Ar.Ma.

Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Bingo Bongo on October 25, 2011, 18:08:17 pm

Title: Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 25, 2011, 18:08:17 pm
Anni fa, almeno 15, quando ero forte e convinto mi capitava di cercare con lo sguardo la sfida nello sguardo
degli altri e ogni tanto si finiva a darle e a prenderle. In quest'ultimo caso si finiva anche all'ospedale
e non so se vi è mai capitato di stare al Niguarda (Milano) alle 2 di notte con metà della gente al
pronto soccorso attaccati con le manette alla barella e i carabinieri malamente mimetizzati da infermieri (in pratica il camice con la divisa sotto, ma che si vede benissimo) che ti chiedono se conoscssi quelli con cui ti eri pestato. A loro non lo dicevo, ma mi confesso: li conoscevo tutti!!!
Ma quando sei sotto un porticato piastrellato e umido per la pioggia, le luci soffuse e fastidiose, la voce delle
persone che stanno lì intorno, le macchine che passano e la paura che prima o poi spunti fuori anche un coltello e magari un pò di birre e di pizza nello stomaco può capitare che il mio kung fu, hai tempi facevo viet vo dao e full contact, in quel preciso momento non fosse quella bellezza di estetica ed efficacia che era in palestra.
D'altra parte non lo era neanche quando le davo e lo facevo senza rimorsi. Perché quello che imparai a quei tempi è che all'aggressività non corrisponde necessariamente pericolosità.
Naturalmente tutto questo lo avrei evitato se hai tempi fossi stato capace di capire quanto sia da dementi picchiarsi in strada per un torto o per dimostrare che bisogna portare rispetto. Essendo il mio primo post spero vi abbia fatto piacere la mia biografia.

Ma veniamo alle cose serie: senza ombra di dubbio Toki è sempre stato il mio preferito.
Sono sicuro che avrebbe vinto contro Ken Shiro. In particolare la scena di lui nella posizione del loto in carcere che dopo anni uccide le guardie senza muoversi.
Ecco questo è il punto, trovare l'apice dell'arte nella negazione di quello che dell'arte è la massima espressione: il movimento.
O lo scrivo solo perché voglio vincere tutti senza fare fatica??? Ma se devo combattere e per farlo devo muovermi quanta fatica
devo fare per combattere senza muovermi? Se evitassi di combattere direi zero! No, troppo noioso. Non riuscire ad allenarmi un solo minuto se non pensassi che posso diventare come Toki. Se non pensassi che posso allenarmi in ogni istante della mia vita.
Anche adesso mi sto allenando.
Mi hanno detto che devo capire dove nasce il movimento.
Su questo punto attendo fiducioso i vostri consigli. E mi raccomando non parlate male di toki
 :gh:  :gh:  :gh:
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Rev. Madhatter on October 25, 2011, 18:34:07 pm
So che e' poco poetico ma io tendo a credere che sia meglio mettere se' stessi in tutto quello che si fa piuttosto che mettere quello che si fa in tutto se' stessi.


Certo se intendiamo "esser guerriero" con il battersi con la vita e non arrendersi allora ben venga,ma sotto questo p.d.v. ogni sportivo e' un guerriero,ogni persona che eiste con abnegazione e' un guerriero...
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Gargoyle on October 25, 2011, 18:36:55 pm
...io non ho capito  :pla:
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: DJ scanner on October 25, 2011, 20:07:15 pm
Non riuscire ad allenarmi un solo minuto se non pensassi che posso diventare come Toki.

toki era toki perchè sapeva aiutare e guarire le persone (il più straordinario personaggio di tutti i tempi), studiare e conoscere il corpo senza pregiudizi, potrebbe essere la strada per capire da dove nasce il movimento.
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on October 25, 2011, 21:53:59 pm
...io non ho capito  :pla:

Mi associo... non riesco a cogliere il senso del discorso.
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Jack Burton on October 26, 2011, 00:39:04 am
Anni fa, almeno 15, quando ero forte e convinto mi capitava di cercare con lo sguardo la sfida nello sguardo
degli altri e ogni tanto si finiva a darle e a prenderle. In quest'ultimo caso si finiva anche all'ospedale
e non so se vi è mai capitato di stare al Niguarda (Milano) alle 2 di notte con metà della gente al
pronto soccorso attaccati con le manette alla barella e i carabinieri malamente mimetizzati da infermieri (in pratica il camice con la divisa sotto, ma che si vede benissimo) che ti chiedono se conoscssi quelli con cui ti eri pestato. A loro non lo dicevo, ma mi confesso: li conoscevo tutti!!!
Ma quando sei sotto un porticato piastrellato e umido per la pioggia, le luci soffuse e fastidiose, la voce delle
persone che stanno lì intorno, le macchine che passano e la paura che prima o poi spunti fuori anche un coltello e magari un pò di birre e di pizza nello stomaco può capitare che il mio kung fu, hai tempi facevo viet vo dao e full contact, in quel preciso momento non fosse quella bellezza di estetica ed efficacia che era in palestra.
D'altra parte non lo era neanche quando le davo e lo facevo senza rimorsi. Perché quello che imparai a quei tempi è che all'aggressività non corrisponde necessariamente pericolosità.
Naturalmente tutto questo lo avrei evitato se hai tempi fossi stato capace di capire quanto sia da dementi picchiarsi in strada per un torto o per dimostrare che bisogna portare rispetto. Essendo il mio primo post spero vi abbia fatto piacere la mia biografia.

Ma veniamo alle cose serie: senza ombra di dubbio Toki è sempre stato il mio preferito.
Sono sicuro che avrebbe vinto contro Ken Shiro. In particolare la scena di lui nella posizione del loto in carcere che dopo anni uccide le guardie senza muoversi.
Ecco questo è il punto, trovare l'apice dell'arte nella negazione di quello che dell'arte è la massima espressione: il movimento.
O lo scrivo solo perché voglio vincere tutti senza fare fatica??? Ma se devo combattere e per farlo devo muovermi quanta fatica
devo fare per combattere senza muovermi? Se evitassi di combattere direi zero! No, troppo noioso. Non riuscire ad allenarmi un solo minuto se non pensassi che posso diventare come Toki. Se non pensassi che posso allenarmi in ogni istante della mia vita.
Anche adesso mi sto allenando.
Mi hanno detto che devo capire dove nasce il movimento.
Su questo punto attendo fiducioso i vostri consigli. E mi raccomando non parlate male di toki
 :gh:  :gh:  :gh:

Karma sverginato
(http://[url=http://www.radiogold.it/site/admin/images/products/1_bff7c30883691b55fa649f7d2eea3ab2.jpg]http://www.radiogold.it/site/admin/images/products/1_bff7c30883691b55fa649f7d2eea3ab2.jpg[/url])
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Giannizzero Wolf on October 26, 2011, 00:45:28 am
battersi con la vita
mi batto PER
mai CON
  ;)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Wa No Seishin on October 26, 2011, 09:38:43 am
Karma sverginato

Era già stato sverginato il primo post in presentazioni.


Per il 3d: non ho capito di cosa si parla, ma cmq vedete di non andare OT. :gh:
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Barvo Iommi on October 26, 2011, 09:42:44 am

Per il 3d: non ho capito di cosa si parla, ma cmq vedete di non andare OT. :gh:
:D :D :D qui ti voglio, scacco matto per Wa

Toki è il preferito di tanti, perchè ha una scusa validissima per non assumersi le responsabilità di quello che in realtà rappresenta, è un personaggio "molto italiano"
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 26, 2011, 12:17:51 pm
Mi avete dato tutti degli spunti molto interessanti e cerco quindi di spiegarmi meglio.
Io non ho intenzione di studiare per 2000 anni, non ho proprio il tempo (aveva 2000 anni di storia la Divina Scuola di Hokuto se ricordo bene), e non ho intenzione di studiare come funzionano i muscoli e il loro rapporto con le ossa.
Non voglio perdere più di 10 minuti a capire perché ho bisogno delle proteine e dei carboidrati.
Non mi interessa imparare a difendermi, non mi interessa fare sport perché fa bene. Non mi interessa fare competizioni.
E non mi interessa imparare nomi che non trovo nel dizionario di italiano.
Quello che mi interessa è diventare come Toki. Voglio il controllo totale dell'energia. E non lo voglio dopo 30 anni di allenamento.
Lo voglio adesso. In questo momento.
Se domani scoppiasse la 3° guerra mondiale (provo a rimanere in tema con il contesto in cui si muove Toki) e sparissero le armi da fuoco e fossimo costretti a prendere i baldi giovani dai 18 ai 70 anni e in 10 gg insegnare loro a uccidere il proprio nemico a mani nude (mettiamo pure le armi da taglio, magari 10 gg sono pochini per insegnare l'uso della katana?) e guarire i loro compagni feriti, esattamente come farebbe Toki, voglio sapere come potremmo fare. E non ditemi che è impossibile altrimenti state facendo sport. Non state facendo arti marziali. Altrimenti vuol dire che non volete diventare come Toki, ma volete fare fiato e allenare un pò di  tricipiti, spalle e quadricipiti.
Ora, se Toki può starsene comodamente nella posizione del loto (per questo Iommi dici che è molto italiano? Toki non ha voglia di sbattersi?  :) ) e uccidere i suoi nemici senza muoversi voglio sapere se è o non è la negazione del movimento? O nel "non muoversi" si sta muovendo molto di più di un maestro di akido quando fa una dimostrazione contro 20 avversari?
Voglio sapere questo benedetto movimento da dove nasce. E non voglio sapere né di radicamento, né di anche o di forze che
si distribiscono lungo le ossa e le fasce muscolari.
Voglio sapere semplicemente da dove nasce.


Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Barvo Iommi on October 26, 2011, 14:15:35 pm
Ora, se Toki può starsene comodamente nella posizione del loto (per questo Iommi dici che è molto italiano? Toki non ha voglia di sbattersi?  :) ) .
Voglio sapere semplicemente da dove nasce.
no no  :D anzi la posizione del loto non è delle più comode, mi dicono. Era riferito al fatto che è il migliore ma ha un'ottima scusa per lasciare le responsabilità e le beghe al fratellastro.

Io credo di rientrare nella tua definizione di sportivo (anche se aggiugerei un wannabe) ma penso purtroppo che quello che cerchi nasca soprattutto dalla fantasia di un brillante autore, che ha immaginato nell'assenza di movimento il gradino più alto di un'arte principalente di movimento.
 :)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 26, 2011, 15:27:05 pm
@Iommi: le tue sono parole sagge. E si capisce che non pensi solo allo sport, ma anche allo spirito.
Toki è il frutto di un brillante autore, ma sul fatto che l'assenza di movimento, come gradino più alto dell'arte, sia "soprattutto" farina del suo sacco non credo.
Sarai d'accordo sul fatto che non esista disciplina orientale da quelle giapponesi a quelle cinesi dal silat alla muay thai passando dallo yoga dove non si parli di una componente che non è solo quella fisica (parlo di allenamento e tecniche), che non è solo quella psicologica (parlo di atteggiamento e attitudine), ma spirituale. Cioè una componente che è la negazione della componente più evidente, il movimento.
Come potrei allenarmi nelle Arti Marziali se non credessi a questa componente se non credessi che la realtà possa superare la fantasia anche quando questa è talmente straordinaria da sembrare appunto solo fantasia?
Toki nella posizione del loto, medita, accumula energia e combatte senza toccare i suoi avversari.
Questa è storia (preferisci che dica mito o leggenda?) di tutti i grandi fondatori delle Arti Marziali.
Eppure ancora mi manca qualcosa. Vedo in questi combattimenti di fantasia tutto quello che ho letto della storia della Arti Marziali: punti vitali, forza, agilità, equilibrio, concentrazione, energia, tecnica, morale e grandi principi spirituali.
E in palestra vedo ottimi atleti che fra anni saranno ottimi maestri.
Ci sono cose che possono essere apprese subito o può non bastare una vita. Non parlo di flessioni che allenano il tricipite che posso farle mentre penso a quello che devo comprare al supermercato. Non parlo di ganci tirati al sacco, posso essere un depravato e tirare ottimi ganci. Posso farlo senza principi morali. Senza spirito. Posso farlo fino a quando il corpo me lo consente, ma non farei Arti Marziali. Farei un'altra cosa. E badate bene che sono un combattente. Non voglio ritirarmi in convento per meditare. Non sto negando il corpo. Anzi lo voglio talmente esaltare da non averne più bisogno. Perché voglio diventare come Toki.
Mi hanno detto che devo capire da dove nasce il movimento. Ho pensato a questo per tanto tempo. Ho provato le posture certo e ho sentito i singoli muscoli convogliare e indirizzare le forze. Ho allineato le ossa per scaricare il peso a terra.
Poi ho capito che stavo sbagliando. Quindi ci provo ancora  :)... Da dove nasce il movimento secondo voi?
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Hung-gio on October 26, 2011, 16:15:45 pm
Riassumendo ,vuoi dei poteri soprannaturali?
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 26, 2011, 17:44:12 pm
Se penso che siamo su una "palla" sospesa in uno spazio che il mio cervello non riesce a concepire se non come infinito non mi sembra che chiedere dei poteri soprannaturali sia una richiesta così esosa!!!  :)
Però la mia domanda era molto più pratica visto che ho solo chiesto da dove nasce il movimento.
Vedi, secondo me, chiedere da dove nasce il movimento e da dove nasce l'universo è la stessa identica cosa.
Uno si concentra su se stesso, sui muscoli, le ossa e l'equilibrio, ma invece deve pensare a tutto il resto.
Sono sicuro che la pratica possa trarre grande beneficio se si incomincia a capire questo principio.
Io so perfettamente che il movimento non nasce da me. Io nel movimento mi ci inserisco.
Mi piacerebbe sapere però cosa ne pensano gli altri A.M. su questo punto fondamentale...Per diventare come Toki naturalmente.
 :P

Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Rev. Madhatter on October 26, 2011, 18:21:56 pm
In principio era pensiero, il pensiero ha pensato se stesso creando la dualita', l'immaginazione dell'infinita possibilita' ha creato la molteplicita', cosi' l'originale pensiero col potere di creare il reale si e' frammentanto in muniscole scheggie di autoscienza,ancora in grado di creare l'azione, il movimento se vuoi, col pensiero, agendo su una realta' che esperiamo come materia (che altro non e' che energia rallentate e l'energia come manifestazione fisica altro non e' che pensiero decaduto); inutile dire che queste piccole coscienze non hanno piu' il potere originale ma attraverso la conoscenza e la comprensione del modello di mondo dell'altro possono progressivamente fondersi e riguadagnare il p.d.v. divino.


Ta-da' supermegasintesi dell'orgine di tutto quello che esiste  :gh:



In realta' parlando di movimento attualmente ci sono due scuole di pensiero, i materialisti deterministi che stanno sfruttando alcune interpretazioni di test di neuroscienze per dire che il movimento si avvia prima che la coscienza ne esperisca l'avvenimento e quella fenomenologico/esistenzialista che considera il movimento come diretta conseguenza di un atto di volonta' (e con conseguente dibattito e giustificazione del perche' allora vi sia una differenza tra uomo e animale, entrambi si muovono ma solo per uno parliamo di volonta' o intenzione).



La brutta notizia e' che se pensi di "inserirti nel movimento" ti ritrovi a negare il libero arbitrio e questa e' sempre una seccatura...
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 27, 2011, 10:48:35 am
In principio era pensiero, il pensiero ha pensato se stesso creando la dualita', l'immaginazione dell'infinita possibilita' ha creato la molteplicita', cosi' l'originale pensiero col potere di creare il reale si e' frammentanto in muniscole scheggie di autoscienza,ancora in grado di creare l'azione, il movimento se vuoi, col pensiero, agendo su una realta' che esperiamo come materia (che altro non e' che energia rallentate e l'energia come manifestazione fisica altro non e' che pensiero decaduto); inutile dire che queste piccole coscienze non hanno piu' il potere originale ma attraverso la conoscenza e la comprensione del modello di mondo dell'altro possono progressivamente fondersi e riguadagnare il p.d.v. divino.


Ta-da' supermegasintesi dell'orgine di tutto quello che esiste  :gh:



In realta' parlando di movimento attualmente ci sono due scuole di pensiero, i materialisti deterministi che stanno sfruttando alcune interpretazioni di test di neuroscienze per dire che il movimento si avvia prima che la coscienza ne esperisca l'avvenimento e quella fenomenologico/esistenzialista che considera il movimento come diretta conseguenza di un atto di volonta' (e con conseguente dibattito e giustificazione del perche' allora vi sia una differenza tra uomo e animale, entrambi si muovono ma solo per uno parliamo di volonta' o intenzione).



La brutta notizia e' che se pensi di "inserirti nel movimento" ti ritrovi a negare il libero arbitrio e questa e' sempre una seccatura...

Per quanto riguarda la supermegasintesi direi che, dal punto di vista semantico, non fa una piega.
Hai toccato però dei temi che richiederebbero un post a parte di filosofia e di psicologia.
Potremmo parlare per ore del libero arbitrio (esiste o non esiste?), del pensiero e della volontà (posso volere di non volere?) ecc..
, ma non vorrei "inserirmi" in problemi sui quali, dopo millenni, ancora si discute.
Inoltre di questo passo ci troveremmo necessariamente, alla fine, a parlare anche di Dio.
Invece vorrei parlare di cose molto più pratiche. Senza bisogno di dimostrazioni da laboratorio o tesi scientifiche.
Quando metto sullo stesso piano nascita dell'universo e movimento è solo per suggerire di non concentrare la nostra mente
sulle forze che il nostro corpo produce, ma sulle forze che il nostro corpo subisce...Per esempio la forza di gravità.
Se parliamo del pensiero nel contesto delle Arti Marziali è sempre perché dopo seguire un'azione.
Allora il mio corpo subisce, in qualunque postura esso sia, la forza di gravità.
Questa forza la subiamo come esseri viventi in qualunque momento senza farci caso, ma come Artisi Marziali la possiamo sfruttare consapevolmente e lo possiamo fare solo se "inseriamo" consapevolmente il nostro corpo in questa forza. Non mi pongo il problema del libero arbitrio, non mi interessa in questo momento.
Voglio che la mia pratica o il mio combattimento inizi con un movimento che sia di consapevole inserimento in questa forza.
La cosa è molto semplice: se lasciassi tutto in mano alla forza di gravità cadrei a terra come un sacco di patate, giusto? Quindi
qualunque cosa io faccia il risultato della mia postura sarà il giusto equilibrio fra la forza di gravità e l'energia necessaria
a contrastarla. Solo con questo equilibrio (in questa condizione stiamo consumando solo il minimo indispensabile) posso sfruttare, per la successiva postura e tecnica, l'energia convogliata.
Se qualcuno pensa che sto girando intorno per poi arrivare agli stili interni si sbaglia. Non mi interessa lo stile.
E'così nella muay thai e nel taiji.
Quindi la domanda adesso è: voi fate questo consapevolmente? Se fate altro sono curioso di sapere cosa fate. Voglio sapere il vostro movimento da dove nasce.
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Wa No Seishin on October 27, 2011, 14:24:14 pm
[Eventuali discussioni su Hokuto No Ken possono essere aperte altrove]
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 27, 2011, 14:38:44 pm
Capisco che con il titolo del post l'ho presa un pò alla lontana, ma l'intento è di parlare di A.M. e non di cartoni animati giapponesi.
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Wa No Seishin on October 27, 2011, 14:42:06 pm
Infatti non ho spostato il 3d: ho semplicemente rimosso i post che parlavano solo di Ken&Co. e ricordato a tutti (non a te in particolare) di non andare OT.
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 27, 2011, 14:58:27 pm
Hai fatto benissimo a ricordarci che il post non è dedicato a ken & Co, ma visto che le OT forse sono state causate anche dal titolo ho voluto ribadire  :)
Adesso ci penso e magari ne apro un altro con un titolo più tecnico...Fermo restando che se qualcuno vuole dare il suo contributo su quello che pensa del movimento nelle A.M. in questo post mi fa sempre piacere.
 :=)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Tetsumizumaru on October 27, 2011, 20:33:54 pm


Ossia il motivo per cui pratichi Arti Marziali è perchè vuoi diventare come Toki ?
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: gyria on October 27, 2011, 21:08:21 pm
seguo.non capisco,ma seguo.
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 28, 2011, 17:05:39 pm
Esatto. Pratico Arti Marziali per diventare come Toki che rappresenta ciò che i fondatori di tutte le Arti Marziali insegnano: la fusione fra Interno ed Esterno. Energia (QI) e capacità di indirizzarla all'interno (per ese. guarire delle malattie) e all'esterno (per es. per vincere un avversario o guarire le sue ferite).
Fantasia? Non mi interessa se un obiettivo non sia raggiungibile per me. Non vuol dire che quell'obiettivo non esista.
E' per quell'obiettivo che mi alleno e senza quell'obiettivo non mi allenerei neanche 1 minuto. E magari basta un 1 minuto per raggiungerlo o non basterebbe tutta la vita. Io intanto ci provo e magari un giorno trova la chiave  :)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Samurai77 on October 28, 2011, 19:08:36 pm
fai un'arte marziale tradizionale vero?
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Tetsumizumaru on October 28, 2011, 20:27:00 pm

Esatto. Pratico Arti Marziali per diventare come Toki che rappresenta ciò che i fondatori di tutte le Arti Marziali insegnano: la fusione fra Interno ed Esterno. Energia (QI) e capacità di indirizzarla all'interno (per ese. guarire delle malattie) e all'esterno (per es. per vincere un avversario o guarire le sue ferite).


e sti cazz... :o

no volevo dire... :gh:

auguri e buona fortuna... 8)

Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 28, 2011, 22:23:54 pm
@testumaru:  XD grazie per gli auguri!!!
@Samurai77: per tradizionale cosa intendi? Muay Thai, Wing Tsun,  taiji e Aikido sono tradizionali? Jeet Kune Do e Krav Maga sono moderne? O cambieresti gruppo di appartenenza alle arti citate? Io faccio in modo che il mio corpo sia in grado di esprimere energia in qualunque momento. Non mi preoccupo dello stile. Mi interessa l'efficacia. Questo "interesse" è moderno o tradizionale?
Se intendi che parlare di energie al di là del corpo è roba da arte tradizionale io dico di no. E' roba del futuro. Siamo noi che ancora non abbiamo trovato la chiave  :)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Dipper on October 28, 2011, 23:24:49 pm
Ragazzi, se tanto mi da tanto, allora la mia utopia marziale è senz'altro poter fare questo...
Spoiler: show
Dragon Ball Master Roshi's Kamehameha (https://www.youtube.com/watch?v=Wp7iIbgOLh8#ws)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 28, 2011, 23:59:54 pm
Ragazzi, se tanto mi da tanto, allora la mia utopia marziale è senz'altro poter fare questo...

Ho scritto di come la mente può influenzare il corpo nell'altro topic...Magari ti può essere utile  :)
A parte gli scherzi. Io sono convinto che è importante allenarsi pensando che fare quello che il maestro tartaruga fa nel video non sia solo fantasia.
Non mi interessa sapere che un muscolo non può aumentare la quantità di fibre senza le proteine (dove le teneva nascoste il maestro tartaruga peraltro in perfetta posizione Ma Bu  XD).
Perché non immaginare che i muscoli aumentino la loro massa e non immaginare, imitando il colpo del video, che l'energia passando dalle braccia venga esplosa all'esterno. Non è stata ancora tassata l'immaginazione.  :)
Quindi hai tutto il mio serio appoggio se questa è la tua "utopia marziale!!!


Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Dipper on October 29, 2011, 00:31:35 am
Mettiamola così: mi piace stare con i piedi per terra e ho un approccio che definisco disincantato, ma non mi nego un volo con la fantasia se capita :)

Immaginazione e visualizzazione sono potentissimi strumenti della mente, ma vanno esercitati per poter funzionare :om:
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Rev. Madhatter on October 29, 2011, 09:23:08 am
Per quanto riguarda la supermegasintesi direi che, dal punto di vista semantico, non fa una piega.
Hai toccato però dei temi che richiederebbero un post a parte di filosofia e di psicologia.
Potremmo parlare per ore del libero arbitrio (esiste o non esiste?), del pensiero e della volontà (posso volere di non volere?) ecc..
, ma non vorrei "inserirmi" in problemi sui quali, dopo millenni, ancora si discute.
Inoltre di questo passo ci troveremmo necessariamente, alla fine, a parlare anche di Dio.
Invece vorrei parlare di cose molto più pratiche. Senza bisogno di dimostrazioni da laboratorio o tesi scientifiche.
Quando metto sullo stesso piano nascita dell'universo e movimento è solo per suggerire di non concentrare la nostra mente
sulle forze che il nostro corpo produce, ma sulle forze che il nostro corpo subisce...Per esempio la forza di gravità.
Se parliamo del pensiero nel contesto delle Arti Marziali è sempre perché dopo seguire un'azione.
Allora il mio corpo subisce, in qualunque postura esso sia, la forza di gravità.
Questa forza la subiamo come esseri viventi in qualunque momento senza farci caso, ma come Artisi Marziali la possiamo sfruttare consapevolmente e lo possiamo fare solo se "inseriamo" consapevolmente il nostro corpo in questa forza. Non mi pongo il problema del libero arbitrio, non mi interessa in questo momento.
Voglio che la mia pratica o il mio combattimento inizi con un movimento che sia di consapevole inserimento in questa forza.
La cosa è molto semplice: se lasciassi tutto in mano alla forza di gravità cadrei a terra come un sacco di patate, giusto? Quindi
qualunque cosa io faccia il risultato della mia postura sarà il giusto equilibrio fra la forza di gravità e l'energia necessaria
a contrastarla. Solo con questo equilibrio (in questa condizione stiamo consumando solo il minimo indispensabile) posso sfruttare, per la successiva postura e tecnica, l'energia convogliata.
Se qualcuno pensa che sto girando intorno per poi arrivare agli stili interni si sbaglia. Non mi interessa lo stile.
E'così nella muay thai e nel taiji.
Quindi la domanda adesso è: voi fate questo consapevolmente? Se fate altro sono curioso di sapere cosa fate. Voglio sapere il vostro movimento da dove nasce.

Quote
Per quanto riguarda la supermegasintesi direi che, dal punto di vista semantico, non fa una piega.


 XD XD XD XD



Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate"   :)


Cosi' come non puoi imporre come dimensione della discussione la tua idea sul movimento (sulle energie e sul senso della pratica), e' una tua idea,non puo' essere accetata come base comune  :)


Se vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo  ;)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Andy on October 30, 2011, 14:13:12 pm
Trovo che Bingo Bongo sia uno dei praticanti di Arti Marziali Tradizionali più sinceri che io abbia mai incontrato.
I miei complimenti.
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 30, 2011, 14:22:04 pm

Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate"   :)

Hai ragione. E' complicato perché anche i soli termini della discussione "energia", "universo" e anche "pratico" richiederebbero ognuna non un topic, ma un forum a parte :)
Però il limite fra realtà e fantasia mi è sconosciuto.
In logica del pensiero e statistica si usa la classica frase "Tutti i corvi sono neri" per distinguere fra una verità assoluta (Tutti i corvi dell'Universo sono neri? Magari da qualche parte ci sono corvi bianchi)
e una verità fattuale: statisticamente tutti i corvi visti finora sono neri.
Voglio dire che una cosa che vale per tutti non significa che valga per Tutti.

Quote
Cosi' come non puoi imporre come dimensione della discussione la tua idea sul movimento (sulle energie e sul senso della pratica), e' una tua idea,non puo' essere accetata come base comune  :)
Assolutamente d'accordo  :), infatti volevo foste voi a parlarmi di movimento perché io non voglio svelare i miei segreti.... XD


Quote
Se vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo  ;)

Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi. In entrambi i casi tengo gli addominali sempre con una leggera tensione che col tempo sparisce e diventa corretta postura.
Questo mi permette di fare kung fu quando sollevo un bicchiere, quando apro un cassetto o quando guardo la televisione. Kung Fu è abilità. Abilità in tutto non solo nel combattimento.
Il punto difficile e levarsi dalla testa che quando facciamo Arti Marziali stiamo passando da uno stato di persona che se ne stava in ufficio o a scuola a un'altro stato. No. Dobbiamo sempre fare Kung Fu.
Ma veniamo alla pratica: quando cammino questa tensione mi permette di tenere una corretta postura e di avere il controllo totale sul mio corpo.
Attenzione però che il corpo va tenuto rilassato altrimenti come dicono nel taiji ci sarà un "galleggiamento" della parte inferiore del corpo. Non mi preoccupo se sculetto perché è la fluidità del passaggio del peso da una gamba all'altra. E che io controllo al millimetro.
Bene, in questa condizione sono in grado di attaccare e difendermi (ma posso anche mettermi a ballare) perché ho il controllo completo e totale. L'allenamento specifico al combattimento mi serve solo per automatizzare la scelta della risposta al problema (nel caso specifico un problema di combattimento).
Posso fare tutto: dal ginga al wing tsun dal taiji alla thai. E lo posso fare come se stessi continuando a passeggiare. Decido io la forza, la velocità, la pesantezza o la leggerezza della tecnica. E' la velocità di questa decisione che alleno in palestra. Non alleno il controllo. Il controllo un AM lo deve avere sempre, in ogni momento. Il controllo è una qualità della mente. Questo è un segreto del kung fu. Lo si può apprendere subito o possono non bastare 100 anni di judo.
Mentre cammino la risultante è già la forza di gravità (qualcuno forse ha notato che ci tengo particolarmente alla forza di gravità) :) e la forza necessaria per non cadere a terra e mantenere il moto.
E' un contrasto. La terra restituisce il risultato di questo contrasto. Lo devo usare per combattere.
Da fermo la tecnica inizia, ma non c'è ordine temporale, con un lasciarsi andare (inserirsi nel movimento) alla forza di gravità. Cedo, e la tecnica risultante sarà ancora il risultato di questo contrasto. A questo punto posso combattere come se stessi passeggiando. Decido io se correre oppure no. Non la tecnica.
Ci sono qualità che si possono apprendere subito o non apprendere mai. Questo è un altro segreto  :)
Il tema mi interessa molto ed è molto più semplice di quanto può sembrare. E' come se dicessi a qualcuno di rilassarsi. E' semplicissimo, ma non c'è allenamento che tenga. O ti rilassi o non ti rilassi. Non si impara (si migliora come tutte le cose sempre di più), ma se non ci riesci può non bastare una vita. Perché è una questione di testa non di corpo.
Sicuramente aggiungerò altre cose dopo.
Per ora ciao.

Trovo che Bingo Bongo sia uno dei praticanti di Arti Marziali Tradizionali più sinceri che io abbia mai incontrato.
I miei complimenti.
:) Grazie.








Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: bushi highlander on October 30, 2011, 15:33:11 pm
Anche se mi fate venire il mal di testa, mi tocca seguire. :) :) :)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Dottor Wolvie Killmister on October 30, 2011, 15:45:42 pm

Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi.


No, è impossibile stare fermo, ti muovi sempre. Anche quando dormi, respiri (espandi il torace), il cuore ti pulsa e il sangue ti scorre (ma ovviamente è un movimento interno).
Solo quando sei morto non ti muovi più.

My 2 cents... ma spero che tu ci possa comprare lo stesso qualcosa di utile  :)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 30, 2011, 16:08:13 pm

No, è impossibile stare fermo, ti muovi sempre. Anche quando dormi, respiri (espandi il torace), il cuore ti pulsa e il sangue ti scorre (ma ovviamente è un movimento interno).
Solo quando sei morto non ti muovi più.

My 2 cents... ma spero che tu ci possa comprare lo stesso qualcosa di utile  :)


L'hai presa alla lettera eh?  :) Fa un pò filosofia: "Non posso immergere due volte il piede nello stesso fiume"...Perché la seconda volta il fiume non sarà più lo stesso. Ma davvero non si era capito cosa intendevo?  :)
Però hai ragione, qualcosa si muove sempre.
Anzi, forzando un pò, posso aggiungere che se la trasformazione produce movimento allora ti muovi pure da morto.
Conoscevo un cacciatore piemontese di nome Poldo di quelli che vivevano tagliando legna e mangiando selvaggina che mi disse: "Quando morirò i vermi mi mangeranno, poi gli uccelli mangerenno i vermi e io volerò"...Me l'ha detta con gli occhi lucidi e quindi ho evitato di aggiungere che un cacciatore avrebbe sparato all'uccello...

Comunque spero si sia capito nel post precedente cosa intendevo fra lo stare fermi e in movimento.
Anche perché non vorrei, in palestra, ordinare di stare fermi e qualche furbetto dal fondo mi rispondesse "non posso"  :)


Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Hung-gio on October 31, 2011, 09:06:12 am
Comunque una domanda buttata li, perchè accontentarsi di diventare Toki e non aspirare a Goku SS di IV livello? Cioè se secondo te è possibile diventare il primo , quale limitazione c'è a diventare come il secondo ?
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on October 31, 2011, 12:39:29 pm
Comunque una domanda buttata li, perchè accontentarsi di diventare Toki e non aspirare a Goku SS di IV livello? Cioè se secondo te è possibile diventare il primo , quale limitazione c'è a diventare come il secondo ?

Se siamo d'accordo che diventare Toki non significa farmi crescere i capelli blu non conosco Goku SS di IV livello e quindi non saprei dirti se sia possibile.
Ma quando parlo di diventare come Toki intendo diventare ciò che Toki rappresenta: la fusione fra esterno e interno.
Il controllo non solo del corpo (nel corpo ci metto anche l'energia), ma dello spirito.
Seguo ciò che i fondatori delle Arti Marziali mi hanno insegnato e mi hanno insegnato che l'obiettivo è l'Unione, che l'Energia va accumulata per poter essere utilizzata.
Se pensi, osservando Goku SS di IV livello, che rispetti i principi e i concetti sull'Energia (Toki li rispetta), che la storia delle Arti Marziali ci ha tramandato, allora puoi diventare come lui.
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Rev. Madhatter on November 01, 2011, 19:45:56 pm

Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate"   :)

Hai ragione. E' complicato perché anche i soli termini della discussione "energia", "universo" e anche "pratico" richiederebbero ognuna non un topic, ma un forum a parte :)
Però il limite fra realtà e fantasia mi è sconosciuto.
In logica del pensiero e statistica si usa la classica frase "Tutti i corvi sono neri" per distinguere fra una verità assoluta (Tutti i corvi dell'Universo sono neri? Magari da qualche parte ci sono corvi bianchi)
e una verità fattuale: statisticamente tutti i corvi visti finora sono neri.
Voglio dire che una cosa che vale per tutti non significa che valga per Tutti.


--->epistemologia bayesiana FTW  :gh:


Diciamo che l'aggiornamento di probabilita' ci da un margine di sicurezza in cui muoverci per non finire in una dimensione in cui non si puo' dire nulla.


Certo la teoria di creazione di modelli di mondo obbliga in un certo qual modo a dire che l'immaginazione (o finzione) ha un ruolo attivo nella creazione della nostra realta', ma la discussione serve proprio a poter creare uno spazio di vita comune intersoggettiva.
Altrimenti e' solipsismo.

E quindi non ha nemmeno senso venire a parlare su un forum  XD



Quote
Se vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo  ;)

Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi. In entrambi i casi tengo gli addominali sempre con una leggera tensione che col tempo sparisce e diventa corretta postura.
Questo mi permette di fare kung fu quando sollevo un bicchiere, quando apro un cassetto o quando guardo la televisione. Kung Fu è abilità. Abilità in tutto non solo nel combattimento.
Il punto difficile e levarsi dalla testa che quando facciamo Arti Marziali stiamo passando da uno stato di persona che se ne stava in ufficio o a scuola a un'altro stato. No. Dobbiamo sempre fare Kung Fu.
Ma veniamo alla pratica: quando cammino questa tensione mi permette di tenere una corretta postura e di avere il controllo totale sul mio corpo.
Attenzione però che il corpo va tenuto rilassato altrimenti come dicono nel taiji ci sarà un "galleggiamento" della parte inferiore del corpo. Non mi preoccupo se sculetto perché è la fluidità del passaggio del peso da una gamba all'altra. E che io controllo al millimetro.
Bene, in questa condizione sono in grado di attaccare e difendermi (ma posso anche mettermi a ballare) perché ho il controllo completo e totale. L'allenamento specifico al combattimento mi serve solo per automatizzare la scelta della risposta al problema (nel caso specifico un problema di combattimento).
Posso fare tutto: dal ginga al wing tsun dal taiji alla thai. E lo posso fare come se stessi continuando a passeggiare. Decido io la forza, la velocità, la pesantezza o la leggerezza della tecnica. E' la velocità di questa decisione che alleno in palestra. Non alleno il controllo. Il controllo un AM lo deve avere sempre, in ogni momento. Il controllo è una qualità della mente. Questo è un segreto del kung fu. Lo si può apprendere subito o possono non bastare 100 anni di judo.
Mentre cammino la risultante è già la forza di gravità (qualcuno forse ha notato che ci tengo particolarmente alla forza di gravità) :) e la forza necessaria per non cadere a terra e mantenere il moto.
E' un contrasto. La terra restituisce il risultato di questo contrasto. Lo devo usare per combattere.
Da fermo la tecnica inizia, ma non c'è ordine temporale, con un lasciarsi andare (inserirsi nel movimento) alla forza di gravità. Cedo, e la tecnica risultante sarà ancora il risultato di questo contrasto. A questo punto posso combattere come se stessi passeggiando. Decido io se correre oppure no. Non la tecnica.
Ci sono qualità che si possono apprendere subito o non apprendere mai. Questo è un altro segreto  :)
Il tema mi interessa molto ed è molto più semplice di quanto può sembrare. E' come se dicessi a qualcuno di rilassarsi. E' semplicissimo, ma non c'è allenamento che tenga. O ti rilassi o non ti rilassi. Non si impara (si migliora come tutte le cose sempre di più), ma se non ci riesci può non bastare una vita. Perché è una questione di testa non di corpo.
Sicuramente aggiungerò altre cose dopo.
Per ora ciao.

Ok,pero' non mi hai detto cosa e' movimento...


Cmq tornando alla tua visione, quello che tu descrivi non e' arte marziale ma al massimo buona propriocezione ,e ne sei consapevole nel momento in cui parli di indifferenza delle pratiche o di prendere un bicchiere.

Non mischierei le cose chiamando il movimento kung fu e viceversa, sarebbe come quando uno che ha studiato matematica dice che ogni cosa "e' matematica"; non sarebbe corretto dire che la cacca sul marciapiede e' matematica, ma piuttosto che io posso guardare ad essa attraverso il filtro della matematica...
Piu' che altro serve per non creare confusione e cercare di definire un po' meglio lo spazio intersoggettivo di cui parlavamo sopra  :)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on November 01, 2011, 22:15:35 pm

Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate"   :)

Hai ragione. E' complicato perché anche i soli termini della discussione "energia", "universo" e anche "pratico" richiederebbero ognuna non un topic, ma un forum a parte :)
Però il limite fra realtà e fantasia mi è sconosciuto.
In logica del pensiero e statistica si usa la classica frase "Tutti i corvi sono neri" per distinguere fra una verità assoluta (Tutti i corvi dell'Universo sono neri? Magari da qualche parte ci sono corvi bianchi)
e una verità fattuale: statisticamente tutti i corvi visti finora sono neri.
Voglio dire che una cosa che vale per tutti non significa che valga per Tutti.


--->epistemologia bayesiana FTW  :gh:


Diciamo che l'aggiornamento di probabilita' ci da un margine di sicurezza in cui muoverci per non finire in una dimensione in cui non si puo' dire nulla.


Certo la teoria di creazione di modelli di mondo obbliga in un certo qual modo a dire che l'immaginazione (o finzione) ha un ruolo attivo nella creazione della nostra realta', ma la discussione serve proprio a poter creare uno spazio di vita comune intersoggettiva.
Altrimenti e' solipsismo.

In una discussione intersoggettiva si può parlare anche di cose che non si comprendono o che non possono essere formalizzate e per le quali ognuno di noi ha necessariamente la sua visione che impedisce per definizione di garantirne un'obiettività universale.
Potremmo parlare dell'Infinito come concetto metafisico e via dicendo.
Si può anche parlare si solipsismo e del suo rapporto con le teorie di Kant in particolare quelle sulla "ragion pratica", ma se ne può parlare in un forum di filosofia.
Sono d'accordo sulla probabiltà che diventa il metro per essere relativamente sicuri che in una comunicazione il nostro interlocutore capisca quello che sto dicendo (anche se la comunicazione è un altro grande temone...)
Fine OT.  :)


Quote
E quindi non ha nemmeno senso venire a parlare su un forum  XD

Quote
Se vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo  ;)

Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi. In entrambi i casi tengo gli addominali sempre con una leggera tensione che col tempo sparisce e diventa corretta postura.
Questo mi permette di fare kung fu quando sollevo un bicchiere, quando apro un cassetto o quando guardo la televisione. Kung Fu è abilità. Abilità in tutto non solo nel combattimento.
Il punto difficile e levarsi dalla testa che quando facciamo Arti Marziali stiamo passando da uno stato di persona che se ne stava in ufficio o a scuola a un'altro stato. No. Dobbiamo sempre fare Kung Fu.
Ma veniamo alla pratica: quando cammino questa tensione mi permette di tenere una corretta postura e di avere il controllo totale sul mio corpo.
Attenzione però che il corpo va tenuto rilassato altrimenti come dicono nel taiji ci sarà un "galleggiamento" della parte inferiore del corpo. Non mi preoccupo se sculetto perché è la fluidità del passaggio del peso da una gamba all'altra. E che io controllo al millimetro.
Bene, in questa condizione sono in grado di attaccare e difendermi (ma posso anche mettermi a ballare) perché ho il controllo completo e totale. L'allenamento specifico al combattimento mi serve solo per automatizzare la scelta della risposta al problema (nel caso specifico un problema di combattimento).
Posso fare tutto: dal ginga al wing tsun dal taiji alla thai. E lo posso fare come se stessi continuando a passeggiare. Decido io la forza, la velocità, la pesantezza o la leggerezza della tecnica. E' la velocità di questa decisione che alleno in palestra. Non alleno il controllo. Il controllo un AM lo deve avere sempre, in ogni momento. Il controllo è una qualità della mente. Questo è un segreto del kung fu. Lo si può apprendere subito o possono non bastare 100 anni di judo.
Mentre cammino la risultante è già la forza di gravità (qualcuno forse ha notato che ci tengo particolarmente alla forza di gravità) :) e la forza necessaria per non cadere a terra e mantenere il moto.
E' un contrasto. La terra restituisce il risultato di questo contrasto. Lo devo usare per combattere.
Da fermo la tecnica inizia, ma non c'è ordine temporale, con un lasciarsi andare (inserirsi nel movimento) alla forza di gravità. Cedo, e la tecnica risultante sarà ancora il risultato di questo contrasto. A questo punto posso combattere come se stessi passeggiando. Decido io se correre oppure no. Non la tecnica.
Ci sono qualità che si possono apprendere subito o non apprendere mai. Questo è un altro segreto  :)
Il tema mi interessa molto ed è molto più semplice di quanto può sembrare. E' come se dicessi a qualcuno di rilassarsi. E' semplicissimo, ma non c'è allenamento che tenga. O ti rilassi o non ti rilassi. Non si impara (si migliora come tutte le cose sempre di più), ma se non ci riesci può non bastare una vita. Perché è una questione di testa non di corpo.
Sicuramente aggiungerò altre cose dopo.
Per ora ciao.

Ok,pero' non mi hai detto cosa e' movimento...


Cmq tornando alla tua visione, quello che tu descrivi non e' arte marziale ma al massimo buona propriocezione ,e ne sei consapevole nel momento in cui parli di indifferenza delle pratiche o di prendere un bicchiere.

Non mischierei le cose chiamando il movimento kung fu e viceversa, sarebbe come quando uno che ha studiato matematica dice che ogni cosa "e' matematica"; non sarebbe corretto dire che la cacca sul marciapiede e' matematica, ma piuttosto che io posso guardare ad essa attraverso il filtro della matematica...
Piu' che altro serve per non creare confusione e cercare di definire un po' meglio lo spazio intersoggettivo di cui parlavamo sopra  :)

Non credo che tu voglia la definizione di movimento del dizionario visto che hai la grande opportunità di sapere quale sia la mia personale visione del movimento  :)
Il Kung Fu non è un'AM, ma un'AM è per forza Kung Fu.
Sono stato molto pratico e ho parlato di "leggera tensione dei muscoli addominali".
Ti assicuro che sono perfettamente in grado di distinguere una buona propriocezione (hai presente le macchinine che se non sbattono contro l'ostacolo non cambiano direzione? :) ) che ho quando non sono Kung Fu a quando ho una propriocezione perfetta e sono quindi Kung Fu.
La necessaria, cioè minimo indispensabile, di propriocezione per sollevare il bicchiere e bere non è fare Kung Fu. Significa essere normali, sani e senza problemi motori. Io invece parlo di una cosa specifica che è sollevare il bicchiere e nel farlo lo faccio con tutto il corpo, secondo i principi del Kung Fu, che mi permettono di passare con il massimo vantaggio di economia, efficacia, forze e velocità (se lo voglio) in una qualunque altra posizione. Una buona propriocezione nel sollevare il bicchiere non è sufficiente perché dovrò successivamente perdere del tempo T prima di essere abile (Kung Fu). Quindi ci sarebbe una soluzione di continuità, contravvenendo a un principio del Kung Fu, prima di tirare un calcio o fare un rotolamento. La mia posizione deve sempre essere la migliore possibile all'interno del contesto in cui si trova. Il movimento se è fatto secondo i principi del Kung Fu è Kung Fu. Un esempio? Osservate i maestri cinesi quando bevono dalla tipica ciotola. Spalle rilassate, gomito basso, braccio arrotondato e nessuna contrazione del trapezio per avvicinare la ciotola alla bocca. Una pallina di tennis di spazio sotto l'ascella. Avvicinano il braccio alla bocca e muovono il polso per bere. Prova a farlo senza bicchiere prima. Gomito basso. Io vedo tutti i giorni che si beve contraendo spalla e trapezio. Ma non stiamo colpendo niente perché dobbiamo avere i muscoli contratti? Se quando bevi il gomito è quasi all'altezza della spalla non rispetti i principi del Kung Fu. Ora, a questo punto al mio braccio se è nella posizione corretta (la più economica con il peso del bicchiere che si scarica fino a giungere a terra (quindi quella precedentemente descritta) posso dare forza, energia ed esplisività per un'azione marziale. Come posso fare questo senza dover perdere del tempo T per caricare il colpo? Per la tensione dell'addome che mi permette di avere sempre il colpo in canna.
Io dico una cosa: prova e stai fermo 10 secondi per affinare la tua propriocezione.
A me non interessa che queste cose che dico siano impopolari o per qualcuno siano poco scientifiche. Se potessi trasferirvi la sensazione di potenza che ho del mio corpo da quando applico i principi  anche quando (per esempio, perché va fatto in tutte le cose) bevo un bicchiere d'acqua lo farei.
Quello che posso fare è ringraziare quei maestri che me lo hanno insegnato.
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.

 :)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Rev. Madhatter on November 01, 2011, 22:31:24 pm
Quote
...ma se ne può parlare in un forum di filosofia.

Ma come pensavo che la differenza tra le arti marziali e gli altri sport fosse proprio la componente filosofica!  :gh:

(http://[url=http://th15.photobucket.com/albums/a361/gromit74/th_badum.jpg]http://th15.photobucket.com/albums/a361/gromit74/th_badum.jpg[/url])


Quote
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.

Spoiler: show
(http://[url=http://nyvavanessazarbano.files.wordpress.com/2010/03/yoga.jpg]http://nyvavanessazarbano.files.wordpress.com/2010/03/yoga.jpg[/url])






Risposte "leggere" a parte, perdonami, scrivi un sacco ed intendo che ti stai impegnando per esporre la tua opinione,  ma non ho ancora capito di cosa stiamo discutendo....

Probabilmente per colpa della mia abbondante ignoranza in materia di movimento.


In ogni caso io ho sempre considerato "buono" un movimento che mi permetta di giungere ad un fine senza causarmi troppi danni.


Della questione del risparmio energetico onestamenete non mi curo,specie se bevo un bicchier d'acqua, putroppo mangiando 3 volte al giorno ho semmai il problema di consumar troppo poco...
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on November 02, 2011, 17:28:00 pm
Ma come pensavo che la differenza tra le arti marziali e gli altri sport fosse proprio la componente filosofica!  :gh:
Hai ragione. Anzi ci sono Arti Marziali formalizzate a partire da concetti filosofici.
Però ogni sport ha la sua filosofia...Anche le bocce.

:)


Quote
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.

Risposte "leggere" a parte, perdonami, scrivi un sacco ed intendo che ti stai impegnando per esporre la tua opinione,  ma non ho ancora capito di cosa stiamo discutendo....
Probabilmente per colpa della mia abbondante ignoranza in materia di movimento.
In ogni caso io ho sempre considerato "buono" un movimento che mi permetta di giungere ad un fine senza causarmi troppi danni.
Della questione del risparmio energetico onestamenete non mi curo,specie se bevo un bicchier d'acqua, putroppo mangiando 3 volte al giorno ho semmai il problema di consumar troppo poco...

Scusa se scrivo tanto...Deformazione professionale e speranza di farmi capire!
Anch'io sono ignorante in movimento e non ho tempo per laurearmi in medicina sportiva. Quindi devo capire qual è il miglior movimento applicando i principi delle AM (che sono pochi e non c'è bisogno di essere laureati, questo non toglie che un bravo maestro è meglio se è anche esperto di scienze motorie).
Quindi il discorso verte se siamo abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita (es. quando ci alleniamo in palestra). Un movimento "buono" è un movimento che rispetta i principi marziali? Velocità esplosiva, forza e possibilità, senza soluzione di continuità, di passare a un altro movimento? Il tema è una qualche misura il corpo e il controllo su di esso. Non un "buon" controllo, ma il controllo ottimale per rispettare i principi delle Arti Marziali. Non ci credo che preferisci bere in una postura "errata" secondo i principi delle Arti Marziali perché così consumi grassi!









Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Rev. Madhatter on November 02, 2011, 17:47:54 pm
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.

Risposte "leggere" a parte, perdonami, scrivi un sacco ed intendo che ti stai impegnando per esporre la tua opinione,  ma non ho ancora capito di cosa stiamo discutendo....
Probabilmente per colpa della mia abbondante ignoranza in materia di movimento.
In ogni caso io ho sempre considerato "buono" un movimento che mi permetta di giungere ad un fine senza causarmi troppi danni.
Della questione del risparmio energetico onestamenete non mi curo,specie se bevo un bicchier d'acqua, putroppo mangiando 3 volte al giorno ho semmai il problema di consumar troppo poco...

Scusa se scrivo tanto...Deformazione professionale e speranza di farmi capire!
Anch'io sono ignorante in movimento e non ho tempo per laurearmi in medicina sportiva. Quindi devo capire qual è il miglior movimento applicando i principi delle AM (che sono pochi e non c'è bisogno di essere laureati, questo non toglie che un bravo maestro è meglio se è anche esperto di scienze motorie).
Quindi il discorso verte se siamo abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita (es. quando ci alleniamo in palestra). Un movimento "buono" è un movimento che rispetta i principi marziali? Velocità esplosiva, forza e possibilità, senza soluzione di continuità, di passare a un altro movimento? Il tema è una qualche misura il corpo e il controllo su di esso. Non un "buon" controllo, ma il controllo ottimale per rispettare i principi delle Arti Marziali. Non ci credo che preferisci bere in una postura "errata" secondo i principi delle Arti Marziali perché così consumi grassi!

Abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita rispetto a cosa?

Perche' i principi marziali dovrebbero essere ottimali?

Uno che fa arrampiacata fa movimenti sbagliati perche' non marziali?

O marziali e' una parola a caso che non ha nulla a che vedere col significato di "legati a marte"?


-quando bevo non penso alla postura,ma al raggiungimento del risultato in maniera rapida e comoda  :)
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Bingo Bongo on November 02, 2011, 22:32:30 pm

Abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita rispetto a cosa?

Perche' i principi marziali dovrebbero essere ottimali?

Uno che fa arrampiacata fa movimenti sbagliati perche' non marziali?

O marziali e' una parola a caso che non ha nulla a che vedere col significato di "legati a marte"?


-quando bevo non penso alla postura,ma al raggiungimento del risultato in maniera rapida e comoda  :)

Cerco di spiegarmi meglio e grazie a te mi è venuta in mente una storia.
Un giorno mio cugino (anche se sembra "mio cugino, mio cugino, mio cugino una volta è morto di elio e le storie tese :) ) appassionato di arrampicata libera (free climbing) vedendo i molti testi sulle arti marziali nella mia libreria mi disse: "sai che i migliori che ho conosciuto nel free climbing facevano arti marziali o arrivano dalle arti marziali. Facevano karate. Ho notato che hanno una capacità maggiore di assumera la postura corretta". Il discorso è finito la perché non è un esperto di arti marziali e io non lo sono di free c. Dopo però ho preso un libro di free c. ed effettivamente molte posture sulla parete, se portate a terra, assomigliavano molto alla posizione del cavaliere, alla posizione del mezzo cavaliere o a quella dell'arciere. Questa cosa però non ha nulla ha che fare con quello che voglio dire :) perché il fatto che quelli che fanno karate partono avantaggiati è si vero, ma solo perché sono abituati a tenere posizioni basse, con una corretta posizione della schiena e in generale hanno una apertura maggiore di gambe. E' solo un caso che facciano karate. Prima di fare free c. potevano fare qualuqnue altra cosa che apriva le gambe, allenava le posture basse e la corratta posizione della schiena e si sarebbero trovati avantaggiati.
Quindi se uno fa karate ed è avantaggiato quanto fa free c. non vuol dire che faccia kung fu quando arrampica.
Bene, la parola kung fu significa abiltà ed è storicamente associata con le arti marziali che di abilità ne richiedono parecchia. Una abilità che è il risultato di concetti che vengono prima del gesto atletico, della tecnica. Abilità specifiche che non sono le abilità richieste per esempio per fare il ragù, ma abilità che hanno come obiettivo quello di permettere al nostro corpo la massima efficenza in combattimento.
Il combattimento però, dal punto di vista solo fisico (quindi non psicologico) non è altro che la capacità di: mantenere l'equilibrio, non avere soluzione di continuità nel movimento, passare da un gesto a un altro in modo fluido, avere la massima velocità e forza esplosiva, muovere il corpo come fosse una cosa sola, movimenti economico e precisi.
Ora, quando tu tiri un calcio Thai lo fai convinto del fatto che tirarlo in quel modo sia il modo migliore per raggiungere il tuo obiettivo. E hai ragione. Perché quando è tirato perfettamente il tuo corpo rispetterà dei concetti, che come detto vengono prima del gesto tecnico, e sono i principi generali del kung fu. Quindi sei abile per la thai se rispetti quei concetti generali. Non vuol dire che stai fancendo un'arte marziale cinese quano dico che rispetti i principi del kung fu. Rapido e comodo sono principi del kung fu, ma insieme alle altre capacità. Siccome le altre capacità richiedo che se non è necessario non dobbiamo essere contratti, ma rilassati, alzare il gomito per bere è sbagliato. Il bicchiere si alza con tutto il corpo e deve poter essere possibile proseguire il movimento per sedermi con fluidità su una sedia o fare un rotolamento verso il divano.
Quindi il nostro free c. non fa kung fu perché arrivando dal karate è avantaggiato a mantenere la postura richiesta nell'arrampicata. Può anche non avere idea di cosa sia il kung fu, ma se ne rispetta i principi del kung fu allora fa kung fu quando arrampica. Come detto i principi sono prima dell'applicazione tecnica e sono principi generali e non specifici. Uno può dire "ma il principio di mantenere l'equilibrio c'è in altri 1000 sport", ma in altri mille sport c'è muovere il corpo come fosse una cosa sola, controllo totale del nostro moto, capacità di imprimere velocità o lentezza a un movimento. Forza o leggerezza? Se si non è un altro sport è kung fu  :). Non parlo di movimenti marziali, ma di rispetto dei principi marziali. Uno che arrampica non ha bisogno di fare tecniche marziali per essere kung fu. Basta che ne rispetta i principi e arrampicare diventa solo un'altro stile...
Title: Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
Post by: Rev. Madhatter on November 03, 2011, 00:19:00 am
Ok,tornato dagli allenamenti e son cotto,domani se riesco coi tempi leggo tutto  :)


Pero' please rispondi alle domande singolarmente,magari con un quote, le ho fatte "dirette" apposta per esser piu' precisi perche' col "discorso" e' facile fraintendersi sui forum  :)


notte a tutti!