Non riuscire ad allenarmi un solo minuto se non pensassi che posso diventare come Toki.
...io non ho capito :pla:
Anni fa, almeno 15, quando ero forte e convinto mi capitava di cercare con lo sguardo la sfida nello sguardo
degli altri e ogni tanto si finiva a darle e a prenderle. In quest'ultimo caso si finiva anche all'ospedale
e non so se vi è mai capitato di stare al Niguarda (Milano) alle 2 di notte con metà della gente al
pronto soccorso attaccati con le manette alla barella e i carabinieri malamente mimetizzati da infermieri (in pratica il camice con la divisa sotto, ma che si vede benissimo) che ti chiedono se conoscssi quelli con cui ti eri pestato. A loro non lo dicevo, ma mi confesso: li conoscevo tutti!!!
Ma quando sei sotto un porticato piastrellato e umido per la pioggia, le luci soffuse e fastidiose, la voce delle
persone che stanno lì intorno, le macchine che passano e la paura che prima o poi spunti fuori anche un coltello e magari un pò di birre e di pizza nello stomaco può capitare che il mio kung fu, hai tempi facevo viet vo dao e full contact, in quel preciso momento non fosse quella bellezza di estetica ed efficacia che era in palestra.
D'altra parte non lo era neanche quando le davo e lo facevo senza rimorsi. Perché quello che imparai a quei tempi è che all'aggressività non corrisponde necessariamente pericolosità.
Naturalmente tutto questo lo avrei evitato se hai tempi fossi stato capace di capire quanto sia da dementi picchiarsi in strada per un torto o per dimostrare che bisogna portare rispetto. Essendo il mio primo post spero vi abbia fatto piacere la mia biografia.
Ma veniamo alle cose serie: senza ombra di dubbio Toki è sempre stato il mio preferito.
Sono sicuro che avrebbe vinto contro Ken Shiro. In particolare la scena di lui nella posizione del loto in carcere che dopo anni uccide le guardie senza muoversi.
Ecco questo è il punto, trovare l'apice dell'arte nella negazione di quello che dell'arte è la massima espressione: il movimento.
O lo scrivo solo perché voglio vincere tutti senza fare fatica??? Ma se devo combattere e per farlo devo muovermi quanta fatica
devo fare per combattere senza muovermi? Se evitassi di combattere direi zero! No, troppo noioso. Non riuscire ad allenarmi un solo minuto se non pensassi che posso diventare come Toki. Se non pensassi che posso allenarmi in ogni istante della mia vita.
Anche adesso mi sto allenando.
Mi hanno detto che devo capire dove nasce il movimento.
Su questo punto attendo fiducioso i vostri consigli. E mi raccomando non parlate male di toki
:gh: :gh: :gh:
battersi con la vitami batto PER
Karma sverginato
:D :D :D qui ti voglio, scacco matto per Wa
Per il 3d: non ho capito di cosa si parla, ma cmq vedete di non andare OT. :gh:
Ora, se Toki può starsene comodamente nella posizione del loto (per questo Iommi dici che è molto italiano? Toki non ha voglia di sbattersi? :) ) .no no :D anzi la posizione del loto non è delle più comode, mi dicono. Era riferito al fatto che è il migliore ma ha un'ottima scusa per lasciare le responsabilità e le beghe al fratellastro.
Voglio sapere semplicemente da dove nasce.
In principio era pensiero, il pensiero ha pensato se stesso creando la dualita', l'immaginazione dell'infinita possibilita' ha creato la molteplicita', cosi' l'originale pensiero col potere di creare il reale si e' frammentanto in muniscole scheggie di autoscienza,ancora in grado di creare l'azione, il movimento se vuoi, col pensiero, agendo su una realta' che esperiamo come materia (che altro non e' che energia rallentate e l'energia come manifestazione fisica altro non e' che pensiero decaduto); inutile dire che queste piccole coscienze non hanno piu' il potere originale ma attraverso la conoscenza e la comprensione del modello di mondo dell'altro possono progressivamente fondersi e riguadagnare il p.d.v. divino.
Ta-da' supermegasintesi dell'orgine di tutto quello che esiste :gh:
In realta' parlando di movimento attualmente ci sono due scuole di pensiero, i materialisti deterministi che stanno sfruttando alcune interpretazioni di test di neuroscienze per dire che il movimento si avvia prima che la coscienza ne esperisca l'avvenimento e quella fenomenologico/esistenzialista che considera il movimento come diretta conseguenza di un atto di volonta' (e con conseguente dibattito e giustificazione del perche' allora vi sia una differenza tra uomo e animale, entrambi si muovono ma solo per uno parliamo di volonta' o intenzione).
La brutta notizia e' che se pensi di "inserirti nel movimento" ti ritrovi a negare il libero arbitrio e questa e' sempre una seccatura...
Esatto. Pratico Arti Marziali per diventare come Toki che rappresenta ciò che i fondatori di tutte le Arti Marziali insegnano: la fusione fra Interno ed Esterno. Energia (QI) e capacità di indirizzarla all'interno (per ese. guarire delle malattie) e all'esterno (per es. per vincere un avversario o guarire le sue ferite).
Ragazzi, se tanto mi da tanto, allora la mia utopia marziale è senz'altro poter fare questo...
Per quanto riguarda la supermegasintesi direi che, dal punto di vista semantico, non fa una piega.
Hai toccato però dei temi che richiederebbero un post a parte di filosofia e di psicologia.
Potremmo parlare per ore del libero arbitrio (esiste o non esiste?), del pensiero e della volontà (posso volere di non volere?) ecc..
, ma non vorrei "inserirmi" in problemi sui quali, dopo millenni, ancora si discute.
Inoltre di questo passo ci troveremmo necessariamente, alla fine, a parlare anche di Dio.
Invece vorrei parlare di cose molto più pratiche. Senza bisogno di dimostrazioni da laboratorio o tesi scientifiche.
Quando metto sullo stesso piano nascita dell'universo e movimento è solo per suggerire di non concentrare la nostra mente
sulle forze che il nostro corpo produce, ma sulle forze che il nostro corpo subisce...Per esempio la forza di gravità.
Se parliamo del pensiero nel contesto delle Arti Marziali è sempre perché dopo seguire un'azione.
Allora il mio corpo subisce, in qualunque postura esso sia, la forza di gravità.
Questa forza la subiamo come esseri viventi in qualunque momento senza farci caso, ma come Artisi Marziali la possiamo sfruttare consapevolmente e lo possiamo fare solo se "inseriamo" consapevolmente il nostro corpo in questa forza. Non mi pongo il problema del libero arbitrio, non mi interessa in questo momento.
Voglio che la mia pratica o il mio combattimento inizi con un movimento che sia di consapevole inserimento in questa forza.
La cosa è molto semplice: se lasciassi tutto in mano alla forza di gravità cadrei a terra come un sacco di patate, giusto? Quindi
qualunque cosa io faccia il risultato della mia postura sarà il giusto equilibrio fra la forza di gravità e l'energia necessaria
a contrastarla. Solo con questo equilibrio (in questa condizione stiamo consumando solo il minimo indispensabile) posso sfruttare, per la successiva postura e tecnica, l'energia convogliata.
Se qualcuno pensa che sto girando intorno per poi arrivare agli stili interni si sbaglia. Non mi interessa lo stile.
E'così nella muay thai e nel taiji.
Quindi la domanda adesso è: voi fate questo consapevolmente? Se fate altro sono curioso di sapere cosa fate. Voglio sapere il vostro movimento da dove nasce.
Per quanto riguarda la supermegasintesi direi che, dal punto di vista semantico, non fa una piega.
Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate" :)
Cosi' come non puoi imporre come dimensione della discussione la tua idea sul movimento (sulle energie e sul senso della pratica), e' una tua idea,non puo' essere accetata come base comune :)Assolutamente d'accordo :), infatti volevo foste voi a parlarmi di movimento perché io non voglio svelare i miei segreti.... XD
Se vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo ;)
Trovo che Bingo Bongo sia uno dei praticanti di Arti Marziali Tradizionali più sinceri che io abbia mai incontrato.:) Grazie.
I miei complimenti.
Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi.
No, è impossibile stare fermo, ti muovi sempre. Anche quando dormi, respiri (espandi il torace), il cuore ti pulsa e il sangue ti scorre (ma ovviamente è un movimento interno).
Solo quando sei morto non ti muovi più.
My 2 cents... ma spero che tu ci possa comprare lo stesso qualcosa di utile :)
Comunque una domanda buttata li, perchè accontentarsi di diventare Toki e non aspirare a Goku SS di IV livello? Cioè se secondo te è possibile diventare il primo , quale limitazione c'è a diventare come il secondo ?
Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate" :)
Hai ragione. E' complicato perché anche i soli termini della discussione "energia", "universo" e anche "pratico" richiederebbero ognuna non un topic, ma un forum a parte :)
Però il limite fra realtà e fantasia mi è sconosciuto.
In logica del pensiero e statistica si usa la classica frase "Tutti i corvi sono neri" per distinguere fra una verità assoluta (Tutti i corvi dell'Universo sono neri? Magari da qualche parte ci sono corvi bianchi)
e una verità fattuale: statisticamente tutti i corvi visti finora sono neri.
Voglio dire che una cosa che vale per tutti non significa che valga per Tutti.
QuoteSe vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo ;)
Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi. In entrambi i casi tengo gli addominali sempre con una leggera tensione che col tempo sparisce e diventa corretta postura.
Questo mi permette di fare kung fu quando sollevo un bicchiere, quando apro un cassetto o quando guardo la televisione. Kung Fu è abilità. Abilità in tutto non solo nel combattimento.
Il punto difficile e levarsi dalla testa che quando facciamo Arti Marziali stiamo passando da uno stato di persona che se ne stava in ufficio o a scuola a un'altro stato. No. Dobbiamo sempre fare Kung Fu.
Ma veniamo alla pratica: quando cammino questa tensione mi permette di tenere una corretta postura e di avere il controllo totale sul mio corpo.
Attenzione però che il corpo va tenuto rilassato altrimenti come dicono nel taiji ci sarà un "galleggiamento" della parte inferiore del corpo. Non mi preoccupo se sculetto perché è la fluidità del passaggio del peso da una gamba all'altra. E che io controllo al millimetro.
Bene, in questa condizione sono in grado di attaccare e difendermi (ma posso anche mettermi a ballare) perché ho il controllo completo e totale. L'allenamento specifico al combattimento mi serve solo per automatizzare la scelta della risposta al problema (nel caso specifico un problema di combattimento).
Posso fare tutto: dal ginga al wing tsun dal taiji alla thai. E lo posso fare come se stessi continuando a passeggiare. Decido io la forza, la velocità, la pesantezza o la leggerezza della tecnica. E' la velocità di questa decisione che alleno in palestra. Non alleno il controllo. Il controllo un AM lo deve avere sempre, in ogni momento. Il controllo è una qualità della mente. Questo è un segreto del kung fu. Lo si può apprendere subito o possono non bastare 100 anni di judo.
Mentre cammino la risultante è già la forza di gravità (qualcuno forse ha notato che ci tengo particolarmente alla forza di gravità) :) e la forza necessaria per non cadere a terra e mantenere il moto.
E' un contrasto. La terra restituisce il risultato di questo contrasto. Lo devo usare per combattere.
Da fermo la tecnica inizia, ma non c'è ordine temporale, con un lasciarsi andare (inserirsi nel movimento) alla forza di gravità. Cedo, e la tecnica risultante sarà ancora il risultato di questo contrasto. A questo punto posso combattere come se stessi passeggiando. Decido io se correre oppure no. Non la tecnica.
Ci sono qualità che si possono apprendere subito o non apprendere mai. Questo è un altro segreto :)
Il tema mi interessa molto ed è molto più semplice di quanto può sembrare. E' come se dicessi a qualcuno di rilassarsi. E' semplicissimo, ma non c'è allenamento che tenga. O ti rilassi o non ti rilassi. Non si impara (si migliora come tutte le cose sempre di più), ma se non ci riesci può non bastare una vita. Perché è una questione di testa non di corpo.
Sicuramente aggiungerò altre cose dopo.
Per ora ciao.
Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate" :)
Hai ragione. E' complicato perché anche i soli termini della discussione "energia", "universo" e anche "pratico" richiederebbero ognuna non un topic, ma un forum a parte :)
Però il limite fra realtà e fantasia mi è sconosciuto.
In logica del pensiero e statistica si usa la classica frase "Tutti i corvi sono neri" per distinguere fra una verità assoluta (Tutti i corvi dell'Universo sono neri? Magari da qualche parte ci sono corvi bianchi)
e una verità fattuale: statisticamente tutti i corvi visti finora sono neri.
Voglio dire che una cosa che vale per tutti non significa che valga per Tutti.
--->epistemologia bayesiana FTW :gh:
Diciamo che l'aggiornamento di probabilita' ci da un margine di sicurezza in cui muoverci per non finire in una dimensione in cui non si puo' dire nulla.
Certo la teoria di creazione di modelli di mondo obbliga in un certo qual modo a dire che l'immaginazione (o finzione) ha un ruolo attivo nella creazione della nostra realta', ma la discussione serve proprio a poter creare uno spazio di vita comune intersoggettiva.
Altrimenti e' solipsismo.
E quindi non ha nemmeno senso venire a parlare su un forum XDQuoteSe vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo ;)
Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi. In entrambi i casi tengo gli addominali sempre con una leggera tensione che col tempo sparisce e diventa corretta postura.
Questo mi permette di fare kung fu quando sollevo un bicchiere, quando apro un cassetto o quando guardo la televisione. Kung Fu è abilità. Abilità in tutto non solo nel combattimento.
Il punto difficile e levarsi dalla testa che quando facciamo Arti Marziali stiamo passando da uno stato di persona che se ne stava in ufficio o a scuola a un'altro stato. No. Dobbiamo sempre fare Kung Fu.
Ma veniamo alla pratica: quando cammino questa tensione mi permette di tenere una corretta postura e di avere il controllo totale sul mio corpo.
Attenzione però che il corpo va tenuto rilassato altrimenti come dicono nel taiji ci sarà un "galleggiamento" della parte inferiore del corpo. Non mi preoccupo se sculetto perché è la fluidità del passaggio del peso da una gamba all'altra. E che io controllo al millimetro.
Bene, in questa condizione sono in grado di attaccare e difendermi (ma posso anche mettermi a ballare) perché ho il controllo completo e totale. L'allenamento specifico al combattimento mi serve solo per automatizzare la scelta della risposta al problema (nel caso specifico un problema di combattimento).
Posso fare tutto: dal ginga al wing tsun dal taiji alla thai. E lo posso fare come se stessi continuando a passeggiare. Decido io la forza, la velocità, la pesantezza o la leggerezza della tecnica. E' la velocità di questa decisione che alleno in palestra. Non alleno il controllo. Il controllo un AM lo deve avere sempre, in ogni momento. Il controllo è una qualità della mente. Questo è un segreto del kung fu. Lo si può apprendere subito o possono non bastare 100 anni di judo.
Mentre cammino la risultante è già la forza di gravità (qualcuno forse ha notato che ci tengo particolarmente alla forza di gravità) :) e la forza necessaria per non cadere a terra e mantenere il moto.
E' un contrasto. La terra restituisce il risultato di questo contrasto. Lo devo usare per combattere.
Da fermo la tecnica inizia, ma non c'è ordine temporale, con un lasciarsi andare (inserirsi nel movimento) alla forza di gravità. Cedo, e la tecnica risultante sarà ancora il risultato di questo contrasto. A questo punto posso combattere come se stessi passeggiando. Decido io se correre oppure no. Non la tecnica.
Ci sono qualità che si possono apprendere subito o non apprendere mai. Questo è un altro segreto :)
Il tema mi interessa molto ed è molto più semplice di quanto può sembrare. E' come se dicessi a qualcuno di rilassarsi. E' semplicissimo, ma non c'è allenamento che tenga. O ti rilassi o non ti rilassi. Non si impara (si migliora come tutte le cose sempre di più), ma se non ci riesci può non bastare una vita. Perché è una questione di testa non di corpo.
Sicuramente aggiungerò altre cose dopo.
Per ora ciao.
Ok,pero' non mi hai detto cosa e' movimento...
Cmq tornando alla tua visione, quello che tu descrivi non e' arte marziale ma al massimo buona propriocezione ,e ne sei consapevole nel momento in cui parli di indifferenza delle pratiche o di prendere un bicchiere.
Non mischierei le cose chiamando il movimento kung fu e viceversa, sarebbe come quando uno che ha studiato matematica dice che ogni cosa "e' matematica"; non sarebbe corretto dire che la cacca sul marciapiede e' matematica, ma piuttosto che io posso guardare ad essa attraverso il filtro della matematica...
Piu' che altro serve per non creare confusione e cercare di definire un po' meglio lo spazio intersoggettivo di cui parlavamo sopra :)
...ma se ne può parlare in un forum di filosofia.
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.
Ma come pensavo che la differenza tra le arti marziali e gli altri sport fosse proprio la componente filosofica! :gh:Hai ragione. Anzi ci sono Arti Marziali formalizzate a partire da concetti filosofici.
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.
Risposte "leggere" a parte, perdonami, scrivi un sacco ed intendo che ti stai impegnando per esporre la tua opinione, ma non ho ancora capito di cosa stiamo discutendo....
Probabilmente per colpa della mia abbondante ignoranza in materia di movimento.
In ogni caso io ho sempre considerato "buono" un movimento che mi permetta di giungere ad un fine senza causarmi troppi danni.
Della questione del risparmio energetico onestamenete non mi curo,specie se bevo un bicchier d'acqua, putroppo mangiando 3 volte al giorno ho semmai il problema di consumar troppo poco...
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.
Risposte "leggere" a parte, perdonami, scrivi un sacco ed intendo che ti stai impegnando per esporre la tua opinione, ma non ho ancora capito di cosa stiamo discutendo....
Probabilmente per colpa della mia abbondante ignoranza in materia di movimento.
In ogni caso io ho sempre considerato "buono" un movimento che mi permetta di giungere ad un fine senza causarmi troppi danni.
Della questione del risparmio energetico onestamenete non mi curo,specie se bevo un bicchier d'acqua, putroppo mangiando 3 volte al giorno ho semmai il problema di consumar troppo poco...
Scusa se scrivo tanto...Deformazione professionale e speranza di farmi capire!
Anch'io sono ignorante in movimento e non ho tempo per laurearmi in medicina sportiva. Quindi devo capire qual è il miglior movimento applicando i principi delle AM (che sono pochi e non c'è bisogno di essere laureati, questo non toglie che un bravo maestro è meglio se è anche esperto di scienze motorie).
Quindi il discorso verte se siamo abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita (es. quando ci alleniamo in palestra). Un movimento "buono" è un movimento che rispetta i principi marziali? Velocità esplosiva, forza e possibilità, senza soluzione di continuità, di passare a un altro movimento? Il tema è una qualche misura il corpo e il controllo su di esso. Non un "buon" controllo, ma il controllo ottimale per rispettare i principi delle Arti Marziali. Non ci credo che preferisci bere in una postura "errata" secondo i principi delle Arti Marziali perché così consumi grassi!
Abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita rispetto a cosa?
Perche' i principi marziali dovrebbero essere ottimali?
Uno che fa arrampiacata fa movimenti sbagliati perche' non marziali?
O marziali e' una parola a caso che non ha nulla a che vedere col significato di "legati a marte"?
-quando bevo non penso alla postura,ma al raggiungimento del risultato in maniera rapida e comoda :)