Ar.Ma.
Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: The Spartan on December 01, 2011, 18:27:59 pm
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Nn capisco quasi nulla di sistemi del sud est asiatico ma mi piace il modo di lavorare e il tipo di didattica utilizzata.
Pekiti-Tirsia Kali - Military CQC Course - Patikul, Sulu, Jolo (https://www.youtube.com/watch?v=JYTfb1gJf0Q#ws)
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ci sono alcune cose che mi piacciono altre meno,ma è sopratutto una questione di gusti personali
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A parte la presenza di armi da fuoco, mi è sembrata una normale prima lezione di kali sul footwork base, con la tranquillità da parte dell'insegnante di non avere davanti civili benpensanti e facilmente impressionabili da un eventuale cenno di contatto.
L'interrogativo che mi rimane proprio legato al footwork è che avevo letto online da praticanti anglofoni di Pekiti che la famiglia Tortal non si basava sui triangoli classici mostrati nel video ma prediligeva un footwork diverso (non avevo neanche percepito indizi su quale fosse) derivato da un tipo di machete in uso nelle isole di provenienza della famiglia).
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sarà che anche se me l'avevano fatta passare [kill] mi sta tornando la scimmia per il Kali, ma ci vedo cose interessanti
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Io da quando ho visto il lavoro di Kanarek nn ho più tendenze strane.
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Io da quando ho visto il lavoro di Kanarek nn ho più tendenze strane.
frase ambigua... :)
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Non sono frocione, nn mi chiamo fifì, faccio CKM e...... XD
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;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D maledetto è fantastica ;D ;D ;D ;D ;D
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sarà che anche se me l'avevano fatta passare [kill] mi sta tornando la scimmia per il Kali, ma ci vedo cose interessanti
Suonerà strano a molti, visto il folto panorama di offerte marziali che cercano di evidenziare le differenze con gli altri sistemi, spesso soffermandosi con spiegoni addirittura su orpelli, ma le applicazioni e il “core” per adattare i movimenti alle situazioni risultano spesso essere uguali tra discipline diverse con finalità simili.
Molte applicazioni presenti nel kali probabilmente le hai già viste nel km e viceversa.
Cambia magari l'impostazione iniziale, la procedura di installazione del “sistema operativo” per l'elaborazione delle percezioni, collegato alla codificazione didattica, e quando ricominci da zero è una rottura dover seguire schemi che non senti tuoi.
La differenza maggiore che sto riscontrando è che mi sembra che per diverso contesto di provenienza nel km ci sia una schematizzazione inizialmente molto più rigida, con le combinazioni molto più impostate come un addestramento militare con procedure a cui attenersi alla lettera, nel kali invece vedo maggiore libertà e margini di personalizzazione da un canovaccio semplice di partenza.
Una mi sembra un impostazione didattica per truppe di fucilieri da esercito regolare, l'altra da forze guerrigliere e sabotatori. Le preferenze sono poi soggetive.
Per quanto possa essere importante per certi versi la vicinanza alle fonti, può risultare più comodo ed efficiente in termini di risultati a molti mortali che vengano mostrate repertori esterni da chi ha un'impostazione simile a quella a cui si è abituati perchè riesce a spiegare fin da subito nella nostra "lingua".
Ps: Mi inchino di fronte ai seguaci del Maestro Zagaria :thsit:
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La differenza maggiore che sto riscontrando è che mi sembra che per diverso contesto di provenienza nel km ci sia una schematizzazione inizialmente molto più rigida, con le combinazioni molto più impostate come un addestramento militare con procedure a cui attenersi alla lettera
non sono certo di aver ben capito cosa intendevi, ma per quanto mi riguarda ti posso dire che forse il KM può dare questa impressione giusto all'inizio, ma parliamo di settimane, poi il tutto si ritraduce nel ricondurre la situazione a quelle due cose in croce che si allenano fino alla nausea
mooooooooolto banale ;)
ma ribadisco, il kali mi affascina molto, il periodo in cui mi era un po' scaduto è perchè avevo iniziato a praticarlo con un maestro (per me) non valido.... il che è un'esperienza veramente frustrante :vomit:
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Per quanto riguarda il footwork io trovo le discipline israeliane molto più free rispetto a chi, ad esempio, abitua a lavorare su triangoli e simili...anche se poi alcune dinamiche sono "a triangolo".
Per contaminazioni e simili molte cose del KM sono di scuola inglese che a sua volta era stata contaminata dal passaggio nel sud est asiatico.
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vero
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....
In palestra sono sempre stato molto anarchico. Nel kali a differenza di altre discipline anche gli esercizi nuovi non so perchè non mi davano grosse difficoltà.
Magari l'insegnante mi chiamava per mostrare qualcosa di nuovo per tutti, come per esempio un esercizio ciclico a coppie, senza darmi indicazioni prima su nulla, e , non so bene come, riuscivo a seguirlo senza dover pensare ad alcuna sequenza, mi correggeva in corsa e in qualche modo l'esercizio usciva fuori.
Man mano che lo facevo poi migliorava l'esecuzione e ci si allenava. E' quello che mi faceva divertire di più nel kali rispetto ad altri sistemi praticati, il cervello deve per forza elaborare ma non è un pensiero ragionato a tavolino, l'importante diventa fare e reagire, raggiungere lo scopo senza stare a pensarci su razionalmente.
Il compagno che non mi conosce che mi dice “caxxo, va bene ma la sequenza/esercizio che dobbiam fare è diversa!” perchè mi è uscita una variante, per me negli ultimi anni è purtroppo sempre stata una costante. Se mi fermo a pensare razionalmente non mi viene niente! O ci alleniamo molto collaborativi giocando alle belle statuine oppure appena alziamo il ritmo per divertirci mi si innesca il pilota automatico.
Il dover ricordare combinazioni è più semplice per la stragrande maggioranza degli allievi ed è logico ed efficace impostare l'insegnamento così, a me però non viene naturale e faccio una fatica allucinante.
Ai colpitori per esempio mi porgi lo scudo suggerendomi una combinazione (calcio, jab, diretto, gomito, gomito, ginocchio per dirne una che probabilmente mi verrà richiesta tra un paio d'ore), ho difficoltà a seguirla alla lettera. Nella scuola precedente, i compagni lo sapevano e mi porgevano semplicemente i guanti da passata nelle varie posizioni e non si stupivano se arrivava qualche colpo fuori programma sui focus. Se spostavano il colpitore all'ultimo per simulare l'istintivo spostamento della testa di chi vede un colpo all'arrivo oppure un disturbo non previsto per me era ancora più divertente.
Le amf sono i sistemi dove questo mio aspetto pesava meno. Krav maga e sistemi nipponici mi sembrano le discipline dove questo mio difetto pesa maggiormente.
Per certi versi mi stupisco quasi di non esser stato riformato a naja con l'articolo per incompatibilità alla vita militare. :D
E' pur vero che questo mio difetto si evidenzia molto quasi solo in palestra. Se al di fuori sono abbastanza razionale e riflessivo, in palestra sono istintivo in maniera sproporzionale pur rendendomi conto che non è affatto una nota positiva.
E' un incoerenza come il fatto che sul forum scrivo messaggi lunghissimi, di persona se non si parla di am o fatta eccezione per poche altre persone ho una comunicazione telegrafica. XD
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Per quanto riguarda il footwork io trovo le discipline israeliane molto più free rispetto a chi, ad esempio, abitua a lavorare su triangoli e simili...anche se poi alcune dinamiche sono "a triangolo".
Rientra molto l'abitudine ma è solo un interfaccia grafica diversa.
C'è da dire che per molti sistemi filippini visto e spiegato la prima lezione il rombo (triangolo maschio e femmina sovrapposti) che viene disegnato a terra nel video, è già spiegato quasi tutto. Quelle che vengono aggiunte dopo sono solo varianti e sfumature. Dalla prima lezione fino alla vecchiaia puoi concetrarti solo su quello e il più lo stai già allenando. Ci sono poi eventuali incroci tra gambe, più alto, più basso, con perno evidenziato, dritto su dritto che richiama la scherma sportiva (è associato a una forma di recupero del passo), puoi camminare in cerchio, etc.
Hai il tuo modo di rappresentare e schematizzare la realtà per facilitarti qualsiasi scelta e puoi pensare solo ad allenarlo in tutti i modi e le situazioni diversi che ti vengono in mente.
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Io da quando ho visto il lavoro di Kanarek nn ho più tendenze strane.
nel senso che ti ha soddisfatto quello che hai visto fare da lui o che ti ha fatto passare la voglia di cercare "altro"? :)
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Nel senso che nel lavoro di Kanarek ho trovato alcune delle cose che pensavo dovessi cercare nel Kali o simili.
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In palestra sono sempre stato molto anarchico. Nel kali a differenza di altre discipline anche gli esercizi nuovi non so perchè non mi davano grosse difficoltà.
Magari l'insegnante mi chiamava per mostrare qualcosa di nuovo per tutti, come per esempio un esercizio ciclico a coppie, senza darmi indicazioni prima su nulla, e , non so bene come, riuscivo a seguirlo senza dover pensare ad alcuna sequenza, mi correggeva in corsa e in qualche modo l'esercizio usciva fuori.
Man mano che lo facevo poi migliorava l'esecuzione e ci si allenava. E' quello che mi faceva divertire di più nel kali rispetto ad altri sistemi praticati, il cervello deve per forza elaborare ma non è un pensiero ragionato a tavolino, l'importante diventa fare e reagire, raggiungere lo scopo senza stare a pensarci su razionalmente.
Il compagno che non mi conosce che mi dice “caxxo, va bene ma la sequenza/esercizio che dobbiam fare è diversa!” perchè mi è uscita una variante, per me negli ultimi anni è purtroppo sempre stata una costante. Se mi fermo a pensare razionalmente non mi viene niente! O ci alleniamo molto collaborativi giocando alle belle statuine oppure appena alziamo il ritmo per divertirci mi si innesca il pilota automatico.
Il dover ricordare combinazioni è più semplice per la stragrande maggioranza degli allievi ed è logico ed efficace impostare l'insegnamento così, a me però non viene naturale e faccio una fatica allucinante.
Ai colpitori per esempio mi porgi lo scudo suggerendomi una combinazione (calcio, jab, diretto, gomito, gomito, ginocchio per dirne una che probabilmente mi verrà richiesta tra un paio d'ore), ho difficoltà a seguirla alla lettera. Nella scuola precedente, i compagni lo sapevano e mi porgevano semplicemente i guanti da passata nelle varie posizioni e non si stupivano se arrivava qualche colpo fuori programma sui focus. Se spostavano il colpitore all'ultimo per simulare l'istintivo spostamento della testa di chi vede un colpo all'arrivo oppure un disturbo non previsto per me era ancora più divertente.
Le amf sono i sistemi dove questo mio aspetto pesava meno. Krav maga e sistemi nipponici mi sembrano le discipline dove questo mio difetto pesa maggiormente.
Per certi versi mi stupisco quasi di non esser stato riformato a naja con l'articolo per incompatibilità alla vita militare. :D
E' pur vero che questo mio difetto si evidenzia molto quasi solo in palestra. Se al di fuori sono abbastanza razionale e riflessivo, in palestra sono istintivo in maniera sproporzionale pur rendendomi conto che non è affatto una nota positiva.
E' un incoerenza come il fatto che sul forum scrivo messaggi lunghissimi, di persona se non si parla di am o fatta eccezione per poche altre persone ho una comunicazione telegrafica. XD
Mi ritrovo tantissimo in questa tuo post.
Quando mi avvicinai al kali (unitamente al jkd) ebbi la medesima sensazione, a partire dal footwork.
Ora il jkd (arte marziale, non concetto) l'ho quasi del tutto abbandonato (trattengo ancora qualche perversione ma che non fa male, anzi...).
Ho provato troppo poco di km per poterti dire se mi è aliena la sua didattica come descrivi, certo è che la sensazione a pelle è quella.
La parte del kali che all'inizio mi ha messo più in crisi erano certi disarmi bastone vs bastone (che con buona pace di chi offre 1000 euro per provare, funzionano e non sono niente di supermegaloimpossibile) e certe leve.
Col tempo ho capito che erano appunto quelle che in combattimento libero, sono ineseguibili.
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Un attimo, l'impressione mia di confronto su km e kali è guardando la media, gli allievi con qualche anno di esperienza sulle spalle e alcuni indizi avuti anche su alcuni istruttori di km, di fronte a varianti o particolari per loro nuovi (anche prima di provare in prima persona io il km, avevo fatto giornate open in cui mi ero allenato spalla a spalla con istruttori e allievi di km chiacchierandoci pure volentieri prima e dopo).
Se guardo gente come Nardia, Aizik e altri (per ora li ho visti solo in video senza aver la fortuna di conoscerli live) vedo che loro vanno in tranquillità anche a ruota libera e senza schemi rigidi, anzi ho l'impressione si trattengano pure per non mettere confusione in chi hanno davanti con troppe informazioni nuove in una volta sola.
Senza aver letto il loro curriculum marziale, però penso che in 20-30 e più anni a testa di pratica marziale in sostanza da professionisti del settore (noti o meno che fossero al grande pubblico anni fa il loro lavoro o gran parte della loro giornata quotidiana penso fosse già da tempo legata alle am/sdc/dp) sia normale così, senza contare che presumo abbiano altra massiccia esperienza in altre discipline, oltre al km.
Su leve e disarmi, tengo conto che l'occasione fa l'uomo ladro ma se il corso di furto teorico e soprattutto l'allenamento pratico non l'ho mai fatto le probabilità di cogliere un'occasione anche molto ghiotta che mi si può presentare davanti diventano irrisorie, “perdo il treno”. Non sono applicazioni da cercare e non sono mie priorità ma possibili opportunità da cogliere.
Col kali per me è stato amore a prima vista, nel senso che a 15-16 anni sapevo a malapena chi fosse Bruce Lee e non sono mai stato un suo grande fan. Sono andato a vedere da spettatore una lezione di jkd “concepts” neanche troppo brillante (c'erano un po' le idee confuse su distinzioni e provenienze tecniche, dettagli importanti persi per strada etc. ma in quel periodo mi sono divertito e qualcosa di buono ritengo di averlo comunque portato a casa), ho visto che mischiavano vari kadena e hubad e, non avendo mai visto nulla del genere, la lezione dopo mi sono iscritto.
Anni dopo cambiando cittadina ho ritrovato il jkd, stavolta separato dal kali; se fosse stato obbligato a schierarsi nella guerra politica di quel periodo tra barricate opposte l'istruttore si sarebbe schierato in quella “concepts” per simpatia (aveva avuto già allora esperienza precedente di jkd di derivazione Inosanto) e per non dover dire di fare il jkd veramente vero o affermazioni simili ma il programma era “original”.
In sostanza credo fosse un programma omologo a quello di Nicola, anche se ormai anche la sua scuola è stata declassata da altri che aspirano a indossare le vesti di aspiranti detentori della verità veramente vera su BL. ;D
Nel complesso però avevo trovato il jkd più legato al repertorio tecnico che allenava BL una disciplina con impostazione molto duellistica, per lo meno inizialmente; nel kali invece fin da subito ho percepito la costante eventualità dei pali/amici dell'aggressore e l'idea che un attacco possa essere armato anche prima di vedere l'arma in mano all'avversario, l'idea di cercare di adattarsi ma l'impostazione base non ha bisogno di alcun stravolgimento.
Alcune cose del repertorio jkd le reputo ancora interessanti oggi: quello che Bruce Lee presumo abbia preso dalla scherma, sulla non telegraficità, sulle mezze battute oppure gli esercizi sulla misura, il fatto che con gli occhialini il finger jab e con o senza conchiglia i colpi ai genitali e le relative coperture le provavi.
Ti posso dire pure che avessi il fisico di Shaquille O'Neal concorderei sulla strategia del dritto su dritto e sul giocare sull'allungo, tanto caro a Bruce Lee. Purtroppo per arrivare all'altezza di O'Neal devo avere a portata di mano una scala o una scrivania su cui salire in piedi. XD
Poi aggiungici che per me è naturale che qualsiasi persona che voglia combattere per far male lo faccia armato ( qualcuno considera naturale lottare, ma per me aldilà degli scontri rituali il pollice opponibile ha la funzione evolutiva di afferrare strumenti e armi, come del resto fanno pure altri primati) ed è facile immaginare perchè abbia abbandonato il jkd per le amf, vedendo un approccio più adatto a me e dove mi divertivo di più.
Mi son pure fatto una ragione sulla mancanza di codificazione scritta sui tempi e ritmi, i maestri magari non te li spiegano ma quando vedono che gli attacchi scolastici sei in grado di pararli agevolmente e sei pronto per un livello di difficoltà maggiore te li mostrano direttamente live attaccandoti loro: fossi ancora vicino a una scuola di kali mi accontenterei volentieri. ;)
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Di nuovo perfettamente d'accordo...
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Bel video.
Anche a me dal video mi é piaciuta molto la dinamica dell'insegnamento.