Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: Andy on November 05, 2011, 11:50:34 am
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Sinceramente io vedo del kihon abbinato a della ginnastica il che come idea non é male.
È molto diffuso nel Karate eseguire kihon per scaldarsi.
Ma dal punto di vista motorio, è corretto..?
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Non lo so :sur:
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Sinceramente io vedo del kihon abbinato a della ginnastica il che come idea non é male.
È molto diffuso nel Karate eseguire kihon per scaldarsi.
Ma dal punto di vista motorio, è corretto..?
Dipende. Se fai qualche mae geri frontale,leggero,ripetuto tante volte,non ci vedo nulla di male.Ci si scalda bene. L'ho fatto e continuo a farlo. Se parti subito ad altezza jodan,beh.... :-X
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Sinceramente io vedo del kihon abbinato a della ginnastica il che come idea non é male.
È molto diffuso nel Karate eseguire kihon per scaldarsi.
Ma dal punto di vista motorio, è corretto..?
No, a me sta venendo il mal di schiena cronico. :D
e' vero quello che dice Zoid, ma bisognerebbe anche evitare di mettere subito il corpo sotto stress. Il mio problema sono i movimenti frustati, a freddo son dolori :(
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Io confermo la mia ignoranza, che spero di colmare almeno in minima parte a febbraio.
Da quel poco che posso dire (consapevole di essere ampiamente smentito) è che il riscaldamento dovrebbe essere riscaldamento, movimenti semplici, senza strappi, a intensità moderata e crescente fino a quando non ci si copre di un velo di sudore.
A quel punto stop, si fa stretching, imprescindibile per preparare il corpo allo stress di un allenamento.
Solo poi si passa al resto e si aumenta l'intensità e la difficoltà dei movimenti.
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Parlando pure io senza aver studiato l'argomento, sono d'accordo con te. Solo aggiungo che lo stretching a cui fai riferimento non è quello "totale", che andrebbe invece fatto come ultima cosa dopo allenamento; sia perché si ottengono progressi maggiori sull'elasticità, sia per evitare di alzarsi dal letto il giorno dopo rigido come un baccalà :)
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Cosa intendi per totale?
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Provo a spiegarmi in modo grezzo perché non sono un esperto.
Lo stretching che si fa prima in un certo senso fa parte del riscaldamento, di solito si esegue con allungamenti brevi e anche "molleggiando un po'". Insomma serve per iniziare a lavorare e non ad aumentare le nostre capacità elastiche.
Invece quello totale è caratterizzato da esercizi più lunghi e statici, si alterna una fase di contrazione dei muscoli interessati ad una in cui, rilassati, si cerca di allungarsi di più. E' in questo modo che si ottengono più miglioramenti.
Sarebbe interessante invocare gli esperti del forum per un'opinione, non vorrei sbagliare :)
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Il molleggiamento è il cosiddetto stretching balistico, e su questo posso dire di essere quasi sicuro che è superato e non produttivo.
Da Wiki (ma il web è pieno)
Stretching balistico
È una tecnica di allungamento muscolare obsoleta, molto utilizzata negli anni '70 e '80 (e ancora oggi insegnata in molte palestre) che consiste nel fare oscillare ripetutamente e in maniera incontrollata gli arti o il busto nel tentativo di forzare l'allungamento muscolare oltre il suo normale raggio di movimento. Questo movimento oscillatorio è del tutto controproducente in quanto attiva in maniera molto forte il riflesso miotatico.
Sul quanto e come fare lo stretching la mia opinabilissima esperienza è che lo stretching articolare dopo l'allenamento è controproducente oltrechè fastidioso e sgradevole. Prima dell'allenamento va fatto in maniera moderata e graduale per sciogliere e scaldare le articolazioni, mentre se si vuole arrivare al limite bisogna farlo lontano dalla seduta di allenamento.
In generale i calci migliori mi escono dopo una seduta di stretching ben curata.
Lo stretching muscolare invece va fatto in maniera molto accurata prima e dopo (questo mi è stato confermato dal fisioterapista da cui sono in cura).
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:pla:
beh, ho imparato una cosa nuova :hakama:
Mi prendo tempo per approfondire la differenza tra articolare e muscolare. Anche perché allora non ho mai fatto correttamente :dis:
Link utili? :gh:
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Per tanti anni nemmeno io ;) Solo ultimamente ho iniziato ad informarmi se non per far bene, almeno per non fare castronerie.
Ancora non ho trovato un articolo che ritengo esaustivo e "for dummies"... appena mi capita lo riporto, magari nella sezione Performance.
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Grazie :)
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Il molleggiamento è il cosiddetto stretching balistico, e su questo posso dire di essere quasi sicuro che è superato e non produttivo.
Da Wiki (ma il web è pieno)
Stretching balistico
È una tecnica di allungamento muscolare obsoleta, molto utilizzata negli anni '70 e '80 (e ancora oggi insegnata in molte palestre) che consiste nel fare oscillare ripetutamente e in maniera incontrollata gli arti o il busto nel tentativo di forzare l'allungamento muscolare oltre il suo normale raggio di movimento. Questo movimento oscillatorio è del tutto controproducente in quanto attiva in maniera molto forte il riflesso miotatico.
Sul quanto e come fare lo stretching la mia opinabilissima esperienza è che lo stretching articolare dopo l'allenamento è controproducente oltrechè fastidioso e sgradevole. Prima dell'allenamento va fatto in maniera moderata e graduale per sciogliere e scaldare le articolazioni, mentre se si vuole arrivare al limite bisogna farlo lontano dalla seduta di allenamento.
In generale i calci migliori mi escono dopo una seduta di stretching ben curata.
Lo stretching muscolare invece va fatto in maniera molto accurata prima e dopo (questo mi è stato confermato dal fisioterapista da cui sono in cura).
huh! Sai che io invece avevo letto, un paio di anni fa, un articolo che diceva l'opposto? Vale a dire che lo stretching prima dell'allenamento, per "riscaldarsi", andrebbe evitato, perché controproducente (ma credo che lo studio fosse stato condotto su corridori, o podisti, e si parlasse di stretching del quadricipite, bicipite femorale, polpaccio etc - i muscoli usati nella corsa appunto); lo stretching alla fine dell'allenamento, invece, aiuterebbe a conseguire tutte quelle qualità per cui si fa stretching.
Quanto alla citazione da wikipedia, penso che la parola chiave sia "incontrollata": il problema non è oscillare, ma "lanciarsi" nel movimento oscillatorio - insomma "esagerare". Un movimento blando, nella mia limitata esperienza colma d'ignoranza, non dovrebbe essere dannoso.
Io però non sono un tecnico: mi interesso e leggo (molto) qua e là, in modo (molto) disordinato. Se ritrovo l'articolo sullo stretching lo riporto qui sotto. Non capisco, però, la differenza tra stretching "articolare" e "muscolare" - come posso allungare l'articolazione, senza allungare anche il muscolo/le catene muscolari che la sorreggono e permettono il movimento?
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Sulla distinzione articolare / muscolare l'osservazione è pertinente... e io non so risponderti come si deve :dis: infatti è solo un sentito dire unito alla mia ingenua esperienza.
Per esperienza diretta, però, senza stretching fatto bene prima dell'allenamento, il rischio di stiramenti o altre noie è altissimo. In questo preciso momento sto pagando pegno per dei calci tirati a freddo settimane addietro.
Inoltre, ad esempio, arrivare alla divaricata massima dopo l'allenamento (se duro e i muscoli sono realmente affaticati) per me è impossibile oltre che fastidioso e doloroso provarci.
Sicuramente ci sarà qualche reazionario che "riscopre" lo stetching balistico, ma è opinione prevalente (si trovano tantissimi articoli, basta che googli) che sia controproducente.
Ryujin, che è appena uscito dal Bar dello Sport :-X
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Ah... ok...
Ma senza obiettivi di miglioramento, come si può migliorare ?
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Io confermo la mia ignoranza, che spero di colmare almeno in minima parte a febbraio.
Da quel poco che posso dire (consapevole di essere ampiamente smentito) è che il riscaldamento dovrebbe essere riscaldamento, movimenti semplici, senza strappi, a intensità moderata e crescente fino a quando non ci si copre di un velo di sudore.
A quel punto stop, si fa stretching, imprescindibile per preparare il corpo allo stress di un allenamento.
Solo poi si passa al resto e si aumenta l'intensità e la difficoltà dei movimenti.
Con rispetto parlando, stop una casseruola :-P
Lo stretching non deve MAI, durante il riscaldamento, farti rallentare il ritmo del lavoro. L'intensità del riscaldamento deve crescere, in maniera tranquilla ma costante, fino a portarti al ritmo che tieni durante l'allenamento vero e proprio.
Meglio lavorare sullo stretching dinamico attivo e su quello funzionale, tutto basato sui movimenti della disciplina. Il lavoro statico va tenuto al minimo o addirittura evitato, durante il riscaldamento.
Per lo stretching statico c'è sempre tempo dopo la lezione. Meglio impostare le cose in questo modo: lavoro dinamico attivo a intensità crescente (e un lavoro di kihon va benissimo dopo, diciamo cinque o dieci minuti iniziali), con movimenti sempre controllati.
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Provo a spiegarmi in modo grezzo perché non sono un esperto.
Lo stretching che si fa prima in un certo senso fa parte del riscaldamento, di solito si esegue con allungamenti brevi e anche "molleggiando un po'". Insomma serve per iniziare a lavorare e non ad aumentare le nostre capacità elastiche.
Invece quello totale è caratterizzato da esercizi più lunghi e statici, si alterna una fase di contrazione dei muscoli interessati ad una in cui, rilassati, si cerca di allungarsi di più. E' in questo modo che si ottengono più miglioramenti.
Sarebbe interessante invocare gli esperti del forum per un'opinione, non vorrei sbagliare :)
Chi molleggia avvelena anche te. Digli di smettere :)
Anche la seconda metodologia è meglio studiarla con molta attenzione prima di farla (PNF), soprattutto è meglio evitare di fare stretching di questo tipo durante la lezione. Troppo stressante, gli va dedicato un periodo apposito se non si vuole, a lungo andare, schiantare qualcosa.
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Per tanti anni nemmeno io ;) Solo ultimamente ho iniziato ad informarmi se non per far bene, almeno per non fare castronerie.
Ancora non ho trovato un articolo che ritengo esaustivo e "for dummies"... appena mi capita lo riporto, magari nella sezione Performance.
Se per stretching articolare intendi qualcosa che lavora sui legamenti, ti imploro in ginocchio di smettere. Non serve e a lungo andare causa lassismi articolari.
I legamenti sono, appunto, "legamenti"; servono a tener ferme e stabili le articolazioni. Allungare i legamenti vuol dire compromettere le articolazioni e questo è malisssssssssssssimo.
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e quindi come dovrei fare stretching durante un allenamento? :)
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Mentore, molto bene, sembra da come scrivi che sai il fatto tuo. Adesso, prima che risponda, mi citeresti qualche fonte dove posso approfondire tutti i tuoi "anatemi"?
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Hai ragione, abbiamo deviato...
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Mentore, molto bene, sembra da come scrivi che sai il fatto tuo. Adesso, prima che risponda, mi citeresti qualche fonte dove posso approfondire tutti i tuoi "anatemi"?
Prima di tutto, Tom Kurz, Poliquin e altri dello stesso calibro. Perfino Aschieri ha scritto qualcosa di sensato in merito :-)
Io, quando ancora ero laureando, tradussi tutto il lavoro che Kurz ha pubblicato qui:
http://www.stadion.com/column.html (http://www.stadion.com/column.html)
integrandolo con altri testi. Ho provato, in maniera molto limitata, e da un po' di tempo dopo cinque minuti di riscaldamento tiro calci jodan da ko. Io, che qualche anno fa non arrivavo chudan senza sentire dolore alle ginocchia, e non ho mai superato i 130° di apertura in divaricata statica.
C'è anche un'altra notevole risorsa, Paul Zaichick di ElasticSteel, che pubblica molto su youtube. E' un casino capire quel che dice perché ha "la lisca in bocca" e sliscia tutte le "s", però si muove maledettamente bene :D
Tempo fa avevo anche tradotto il lavoro di Kurz, ma a parte una copia stampata e conservata gelosamente non riesco più a trovare la versione elettronica. Comunque ho scritto un articolo che condensa il lavoro fatto qui:
http://www.kosmosclub.it/biblio/articoli/Appunti%20sullo%20stretching.pdf (http://www.kosmosclub.it/biblio/articoli/Appunti%20sullo%20stretching.pdf)
che forse può darti una dritta o due.
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Per ora rispondo a Mentore, poi quando ho un PC provvedo a splittare (e a tornare sul kihon).
Grazie per l'articolo che in generale è chiaro e condivisibile.
Personalmente ho provato lo stretching dinamico, ma sinceramente non ottengo la scioltezza e la padronanza che ho dopo quello statico. Anch'io sono uno che faticava ad arrivare al chudan, e dopo molti esperimenti e tanto esercizio ora arrivo all'altezza della mia testa, ma solo se mi allungo prima (o in particolari situazioni di adrenalina che tralascio). Mi piacerebbe in allenamento arrivare al jodan in 5 minuti ma con il solo s. dinamico proprio non va. Perché secondo te?
Non vedo l'ora che sia febbraio :-X
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Per ora rispondo a Mentore, poi quando ho un PC provvedo a splittare (e a tornare sul kihon).
Grazie per l'articolo che in generale è chiaro e condivisibile.
Personalmente ho provato lo stretching dinamico, ma sinceramente non ottengo la scioltezza e la padronanza che ho dopo quello statico. Anch'io sono uno che faticava ad arrivare al chudan, e dopo molti esperimenti e tanto esercizio ora arrivo all'altezza della mia testa, ma solo se mi allungo prima (o in particolari situazioni di adrenalina che tralascio). Mi piacerebbe in allenamento arrivare al jodan in 5 minuti ma con il solo s. dinamico proprio non va. Perché secondo te?
Non vedo l'ora che sia febbraio :-X
BOH! Non posso dirlo se non vedo cosa fai e come lo fai.
Oltretutto quel che faccio io va bene "per me", sono il primo a riconoscerlo. In generale ogni atleta dovrebbe arrivare a capire cosa va meglio per lui e lavorare su quello, evolvendo al massimo.
Anche lo stretching statico non è il male assoluto, eh, ci mancherebbe. Il problema è fare il tutto nel modo migliore, con la giusta gradualità. Anche su di me sembrava non funzionare, eppure... Eppure, dopo un bel po' di lavoro (e interruzioni, e dubbi, e fatica...) ha portato a dei risultati che non mi sarei mai aspettato.
E' un problema di tempo e modo, di contesto e di organizzazione. E alle volte anche di come ti sei svegliato al mattino :X
Esempio. Il nostro senpai, che ha preso il IV dan come me ma ha due anni di pratica in più, ha un concetto del riscaldamento del tutto diverso dal mio. Nessuno si lamenta, perché dopo il riscaldamento "siamo belli stanchi e abbiam fatto tanto fiato", ma secondo quel che so io, non è un riscaldamento adeguato. Eppure su di lui (dice) è un metodo che funziona benissimo.
Io però vedo che se sono io a tenere il riscaldamento i compagni sono più sciolti, meno stanchi durante la lezione e arrivano più in alto e più lontano. Con lui sono corsa, stretching statico (poco, sempre lo stesso, con conseguente raffreddamento muscolare), addominali, pettorali e squat tutto in una singola sessione (i.e.: stancano e non potenziano), e arriviamo all'inizio della lezione vera e propria carichi di acido lattico e intossicati... Anche se siamo adattati, ormai, rendiamo comunque meno del massimo potenziale.
Gliene ho parlato, gliel'ho contestato, ma per lui è giusto così, lo ha studiato ed è convinto che su di lui funzioni.
"Mah?" è l'unica cosa che posso dire a riguardo. Sono scelte che si fanno e si pagano nel lungo termine.
Quando facevo ancora jujitsu uno dei miei senpai era convinto che i Jumping Jack fossero un ottimo riscaldamento... :D
PS Perché febbraio???
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Perché frequenterò un un corso che spero dissolva almeno in parte la nebbia in cui navigo.
Maggiori dettagli qui (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=9669.0) ;)
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Mentore,che pratichi? Leggo che parli di senpai,quindi credo tu intenda karate o quantomeno un'am giapponese. La maggior parte di noi ha il cruccio del calcio jodan che,oltre ad essere figo da esibire con le donne[1],è quello di più difficile esecuzione per via della "poca elasticità"... Se ci dessi consigli o,ancora meglio,un'infarinatura più specifica,te ne saremo grati! :)
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Uppo,perchè non compare tra gli ultimi topic! :)
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Visto che è il mentore latita vi svelerò che pratica karate... :P
Lo stile lo lascio a lui, l'ho già preso abbastanza per il kiulo in passato :gh:
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http://www.kosmosclub.it/biblio/articoli/Appunti%20sullo%20stretching.pdf (http://www.kosmosclub.it/biblio/articoli/Appunti%20sullo%20stretching.pdf)
che forse può darti una dritta o due.
Scaricato e domani me lo leggo... ebbravo mentoruccio ;)
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Mentore,che pratichi? Leggo che parli di senpai,quindi credo tu intenda karate o quantomeno un'am giapponese. La maggior parte di noi ha il cruccio del calcio jodan che,oltre ad essere figo da esibire con le donne[1],è quello di più difficile esecuzione per via della "poca elasticità"... Se ci dessi consigli o,ancora meglio,un'infarinatura più specifica,te ne saremo grati! :)
Shotokan :-) un pochino diverso dal "classico" shotokan che si vede nelle palestre (e me lo dicono spesso).
Quanto alla poca elasticità... Io sto usando conoscenze prese un po' qua un po' là. Non penso né pretendo che sia una conoscenza completa od organica, ammetto anzi che è piuttosto limitata.
Magari in sede di qualche raduno si potrebbe anche fare... Ma è un argomento tremendamente complesso da descrivere in un forum.
In generale le tecniche di calcio sono influenzate più dall'allineamento e dalla postura, piuttosto che dalla possibilità di un muscolo di allungarsi... Se ci fai mente locale sono sicuro che ti accorgerai, durante ripetute o esercizi, di avere certi risultati ponendo il corpo in un modo, e risultati diversi se cambia qualcosa.
Io ci sto ancora studiando...
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Visto che è il mentore latita vi svelerò che pratica karate... :P
Lo stile lo lascio a lui, l'ho già preso abbastanza per il kiulo in passato :gh:
:P Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr :P
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Mentore,che pratichi? Leggo che parli di senpai,quindi credo tu intenda karate o quantomeno un'am giapponese. La maggior parte di noi ha il cruccio del calcio jodan che,oltre ad essere figo da esibire con le donne[1],è quello di più difficile esecuzione per via della "poca elasticità"... Se ci dessi consigli o,ancora meglio,un'infarinatura più specifica,te ne saremo grati! :)
Shotokan :-) un pochino diverso dal "classico" shotokan che si vede nelle palestre (e me lo dicono spesso).
Miura o Asai? :)
E cmq tra le varie AM che ho praticato, alla faccia di tutto e tutti, lo Shotokan (quello dei due maestri qui sopra) è quello che mi ha rubato il cuore :)
A parte questo, però:
@Mentore
Ci daresti qualche indicazione in più sul modo in cui conduci il riscaldamento pre-allenamento? Io sono/ero abituato al tipo di riscaldamento praticato dal tuo senpai - ma ne conosco bene (ahia!) le controindicazioni, quindi se si può imparare qualcosa di nuovo, ben venga!
Grazie in anticipo
Beppe
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Mentore,che pratichi? Leggo che parli di senpai,quindi credo tu intenda karate o quantomeno un'am giapponese. La maggior parte di noi ha il cruccio del calcio jodan che,oltre ad essere figo da esibire con le donne[1],è quello di più difficile esecuzione per via della "poca elasticità"... Se ci dessi consigli o,ancora meglio,un'infarinatura più specifica,te ne saremo grati! :)
Shotokan :-) un pochino diverso dal "classico" shotokan che si vede nelle palestre (e me lo dicono spesso).
Miura o Asai? :)
Mah, difficile a dirsi! Direi che sto cercando di prendere quel che ritengo più interessante da tutti... Una formazione di base molto vicina alla JKA, se vogliamo, ma su certe cose ho notato che la mia idea di shotokan si avvicina abbastanza a quella di Asai, Kagawa e altri. Purtroppo NON ho ancora potuto praticare stage come si deve con maestri di quel calibro! :(
E cmq tra le varie AM che ho praticato, alla faccia di tutto e tutti, lo Shotokan (quello dei due maestri qui sopra) è quello che mi ha rubato il cuore :)
A parte questo, però:
@Mentore
Ci daresti qualche indicazione in più sul modo in cui conduci il riscaldamento pre-allenamento? Io sono/ero abituato al tipo di riscaldamento praticato dal tuo senpai - ma ne conosco bene (ahia!) le controindicazioni, quindi se si può imparare qualcosa di nuovo, ben venga!
Grazie in anticipo
Beppe
Beh, in due righe non è facile. A prescindere dal fatto che il riscaldamento, in una lezione, dovrebbe lavorare anche su quel che si vuole fare in quella lezione, il lavoro che faccio io - come riscaldamento generico - è questo.
Inizio con qualche giro di camminata (sì sì, camminiamo), facendo movimenti di circonduzione e scioglimento di collo, spalle, anche, ginocchia e caviglie, camminando in avanti, all'indietro, di lato, con sollevamenti e circonduzioni delle ginocchia, passo con calcio all'indietro... Di solito parto dalla testa e scendo verso il basso gradatamente, eventualmente ripetendo due volte certi esercizi a seconda delle reazioni che sento in me o che vedo negli altri.
Poi inizio un po' di lavori da fermo. Qui iniziamo a usare un po' di fantasia, perché a seconda dei casi posso far solo esercizi di tecnica, seppur estremamente morbidi e rilassati (uke waza e tsuki/uchi waza da fermi, in posizione di combattimento, cambiando guardia, con passo avanti/indietro, con spostamento, via via complicando le cose), oppure iniziare con qualche esercizio calistenico, quindi esercizi ginnici classici ma sempre molto leggeri.
Aumento il ritmo pian piano cercando di orientarmi sulle mie condizioni: se vado in affanno, sto esagerando e bisogna rallentare leggermente. Cerco comunque di non fermare l'azione se non per spiegare l'esercizio successivo. Ogni esercizio viene alternato da circonduzioni di anche e ginocchia, che - almeno per me - impiegano una vita e mezzo a sciogliersi e scaldarsi come si deve :D
A quel punto posso iniziare ad alzare il ritmo più seriamente, e allora decido a seconda dell'argomento della lezione (di solito, il lunedì pratichiamo tecnica fondamentale e kihon kumite, il mercoledì kata e il venerdì ci concentriamo sul kumite libero). In ogni caso ci sono alcuni minuti dedicati a esercizi di stretching dinamico a gambe distese o piegate, in modo da lavorare su tutte le tecniche di calcio possibili. Nel corso del riscaldamento mi avvicino sempre più al lavoro tecnico vero e proprio, in modo da entrare gradatamente nell'allenamento propriamente detto.
Può capitare che a un certo punto inserisca degli esercizi di stretching funzionale: per esempio sollevamenti del ginocchio nelle posizioni tipiche dei calci, muovendo la gamba sospesa usando la mano corrispondente, oppure stretching in posizione di calciata con un partner che regge la gamba sollevata (mae, yoko ed eventualmente mawashi geri). Non lo faccio per allungare la gamba sollevata, quanto per lavorare sulla gamba d'appoggio, che viene troppe volte trascurata... Come l'hikite del resto ;-)
A seconda dei casi, certe volte lascio perdere un esercizio generico e ci infilo tecniche di calcio alle gambe, al torso e alle spalle, oppure tecniche di calcio con il supporto del partner tirate molto lentamente per lavorare su coordinazione, stabilità ed equilibrio.
E alla via così... Se poi mi fanno incavolare intervallo il tutto con altri esercizi, così smettono di chiaccherare :D :whistle: :nin:
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Ieri ho iniziato un allenamento specifico per aumentare la flessibilità.Vediamo più avanti...