Ar.Ma.
Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: Fanchinna on October 12, 2011, 08:58:49 am
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domanda: come si affronta l'argomento "paura" in un corso di DP?
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domanda: come si affronta l'argomento "paura" in un corso di DP?
L'essere umano, come ogni forma vivente, ha paura dell'ignoto, di ciò che non conosce.
Anche quando una situazione è piacevole e desiderabile, se ignota, crea tensione. Si pensi all'ansia che colpisce il ragazzino alle prime esperienze sessuali, o anche al 40 enne separato quando torna in pista dopo anni di rassicurante routine.
Per questi motivi, in un corso serio di difesa personale, è opportuno immettere nell'equazione degli elementi di novità imprevedibile, ignoti, e che creino una qualche ansia da prestazione.
A questo proposito è indicato e formativo portare ogni volta diverse ragazze di piacere, delle quali non si conosca il nome e che però ogni volta devono cambiare per mantenere alta la confusione e l'imprevedibilità.
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se i moderatori fossero d'accordo credo che questo argomento meriterebbe un 3D apposito
(e così non disturbiamo il bel 3D di Trepicchi)
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se i moderatori fossero d'accordo credo che questo argomento meriterebbe un 3D apposito
(e così non disturbiamo il bel 3D di Trepicchi)
allora pechè non l'hai aperto subito :grrr:
scherzo :) Segnalo il post
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Prego signori :)
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Il problema principale è che ognuno di noi ha delle paure diverse
a me viene da ridere se mi racconti la tua
ma come ti racconto la mia tu ti scompisci
ed allora bisognerebbe fare una lezione personalizzata
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Dipende...
Se hai paura di volare nn ti puoi iscrivere in palestra per risolverlo...
Per quanto l'istinto di sopravvivenza aiuterebbe cmq a prescindere...
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Se hai paura di volare nn ti puoi iscrivere in palestra per risolverlo...
guarda che in questi forums
molti tuoi colleghi hanno sempre sostenuto che
una prova è una prova
a prescindere
e che forgia e forma in senso lato
e chi non si sottopone a certe prove è un fantozzimerdaccia
e chi non ha il coraggio di fare certe cose è semplicemente un fifone
e allora la domanda è:
c'è un coraggio come valore assoluto, o ci sono vari tipi di coraggio, specifici?
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il coraggio e' affrontare la paura
essendoci tante fobie, tra cui quella dell'ignoto, ci saranno tanti coraggi
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Il coraggio è un concetto aleatorio...
Per me un padre che ogni mattina assiste un figlio tetraplegico e nn si fa rodere il culo contro il mondo non ha nulla di meno del soldato che salva 100 commilitoni ferito a una gamba in territorio nemico.
Ciò detto nn vedo per quale motivo uno debba essere senza alcun tipo di paura...quello che al massimo puoi fare in un corso è sperare in conseguenze collaterali del chiarimento del concetto di "do or die"...ma, lo ripeto, per certe paure servono soluzioni ad hoc.
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scusa john, domanda:
il panico che prende un principiante quando lo afferri per il collo
l'adrenalina che entra in circolo
e tutti gli altri fattori che tu conosci benissimo
come li chiami?
fifa?
spaghet?
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ma nei corsi si affronterà la paura specifica di un confronto verbale e non
sicuramente affrontando queste paure si acquisiranno degli strumenti[1] che aiuteranno ad affrontare anche le altre eventuali paure, che saranno affrontate nella sede più idonea
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Se tu parli di "paure diverse" allarghi il discorso...
Se parliamo di quello che concerne uno scontro/aggressione allora cerchi ovviamente l'unica soluzione possibile, ossia affrontare le paure (che spesso sono un semplice disagio da ignoto...).
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e allora affermiamo tutti in coro che quando si dice a qualcuno "fifone" si sbaglia
e si sbaglia 2 volte
primo perchè se una persona ha una paura specifica non significa che, in generale, è un fifone
ma che ha quel problema specifico
(quindi ad esempio John ha paura dei topi, ma rimane il John che conoscete)
secundis perchè se una paura è un fatto ancestrale, subconscio, più forte della persona che la prova
non ne va fatta una colpa ma casomai si deve aiutare a capire
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Occhio a nn scivolare nella fobia...
Perchè la paura, come istinto primordiale, può anche tornare utile (un esperto del settore parla di Dono della paura)...è quella che in alcuni casi ti impedisce di fare cazzate, è consapevolezza.
E la differenza fra la paura e la fobia (che porta al panico...) è che con la prima sai cosa fare e paradossalmente ti aiuta a fare le cose più velocemente.
E tutto si può ricollegare a quella che è la percezione del pericolo.
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domanda: come si affronta l'argomento "paura" in un corso di DP?
In un corso di DP non affronterei l’argomento paura (paura del combattimento), se qualcuno mi chiedesse qualcosa in merito, gli direi di concentrarsi su ciò che insegno e di fare quello.
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Ma non ti risulta che in situazioni reali anche persone praticanti (a volte anche a certi livelli) non hanno saputo reagire?
come la chiami tu sta cosa?
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Credo che chi è senza paura può essere solo un incosciente e non un coraggioso. Ad esempio c'è gente che ha visto afre a botte solo al cinema, dove si piglian colpi assurdi senza danni che ha meno paura di fare a botte che non marzialisti con esperienza di ring. I quali sanno benissimo quanto male ti puoi fare.
Almeno la prima volta che fanno a botte.
Così io credo che la paura ci voglia. Fa bene. Bisogna semmai imparare a razionalizzare i problemi e a capirli con un corrretto addestramento. Così non si va in blocco che è davvero una cosa pericolosissima.
Ad esempio: io ho fato il classico e la matematica non mi era stata insegnata con un approfondimento eccelso. Nei primi esami di ingegneria, con equazioni che sembravano scritte in linguaggio Klingon, andavo in palla e non riuscivo più a ragionare così mi segavano. Mio padre mi ri-insegnò certe cose daccapo finchè non ne capii la sostanza. E da allora riuscii a restare freddissimo e a fare bene ance i calcoli più complicati.
Per lo shock da botte è uguale. Un bravo insegnante non deve insegnarti a non aver paura e a prendere pugni in faccia, deve insegnario le quote e gli angoli con cui arrivano per permetterti di gestirli. E probabilmente lo farà con colpi prima al rallentatore poi più veloci e via via fino ai cazzotti veri.
Anche la paura di venir sbudellati in qualche vicolo secondo me si dovrebbe fare la stessa cosa. Per primo razionalizzare il pericolo conoscendo i possibili avversari e la loro psicologia, poi facendo prove graduali.
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Aggiungo un piccolo esempio semirazzista: io, bimbo borghesissimo, sono stato alle elementari con tanti ragazzini della prima immigrazione calabrese a reggio Emilia all'inizio degli anni Settanta. Erano molto meno integrati degli extracomunitari adesso e raccontavano (con l'innocenza dei bimbi) delle cose terrificanti. Botte, vendette e concetti sociali un pochino brutali.
Io e altri diventammo loro amici e ci vedevamo spesso anche per giocare. Trovavo assurda l'idea che qualcuno potesse aver paura di uno di Cutro in quanto tale: li conoscevo, eran persone uguali a noi con tutti i loro casini e le loro insicurezze.
Da adolescente tanti miei amici temevano (e in realtà, per questo, odiavano) i meridionali in quanto tali. Delle volte, incontrandoci ai baracconi, scoppiavano litigi risse e prese per il culo. Io percepivo la paura dei miei amici. E mi feci una del tutto immeritata fama di coraggioso perchè coi calabresi ci parlavo tranquillamente spesso scoprivo che qualche capo dei loro gruppi era stato a scuola con me.
Conclusione, la paura viene dal non saper razionalizzare qualcosa.
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condivido quanto detto da John
ma ritengo anche che, parlando di paura in ambito di DP, perchè qui è di questo che si parla, io sostengo anche che, prima di affrontare la paura, questa vada sfruttata
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Conclusione, la paura viene dal non saper razionalizzare qualcosa.
io ho un amico che ha paura dei cani
ma non solo di quelli grossi (certi li guardo con circospezione anch'io)
ma hai presente i cani bonsai?
basta che sia un cane e lui ha paura...
che ne pensi?
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Ma non ti risulta che in situazioni reali anche persone praticanti (a volte anche a certi livelli) non hanno saputo reagire?
come la chiami tu sta cosa?
Io non affronterei l'argomento, ho risposto alla domanda.
Non ho detto di non provare paura e non saprei cosa dire a qualcuno per non averne. E' un problema che non ho risolto e non posso spiegare ad altri come risolvere.
La mia opinione è che la paura non l'affronti: o ce l'hai o non ce l'hai. Se l'affronti perdi.
Per non avere paura in caso di confronto fisico e a maggior ragione in uno scontro per la vita, devi imparare a vivere bene secondo certe regole, non puoi pensare di risolvere la cosa al momento, ma devi pensarci a monte.
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A volte paure che credevamo sepolte sotto anni di vanità e spericolatezza, tornano a galla per il ripresentarsi di un vecchio schema o di una vecchia ferita mai superata.
Intendo dire che se a 7 anni si aveva paura dell'altezza, non importa se poi la si è superata anche facendo il paracadutista e affrontandola:
se una situazione forte emotivamente risveglia una ferita da abbandono che abbiamo vissuto a 7 anni, si risveglierà anche la paura dell'altezza come se non se ne fosse mai andata...
Insomma...il passato torna sempre a bussare finché non lo affrontiamo.
A me è capitato quest'estate.
E dopo essermi lanciato con gioia e coraggio dagli aerei, dopo essermi arrampicato nel muro di casa fuori dalla finestra al terzo piano... una vecchia ferita rievocata dalla presenza degli stessi elementi di allora...mi ha bloccato le gambe davanti ad un ridicolo e divertente tuffo da 2 metri.
Sono dovuto tornare indietro scendendo dallo scoglio a piedi...
Ora credo di aver superato la cosa, perché l'ho riconosciuta ed affrontata.
Ma è stata durissima e mi sono spuntati diversi capelli bianchi all'improvviso.
E' stato un combattimento durissimo.
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perché l'ho riconosciuta ed affrontata.
che sia questa la ricetta?
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domanda: come si affronta l'argomento "paura" in un corso di DP?
In un corso di DP non affronterei l’argomento paura (paura del combattimento), se qualcuno mi chiedesse qualcosa in merito, gli direi di concentrarsi su ciò che insegno e di fare quello.
Secondo me invece un corso che si prefigga com eobbiettivo la DP non può prescindere dalla paura del combattimento.
Anzi, è quasi la parte centrale.
Mio umile parere.
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ma non è propriamente la paura del combattimento
è la paura che provi per uno spavento improvviso
quando non capisci chi o perchè o casa sta succedendo e ti ritrovi con magari qualcuno che ti minaccia o ti mette le mani alla gola
una minaccia improvvisa, una scena di violenza, un contatto fisico inaspettato ed indesiderato, possono far paura
nell'ottica della DP, credo sia importante prendere un po' di confidenza con queste sensazioni e magari col tempo, imparare a sfruttarle al meglio
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ma non è propriamente la paura del combattimento
è la paura che provi per uno spavento improvviso
quando non capisci chi o perchè o casa sta succedendo e ti ritrovi con magari qualcuno che ti minaccia o ti mette le mani alla gola
una minaccia improvvisa, una scena di violenza, un contatto fisico inaspettato ed indesiderato, possono far paura
nell'ottica della DP, credo sia importante prendere un po' di confidenza con queste sensazioni e magari col tempo, imparare a sfruttarle al meglio
Fare esperienza della paura non ti toglie la paura.
In palestra so che ciò che faccio è una finzione, posso liberarmi di alcune paure, ma lo scontro reale è tutt'altra cosa.
Se non mi preparo spiritualmente non posso liberarmi dalla paura di morire o essere ferito.
In palestra c'è chi ha paura di cadere, questa paura la diminuisci imparando a cadere, ma poiché il rischio di farsi male cadendo permane, per liberarsi della paura occorre uno scatto ulteriore della coscienza, non si può spiegare, per qualcuno avviene e basta, mentre qualcuno anche se sa cadere continua ad avere paura.
Non tutti quelli che sanno nuotare si tolgono la paura di affogare.
Lo spavento è un aspetto della paura, ma la paura ti può assalire anche dopo lo spavento e attanagliarti, non è una questione tecnica, di ciò che sai fare è una questione di spirito.
Chi non ha paura dei cani non è immune dal morso del cane, ma ha uno spirito che gli consente di non averne. Guarda caso il cane lo percepisce e non lo morde (quasi mai).
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Fare esperienza della paura non ti toglie la paura.
ma a lungo andare può permetterti di prenderci "confidenza"
avrai sempre paura, ma non sarà più una sensazione del tutto ignota e destabilizzante
per quello che io non parlo di affrontare o sconfiggera la paura, ma molto più semplicemente, di sfruttarla
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ma non è propriamente la paura del combattimento
è la paura che provi per uno spavento improvviso
quando non capisci chi o perchè o casa sta succedendo e ti ritrovi con magari qualcuno che ti minaccia o ti mette le mani alla gola
una minaccia improvvisa, una scena di violenza, un contatto fisico inaspettato ed indesiderato, possono far paura
nell'ottica della DP, credo sia importante prendere un po' di confidenza con queste sensazioni e magari col tempo, imparare a sfruttarle al meglio
Io con il termine "paura del combattimento" ho inteso quello che dici tu.
Probabilmente ho un po' semplificato.
Ma la mia personale idea rimane che è per buona parte testa.
Se non si lavora sulla testa non si può dire di lavorare sulla DP.
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comunque ho esperienza di gente che in palestra aveva una fifa matta di gestire certe situazioni anche in modo controllato, in un ambiente sicuro e con gente fidata.
ma che col tempo è notevolmente migliorata
chiaro che fra questo e la "reale paura da strada" ce ne corre ancora
ma è un po' come per i bambini, alcuni la prima volta che li metti in acqua, hanno paura, può essere un'esperienza stressante.
poi imparano a "gestire" questa situazione e di conseguenza la paura diminuisce
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Fare esperienza della paura non ti toglie la paura.
ma a lungo andare può permetterti di prenderci "confidenza"
avrai sempre paura, ma non sarà più una sensazione del tutto ignota e destabilizzante
per quello che io non parlo di affrontare o sconfiggera la paura, ma molto più semplicemente, di sfruttarla
Quella che tu chiami sensazione è la paura stessa.
Prendi uno che soffre di claustrofobia. Puoi ficcarlo dentro un ascensore più volte, ma ne avrà sempre paura.
In quel caso si può lavorare sul fatto che non c'è motivo di avere paura, poiché la sua incolumità non è in reale pericolo. Lo si può convincere e così fargli superare la paura, magari a piccole dosi.
Il punto è che in combattimento reale la nostra incolumità è in reale pericolo.
Io sono,ero,non lo so,ofidiofobico.
Fobia dei serpenti.
E' una paura giusta,naturale;del resto,pochi resterebbero calmi difronte ad un serpente trovato all'imprivviso.
Sono pericolosi,e questo è un fatto.
Tuttavia non riuscivo a guardarne uno nemmeno in foto.
Perfino concentrarmi sull'idea stessa mi provocava dei brividi lunga la schiena.
L'unica cosa che potevo fare era andare in un rettilario.
Per ben 5 volte all'entrata sono tornato indietro a casa.
Riprovando il giorno dopo,quando mi sarei sentito pronto.
La verità è che non si è mai pronti,il giorno giusto non esiste.
Sono solo un sacco di scuse per non fare cio' che andava fatto.
Cosi' sono andato.
Ero terrorizzato,e non vi dico che l'inizio è stato tragico ma ha migliorato.
Non hamigliorato per niente.
Poi pero' col passare dei giorni,riuscivo a guardare le immagini senza sentirmi male.
Finchè andando in Val Rosandra,una valle meravigliosa vicino a casa,non ne ho trovato uno su un albero.
Avevo paura certo,ma non come prima.
Era diventata quasi piacevole.
Ancora oggi mi fanno paura,ma ora riesco a starci vicino.
Non li prenderei mai in mano ok,ma sono animali bellissimi,prima non potevo saperlo perchè non riuscvo nemmeno a guardare le loro immagini.
La paura si puo' gestire,bisogna riconoscerla e accettarla.
Guardarla dritta negli occhi.
Non se ne andrà mai,ma non darà più fastidio.
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Io sono,ero,non lo so,ofidiofobico.
Fobia dei serpenti.
io ho paura di altre bestie, non so il nome tecnico, ma è così ridicola che preferisco non dirlo... :-[ XD
comunque a proposito di paura e DP, riporto, se vi può far piacere, uno scritto di Buschini:
Quando una vittima viene minacciata o aggredita, incorre in una condizione di profondo stress, provocato da vari fattori:
- shock: la mente si trova di fronte a una minaccia reale. Si perde la lucidità necessaria per prendere decisioni immediate.
- freeze: il corpo, a causa dello shock, si "paralizza". I normali movimenti e il coordinamento motorio risultano ostacolati.
- paura o rabbia: la vittima dell'aggressione può provare uno di questi due sentimenti; dipende dal suo carattere, dalle sue esperienze di vita e da molti altri fattori.
A seconda che la vittima provi paura oppure rabbia, il suo corpo reagirà scatenando la secrezione di due specifici ormoni: adrenalina o noradrenalina. Sia nel primo che nel secondo caso questi porteranno dei vantaggi ma anche svantaggi:
- vantaggi: aumento della soglia del dolore, aumento della forza fisica, "super" stato psichico.
- svantaggi: contrazione muscolare, aumento del ritmo cardio vascolare, diminuzione della capacità respiratoria, diminuzione della coordinazione motoria, diminuzione della vista periferica, con la cosiddetta "vista a tunnel".
Per quanto sopra descritto, un allenamento "classico" di difesa personale in palestra sarà in parte invalidato in caso di un'aggressione reale. Normalmente, questo allenamento consiste nel ripetere per molte volte i gesti tecnici della difesa, concentrandosi a sviluppare quattro fattori: forza fisica, capacità respiratoria, gesto tecnico e tempismo.
Questo tipo di allenamento serve a poco se non viene completato con un training mentale ed emotivo adeguato, che "alleni" ad affrontare lo stress negativo che si subisce in caso di aggressione.
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La paura dovrebbe,il condizionale è d'obbligo, provocare scariche d'adrenalina atte a velocizzare i processi di reazione mentali e fisici.
I problemi nascono quando si passa dalla paura al panico.
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la paura è un sistema essenziale per la nostra sopravvivenza
è la nostra emozione piu antica...di fronte ad un pericolo o minaccia mortale il nostro corpo si predispone all'azione con una serie di cambiamenti fisici volti ad aumentare le possibilità di sopravvivenza...
ci prepara all'azione in caso di pericolo ci aiuta ad evitare situazioni dannose per la nostra incolumita ed inoltre ci guida ad esplorare in maniera differente e con cautela....tra le specie viventi la razza umana è quella dotata di piu paure ma anche quella capace di vincere la paura del fuoco..una paura che salva molti animali dalla morte, a differenza l'essere umano l'ha limitata è stato capace di contenerla e questo gli ha permesso di vincere il freddo , il buio di cuocere cibi di fondere i metalli.......
ora essere consci della nostra paura in ambito di protezione personale attraverso l'esperienza fittizzia riprodotta in diverse situazioni .... ....ci permetterà di riconoscere, contenere , limitare ed infine forse domare la stessa a nostro vantaggio come è già stato fatto dai nostri avi con il fuoco.
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Io sono,ero,non lo so,ofidiofobico.
Fobia dei serpenti.
io ho paura di altre bestie, non so il nome tecnico, ma è così ridicola che preferisco non dirlo... :-[ XD
i draghi nei garage?
o le galline?
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i vigili urbani?
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Ho avuto modo di vedere con i miei occhi due-tre volte il vero panico...prima di avventurarmi nel CKM...bene, alla luce delle mie esperienze posso solo dire che la paura è un non fattore...come ribadito anche sopra il solo problema è il panico.
E che alcune cose relative all'addestramento hanno il loro peso e fanno la differenza.
P.S.
Ieri sera avrei fatto contento Fanchinna con un giochetto "mentale" che ha messo in crisi un agonista di savate... 8)
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@ IoMMA: mi rifiuto di parlarne qui (sai, sono moderatore, devo darmi un certo atteggiamento 8) ), ma vediamo se riesci a convincermi in "sumo" :)
i vigili urbani?
no, con quelli è una guerra aperta
ormai quando mi fermano non do nemmeno più i documenti, dico solamente nome, grado e reparto e mi appello alla convenzione di Ginevra :swat:
...e per ogni euro di multa che mi danno cerco di investire uno di loro! :ricktaylor:
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Ho avuto modo di vedere con i miei occhi due-tre volte il vero panico...
racconta
Ieri sera avrei fatto contento Fanchinna con un giochetto "mentale" che ha messo in crisi un agonista di savate... 8)
racconta
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Più tardi che scendo ad allenarmi. ;)
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domanda: come si affronta l'argomento "paura" in un corso di DP?
Partendo dalla realtà, cioè la paura sostanzialmente tifa reagire o bloccare come una statua, tu devi allenarti a reagire, non a bloccarti.
Poi, una volta avuta la reazione sempre e comunque, hai già fatto metà del lavoro, il resto è guidare l'allievo ad avere una reazione sensata.
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Io sono,ero,non lo so,ofidiofobico.
Fobia dei serpenti.
E' una paura giusta,naturale;del resto,pochi resterebbero calmi difronte ad un serpente trovato all'imprivviso.
Sono pericolosi,e questo è un fatto.
Tuttavia non riuscivo a guardarne uno nemmeno in foto.
Perfino concentrarmi sull'idea stessa mi provocava dei brividi lunga la schiena.
L'unica cosa che potevo fare era andare in un rettilario.
Per ben 5 volte all'entrata sono tornato indietro a casa.
Riprovando il giorno dopo,quando mi sarei sentito pronto.
La verità è che non si è mai pronti,il giorno giusto non esiste.
Sono solo un sacco di scuse per non fare cio' che andava fatto.
Cosi' sono andato.
Ero terrorizzato,e non vi dico che l'inizio è stato tragico ma ha migliorato.
Non hamigliorato per niente.
Poi pero' col passare dei giorni,riuscivo a guardare le immagini senza sentirmi male.
Finchè andando in Val Rosandra,una valle meravigliosa vicino a casa,non ne ho trovato uno su un albero.
Avevo paura certo,ma non come prima.
Era diventata quasi piacevole.
Ancora oggi mi fanno paura,ma ora riesco a starci vicino.
Non li prenderei mai in mano ok,ma sono animali bellissimi,prima non potevo saperlo perchè non riuscvo nemmeno a guardare le loro immagini.
La paura si puo' gestire,bisogna riconoscerla e accettarla.
Guardarla dritta negli occhi.
Non se ne andrà mai,ma non darà più fastidio.
Io sono aracnofobico, più o meno ai tuoi "ex" livelli, e non ci penso nemmeno a fare quello che hai fatto tu! xD
Mi tengo la paura, se mi trovo con un ragno e non posso allontanarmi in fretta, penso che utilizzerei tutto l'arsenale possibile per farlo fuori.
Alla faccia dell'eccesso di legittima difesa!
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qualche giorno fa avevo un ragno sul volante dell'auto, da buon taoista ho fatto le acrobazie per governare la vettura senza schiacciare quel povero insetto
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Da buon taoista, io avrei usato il mio gomito yang per bilanciare il corpo troppo yin della bestia malefica!
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Ho avuto modo di vedere con i miei occhi due-tre volte il vero panico...prima di avventurarmi nel CKM...bene, alla luce delle mie esperienze posso solo dire che la paura è un non fattore...come ribadito anche sopra il solo problema è il panico.
Mi sono ricordato di una volta in cui sono stato "salvato" dal panico! xD
Camminavo per strada verso la fermata dell'autobus, mi si accostano questi due tipi col motorino. Il "passeggero" scende ed inizia a "chiedere" se avevo qualcosa da dargli.. Io non potevo, mi ero bevuto tutto :D e gli dissi che non c'era trippa per gatti.
Al che mi disse di non fare lo stronzo, e mi mostra il calcio di una pistola (non so se vera o finta, e nemmeno m'importava al momento) che nascondeva sotto il giubotto.
La mia reazione marzialissima è stata quella di sprofondare nel panico assoluto, quello di cui parlavi tu..
Fatto 'sta che la frase che mi si era formata nel cervello: "Senti, davvero non ho nulla che ti possa interessare, controlla se vuoi ma perfavore lasciami stare" è arrivata alla mia bocca così:
<attimi in cui lo squadravo senza muovere un muscolo né pronunciare una parola>
"..."
"......."
"............"
"meh, camin, vattinne..."[1]
Mi giro e riprendo la mia strada.
Da dietro sento il tizio che mi chiama e vi giuro, mi sentivo un prurito tra le scapole come se avessi un bersaglio da tiro a segno disegnato sul giubotto :gh: :gh: :gh: Il tipo mi raggiunge, mi fa girare dal braccio eh...
"oh giovane, scusami, scusami!! scusa eh? Scusa!"
io più o meno così ??? :-\ lo guardo risalire sul motorino e dire al compagno:
"moh, va a viìde cuss a c appartène che non s'ha pigghiiate appaura de la pistole..."[2]
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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Evidentemente, aveva un forte raffreddore, dato che non ha sentito l'odore che saliva da dietro i tuoi pantaloni. ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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Devo traslocare a Napoli.
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Ho avuto modo di vedere con i miei occhi due-tre volte il vero panico...
racconta
La cosa peggiore che ho visto è stato un atterraggio di emergenza, su pista innevata, con evacuazione fatto a causa dell'improvviso riempimento di fumo della cabina...
Avete presente un film?Molto molto peggio...gente che urla, gente che piange, gente che comincia a fare cose senza senso...
E ricordo una collega di corso pietrificata nello strapuntino incapace di prendere qualsiasi iniziativa...io ricordo solo di aver pensato o pronunciato un "dio mio no..." e la sensazione della contrazione muscolare alle gambe mentre mi alzavo.
Quello che posso dire è che l'addestramento serio affrontato con una certa consapevolezza, il sapere cosa fare e la determinazione fanno tutta la differenza del mondo.
Ovviamente ho avuto paura e ci mancherebbe, ma personalmente nn avevo alternative plausibili all'azione.
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Evidentemente, aveva un forte raffreddore, dato che non ha sentito l'odore che saliva da dietro i tuoi pantaloni. ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Era inverno infatti!! xD
Devo traslocare a Napoli.
Successe in quel di Bari :P
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quindi,
morale della favola,
voi dite che la paura ed il panico che si verificano in una situazione di aggressione non sono necessariamente correlati con quelli di altre situazioni
e quindi lavorare sulle paure specifiche di una persona non la aiuta necessariamente
per un caso di aggressione
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quindi lavorare sulle paure specifiche di una persona non la aiuta necessariamente
per un caso di aggressione
lavorare sulle paure specifiche aiuta ad avere un certo atteggiamento di fronte alle difficolta'
poi quando ti trovi davanti alla paura di aggressione e' un po' come ricominciare da capo, essendo una paura diversa dalle altre, ma almeno hai sviluppato l'atteggiamento di cui sopra che ti da' un vantaggio, prima assente
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quindi,
morale della favola,
voi dite che la paura ed il panico che si verificano in una situazione di aggressione non sono necessariamente correlati con quelli di altre situazioni
e quindi lavorare sulle paure specifiche di una persona non la aiuta necessariamente
per un caso di aggressione
No,almeno che non siano blocchi più o meno inerenti alla sfera aggressioni.
Se è difficile lavorare sul lato "panico" lo è ancora di più farlo con il suo contrario e ,per quanto mi riguarda, non sono mai riuscito a raggiungere risultati.
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altra domanda
il grande successo dei films horror (che mi dicono avere un mercato enorme)
è dovuto allora al tentativo di esorcizzare paure?
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altra domanda
il grande successo dei films horror (che mi dicono avere un mercato enorme)
è dovuto allora al tentativo di esorcizzare paure?
in un certo senso sì, però è un trucco publicitario più che altro
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Ve supplico...nn parlate di zombie.... :-X
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:whistle:
e comunque al limite io parlo di zombi
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Si vede che ho scaricato un pò di musica merdosa nel week end.... :pla:
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Ve supplico...nn parlate di zombie.... :-X
OK, la smetterò con questi trucchetti e mi toglierò la maschera
ma che je faccio?
je grido?
je sputo?
-
altra domanda
il grande successo dei films horror (che mi dicono avere un mercato enorme)
è dovuto allora al tentativo di esorcizzare paure?
naaa...a quello di fare tiro dinamico aggratis
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eppure mi sembrava una bella idea
prendere come base di studio i films horror
considerando che questi registi, di mestiere, ci devono fare paura
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può darsi che sia per esorcizzare qualche paura,ma a vedere chi esce dalla sala post horror si direbbe che non fanno che ingigantire le seghe mentali.
"sssshhhh....ascolta.....sento qualcosa nel bagagliaio"
"aprilo...ma piano...con cautela....contiamo fino a 3"
"1.......
.....2...
3......"
"un cazzo.....di niente"
"controlliamo sotto la macchina....potrebbe essere IT"
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHAAAAAAAAAAAAAAA"
" uno zombie ti ha attaccato?'"
"no,una merda s'è attaccata"
pamparampapampa ....
"
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mmmm
interessante
è vero che forse lo scopo di questi registi potrebbe essere quello di aumentarle le paure
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ma scusate, quanti sono, negli ultimi anni, i film che hanno davvero spaventato qualcuno? ???
possono essere fastidiosi, disturbanti... ma da qui a fare vera paura....
io ho presente i commenti che si sentono in sala durante un film o all'uscita del cinema; non sono particolarmente spaventati
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Per la dp meglio i film di azione.... XD
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ma scusate, quanti sono, negli ultimi anni, i film che hanno davvero spaventato qualcuno? ???
possono essere fastidiosi, disturbanti... ma da qui a fare vera paura....
io ho presente i commenti che si sentono in sala durante un film o all'uscita del cinema; non sono particolarmente spaventati
mai visto un film di moretti&friends?
io mi nascondo ancora sotto il letto quando qualcuno li nomina
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mai visto un film di moretti&friends?
io mi nascondo ancora sotto il letto quando qualcuno li nomina
DP è prevenzione
evito di vedere certi film
in caso d'emergenza preferisco spaccare il televisore!
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DP è prevenzione
nuovo spot? ;D ;D ;D
(http://www.pfmultishop.it/public/durex3sito.jpg)
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a serbian film
non ho avuto il fegato dopo aver letto la trama dettagliata
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Gargo, lo sai che agli ot in eccesso pensi tu... :whistle:
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non ce la possiamo giocare? birra e salsicce? :gh:
ok, ho capito, poi do una ripulitina