Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: xjej on October 05, 2011, 22:46:09 pm
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M'è capitato più volte di constatare quanto il mio bagaglio tecnico sia anni luce lontano dall' essere anche solo paragonabile a quello del mio allenatore malgrado lui sia più vecchio di me di solo dieci anni.
Bella forza, qualcuno direbbe, lui è stato un atleta di livello mondiale e tu no.
Però, sopratutto dopo aver buttato dieci anni sotto un' incompetente non riesco a non sentirmi inadeguato anche solo nel considerare l' idea.
Oltre al fatto che odio lavorare coi bambini e vado pazzo per il lavoro di specializzazione, ma queste sono tare mie..
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M'è capitato più volte di constatare quanto il mio bagaglio tecnico sia anni luce lontano dall' essere anche solo paragonabile a quello del mio allenatore malgrado lui sia più vecchio di me di solo dieci anni.
Bella forza, qualcuno direbbe, lui è stato un atleta di livello mondiale e tu no.
Però, sopratutto dopo aver buttato dieci anni sotto un' incompetente non riesco a non sentirmi inadeguato anche solo nel considerare l' idea.
Oltre al fatto che odio lavorare coi bambini e vado pazzo per il lavoro di specializzazione, ma queste sono tare mie..
Credo che dovresti più viverla con filosofia godendoti ogni traguardo che il allenatore ti fà raggiungere.
Inoltre, per lavorare con i bambini, devi esserci tagliato... quindi non crucciarti.
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insegnando ai bambini ho scoperto di essere pedofobiaco
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insegnando ai bambini ho scoperto di essere pedofobiaco
Io ho scoperto parte del mio lato sadico. :whip:
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Beh dal tuo stage (anche se da spettatrice :grrr: ) direi che saresti un bravo insegnante :thsit:
Sull'insegnare ai bambini non so io credo che correrei il rischio di trasformarmi in un serial killer (soprattutto con le ragazzine dai 10-13 anni a quell'età mi fanno venire il prurito alle mani) per cui capisco quello che intendi..
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è un talento pure quello c'è chi può allenarsi per anni e capirci poco c'è chi in pochi anni è in grado di insegnare in maniera eccellente....
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A mio avviso, la sensazione di inadeguatezza è indispensabile per un buon insegnante, è quella che lo obbliga all'attenzione, alla serietà e all'impegno.
Quindi credo tu abbia descritto un buon insegnante.
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Non capisco il senso del topic... ???
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Penso sia un confronto sul tema dell'insegnamento e della sensazione di essere "impreparati" rispetto al proprio maestro.
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M'è capitato più volte di constatare quanto il mio bagaglio tecnico sia anni luce lontano dall' essere anche solo paragonabile a quello del mio allenatore malgrado lui sia più vecchio di me di solo dieci anni.
Bella forza, qualcuno direbbe, lui è stato un atleta di livello mondiale e tu no.
Però, sopratutto dopo aver buttato dieci anni sotto un' incompetente non riesco a non sentirmi inadeguato anche solo nel considerare l' idea.
Oltre al fatto che odio lavorare coi bambini e vado pazzo per il lavoro di specializzazione, ma queste sono tare mie..
Non vorrei fare lo psicologo della domenica ma credo che il tutto sia spiegato sostanzialmente dalla frase evidenziata.
Facile che esperienze pregresse tendano a dare di noi un autoimmagine sottostimata.
Naturalmete l'insegnamento non è una attività da sottovalutare ebisogna esserci portati.
Specialmente con i bambini.
A quanto mi è stato detto, io non ho mai fatto l'insegnante in senso stretto, comunque insegnare porta un miglioramento nella propria pratica.
Quindi anche le abilità di insegnamento vanno coltivate e migliorano con l'attività.
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In momenti come questi io rimando sempre alla scena finale dell'ultimo drago.... :thsit:
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Ah, capisco.... beh una cosa è certa.
Se non sai non puoi insegnare, ma se sai e non hai attitudine ad insegnare, meglio lasciar perdere.
Un tempo, il mio Maestro mi disse "steno, ora che cominci ad insegnare, comincerai davvero ad imparare", non lo capii, ma assicuro che aveva davvero tanta ragione.
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Insegnare può essere un mestiere a cui ci si prepara, ma è prima di tutto una questione di vocazione. C'è chi nasce insegnante e chi no ( ma lo può diventare).
Un insegnante continua per rispondere ad un proprio bisogno interiore, nonostante non venga capito dal 90% dei cosidetti allievi, e venga deluso e tradito dal restante 10%.
I soldi sono un'altra cosa, possono esserci o non esserci, ma non dipendono dalla bravura come insegnante, a dalla bravura commerciale
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è un talento pure quelloc'è chi può allenarsi per anni e capirci poco c'è chi in pochi anni è in grado di insegnare in maniera eccellente....
Quanto è vero quel che dici, cacchio...
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M'è capitato più volte di constatare quanto il mio bagaglio tecnico sia anni luce lontano dall' essere anche solo paragonabile a quello del mio allenatore malgrado lui sia più vecchio di me di solo dieci anni.
Bella forza, qualcuno direbbe, lui è stato un atleta di livello mondiale e tu no.
Però, sopratutto dopo aver buttato dieci anni sotto un' incompetente non riesco a non sentirmi inadeguato anche solo nel considerare l' idea.
Oltre al fatto che odio lavorare coi bambini e vado pazzo per il lavoro di specializzazione, ma queste sono tare mie..
insegnare dovrebbe essere una vocazione, anche se ultimamente tanti hanno la sola vocazione di sparar cazzate :D
se,come me, il tuo allenamento e le tue esigenze sono la tua priorità e la pazienza non è il tuo forte....non pensarci nemmeno.
in fin dei conti se non si può o vuole dedicare al 100% agli altri, se non si ha la possibilità di dare costanza e stabilità meglio non intraprendere questa avventura.
Non sei inadeguato,non vuoi responsabilità....è diverso :gh:
my way
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Beh dal tuo stage (anche se da spettatrice :grrr: ) direi che saresti un bravo insegnante :thsit:
Sull'insegnare ai bambini non so io credo che correrei il rischio di trasformarmi in un serial killer (soprattutto con le ragazzine dai 10-13 anni a quell'età mi fanno venire il prurito alle mani) per cui capisco quello che intendi..
Quoto.
Con i bambini non so, ma con gli adulti ci sai fare parecchio :thsit:
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Se non sai non puoi insegnare.
In teoria. L'evidenza empirica dice altro...
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Se non sai non puoi insegnare.
In teoria. L'evidenza empirica dice altro...
Sì, senza contare che non è ovvio:
1) chi decreta se tu sai o no
2) se non esiste nessuno al punto 1), che metro di misura hai per valutare se sai o non sai
3) che rapporto c'è tra quello che supponi di sapere e le persone a cui insegni
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Per fare il corso istruttore, devi avere l'ok del tuo Maestro.
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Metodo con cui è morto lo Yoseikan Budo a Roma... :whistle:
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Metodo con cui è morto lo Yoseikan Budo a Roma... :whistle:
E ha proliferato il cancro nel jkd. :'(
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Saper insegnare è sicuramente un'abilità che, una volta appresa (non credo nei talenti e nelle vocazioni) si può applicare a qualcunque tipo di sapere.
Ora, visto che di insegnanti bravi ne troviamo sia alle elementari, che alle medie, alle superiori e poi all'università, sono dell'idea che anche nelle arti marziali non sia necessario insegnare all'università per essere un buon insegnante. È anzi importante che esistano anche buoni insegnanti nelle fasi che precedono... Un buon insegnante per le basi, un altro per altro... E così via.
Quello che conta quindi, mho, non è la quantità di "sapere tecnico", ma soprattutto 2 cose:
1. l'abilità a trasmettere quello che si sa e la gioia di trasmetterlo (non bisogna essere gelosi e teners le cose per sé).
2. l'umiltà di riconoscere quando l'allievo è pronto per lo step successivo, e dargli un calcio nel culo se non se ne vuole andare a studiare con uno più preparato di noi.
:)
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Saper insegnare è sicuramente un'abilità che, una volta appresa (non credo nei talenti e nelle vocazioni) si può applicare a qualcunque tipo di sapere.
Ora, visto che di insegnanti bravi ne troviamo sia alle elementari, che alle medie, alle superiori e poi all'università, sono dell'idea che anche nelle arti marziali non sia necessario insegnare all'università per essere un buon insegnante. È anzi importante che esistano anche buoni insegnanti nelle fasi che precedono... Un buon insegnante per le basi, un altro per altro... E così via.
Quello che conta quindi, mho, non è la quantità di "sapere tecnico", ma soprattutto 2 cose:
1. l'abilità a trasmettere quello che si sa e la gioia di trasmetterlo (non bisogna essere gelosi e teners le cose per sé).
2. l'umiltà di riconoscere quando l'allievo è pronto per lo step successivo, e dargli un calcio nel culo se non se ne vuole andare a studiare con uno più preparato di noi.
:)
In effetti, almeno in ambito marziale, ho sentito spesso:
Tutti possono essere campioni, ma non tutti possono essere insegnanti.
Leggevo, qualche tempo addietro, che qualche secolo fa' i maestri, spesso, non erano affatto i migliori combattenti del castello. Tuttavia avevano la grande abilità di rendere pericolosi dei contadini armati.
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Beh...l'insegnamento e' innanzi tutto comunicazione.
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In effetti, almeno in ambito marziale, ho sentito spesso:
Tutti possono essere campioni, ma non tutti possono essere insegnanti.
:o
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Dorje e Gelo, hanno spiegato perfettamente il mio punto di vista.
Per quelli più bravi di me ad insegnare, io non temo di riconoscerli tali, tanto è vero che, appena il M° Cancellieri torna al nord, informo subito i miei allievi che l'occasione è imperdibile.
Del resto, più ti avvicini alla fonte più l'acqua è buona.
L'umiltà di ammettere i propri limiti ci vuole, non c'è pezza. :)