo colpo e nn tutti sono in grado di mandare chiunque giù con uno o più colpi...e questo riduce drasticamente il campo di applicazione di una soluzione...e se nn lo mandate giù questo ha ancora il coltello.
Potete avere un pugno fortissimo...ma lui può indossare un casco...e questo riduce ulteriormente la necessaria universalità di una tecnica.
E chiarito questo va tenuto a mente che chi ha un coltello cercherà costantemente di chiudere la distanza e che la minaccia sarà sempre e solo il coltello nella sua mano.
Se vedete i vari video, chi si salva col coltello, salvarsi nn vuol dire uscire lindi e pinti lo ricordo..., lo fa uscendo da una collutazione.
Quindi ok tempistica, gestione dello spazio e tutto il resto...ma poi fermiamoci a riflettere. ;)
-
come dicevano John e Claudio è essenziale il fattore C. oltre che una pratica specifica e costante, cercando di analizzare le millemila combinazioni possibili.
magari uno sfigato col temperino lo stendi pure, ma gestire uno che mastica silat o scherma di coltello lo trovo molto difficile.
comunque, in una situazione del genere, se posso uso il sistema più antico... la fuga.
-
Accodandomi alle valutazioni che mi precedono quando si parla di una situazione del genere dovremmo avere in mente sempre la distinzione fra cosa è particolare e cosa è generale...
Mandare KO uno con un pugno è bellissimo, ma non tutti vanno giù al primo colpo e nn tutti sono in grado di mandare chiunque giù con uno o più colpi...e questo riduce drasticamente il campo di applicazione di una soluzione...e se nn lo mandate giù questo ha ancora il coltello.
Potete avere un pugno fortissimo...ma lui può indossare un casco...e questo riduce ulteriormente la necessaria universalità di una tecnica.
E chiarito questo va tenuto a mente che chi ha un coltello cercherà costantemente di chiudere la distanza e che la minaccia sarà sempre e solo il coltello nella sua mano.
Se vedete i vari video, chi si salva col coltello, salvarsi nn vuol dire uscire lindi e pinti lo ricordo..., lo fa uscendo da una collutazione.
Quindi ok tempistica, gestione dello spazio e tutto il resto...ma poi fermiamoci a riflettere. ;)
Giusto.
Anche Fabry.pook ha hiarito meglio quello ce intendevo dire, comunque. E' chiaro che se mi trovo nella portata del coltello, la priorità sarà bloccare e/o controllare la mano armata... magari quella fase prevede già una mancanza a monte, ovvero della corretta gestione della distanza... ma sicuramente è assai possibile che avvenga.
Riguardo al caso in cui mi trovo davanti un esperto di armi da taglio... e che cavolo ! Pure ! :o
Mi pare comunque una probabilità assai remota, seppur possibile... ma a quel punto è inutile fare tante elucubrazioni... sono volatili per diabetici all'ennesima potenza.
-
Mi pare comunque una probabilità assai remota, seppur possibile... ma a quel punto è inutile fare tante elucubrazioni... sono volatili per diabetici all'ennesima potenza.
non è per il gusto di contraddire, ma le scuole di scherma di coltello, più o meno legali, si aprono a ciuffi, specie a Roma. ci hanno addirittura fatto un servizio in tv.
magari la maggior parte saranno cazzari che ti insegnano più che altro a farti male da solo, ma il fatto è che sempre più stronzi girano con la lama in tasca... e quando sei fatto, non ci pensi neanche mezza volta a tirala fuori.
quindi, credo che il problema esista e sia diffuso. se poi al coltello sostituisci il collo di una bottiglia, il problema non cambia.
-
Comunque, con rispetto permetetemi di dire una cosa...
Andate su you tube e cercate "difesa coltello". Escono diversi video, per lo più di un certo tenore.
Guardate e valutate voi.
Io mi astengo...
-
Il karate ci può stare come ci può stare come ci può stare una qualsiasi altra arte marziale che nn contempla il coltello, con quella dose di fortuna che nn deve mancare. Principalmente mi impongo due regole. 1)chi ti attacca ti si appiccica addosso e tai sabaki e gestione della distanza nn servono piu. 2)chi porta e usa il coltello, nn dico che sia un gran maestro, ma di sicuro sa destreggiarsi, ci vuole coraggio ad usare un coltello.
L'unica cosa da fare è conoscere il nemico, quindi saperlo usare, questo nn aiuta solo ad avere dimistichezza e meno paura nell'affrontare l'arma, ma anche a capire se qualcuno potrebbe uscirlo. In molte am da coltello, anche italiane, oltre ad usarlo insegnano pure a nasconderlo e renderlo un po piu invisibile. La mia prima paura è questa, l'insidiosità di quest'arma.
Questo video, che è stato postato nella sessione dp, mi ha colpito molto. Brutale e significativo e mostra come gestione della distanza e tai sabaki possano nn essere utili.
http://www.liveleak.com/view?i=f3b_1286227189 (http://www.liveleak.com/view?i=f3b_1286227189)
-
Comunque, con rispetto permetetemi di dire una cosa...
Andate su you tube e cercate "difesa coltello". Escono diversi video, per lo più di un certo tenore.
Guardate e valutate voi.
Io mi astengo...
ma qui non è tanto il sapere che esistono e vengono insegnate cose improbabili, lo sappiamo ormai
ma proprio l'opposto, cosa può essere più opportuno in quei casi
solo fare un po' di sparring amichevole coltello vs. coltello, rende abbastanza l'idea di come si comporta un tizio armato di lama che ci vuol fare male... e questa è già una bella scrematura per poter analizzare cosa mi azzarderei ad usare e cosa no
-
Sabù, chi fa le cose serie nn si va a cercare le difese da coltello ma i video di sopravvivenza col coltello. ;)
E se la gente lo facesse probabilmente finirebbero di circolare le cazzate su "col coltello nn si sopravvive" o le ipotesi, nn è il tuo caso, su tecniche fantasiose avulse dalla realtà.
-
Comunque anche fare sparring con il coltello, per quanto sia utilissimo, mette in una condizione che in realtà dovrebbe essere evitata, perchè chi attacca col coltello sa che l'altro ha degli strumenti per difendersi, e attaccherà con forse più malizia di quello che farebbe un aggressore che non si aspetta che la vittima reagisca in quel modo (anche perchè probabilmente se l'ha scelta è perchè l'ha ritenuta inerme).
Certo. se poi mi aggredisce il filippino / indonesiano gran maestro imperiale incredibbile di Silat e Kali si è fritti senza appello, ma è un po' lo stesso discorso di Fedor per l'aggressione a mani nude.
Accodandomi alle valutazioni che mi precedono quando si parla di una situazione del genere dovremmo avere in mente sempre la distinzione fra cosa è particolare e cosa è generale...
Mandare KO uno con un pugno è bellissimo, ma non tutti vanno giù al primo colpo e nn tutti sono in grado di mandare chiunque giù con uno o più colpi...e questo riduce drasticamente il campo di applicazione di una soluzione...e se nn lo mandate giù questo ha ancora il coltello.
Potete avere un pugno fortissimo...ma lui può indossare un casco...e questo riduce ulteriormente la necessaria universalità di una tecnica.
E chiarito questo va tenuto a mente che chi ha un coltello cercherà costantemente di chiudere la distanza e che la minaccia sarà sempre e solo il coltello nella sua mano.
Se vedete i vari video, chi si salva col coltello, salvarsi nn vuol dire uscire lindi e pinti lo ricordo..., lo fa uscendo da una collutazione.
Quindi ok tempistica, gestione dello spazio e tutto il resto...ma poi fermiamoci a riflettere. ;)
Mi trovi perfettamente d'accordo, se devo scegliere una tecnica di sopravvivenza con un'alta percentuale di fattibilità a prescindere da chi la esegue, la tempistica sopraffina e il pugno del KO non sono certo la risposta giusta, perchè hanno come presupposto una favorevole condizione ambientale, situazionale e personale.
Le tecniche viste alla presentazione del corso di KM di Gargo sono state illuminanti, e mi sono ricreduto sull'idea precedente (di cui io e te avevamo anche discusso) per cui non fosse possibile afferrare.
Condivido anche il discorso del casco.
-
leggo dopo, troppa roba.... :yawn:[1]
-
A tempo e modo mi riprometto di sottoporre la questione di persona a gente più esperte di me.
Vediamo un po' cosa mi diranno...
Nel frattempo vi leggo con interesse. :)
-
[1]
[2]
-
Premetto che non é un qualcosa per fare polemica.Vorrei una discusione seria e un buon scambio di idee.
1. Perché si insegnano praticamente dall'alba dei tempi i disarmi dai coltelli/pugnali/daghe?
2. Premetto che io non ci credo molto però ci sono.Praticamente il 99% delle discipline marziali studiano i disarmi anche quelle dove con le armi (coltelli) non sono contemplate nello studio.
1. che la difesa da coltello si insegni dall'alba dei tempi in ogni disciplina non è del tutto vero. Molte discipline tradizionali il coltello non l'hanno mai visto, alcune ancora non lo vedono e se lo vedono è troppo tardi... Molti istruttori hanno accostato al tradizionale corso di arte marziale la dicitura "difesa personale" (per marketing, per adeguarsi alle domande, per millemila motivi che non interessano in questa discussione) e così o da autodidatti (con non pochi guai) o rubacchiando qua e là hanno introdotto questo genere di difesa.
Se ci mettiam o nell'ottica di un sistema che nasce per la difesa personale invece la risposta è abastanza banale: perchè non si puà prescindere dal sapere come si muove un coltello e da qui come ci si può tirare fuori da guai se si viene attaccati.
2. sistemi validi per la difesa da coltello esistono, pochi ma ne esitono e ci sono dinamiche interessanti che vanno allenate con una giusta dose di realismo (nel senso che un taglio a casa te lo porti, tutto sta in cosa sacrificare e perchè) e con molto realismo da un altro punto di vista: disarmare un aggressore da coltello è quasi impossibile.
Si può parlare di difesa da attacco da coltello, sul disarmo andrei cauto perchè o non si è mai stati attacccati (in palestra) con sufficiente foga e convinzione o le cose che funzionano sono davvero 3 al massimo 4.
Nel kali ci sono una ventina di leve, qualcuno le ha addirittura portate a 30 o 40 (!!) ma ne funzionano 2 o forse 3 e quelle vanno allenate alla nause, con la massima intensità e comunque ci si fa male... tutti e due.
Che ora il 99% delle aa.mm. li studi è vero, ma ho visto cose che voi umani....
-
Mi concedo un piccolo ot...
Una delle famose critiche che si sono sentite in passato era sul tipo di coltelli che certe discipline usavano per allenarsi...
Bene, questa immagine è relativa ad un'asta giudiziaria di materiale sequestrato "in flagranza" di reato o a seguito di perquisizione...fate vobis.
(http://images.corriereobjects.it/gallery/Cronache/2011/09_Settembre/scasso/1/img_1/sca_03_672-458_resize.jpg)
-
Perché si insegnano praticamente dall'alba dei tempi i disarmi dai coltelli/pugnali/daghe?
Premetto che io non ci credo molto però ci sono.Praticamente il 99% delle discipline marziali studiano i disarmi anche quelle dove con le armi (coltelli) non sono contemplate nello studio.
Perchè esistono e sono in circolazione coltelli e pugnali... praticamente dall'alba dei tempi
per il resto: i sistemi marziali non sono una scienza esatta
-
Il karate ci può stare come ci può stare come ci può stare una qualsiasi altra arte marziale che nn contempla il coltello, con quella dose di fortuna che nn deve mancare. Principalmente mi impongo due regole. 1)chi ti attacca ti si appiccica addosso e tai sabaki e gestione della distanza nn servono piu. 2)chi porta e usa il coltello, nn dico che sia un gran maestro, ma di sicuro sa destreggiarsi, ci vuole coraggio ad usare un coltello.
L'unica cosa da fare è conoscere il nemico, quindi saperlo usare, questo nn aiuta solo ad avere dimistichezza e meno paura nell'affrontare l'arma, ma anche a capire se qualcuno potrebbe uscirlo. In molte am da coltello, anche italiane, oltre ad usarlo insegnano pure a nasconderlo e renderlo un po piu invisibile. La mia prima paura è questa, l'insidiosità di quest'arma.
Questo video, che è stato postato nella sessione dp, mi ha colpito molto. Brutale e significativo e mostra come gestione della distanza e tai sabaki possano nn essere utili.
http://www.liveleak.com/view?i=f3b_1286227189 (http://www.liveleak.com/view?i=f3b_1286227189)
Bel video non perché é bello cio che si vede anzi quello che é successo é una cosa bruttissima.Bello perché ci puo permettere di analizzare l'aggressione e il modus operandi.
Una piccola domanda avete visto che il tipo ha subito un colpo di punta alla pancia?Sapete perché é sopravvissuto?Vi dò io la risposta,dato che é una cosa che é successa anche a uno dei grandi delle popolari da me.E' sopravissuto 1perché la lama mnon é entrata fino in fondo,2per la pancia ebbene si perché uno ventre dilatato e con una buona massa grassa tendono a "proteggere" un pochetto.
Perciò alla domanda si puo sopravvivere ad una aggressione armata é SI ma non sempre anzi purtroppo sono molti più i casi in cui si perisce.
-
Nelle scuole nostrane ci sono due tipologie i pensiero.
1 dice che dal coltello non ti puoi difendere o sopravvivere se anche tu non sei armato.
2 dice che puoi sopravvivere o difendere se si é disarmati ma che comunque si esce feriti,al che si insegnano disarmi colpi ecc..però cé un però anche nel secondo di vedere le cose sono perplessi anche loro,dato che conoscono molto ma molto bene l'argomento.
Una piccola domanda chi di voi ha mai tirato con una lama vera?Parlo in qualsiasi campo che può essere la palestra o la strada o qualsiasi altra cosa.
Io SI ogni tanto i miei maestri mi fanno tirare a muscolo cioé colpendo parti non vitali e de al primo sangue e la lama é avvolta nello spago e si lascia uscire l'ultimo centimetro.Vi giuro che ogni volta che lo faccio mi cago addosso.
Questo é uno dei modi utilizzati dalle nostre scuole per abituare l'allievo a superare la paura dell'arma o per lo meno a imparare a gestirla.
-
Una piccola domanda chi di voi ha mai tirato con una lama vera?Parlo in qualsiasi campo che può essere la palestra o la strada o qualsiasi altra cosa.
noi.
A volte uno sparring molto lento, a volte esecizi preordinati.
E' stato "illuminante" una volta in cui si lavorava con coltelli veri crecando di colpire e tagliare uno straccio che il compagnio teneva in mano ed usava tipo "frusta".
Incidente di una persona che non è stata abbastanza attenta, taglio grazie a Dio non grave ma molto sangue che spruzzza in pedana.
Risultato= gelo in pedana e ripreda dell'attivita con molta, ma molta più presenza.
Si è passati mentalmente dall'a sensazione dell'esercizio a qualcosa di molto più coinvolgente.
Altre volte invece abbiamo provato a passare un coltello sulla pelle del compagno, tenerlo a contato, simulare tagli lentamente limitandoci ad appoggiare o alla peggio a lasciare un piccolo graffio.
Non ci ha aggiunto nulla dal punto di vista dei movimenti/tecniche, ma ci ha fatto lavolrare in maniera molto intensa sulle sensazioni ed emozioni che questo comporta.
Anche se chi mi teneva la alma appoggiata al collo lo conosco da una vita ed è un grande amico, la sensazione di pericolosità, di paura, di panico, di repulsione mi risulta comunque sovverchiante.
Noi tendiamo a lavorare su questo.
E' un modo che ci interessa, naturalmente non è nè l'unico nè il migliore[1].
-
sì, certo, puoi arrivare con un bel ippon ken all'avambraccio, ma mi sembra un'ipotesi più di studio che di applicazione reale.
GEDAN BARAI NON E' UNA PARATA BASSA :grrr: :grrr: :grrr:
-
io ci ho provato con quel poco di karate che conosco e non funziona, almeno a me, e richiede troppo
[modalità flame: ON]
Storm, non sei tu, è lo shotokan che è una fetecchia :D :D :D
[modalità flame: OFF]
Speriamo che il mod. non mi banni fisicamente dal pianeta :-X
-
Peccato che non puoi venire domenica, ti avrei dimostrato che non è così male :P
-
Non rigirare il coltello nela piaga :'( :'(
ma c'è una faccina nuovaaa evvaiiiiiiii :yawn: :yawn: :yawn:
-
Cé un altro punto molto importante,il lato psicologico.Un tempo le aggressioni erano più frequenti e psicologicamente si era più preperati di adesso allo scontro.
Questo secondo me il secondo punto chiave.
-
la cosa che mi impressiona è che dei coltelli sequestrati vengano poi rimessi sul mercato... e sulle aste giudiziarie avrei molto da dire. ma questo è ot.
per quanto riguarda la difesa da coltello (o sopravvivenza, io non faccio questa distizione) il mio insegnamento prevede le solite cose, ripeto da studio... chi era l'ultima volta a Parma e si ricorda della lezione di Giannizzero, abbiamo visto l'ipotesi di scuola dell'attacco con il pugnale dall'alto... la sua è scuola italiana, la mia giapponese, ma le dinamiche di difesa erano le stesse.
il problema sostanziale, per chi intende fare dp (e questa è solo la mia convinzione, sia chiaro) è che alcune scuole non si fermano all'ipotesi di studio, ma modificano o integrano il loro metodo con l'evolversi dei tempi.
-
Adesso tralasciando il discorso aggressione.Parlando adesso di combattimento coltello contro coltello se siete stati disarmati avete perso l'arma siete riusciti a difendervi?Io personalmente un paio di volte si,attenzione sto parlando di palestra non la fuori e comunque quelle due o tre volte che ci sono riuscito se la lama fosse stata vera in ogni caso mi sarei tagliato.
-
Adesso tralasciando il discorso aggressione.Parlando adesso di combattimento coltello contro coltello se siete stati disarmati avete perso l'arma siete riusciti a difendervi?Io personalmente un paio di volte si,attenzione sto parlando di palestra non la fuori e comunque quelle due o tre volte che ci sono riuscito se la lama fosse stata vera in ogni caso mi sarei tagliato.
Non ho mai provato questa cosa. :'(
-
coltello contro coltello? provato, ma mi hanno sempre affettato :dis: ripeto, non è il mio campo di studio e neanche mi attira troppo.
-
coltello contro coltello? provato, ma mi hanno sempre affettato :dis: ripeto, non è il mio campo di studio e neanche mi attira troppo.
ti ha sempre affattato é normale quando fai sparring un colpo lo prendi sempre.Io non sarei più in vita.
-
Coltello vs coltello lo alleniamo in sparring e ci divertiamo, la nostra concentrazione maggiore va su difesa da aggressione perchè in strada non giriamo armati :whistle:
P.S.
in un contesto aggressivo succede spesso che quando vedi uscire la lama, è già troppo tardi.
Piccolo esercizio in palestra: gruppetto di tre persone che provocano e attaccano briga (spinte, insulti, accerchiamento, etc.) tu sei da solo. Uno dei tre potrebbe avere un coltello, ma non sai chi. Pronto al giro di giostra? ;)
-
Coltello vs coltello lo alleniamo in sparring e ci divertiamo, la nostra concentrazione maggiore va su difesa da aggressione perchè in strada non giriamo armati :whistle:
P.S.
in un contesto aggressivo succede spesso che quando vedi uscire la lama, è già troppo tardi.
Piccolo esercizio in palestra: gruppetto di tre persone che provocano e attaccano briga (spinte, insulti, accerchiamento, etc.) tu sei da solo. Uno dei tre potrebbe avere un coltello, ma non sai chi. Pronto al giro di giostra? ;)
E che me lo chiedi pure?Quando lo facciamo sto giochetto?Ogni tanto mi diverte prendermi un sacco di mazzate :) allora quando si inizia?
Comunque abbiamo delle strategie per tirare fuori l'arma durante un aggressione.
Non fate mai sprrring fine a se stesso?
-
Non fate mai sprrring fine a se stesso?
sì, sì è solo che coltello vs coltello non mi diverte quanto bastone vs bastone ;)
-
Io sono un accoltellatore nato cresciuto e morto.n non vado in giro ad accoltellare la gente solo che da noi chi tira di coltello si die accoltellatore,bastonatore per il bastone e via dicendo.
-
Coltello vs coltello lo alleniamo in sparring e ci divertiamo, la nostra concentrazione maggiore va su difesa da aggressione perchè in strada non giriamo armati :whistle:
P.S.
in un contesto aggressivo succede spesso che quando vedi uscire la lama, è già troppo tardi.
Piccolo esercizio in palestra: gruppetto di tre persone che provocano e attaccano briga (spinte, insulti, accerchiamento, etc.) tu sei da solo. Uno dei tre potrebbe avere un coltello, ma non sai chi. Pronto al giro di giostra? ;)
Molto bello :thsit:
-
Abbiamo diversi esercizi per prendere confidenza sull'estrazione dell'arma.Ma solitamente da noi si partiva gia con le armi estratte.Solo in rari casi l'arma usciva all'improvviso,perchè c'era il discorso dell'onore.
E anche diversi metodi in cui ci si tenta di difendersi da più aggressori.
-
Premetto che non é un qualcosa per fare polemica.Vorrei una discusione seria e un buon scambio di idee.
Perché si insegnano praticamente dall'alba dei tempi i disarmi dai coltelli/pugnali/daghe?
Premetto che io non ci credo molto però ci sono.Praticamente il 99% delle discipline marziali studiano i disarmi anche quelle dove con le armi (coltelli) non sono contemplate nello studio.
perché la gente ama illudersi
-
Premetto che non é un qualcosa per fare polemica.Vorrei una discusione seria e un buon scambio di idee.
Perché si insegnano praticamente dall'alba dei tempi i disarmi dai coltelli/pugnali/daghe?
Premetto che io non ci credo molto però ci sono.Praticamente il 99% delle discipline marziali studiano i disarmi anche quelle dove con le armi (coltelli) non sono contemplate nello studio.
perché la gente ama illudersi
???
-
Coltello vs coltello lo alleniamo in sparring e ci divertiamo, la nostra concentrazione maggiore va su difesa da aggressione perchè in strada non giriamo armati :whistle:
P.S.
in un contesto aggressivo succede spesso che quando vedi uscire la lama, è già troppo tardi.
Piccolo esercizio in palestra: gruppetto di tre persone che provocano e attaccano briga (spinte, insulti, accerchiamento, etc.) tu sei da solo. Uno dei tre potrebbe avere un coltello, ma non sai chi. Pronto al giro di giostra? ;)
Ogni tanto, nel corso di Kenpo, lo facciamo anche noi, ma in un ambito un po' meno stressante di come lo proponi tu.
tre persone, due stanno ferme, si fanno i c@@@i loro per intendersi, e uno attacca.
Non si sa chi attacca.
Tutti molto vicini tipo situazione da metrolitana.
Ogni tanto uno può avere un coltello.
Ma, torno a dire, come lo proponi tu mi sembra abbia un coefficiente di stress indotto molto più alto.
-
Sì non c'è male a stress :-X ...e tuttavia non è ancora quello stress che ci può shockare per strada, dove chi ti insulta e ti spinge non sono tuoi compagni di allenamento e le lame sono vere.
Il "vantaggio" in strada è che se ti trovi in una situazione simile non pensi che stai esagerando e qualcuno si possa fare male perchè ti stai giocando le chiappe sul serio.
Tuttavia, in alcune situazioni e in particolari stati d'animo, ci si trova realmente ad avere un assetto mentale più simile all'animale che all'uomo.
-
sì, certo, puoi arrivare con un bel ippon ken all'avambraccio, ma mi sembra un'ipotesi più di studio che di applicazione reale.
GEDAN BARAI NON E' UNA PARATA BASSA :grrr: :grrr: :grrr:
ma allora che cos'è? :sur:
-
Sì non c'è male a stress :-X ...e tuttavia non è ancora quello stress che ci può shockare per strada, dove chi ti insulta e ti spinge non sono tuoi compagni di allenamento e le lame sono vere.
Il "vantaggio" in strada è che se ti trovi in una situazione simile non pensi che stai esagerando e qualcuno si possa fare male perchè ti stai giocando le chiappe sul serio.
Tuttavia, in alcune situazioni e in particolari stati d'animo, ci si trova realmente ad avere un assetto mentale più simile all'animale che all'uomo.
Non sai quanto sono d'accordo su questo aspetto.
Mi è capitato di fare diverse riflessioni proprio su questo, su come mi basti solo andare fuori dal "normale", da quello che per me è "socialmente lecito" per andare in difficoltà.
Lo spaesamento dovuto ad un luogo sconosciuto.
Blocchi di educazione, di regole sociali sedimentate o semlicemente "biologicamente programmati" che mi fanno andare il cervello in blocco perchè si scontrano con reazioni di violenza istintive.
Per me[1] la parte qualitativa per il discorso combattimento non rituale ( considero che DP sia un discorso più ampio e specialistico) è questa.
Pareri personali, che considero applicabili a me ma non per forza ad altri.
Infatti in ambito DP mi considero un ignorante, lo dico senza ironie, pratico quel che faccio per affrontare questi blocchi, come lavoro interno di analisi e crescita personale
-
Appoggio al papà professionista.
-
Appoggio al papà professionista.
grazie caro :blue:
-
State dimenticando iuna cosa importante su questi lavori sotto stress.
Cioé che lavorate sempre con armi finte.Come reagiamo di fronte ad un'arma vera e soprattutto riusciremmo a non essere presi dal panico dopo il primo colpo che ci ha bucato o tagliato?Riusciremmo a tenere in presa l'ipotetica mano armata mentre a noi esce sangue?Di conseguenza la presa diventa più difficoltosa.
Attenzione parlo per tutti.
-
State dimenticando iuna cosa importante su questi lavori sotto stress.
Cioé che lavorate sempre con armi finte.Come reagiamo di fronte ad un'arma vera e soprattutto riusciremmo a non essere presi dal panico dopo il primo colpo che ci ha bucato o tagliato?Riusciremmo a tenere in presa l'ipotetica mano armata mentre a noi esce sangue?Di conseguenza la presa diventa più difficoltosa.
Attenzione parlo per tutti.
Bella domanda, tutto vero.
Io per me non so rispondere.
L'unica maniera che abbiamo trovato per inizare ad esplorare questi territori è stato, come ho scritto qualche post fa, quello di lavorare con lame vere molto lentamente e provare a stare nel disagio di avere un coltello appoggiato addosso (gola, vicino agli occhi, la punta che solletica li buco dell'orecchio) o di sentire il filo che graffia la pelle.
Oltre non mi/ci sono/siamo sentito/i di andare.
Ma per i mei/nostri scopi e desigenze già esplorare in questo modo le sensazioni di paura, panico, repulsione e, quando si ha la lama dalla parte del manico quasi un "delirio di onnipotenza", al momento va bene così.
-
Fabry.pook sono d'accordo con te é una sensazione bruttissima ritrovarsi con un'arma puntata.Comunque devo dire che il lavoro che fate secondo il mio punto di vista é gia un passo avanti rispetto a ciò che facciamo molti di noi.
Se posso dare un suggerimento prova a tirare con la lama allacciata.